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Svolta storica per la Casa Bianca: è il primo presidente a schierarsi. «Ma sulle leggi decidano gli Stati»

 

MILANO - Barack Obama si schiera a favore dei matrimoni gay, diventando il primo presidente della storia americana ad assumere una tale posizione. L'annuncio è affidato a un'intervista della Abc, nella quale Obama spiega di aver maturato la propria convinzione negli anni, parlando «con amici, con la famiglia e con i vicini». Mettendo in evidenza come la sua posizione sia personale, Obama sottolinea di sostenere l'idea che siano i singoli stati a dover decidere. Una svolta storica per la Casa Bianca: è il primo presidente nella storia degli Stati Uniti a dichiararsi favorevole ai matrimoni gay. Non peserà sugli aspetti legislativi, perché le decisioni saranno prese dai singoli stati con le loro leggi (il Colorado, per esmpio proprio ieri ha deciso per un no attraverso un referendum), ma conterà, e molto, per l'aspetto politico e sociale che rappresenta.

 

0M3N6LOP--180x140.jpg?v=20120509222244Obama con la moglie Michelle (Ap)

LE FIGLIE... «Le coppie dello stesso sesso dovrebbero potersi sposare» annuncia Obama, citando Malia e Sasha, e il fatto che proprie le figlie, anche per motivi generazionali, siano a proprio agio con le coppie dello stesso sesso: «Malia e Sasha hanno amici i cui genitori sono dello stesso sesso. Alcune volte io e Michelle ci sediamo a tavola e parliamo con Malia e Sasha dei loro amici e dei loro genitori e a loro non viene neanche in mente che dovrebbero essere trattati diversamente. Per loro non ha senso e e francamente questo è qualcosa che cambia la prospettiva». ... E LA MOGLIE - Obama ammette anche che la First Lady ha avuto un ruolo nella sua decisione. «È qualcosa di cui abbiamo parlato negli anni e lei condivide. Siamo ambedue cristiani e ovviamente questa posizione potrebbe sembrare strana agli occhi degli altri. Ma quando pensiamo alla nostra fede, la base è che non solo Gesù si è sacrificato per noi ma che gli altri vanno trattati come noi vorremmo essere trattati» (fonte Ansa).

 

 

Senza parole, che presidente fantastico :yes:

Cioè, praticamente ha detto "mi piace lo stracchino"

Ne più ne meno

Per quanto riguarda la rielezione, non ne sarei poi cosi certo, considerando che la popolazione omosessuale o pro-omo, non è cosi numerosa.

Basta vedere in north carolina dove hanno appena eliminato il matrimonio omosessuale con un referendum (quindi piena parola al "popolo") :asd:

@@Almadel politicamente corretto vuol dire io ho detto che sono favorevole, però non faccio niente attivamente per dare questo diritto non perché non possa, materialmente, ma perchè a livello politico me devo sta zitto, fermo e buono, sennò duro due ore alla casa bianca.... :P

Comunque negli USA ci sono ottime prospettive.

 

La Corte Suprema sta esaminando il caso della California dove

i matrimony gay sono stati aboliti ( proposition 8 ), se alla terza

deliberazione darà parere negativo si creerà un precendente

vincolante per tutti gli stati.

Edited by Altair

Ho letto la notizia su FB, e ovviamente mi è scappato l'occhio ai commenti. Ma perchè leggo? Mi faccio solo male.

Molti dicono che Obama vuole accaparrarsi dei voti, molti sono sfavorevoli, solite palle.

 

Speriamo che le cose, almeno in America, vadano bene.

Infatti sono belle parole.. ma già il fatto che: sono i singoli stati che devono decidere...

fa capire che le cose rimarranno così come sono.

Si faranno referendum e puntualmente gli stati che non vorranno non lo approveranno.

