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Manipolazione collettiva e libertà individuale


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Addie Pray

questo non è più vero, oggi: intendo non è più vero che la domanda determina l'offerta

come insegnano i "sacri" (ironico) testi di marketing, che sostanzialmente è la scienza di manipolare i bisogni ed è applicata da tutte le multinazionali di beni di largo consumo, il vero obiettivo è creare oggetti o "merci" che provochino il bisogno: è questo il vero modo per vincere la concorrenza e fare profitti

Sicuramente sono d'accordo con l'affermazione che le nostre scelte "libere" nella realtà sono condizionate da qualcuno. Ma d'altronde non vedo nemmeno la società come una specie di gregge di pecore private della propria volontà. Fino a quando un individuo è a conoscenza che le scelte personali sono condizionate e che la sua necessità fa comodo a qualcuno si può ancora parlare di libertà e di diritto di scelta. Quindi in sostanza condivido tutto ciò che ha detto Agron

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@@Almadel e tu davvero vuoi farmi credere che non ti rendi conto di quanto intelligenza e cultura aiutino a non farsi prendere in giro, a non rimanere vittime acritiche di ciò che la società vorrebbe imporci (non parlo solo di alcol e droghe, ma più in generale)?

Se poi vuoi dire che un parrucchiere deve essere per forza una persona stupida o priva di cultura, sei tu che fai del classismo becero ...

Dove di preciso non sono riuscito a spiegarmi,@wasabi?

 

L'intelligenza e la cultura aiutano a non rimanere vittime acritiche di ciò la società vuole imporci? Sì.

Strano a dirsi la società non cerca affatto di imporci la droga, l'alcol e la pornografia. Anzi.

 

Non capisco come facciate a paragonare il Grande Fratello e la marijuana.

Io ho solo notato che chi fuma marijuana generalmente non segue il Grande Fratello

e che intelligenza e cultura magari possono preservarci dai format della Endemol,

ma assolutamente non ci preservano dalle canne, dal whiskey o dai pornazzi.

 

(Sull'intelligenza del parrucchiere rispetto allo studente di fisica non mi pronuncio;

ma se parliamo di cultura è piuttosto improbabile che il primo superi il secondo.)

@Conrad65

Mi sembri Julius Evola!

Sono d'accordo con te quando dici che tutti questi vizi impediscono una presa di coscienza da parte degli uomini.

Sono meno d'accordo con te quando suggerisci che sarebbe molto meglio per gli uomini che questi vizi fossero meno accessibili. Chi sei tu per sapere cosa è meglio per gli altri uomini?

Non bisognerebbe mai spingersi a cercare il bene degli altri uomini, a provvedere per gli altri, perché dietro a questa spinta umanitaria c'è sempre, sempre, mascherato, un desiderio di controllo.

 

fai bene a ricordarmi che questo tipo di critica si muove su un crinale che facilmente può far cadere nel pericolo che tu paventi, quello di salire sul piedistallo e di pretendere di esercitare un controllo, o di prospettare una società che tale controllo lo eserciti in senso oppressivo e limitativo delle libertà individuali

le mie idee politiche dovrebbero vaccinarmi dal rischio, ma, facendo questi discorsi, il rischio effettivamente c'è

 

quello che però mi sembra tu non colga è la seguente cosa: nella tua visione, come nella visione di molti, si contrappone la libertà assoluta del singolo a una volontà di controllo, e le parti in commedia sono ben delineate e chiare

la volontà di controllo sarebbe unicamente di origine religiosa o statale: sono questi i "nemici" della libertà

la libertà del singolo invece è il "mercato": nei dogmi ideologici che ci hanno inculcato (facendo a quanto pare un ottimo lavoro), non c'è più la necessità che le istituzioni democratiche sorveglino "dialetticamente" il reale contenuto della libertà di scelta, perché questa sarebbe automaticamente garantita dal "mercato"

ma il mercato, ovvero la pluralità dell'offerta che dovrebbe mediare statisticamente le diverse spinte e da sola garantire che un'offerta di tipo negativo o dannoso venga emarginata, è un'illusione, non esiste: è facilmente manipolabile

