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Pride nazionale di Bologna senza carri e con molte iniziative di sostegno alle zone terremotate.


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parole_alate
Casper[/color]' timestamp='1338498433' post='571887']

Quoto.

 

Forse io non ho capito il post di Isher -nel caso mi scuso- ma penso che lui non condividesse queste affermazioni. Io certamente no, di tutto cuore, e le trovo esemplificative di gran parte degli atteggiamenti "a testa chinata" della comunità lgbt italiana; penso però che le misure prese siano efficaci sul piano comunicativo/emotivo* - visto che a Bologna non si poteva, ormai, rinunciare.

 

*(e via, anche su quello pratico, se un po' di denaro venisse davvero raccolto)

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Più che altro, temo sarà un Pride spopolato: molti avranno la stessa paura di @@Ianthe ...

Non tanto per la sfilata all'aperto - non siamo a livelli di palazzi che ti crollano addosso per strada, all'aperto non ci si accorge nemmeno delle scosse - ma per chi resterebbe a dormire. Sentire una scossa fa sempre paura, anche se razionalmente sai che l'epicentro non è vicinissimo, che qui non c'è stato nessun crollo, e che probabilmente non resterai sepolto sotto il tuo albergo.

Ma insomma, chi verrebbe a prendersi una dose d'ansia gratis?

 

Io avrei già voglia di farmi una vacanza dall'altra parte d'Italia, solo per dormire qualche notte in pace, senza paura di svegliarmi all'improvviso.

 

(...Qualcuno offre ospitalità? :D )

@penna, a me non alletta la prospettiva di fare 400km senza sapere che tipo di situazione troverò e qual è il livello di sicurezza di varie strutture perché, come hai detto anche tu, un terremoto all'aperto è diverso da uno al chiuso.

 

Loup-garou[/color]' timestamp='1338479182' post='571729']

Poi oh, tu puoi fare quello che vuoi, ma mi sfugge come si possa pretendere di annullare un evento x delle paure di persone incompetenti del settore di cui parlano.

 

Quindi immagino che tu sia il tipo di persona che si affida ciecamente ai controlli altrui e non si pone alcun tipo di dubbio, perché tanto per te la razionalità si esaurisce nel momento in cui viene confermato un evento e non magari quando si iniziano a fare domande di un certo tipo.

Io ad esempio non ho la pretesa di fare considerazioni dettagliate sulla situazione sismica, però a fronte dell'afflusso di gente che ci sarà al Pride, dell'avere diverse persone alloggiate in alberghi/ostelli e dell'applicazione dei protocolli di sicurezza, un po' di tempo per pensarci su preferisco prendermelo.

 

Ora: non penso che a Bologna siano degli stupidi, ma prima di dire "va bene, sicuramente si sono posti il problema e avranno pensato ai pro/contro in termini di sicurezza", con i miei soldi per il treno/albergo e la mia pelle, soprattutto, i miei dubbi li rigiro a chi di dovere e vado chiedendo se è davvero il caso di non rivedere la situazione anche alla luce di questo aspetto. Ti dirò di più: se tutti si fossero comportati come dei novelli Loup, probabilmente nessuno ieri si sarebbe preso la briga di diramare un comunicato inerente la sicurezza a Bologna e a doversi assumere più responsabilità di quelle derivanti dal "silenzio stampa" (che non ripara dai possibili disagi, ma certo male non fa).

 

Poi per carità, libero e padrone di continuare a considerare questo approccio da irrazionali, però a conti fatti mi sembra che si rischi di esserlo maggiormente non curandosi affatto della situazione "perché non si è competenti". Se qualcuno un giorno dovesse venire a casa tua per fare un intervento sull'impianto elettrico, mi raccomando, non ti porre il dubbio sui possibili rischi di un filo scoperto (che potrebbe essere pericoloso come non) perché tanto l'esperto non sei tu.

 

P.S. tra l'altro, non mi sembra che siano stati posti dubbi sulla "legittimità" del Pride solo per questioni di sicurezza: esiste anche un aspetto di carattere umanitario che, come già scritto, è puramente soggettivo.

il problema del parere degli esperti mi sembra poco collegato a questo caso, perché a Bologna, che non è propriamente sull'epicentro, non sono stati fatti controlli a tappeto.