 

Obama che è il presidente non può decidere lui per tutti gli stati e imporre il matrimonio? XD

Una buona - seppur breve - analisi su questa notizia:

 

Una delle migliori qualità di Barack Obama è sapersi tirar fuori di slancio dai momenti di difficoltà. Dove gli altri politici minimizzano, si avvitano, cercano scappatoie e formule di circostanza, Obama sale sul podio, passa all’attacco e ribalta la situazione. La più nota di queste mosse è il discorso A more perfect union, che nel 2008 doveva servire a chiudere le polemiche provocate dalle dichiarazioni del reverendo Wright e fece molto di più, risollevando Obama e consegnandogli un posto nella Storia prima ancora di arrivare alla Casa Bianca. Ce ne sono state molte altre. Ben Smith ha sintetizzato così questo approccio: “When in trouble, go big”. Regola che ogni politico dovrebbe imparare a memoria.

 

Oggi Obama l’ha fatto di nuovo. Dopo anni di lotte e cambiamenti sociali, dopo mesi di battaglie politiche in ogni stato, alcune vinte e alcune perse, dopo la dichiarazione del fantastico Joe Biden, dopo l’orribile referendum di ieri in North Carolina, la Casa Bianca ha organizzato rapidamente un’intervista con la ABC e Obama è andato big sui matrimoni gay. Nonostante questa sia ancora una posizione tendenzialmente poco popolare, su un tema divisivo, nonostante manchino quattro mesi alle elezioni presidenziali e Obama non sia certo sicuro della rielezione: cose così normalmente non si fanno, a questo punto. Si fanno, forse, solo nel secondo mandato. E per questo oggi è un bel giorno anche per quelli che fanno politica.

 

Volendo parlare di cose per impallinati – che non sono così importanti, oggi, ma è sempre utile capirle – naturalmente Obama non ha alcuna intenzione di suicidarsi politicamente. L’analisi migliore della situazione l’ha fatta Maggie Haberman su Politico. Il sostegno politico al matrimonio gay per Obama può essere un guaio in diversi stati, alcuni oggi in bilico tra repubblicani e democratici. Può essere un guaio ben peggiore però mostrarsi tentennante, cincischiare, essere percepito come debole e opportunista davanti a un tema importante. Il presidente deve fare il presidente, se vuole fare il presidente. La mossa rende vulnerabile Obama in tre segmenti di elettori: bianchi anziani, neri, ispanici. Nella prima categoria ci sono moltissimi di quelli che comunque non lo avrebbero votato. Nelle altre due categorie Obama va fortissimo e Romney è molto debole. Dall’altra parte, se Romney vorrà attaccare selvaggiamente Obama su questo tema, lo farà rischiando di inimicarsi due importanti segmenti di elettori che sono in maggioranza a favore del matrimonio gay: indipendenti e under 40. Elettori che Romney non può permettersi di perdere. Il tutto, poi, accade in un ciclo elettorale nel quale l’economia è praticamente l’unico tema che conta, anche a fronte della notizia di oggi. Game on.

Fonte: francescocosta.net

Sicuramente parole piacevoli, sicuramente fanno il loro effetto dette dal Presidente degli USA, però però però... è un mero parere personale pergiunta espresso in periodo di elezione ora che non è poi così certo di vincere. Quindi apprezzo lo sforzo, non molto originale in sè, penso che sia convinto di ciò che ha detto, è bello che parli della sua famiglia (anche se puramente per fini elettorali),ma ritengo che, al contempo se ne sia lavato le mani... della serie: io la mia l'ho detta, ma ho le mani legate! Meglio di un dito in un occhio in ogni caso...

Certo che è convinto di quello che dice (è democratico ;) ), lo ha solo

detto al momento politico più opportuno (per lui).

 

Allego le reazioni della politica italiana alla dichiarazione di Obama:

 

Vendola (SEL):

 

http://www.asca.it/n...153246-POL.html

 

Lupi (PDL):

 

http://www.asca.it/news-Nozze_gay__Lupi(Pdl)__Obama_favorevole__meno_male_che_vivo_in_Italia-1153231-POL.html

Edited by Altair

Avevo sentito la notizia anche al tg. Che dire? Sono molto contento di questa presa di posizione di Obama anche se poi alla fine ogni singolo stato americano deciderà se accettare la cosa o no.

Senza parole per i commenti di Lupi! Bah!

Perchè certi politici (Luti nel caso) devono sparare cazzate tanto abominevoli in ogni occasione? Che sia per ricordarmi continuamente che in Italia siamo molti passi indietro rispetto agli altri paesi? Finchè siamo rappresentati da intelligentoni del genere la vedo dura!