 

un esempio tra i tanti: due multinazionali oggi controllano praticamente tutti i marchi di detersivi e quindi tu puoi comprare quello che ti pare, decidono loro in che modo viene lavata la tua biancheria

se per assurdo volessero tentarci proponendo un detersivo che "lava bianco ma rispetta i colori", e per far questo mettessero sostanze nei detersivi che a lungo andare provocassero tumori della pelle, tu consumatore non lo sapresti mai e saresti destinato a crepare in beatitudine, con il sorriso sulle labbra di aver almeno fatto la scelta di detersivo giusta

il consumatore è un ostaggio, il controllo lo esercitano le controparti "visibili", inoffensive e anzi benefiche, che sono quelle che mettono a disposizione una apparente pluralità di scelte per tutti i gusti e tutte le pance

 

questo è un tipo di controllo reale, non democratico, pervasivo e potenzialmente destabilizzante del singolo e della società

 

riconoscere che esiste o può esistere mi sembra già un primo passo

Edited by conrad65
privateuniverse

Non sono sicuro di aver capito esattamente l'oggetto della discussione (alcuni passaggi mi sfuggono, in particolare tuoi, perché hai un modo di argomentare molto complesso :)).

 

Ma, se ho capito bene, se quel che proponi è una resistenza individuale, è un po' come la cavalleria polacca contro i carri armati tedeschi nel 1939. Del resto, anche tu affermi che

 

Per tutto il resto, per tutti i meccanismi d'ordine planetario-generale, si è a priori sconfitti o quantomeno emarginati.

 

quindi direi che la vediamo, tutto sommato, in maniera non troppo diversa.

 

Il singolo, un singolo, un gruppo di singoli, può forse riuscire a resistere, ma quel che avviene nella società non è la sommatoria dei comportamenti individuali. In questo senso tendo a pensarla più come conrad65, se ho ben capito la sua posizione.

 

 

PS Se poi qualcuno mi spiega un po' più diffusamente cosa sia la biopolitica, della quale ho solo sentito parlare, gliene sarei grato.

Sì, la pensiamo uguale - tanto per usare un lessico non troppo complesso :-)

 

Solo che mi ha tratto in inganno la frase alla quale hai apposto il tuo commento: sembrava che tu ritenessi pure

la resistenza individuale impossibile. Invece tu ritieni che non sia possibile il passaggio dalla resistenza individuale

a - diciamo - un cambiamento sociale complessivo. Che è quello che in effetti penso anch'io.

 

Ma è già tanto fare un passo con le proprie gambe, con la propria breve vita individuale. Diciamo anche che il mondo

può essere, è, fonte dello sconforto (rabbia, delusione, ecc.), ma che la felicità (serenità, contentezza ecc.) è data da

quello che siamo e facciamo nella nostra limitata vita personale.

 

Il singolo, un singolo, un gruppo di singoli, può forse riuscire a resistere, ma quel che avviene nella società non è la sommatoria dei comportamenti individuali. In questo senso tendo a pensarla più come conrad65, se ho ben capito la sua posizione.

 

 

la mia posizione è pessimista, come la vostra

sono fondamentalmente d'accordo con Isher che l'unica cosa che si può tentare di cambiare, nella nostra breve vita, è sé stessi, e anche questo non è sempre facile e può avvenire solo a prezzo di sforzi e sacrifici

solo da due cose può venire ogni felicità e ogni benedizione: una è questo sforzo di costruzione del sé e di consapevolezza, l'altra sono i legami affettivi

ciò non toglie che possiamo nasconderci fino a un certo punto l'enorme portata di questa cocente sconfitta, che è sconfitta dell'umanità, dell'uomo come specie

l'uomo è solo il servo di una perpetua menzogna, e tutto ciò che crediamo reale è sostanzialmente falso, o meglio "falsificato"

il fatto che questo sia il prodotto di un "Satana", come direbbero gli uomini di fede, o di un sistema o di una mente (intesa alla Bateson, quindi un sistema complesso in grado di agire in vista di un fine e di correggere di conseguenza i propri comportamenti) fa poca differenza

 

credo che perfino Leopardi sarebbe atterrito da questa visione, io nonostante tutto non riesco a prenderla troppo seriamente, e credo che lo sberleffo sia il massimo che gli si possa concedere :asd:

ciò non toglie che possiamo nasconderci fino a un certo punto l'enorme portata di questa cocente sconfitta, che è sconfitta dell'umanità, dell'uomo come specie

l'uomo è solo il servo di una perpetua menzogna, e tutto ciò che crediamo reale è sostanzialmente falso, o meglio "falsificato"

il fatto che questo sia il prodotto di un "Satana", come direbbero gli uomini di fede, o di un sistema o di una mente (intesa alla Bateson, quindi un sistema complesso in grado di agire in vista di un fine e di correggere di conseguenza i propri comportamenti) fa poca differenza

 

Che pensiero angosciante, mamma mia ...