Quali esperti sono andati a controllare, per dire, l'albergo dove andrebbe Ianthe?

Per avere un controllo su casa propria - lo so perché l'ho fatto - bisogna chiamare il 115 di propria spontanea volontà, mettersi in una lista d'attesa e aspettare che vengano a controllare. Gli alberghi non sono scuole, di cui si occupa direttamente il comune; per cui immagino che i controlli funzionino come per le case private.

 

Nessuno può sapere se il gestore dell'albergo X ha fatto controllare il suo edificio.Insomma, non si tratta di fidarsi di un parere tecnico o no: il parere tecnico, semplicemente, non c'è.

 

Detto ciò, vorrei chiarire che non è che qui le case stiano crollando come budini. Hanno sgomberato solo pochissimi edifici (tipo tre o quattro) a titolo precauzionale, e mi pare fossero tutti storici.

Prima che cada un palazzo moderno a bologna, bisogna che tutta l'area da qui all'epicentro sia rasa al suolo, scenario apocalittico piuttosto improbabile.

 

Detto questo, ripeto che la paura ha comunque tutta la sua dignità: si può decidere di non venire anche solo per evitare l'ansia, mi sembra comprensibile e legittimo.

 

Ma su questo siamo d'accordo penna (e ti ringrazio per l'esempio relativo al mio albergo, *pciù* :asd: ), però un conto è avere la voglia di interessarsi alla situazione ed un altro è il dare per scontato che vada tutto bene solo perché l'evento è stato confermato.

Se fosse stato solo un problema di sicurezza neanche avrei parlato di "annullamento del Pride", ma dato che si sono presentate più variabili ho espresso delle perplessità a partire dal voler fare comunque una manifestazione incentrata sui diritti LGBT.

Poi di sicuro non ci saranno problemi e finirà con l'essere un evento davvero solidale e soddisfacente, però intanto il porsi qualche domanda o mettere in dubbio la "legittimità" di un Pride non dovrebbe diventare un'occasione per parlare di irrazionalità, di volersi sentire i primi della classe o altro ancora.

Mi sembra complessivamente una buona idea, un pride sobrio (che secondo me darebbe molto più impatto e meno critiche) e una raccolta fondi per la popolazione colpita. Trovo sbagliato annullare le manifestazioni, di qualunque tipo, ad esempio ho trovato sbagliato annullare la partita della nazionale di calcio a Parma (dove non ci sono stati danni), non sarebbe stato meglio giocarla lo stesso e devolvere l'incasso ai terremotati?

Loup-garou
Quindi immagino che tu sia il tipo di persona che si affida ciecamente ai controlli altrui e non si pone alcun tipo di dubbio,

Sono il tipo di persona che se mi vuoi fare venire un dubbio, occorre che tu mi esponga delle motivazioni. Le sto ancora aspettando...

 

Il famoso albergo in cui dormirebbe Ianthe è in piedi. Ha resistito a non so quante delle scosse degli ultimi giorni di magnitudo superiore a 5. La probabilità che si ripeta un evento analogo a quello degli ultimi giorni la notte in cui lei ci dormirà dentro non solo è bassa di suo, ma già sappiamo che in casi analoghi l'albergo di Ianthe è stato in piedi. Quindi, cagarella a parte, si può ragionevolmente darlo per edificio sicuro a quelle condizioni.

 

Esclusa questa ipotesi, che già di suo è improbabile, quello di cui Ianthe ha paura è:

1) una scossa ancora più violenta di quelle degli ultimi giorni. Un evento ancora più improbabile (più una scossa è violenta più è rara, non serve essere un geologo per saperlo).

2) oppure, una scossa in centro a Bologna. Evento anche questo più improbabile.

 

Personalmente, sarei più preoccupato all'idea di andare in automobile a Bologna in qualsiasi giorno dell'anno che all'idea di dormire a Bologna prossimamente.

Magari mi sbaglio (ma, come ho già chiesto, perché allora invece di preoccuparvi del Pride non urlate alle persone di Bologna di scappare che sono in pericolo gravissimo?), ma se volete che vi prenda sul serio, dovete perlomeno far finta di espormi delle motivazioni per cui dovrei essere preoccupato.