Stamattina mia Zia dall'America mi ha inviato la mail con il discorso completo.

C'è anche il link al video dell'ABC News e in fondo una iniziativa dove si può esprimere consenso al discorso del Presidente

 

Today, I was asked a direct question and gave a direct answer:

 

I believe that same-sex couples should be allowed to marry.

 

I hope you'll take a moment to watch the conversation, consider it, and weigh in yourself on behalf of marriage equality:

 

 

I've always believed that gay and lesbian Americans should be treated fairly and equally. I was reluctant to use the term marriage because of the very powerful traditions it evokes. And I thought civil union laws that conferred legal rights upon gay and lesbian couples were a solution.

 

But over the course of several years I've talked to friends and family about this. I've thought about members of my staff in long-term, committed, same-sex relationships who are raising kids together. Through our efforts to end the "Don't Ask, Don't Tell" policy, I've gotten to know some of the gay and lesbian troops who are serving our country with honor and distinction.

 

What I've come to realize is that for loving, same-sex couples, the denial of marriage equality means that, in their eyes and the eyes of their children, they are still considered less than full citizens.

 

Even at my own dinner table, when I look at Sasha and Malia, who have friends whose parents are same-sex couples, I know it wouldn't dawn on them that their friends' parents should be treated differently.

 

So I decided it was time to affirm my personal belief that same-sex couples should be allowed to marry.

 

I respect the beliefs of others, and the right of religious institutions to act in accordance with their own doctrines. But I believe that in the eyes of the law, all Americans should be treated equally. And where states enact same-sex marriage, no federal act should invalidate them.

 

 

Thank you,

 

Barack

Non ci sono più i politici di una volta...

 

Prima i comunisti aspiravano alla Russia e i democristiani agli Stati Uniti.

Oggi i comunisti ammirano il presidente degli stati uniti e i pidiellini acclamano il presidente russo :hm:

 

è un miglioramento, ma singolare :)

Ilromantico

Ha avuto un'intera legislatura per poter fare qualcosa, trovo un po' triste e ipocrita che tiri la carta dei matrimoni omosessuali per farsi rieleggere. Sia ben chiaro, è comunque una posizione lodevole ed è una mossa politica intelligente per farsi rieleggere, ma un po' lascia lo stesso l'amore in bocca.

 

La situazione negli USA poi mi lascia MOLTO perplesso. In realtà non sono informato, ma ho ben ragione di credere che lì dev'essere pieno zeppo di quartieri gay, gentiori arcorbaleno e che i gay i generi siano molti e ben presenti nella società. Quindi la mia domanda è: a che servono queste continue buffonate di proibire i matrimoni gay in USA?

Obama è il presidente, mentre le leggi le approva il parlamento. Negli USA un presidente non ha strumenti per condizionare il parlamento, se non la "moral suasion". Qui da noi il governo ha 1000 modi per far approvare al parlamento una propria legge (può porre la questione di fiducia, può minacciare le dimissioni etc.) là no. Addirittura a volte la maggioranza in parlamento può essere diversa rispetto al presidente e spesso non è la stessa nelle due camere.

 

Socialdemocratici, prego.

mi riferivo a Vendola, che fino a poco tempo fa non aveva problemi a definirsi comunista.

secondo me, il fatto che Obama abbia preso una decisione del genere, quando prima era contrario, deriva solo dal fatto che ha il timore di perdere le elezioni e questa novità potrebbe portargli dei voti in più. infatti ha dichiarato che sulle leggi debbano decidere i singoli stati..

Anche se lascia la decisione ad ogni singolo stato (con tutte le incognite che ne consuegono) la dichiarazione è una svolta

nel panorama politico statunitense.

Potrebbe essere un buon spunto per iniziative anche qui in Italia.

In italia per iniziative come i DICO di qualche anno fa si scateno secondo me una campagna per la famiglia "tradizionale" che era oltre modo una distorsione di quello che si voleva fare.

Se non sbaglio erano basati su i PACS francesi che son ben diversi da un matrimonio gay.

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