Momenti "No".

[messermanny]

Tranquillizzo tutti dicendo che non sono triste e che non c'è per niente di cui preoccuparsi :-)

E potete saltare la grandissima rottura di palle della "presentazione" per andare al sodo, e cioè alla domanda del topic ;-)

 

Personalmente.

Non sono solito utilizzare questa piattaforma per esprimere i miei dubbi ed esporre i miei problemi, per vari motivi, e chi è qui da un po' sa benissimo come Manny sembri sempre sorridente e scherzoso.

Di media, tuttavia, vivo tra periodi alterni come tutti i cristiani (Inteso qui come "persone") in questa città, che delle volte mangia e vomita, un po' il concetto del "cane canem". Diciamo che vedo tutto come un enorme mostro pronto ad inghiottirmi. Questa ambivalenza - e qui entro profondamente nel mio intimo - crea come una sorta di spaccatura tra quello che Manny è, e quello che Manny ha costruito, l'immagine, il riflesso. Pirandello non aveva poi tutti i torti, e di seguito Goffman con la sua teoria di status e ruoli - che riprende il concetto delle "maschere" pirandelliane - migliora un po' il ragionamento. Tuttavia, dicevo, io vivo in quella spaccatura da me creata, e vivo nel tentativo di mediare tra una dimensione di Manny e l'altra. Capita perciò che tante persone non siano a conoscenza del "vero" me, o meglio, del me intimo e riflessivo, tantopiù del me piangente e poco divertito.

Il concetto, e sono quasi al dunque, è che questo - unito all'educazione che ho - mi porta delle volte in crisi che, sistematicamente, risolvono in pianti. E questi ovviamente avvengono quando nessuno mi vede. C'è da considerare che questi sfoghi li no in tutti quelli che sono classificabili in "momenti NO", e che si vanno sempre a sommare al mio vivere "nella spaccatura".

Ecco, io risolvo così i miei momenti "NO", cioè, quei periodi di stress che - talvolta "da me per me" - si creano. Questo fa sì che voi abbiate sempre un Manny felice e scherzoso, e che sia sempre un po' minchione, il che non è male XD

 

Perché mi viene di raccontarvi questo, un po' perché sto vivendo un periodo "NO" parecchio strano, ma neanche tanto quello. Racconto questo perché vi chiedo: Come superate i vostri momenti "NO"? Come risolvono le vostre crisi? Come accade, e collassate?

 

C'è un topic simile su i momenti di "vuoto", io credo però di parlare d'altre situazioni. Non è un momento vuoto nella giornata in cui si perde il senso. Piuttosto il mio momento "NO" è quel momento che può durare giorni, in cui si sa ciò che accade attorno, e si sa dove si vuole arrivare, è il momento in cui si tirano le somme e ci si fa un esame di coscienza, talvolta.

 

Bé, popolazione del ghéi forum, tornando cazzaroni come di nostro solito! Rispondete! XD

Che so troppo curioso! *_*

[blob4]

Solitamente i miei problemi sono causati dai rapporti con gli altri, e il 'malessere' poi si trasforma in periodi di insofferenza e non-sopportazione di tutto e tutti.

Il processo nella mia testa è: rifletto sulla mia situazione; penso che lasciar perdere sia la soluzione migliore; me ne convinco; faccio esattamente il contrario.

Certe volte prevale il desiderio d'indifferenza, ma ho già sperimentato che le cose irrisolte hanno la simpatica abitudine di ripresentarsi dopo non molto.

In breve, penso che parlare sia la situazione... se poi si tratta di distrarsi mi affogo in un libro, videogioco o non so che aspettando di capire ciò che voglio veramente, che di certo non è soffrire.

