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Che cosa si deve/non si può fare a determinate età?


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Ciao

 

seguo il consiglio del moderatore.

Pongo la situazione in termini più generali che personali: quando l'età mentale cronologica non corrisponde a quella affettivo-emozionale come ci si deve comportare?

Non è comunque semplice esporsi, anche perchè si ammettono i propri limiti, ma forse ne vale la pena. Segue il dibattito......

E' auspicabile che con l'avanzare dell'età ci sia una progressiva maturazione e una maggiore coscienza di quella che è la vita, ma questo ricalca ambiti puramente teorici e "in linea di massima".

Per molti aspetti è quasi obbligatorio che debba essere così, ma ci sono molti frangenti della nostra personalità che risentono di insicurezze, paure, repressioni, e tanto altro, e l'evoluzione (con conseguente maturazione) può avvenire a qualsiasi età, in base agli avvenimenti o a quel che è il processo fisiologico che ha luogo nella mente.

La sfera affettivo-sentimentale è uno di questi frangenti.

Bella la citazione di Tiziano (che per altro ha cominciato in un coro gospel). C'è da dire che purtroppo devo crescere sentimentalmente, se avessi cominciato a cercare uomini qualche anno fa, forse le cose sarebbero state più semplici. Ma il senno del poi non porta mai da nessuna parte.....

@@il gabar in che senso? penso comunque che uno non si può imporre un certo tipo di comportamento se non ha superato certe cose. tutti abbiamo dei comportamenti immaturi a qualsiasi età, mia madre ha 60 anni e spesso è davvero infantile ma ormai che le devo dire?

Direi che una persona che ad una certa età si ritrova inesperta deve

fare esperienze, certo può non essere facile se si è rimasti bloccati

per molti anni...perchè ci saranno dei motivi per questo blocco.

 

Se per immaturità sentimentale si intende che l'omosessualità

è rimasta relegata a pulsione sessuale, c'è la possibilità che

questo blocco affettivo sia stato funzionale ad una non accettazione

di sè.

 

In realtà non c'è niente di male nella pulsione sessuale, ma è ovvio

che è una omosessualità solo istintiva, non voluta, che si presenta

in te, ma tu lasci lì...perchè per costruirci intorno emozioni e sentimenti

la devi assumere e poi mettere in gioco sul piano della realtà ( e non di

una mera fantasia sessuale o di sfogo masturbatorio )

Ilromantico

E' un po' il problema che ho riscontrato in molti gay "navigati": L'immaturità sentimentale o la mancanza estrema di romanticismo elementare. Purtroppo penso che i sentimenti/romanticismo/affetto sia un po' come una persona che vuole suonare il piano. E' essenziale cominciare a suonare da piccolissimi il piano per poter arrivare con facilità a suonarlo bene, e per quei pochi con talento arrivare a suonare ad un livello altissimo. Tranne i casi in cui è una persona ha talento innato per suonare il piano, se comincia a imparare a suonare a 30anni potrà arrivare a un ottimo livello, ma non potrà mai arrivare a suonare ad alti livelli. Nel caso poi di persone con poco talento, al massimo potranno suonare discretamente perché ormai è troppo tardi.

 

Ovviamente è il mio pensiero, e possono esserci sempre dell'eccezioni, ma penso che i sentimenti e le emozioni abbiano bisogno di essere sviluppate e maturate sin dalla pubertà.

E' troppo banale dire che ogni persona vive le proprie stagioni con tempi e modalità sue, che non possono essere dettate dall'esterno?

 

Io sono sempre stato "accusato" di essere precoce, anche nella mia vita affettiva e sentimentale, ma non me ne sono certo fatto un cruccio, perchè la cosa non mi ha mai creato problemi.

 

Se tu ti stai ponendo la domanda, evidentemente, significa che stai vivendo come un limite la tua mancanza di esperienza. Probabilmente te ne vergogni, ti senti impacciato e hai paura di rivelare la tua "età affettivo-emozionale", come l'hai chiamata tu, alle persone con cui ti relazioni o ti vorresti relazionare. In realtà, sono convinto che questo sia un problema che ti poni tu, forse temendo il giudizio altrui, ma non credo che per un tuo eventuale partner sarebbe davvero un ostacolo. Credo che sia più un blocco che devi risolvere dentro di te, senza stare a badare ad ipotetiche regole che dettino "cosa si fa o non si fa ad una certa età", che non esistono.

L'idea che mi ero fatto io era quella di un 40nne, non

navigato bensì bloccato, represso...ora, secondo me

se si parte da zero ad una certa età il peso oggettivo degli

anni persi c'è, però a fronte di questo svantaggio c'è la

possibilità di diventare tante persone diverse.

