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Tradimento e confessione


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Loup-garou[/color]' timestamp='1336327061' post='565035']

Zigulì, il 06 maggio 2012 - 16:53 , ha scritto:

Caso in cui lo amo ancora

gli direi che l'ho tradito e lascerei a lui la scelta

 

Caso in cui non lo amo più

lo lascerei dicendogli perché

Tradire per una sbandata è diverso dal tradire perché non lo si ama più.

Almeno... per me è diverso, magari per il mio compagno sarà la stessa cosa, perché il risultato è lo stesso: ho tradito.

Anche io sono sempre del parere di dire tutto, se lo facessero a me, preferirei saperlo.

Nel primo caso, far scegliere a lui non lo vedo come un peso. Ma siccome io mi sono comportato da pezzo di merda

lascio decidere a lui se fargli tirare lo sciacquone.

Bah, ci sono veramente troppe cose dietro al tradimento, dipende sempre dal perchè si tradisce.

Se avessi tradito perchè stufo della relazione, lo direi

Se avessi tradito perchè al momento ero arrapato e so che potrebbe succedere di nuovo, lo direi e magari cercheri complicità

Se avessi tradito perchè vuoi una litigata, vuoi una scazzata, vuoi una sbandata, ma sapessi per certo di amarlo ancora, non lo direi, ma bisogna essere davvero bravi a mantenerselo per se.

 

Io dal canto mio sono stato tradito, e non mi è stato detto, l'ho scoperto, l'ho perdonato nel giro di due mesi a voce, ma col cuore ci ho messo 2 anni interi prima di perdonarlo per davvero.

Vorrei me lo avesse detto? No, decisamente

Vorrei non averlo scoperto? Ovvio :asd:

Edited by Mina
Loup-garou
Dipende. Tant'è che io ho specificato nel mio post che, parlando per assurdo, di una mia compagna che non sia Lum, probabilmente me ne starei zitta.

Ma quello che io volevo farti notare era che, se non vieni a conoscenza del tradimento, non puoi paragonare le situazioni "Essere tradita senza saperlo da lei" e "Essere tradita con confessione", perché l'ipotesi 1 ha senso solo se vieni a conoscenza del tradimento in altri modi.

 

Diversamente, non puoi distinguere le situazioni "Essere tradita senza saperlo" e "Non essere tradita".

E quindi si arriverebbe a dire che "Essere tradita con confessione" è meglio di "Non essere tradita". Che magari per chi vorrebbe comunque una coppia aperta, come me o Almadel, ha un senso, ma per chi invece è un seguace della coppia chiusa mi sembra una contraddizione. XD

 

voglio essere a conoscenza anche delle cose che fanno soffrire, perché in quel caso avrei tutti i dati per decidere io, di mia spontanea volontà se e quanto sia ancora il caso di investire nell'eventuale relazione.

Io capisco questo desiderio, che nasce da libertà e orgoglio.

Ma mi è meno chiaro come mai chi mi ama dovrebbe essere così pronto ad assecondarlo. XD

 

Cioè, se io fossi l'unico testimone del fatto che una persona è morta tra atroci tormenti, direi ai suoi cari che è morta in modo rapido e indolore. Non mi fregherebbe niente se a parole mi dicessero che vogliono sapere la verità.

 

Non confessando non avrei più con il mio compagno un terreno comune su cui confrontarmi, io avrei degli elementi e delle esperienze di cui lui non è a conoscenza.

Hai notato chi è il soggetto di queste frasi? XD

 

@Loup-garou

Davvero possono esistere motivazione più convincenti

rispetto a "Sono contento che me lo abbiano confessato"?

Non ho capito se questa frase si riferisce alla situazione seguente, oppure è più generica.

 

Forse esageri un po' il peso di questa "responsabilità",

quasi che fosse assolutamente preferibile

essere lasciati con una scusa rispetto a lasciare per un tradimento.

 

Non solo penso che si soffra di meno,

ma soprattutto sono certo che ci si riprenda prima.

Non saprei. A me sembra che la grande maggioranza dei cuori affranti che apre topic in questo forum è legata alla scoperta di "tradimenti" di varia natura...

 

Tradire per una sbandata è diverso dal tradire perché non lo si ama più.

Almeno... per me è diverso, magari per il mio compagno sarà la stessa cosa, perché il risultato è lo stesso: ho tradito.

Visto che ormai non so come dirlo in modo più chiaro di così, sarò molto diretto: questo topic è tutto ed esclusivamente su come la vive il tuo compagno. Quindi una casistica che si basa esclusivamente sui tuoi desideri non mi sembra molto pertitente...