 

P.S. tra l'altro, non mi sembra che siano stati posti dubbi sulla "legittimità" del Pride solo per questioni di sicurezza: esiste anche un aspetto di carattere umanitario che, come già scritto, è puramente soggettivo.

Tra l'altro, mi sembra che a quello sia stato già risposto, no?

Loup-garou[/color]' timestamp='1338589284' post='572171']

Esclusa questa ipotesi, che già di suo è improbabile, quello di cui Ianthe ha paura è:

1) una scossa ancora più violenta di quelle degli ultimi giorni. Un evento ancora più improbabile (più una scossa è violenta più è rara, non serve essere un geologo per saperlo).

2) oppure, una scossa in centro a Bologna. Evento anche questo più improbabile.

 

 

Veramente i sismologi hanno chiarito che non è escluso il ripetersi

di altre scosse, anche di forte intensità:

 

http://ansa.it/scienza/notizie/rubriche/terrapoli/2012/06/01/sequenza-sismica-Emilia-potrebbe-durare-lungo_6966732.html

Rimane lo stesso il punto, c'è un terremoto in corso e noi lì a sfilare.

 

Hai visto le critiche che sono state fatte alla festa del 2 giugno? Rischiamo

di tirarci questo boomerang addosso per nulla.

 

Cerchiamo di discernere fra quello che è "più giusto fare" e quello che è "più utile fare".

 

Perché forse non ci sono le ragioni apparenti per spostare il pride, come non ce

ne sono per la manifestazione del 2 giugno (è tutto già pagato), ma la gogna mediatica

- purtroppo - c'è lo stesso.

Loup-garou[/color]' timestamp='1338589284' post='572171']

Sono il tipo di persona che se mi vuoi fare venire un dubbio, occorre che tu mi esponga delle motivazioni. Le sto ancora aspettando...

 

Vedi Loup, c'è solo un problema: io sto esprimendo un'opinione, non cercando di far venire dei dubbi a te.

Se sto parlandone ancora è solo perché non mi piace vedere un continuo tacciare di irrazionalità o scaramanzia (?!) chi sta esponendo dei dubbi e delle perplessità a 360°, ancor meno se questo tipo di risposta ne viene da chi probabilmente è "competente" quanto me.

 

Loup-garou[/color]' timestamp='1338589284' post='572171']

Il famoso albergo in cui dormirebbe Ianthe è in piedi. Ha resistito a non so quante delle scosse degli ultimi giorni di magnitudo superiore a 5. La probabilità che si ripeta un evento analogo a quello degli ultimi giorni la notte in cui lei ci dormirà dentro non solo è bassa di suo, ma già sappiamo che in casi analoghi l'albergo di Ianthe è stato in piedi. Quindi, cagarella a parte, si può ragionevolmente darlo per edificio sicuro a quelle condizioni.

 

Loup-garou[/color]' timestamp='1338589284' post='572171']

Esclusa questa ipotesi, che già di suo è improbabile, quello di cui Ianthe ha paura è:

1) una scossa ancora più violenta di quelle degli ultimi giorni. Un evento ancora più improbabile (più una scossa è violenta più è rara, non serve essere un geologo per saperlo).

2) oppure, una scossa in centro a Bologna. Evento anche questo più improbabile.

 

1) Il "cagarella a parte" potresti risparmiartelo, anche perché non ho mai detto di avere paura del dormire in albergo o che, ma solo di un tenere da conto il problema della sicurezza in generale e di riconoscere che un terremoto creerebbe problemi a chi per il Pride deve soggiornare; io prima di spendere soldi e tempo per farmi 400km cerco di capire quale situazione troverò una volta arrivata lì, poi se per te questa è una "paura" davvero non so cosa farci.

Come non ho parlato di annullamento del Pride solo per ragioni di sicurezza, certo non ho tirato in ballo quest'ultima prendendo come unico esempio il pernottamento negli alberghi.

2) Non per qualcosa ma vorrei ricordarti che l'ultima scossa è stata più forte di quella del 20 maggio e non sono state escluse scosse più forti per quanto riguarda il futuro.

Poi è chiaro: la mia speranza è che scosse vadano diminuendo quanto prima e creando meno problemi possibili, però intanto non facciamo finta che il problema non esista in assoluto.

 

Loup-garou[/color]' timestamp='1338589284' post='572171']

Tra l'altro, mi sembra che a quello sia stato già risposto, no?

