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Sono in accordo in linea generale con quello che sostiene Altair.

Io sono dannatamente orgoglioso di essere italiano. Sono cosciente che i problemi sono tanti e che si và sempre peggio. Sono anche convinto che gli italiani siano sempre piu rammolliti capaci di fare rivolte se la loro squadra di calcio suisce un torto arbitrale, ma lagnosi ed incocludenti quando si tratta di farsi sentire sul serio. nel 19° secolo si era molto ma molto piu combattivi. Adesso basta che riempi lòe città di centri commerciali e di svaghi e la gente distoglie l'attenzione dai problemi veri. In questo hanno fatto scuola i romani che portavano avanti il motto "panem et circenses". Non ar morire il popolo di fame, fallo svagare e divertire e potrai fare quello che vuoi. Per risolvere basterebbe semplicemente svegliarsi. E basta pensare che l'erba del vicio è sempre piu verde...

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Icoldibarin

Prima di iniziare questa difficile discussione due interventi. Il primo è una delle più belle canzoni patriottiche italiane, casualmente di Gaber:

http://www.youtube.com/watch?v=E_xwp8d7RIo

 

Il secondo è un trailer di un documentario, "Italy, love it or leave it", di cui consiglio la visione perché offre tanti spunti di ragionamento.

 

Come avrete forse capito dalle premesse io mi sento italiano, molto italiano.

Questo non mi impedisce di dire che quanto resta dell'Italia si sta rapidamente perdendo. Probabilmente non solo qui, ma qui più che altrove.

Trovo spiacevole dover specificare quando si interloquisce con uno straniero, nel mio paese nessuno è straniero, bisogni sempre specificare che sì, sono italiano ma non mi piace Berlusconi. Che sì sono italiano ma non mi piace il calcio. Che sì sono italiano ma non sono cafone.

L'Italia di oggi sembra avere tanta voglia di disfarsi dei suoi lati migliori tenendo quelli più bigotti e populistici.

E siamo un popolo troppo arrampicato sul passato e poca voglia di fare un futuro, che sia un futuro bello per questo paese.

Ma benché sembri, di Italiani ce ne sono ancora e insieme hanno un potenziale.

Io non so se l'Italia si sveglierà da questo torpore di appiattimento culturale e corruzione, non lo so. Ma se lo farà potrà diventare un ottimo paese.

Io il mio paese lo potrò amare, odiare, insultare e benedire ma sempre il mio paese rimane, finché mi nascerà quel senso di appartenenza che mi porta nel mio piccolo a cercare di rendere migliore questo postaccio più che fuggire. Bada bene, un periodo fuori dalla penisola lo farei volentieri, ma per ora ho una certa necessità di tornare. Credo inoltre che un bel periodo all'estero riesca a far emergere un po' anche i pregi di questo popolo.

Mi piacerebbe costruire e vivere un paese civile, partendo forse dalle zone più rurali che sono ancora quelle più caratterizzate.

Mi piacerebbe che questo popolo non si disprezzasse così tanto, ma che cercasse piuttosto di costruirsi un proprio futuro, non uno prefabbricato.

Mi piacerebbe sentirmi laghé, italiano, europeo e cittadino del mondo allo stesso tempo senza sentirne nessuna contraddizione.

Mi piacerebbe che la varietà e le diversità italiane vengano valorizzate, che la corruzione venisse emarginata.

Per cercare di migliorare qualcosa bisogna amarla come per migliorare sé stessi bisogna volersi bene.

Concludo il post con un ultimo video (e me ne scuso se ne ho riempito il post con addirittura tre) di Pasolini, che dipingeva già troppo bene la situazione italiana, che ahimè sta divenendo internazionale.

