Jump to content

Cosa pensate del popgay fatto dai gay, aiuta o peggiora l'omofobia?


Recommended Posts

Silverselfer

http://vimeo.com/23782776

 

Questo video di Matt Zarley potrebbe essere un normalissimo pezzo di musica pop, se non proponesse dinamiche interne ad una coppi gay. E' giusto? E' sbagliato? Sarebbe questo il mondo post acquisizione dei diritti civili per i gay? Cioè, vi sembra la solita macchietta o vi ci riconoscete?

 

Il mio non vuole essere un atteggiamento per forza critico.

 

http://vimeo.com/39594709

 

In questo video si ripropone la doppiezza di certi politici, ma anche l'idea di un primo presidente americano gay. Il punto è lo stesso: vi sembra grottesco questo modo di proporsi?

 

Mi domando se artisti come Ricky Martin o il nostro Tiziano Ferro, dopo il coming out pubblico, non dovrebbero promuovere anche dei pezzi e dei video che rappresentino lo stile di vita gay o quanto meno raccontare le dinamiche della vita sentimentale gay. Secondo me, realizzare e promulgare questi prodotti aiuterebbero ad "abituare" la gente che finirebbe di scandalizzarsi quando vede due persone dello stesso sesso baciarsi per strada.

 

Infine, visto che oggi è anche la giornata contro l'omofobia, non sarebbe da chiedersi se questo genere di prodotti spaventerebbero il mondo etero peggiorando la situazione, oppure alla lunga lo aiuterebbero ad abituarsi. Soprattutto, scegliere di commercializzare le tematiche gay è meglio o peggio di promuoverle attraverso i Pride o manifestazioni affini? Senza per questo dire che l'uno escluderebbe l'altro, solamente valutarne l'impatto sociale.

A me pare sia spudoratamente demenziale e di nicchia.

Giovanardi fa molto prima a trovare un porno di gang bang

che un video di Matt Zarley in internet, se vuole "parlar male"...

 

Ci possiamo chiedere che danno abbiano fatto alla comunità nera

i video del gangsta-rap afroamericano degli anni '90 e '00?

Certo che ce lo possiamo chiedere,

ma la risposta sarà comunque "Obama presidente".

 

Viceversa che valore aggiunto possono avere

i film gay teneri e realistici come "Beautiful thing"?

Nessuno, perché non è roba che un omofobo vedrebbe.

 

E' chiaro che simili operazione di pop-gay

rimandano direttamente allo spettatore

l'immagine del pop etero fatto di tettone e auto grosse

di cui questo Zarley fa sfacciatamente una parodia.

Mi domando se artisti come Ricky Martin o il nostro Tiziano Ferro, dopo il coming out pubblico, non dovrebbero promuovere anche dei pezzi e dei video che rappresentino lo stile di vita gay o quanto meno raccontare le dinamiche della vita sentimentale gay.

 

Magari solo in piccola parte, con accenni all'interno di un video, ad esempio. Ma dedicare un intero singolo/video all'utenza gay significherebbe escludere i fan eterosessuali, e un artista in primis dovrebbe sempre rivolgersi alla

totalità di chi lo segue (sempre se non parliamo di Lady Gaga e dintorni, ovvio). Commercialmente parlando poi, un'operazione del genere sarebbe una mezza zappa sui piedi.

 

In passato ci sono stati esempi di video strettamente pro-gay (Go West dei Pet Shop Boys, Smalltown Boy dei Bronskie Beat su tutti), ma non erano mai espliciti, evitando così di allontanare il target etero, oltretutto ancora meno abituato a certi temi in quel periodo).

Edited by SaZiRi

dei video che rappresentino lo stile di vita gay o quanto meno raccontare le dinamiche della vita sentimentale gay.

sarò ripetitivo ma secondo me si ripresenta lo stesso problema di fondo: quanto teniamo a dimostrare che esista uno "stile di vita gay" così diverso da quello eterosessuale? voglio dire, respiriamo, mangiamo, dormiamo, abbiamo i nostri interessi esattamente come chiunque.