 

Se con questo intendi dire che "è stato già risposto a qualsiasi dubbio sulla legittimità del Pride in termini umanitari", posso solo replicare dicendoti che la soggettività in questo campo certo non ammette la presenza di un'unica risposta.

In parole povere: non posso certo fare mie alcune considerazioni lette qui dentro, ma evidentemente io mi baso su altri criteri rispetto a te, Isher o Almadel e quindi non penso porterebbe a qualcosa discuterne.

@Ianthe, ma ci pensi alla gente che a Bologna ci vive

e che vede che tu ti preoccupi della "sicurezza in generale"

(che non è chiaro cosa sia, ma suppongo si riferisca

a qualche tegola che ti cade in testa mentre passeggi in centro).

A noi "Padani" pare che stiate ingigantendo la questione.

La percezione di chi sta a 400km di distanza è chiaramente differente rispetto a quella di chi abita ad un tiro di schioppo dall'epicentro, ma per "sicurezza" intendo anche il capire, ad esempio, se ci si è posti il problema di possibili scosse con più persone presenti in città rispetto all'ultima volta. Già i Pride richiedono un certo livello di controllo per quanto concerne la pubblica sicurezza (le autorizzazioni della Questura servono anche a questo, lo sai), figuriamoci nell'ambito di scosse dall'epicentro a 30/40km da lì.

L'ho detto: non penso siano stupidi a Bologna, né che vada eventualmente insegnato a qualcuno il mestiere, però penso che il minimo in questi casi sia porsi delle domande e attendere una qualsiasi presa di coscienza da parte di chi dovrebbe considerare questi aspetti.

e attendere una qualsiasi presa di coscienza da parte di chi dovrebbe considerare questi aspetti.

 

Stai aspettando che la Protezione Civile dica: "Niente Pride a Bologna"?

oppure "Venite pure non ci sono rischi?"

Può dirlo ai ragazzi del Cassero o serve che lo comunichino ufficialmente?

 

Capisco che la cosa possa spaventarvi e - sì -

è probabile che qualche scossa la sentiate anche voi.

 

Ma non si voleva dare "sostegno alle zone terremotate"?

Ecco, dimostrare che la paura si può vincere

è sicuramente più utile di dimezzare il corteo.

Loup-garou
Veramente i sismologi hanno chiarito che non è escluso il ripetersi

di altre scosse, anche di forte intensità:

Ma io che scrivo a fare "improbabile" dieci volte nel post?

 

Certo che non è escluso. Non è escluso nemmeno un terremoto in centro a Milano. Questo non è un discorso di possibilità, ma di probabilità.

 

Ora, quali sono le probabilità?

Senz'altro è più probabile che si verifichi un altro terremoto a Mirandola piuttosto che a Milano nel prossimo periodo. Rimane un evento improbabile perché in ogni dato giorno le probabilità che non succeda niente sono molto molto più alte rispetto a quelle che succeda qualcosa. Ma è una probabilità apprezzabile in sé.

 

Ma questo evento, che sebbene improbabile è comunque apprezzabile, non è comunque rischioso per Ianthe. Perché se anche ci fosse un'altra scossa a Mirandola come quelle dei giorni scorsi è praticamente certo che l'albergo non le crollerà addosso. Come non è successo negli ultimi terremoti.

 

La possibilità che avvenga un terremoto a Mirandola talmente forte da devastare Bologna è estremamente improbabile. La possibilità che il terremoto avvenga a Bologna invece che a chilometri di distanza è ancora più improbabile.

Le vostre paure mi paiono quindi ingiustificate.

 

Poi, se sono vostre paure, affari vostri. Non cercherò certo di farvi sentire in colpa perché avete paura. Ma nel momento in cui mi si portano queste paure come ragione per cui non bisognerebbe fare il Pride a Bologna, smettono di essere problemi solo vostri e mi aspetto che siate pronti a sostenere la vostra tesi.

 

Se sto parlandone ancora è solo perché non mi piace vedere un continuo tacciare di irrazionalità o scaramanzia (?!)

Guarda che è semplice farmi ritirare la mia accusa di irrazionalità e scaramanzia. Basta che tu inizi a fare un ragionamento motivato sui pericoli che paventi. Ancora non lo vedo.