Una cosa non capisco di quello che tu dici: questa menzogna, tutta questa falsità da dove deriva? Chi prende in giro gli esseri umani? Intendo dire: siamo noi uomini (non come singoli) che costruiamo la società in cui viviamo, con tutte le sue storture, le sue brutture e le sue cose belle. La realtà è questa che vediamo, piaccia o non piaccia, dov'è la perpetua menzogna?

Ilromantico

Premesso che non ho avuto tempo di leggere con accuratezza tutti gli interventi, ammetto che è un argomento abbastanza complesso e controverso.

 

Purtroppo come dice la frase "tutte le cose che danno piacere fanno male". C'è chi adora fumare, mangiare cibo spazzatura, bere alcolici, stare in poltrona a guardare la tv, fumare marihuana, ecc. Sono cose che fanno male?Si. Sono cose che danno un po' di piacere e un po' di sale alla vita?Volente o nolente sì! Il cibo spazzatura fa male alla salute, ma che vita sarebbe mangiando solo la quantità di cibo adeguata e alimenti salutari (ma poco appetibili)?Ogni tanto una buona abbuffata, una lasagna,una pasta alla carbonara, una pizza o dei tortellini ripieni di panna ci stanno tutti!E a volte ci stanno pure una dose di grassi transgenici dei fast-food. L'importante è sapersi limitare.

 

Stessa cosa per l'alcool che è volente o nolente un piacere della vita. Tranquilli non vi scrive un alcolizzato, ma un bicchiere di troppo concederselo non fa mai male. Anche qui è pur sempre un discorso di limiti, bere un bicchiere ogni tanto con frequenza non fa male ed bere qualche bicchiere di troppo una volta ogni 2 mesi nemmeno (almeno secondo me), ma ubriacarsi ogni fine settimana comincerebbe a essere un po' pericoloso per la salute.

 

Certo questi sono piaceri 'innocenti' in confronto a tematiche come la droga e altro, ma non penso che il concetto cambi più di tanto, quello che cambia è il grado di pericolo e la percentuale di rischio. Se mangi ogni giorno da McDonald diventarai obeso, ma continuerai a vivere (malissimo, ma vivrai), con le droghe invece puoi procurarti seri danni celebrali fino a conseguenze più a gravi.

 

Quindi seppur il concetto è lo stesso ci sono piaceri che non meritano di essere provati, in quanto il gioco non vale la candela.

Una cosa non capisco di quello che tu dici: questa menzogna, tutta questa falsità da dove deriva? Chi prende in giro gli esseri umani? Intendo dire: siamo noi uomini (non come singoli) che costruiamo la società in cui viviamo, con tutte le sue storture, le sue brutture e le sue cose belle. La realtà è questa che vediamo, piaccia o non piaccia, dov'è la perpetua menzogna?

 

si è un pensiero pessimista, ma del resto è lunedì mattina :pausa:

il sistema è costruito in un certo modo, e come tale si autoperpetua

dov'è la falsità?

non saprei da che parte cominciare

quello che passa in tv è falso per principio perchè è fiction; la pubblicità è una menzogna; la politica è una menzogna; la religione è una menzogna; perfino la scienza, che dovrebbe essere il tempio della verità, è manipolata; è manipolata la cronaca e anche la storia

il 90, 95, 99% (non saprei la percentuale esatta) degli esseri umani non ne è consapevole per il semplice fatto che non è dotata, o non è stata dotata, degli strumenti critici per valutare

faccio l'esempio della tecnologi, che per la gran parte di chi ne usufruisce non è distinguibile dalla magia: l'unica differenza è che "qualcuno ha detto" che c'è una spiegazione razionale/scientifica, ma pochi sono davvero in grado di valutare ciò con cui hanno a che fare ogni giorno

 

io la tua domanda la rigirerei...