Secondo me bisognrebbe puntare sull'evidenziare i punti di contatto tra i due mondi, magari come dice @SaZiRi.

 

Io personalmente non ho bisogno che Tiziano Ferro o altri facciano video del genere, come dice @@Almadel sono una parodia della versione etero con tette e culi sbattuti in primo piano.

Magari solo in piccola parte, con accenni all'interno di un video, ad esempio. Ma dedicare un intero singolo/video all'utenza gay significherebbe escludere i fan eterosessuali, e un artista in primis dovrebbe sempre rivolgersi alla

totalità di chi lo segue (sempre se non parliamo di Lady Gaga e dintorni, ovvio). Commercialmente parlando poi, un'operazione del genere sarebbe una mezza zappa sui piedi.

 

In passato ci sono stati esempi di video strettamente pro-gay (Go West dei Pet Shop Boys, Smalltown Boy dei Bronskie Beat su tutti), ma non erano mai espliciti, evitando così di allontanare il target etero

(oltretutto meno abituato a certi temi in quel periodo).

 

La penso pure io come SaZiRi.

Alcune volte mi vien da pensare che ci stiamo ghettizzando da soli...

 

Faccio un esempio banale restando sempre sul tema canzoni. Non so se avete presente la canzone di Katy Perry Firework, cmq ad un certo punto del video ci sono due ragazzi che si baciano. Ecco, secondo me video di questo genere possono forse aiutare di più di quelli postati sopra... Io non conoscevo i video né il cantante prima d'ora ma anche se sono gay mi sa tanto di ostentare... (ok, forse non mi sono spiegato benissimo xD )

C'è sempre questo strano "doppiopesismo" morale di gay che pensano che altri gay si debbano fare queste gran paranoie mentali su come apparire agli etero e non trovo mai corrispondenze tra gli etero. Chissà perché...

 

Poi i Bronski Beat non mi pare fossero così poco espliciti http://it.wikipedia.org/wiki/Bronski_Beat probabilmente nel testo non ci sarà scritto "un ragazzo che sta con un altro ragazzo" ammetto di ignorare tutte le loro canzoni meno una, ma basta il falsetto del cantante per renderlo esplicito agli etero.

 

Quello che deve fare un cantante non sono certo questi discorsi quanto piuttosto esprimersi come gli pare.

E' ovvio che se sei un cantante farai canzoni d'amore

ed è auspicabile che se sei un cantante gay tu faccia canzoni d'amore gay

e si dà il caso che le canzoni d'amore gay abbiano un pubblico gay.

 

Se sei un cantante pop etero farai stupidi video con le tette di fuori

e se sei un cantante pop gay farai stupidi video con i culi di fuori;

certo che è ghettizzante: i gay non ascoltano i cantanti pop etero

(bensì LE cantanti pop etero...) e gli etero non ascoltano i cantanti pop gay.

ma basta il falsetto del cantante per renderlo esplicito agli etero.

 

Però a questo punto si parla non di esplicito, di abbracci e baci gay, ma di semplice visibilità. Cheppoi, diciamocelo, negli anni 80 in molti eravamo/erano più farlocconi e non tutti si accorgevano di ciò che stava dietro al falsetto di Jimmy Somerville o agli abitini curiosi di Boy George. Ma tornando strettamente in topic; una donna forse, e dico forse, potrebbe anche sbandierare smaccati contenuti gay in un singolo/video, ma un uomo, un Ricky Martin, un Tiziano Ferro, all'interno di una cultura relativamente arretrata come la nostra? In Italia i discografici ti tagliano le gambe sul posto, garantito.

Edited by SaZiRi

Ma ci sono anche etero che ascoltano cantanti pop non gay ma che appoggiano la comunità LGBT. Io conosco ragazze etero che ascoltano Lady Gaga, Madonna, Abba etc etc. Ma poi i gay non ascoltano solo cantanti pop gay o pro-gay ma anche altro xD

Che poi il termine pop gay è bruttissimo, specialmente oggi che è la giornata mondiale contro l'omofobia!! Chiamiamolo semplicemente pop.