 

Se con questo intendi dire che "è stato già risposto a qualsiasi dubbio sulla legittimità del Pride in termini umanitari",

Guarda che sei tu che ti sei lamentata che il mio post era solo sul discorso sicurezza. Io mi sono limitato a dire che risposte sulle altre questioni erano già state date.

Se non sei d'accordo puoi ribattere o passare oltre, ma le risposte ci sono state...

Veramente tu hai scritto al punto 1:

 

Loup-garou[/color]' timestamp='1338589284' post='572171']

più una scossa è violenta più è rara, non serve essere un geologo per saperlo.

 

E io ti ho dimostrato che i geologi hanno detto l'esatto contrario

di quello che tu hai affermato: http://ansa.it/scien....html?idPhoto=1

 

Quanto al punto 2, onestamente non ho idea se l'epicentro possa rimanere quello o

se ci sia la concreta possibilità che ormai tutta l'area rimanga sensibile per diverso tempo.

 

Motivazioni di sicurezza a parte, la situazione è in realtà controversa. Vedendo ora il sito del

Bologna Pride noto che ci sono diversi sponsors e che la serata avrà come ospiti Lucia Ocone,

Immanuel Casto ed altri... insomma, un bel giro di soldi.

 

Non so a che punto fosse la macchina organizzativa al momento del terremoto o l'ammontare

economico che era già stato speso, quindi non azzardo supposizioni.

 

Certo qui la scelta è chiara: fare il Pride il 9 e perderci in immagine o posticiparlo e perderci

in denaro. Spero che, guardando il loro bilancio e facendo qualche previsione, abbiano scelto

l'opzione che produce il danno minore.

 

PS. Certo che fare il sito tutto rosa e con gli arcobaleni... :gha:

Edited by Altair
Loup-garou[/color]' timestamp='1338597624' post='572220']

Guarda che è semplice farmi ritirare la mia accusa di irrazionalità e scaramanzia. Basta che tu inizi a fare un ragionamento motivato sui pericoli che paventi. Ancora non lo vedo.

 

No Loup, inizia tu a leggere quanto scrivo: ho ripetuto più e più volte che le mie considerazioni non sono nate da una questione vera e propria di "paura o non paura", bensì dalla voglia di capire o, più correttamente, vedere qualche accenno inerente alla questione "sicurezza" da parte dell'organizzazione e anche l'evolversi della situazione a livello sismico.

Visto e considerato poi che tu per primo non hai fornito grandi spiegazioni:

 

Loup-garou[/color]' timestamp='1338470194' post='571673']

Per quanto riguarda la questione sicurezza, non siamo noi a doverci improvvisare esperti e a preoccuparcene. Se ci saranno problemi di sicurezza, lo sapremo perché sfolleranno le aree in cui non dobbiamo passare o ci diranno di non passare in alcune zone...

 

Non ha davvero senso che perda altro tempo a spiegare la differenza tra l'avere paura e il fare un ragionamento diverso da quello che ho appena riportato.

Proprio in merito a quest'ultimo, vorrei anche farti presente una cosa: dire "se ci saranno problemi di sicurezza lo sapremo perché sfolleranno le aree" significa riporre una certa fiducia nell'operato altrui e non porsi domande in virtù del "io non sono un esperto". In qualche modo, è anche questa una forma di "irrazionalità".

 

Loup-garou[/color]' timestamp='1338597624' post='572220']

Guarda che sei tu che ti sei lamentata che il mio post era solo sul discorso sicurezza.

 

Non proprio: ti ho semmai ricordato che erano state addotte anche altre motivazioni per quanto riguardava l'auspicare un annullamento/posticipo del Pride.

Stando a questo tuo post:

 

Loup-garou[/color]' timestamp='1338479182' post='571729']

Poi oh, tu puoi fare quello che vuoi, ma mi sfugge come si possa pretendere di annullare un evento x delle paure di persone incompetenti del settore di cui parlano.

 

Sembrava più che altro che si guardasse male al Pride solo per le famose ragioni di sicurezza e non per altri motivi esplicati in precedenza.