Edited by conrad65

quello che passa in tv è falso per principio perchè è fiction; la pubblicità è una menzogna; la politica è una menzogna; la religione è una menzogna; perfino la scienza, che dovrebbe essere il tempio della verità, è manipolata; è manipolata la cronaca e anche la storia

il 90, 95, 99% (non saprei la percentuale esatta) degli esseri umani non ne è consapevole per il semplice fatto che non è dotata, o non è stata dotata, degli strumenti critici per valutare

 

Assolutamente falso.

 

Innanzitutto la finzione non è un prodotto di oggi.

 

La religione ha quasi sempre promesso l'irrealizzabile, la politica è quasi sempre stata mistificazione,

la scienza è quasi sempre stata manipolata e la storia quasi sempre scritta dai vincitori.

 

Oggi, a differenza di ieri, abbiamo gli strumenti per sviluppare uno spirito critico abbastanza forte

da poter discernere (nei limiti umani) verità dalla menzogna.

 

Allo stesso modo abbiamo tutti gli strumenti critici per capire cosa ci fa male e cosa ci porta beneficio:

che siano droghe, merendine, politici o reality shows.

 

Certo ieri avevamo l'oppio e la daga: oggi abbiamo cocaina ed M-16. Ma abbiamo istruzione, libri, internet, forum

e chi più ne ha più ne metta. I metodi per informarci e farlo più o meno liberamente esistono.

 

Chi è vittima della tentazione non deve incolpare la società, semmai deve incolpare solo se stesso.

 

Una società sarebbe ben peggiore se ci limitasse nella nostre libertà fondamentali, anche quando si tratta

di vizi.

il sistema è costruito in un certo modo, e come tale si autoperpetua

 

Volevo sottolineare che noi uomini siamo vittime ma anche carnefici in questo sistema, non c'è qualche entità superiore che ci prende in giro. La politica chi la gestisce? La religione chi l'ha inventata e la professa? La scienza (qualcosa di positivo mi sembra che l'abbiamo fatta in questo senso) chi la fa progredire?

 

il 90, 95, 99% (non saprei la percentuale esatta) degli esseri umani non ne è consapevole per il semplice fatto che non è dotata, o non è stata dotata, degli strumenti critici per valutare

 

Per questo sostengo l'importanza fondamentale della cultura, dell'informazione, della curiosità, dello spirito critico ...

Edited by wasabi

ahah concordo con Almadel.

Poi le frasi sulla tecnologia indistinguibile dalla magia sono di un'ingenuità imbarazzante.

Direi che in questa società ci vorrebbe molta più cultura scientifica che è molto utile come strumento critico.

Io sono un "complottista sui complotti", lo ammetto.

 

Si scopre che per anni la Chiesa Cattolica ha coperto i pedofili

e di cosa si preoccupa la gente? Delle scie chimiche e del Gruppo Bildenberg.

 

Si scopre che gli USA avevano prodotto prove false contro Saddam

con l'aiuto dei Servizi Segreti italiani? E la gente di preoccupa di Skull and Bones...

 

Cossiga dice che il governo italiano infiltrava e infiltra provocatori

fra i manifestanti al fine di reprimerli con la violenza

e la gente si preoccupa dei Rettiliani e della Trilateral.

 

Berlusconi segue pedantemente i dettati della P2 di Gelli

e i collaboratori di giustizia parlano di Dell'Utri e della mafia

e ci si spacca la testa se l'HIV non esista o l'abbiano inventata in laboratorio.

 

Beccano gli amici di Bertolaso che ridono del terremoto,

cardinali che seppelliscono deliquenti a Sant'Apollinare;

vere cricche, veri complotti e noi che facciamo?

Ci domandiamo se ci sia Qualcuno dietro allo zucchero nelle merendine.

 

Israele usa il fosforo bianco contro i civili palestinesi e noi?

Ci preoccupiamo dell'influenza della lobby ebraica ad Hollywood.

Dolce & Gabbana evadono il fisco per dozzine di milioni,

Formigoni si fa pagare vacanze costosissime ai Caraibi

e noi ci preoccupiamo della lobby gay che vuole portarci all'estinzione.