 

Non c'è una routine, un sistema di vita che ti inchioda

ad un personaggio, o ad un assetto particolare

In realtà non vivo assolutamente da represso perchè so esattamente cosa voglio: l'unico problema è che avere a che fare con sensazioni ed emozioni con un altro (da quello di un oretta a quello, anche di una vita) sono veramente una cosa ben diversa a cui bisogna imparare a far fronte. @ilromantico, sulla questione pianoforte direi che il paragone non sarebbe più azzeccato, visto che è uno strumento che conosco bene e che uso ai massimi livelli, gli adulti (parlo da insegnante) hanno spesso dei livelli di apprendimento che sono molto più alti dei piccoli. Dentro di me, come nella mia autopresentazione. convive una carica erotica molto forte che è venuta fuori in alcuni giochi di seduzione on line che ho fatto con un amico che ho percepito, dalle risposte che mi dava, particolarmente eccitato della cosa. La mente quindi c'è, forse si tratta di riuscire a strappare almeno un appuntamento, cosa che non mi sembra sempre semplice.

E' un po' il problema che ho riscontrato in molti gay "navigati": L'immaturità sentimentale o la mancanza estrema di romanticismo elementare. Purtroppo penso che i sentimenti/romanticismo/affetto sia un po' come una persona che vuole suonare il piano. E' essenziale cominciare a suonare da piccolissimi il piano per poter arrivare con facilità a suonarlo bene, e per quei pochi con talento arrivare a suonare ad un livello altissimo. Tranne i casi in cui è una persona ha talento innato per suonare il piano, se comincia a imparare a suonare a 30anni potrà arrivare a un ottimo livello, ma non potrà mai arrivare a suonare ad alti livelli. Nel caso poi di persone con poco talento, al massimo potranno suonare discretamente perché ormai è troppo tardi.

 

Ovviamente è il mio pensiero, e possono esserci sempre dell'eccezioni, ma penso che i sentimenti e le emozioni abbiano bisogno di essere sviluppate e maturate sin dalla pubertà.

La penso anch'io in questo modo, è carino anche il paragone con i pianisti, chi ha avuto la possibilità di vivere l'amore gay tranquillamente da giovane avrà una capacità maggiore di relazionarsi. Anche se io penso che la poca "esperienza romantica" per aver iniziato tardi non conti a livello assoluto, ovvero ha un peso soggettivo, l'amore non è un'audizione per il primo concertista della Scala, c'è anche la possibilità di formare una propria band, e se non piace ai puristi della classica chissenefrega.

PS non so perché a leggere il titolo ho pensato ai gay 40/50enni che si ubriacano in discoteca e fanno gli adolescenti.

Io pure ho pensato la stessa cosa, in effetti il titolo è ambiguo.

Il titolo l'ho copiato paro paro dal consiglio di un moderatore: da parte mia non potrei mai essere ubriaco, anche perchè, per questioni strettamente personali, non posso bere. Da questo punto di vista non posso fare il "bambinone".
Ilromantico

Rimane ambiguo lo stesso visto che il problema era specifico a un'affettività non maturata/scoperta e non una discussione generale su cosa si può fare a 30/40/50.

 

Per il resto ubriacarsi, divertirsi o andare in discoteca anche ai 50 non è da "bambinoni". Semplicemente come in TUTTO ci vuole un equilibrio e più si cresce e più le priorità cambiano. Trovo salutare che un 50enne faccia ancora cose da 20enne, il problema sorge solo quando il 50enne si crede ancora 20enne e non è mai maturato.

Hinzelmann

In realtà non vivo assolutamente da represso perchè so esattamente cosa voglio: l'unico problema è che avere a che fare con sensazioni ed emozioni con un altro (da quello di un oretta a quello, anche di una vita) sono veramente una cosa ben diversa a cui bisogna imparare a far fronte. @ilromantico, sulla questione pianoforte direi che il paragone non sarebbe più azzeccato, visto che è uno strumento che conosco bene e che uso ai massimi livelli, gli adulti (parlo da insegnante) hanno spesso dei livelli di apprendimento che sono molto più alti dei piccoli. Dentro di me, come nella mia autopresentazione. convive una carica erotica molto forte che è venuta fuori in alcuni giochi di seduzione on line che ho fatto con un amico che ho percepito, dalle risposte che mi dava, particolarmente eccitato della cosa. La mente quindi c'è, forse si tratta di riuscire a strappare almeno un appuntamento, cosa che non mi sembra sempre semplice.

 

Rispetto alla carica erotica, che si deve tradurre in esperienze sessuali, si tratta di buttarsi.

Se parti dal presupposto di dover controllare emozioni e sensazioni, difficilmente arriverai mai

allo step dei sentimenti...si tratta invece di lasciarsi andare. Questo è proprio il differenziale

fra il giochino virtuale ed il real.