 

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Per me il problema è il regime repubblicano, che è stato buono a creare molti piu clientelarismi, sperperi, ecc...che del periodo monarchico. Periodo nel quale si è prodotto quasi tutto quello di cui oggi andiamo orgogliosi. Gli stati che componevano la penisola preunitaria facevano a gara per dimostrare di essere piu avanti. Dobbiamo riappropriarci della nostra identità e non dobbiamo mai aver paura di sbandierarla. Io mai e poi mai m i vergognerò con chicchessia di dire che sono Italiano. E nopnostante tutto sarei disposto a morire per la patria. Ma purtroppop un sentimento del genere stà diventando desueto. Invece di lottare per il cambiamento, si scappa all'estero. Cosi non andremo mai avanti.

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privateuniverse

Io la penso come Hitam. Secondo me l'Italia è un paese nel quale si sta bene da turisti, ma arretrato e conformista.

 

Con questo non voglio dire che all'estero sia necessariamente meglio, comunque non dovunque: se vivessi in Oklahoma di certo mi troverei pure peggio.

 

Dell'Italia, però, ci sono tante cose che non detesto: l'inefficienza, la corruzione, il clientelismo, la rigidità sociale, il nepotismo, la religiosità ipocrita e formale, il livello infimo delle sue classi dirigenti, la scarsa propensione all'innovazione, lo spirito gregario della gente.

 

Qualcuno ha menzionato la maleducazione dei turisti italiani: lo scorso anno, io che per necessità mi sono ormai abituato a viaggiare da solo, visto che non riesco mai a mettermi d'accordo con i miei amici, ho avuto la malaugurata idea di andare in vacanza in Spagna con un gruppo di italiani. Credo di non essemi mai vergognato tanto in vita mia: attaccabrighe, pretenziosi, presuntuosi, maleducati, privi di rispetto per le abitudini e le regole del paese in cui si trovavano; sempre a questionare nei ristoranti, a fare le foto in monumenti in cui era vietato, commenti pesanti sugli spagnoli (che oltretutto capiscono benissimo quel che diciamo, quindi pure stupidi). In un ristorante volevano contestare il conto perché entrati alle nove e tre quarti quando stava per chiudere, dopo inifinite peregrinazioni, la cucina a un certo punto era chiusa (tenete presente che eravamo in venti e non avevamo prenotato). Mi sono imposto perché avevo anticipato io il conto per tutti; alla fine i proprietari e un avventore mi hanno stretto la mano, si sono presentati e mi hanno detto che io sarei stato sempre il benvenuto.

 

Nelle chat internazionali i commenti sugli italiani, positivi e negativi, si sprecano; ma una volta, uscendo, ho letto un olandese dire che io ero uno dei pochi italiani che gli piacesse.

 

Detto questo, detto tutto.

 

Abbiamo tante qualità individuali, ma come società siamo drammaticamente incapaci di organizzarci e di funzionare.

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Hitman senza offesa, ma non puoi generalizzare la tua esperienza negativa

nella provincia di Napoli - territorio senz'altro difficile - con il resto d'Italia.

 

L'OMS ha messo la sanità italiana al secondo posto al mondo per diversi fattori,

prima fra tutti l'avanzato sistema di welfare che ci permette di ottenere diversi

servizi sanitari in maniera totalmente gratuita o con prezzi irrisori.

 

I miei conoscenti statunitensi sbavano dietro alla mia tessera sanitaria, ve lo posso garantire.

 

Che poi ci siano altri problemi: strutture inadeguate in primis è senza dubbio un problema,

ma di certo questo è un problema più presente al sud che al centro-nord.

 

Io non decanto l'Italia, ho anche origini nord-europee quindi immaginate

quanto poco mi io ritrovi nei simboli culturali nazionali (calcio, pizza, carattere

estroverso). Però occorre essere un minimo oggettivi.

 

Siamo un paese problematico sotto molti punti di vista, ma c'è di peggio.

 

E vi garantisco che l'abitudine nostrana del "piangersi addosso" non aiuta.

 

Ma qui entrano in gioco fattori storici, lo scarso patriottismo si riscontra quasi

sempre nelle zone che hanno subito per molto tempo invasioni straniere o nelle

quali dove, per diverse cause storiografiche, non si è combattuta la Resistenza.