Il momento in cui 'collasso' è quello in cui parlo con la persona con cui ho il problema: in quel momento dico tutte le parole che avevo trattenuto e sento sia il 'negativo' del periodo, sia la liberazione

Poi finalmente si può tornare a cazzeggiare con un po' di spensieratezza, finchè... tutto da capo xD

[Fantom]

Perché mi viene di raccontarvi questo, un po' perché sto vivendo un periodo "NO" parecchio strano, ma neanche tanto quello. Racconto questo perché vi chiedo: Come superate i vostri momenti "NO"? Come risolvono le vostre crisi? Come accade, e collassate?

Ti sei dilungato un po' troppo :)

Dipende dalla gravità del problema che ha causato il momento NO, io i più semplici li ho superati ragionando un attimo sulla causa, non ho mai coinvolto i conoscenti ma mi sono tenuto sempre tutto dentro e mi sono fatto forza da solo, perché se ti fai vedere debole e aspetti che qualcuno ti aiuti in un momento di difficoltà... campa cavallo che l'erba cresce.

I momenti peggiori sono stati quando ho capito che per colpa degli altri, e soprattutto dell'importanza che ho dato loro (forse tu l'hai definito con unito all'educazione che ho) mi sono imposto delle rinunce importanti, anche solo per non offendere le altre persone (persone stronze, ignoranti e invidiose).

Ho capito troppo tardi qual era la tattica giusta:

[media=]

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[GreenLamb]

Ti capisco perfettamente Manny!!! Io sono sempre allegro con tutti, simpatico, mi sento quasi in dovere di allietare le persone sempre così preoccupate o di pessimo umore, ma in realtà poi ho dei momenti di sconforto improvviso. Quando sono da solo inoltre non sono mai di ottimo umore e, anzi, mi perdo in pensieri spesso malinconici su me stesso...solo in famiglia riesco a tirare fuori questa parte di me e infatti sono spesso sgradevole e non riesco a fingere il consueto buonumore.

 

Pirandello da quando l'ho studiato ce l'ho sempre in mente e credo abbia totalmente ragione... forse non siamo che maschere dietro le quali non c'è che vuoto, dei pupi in un teatro di cartapesta cui stato rotto il fondale. Il problema è che ho paura di questa parte di me tendenzialmente nichilista, ma cerco di ignorarla per lo sconforto che mi provoca, però ogni tanto emerge senza che possa reprimerla.

 

Quando capita mi dura diversi giorni e cerco di isolarmi per un pò in modo da prendermi una pausa dal mio essere sempre così allegro con gli altri, perchè non mi sopporto da solo, mi do fastidio perchè so di dare un'idea sbagliata di me... (forse non sono normale dirai...)

Credo sia dovuta al fatto che in realtà io ho molta paura di lasciarmi andare per poi rimanerne scottato, dei miei sentimenti, al fatto che forse mi vergogno di mostrare quelle mie fragilità nascoste, quell'essere reflessivo, la mia tenerezza... So che sbaglio ad agire così, ma non posso farci nulla anche se spero di migliorare col tempo, o di trovare qualcuno che sappia vedere oltre la facciata del secchione simpatico.

Io di solito per uscirne indenne leggo come un forsennato, perchè mi impedisce di pensare a me stesso e tiene occupata la mente... l'ultima volta ho letto duemilatrecento pagine in 10 giorni!!!

[Hosni]

Quando mi succede cerco subito le mie amiche!

L'ultima volta che mi è capitato un momento no ne ho parlato con loro, ricordo che ne abbiamo discusso a lungo, e il solo vederle così interessate ai miei problemi mi ha fatto sentire meglio, oltre al fatto che mi hanno dato degli ottimi consigli.

Mi ritengo davvero fortunato ad averle al mio fianco! :)

 

E adesso odiatemi... XD

[Azthok]

Ho vissuto qualche tempo fa un periodaccio davvero no. Ero già sul forum, per dire che non è che sia passato molto tempo.

Per colpa di un cretino che non meriterebbe la minima considerazione e della mia propensione a farmi seghe mentali.

 

L'ho risolto grazie a questo, anche se penso che già io dopo un pò avevo iniziato a lavorarci per conto mio...

 

 

ve ne ho cercato pure uno col testo per rendere ben chiara la cosa.