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Opera Lirica (ovvero AAA cercasi vociomani)


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Volevo inaugurare un nuovo topic sulla lirica, sperando abbia molto seguito!

 

Vi parla un melomane accanito appassionato di belcanto italiano e opera francese...impareremo a conoscere i nostri gusti, a discutere su esibizioni vocali o semplicemente a postare qualche aria particolarmente bella pur sapendo che arriveranno poi delle critiche percgè nessun cantante è perfetto!... noi melomani siamo molto irrazionali il più delle volteXD

 

@@quint suggeriva di parlare di Cenerentola trasmessa or ora dalla Rai, mi sembra un bell'inizio!

Prima di qualsiasi parere posterei il rondò finale di Cenerentola cantato dalle più grandi interpreti del ruolo:

 

Eleganza, gusto e tecnica perfetta: Teresa Berganza

 

Tecnica eccelente, dolcezza e funambolismo: Martine Dupuy

http://www.youtube.com/watch?v=x69Di2U1q8A

 

Il mito, la rossiniana per eccellenza, una Cenerentola armataXD Marilyn Horne

Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/20414-opera-lirica-ovvero-aaa-cercasi-vociomani/
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Bellissimo topic, anch'io amo l'opera, italiana e francese, ma anche tedesca. Cenerentola è una delle più grandi delizie di Rossini,

e hai scelto tre importanti esecuzioni. Marilyn Horne eccelleva nell'opera seria, in particolare, ma non solo in quella, e ha

insegnato a tutte le altre a cantare Rossini. Hai dimenticato una grande Cenerentola, Frederica von Stade, dolce, incantevole,

raffinata, e di una indovinatissima presenza scenica proprio in questo ruolo che è stato il suo forse più celebrato, insieme con

Cherubino. Di lei proprio la Horne, che la apprezzava molto, diceva "c'è una lacrima nella sua voce". Puoi mettere tu stesso il

video della sua esecuzione di quest'aria, c'è su YT.

Addie Pray

Alla fine hai deciso di aprire il topic dedicato?:-) Tereza Berganza è stupenda ed anche Marilyne Horne. Personalmente se parliamo delle cantanti rossiniane amo Joyce DiDonato come Rosina.

Giusto per cambiare epoca, ma rimanere sempre in tema di "opera lirica sul gay forum":-) posto un pò di Britten:-). Secondo me, a giudicare da questa registrazione, Jennifer Vyvyan rimane insuperabile nel ruolo di Governante

http://youtu.be/V0mUN1cJyQQ

Edited by Addie Pray

Che belloXD qualcuno rispondeXD

@@Isher sulla Horne l'ho detto che è un generale... una Cenerentola con gli attributi!!! Come dimenticare Assedio di Corinto, Semiramide, Bianca e Falliero, Tancredi, Donna del Lago? Io amo lei e Rossini, il mio preferito in assoluto e di cui mi vanto di avere praticamente tutto tranne tre opere(che presto avrò!).

Sulla Von Stade, voce ibrida tra soprano e mezzo concordo... come interpretazione forse solo la Berganza è atrettanto "Cenerentola", ma tecnicamente mi pare inferiore alle tre... certo veleggiamo sulla quasi perfezione!!! Non dimentichiamo a questo punto nemmeno la Valentini-Terrani, grande anche se imperfetta.

 

@@Addie Pray alla fine ho detto:"male che vada scrivo e mi rispondo da soloXD Comunqueho amato soprattutto le pecore nel videoXD scherzo! ammetto di non conoscere Britten, ma ho apprezzato l'ascolto che hai proposto... io sono più sull'Ottocento come gusto.

Sulla DiDonato non lo so... in Rosina passi, come Elena(Donna del Lago) no... mi sembra una voce di soprano che non sfogando in acuto si dedica al repertorio da mezzo e le agilità sono aspirate e non di forza come richiederebbe Rossini (vedi Horne per l'appunto)... vedremo su che repertorio si butterà... spero non le venga in mente di rovinarsi e rovinare il Rossini serio.

 

Posto, visto che siamo in tema rossiniano, un'aria foriera di successo per questo topic cantata dalla pù grande cantante del Dopoguerra e una dell più grandi in assoluto: Joan Sutherland

http://www.youtube.com/watch?v=nhJIiQdVbHo

Edited by GreenLamb

Si, la von Stade oscillava tra Soprano e Mezzosoprano, ma era più Mezzosoprano (altrimenti non la amerei tanto): ha virato verso il soprano

nella seconda parte della sua carriera, mi sembra. E fai bene a ricordare la Valentini Terrani, che però non definirei imperfetta, rossiniana verace.

Se n'è andata crudelmente troppo presto. La Berganza è quella che mi ha sempre meno emozionato, ma riconosco tutte le qualità che le sono

generalmente riconosciute. La Horne sovrasta tutte. Anche Shirley Verrett, come Neocle, merita un grande tributo.

 

Visto che si parla di Britten, non dimentichiamo la grandissima Maureen Forrester:

 

Edited by Isher

@@Isher con la Verrett sfondi una porta apert!! Una voce straordinaria e la capacità di dare tutta se stessa... ineguagliabile come Seymur nella Bolena con La Sills (altro mito), persino superiore alla Horne in quel caso (perfetta tecnicamente, eccezionale nelle variazioni, ma il personaggio non emerge... poi la parte è troppo acuta per lei), splendida Dalila e rovente Eboli solo per citare tre ruoli e tre repertori diversi!