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privateuniverse

Hitman senza offesa, ma non puoi generalizzare la tua esperienza negativa

nella provincia di Napoli - territorio senz'altro difficile - con il resto d'Italia.

 

Sì e no.

 

I miei conoscenti statunitensi sbavano dietro alla mia tessera sanitaria, ve lo posso garantire.

 

Lo credo bene.

Ma l'assistenza sanitaria pubblica c'è anche altrove.

 

Siamo un paese problematico sotto molti punti di vista, ma c'è di peggio.

 

Certo.

Potrebbe piovere.

 

E vi garantisco che l'abitudine nostrana del "piangersi addosso" non aiuta.

 

Non è solo questo.

L'Italia non ha molto, del suo presente, di cui essere orgogliosa.

E un conto è "piangersi addosso", un altro è individuare delle caratteristiche oggettive che possono renderci stranieri in patria.

 

E io posso aggiungerne altre: la teatralità, l'eccessiva emotività, il sentimentalismo, la tendenza alla retorica più stomachevole.

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Certo private, io sono comunque del parere che bisogna sempre guardare

a chi è meglio di noi rispetto che consolarsi con chi è peggiore.

 

Però chiariamoci, il disfattismo non porta da nessuna parte, e neanche le

generalizzazioni. Non tutti gli italiani sono come li dipingete.

 

E ve lo dice uno che è italiano di sangue solo per 3/4 e di cultura forse anche meno.

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Concordo con Altair e il suo "patriottismo positivo".

 

Poi sarà che io da toscano ho il campanilismo nel sangue... quindi se lo estendo all'Italia Versus Mondo... il mio cuore è tricolore c'è poco da fare.

 

Amo l'Italia, mi incavolo come una iena per le cose che non vanno, ma non c'è altro posto ai miei occhi bello come questa stramba, quanto mai assurda, irrimediabilmente psicotica penisola.

 

Diventiamo cittadini consapevoli e votiamo con coscienza e vedrete che le cose cominceranno a cambiare!

 

Non mi arrenderò mai al facile disfattismo del "Tanto son tutti uguali. Tanto è tutto un magna magna pizza e mandolino".

 

Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta!

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Dopo l'unità d'Italia girava la frase "Fatta l'Italia, ora bisogna far gli italiani" Di strada mi pare ce ne sia molta da fare ancora. Cerchiamo di avere un orgoglio nazionale prima di tutto. Solo cosi potremo lottare per cambiamenti reali.

 

Massimo D'Azeglio inoltre diceva: Meno partiti ci sono, e meglio si cammina. Beati i paesi dove non ve ne sono che due: uno del presente, il Governo; l'altro dell'avvenire, l'Opposizione. Un tale stato di cose è segno della robusta salute d'una nazione; è segno che in essa le questioni di vera utilità pubblica soffocano le questioni d'utilità private, di persone, di sètte, ec., ec. (da Scritti postumi)

 

io sono d'accoordo con una visione di questo genere!

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Ilromantico

L'OMS ha messo la sanità italiana al secondo posto al mondo per diversi fattori,

prima fra tutti l'avanzato sistema di welfare che ci permette di ottenere diversi

servizi sanitari in maniera totalmente gratuita o con prezzi irrisori.

 

I miei conoscenti statunitensi sbavano dietro alla mia tessera sanitaria, ve lo posso garantire.

