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Pride nazionale di Bologna senza carri e con molte iniziative di sostegno alle zone terremotate.


Alex.

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A me non sembra sensato, vista com'è la situazione in italia, subordinare le rivendicazioni lgbt alla situazione dei terremotati.

 

Facciamo uno schemino?

 

Pride: +1 punto diritti LGBT

Pride post-terremoto: da -5 a +0,01 punti diritti LGBT

 

Il secondo punteggio si produce per il famoso "zappa sui piedi effect", che,

benché molto noto, risulta a molti davvero difficile da capire.

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La penso come Altair....

 

Io e altri amici che scrivono pure qui abbiamo una certa idea: se vediamo prendere la solita piega al corteo di sabato ce ne andremo.

E poi, vediamo che impostazione avranno i servizi dei TG e gli articoli sui quotidiani. Spero quella giusta, ma temo quella sbagliata.

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Quindi secondo voi non è stato già deciso?

I giornali amici non hanno già deciso che saremo rispettosi qualsiasi cosa facciamo

e i giornali nemici che terremo un comportamento indecoroso a prescindere?

Abbiamo davvero un margine di qualche tipo?

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Su questo sono tristemente d'accordo con @@Almadel , i giornali dicono sempre e solo quello che gli fa comodo dire dei pride, non a caso quando fanno un articolo a riguardo usano sempre foto di tettone brasiliane, non certo di coppie felici e comuni. Come ho già espresso nel mio primo messaggio apprezzo il fatto che gli organizzatori abbiano deciso di fare una manifestazione più sobria e un mercatino di sostegno ai terremotati, ma temo che una manifestazione simile, per quanto sobria possa dimostrarsi, in questo momento non può che portarci ulteriori guai. In cuor mio spero di sbagliarmi e spero che si riveli il pride più bello e più UTILE della storia, ma purtroppo temo che darà solo un motivo in più ai bigotti per parlar male di noi. Io partecipo sempre volentieri ai pride, stavolta avevo già fissato un impegno per il 9 Giugno, ma sinceramente tra scegliere di andare una giornata al pride a sfilare e passare una giornata nei comuni colpiti a dare una mano come posso, in questo momento, avrei scelto la seconda opzione.

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Ma perché la scelta deve essere

tra sfilare al Pride e dare una mano nei comuni colpiti?

E non tra aiutare la ricostruzione e il matrimonio di tua cugina?

O rispetto a una serata in discoteca?

Invece di andare la parrucchiere non puoi dare quei soldi ai terremotati?

 

Non possiamo fare sempre una lista delle priorità

e mettere i nostri diritti sempre in fondo.

 

Perché sempre noi?

Perché chi è andato alla parata del 2 Giugno o alla visita del Papa,

perché chi va alle partite di calcio o in qualsiasi altro posto

non dice "preferirei essere a ricostruire Mirandola"?

Eppure non si tratta mica del loro futuro.

 

Io penso che ci sentiamo in colpa per la nostra omosessualità

e sacrificare le nostre "occasioni" come gay e lesbiche

in nome di qualcosa di più alto ci fa sentire meglio.

 

In occasione della visita del Papa gli Atei hanno detto: "Date i soldi di quella manifestazione ai terremotati!"

In occasione della parata militare del 2 Giugno i Pacifisti hanno detto "Non fate la parata, andate nelle zone colpite!"

In occasione del Gay Pride gli Omofobi hanno detto... ah no, non sono stati gli Omofobi, siamo stati proprio noi...

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Allora vorrà dire che sono atea, omofoba e pacifista perché io quelle frasi le ho dette tutte e tre. Non ho detto che dobbiamo mettere i nostri diritti in secondo piano ( il nostro diritto di manifestare semmai, non abbiamo la certezza però che serva a qualcosa, anzi per ora non è servito ad un bel niente ), ho detto che forse sarebbe stato meglio farlo in un altro momento e forse anche in un altro luogo.

 

E comunque si, metto prima il diritto di avere un tetto sopra la testa al diritto di potersi sposare, non per questo credo che sia giusto rinunciare ad uno dei due. Dubito che ai gay terremotati che vivono nelle tendopoli con il costante terrore che ci siano nuove scosse interessi molto in questo momento di potersi sposare.