C'è però un aspetto quasi divertente in tutto ciò: nonostante quanto scritto e ribadito fino alla nausea, anche nell'ultimo post hai replicato ad Altair con un "nel momento in cui mi si portano queste paure come ragione per cui non bisognerebbe fare il Pride a Bologna"... Ottimo, non c'è che dire. :asd:

Hinzelmann

Non è questo il punto: se i giornali dicessero che gli omosessuali hanno rinunciato - alla loro carnevalata, ai loro atteggiamenti

provocatori, a questo e altro - e, putacaso, ci lodassero, sarebbe molto peggio, perché improvvisamente il nostro modo di manifestare sarebbe squalificato

in aeternum. E il principio di non contraddizione vieta di lagnarsi di due cose opposte. Per questo ho detto che per il Pride Bologna è una piazza scomoda,

attualmente.

 

Questo è il punto essenziale per il quale è veramente difficile fare la scelta giusta e non me la sento, personalmente,

di criticare gli organizzatori che han cercato delle soluzioni "mediane". Il pericolo a livello comunicativo sta da entrambe

le parti, il tempo mancava e gli impegni di spesa c'erano già suppongo.

 

Annullare il Pride in sé avrebbe inevitabilmente fatto passare il messaggio che la nostra

rivendicazione è subordinata ad altre questioni più serie ( e già in tanti ci martellano sul punto: subordinata

ai problemi economici del paese, subordinata ad accordi politici di governo, subordinata a politiche sulle "vere"

famiglie, subordinata potenzialmente a tutto ) ed annullare la sola parata, avrebbe avuto lo stesso effetto ( vista

la esiguità delle iniziative collaterali )

 

Noi dovremmo cercare di smentire questo assunto e non cooperare a confermarlo

 

C'è poi l'elemento partecipazione, molti gay sia i più sobri, sia i meno sobri, possono ritenere non sia il

caso di andare ( un Romano può sentirsi più a suo agio a partecipare in modo gioioso al pride di Roma, un Toscano

a quello di Viareggio etc. ) e siccome la partecipazione ai pride è rimessa totalmente alla iniziativa e buona

volontà dei singoli, non ci vuole chissà cosa perché si produca un effetto del genere.

 

Basta l'ombra di un senso di colpa, che mi pare ben presente nella Comunità italiana, sia in chi è

più sobrio sia in chi lo è meno, a determinare l'effetto. Noi ci possiamo anche raccontare che è solo

un problema comunicativo, ma non è del tutto vero, non è l'intera verità.

AndrejMolov89

Se mi posso permettere, ho seguito con particolare interesse la questione dei terremoti. Avete ragione entrambi (Loup e Altair). I geologi non escludono un forte sisma, ma la probabilità con cui dovrebbe accadere è bassa.

E' un discorso probabilistico. Per adesso, si nota che gli eventi sismici stanno diminuendo sia numericamente che d'intensità, che il baricentro della distribuzione dei sismi sui territorio si sta spostando verso ovest.

mappa_1_6_1800.jpg

http://ingvterremoti.files.wordpress.com/2012/06/grafico_1_6_1800.jpg ( meglio metterla come link il grafico)

Come vedete dal grafico i terremoti diminuiscono d'intensità, ci sono dei momenti in cui la magnitudo si alza e poi decresce. Sostanzialmente si vede che globalmente l'intensità dei fenomeni va scemando. Questo, però, non è ancora sufficiente per escludere del tutto l'eventualità di un altro sisma.

Per quanto riguarda le strutture. Se una struttura resiste ad un sisma, non è detto che resista ad un altro sisma di pari portata, soprattutto se quella stessa non è a norma. ^_^

Loup-garou
E io ti ho dimostrato che i geologi hanno detto l'esatto contrario

di quello che tu hai affermato: http://ansa.it/scien....html?idPhoto=1

E dov'è che l'avrebbero fatto?

 

Qui mi sembra proprio un problema di incomprensione dell'italiano.

Più è forte una scossa meno è probabile. Ci sono decine e decine di scosse al giorno, la maggior parte delle quale non è nemmeno percepibile e quasi tutte quelle percepite fanno solo venire un po' di paura. Di tutte queste scosse quante, quattro hanno causato danni rilevanti in due settimane?

 

E a Bologna è morto qualcuno? È crollato qualche albergo? No.

 

Di questo stiamo parlando. Di qualcosa che è successo in due giorni su due settimane e anche in quel caso non avrebbe ucciso Ianthe.