 

Capirai, non è mica l'unico paese che ha la sanità gratuita! E poi direi che è semi-gratuita. Se ti ricoverano o vai al pronto soccorso tutti gli esami sono gratuiti, ma se devi fare visite specialistiche od esami col cavolo che è gratuita! Per ogni visita dal medico specialista dell'ospedale devi pagare ticket di 25euro (ai tempi mi pare costassero quella cifra) per poi essere visitati da medici 'scazzati' che si sentono in diritto di darti un servizio 'forzato,' e che quando non ti trovi d'accordo con le loro diagnosi da 4 soldi e il loro modus operandi ti replicano che mi dovrei 'vergognare' perché sto godendo e approfittando di un servizio "gratutito" (come se i ticket non si pagassero). Per dire tu magari hai un ginocchio che ti fa male da mesi e c'è chi ha la faccia tosta di doverti convincere che è un dolore 'passeggero' e che sono 'esagerato', e nel frattempo tu perdi tempo e denaro per stare a sentire un medico che non vuol proprio saperne di fare il suo lavoro.

 

Per non parlare degli esami specialistici!Quando il tuo medico comincia a prescriverti gli esami da fare non ti dice DOVE farli e in ospedale il più delle volte ci sono attesime lunghissime per fare determinati esami o a volte non li fanno proprio!!Risultato?Eh si, che bella sanità GRATUITA, il metodo più affidabile e veloce è quello di andarli a fare in un laboratorio privato o da uno specialista privato, e questo costa soldi MOLTI soldi.

 

Ti racconto la mia esperienza qui. Vai dal medico ti prescrive la visita specialistica, ti fissa l'appuntamento con il medico specialista dell'ospedale senza che tu debba andare all'ospedale a prenotarla e senza pagare nessun ticket. Ti presenti all'ora indicata e puntualissimi ti visitano, il medico specialista ti da alcuni esami da fare, te li scrive su un foglio che porti alla sala di prenotazioni delle visite/esami e li ti danno un appuntamento per fare gli esami. Ti stampano un foglio sul luogo e la data in cui presentarsi per fare l'esame. Poco importa se il luogo dove farai gli esami è pubblico o privato, lo Stato non ti farà sborsare in nessun caso un centesimo. Gli esami fatti verrano inviati automaticamente al tuo medico specialista che poi saprà dirti la diagnosi. Molta efficienza, zero fatica e zero costi, direi tutto il contrario della mia esperienza italiana!

 

@privateuniverse

Private hai descritto PERFETTAMENTE gli atteggiamenti tipici di molti turisti italiani che mi capita di vedere qui. Comunque è strano che un ristorante chiuda le cucine alle 21:45 visto che in genere si cena alle 21/21:30!

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Ilromantico l'Organizzazione Mondiale della Sanità non è un gruppo

di cretini messi lì a fare classifiche tanto per perdere tempo, è una

rispettabilissima agenzia dell'ONU che sa il fatto suo.

 

Se hanno messo l'Italia in quella posizione un motivo ci sarà, no? ;)

 

Posso chiederti da che zona dell'Italia provieni?

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Ma no Almadel! :D

 

In Nord Europa si suicidiono per la scarsità di luce.

 

Quanto al Friuli beh... sai che noia vivere in Friuli!

 

Non mi offendo solo perchè, pur vivendo in Friuli, sono nato altrove! :P

 

Diventiamo cittadini consapevoli e votiamo con coscienza e vedrete che le cose cominceranno a cambiare!

 

Non mi arrenderò mai al facile disfattismo del "Tanto son tutti uguali. Tanto è tutto un magna magna pizza e mandolino".

 

Sono pienamente d'accordo!

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Io della sanità italiana posso parlare solo bene,

ma suppongo sia dovuto al fatto che l'ospedale della mia città

alza notevolmente la media nazionale anche per le zone messe male.

E' un po' l'effetto "In Italia si mangia un pollo a testa, perché io ne mangio due".

 

Io ho il mito della Germania che preferisco all'Italia in tutto,

anche se qui il cibo, il clima e i ragazzi sono decisamente migliori

e sono comunque un importante indice di vivibilità.

 

La nigeriana che ha il negozio dietro casa nostra

mi ha chiesto come facciamo noi Italiani a non vergognarci di Berlusconi.