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Almadel proprio perché penso che i diritti gay siano una priorità

vorrei che si spostasse il pride per metterlo al riparo da potenziali

critiche (oltre alle critiche classiche, che come sapete in parte

condivido).

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Allora vorrà dire che sono atea, omofoba e pacifista perché io quelle frasi le ho dette tutte e tre. Non ho detto che dobbiamo mettere i nostri diritti in secondo piano ( il nostro diritto di manifestare semmai, non abbiamo la certezza però che serva a qualcosa, anzi per ora non è servito ad un bel niente ), ho detto che forse sarebbe stato meglio farlo in un altro momento e forse anche in un altro luogo.

 

E comunque si, metto prima il diritto di avere un tetto sopra la testa al diritto di potersi sposare, non per questo credo che sia giusto rinunciare ad uno dei due. Dubito che ai gay terremotati che vivono nelle tendopoli con il costante terrore che ci siano nuove scosse interessi molto in questo momento di potersi sposare.

 

Ti stupirà ma è proprio in momenti come questi

che la gente sente di più il bisogno di sposarsi.

 

Quello che ti voglio dire è che se vuoi aiutare i terremotati

sei liberissima di farlo in qualsiasi momento

e non hai alcun bisogno di rinunciare a qualcosa di importante

pur di andare a prestare soccorso.

 

Almadel proprio perché penso che i diritti gay siano una priorità

vorrei che si spostasse il pride per metterlo al riparo da potenziali

critiche (oltre alle critiche classiche, che come sapete in parte

condivido).

 

Riesci a farmi un altro esempio con qualcosa che non sia gay?

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La parata del 2 giugno ad esempio.

 

Io ero uno dei sostenitori, visto che ormai i soldi erano già stati spesi.

Ma il fiume di critiche anti-poltiche che ne sono seguite mi ha fatto

realizzare quanto l'impatto mediatico sia forte in questi casi.

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Ti stupirà ma è proprio in momenti come questi

che la gente sente di più il bisogno di sposarsi.

 

In questo caso rispondo esattamente come mi rispondesti tu nel topic della bisessualità. Portami un omosessuale, terremotato, che attualmente vive nelle tendopoli, alla quale in questo momento interessi più sposarsi con il suo compagno piuttosto che sapere con certezza che domani non morirà per l'ennesima scossa e che potrà rientrare ( o riavere ) nella sua casa. Quando me lo porterai qui in testimonianza ci crederò.

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Vedi il fatto, Altair?

Tu non sei un militare, quella parata per te non ha alcun significato.

Infatti i militari e il Presidente della Repubblica hanno ignorato le vostre critiche,

perché sanno che provengono da persone che non ne apprezzano il significato.

E gli Alpini possono sfilare senza vergogna, perché poi ci vanno davvero ad aiutare.

 

Per questo parlo della nostra vergogna. Noi come al solito preveniamo le critiche degli omofobi;

le facciamo nostre prima ancora che essi parlino: perché scontiamo una condizione di minorità.

 

In questo caso rispondo esattamente come mi rispondesti tu nel topic della bisessualità. Portami un omosessuale, terremotato, che attualmente vive nelle tendopoli, alla quale in questo momento interessi più sposarsi con il suo compagno piuttosto che sapere con certezza che domani non morirà per l'ennesima scossa e che potrà rientrare ( o riavere ) nella sua casa. Quando me lo porterai qui in testimonianza ci crederò.

 

Posso portarti svariati esempi di omosessuali che vivono a Bologna

più interessati a fare un Pride fatto bene per i loro diritti

piuttosto che preoccuparsi che la terra trema ancora.

(Anche nel documento viene specificato che l'iniziativa parte da gruppi esterni)

Lo puoi benissimo notare anche da questa discussione:

più le persone vivono vicino all'epicentro

meno sono interessate a questa discutibile prova di solidarietà.

 

(In ogni caso l'idea del mercatino solidale la trovo molto bella,

sono invece molto irritato da quella di dimezzare il corteo)

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@Almadel, ma perché si parla solo di quanto pensano i gay o i bisessuali?