 

Nel virtuale ci si può mettere in gioco in modo protetto e limitato, ma chi non risica non

rosica e quindi bisogna andare oltre.

 

Il discorso sullo stile di vita del 40nne discotecaro non lo vedo calzante con la tua

situazione, potresti anche diventarlo tutto è possibile, ma ancora non lo sei.

Anzi frequentare dei locali sarebbe un considerevole passo avanti rispetto al gioco virtuale

oggi.

 

Non sarebbe sbagliato, giacchè sei un insegnante, allargare il discorso omosessualità

a situazioni non sessuali, cinema, libri, associazioni etc. dare cioè da subito un respiro

ampio alla faccenda, invece di mirare ad un risultato specifico.

non ho capito il senso del thread :pausa:

se c'è un problema specifico, se si parla di immaturità affettiva, se è un "aver iniziato tardi", oppure se la questione è legata a una differenza tra età affettiva ed età biologica

Rispetto alla carica erotica, che si deve tradurre in esperienze sessuali, si tratta di buttarsi.

Se parti dal presupposto di dover controllare emozioni e sensazioni, difficilmente arriverai mai

allo step dei sentimenti...si tratta invece di lasciarsi andare. Questo è proprio il differenziale

fra il giochino virtuale ed il real.

 

Nel virtuale ci si può mettere in gioco in modo protetto e limitato, ma chi non risica non

rosica e quindi bisogna andare oltre.

 

Il discorso sullo stile di vita del 40nne discotecaro non lo vedo calzante con la tua

situazione, potresti anche diventarlo tutto è possibile, ma ancora non lo sei.

Anzi frequentare dei locali sarebbe un considerevole passo avanti rispetto al gioco virtuale

oggi.

 

Non sarebbe sbagliato, giacchè sei un insegnante, allargare il discorso omosessualità

a situazioni non sessuali, cinema, libri, associazioni etc. dare cioè da subito un respiro

ampio alla faccenda, invece di mirare ad un risultato specifico.

E difatti io sono completamente fuori da ogni giro, sia di discoteche (nel quale sarei veramente un pesce fuor d'acqua), sia in determinate associazioni che, a volte, si configurano come autentiche lobby politiche. Io voglio essere io, come persona, come individuo realizzato pienamente nel proprio desiderio, come essere umano completo. Quando lavoro come insegnante, e spesso lo faccio anche gratuitamente, do tutto me stesso, cercando di far sentire il centro della situazione non io, ma chi mi sta davanti. Nelle lezioni ho trattato a volte gli orientamenti sessuali con differenti etnie (insegnando italiano), le unioni dello stesso sesso (se parliamo di insegnamento della costituzione), con un rispetto ed una leggerezza che non hanno veramente urtato nessuno (mussulmani compresi). Si può dire tutto, basta imparare come lo si dice........

Il topic ha preso tutt'altra piega rispetto al titolo ma pazienza...

Negli omosessuali di una certa età, specialmente quelli che si scoprono gay tardi, c'è solo una cosa che urta abbastanza:

notare che molti sbavano su ragazzini che potrebbero essere loro figli.

Davvero è una delle cose più squallide, quindi per dare un consiglio direi di evitare questo.

Poi è comprensibile quando uno si ritrova ad avere poche esperienze si ritrovi a dover colmare un divario e ne senta il peso.

Forse l'ideale è cercare di conoscere qualcuno nella stessa situazione.

Il topic ha preso tutt'altra piega rispetto al titolo ma pazienza...

Negli omosessuali di una certa età, specialmente quelli che si scoprono gay tardi, c'è solo una cosa che urta abbastanza:

notare che molti sbavano su ragazzini che potrebbero essere loro figli.

Davvero è una delle cose più squallide, quindi per dare un consiglio direi di evitare questo.

Poi è comprensibile quando uno si ritrova ad avere poche esperienze si ritrovi a dover colmare un divario e ne senta il peso.

Forse l'ideale è cercare di conoscere qualcuno nella stessa situazione.

A me è capitato, sul letto (la situazione di un amante che tentava di fare il daddy), ho chiarito con dolcezza, che io volevo un amante, non un padre: anche perchè c'è l'ho già e mi basta a sufficienza. A me personalmente interessano sia i parigrado, che i maggiori della mia età. Mi risulterebbe estremamente difficile andare con un venti-trentenne, mi sembrerebbe fare l'educatore di un villaggio turistico. Potrei massimo tollerare un trentacinquenne, ma meno assolutamente no. @coreanos per me il tuo è un consiglio prezioso, che prendo come oro colato.
  • 2 weeks later...

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