 

Facciamo così, proviamo a passare al concreto. Quantificatemi la probabilità "percepita" (autorizzo a essere irrazionali, non voglio prove) che Ianthe muoia per terremoto andando a Bologna. 5%? 1%? 0,5%? 0,01%? Di più, di meno? Quanto?

 

Per quanto riguarda le strutture. Se una struttura resiste ad un sisma, non è detto che resista ad un altro sisma di pari portata, soprattutto se quella stessa non è a norma. ^_^

Certo, nulla è detto e tutto non è escluso... Ancora una volta, è un discorso di probabilità.

Considerato che persino all'epicentro del terremoto sono crollate davvero pochissime strutture, l'albergo a Bologna è veramente l'ultimo dei miei pensieri. Evidentemente, le strutture in Emilia non mi sembrano costruite tanto male, no?

Loup-garou[/color]' timestamp='1338661260' post='572311']

E a Bologna è morto qualcuno? È crollato qualche albergo? No.

 

Di questo stiamo parlando. Di qualcosa che è successo in due giorni su due settimane e anche in quel caso non avrebbe ucciso Ianthe.

 

[...]

 

Facciamo così, proviamo a passare al concreto. Quantificatemi la probabilità "percepita" (autorizzo a essere irrazionali, non voglio prove) che Ianthe muoia per terremoto andando a Bologna. 5%? 1%? 0,5%? 0,01%? Di più, di meno? Quanto?

 

Mi sono stancata Loup: come non ti sei preso la briga di rispondere alle varie puntualizzazioni da me fatte stanotte, allora neanche vedo in virtù di cosa dovresti tirarmi in ballo con esempi che a questo punto inizio a trovare sgradevoli e fuori luogo; alla mia pelle so badare da sola, quindi dacci pure un taglio con l'esempio dell'albergo e passa oltre.

Tra l'altro non so se ci andrai al Pride - e a questo punto sarei davvero curiosa di saperlo - ma sta di fatto che io intanto le mie prenotazioni le ho mantenute con riserva e se continuo a fare certi appunti è perché semmai non sopporto che i ragionamenti inerenti a più aspetti vengano tacciati di "irrazionalità", tanto più che tu per primo non hai fornito alcuna "certezza" (perché è impossibile averne, lo sai benissimo).

Se dovessi andare a un pride a 400 km dalla mia città,

vorrei godermelo, vorrei che fosse piacevole e valesse i soldi spesi.

Se per qualsiasi motivo diventasse ansiogeno - per il terremoto,

perché non voglio incontrare Almadel o perché sono agorafobica -

lascerei perdere.

 

Non c'è bisogno di rischiare di morirci per volerlo evitare.

Io lo eviterei anche solo per non svegliarmi col batticuore,

anche se poi oscillasse a mala pena un lampadario.

 

Ognuno ha la sua sensibilità su queste cose, Loup: a te non importerebbe, perché le tue razionali considerazioni probabilistiche ti rassicurano, tu sei pronto a fare ciao ciao con la manina al lampadario che oscilla, aspettando tranquillo che la scossa passi. Altri magari resterebbero tesi tutto il giorno, senza godersi niente del Pride, pur sapendo bene tutta la storia delle probabilità ecc..

Non sono reazioni che si vincono con argomenti razionali, semplicemente ognuno la vive a modo suo - e visto che nessuno ci paga per andare al pride, non condanno chi lascerà perdere perché la vivrebbe troppo male. Dev'essere un divertimento, non un'ansia.

 

 

 

Loup-garou

Ma io infatti non ho nessun problema con le sensibilità personali.

 

Forse dobbiamo ricordarci come siamo arrivati a questo punto. Nei primi interventi alcuni avevano sostenuto che il Pride non si sarebbe dovuto fare. Io ho detto che non ero d'accordo e non ne vedevo la ragione.

Alla mia domanda "Perché mai avrebbero dovuto annullarlo" Ianthe mi ha risposto con una piccola lista a punti, e il punto numero # 1 era la fantomatica questione sicurezza (che nessuno mi ha ancora saputo, non dico argomentare, ma nemmeno illustrare a dovere).

