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Letteratura giapponese


Lum

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Copio-incollo da un mio vecchio post:

 

Romanzo di formazione che racconta le vicende del giovane Sanshiro che sul finire del periodo Meiji (1868-1912)- epoca di grandi cambiamenti e della definitiva apertura all'Occidente - dalla provincia va a Tokyo per l'università e si ritrova in una metropoli in continua evoluzione, tra donne smaliziate e professori con una visione disincantata della società.

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Norwegian Wood è, per ora, in assoluto il libro che più mi è piaciuto di Murakami! Il modo in cui è riuscito a trasmettere le emozioni, i sentimenti, la tristezza e il dolore dei personaggi mi ha colpito! Poi la storia non è mai noiosa e ti prende subito dall'inizio!

Se mi dovessero chiedere "quale libro di Murakami mi consiglieresti?" io direi senza ombra di dubbio Norwegian Wood! <3

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Io direi senza dubbio Dance Dance Dance e Il paese delle meraviglie ;)

 

La Fine del Mondo e il Paese delle Meraviglie, tra quelli che ho letto, è l'unico che non sono riuscito a finire... Mi mancavano 100 pagine ma era una tortura xD

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ladychonchon

Prego, mi fa piacere consigliare opere di letteratura giapponese :-)

 

Sei Shonagon è proprio una bitch: "la neve caduta sulle case dei poveri è uno spettacolo sprecato"... che st...upida :hunter:

Sei Shonagon non fa altro che registrare l'esprit du temps del momento storico in cui vive.

"è uno spettacolo sprecato" perché i "poveri" secondo quella concezione erano anche incapaci di apprezzare la bellezza delle cose, che solo chi nobile d'animo e non solo poteva. La consapevolezza dell'impermanenza, il Mono no aware era un sentimento avvertito da chi aveva la cultura e il tempo di contemplare le cose. Del resto le culture asiatiche come quella giapponese o indiana (vedi caste) sono sempre state gerarchizzate. L'organizzazone piramidale della società porta a questo. Ma in fondo non è la stessa cosa anche in occidente? Un filosofo rispetto ad uno spazzino non avrà una consapevolezza maggiore della vita, delle cose?

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Sì, credo di conoscere cosa spingesse la dama a scrivere quelle cose, non parlo da profano... ma è una frase che mi è rimasta per la sua stronzaggine :D

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Un filosofo rispetto ad uno spazzino non avrà una consapevolezza maggiore della vita, delle cose?

 

No.

 

Ho visto che sono già stati citati due libri che ho apprezzato abbastanza, il primo è Io sono un gatto di Soseki, è veramente molto carino e scritto con un'ironia particolare, mi ha fatto ridere ad esempio la scena in cui il padrone descrive una ragazza brutta paragonandola al gatto che ci rimane male. Purtroppo è lungo e finisce per essere un po' pesantino per questo però merita.

L'altro è Colori Proibiti di Mishima, che fa capire che i gay sono uguali in tutto il mondo, compresi i repressi e dubito che lo scrittore non fosse in qualche modo omosessuale. Nella versione che ho letto c'era un'introduzione in cui viene spoilerato il finale, capisco che sia importante confrontarlo con la vita dello scrittore e che i libri non si leggono per il finale, però dai, non si fa così... :D

Edited by coeranos
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GlassOnion

Sempre di Murakami, credo che, di quelli letti finora, quello che preferisco in assoluto sia L'uccello che girava le viti del mondo. Non fatevi spaventare dalla mole, sono 800 pagine che scorrono davvero via come niente.

Ho letto Io sono un gatto di Soseki ma non l'ho trovato molto entusiasmante. E' interessante come prima forma di romanzo moderno in Giappone ma, a mio modesto avviso, per quanto possa capirne io di letteratura giapponese, non offre davvero alcuno spunto. Oltretutto non c'è nemmeno una vera e propria trama, quindi è anche abbastanza lentino.

Di Mishima ho letto Colori Proibiti, che ho amato, e ho intenzione di proseguire almeno con Confessioni di una maschera e Musica.

Della Yoshimoto ho letto solo Kitchen, che si fa leggere con piacere, ma di certo non è grande letteratura.

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  • 2 weeks later...

Ciao!

anche a me interessa la letteratura giapponese. mi ci sono laureato anni fa. Ho letto molti dei libri da voi consigliati e consiglierei anche Asakusa Kid di Takeshi Kitano. Un libro leggero e autobiografico, ma molto interessante.

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Ho finito di leggere Blu quasi trasparente di Ryu Murakami. L'opera (del 1976) racconta la vita bruciata di una certa gioventù giapponese di quegli anni, tra sesso, droga, rock and roll... e tentativi di uccidersi tagliandosi le vene. In particolare si descrivono i rapporti sessuali promiscui con i i militari delle basi americane ancora presenti; tra questi, soldati di colore, fino ad allora apparsi raramente in letteratura giapponese (li aveva inseriti precendentemente il cattolico Endo Shusaku).

 

L'opera vinse il premio Akutagawa (il massimo riconoscimento nazionale per opere letterarie) tra mille polemiche e giuria spaccata. Qualche critico ne parla in termini di "appiattimento della dannazione", e personalmente sono d'accordo: una serie di eccessi messi in fila senza alcun intento artistico o approfondimento psicologico dei personaggi, ad esempio.

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  • 3 weeks later...

A me piace molto Yukio Mishima, ho letto diversi suoi libri.

Il mio preferito è "Musica", anche se una menzione d'onore merita il bellissimo "Colori Proibiti". Da non dimenticare, "La foresta in fiore", però con quello già scendiamo di qualche gradino.

 

Sono inoltre una fan di Murakami ^^ a conti fatti, il mio primo libro di Murakami è stato Norwegian Wood, nel lontano 2007, ossia quando avevo... 15 anni e mezzo XD ovviamente, a quell'età, mi rapì. Ma mi rapisce ancora tuttora, solo che con un fascino diverso. Direi di aver letto tutti i suoi libri, anche i racconti introvabili e quant'altro.

Tra i "vecchi", adoro da morire "A sud del confine, ad ovest del sole", introvabile qui in Italia. Lo lessi qualche anno fa grazie ad un'amica, ed ora ho l'edizione Penguin (in un inglese assolutamente digeribile, devo dire!), che ogni tanto sfoglio con piacere.

L'ultimo, "1Q84", mi ha a dir poco affascinata, tenuta incollata alle pagine. Non ci sono davvero parole per gli intrecci che è riuscito a creare! Aspetto con ansia il secondo volume (Amitrano, quando ti muovi a tradurlo?! Su, su!)

 

La letteratura giapponese è vastissima, ha cavalcato i secoli e non è per niente seconda alla letteratura occidentale. Purtroppo io so molto poco, spero di potermi informare meglio in futuro :D

Edited by istrice
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  • 1 month later...

Sto finendo Neve sottile di Tanizaki. E' un romanzo splendido; lettura scorrevole; narrazione pacata, equilibrata. Non è un romanzo da grandi colpi di scena, suspance o salti narrativi rilevanti, ma nonostante questo ha il suo fascino. La storia ti coinvolge, vivi con le sorelle Makioka, le protagoniste, la loro quotidianità, assapori le loro vicende senza stancarti.

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