Hinzelmann

Però a questo punto si parla non di esplicito, di abbracci e baci gay, ma di semplice visibilità. Cheppoi, diciamocelo, negli anni 80 in molti eravamo/erano più farlocconi e non tutti si accorgevano di ciò che stava dietro al falsetto di Jimmy Somerville o agli abitini curiosi di Boy George. Ma tornando strettamente in topic; una donna forse, e dico forse, potrebbe anche sbandierare smaccati contenuti gay in un singolo/video, ma un uomo, un Ricky Martin, un Tiziano Ferro, all'interno di una cultura relativamente arretrata come la nostra? In Italia i discografici ti tagliano le gambe sul posto, garantito.

 

Jimmy somerville è sempre stato dichiarato, inoltre il suo primo disco si intitolava the age of consent

riferendosi alla discriminazione all'epoca vigente nell'età del consenso fra gay ed etero.

 

Nel 1984 un gay doveva avere 21 anni per poter fare sesso...in Gran Bretagna

 

Più esplicito di così non è possibile, semmai si può dire che lui è una eccezione nel panorama

musicale degli anni '80, ma proprio per questo gli va riconosciuto!

 

Nel suo caso si può parlare di pop gay impegnato, politico.

 

Il ché non gli impedì di raggiungere le vette della classifica inglese

quindi è forse l'esempio più felice di pop gay nella storia della musica

Riguardo alla frase di Almadel "i gay non ascoltano i cantanti pop etero bensì LE cantanti pop etero...) e gli etero non ascoltano i cantanti pop gay" , credo non si possano avere tali certezze

(non ho capitocome si quota ^^)

privateuniverse

Tutte queste paranoie sull'immagine che si dà al resto della società e poi, andando a vedere, quali sono stati i principali fattori di emancipazione degli omosessuali? Negli ultimi trent'anni sono stati due: l'AIDS, che ha fatto emergere quelle problematiche che poi sarebbero state affrontate con le varie legislazioni sul riconoscimento legale delle coppie dello stesso sesso, e internet.

 

E qual è il principale elemento che ostacola l'adozione, in Italia, di provvedimenti legislativi che vadano nel senso di un riconoscimento dei diritti degli omosessuali, o di una protezione contro le discriminazioni? Il peso politico del Vaticano e, in generale, della chiesa cattolica e dei cattolici o, comunque, i rapporti politici in generale. Per esempio, il passaggio a un sistema elettorale maggioritario, unitamente alla scomparsa dei partiti di tradizione laica e socialista, ha dato ai cattolici italiani lo stesso sproporzionato potere negoziale che, fino al 1993, aveva il PSI, indipendentemente dalla percentuale di omosessuali sculettanti sul totale dei partecipanti ai gay pride.

 

Personalmente mi ritengo quanto di più lontano, in tutti i sensi, dal cliché del gay gaudente, festaiolo, disinibito e promiscuo; ciò nonostante, credo che presentarsi o no in questo modo, in Italia come altrove, sia assolutamente ininfluente sulle possibilità di ottenere una qualsiasi forma di riconoscimento o di protezione assicurata dalla legge.

 

Trent'anni fa c'erano i Village People o Sylvester, e da allora la maggior parte dei cantanti gay di successo hanno sostanzialmente validato i cliché presenti nel resto della società. Ciò nonostante, l'atteggiamento dell'opinione pubblica è cambiato, di conseguenza credo che i due elementi siano del tutto non correlati. I pregiudizi sulle minoranze esistono in misura sostanzialmente indipendente dal comportamento della minoranza stessa, sono alimentati da ciò che chi nutre il pregiudizio vuol vedere, non da ciò che è in realtà. Per confermare i pregiudizi di uno xenofobo sarà sufficiente uno straniero che delinque e non basteranno a intaccarli mille stranieri che si comportassero da probi cittadini, leali al loro paese di adozione.

 

Il video riportato all'inizio fa un pessimo servizio non ai gay, ma alla musica in generale (compresa quella pop). :)

Edited by privateuniverse

Naaa, non mi riferivo ai gusti musicali del singolo gay.