 

Questa non è una questione di sensibilità personale. A me dell'albergo di Ianthe o di Casper non è che interessi molto, il problema è che sono state le uniche "questioni di sicurezza" che mi sono state portate. (Spero che non mi chiederai di considerare il batticuore di Ianthe una questione di sicurezza.)

Quando mi darete qualcosa di più serio da valutare, smetterò di elucubrare sui modi in cui (non) potrebbe morire o prendersi uno spavento Ianthe.

Sulle paure personali c'è poco da dire,

anche se mi suona un po' strano esprimere questi timori

in un forum in cui scrivono anche dei Bolognesi.

Se io avessi paura che mi crolli l'albergo direi qualcosa tipo:

"Mi spiace gente, ho il matrimonio di mia cugina il nove!"

 

Per me la notizia rimane che per la solidarietà alle vittime

si sia deciso di accorciare il corteo.

Giusto per chiarire... guardate che io la mia prenotazione dell'hotel l'ho fatta, non ho mai pensato di annullarla, non vedo l'ora di essere a BO e vedere un po' di voi e altri amici, ecc ecc ecc.

Semplicemente, mi pareva chiaro, mi domandavo se e quanto fosse sicuro e opportuno il Pride, dato che è comunque un evento che prevede l'affluenza in città di decine di migliaia di persone, da nutrire, alloggiare, ecc... e mi pare, anche dai vari interventi di @Isher, @Almadel, @Hinzelmann, di non essere il solo che si interroga su come la cosa sia gestita, anche a livello di "immagine". Non ho espresso un giudizio, ho espresso una mia opinione. :D

Sulle paure personali c'è poco da dire,

anche se mi suona un po' strano esprimere questi timori

in un forum in cui scrivono anche dei Bolognesi.

Se io avessi paura che mi crolli l'albergo direi qualcosa tipo:

"Mi spiace gente, ho il matrimonio di mia cugina il nove!"

 

... Ma dato che la questione "albergo" non è centrale e il ritenere opportuno un annullamento del Pride si basa anche su altri aspetti, al massimo direi che si stanno facendo delle considerazioni soggettive e non; visto che poi ci si riempie tanto la bocca di parole come "comunità", "diritti", "orgoglio" e molto altro ancora, non vedo perché allora si dovrebbero accampare scuse per comunicare la propria rinuncia al Pride.

Non si vuol considerare Bologna affetta dalla peste del 1349 o incitare qualcuno a demonizzare il terremoto oltre il dovuto: c'è semmai la voglia di andare un po' oltre l'idea del "perché a loro farebbe piacere", "perché ci stanno dei diritti da rivendicare", "perché dobbiamo lottare".

parole_alate

Ma allora discutiamo di questi aspetti!

 

A me non sembra sensato, vista com'è la situazione in italia, subordinare le rivendicazioni lgbt alla situazione dei terremotati. Non mi sembra nemmeno opportuno mettere queste due situazioni su un piano di paragone, per cui se sostieni attivamente l'una non sostieni l'altra: sia come effetto mediatico che come ragione profonda.

Non capisco bene perchè dovremmo avere voglia di andare oltre questa idea. :sorriso:

 

Poi siamo d'accordo che Bologna è stata una scelta sfortunata; ma le condizioni ora sul campo sono queste. Quindi, cosa fare?

Non è questione di sostenere attivamente l'una o l'altra: come sono state fatte delle considerazioni su eventi come la parata del 2 giugno, non capisco perché dovremmo esimerci dal farne sul Pride.

Probabilmente è un discorso anche molto legato a come vengono vissute le rivendicazioni sociali in Italia, ossia in maniera decisa (tant'è che dei Pride si parla anche in termini di "valvole di sfogo", perché socialmente parlando siamo ancora ben lontani dall'apertura delle altre nazioni), solo non sono convinta che questo sia l'approccio migliore in relazione al luogo e al periodo.

 

Poi l'ho detto: io stessa ci andrò perché voglio avere fiducia nel come verrà gestito l'evento, ma che non mi si venga a dire che a livello mediatico o sociale il Pride di Bologna avrà lo stesso impatto che avrebbe potuto avere tre settimane fa, perché (e questo tu per prima potresti confermarlo) c'è anche gente con i nervi a pezzi e/o che certo non vede nel Pride un qualcosa di "utile" o "interessante".

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