È un punto di vista che sto iniziando a trovare ai limiti dell'egoistico perché, indipendentemente dalla sessualità, ci stanno persone aventi problemi e che guardano a diritti basilari come l'avere di nuovo una casa o una condizione di apparente autonomia, non il potersi sposare.

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Beh, io parto dal concetto che se ad un omosessuale in una situazione di tale disagio non interessa una mazza di niente dei diritti dei gay perché rischia ogni giorno la pelle, figurati quanto gliene può fregare ad uno che non è nemmeno omosessuale e alla quale quindi che esistano certi diritti o meno non cambia l'esistenza. Io spero veramente che verrà apprezzata la parata sobria, che verranno apprezzati i mercatini a favore dei terremotati, ma purtroppo temo che la stampa punterà solo a dire quanto gli omosessuali siano "brutti e cattivi" perché hanno deciso di sfilare ugualmente. Chi vivrà vedrà.

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Ianthe, ma lo sai quanti problemi avevano i Neri d'America

quando combattevano per sedersi ovunque in un autobus?

Problemi veri: disoccupazione, alcolismo, Guerra Fredda...

E nonostante questo protestavano lo stesso.

 

Se vi piace credere che ci sono dei gay con dei problemi ben più gravi dei matrimoni

e pensate che questo giustifichi la "riduzione" di un Pride;

perché non pensate ai sieropositivi italiani (che sono ben di più degli sfollati)?

 

Sono certo che anche loro hanno cose ben più importanti del matrimonio a cui pensare...

o contano solo i disgraziati che si vedono in TV?

Vai a chiedere tu a un gay di Malattie Infettive se ha le nostre stesse priorità.

O dì ad Alex. di fare volontariato in ospedale invece di venire al Pride.

 

Questo è solo sfacciato benaltrismo.

E meno male che non siamo attivisti GLBT in Africa!

 

Il mondo è proprio un posto brutto in cui capitano continue disgrazie;

ciascuno di noi si prende un angolino da rendere un po' migliore.

I più bravi riescono sia a manifestare che a rendersi utili quando ci sono problemi;

i meno bravi riescono a fare solo una delle due cose;

i più assurdi rinunciano a manifestare perché non si sono resi utili....

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Almadel qui nessuno sta dicendo che il Pride di Bologna vada annullato,

ma solo che sarebbe meglio (per noi, nel nostro interesse) che venisse

posticipato o trasferito in un altro luogo.

 

Ovviamente sempre che le finanze del pride stesso lo permettano, quest'aspetto

non lo sottovaluto.

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Infatti, nessuno sta dicendo che il Pride non dovrebbe esistere, ma piuttosto che, con tutto quello che è successo, forse sarebbe meglio rimandarlo a quando la situazione sarà un attimo migliorata, far passare un po' di tempo.. non ci dimentichiamo che sono morte 24 persone, che forse non sono niente in paragone all'Aquila o al Friuli, ma sono comunque VENTIQUATTRO persone. Ripeto, io ero contraria anche alla parata del 2 Giugno, per cui non ce l'ho con il Pride, anzi se proprio devo scegliere tra le due cose trovo il Pride molto più lecito della parata.

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Se vi piace credere che ci sono dei gay con dei problemi ben più gravi dei matrimoni

e pensate che questo giustifichi la "riduzione" di un Pride;

perché non pensate ai sieropositivi italiani (che sono ben di più degli sfollati)?

 

Io non penso ci siano "gay" con problemi ben più gravi, ma solo che al momento ci siano "persone" con ben altre preoccupazioni e probabilmente meno inclini di prima a supportare un Pride.

E' chiaro che gli sfollati non saranno tali solo il 9 di giugno, però stare a persistere nell'idea della rivendicazione LGBT non mi sembra il caso per quella che è la situazione attuale (ossia instabile)

Non mi sembra il caso perché la rivendicazione LGBT potrebbe interessare fino ad un certo punto chi dovremmo andare a "sensibilizzare" o chi invece dovrebbe appoggiarci, a meno che per te il Pride non sia una manifestazione fine a se stessa e utile solo se avente la finalità di "valvola di sfogo"; se per te è questo fai pure, ma sappi che dal punto di vista mio e di altri è questione di fare un pessimo favore alla comunità stessa e di un incentrare l'attenzione al momento sbagliato.