 

Le banche ottengono prestiti mostruosi a tassi d'interessi ridicoli

e noi per cosa ci indignamo? Per il signoraggio!

 

La mia teoria del complotto sui complotti è questa:

Qualcuno mette in giro voci non verificabili

per evitare di farci vedere i complotti autentici;

per trasformare una relatà inquietante in una fantasia ancora più inquietante.

In poche parole: a Conrad65 lo sta pagando la CIA :)

(E io ve lo dico per farvi dimenticare il Caso Gladio, ovviamente)

Poi le frasi sulla tecnologia indistinguibile dalla magia sono di un'ingenuità imbarazzante.

 

 

ho l'impressione che non hai capito: mi riferivo a tutti coloro che, non avendo una preparazione tecnica, usano la tecnologia come userebbero una bacchetta magica (del resto non sapendo come funziona, non potrebbero fare diversamente)

 

invece il commento di Altair non l'ho capito io: prima dici che dico il "falso" poi sembri darmi "ragione"

 

per quanto dice Almadel: infatti la tecnica della menzogna oggi non è semplicemente quella di negare la verità,

bensì depistare con il verosimile in modo che accanto al "vero" sia sempre presente il "meno vero", il "quasi falso", etc.

Edited by conrad65
Hinzelmann

Non credo che il tema possa essere inquadrato nei termini della Menzogna

o della Finzione.

 

Sotto questo profilo -la menzogna-finzione- le società e le esperienze storiche

totalitarie introducono delle novità, rispetto alla tradizione storica. Un tentativo di

distruggere la verità, piuttosto che nasconderla o circonfonderla di finzioni. Ma noi

oggi non viviamo in una situazione Totalitaria, di potenziamento massimo della

disciplina.

 

Tanto è vero che l'ipotesi di partenza era quella di una serie di stimolazioni-tentazioni...

 

Noi siamo-saremmo, secondo le ipotesi di alcuni in una società del controllo, mentre la Fabbrica

o la Caserma o altre forme classiche di istituzioni disciplinari si delocalizzano nei paesi periferici

oggi potremmo dire rispettivamente la Cina e la Siria ( tanto per intenderci Siria e Cina sono ciò

che noi siamo stati )

 

Una società disciplinare fondata su una moneta ancorata alla convertibilità in oro è una

società forse chiusa, forse improponibile in termini di "benessere", ma è una società in cui

la moneta esercita meno controllo, di una fluttuante ( secondo meccanismi che sfuggono ai più

e che si esprimono in modulazioni percentuali...oggi potremmo di dire di differenti BOT nel regime

della moneta unica )

@@conrad65 tu dici, se non sbaglio, che la società moderna è una società narcotizzata

dai vizi e dalla manipolazione dall'alto.

 

Io ti rispondo che non è così. Per il semplice fatto che la società di oggi è molto più

libera e critica di ieri e non c'è alcuna "mente superiore" che orchestra alcuna

manipolazione. Semmai ci sono tante piccoli menti che operano la mistificazione

ma non c'è nulla ci programmato a livello totale. E d'altra parte tutto ciò esiste dalla

notte dei tempi.

I vizi sono qualcosa ke ci danno piacere, il mercato può stimolarci, ma di fondo sono cose che già consideriamo attraenti, credo ke ci possano distruggere solo in due casi:

- sono gratificazioni che agiscono fisicamente su di noi danneggiandoci e rendendoci dipendenti (sostanze tossiche)

- siamo infelici e appena troviamo qualcosa che ci dà piacere ci aggrappiamo a quello perchè è l'unica cosa che ci fa star bene e veniamo distrutti dall'abuso del vizio

 

Non credo che molta cultura o molta intelligenza possano aiutare più di tanto, a meno che non ci permettano di trovare una felicità più stabile.

Quindi penso che impedire per legge o per religione o attraverso la morale qualcosa sia poco utile nel secondo caso. Nel primo caso non saprei, da una parte penso ke una persona abbia diritto di fare quello che vuole a se stesso, dall'altra mi kiedo quanto uno possa essere consapevole se è condizionato dalla chimica.

@@conrad65 tu dici, se non sbaglio, che la società moderna è una società narcotizzata

dai vizi e dalla manipolazione dall'alto.