A mio fratello non piace la pasta e a me non piace la pizza.

ma siamo Italiani esattamente come voi :)

 

Volevo solo dire che certi messaggi sono irrilevanti,

perché tanto non arrivano al target che si vorrebbe.

La possibilità che un video gay-friendly di Lady Gaga

venga apprezzato da un etero che ascolta Vasco Rossi è nulla.

 

Alla fine LE cantanti pop fanno sempre "la predica ai convertiti".

Non ha molto senso riconoscere di avere un pubblico gay

e di conseguenza fare testi o video per sensibilizzare

sulle tematiche omosessuali...

Mah, questi video non mi dicono molto... non mi ci riconosco ma non li trovo neppure di cattivo gusto, almeno non tanto quanto purtroppo siamo abituati a vedere in ambito etero. Sinceramente è questo il problema, a livello etero siamo abituati a certi standard che sinceramente non sarebbe molto edificante raggiungere in campo gay, solo per dimostrare di poter fare le stesse cose.

E sia chiaro io non sono di quelli che dicono (ad esempio) che il nudo vero e proprio non è erotico perché non lascia nulla all'immaginazione, o belinate del genere da frustrati. Però secondo me il buon gusto è importante e sinceramente penso che la cosa migliore per i gay (sia per aiutare i giovanissimi per i quali la discriminazione è un problema che spaventa, sia per promuovere la nostra immagine) sia basarsi sempre sul buon gusto e tendenzialmente (che è diverso da sempre) su un ideale di moralità (che è ben diverso da essere bacchettoni - io sono contrario a vedere la parola moralità come limitante o comunque brutta - trovo che sia bello valorizzare ciò che c'è di meglio in noi e combattere e contrastare ciò che abbiamo di oscuro)

Poi ovvio ci si accontenta di cosa passa il convento, a me all'epoca penso abbia aiutato anche solo il semplice porno (di straforo su internet, non avevo certo intenzione di spenderci soldi :-P ) perché era la prova che altri provavano ciò che provo io... certo se avessi avuto modelli a tutto tondo (tipo serie televisive, e preciserei non drammatiche ma anzi quotidiane e leggere) magari mi avrebbero lasciato anche bei ricordi e sensazioni oltre alla semplice e sola consapevolezza di essere normale...

Hinzelmann

Non si stava parlando di pop gay friendly ma di cantanti gay

dichiarati

 

Nessuno può negare il rilievo della canzone politica o impegnata

alla Somerville

 

La canzone di Tiziano Ferro sulla Carrà ha una utilità che invece

può essere anche discussa, pur non contenendo nessun riferimento

sessuale ( di fatto che era una scheccata l'abbiamo capito solo noi, quindi

non ha fatto neanche danno )

 

Oppure sempre dei bronski beat prendiamo ad esempio need a man blues

che non è così camp come gli esempi citati IT :

[media=]

[/media]
Silverselfer

Ahimè, credo che che l'ironia di Matt Zarley non sia "autoironia". Del resto se non fosse gay e avesse l'aspetto di un orsetto attempato, non ci apparirebbe neanche così grottesco.

 

Voglio portare un esempio al contraio -

 

[media=]

[/media]

 

Adam Lambert è stato il primo vincitore gay di America Idol che, per inciso, nella serata finale fa ascolti quanto il super bowl. Qui canta non a caso Freddy Mercury. Dopo di lui essere gay è un must per america idol. Ora, tanto di cappello per essersi dichiarato rischiando proprio di essere bollato "di nicchia"; insomma, per le stesse ragioni per cui non lo ha dichiarato marco Mengoni per vincere X factor o Valerio Scanu per vincere San Remo, preferendo negare l'evidenza.

 

Adam Lambert rischia e sbaraglia. L'america è diversa dall'Italia? Beh, tolto il nord dell'east coast e west coast, direi che l'america è anche molto peggio. Tant'è che Adam lambert vince e non si nasconde, anzi, fa di tutto per "sputtanarsi" ... però, contemporaneamente, si fa servizi fotografici con donne nude, dichiara che gli piace il cazzo ma deve comunque dare una speranza a tutte le ragazzine che gli corrono dietro.