Tra parentesi:

 

Vedi il fatto, Altair?

Tu non sei un militare, quella parata per te non ha alcun significato.

Infatti i militari e il Presidente della Repubblica hanno ignorato le vostre critiche,

perché sanno che provengono da persone che non ne apprezzano il significato.

E gli Alpini possono sfilare senza vergogna, perché poi ci vanno davvero ad aiutare.

 

Ti darei ragione su quanto hai scritto ad Altair se stessimo partendo dalle medesime basi per quanto riguarda un paragone tra militari e gay (anche se l'orgoglio dei primi in genere è fondato su modalità e ragioni differenti), ma in questo caso diventa questione di "priorità".

Non avendo altre remunerazioni al di là della conquista sociale siamo probabilmente più liberi di scegliere a cosa dare peso, mentre un militare o avente ruolo nelle FdO può trovare molte più ragioni di noi quando di tratta di ignorare le critiche.

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E poi, il Pride non lo fanno con i nostri soldi, quindi in teoria Napolitano e company dovrebbero ascoltarci eccome se diciamo che non lo vogliamo.

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Silverselfer

Premesso che non ci sarei stato perché il 9 si sposa mia cugina ... la situazione che si è venuta a creare è "seriamente" spinosa.

 

Accorciare il corteo mi sembra proprio stupido e soprattutto senza senso.

 

La soluzione della parata sobria è un flop premeditato, piuttosto sarebbe meglio sospenderla o cancellarla. Invece, io sono fermamente convinto che la comunità gay abbia abbastanza sensibilità e intelligenza da capire senza imposizioni dall'alto, che in quel contesto non è il caso di lasciarsi andare a eccessi. I quali, sia chiaro, non vuol dire far vestire da maschio un travestito, obbligare un effeminato a camminare con il passo dell'oca o boh, far fare la ceretta agli orsi. Semplicemente essere se stessi in un contesto che sta attraversando un momento non proprio gaio. E' andata così, dispiace ma non ci si può far niente; come se ti morisse un parente il giorno avanti della festa.

 

Tenere il timone a barra dritta e andare contro una inevitabile critica generalizzata e generalizzante, sarebbe una scelta rispettabile, ma bisogna comunque capire che produrrebbe uno di quei casi che i nostri avversari continuerebbero a sputarci in faccia ad ogni occasione polemica.

 

Bollare come "paraculata" accompagnare la manifestazione con azioni di solidarietà alle genti coinvolte nel sisma, lo trovo strumentale. Sarebbe una strada percorribile e sicuramente encomiabile, certo sarebbe stato meglio se nata in un contesto meno opportunista, tuttavia rimane un'azione bella e fornirebbe un bel calcio negli zebedei ai detrattori del pride (compresi i gay che si riscoprono militanti solo per parlarne male). Chiaramente ho detto "accompagnare" la manifestazione, non sostituirla ...

 

Per inciso, non si tratterebbe di andare a spalare. Per fare quello bisogna essere addestrati, per via delle famose ragioni di sicurezza, le quali servono a prevenire anche i rischi minimi come la caduta di un cornicione, il distacco di uno stucco dal soffitto di un porticato o scivolare semplicemente su del calcinaccio. Tutte eventualità che normalmente sarebbero annoverabili all'inevitabilità del fato, ma dopo un sisma di tale intensità, in città fatte di palazzi centenari, in una situazione in cui ogni attività municipale è assorbita dall'emergenza, vanno tenute in considerazione.

 

Detto questo, se l'amministrazione cittadina non sospende la manifestazione, significa che la città può sostenere l'impatto di mille persone che sfilano e facendolo si assume la responsabilità della loro sicurezza; quindi presumo che quelle strade siano sicure. Se poi non ci fidiamo dell'amministrazione bolognese, degli ingegneri addetti alla sicurezza eccetera ... è lecito ma non mi sembra il caso di agitare lo spettro di un BIg One, lasciamo questo compito ai preti che sono molto più bravi di noi con le apocalissi.

 

... speriamo bene.

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