Le ho risposto che quando mi voglio deprimere faccio il paragone con la Germania

e quando invece voglio tirarmi sù il morale faccio il paragone con la Nigeria :D

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Ma se ritenete che vada tutto a schifio in maniera cosi perentoria, perchè invece di fuggire all'estero non imbracciate il fucile e non mandate affa.....o il sistema politico che ci ha portato a questo punto?

Edited by Fenix73
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Ilromantico

Ilromantico l'Organizzazione Mondiale della Sanità non è un gruppo

di cretini messi lì a fare classifiche tanto per perdere tempo, è una

rispettabilissima agenzia dell'ONU che sa il fatto suo.

 

Se hanno messo l'Italia in quella posizione un motivo ci sarà, no?

 

Posso chiederti da che zona dell'Italia provieni?

 

Ma basta con sta storia!:D Per curiosità ho visto che dati vengono presi in esame da questa famigerata classifica e non penso che quei dati siano realmente significativi al fine di misurare la QUALITA' e l'EFFICIENZA di un sistema sanitario. Da quello che ho letto i dati si basano su numero di ricoveri per anno, persone che assistono al pronto soccorso, interventi effettuati in un anno, spesa medica, numero di posti letto. Insomma si tratta di banali numeri statistici che sinceramente non dipingono per nulla la qualità effettiva del servizio sanitario. Posso essere benissimo un numero positivo tra quelli che sono stati ricoverati con successo, ma il numero non spiega il calvario per cui magari sono dovuto passare o la qualità del trattamento ricevuto.

 

anche se qui il cibo, il clima e i ragazzi sono decisamente migliori

e sono comunque un importante indice di vivibilità.

 

Ma il discorso del cibo è una tipica fissazione tutta italiana. Abbiamo del cibo buono in Italia?Sì. E' davvero l'alimentazione più buona, di qualità o irrinunciabile?Dipende, è MOLTO relativo. Io e il mio ragazzo dopo 4 giorni di buon cibo in Italia ne avevamo le scatole piene di pasta e pizza e ci siamo lanciati in un McDonald facendosi KM di distanza da dov'eravamo. Non perché il McDonald ci faccessi impazzire, ma avevamo necessità di variare alimentazione (anche a costo di mangiare del cibo spazzatura) e io stesso da italiano non ero più abituato a un alimentazione così monotona, pesante e poca varia come quella italiana. Quindi come vedete il mio ragazzo continuerà a trovare il cibo spagnolo nettamente migliore di quello italiano e io da buon appassionato di cucina troverò unico il cibo italiano, ma non il migliore, in quanto tendo a variare e a venerare molti altri tipi di cucina. Anche la rinomata qualità di alcuni prodotti tipici può risultare MOLTO relativa. L'equivalente del rinomato prosciutto di Parma qui non è altro che un prosciutto crudo da discount

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freud_sucks

se proprio dobbiamo parlare di alimentazione anche qui mi trovo a dire che l'italia è indietro anni luce dai paesi europei

in quanto chi segue un alimentazione vegana (cosa che gia l'idea fa ancora inorridire l'italiano medio)

non ha qui in italia nessun supermercato adeguato con un reparto apposito per quel tipo di prodotti

qualsiasi capitale europea, qualsiasi città che non sia capitale, in europa, è provvisto di tale reparto.

potrà essere una cavolata a confronto alla situazione totale italiana, ma parla anch'essa.

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Ilromantico

No, no il mio era un discorso in generale non mi riferivo nello specifico a te Almadel ^_^ . Sono totalmente ignorante in materia di cucina tedesca, ma presumo ci siano delle cose buone anche lì (ipotizzo le salsicce e ho sentito anche del pane tedesco). Tuttavia il punto è proprio che per un italiano la cucina tedesca può non sembrare buona, ma un tedesco la preferirà a quella italiana, quindi come detto prima tutto è relativo! Comunque ora mi hai fatto venire curiosità per la cucina tedesca :D

 

In Italia mi pare che esista la catena di supermercati vegani. Mi pare si chiamasse Natura (o qualcosa del genere). Per esserci ci sono, ma sono cari.