 

Morale, e mi sa che ha ragione Almadel. Il pop gay piace alle ragazzine quanto ai gay il girl power ... e il mercato si adegua.

 

Allora ben vengano i Matt Zarley, prodotti di nicchia certo, ma proprio per questo possono essere froci fin nelle midolla. Almeno parlano di relazioni omosessuali e, anche se non ci riempiono gli stadi, metteranno comunque in circolo prodotti di "cultura omosessuale". Infondo basta inserire il suo nome su You Tube per vedere i suoi video.

 

Possiamo pure far finta che una coppia gay equivale a una etero, che le dinamiche sentimentali siano le stesse, quindi a che serve mostrare due uomini che litigano sulla questione coppia aperta o chiusa ... tanto non succede lo stesso tra gli etero? Ok, però non mi venite a raccontare che gli stereotipi gay sono un prodotto dell'omofobia. Certo si tratta di una banalizzazione, ma del resto è pop music. I Village People non erano certo meno grotteschi di Marc Zarley e negli ottanta vi ricordate gli Imagination? E Pete Burns dei dead or Alive? Il guaio è che dai novanta in poi dobbiamo arrivare a Adam Lambert per trovare un gay che non va in palestra e cammina rigido per paura di somigliare a un gay.

 

E se la cultura omofobica fosse riuscita a convincere i gay di non essere "quei" gay, ma in realtà solo etero "travestiti"? Siamo diventati tutti transetero :blink:

Hinzelmann

Io di questo Adam Lambert so solo ciò che leggo su Wikipedia ma leggo

che una sua esibizione TV sarebbe stata censurata perché troppo "spinta"

 

Anticipato al singolo omonimo, il 23 novembre2009 viene pubblicato il suo primo album For Your Entertainment. Lambert presenta il singolo For Your Entertainment agli American Music Awards2009, destando scalpore per l'alto contenuto erotico della sua esibizione, in cui ha baciato sulla bocca il suo tastierista e ha simulato un rapporto orale con un ballerino, il tutto censurato dalle TV statunitens

 

Poi leggo sarebbe stato arrestato ad Helsinki per un litigio col fidanzato:

http://www.musicroom...idanzato/30185/

 

 

Supponiamo pure che faccia della provocazione gay in senso erotico equivalente a quella di altre

cantanti pop, ma non mi pare non sia "visibile" solo perché dichiara che gli piacciono le donne, come

tutte le cose belle etc. a me pare che voglia fare la star ( non che la cosa mi piaccia particolarmente )

e farlo da gay ( gli stessi eccessi delle star etero, ma da gay )

 

Il prodotto di nicchia, contro cui io non ho niente, non cambia la società, se è di nicchia.

Quindi in ogni caso dobbiamo valutare positivamente chi dalla nicchia esce e ottiene un

riconoscimento pubblico ( se si può ottenere un riconoscimento attraverso youtube, ben

venga...ma non credo attualmente )

 

Se Adam Lambert non ha paura di somigliare ad un gay è quindi positivo, anche se magari

Adam Lambert non fa cultura gay in senso stretto, ma vuole solo esserlo.

 

D'altronde in quanto a contenuti non vedo in Matt Zarley molto di più, se non il fatto

di essere scarso...ma forse è positivo in sè che si inizino a vedere cantanti di diverso livello

e non solo "fenomeni" come i Village People o i Bronski Beat o Rufus Wainwright etc.

 

E' l'insieme di tutto a rappresentare un campo in cui lo spazio per i gay si allarga

@@Silverselfer odio, odio, odio profondamente il mio sesto senso.

Il fatto che quando le mie orecchie sono state torturate la prima volta da Marco Mengoni mi è venuto in mente lo stereotipo gay (che comincia a venirmi il dubbio che non sia uno stereotipo) fa di me un omofobo?

