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Diritti o omofobia? Dove sta andando l'Europa?


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L'Europa ha votato, senza però scegliere chiaramente il proprio futuro. Ha bocciato le politiche tecnocratiche di austerità, senza schierarsi nettamente né con chi vorrebbe mantenere e ampliare la tradizione di diritti (sociali, ma anche civili) di cui il continente si fregia né con chi promette un'alba dorata seguita non da un giorno felice, ma dal ritorno di una notte che troppo ottimisticamente sembrava relegata nei dolorosi ricordi della storia. L'Europa al bivio vota ma non sceglie. I partiti ed i movimenti democratici - e tra loro anche il movimento LGBTQ* - attuino una scossa convincente, altrimenti la scossa la subiranno.

 

Da L'Europa al voto non ha scelto il proprio futuro

 

I fatti di questi primi giorni di maggio, piuttosto impressionanti se messi uno di fila all'altro, sono elencati e spiegati nell'articolo. Secondo voi come dovrebbero essere letti? Dobbiamo avere ottimismo o pessimismo?

Perché prima della crisi, con la sola eccezione di Austria e Spagna, praticamente

tutti i governi europei erano (e molti sono ancora) di centrodestra.

 

Generalmente, ma sopratutto in un periodo come questo, gli elettori sono portati

al cambiamento, a scegliere qualcosa di alternativo. Spesso è un sentimento animato

dal rancore verso chi li ha governati in quanto reputati colpevoli di quello che è accaduto.

(cosa vera nel caso dell'Italia un pò meno in quello della Germania).

 

Infatti basta vedere le statistiche dei veri paesi, quasi ovunque il centrosinistra è in testa,

già la Francia è passata ad Hollande, così come è successo per il Belgio qualche mese fa,

e se la sinistra radicale riuscirà a formare un governo in Grecia allora anche quella entrerà

nel gruppo.

 

Presumibilmente accadrà la stessa cosa in Italia, Germania e UK, ognuno con i propri tempi,

segni incoraggianti vengono dalla Svezia e dalla Norvegia e se tutto va bene anche Obama

negli USA potrebbe essere riconfermato.

Anch'io credo come @@Altair che l'Europa si allontani gradualmente dalla destra. Non dico che sia necessariamente positivo, però ritengo che un pò tutti, dopo i problemi un pò in ogni campo degli ultimi anni, sentano la necessità di cambiamenti veri, radicali forse, ma soprattutto di politici che facciano davvero il loro mestiere (specie in Italia) e abbiano il coraggio di compiere scelte mirate a costo di essere impopolari.

Anch'io ho i miei difetti! Ma sarebbe un mondo più verde e molto più lanosoXDXDXD

PS: Amo quest'ultimo aggettivo, per me è tipo puffoso per i puffiXD

Edited by Loup-garou
Eliminato quote integrale del post precedente

beh se veramente ci stiamo allontanando dalla destra, almeno in Italia, a me può solo fare piacere. certo gli estremisti arrivano sempre in tempi di crisi, bisogna solo farsi guidare dal buonsenso, ma soprattutto io spero in una nuova classe politica che non badi solo a riempirsi le tasche ma che cominci a fare qualcosa di utile, finalmente, in tutti i campi dove siamo ancora purtroppo carenti.

Altair per adesso la destra ha perso in francia, ma il partito popolare ha vinto in Spagna.

Con ogni probabilità, come in quasi tutte le crisi, si darà la colpa ai timonieri anche per come soffia il vento, che siano di destra o di sinistra.

Personalmente spero che tra qualche anno avrà ancora senso parlare d'Europa.

Concordo con Frollo

Se è vero che l'Europa si sta allontanando dal centro destra (cosa in realtà non del tutto vera), è trsite sapere già a priori che non la fa per una rinnovata mentalità, ma per una sorta di scarica barile ai vari governi.

E sfortunatamente per loro (governi) il centro destra era su.

beh se veramente ci stiamo allontanando dalla destra, almeno in Italia, a me può solo fare piacere. certo gli estremisti arrivano sempre in tempi di crisi, bisogna solo farsi guidare dal buonsenso, ma soprattutto io spero in una nuova classe politica che non badi solo a riempirsi le tasche ma che cominci a fare qualcosa di utile, finalmente, in tutti i campi dove siamo ancora purtroppo carenti.