 

Io dal canto mio sono stato tradito, e non mi è stato detto, l'ho scoperto, l'ho perdonato nel giro di due mesi a voce, ma col cuore ci ho messo 2 anni interi prima di perdonarlo per davvero.

Vorrei me lo avesse detto? No, decisamente

Vorrei non averlo scoperto? Ovvio :asd:

Mi dispiace, ma ti ringrazio per aver condiviso la tua esperienza. ^^

SaintJust

Scusa Loup... ma se la mia compagna è d'accordo con me sulla necessità di venire a conoscenza da me, subito, di eventuali sbandate o tradimenti, perché non può valere anche per altri?

Io poi non lo so lei come vive il momento in cui io le confesso un trdimento o una sbandata, quello lo può sapere solo lei, ma se i patti sono di dirlo non vedo perché dovrebbe viverla peggio del non saperlo. Se questo è il suo desiderio.

 

In realtà il tradimento, anche non detto e mai scoperto muta gli equilibri del rapporto, a meno che sìnon si sia fidanzati con un emerita testa di membro a cui non fa né caldo né freddo l'idea di aver tradito.

Per cui no, in assoluto è meglio non essere traditi, ma se porprio devi tradirte o hai tradito meglio dirlo.

Il dirlo è comunque una forma di rispetto anche nei confronti dell'altra persona, fosse anche solo perché così può farsi due controllini clinici se proprio ha i dubbi.

 

Edit: occhio, questo funziona ancora nella mia di coppia, come ho detto prima, sicuramente non parlerei delle sbandate se non ci fosse un accordo di questo tipo pregresso, dei tradimenti non lo so, sarebbe da definire la cosa)

wasabi, il 06 maggio 2012 - 23:02 , ha scritto:

Non confessando non avrei più con il mio compagno un terreno comune su cui confrontarmi, io avrei degli elementi e delle esperienze di cui lui non è a conoscenza.

Hai notato chi è il soggetto di queste frasi? XD

 

Avrei potuto dire: io e il mio compagno non avremmo più un terreno comune su cui confrontarci, non saremmo a conoscenza degli stessi elementi ... bla, bla

Il significato non cambia: ci sarebbe asimmetria informativa ...

Loup-garou
non vedo perché dovrebbe viverla peggio del non saperlo.

Mi sembrava di averlo dimostrato perché dovrebbe viverla peggio.

 

Perché se non lo sa, la situazione è uguale a "Non essere tradito". E se per qualcuno "Non essere tradito" è peggio di "Essere tradito con confessione", cosa la chiude a fare la coppia?

 

In realtà il tradimento, anche non detto e mai scoperto muta gli equilibri del rapporto, a meno che sìnon si sia fidanzati con un emerita testa di membro a cui non fa né caldo né freddo l'idea di aver tradito.

Boh, io non ci credo in questa cosa. Può senz'altro essere, ma non la vedo come una conseguenza necessaria.

E sicuramente non li muta abbastanza per rendere il tradimento conoscibile. Perché altrimenti la coppia avrebbe un altro più grave problema: una costante ansia al minimo cambiamento che l'altro ti stia tradendo.

 

Avrei potuto dire: io e il mio compagno non avremmo più un terreno comune su cui confrontarci, non saremmo a conoscenza degli stessi elementi ... bla, bla

Il significato non cambia: ci sarebbe asimmetria informativa ...

Il significato cambia eccome. Questa situazione peserebbe a te, perché sei a conoscenza dell'asimmetria informativa.

Per lui nulla cambierebbe, se ti comporti nel modo giusto.

SaintJust
Loup-garou[/color]' timestamp='1336507280' post='565751']

Mi sembrava di averlo dimostrato perché dovrebbe viverla peggio.

 

Perché se non lo sa, la situazione è uguale a "Non essere tradito". E se per qualcuno "Non essere tradito" è peggio di "Essere tradito con confessione", cosa la chiude a fare la coppia?

 

se però rispondi a tutta la mia frase scoprirai che la tua risposta non ha senso:

 

ma se la mia compagna è d'accordo con me sulla necessità di venire a conoscenza da me, subito, di eventuali sbandate o tradimenti, perché non può valere anche per altri?

Io poi non lo so lei come vive il momento in cui io le confesso un trdimento o una sbandata, quello lo può sapere solo lei, ma se i patti sono di dirlo non vedo perché dovrebbe viverla peggio del non saperlo. Se questo è il suo desiderio.

 

Loup-garou[/color]' timestamp='1336507280' post='565751']

Boh, io non ci credo in questa cosa. Può senz'altro essere, ma non la vedo come una conseguenza necessaria.

E sicuramente non li muta abbastanza per rendere il tradimento conoscibile. Perché altrimenti la coppia avrebbe un altro più grave problema: una costante ansia al minimo cambiamento che l'altro ti stia tradendo.