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Non perché il McDonald ci faccessi impazzire, ma avevamo necessità di variare alimentazione (anche a costo di mangiare del cibo spazzatura) e io stesso da italiano non ero più abituato a un alimentazione così monotona, pesante e poca varia come quella italiana.

 

Se permetti questa affermaazione lascia intendere che tu la cucina italiana non la cosci per niente. E' una tra le piu varie al mondo e con i prodotti di migliore qualità. Se ti fermi a pizza e spaghetti sei un poco limitarto. In Italia ci stà, una prticolare attenzione alla qualità che è difficilòe riscontrare altrove. Non a caso l'autorità europea per la sicuyrezza alimentare ha sede a Parma.

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se proprio dobbiamo parlare di alimentazione anche qui mi trovo a dire che l'italia è indietro anni luce dai paesi europei

in quanto chi segue un alimentazione vegana (cosa che gia l'idea fa ancora inorridire l'italiano medio)

non ha qui in italia nessun supermercato adeguato con un reparto apposito per quel tipo di prodotti

qualsiasi capitale europea, qualsiasi città che non sia capitale, in europa, è provvisto di tale reparto.

potrà essere una cavolata a confronto alla situazione totale italiana, ma parla anch'essa.

 

Come detto anche da Ilromantico, esistono dei supermercati che vendono prodotti biologici, vegetariani e vegani. Almeno nella mia città ce ne sono un paio. E la mia città non è affatto una metropoli! :) Però sì sono un po' cari.

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freud_sucks

Gia il fatto che sono cari e hanno prezzi che arrivano a essere il quadruplo rispetto a quelli dei prodotti "normali" vuol dire molto

poi questi negozi/reparti che dite sono reparti di alimenti "biologici", che è una cosa diversa.

se passate per londra (una a caso) guardate nei supermercati dove c'è il cartello "vegan" / "veg food" o roba simile.. ed è una cosa molto diversa rispetto al cartello "bio" dei nostri grandi centri commerciali.

 

ma ovviamente non si può essere italofobi per una cosa del genere

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privateuniverse

Ma il discorso del cibo è una tipica fissazione tutta italiana. Abbiamo del cibo buono in Italia?Sì. E' davvero l'alimentazione più buona, di qualità o irrinunciabile?Dipende, è MOLTO relativo.

 

Non esageriamo. :D

 

Però chiariamoci, il disfattismo non porta da nessuna parte

 

Ovvio, si cerca di migliorare.

Ma come?

Io qualche esperienza di militanza nei partiti ce l'ho, e anche in altre organizzazioni.

L'approccio prevalente in Italia non è mai quello di fare sistema. In qualunque associazione o organizzazione la tendenza è sempre, da parte di uno o più, a prevaricare sugli altri. Credevo che fosse solo una mia impressione, poi qualche giorno fa su uno dei canali digitali della RAI mi è capitato di rivedere una puntata di un vecchio (primi anni Settanta) programma di Zavoli sul fascismo e uno degli intervistati diceva esattamente la stessa cosa.

 

Può darsi che la stessa cosa succeda all'estero, ma che noi italiani siamo famigerati per le nostre scarse capacità organizzative è un dato di fatto, riscontrabile sia nelle battute (la barzelletta sul fatto che il paradiso è un posto in cui gli amanti sono italiani e l'inferno è un posto organizzato dagli italiani), sia nella nostra vita quotidiana, a cominciare dal lavoro.

 

Sarà che, a quanto ho capito, ho il doppio dei tuoi anni, ma io di veri passa avanti non ne vedo o ne vedo pochissimi. Certe caratteristiche dell'Italia sono strutturali e profondamente radicate; ce ne sono anche di positive (la creatività, per esempio, che non è solo un mito), ma il problema è che quelle che, per come la vedo io, fanno la differenza sotto il profilo della qualità della vita, l'Italia e gli italiani non le hanno e, poiché non le hanno mai avute, non le avranno mai.