Vabbé se non altro mi salva il fatto che così a naso provo una certa simpatia per Tiziano Ferro, pur non essendo un suo fan, almeno vuol dire che se non apprezzo certa gente non è perché sono io razzista :-P

Più esplicito di così non è possibile

 

Si, ricordo l'out & proud di Jimmy Somerville, ma in quel periodo quanto erano accessibili le informazioni che tu hai dato?

Internet non esisteva, il massimo dell'informatica casalinga era un cicciotto Commodore 64 sotto al televisore, e la lingua inglese

sfuggiva a molti, mentre oggi è molto più diffusa (non abbastanza, direi).

 

Alla fine tutto quello che arrivava al SaZiRi adolescente era praticamente un ritmo orecchiabile, abbinato a quel video dove Jimmy veniva

ingiustamente bullato dai compagni di scuola e cacciato dalla famiglia... poverino!

 

Poi per carità. senz'altro ero più asessuato e ingenuo di altri ragazzi, ma forse non ero l'unico, in una cultura non ancora bombardata

dai media evoluti di oggi.

 

I Village People non erano certo meno grotteschi

 

Esagerato! Diciamo... pittoreschi, ecco.

Edited by SaZiRi
Silverselfer

Adam Lambert va bene e i Village people erano pittoreschi, giusto .. non volevo assolutamente dividere i buoni dai cattivi, al contrario, sostengo che il male sta nel gay omologabile da fiction televisiva e solo perché è un'opzione omofobico-accettabile.

 

Matt Zarley è tecnicamente più un attore della fiction televisiva americana; è comunque un volto noto, non è proprio un signor nessuno e sicuramente scherza, ma si prende molto sul serio quando scrive musica. Che poi faccia quella musica; oibò, non mi pronuncio.

 

 

In questo musical per la televisione recitava (e cantava) come protagonista, perché era una rivisitazione della favola di Collodi in cui si raccontava la vita di Geppetto, interpretato appunto da lui.

 

Qui sotto canta in uno show

 

 

Insomma, è un professionista degno di qualsiasi paragone, ma è anche americano e serenamente frocio. Posso non riconoscermi nella sua idea ma non posso permettermi di sminuirla. Ma ora mi sono stancato di fare la difesa d'ufficio di uno che non mi sta manco simpatico.

 

Sostengo solo che "volgarizzare" il messaggio, tornare a far circolare "visivamente" un'omosessualità non scevra di sessualità serve molto di più di tanti discorsi sulla profilassi anti HIV, seriosi discorsi sui sacrosanti diritti alle unioni omosessuali o riguardo alle discriminazioni. Insomma, ma chi è che racconta la quotidianità gioiosa di un gay? Le problematiche sentimentali che leggiamo anche qui sul forum, perché non si ritrovano mai nei testi di una canzone pop cantata da una pop star dichiaratasi gay?

 

Renato Zero che pure non ha mai scritto un libro sul suo coming out e della comunità gay ha preferito sempre sbattersene, eppure sono fermamente convinto che nei suoi versi e nella sua interpretazione di sé, ha lasciato il solo esempio di "pittoresca" vita gaia.

 

 

Ecco, oggi tutto questo non c'è più e a me piacerebbe ritrovarlo ... abbiamo YouTube però ..

 

Hinzelmann

Alla fine tutto quello che arrivava al SaZiRi adolescente era praticamente un ritmo orecchiabile, abbinato a quel video dove Jimmy veniva

ingiustamente bullato dai compagni di scuola e cacciato dalla famiglia... poverino!

 

Questo è vero, ma il motivo secondo me è da ravvisare nel fatto che lui è inglese

e tu italiano...di tutto ciò di cui noi parliamo in Iran - per fare un esempio estremo -

non arriverà niente, ma è addebitabile all'Iran.

 

In Italia -purtroppo- avevamo Renato Zero, uno che oggi dichiara la sua eterosessualità.

o Lucio Dalla che non si è mai definito "gay" etc. l'Italia era indietro rispetto ai bronski beat

o ad altri fenomeni inglesi e americani, che quindi venivano censurati.