 

Quoto in toto. Questi di crisi sono i momenti più pericolosi proprio perchè tutto viene esasperato e estremizzato e i media certo non fanno che complicare le cose la maggior parte delle volte... speriamo che il buon senso, di cui sono estimatore sopra ogni altra cosa, prevalga!

Guardate che per i diritti gay non servono le Sinistre la governo per sempre.

Come nel caso di Zapatero basterebbe anche una legislatura completa.

 

Certo, se abiti in Scandinavia e hai avuto le Sinistre al potere per 50 anni

a certe cose ci arrivi prima (vent'anni fa, per esempio);

ma in democrazia non è strano che ci sia alternanza.

 

Sicuramente i matrimoni gay in Francia faranno effetto domino

anche nella futura Germania rosso-verde e nella Gran Bretagna laburista

(a me che davvero Cameron non riesca a sfilare questo primato al Labour)

 

Molto anche dipenderà dalla rielezione di Obama,

perché ho l'impressione che se vinceranno i Repubblicani

i Movimenti per i diritti civili saranno più impegnati a denunciare

le torture a Guantanamo, i dossier falsi e i bombardamenti

piuttosto che a fare pressioni per il progresso sociale.

Solo perché la Spagna era l'unico governo di sinistra in Europa dopo l'Austria (la Grecia era

già commissariata).

Con questa frase mi stai dando ragione sul fatto che non vengono puniti i governi di destra o di sinistra, ma i governi in generale, indipendentemente dal colore politico.

Certo, ed infatti l'avevo scritto prima:

 

Generalmente, ma sopratutto in un periodo come questo, gli elettori sono portati

al cambiamento, a scegliere qualcosa di alternativo. Spesso è un sentimento animato

dal rancore verso chi li ha governati in quanto reputati colpevoli di quello che è accaduto.

 

;)

Almadel io in realtà sono dell'idea diametralmente opposta. Dato che la crisi restringe gli spazi di benessere, e la reazione più comune e diffusa è l'egoismo, reputo probabile che l'elettorato divenga più restio all'estensione di diritti, soprattutto materiali, alle minoranze di qualsiasi genere, a partire dagli immigrati(che saranno i più colpiti) ma colpendo anche le minoranze di genere ed orientamento sessuali.

In questo periodo il vero discrimine verrà fatto dalle proposte economiche e produttive proposte dai vari schieramenti, più che da temi nobili, come i diritti civili, ma che colpiscono parti minoritarie dell'elettorato, quindi è più probabile un arretramento sul tema anche delle forze più progressiste, e quindi una maggiore difficoltà dell'estensione di tali diritti laddovè mancano istituti giuridici appositi, o l'ampliamento dove il riconoscimento della coppia sussiste, ma non la possibilità di contrarre matrimonio.

 

Ovviamente è una mia supposizione da ragazzo di provincia.

Questo è vero, credo dipenderà molto dalla tenuta democratica dei singoli paesi.

 

Ad ogni modo ho notato come nell'ultimo tempo il tema LGBT stia acquisendo forza

da quella che prima era una sua debolezza: la trasversalità.

 

Se il fatto che l'omosessualità non conosce classe sociale, orientamento politico o religioso

è stato per noi una sventura perché non ci ha permesso di compattarci come comunità, allo

stesso modo adesso viene percepito come un tema che può interessare davvero tutti.

 

Un figlio gay può nascere a chiunque, anche al più ottuso conservatore o al più intransigente cattolico,

un immigrato no. Il primo caso potrà essere percepito come un tema "domestico" nel secondo, purtroppo,

lo straniero sarà visto come un bersaglio decisamente più identificabile e, come al solito, un ottimo capro

espiatorio.

@Frollo, ci sono i fatti e ci sono le analisi.

 

Un'altra analisi possibile è che questa crisi

abbia praticamente azzerato le differenze tra Destra e Sinistra

in campo economico (è ritenuta valida solo la formula del rigore)

e quindi il tema dei diritti civili è l'unico capace di distinguere gli schieramenti.

Poiché la Sinistra non può più promettere investimenti pubblici

e la Destra non può più promettere di "lasciare libero il mercato";

le uniche promesse che si possono fare riguardano "sicurezza" e "diritti civili".

 

Per l'analisi di Altair bisognerebbe dimostrare che un padre reazionario

sia disponibile a votare un partito progressista per far sposare il proprio figlio

o che Berlusconi proporrebbe le adozioni gay per far contenti Dolce & Gabbana.