 

Io ti rispondo che non è così. Per il semplice fatto che la società di oggi è molto più

libera e critica di ieri e non c'è alcuna "mente superiore" che orchestra alcuna

manipolazione. Semmai ci sono tante piccoli menti che operano la mistificazione

ma non c'è nulla ci programmato a livello totale. E d'altra parte tutto ciò esiste dalla

notte dei tempi.

 

ora, per carità, a rischio di prendermi del matto e del paranoico, ma a me sembra che i mezzi di controllo dell'opinione pubblica che esistono oggi non sono mai esistiti in nessuna epoca storica

magari nel Medioevo girando tra monasteri era possibile imbattersi in qualche manoscritto miracolosamente scampato alla distruzione sistematica

ma oggi con il web... non c'è neanche più bisogno di distruggere le fonti, basterà moltiplicarle e il gioco è fatto, nessuno sarà più in grado di capirci qualcosa

Conrad nel medioevo l'unica fonte di informazione era la Chiesa Cattolica,

le tradizioni che ti tramandava la tua famiglia e il pettegolezzo del vicinato.

 

Non esistevano quotidiani, internet, i libri se li potevano permettere solo

i più ricchi e nessuno faceva viaggi in luoghi più lontani di 50 km.

 

E' normalissimo che il progresso renda tutto più avanzato: internet rende la

diffusione di informazione più facile, ma permette anche una dis-informazione

più facile.

 

La differenza è che oggi noi abbiamo molti più strumenti per poterci orientare, la

scuola, i giornali, internet, la tv, i libri.

 

Può scegliere di guardare il TG4, il TG3, la CNN o Skytg24. Può leggere Repubblica, Libero

o il Washington Post. Puoi studiare Marx ma anche Sant'Agostino, puoi leggere il blog di un

dissidente cinese o un forum che parla di tematiche gay.

 

Il tutto con un semplice click. Direi che rispetto al passato siamo molto più fortunati.

Edited by Altair
Addie Pray

Altair stavo scrivendo esattamente la stessa cosa:-))

conrad65 La caccia alle streghe è un bellissimo esempio di manipolazione dell'opinione pubblica Medievale

Fra l'opzione numero uno: unica fonte di informazione, ciò la bibbia, quasi inaccessibile per altro, e l'opzione numero due: l'infinità delle fonti, decisamente scelgo la seconda, anche perché chi cerca - trova, confrontando tra di loro molti dati inveritieri con una semplice deduzione si può arrivare a conoscere "il nocciolo della verità"

E' divertente, ma anche istruttivo, vedere come avete «manipolato» il riferimento di Conrad al Medioevo. Che avete piegato al significato

che volete dare voi, ma che non ha dato Conrad, a tale riferimento.

 

Conrad voleva dire che, in un'epoca di perdita di fonti per antonomasia come il Medioevo, sarebbe stato magari possibile imbattersi in qualche

manoscritto scampato alla distruzione. Oggi, dice lui, non c'è bisogno di distruggere le fonti, basta moltiplicarle a dismisura, e in tale

moltiplicazione interessata il significato sfugge sempre di più. Vero o falso che sia, questo era il suo paragone, complesso e in forma di chiasma.

 

Voi o non ci avete capito niente, o lo avete trasformato per dire che nel Medioevo c'era una sola fonte di informazione e oggi molte di più.

Già, che novità :excl:

Addie Pray

@@Isher Guarda, che Conrad ha detto esattamente il seguente

i mezzi di controllo dell'opinione pubblica che esistono oggi non sono mai esistiti in nessuna epoca storica

Per provare che seconda la mia modesta opinione la sua affermazione non può essere vera, essendo che per controllare bene l'opinione pubblica non devi avere a disposizione i mezzi tecnologicamente avanzati, ho fatto l'esempio del Medioevo (il periodo che mi è prima venuto in mente per la seguente ragione: Conrad l'ho nominato nel paragrafo successivo al sopracitato) ed ho cercato di dimostrare con il riferimento alla caccia delle streghe come con i pochi mezzi a disposizione nel Medioevo arrivarono ai grandi risultati nel campo della manipolazione dell'opinione pubblica, senza sforzarsi troppo. Quindi personalmente non ho "trasformato" nulla, semplicemente ho evidenziato il punto del suo discorso diverso da quello che "è saltato negli occhi" a te :-) Anche se il suo paragone era complesso ho il diritto di essere in disaccordo solo con una parte di esso:-).