 

Tanto è vero che Renato Zero ha avuto successo, ma l'Italia non è minimamente

cambiata, è lui che si è adattato all'Italia per aver successo...

 

Con questo non voglio dire che occorra necessariamente essere seriosi o impegnati

politicamente, ma certo una coscienza gay ci deve essere...

Silverselfer

Cambiare le cose che vuol dire? Ottenere diritti civili e pari opportunità? Questo compete la lotta politica che condizionerà la società solo dopo aver vinto determinate battaglie. Il punto è, e per fortuna, che la società cambia anche senza induzioni forzose provenienti dall'alto. Questo tipo di processi sociali hanno bisogno di tempo e soprattutto, riguardando le persone, vanno catalogati sotto la voce di "atteggiamento culturale".

 

Vladimir Luxuria che conduce un programma del sabato sera su Rai Uno è in tal senso un input che aiuterebbe questo tipo di conquiste sociali ... ma a ben pensare Renato Zero ha condotto un programma del genere, incidendo una sigla tipo "mamma rai" se non erro. Ecco ... politicamente non dichiarandosi non ha portato nulla alla conquista dei diritti civili, però la società italiana oggi ha un'enzima in più che gli permetterebbe di recepire una trans che presenti quello stesso show.

 

Naturale che ora non è che non sia cosciente che l'Alberti conduce la Guardiana del Faro su Radio 24 o Cecchi Pavone scrive un libro sull'omosessualità nello sport e ora non mi viene altro, tuttavia nello scenario della cultura pop, non ci sono personaggi che promulghino uno stile di vita gay. Oggi pare che i gay siano degli etero pederasti. Se poi è così; scusate, mi sono sbagliato.

Hinzelmann

E' vero che ottenere i diritti civili compete alla lotta politica o al limite ad una

canzone impegnata, ma non al costume in generale.

 

Renato Zero è un caso limite, ha dichiarato di aver cantato per un pubblico

di disadattati, che i gay sono come bambini down, di aver mentito sulla sua

omosessualità per evitare la leva ma di essere di tutt'altra pasta rispetto agli

omosessuali ( ammiccando ai propri genitali )

 

Non basta essere ambigui o eccentrici...soprattutto quando entrambe le cose fanno

tendenza o vanno di moda. Perché la cosa muore lì, come in effetti morì

 

Ripeto però : è un caso limite

Silverselfer

Ok, facciamolo morire qui questo topic.

 

Di parlare bene pure di Cecchi Pavone proprio non posso. Tuttavia il suo ultimo libro non è da cestinare a priori.

 

Renato Zero è un caso limite, anche perché di artisti così non ne nascono molti e si sa che essi non vanno giudicati per quello che dicono ma da ciò che sanno produrre. Idem vale anche per Dalla, che uno lo può criticare e tutto, ma saranno i suoi versi a rimanere e il resto sciamerà via con la putrefazione della carne,

 

Rimango dell'idea che un'artista gay che scelga di dichiararsi abbia poi il dovere logico di dedicare, non alle tematiche gay, ma all'essere gay, almeno un pezzo, una ghost track, un testo, una riga che metta in rima la problematica di un liceale che s'invaghisce di un ragazzino e non sa se egli sia gay. Una cosa semplice e che ce vo?

Hinzelmann

Non intendevo valutare il valore artistico né dell'uno, né dell'altro

beninteso, anzi di Dalla artisticamente ho parlato bene nel topic a

lui dedicato.

 

E' difficile però poter parlare bene di entrambi, in quanto gay.

Possiamo comprendere il fatto che hanno vissuto in un paese

tremendamente arretrato in anni molto difficili ed in un ambiente

in cui probabilmente vieni scoraggiato in vari modi.

 

Tutti citano la partecipazione di Zero a ( credo ) Fantastico, ma

va detto che a parte le sigle abbandonò la trasmissione a metà

e solo nel 1991 avrà la sua consacrazione sanremese, da normalizzato.

Il risultato finale è un impatto limitato sul costume italiano...