 

No, se nella coppia c'èm l'accordo di dirselo. Subito.

Loup-garou
non vedo perché dovrebbe viverla peggio del non saperlo.

No, veramente tutta la tua frase continua a non sciogliere questo paradosso.

 

Posto che il tradimento sconosciuto e l'assoluta fedeltà sono due situazioni indistinguibili (salvo credere in modo molto innocente che "di certe cose uno se ne accorge"), la tua frase può tranquillamente diventare "Il tradimento con confessione non è peggio del non essere tradito".

E quindi perché la coppia chiusa?

 

Se sto insieme a qualcuno che vuole la coppia chiusa, non ne posso che derivare che per lui il tradimento (con o senza confessione) è molto peggio del non tradimento.

 

Quindi a meno che il tuo accordo con Lum non sia "Puoi farlo con chi vuoi, basta che me lo dici" continuo a trovare questo ragionamento contraddittorio.

SaintJust

Il mio accordo con Lum non è puoi farlo con chi vuoi basta che me lo dici, altrimenti saremmo una coppia aperta e non si potrebbe parlare di tradimento.

Il mio accordo con Lum è: visto che sappiamo, entrambe, che può capitare di tradire, o di avere una sbandata per un'altra persona, perchè non siamo due sedicenni e ci rendiamo conto di come funziona la vita sentimentale (realmente), allora se capita dobbiamo dircelo subito ed affrontare la cosa assieme. Perché siamo una coppia che vuole rimanere una coppia e vuole affrontare la propria vita assieme nel modo più cristallino possibile.

 

Per cui, se io ho questo tipo di accordo con una persona ora sta a te dimostrarmi che non dovrei dirle di una mia scappatella.

 

Tu cerchi di trasformare una cosa che sostanzialmente si basa sulla morale, sia del singolo che della coppia, in una questione di logica.

Il che non è solo complicato, è anche impossibile.

Non puoi ridurre il tutto al gatto di schroedinger, per il semplice fatto che non puoi (tu, come nessun'altro) analizzare con fredezza logica e scientifica una questione che verte prevalentemente su morale e sentimenti.

 

Poi, ognuno, è liberissimo di gestirsi i suoi sentimenti come meglio crede, ma nel momento in cui tu non tieni conto di tutti i se nella mia frase e continui ad estrapolarne solo una parte dimostri che, a rigor di logica, non puoi replicare, realmente, a quello che ho scritto.

Loup-garou
Per cui, se io ho questo tipo di accordo con una persona ora sta a te dimostrarmi che non dovrei dirle di una mia scappatella.

Ehm, sarebbe quello che ho fatto fino adesso... Se poi la tua risposta è "Non me lo devi dimostrare con la logica" non so con cosa vuoi che te lo dimostri.

 

Cioè, l'accordo che descrivi con Lum non mi sembra nulla di nuovo. Credo che in tutte le coppie chiuse (anzi, in tutte le coppie, visto che a meno che non vengano esplicitamente dichiarate aperte si presume siano chiuse) c'è un accordo tacito del tipo che c'è tra te e Lum. Il fatto che voi l'abbiate espresso a parole piuttosto che lasciarlo più o meno per scontato non vedo che cosa dovrebbe cambiarmi.

 

L'accordo serve perché la tua compagna ha bisogno di sapere che se ci fosse tradimento glielo diresti. Perché? Perché altrimenti non sarebbe tranquilla, mi sembra ovvio!

Credere nell'accordo serve per vivere con serenità. Rispettarlo questa serenità la turba.

 

Mi sembrava scontato, nel momento che ho aperto questo topic, che la domanda fosse "Non è più giusto e altruista mentire?" Il fatto che tu abbia fatto quest'accordo, davvero, con tutta la buona volontà, non capisco che cosa dovrebbe cambiarmi, visto che si parla di mentire fin dall'inizio.

 

Tu cerchi di trasformare una cosa che sostanzialmente si basa sulla morale, sia del singolo che della coppia, in una questione di logica.

Il che non è solo complicato, è anche impossibile.

Veramente qui siamo ancora prima. Ho detto che una certa affermazione è contraddittoria, quindi contraria alla logica.

Se una cosa è contraria alla logica non si basa di sicuro sulla morale. Si può basare sui sentimenti e sulle emozioni.

 

Ma allora la mia perplessità è ancora più grande. Se non si riesce a fare un discorso a freddo sul tradimento nemmeno quando se ne parla astrattamente, come pensate di convincermi che si riesca a parlarne quando il tradimento c'è stato per davvero e viene confessato?