 

e neanche le

generalizzazioni. Non tutti gli italiani sono come li dipingete.

 

Verissimo.

 

Ma non è necessario che noi si sia tutti così.

 

E' sufficiente che lo sia la maggioranza, o anche una minoranza abbastanza consistente da rovinare tutto.

 

E ve lo dice uno che è italiano di sangue solo per 3/4 e di cultura forse anche meno.

 

E se questo ti rendesse più indulgente?

C'è gente che, in quest'Italia che non le piace, ci deve nascere, crescere, vivere e morire; studiare, lavorarci, viverci.

E che non può, o non può più, scapparsene.

Edited by Loup-garou
Unito post doppio
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A Roma esistono decine di ristoranti vegan e/o per vegetariani.

 

Una mia conoscente gestisce un bar per soli vegani.

 

Che i prezzi siano mediamente più alti è una cosa naturalissima, per questi

prodotti di nicchia non ci sono economie di scala tali da rendere i costi di

produzione bassi come per gli altri beni alimentari.

 

E l'offerta di determinati beni è legata alla domanda, di certo se ci fossero

più vegani e più vegetariani in Italia ci sarebbe più offerta dei loro prodotti.

 

Cosa fare private? Nulla di impegnativo, basta già solo pagare le tasse.

 

Abbiamo una pressione fiscale di oltre il 46%, neanche in Danimarca è così

alta. Se pagassimo tutti le nostre imposte avremmo un welfare incredibile

(o si ridurrebbero drasticamente le tasse).

 

Romantico capisco il tuo entusiasmo ma ti stai arrampicando un tantino sugli specchi.

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Le esperienze di ognuno di noi non sono fatte con l'Italia nè dall'Italia ma con gli e dagli italiani. So che non cambia granchè la forma ma cambia la sostanza.

Il nostro paese è uno dei "più meravigliosi" al mondo per posizione, struttura, clima, costituzione. Quello che lascia a desiderare e che ci fa pentire di viverci (e nel mio caso che mi fa gioire di vivere all'estero) sono gli italiani.

Ho viaggiato molto in 11 anni, sin dalla maggiore età ho visto città e paesini del sud, del centro e del nord e i problemi sono da ricondursi sempre agli stessi:

 

Non abbiamo rispetto per nessuno se non per noi stessi e spesso neanche quello. Se abbiamo l'occasione di accorciare la strada, di dimezzare la fatica e di risparmiare 20 centesimi per poi spenderne 300000 in tv lcd lo facciamo senza pensarci due volte. La costituizione mentale dell'italiano è: Questo lo voglio e devo trovare un modo per prendermelo, anche se non me lo sono guadagnato. Questa tipologia d'essere è salita ovunque fin alle istituzioni e alla politica. Non si rispettano le code dal salumiere così come si truffa all'esame di stato. Si danno 50 euro in meno al dentista se non fa la fattura così come diamo 50 euro al conoscente per farci fare la Tac il giorno dopo in barba a 27mila malati terminali.

 

Da quando sono qui la verità si è fatta sempre più evidente come se mi fossi disintossicato. Quando 3 settimane fa sono tornato in Italia ho passato solo i primi 2 giorni tranquillo. Poi sarei voluto tornare a casa (e si.. è questa casa mia)..

Edited by Aquarivs
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privateuniverse

Cosa fare private? Nulla di impegnativo, basta già solo pagare le tasse.

 

Abbiamo una pressione fiscale di oltre il 46%, neanche in Danimarca è così

alta. Se pagassimo tutti le nostre imposte avremmo un welfare incredibile

(o si ridurrebbero drasticamente le tasse).

 

Lo faccio già, anche quando questo mi costa di più; e ci sono situazioni paradossali.

Come quando ho comprato la casa in cui abito adesso, due anni e mezzo fa. Ho insistito perché la parcella dell'agenzia immobiliare mi fosse fatturata (pagandoci sopra 900 € di IVA). Il risultato, paradossale, è che, nell'atto di compravendita, risulta che io mi sono avvalso dell'agenzia immobiliare, mentre il venditore no.