 

Di analisi - anche contrastanti - se non possono produrre molte;

è difficile dire quale sia vera, è facile invece dire quali siano false:

saranno false le analisi incapaci di essere predittive. :)

Ma no!

Solo nelle scienze fisiche si può ripetere un esperimento;

ma azzeccare una previsione è il minimo che si richiede...

 

Non sempre (le variabili sono troppe) ma almeno il più delle volte;

le scienze politiche e l'economia dovrebbero essere come la metereologia:

un buon criterio di analisi dei dati, buone probabilità sul breve periodo

e probabilità più scarse di azzeccare sul lungo.

Almadel se così fosse vivremmo in un mondo perfetto

dove non esisterebbero crisi economiche e rivoluzioni.

 

Credimi le variabili per noi sono sempre troppe, per questo

fare previsioni azzeccate è quasi impossibile.

 

Noi possiamo dire: "se continuate su questa strada gli effetti sono questi"

ma di più non possiamo fare, almeno sul versante predittivo.

Credimi le variabili per noi sono sempre troppe, per questo

fare previsioni azzeccate è quasi impossibile.

 

Forse OT.

Come diceva sempre la mia prof di scienze alle superiori:"Lorenz sosteneva che il battito d'ali di una farfalla in Brasile può scatenare un uragano in Texas!"

Se questo vale per la scienza figuriamoci per la politica!

@@GreenLamb esatto, e noi di farfalle ne abbiamo anche troppe.

 

Ad ogni modo i fatti sembrano darmi ragione, anche in Germania tira un vento di sinistra:

 

http://www.repubblica.it/esteri/2012/05/13/news/germania_sconfitta_storica_per_la_merkel_cdu_umiliata_in_nord_reno_westfalia-35066731/?ref=fbpr

 

Mi dispiace Frollo ;)

La mia precedente affermazione non mi sembra sia in contrasto con il risultato di oggi in Germania, che ovviamente non mi fa piacere.

Qualora l'Europa avesse una svolta socialista non mi rimarrebbe che dire "Povera Europa", dato che "si proporrà come soluzione ad una sbornia altro alcol".

Personalmente credo che ad esempio Tyler Cowen, non proprio uno sconosciuto, sia d'accordo con me, se poi tu con economisti esperti in materia pensi a Krugman e simili, direi che hai una visione alquanto ristretta del termine. Tengo a precisare che l'approccio economico fin qui adatto non sia stato privo di errori, anzi, semplicemente dai programmi delle forze socialiste e socialdemocratiche noto la conservazione degli aspetti negativi appena citati ed in aggiunta proposte ancora più lesive per l'economia ed il mercato.

E' vero che Nixon disse che "Siamo tutti Keynesiani", ma personalmente reputo che si sbagliava, poi io non sono qua con l'intenzione di illuminare sulla via di damasco alcun keynasiano, neokeynesiano o simile, quindi non farò partire il superpippozzo che la mia parte più critica mi chiede a gran voce di fare.

 

 

P.s./Mario Monti, con tutti i meriti che potrà avere, come economista è certamente mediocre, adesso non rivendiamocelo come il più grane saggio dopo Confucio ed il maestro Yoda.

Edited by Frollo

Krugman è la maggior autorità in materia (ed ha un nobel che lo dimostra), e non è un

integralista come Cowen, tra l'altro come lui la pensa ormai quasi tutta la comunità epistemica

economica e ci sono diversi dati che avvalorano la loro teoria (e che sto studiando proprio in

questi mesi).

 

Ma non voglio entrare in tecnicismi, visto che non è il luogo.

 

Però definire Monti mediocre, lui che è uno dei migliori se non il migliore nel suo campo in Italia... è un pò un'eresia.

Mi permette una piccolissima digressione sul Nobel.

Il nobel per l'economia è stato dato a Keynes e Krugmann, così come a Hayek e Friedmann...concorderai che le visioni dei suddetti economisti siano leggermente diverse.

Definire Krugmann la massima autorità in materia e Cowen un integralista è un atteggiamento che mi potrei aspettare da un integralista non da un moderato come te mio caro Altair.

Quando avremo il piacere di vederci dal vivo parleremo delle doti da economista di Monti, che è bravo ma non un astro mondiale, e dei motivi per cui è ora a palazzo Chigi e domani a...

 

Scusatemi la digressione sul tema.

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