privateuniverse

il fatto che questo sia il prodotto di un "Satana", come direbbero gli uomini di fede, o di un sistema o di una mente (intesa alla Bateson, quindi un sistema complesso in grado di agire in vista di un fine e di correggere di conseguenza i propri comportamenti) fa poca differenza

 

Sono rimasto molto colpito da un documentario, "The Corporation", di Mark Achbar e Jennifer Abbott, in cui a un certo punto si afferma che l'ideale, per fare profitti, sia un mondo di individui isolati.

Il documentario fa quest'affermazione in un contesto più ampio, una critica generale dell'economia di mercato e, in particolare, del comportamento delle imprese multinazionali.

Ma quel che mi preme sottolineare è che non è necessario, perché si strutturi un sistema che schiacci un gruppo di individui a favore di altri, che ci sia un disegno preciso in questo senso, che qualcuno lo voglia espressamente e lo strutturi allo scopo.

Lo si può servire in maniera persino inconsapevole.

@@Addie Pray

Detto con tutta la simpatia possibile, tu ti illudi di avere dimostrato che nel Medioevo arrivarono ai grandi risultati etc. :-)

 

Che i mezzi di manipolazione che esistono oggi non siano mai esistiti in nessuna epoca storica, mi sembra poi un truismo, ed è l'esatto rovescio della tesi che oggi

esiste un livello quantitativo di informazione superiore (è questa la tesi in discussione) a quello di tutte le età precedenti. Le due cose sono evidentemente l'una lo specchio dell'altra.

Edited by Isher

Isher non capisco il tuo protestare, forse è un mio limite.

 

Prima esisteva per ogni singolo avvenimento all'incirca una fonte di informazione la quale veniva propagata

all'incirca con due mezzi: vox populi e forma scritta (la seconda solo raramente).

 

Oggi la differenza fondamentale è che possiamo attingere a più fonti, più giornalisti di testate diverse possono

giungere sul luogo dell'omicidio ed intervistare la stessa persona, più blog possono parlare di come sta avvenendo

la repressione in Siria, La BBC e il TG5 danno due letture diverse dell'ultimo discorso di Berlusconi. In poche

parole, abbiamo più mezzi.

 

Ora è vero che il rapporto non regge. Ci possono essere solo due fonti e magari 10 diversi mezzi d'informazione di cui

8 fanno attingono alla notizia presa direttamente dagli altri due senza poterla verificare, e così la notizia si moltiplica ma

il punto di vista rimane ugualmente limitato.

 

Nonostante ciò, noi siamo comunque in una società dove le fonti sono molte di più, così come diversificati sono i punti di

vista. Non parliamo poi del bagaglio culturale, l'accesso ad esso è quasi illimitato e sappiamo entrambi quanto la cultura

aiuti a sviluppare un forte spirito critico.

Addie Pray

@@Addie Pray

Detto con tutta la simpatia possibile, tu ti illudi di avere dimostrato che nel Medioevo arrivarono ai grandi risultati etc. :-)

Non mi illudo di aver dimostrato la mia affermazione anche perché non avevo tale intenzione: no se non sbaglio ho usato la frase "ho cercato di dimostrare", quindi l'intenzione era di esporre la mia argomentazione e basta:-)

 

Che i mezzi di manipolazione che esistono oggi non siano mai esistiti in nessuna epoca storica, mi sembra poi un truismo, ed è l'esatto rovescio della tesi che oggi

esiste un livello quantitativo di informazione superiore (è questa la tesi in discussione) a quello di tutte le età precedenti. Le due cose sono evidentemente l'una lo specchio dell'altra.

Come possono essere l'una - lo specchio dell'altra se l'oggetto della tesi numero uno sono i mezzi della manipolazione e l'oggetto della tesi numero due è la quantità dell'informazione. Comunque ho esposto la mia opinione anche riguardo la tesi che tu reputi "in discussione", dicendo in sostanza che anche moltiplicando a dismisura le fonti contenenti l'informazione "falsa", non riuscirai ad eliminare completamente la possibilità ad accedere all'informazione "vera":-)))

Edited by Addie Pray

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