Siamo così: imbroglioni, disonesti.

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Ilromantico

E tu che ne sai, ci vivi?Io da italiano trasferitomi da qualche anno in Spagna ho un pò d'esperienza diretta per fare un confronto e stabilire cosa valga la pena difendere a spada tratta e cosa no. I luoghi comuni degli italiani sulla Spagna non mi interessano visto che non corrispondono al reale.

 

Io sono un appassionato di cucina e ti posso garantire che qui si mangia da favola, basta conoscere bene le cose. Il vero punto di forza sta nella varietà della cucina sempre più aperta alla fusion e al mondo e nella qualità degli ingredienti ( che è strepitosa). Oltre alla vera cucina spagnola, di cui la paella è un mito turistico (troppo costosa e complicata per mangiarne una decente ed è un piatto che si mangia di raro), io mi riferisco soprattutto al fatto che gli spagnoli non si limitano alla loro cucina e si passa dalla cucina americana, italiana, messicana o argentina (o altre)con estrema naturalità. L'unica cosa in cui la Spagna in cucina è penosa sono i dolci, in genere troppo rozzi e poco saporiti. Per quello si rimpiango i buonissimi dolci italiani!:)

 

 

La Spagna al contrario dell'Italia ha avuto una crescita sociale/strutturale/mentale ENORME negli ultimi vent'anni. Il segreto?La mentalità degli Spagnoli. Si è passati dall'omofobia totale ai presentatori gay/lesbiche dichiarati in TV e ai matrimoni gay o da città provinciali/antiquate a realtà che hanno saputo mutare in metropoli conservando però la loro Identità. Il welfare è fuori discussione: qui i servizi sono ottimi e il cittadino viene messo prima di tutto.

 

 

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privateuniverse

Io sono un appassionato di cucina e ti posso garantire che qui si mangia da favola, basta conoscere bene le cose. Il vero punto di forza sta nella varietà della cucina sempre più aperta alla fusion e al mondo e nella qualità degli ingredienti ( che è strepitosa). Oltre alla vera cucina spagnola, di cui la paella è un mito turistico (troppo costosa e complicata per mangiarne una decente ed è un piatto che si mangia di raro), io mi riferisco soprattutto al fatto che gli spagnoli non si limitano alla loro cucina e si passa dalla cucina americana, italiana, messicana o argentina (o altre)con estrema naturalità. L'unica cosa in cui la Spagna in cucina è penosa sono i dolci, in genere troppo rozzi e poco saporiti. Per quello si rimpiango i buonissimi dolci italiani!:)

 

La cucina italiana è la migliore del mondo: la più ricca di ingredienti, la più varia nelle combinazioni e la più ingegnosa. Punto.

 

 

La Spagna al contrario dell'Italia ha avuto una crescita sociale/strutturale/mentale ENORME negli ultimi vent'anni. Il segreto?La mentalità degli Spagnoli. Si è passati dall'omofobia totale ai presentatori gay/lesbiche dichiarati in TV e ai matrimoni gay o da città provinciali/antiquate a realtà che hanno saputo mutare in metropoli conservando però la loro Identità. Il welfare è fuori discussione: qui i servizi sono ottimi e il cittadino viene messo prima di tutto.

 

Gli spagnoli che ho conosciuto mi dicono che lì la corruzione è elevata, ma devo ammettere che l'impressione che ho è simile alla tua.

Vent'anni fa la Spagna era la nostra parente povera; ora, nonostante la crisi, non più. Su questo posso essere sostanzialmente d'accordo con te.

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l'unico paese, oltre all'Italia, che conosco molto bene è la Germania

infatti sono germanofobo :pausa:

in Germania si intristiscono perfino gli immigrati

qui in Italia al limite si incazzano, ma restano mentalmente vivi

Edited by conrad65
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