 

ma nel momento in cui tu non tieni conto di tutti i se nella mia frase e continui ad estrapolarne solo una parte dimostri che, a rigor di logica, non puoi replicare, realmente, a quello che ho scritto.

Ma veramente, siccome il topic l'ho aperto io, supponevo che fossi tu a voler replicare, realmente, a quello che ho scritto.

 

Cioè, io faccio un topic dove voglio parlare di una questione da un punto di vista razionale e morale, e vengo sotterrato da buoni sentimenti. E il problema sono io?

Io estrapolo perché tutto il resto che scrivete non mi interessa, non è quello che ho chiesto.

 

 

 

Chiedo scusa se se suono offensivo, ma quando mi preme riuscire a comunicare quello che penso tendo a non far troppo caso come può suonare quello che dico.

SaintJust

Loup non puoi dire estrapolo da una frase quello che mi fa comodo per rispondere, perché sennò non stiamo dialogando, stiamo perdendo tempo.

Io ti sto facendo un discorso logico. Se ho un accordo con una persona, se le ho dato la mia parola che mi comporterò in un certo modo io mi comporterò sempre ed assolutamente in quel modo.

Se quella persona mi chiedesse di non dirle nulla dedicherei lo stesso impegno nel nascondere ciò che lei non vorrebbe mai sapere.

 

Tu non mi hai dimostrato perché dovrei mentire (doppiamente a questo punto) a qualcuno che mi ha esplicitamente chiesto di raccontarle ogni mio tradimento, anche non fisico, nel caso in cui si presentasse.

Tu dimostri solo che la persona a cui viene detto che è stata tradita soffre, il che è anche vero, ma se quella persona ti ha esplicitamente chiesto di voler soffrire nel caso fortuito in cui venisse tradita che fai?

Questo ti dico, se c'è un accordo, non tacito, sulla questione, evidentemente le persone che compongono la coppia hanno deciso che, a scapito del dolore, preferiscono la conoscenza.

Ora tu puoi pensarla diversamente, ovviamente, ma non c'è nessun modo di dimostrarti che il mio ragionamento sia valido quanto il tuo se non che io con quest'accordo ci vivo da sette anni, e funziona alla meraviglia. Per me e per lei.

Se fossimo io e un'altra, magari, non funzionerebbe affatto.

 

La mia frase (quella che inisisti a citare moncata) è contraria alla lgica solo perché monca. Se fosse intera sarebbe del tutto logica, perché presuppone un antefatto che fa divenire la rivelazione del tradimento una conseguenza del tutto logica nell'ambito del mio rapporto elitario con Laura.

E il tuo ragionamento non fila proprio perché l'esistenza del mio accordo presuppone che l'eventualità tradimento sconosciuto non sussita proprio.

(solo che tu continui a tirarlo in ballo come elemento dell'equazione)

 

Tu comunichi bene quello che pensi, però non hai intenzione di instaurare un dialogo vero con degli interlocutori che non la pensino come te, per cui diventa solo un esercizio di stile, divertente quanto vuoi (io sono la prima che si diverte un mondo) ma sempre fine a se stesso.

Loup-garou

Saint, dai, chiudiamola qui, perché a questo punto non riesco a risponderti senza tirare in ballo nella mia risposta la relazione tra te e Lum... Cosa che suonerebbe molto antipatica.

 

La prossima volta prima di aprire topic di questo genere devo ricordarmi di mettere tra i disclaimer "Niente nomi, niente esperienze personali", perché se si passa dal parlare in astratto al parlare di persone concrete diventa un po' difficile...

SaintJust

Oppure devi ricordarti di specificare che non vuoi un dialogo vero Loup.

Perchè a me questo sembra. Tu sei convinto che sia meglio non parlarne (e magari hai anche ragione) e non riesci a capacitarti che qualcuno non la pensi come te.

Indipendentemente dalle esperienze personali, a questo punto, se io decido, preventivamente, che il tradimento va svelato, e che la persona che sta con me accetta ed approva ti rimangono solo due possibilità, a rigor di logica:

Il non tradimento e il tradimento confessato.

il tradimento non coffessato decade automaticamente, sempre a rigor di logica per cui il tuo discorso, secondo quest'ottica non sta più in piedi:

 

Loup-garou[/color]' timestamp='1336504395' post='565723']

Diversamente, non puoi distinguere le situazioni "Essere tradita senza saperlo" e "Non essere tradita".

E quindi si arriverebbe a dire che "Essere tradita con confessione" è meglio di "Non essere tradita".

 

Il tutto, ovviamente, se si ha fiducia nel fatto che il partner rispetti i patti precedenti.

Certo che se la fiducia non c'è tantovale neanche averla la relazione chiusa.

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