 

Ma l'alternativa di oggi non può essere: lo faccio capire ma non

lo dico, o peggio lo rinnego ( Dalla e Zero ) oppure mi dichiaro ( Ferro )

ma la cosa finisce lì.

 

I due aspetti dovrebbero in qualche modo sommarsi ed ancora in Italia

non ci siamo...

Piccola parentesi di puntualizzazione...

 

Veramente Adam Lambert non ha vinto American Idol, è arrivato secondo...e si è dichiarato gay, solo dopo. Si pomicia il bassista durante i concerti, è ufficialmente fidanzato, ma non si sa con chi ancora. E' molto aperto e gioca poco sull'ambiguità, semmai alcuni giornalisti lo fanno, ma il target di American Idol e poi di Adam, è molto più ampio delle classiche ragazzine che vogliono farsi il cantante, non ne hanno speranze e ne sono coscienti. In questo senso sono un pubblico più 'evoluto' (per quanto abbiano tanti altri difetti da fan xD).

Silverselfer

Ariel mi sa che già da qualche altra parte mi hai ricordato che Adam Lambert arrivò solo secondo, ma finché non mi ricorderò chi è arrivato primo, mi sa che continuerò a incorrere in questo errore :punish: . In ogni modo, anche se si è ufficialmente dichiarato dopo, tutto il clamore mediatico c'era già stato prima.

 

In questo topic non volevo portare il ragionamento sul piano politico, ma a valutare indipendentemente dal personaggio, se una canzone pop con un testo banale in cui la rima cuore e amore sia coniugata in versione omo, possa aiutare forse di più di una legge, ad accettare l'idea di relazione gay.

 

Faccio un esempio non musicale - Il genere manga yaoi & yuri aiuta a divulgare le dinamiche sentimentali all'interno di un rapporto di coppia omosessuale?

 

Il concetto che non mi riesce di spiegare è questo. Un genere di arte commerciale potrebbe riuscire a cambiare ll'atteggiamento culturale della nostra società rispetto all'omosessualità?

 

Convengo che Zero e Dalla non sono esempi confortanti. Cercavo solo di scindere il personaggio dal prodotto artistico.

 

Cerco di fare degli esempi. Pensando ad un esempio di musica politicamente impegnata, mi vengono subito in mente le Indigo Girls

 

 

Loro nel senso Lgbt sono ineccepibili, però non sono e manco vogliono esserlo, un prodotto pop commerciale. Tant'è che sono sulla breccia più o meno da quando Madonna impera sul mondo pop, ma a parte gli Stati Uniti, non so quanti in realtà sappiano chi e cosa producano le Indigo girls. Sia chiaro che vendono comunque parecchio ...

 

Allora vediamo un pezzo targato Madonna

 

http://www.youtube.com/watch?v=wDBSNrSjJ-o

 

E' evidente che il linguaggio prende una forma più semplice e orecchiabile, ma così facendo arriva prima e sicuramente affascina di più. Questo pezzo non è uscito come singolo e non so se avrebbe scalato le classifiche ... però esiste.

 

Quindi, lasciando fuori l'impegno politico che ci può essere in un dichiarazione letta in un Pride, non è meglio che si realizzi un prodotto come una canzone pop che racconti una storia, anche piccola, senza grandi pretese, che ascoltandola e riascoltandola, con la leggerezza di un ritornello orecchiabile, abitui le persone a modificare il proprio concetto di "normalità"?

privateuniverse

Secondo me non pesano né le Indigo Girls, né Madonna. Mi ricordo, all'epoca, "Smalltown Boy" dei Bronski Beat: era del tutto possibile che a una persona piacesse quella canzone (per la cronaca: a me non piaceva affatto e trovavo il falsetto di Jimi Somerville semplicemente stomachevole) e che questo non inducesse ad alcuna riflessione sull'atteggiamento nei confronti dei gay.

 

Il piano dell'espressione artistica è completamente diverso da quello dei rapporti politici e sociali.

 

 

PS Io sono uno di quelli che le Indigo Girls le conosce da vent'anni.

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now
×
×
  • Create New...