 

http://www.youtube.com/watch?v=-0GAV15KRW8

Addie Pray

Quanti anni ha Forrester qui, una cinquantina? E' una fantastica miss Baggott:-)

Visto che parliamo di Don Carlo, colgo occasione di chiedervi, quali sono le vostre voci maschili preferite?

Personalmente adoro Siepi

http://youtu.be/K05Y5LWxfBE

Edited by Addie Pray

@@Addie Pray

No, qui la grande Maureen ha 59 anni! E' una fantastica Miss Baggott, di una musicalità estrema, con una giusta vena di follia, e la sua grande

voce di Contralto :-

Anch'io adoro Cesare Siepi, e va bene, adoro quest'aria in particolare (la cantavo, anche, come studente s'intende, in passato)

 

@@GreenLamb

Si, hai citato i tre più grandi suoi ruoli, Eboli inarrivata, ma anche grandissima Dalila e grandissima Seymour. Ma cosa non ha cantato da grandissima

la Verrett? Niente. Anche a personaggi minori, come Federica nella Luisa Miller, ha conferito una grandezza.

Ma non dimenticare il suo più grande ruolo come Soprano: Lady Macbeth.

Io l'ho sentita come Soprano in Messa di Requiem di Verdi: dirigeva lei, più che il direttore che non so più chi fosse; e in Carmen, alla Scala.

Le parlai, nel camerino. Le chiesi se non intendeva cantare più come Mezzosoprano (la cosa mi preoccupava). Mi rispose, con un lampo pieno di vita

e di volitività negli occhi: "No, perché a me piace cantare as Mezzo"

Edited by Isher

@@Isher quanto ti ammiro! Davvero! Che fortuna che hai avuto ad ascoltare gli ultimi mostri sacri... io sono troppo giovane purtroppo! Meno male che ci sono le registrazioni...

Sì in effetti come Lady fa accapponare la pelle, un portento anche se ha affrontato il ruolo relativamente tardi, invece dissento su "inarrivata" come Eboli perchè la Stignani o la Bumbry, per citare le prime due che mi sovvengono, non sono da meno (forse meno coinvolte nel personaggio, questo sì...).

Mi pare di capire che hai un debole per i mezzosoprani... c'è un motivo in particolare?

Ti dedico la Ebe come Dalila, anche se la conoscerai di certo riascoltara è puro piacereXD

 

@@Addie Pray (pensavo fossi un ragazzo da nome e foto... pardonXD) bellissimo l'ascolto, un classico, ma sempre emozionante!

Allora, io sono un cultore della voce femminile in toto a dire il vero, con predilezione assoluta per il canto di agilità da Haendel a Zerbinetta (anche Cunegonda includo: l'ultima aria di coloratura probabilmente)XD

Sui maschietti la risposta mi viene più difficile perchè mi concentro sempre sulla voce femminile di solito...

Cito alcuni tenori che apprezzo moltissimo da aspirante esponente della categoriaXD Alfredo Kraus, Nicolai Gedda, Pavarotti (fino alla fine dei '70 e in repertorio a lui consono... poi cantava con la Sutherland, idolo vivente e cantante!), Corelli e Del Monaco, poi, a parte, eccezionali, unici e irripetibili (anche se ognuno con qualche difetto) Chris Merritt e Rockwell Blake e William Matteuzzi (è un pò un caso a sè con quella vocalità assurda... ma mi piace moltissimoXD)

 

Due parole sulla Cenerentola targata Rai perchè non se ne merita di più! Regia bruttina e troppo ondeggiante (è nell'Italiana che parlano del vascello tra i flutti, non in Cenerentola!!!), cast non eccezionale, ma almeno non ha fatto danni (la protagonista era un pò sciatta, ma è giovane... però che l'abbiano scelta solo per il viso l'ha ammesso pure Verdone. Alidoro dovrebbe essere un bassò cantante, non un baritono o un tenore corto artificiosamente scurito... altrimenti anch'io potrei cantarlo! Il tenore credo abbia voce microscopica, ma almeno non cerca di strafare... ricorda Alva in miniatura. Dandini non mi è piaciuto! Le agilità non si scempiano in tal modo!), inserzioni di parti animate dal senso incomprensibile, la suddivisione altrettanto insensata. Però ciò che più conta sono i tagli che hanno massacrato la partitura: arie intere, concertati, tutti i recitativi (chi non conosceva la trama non ha capito nulla di certo)... una vergogna per Rossini e per la Rai che così fa disinformazione! Non riesco poi a tacere della boiata della scarpetta, poi dimenticata, ma soprattutto dell'inserimento dei balletti dell'Armida alla fine del primo atto.. cioè, l'idea in sè, per quanto pervers e abominevole, ci poteva stare in quanto l'ultima parte dei balletti ha lo stesso tema (poi sviluppato in modo parzialmente diverso) della cabaletta di Alidoro, ma non con queste modalità! Questi splendidi, davvero splendidi, balletti dell'Armida, opera che amo, sono stati ridotti da 20 a neanche 5 minuti, senza contare che alla fine del balletto Alidoro ripete "l'innocenza brillerà" in luogo del coro che nell'Armida ripeteva "tutto spira d'Armida all'aspetto, etc"...... ma che senso ha? Nessuno! Ripeto: Povero Rossini!!!

 

Scusate ma io non posso non infervorarmi quando assisto a certe scene. Vi avevo avvertito che sono un melomane accanito, peròXD

 

Ah, ieri mi è arrivata la Maria Padilla di Donizetti, autore secondo solo a Rossini nella mia hit personale, dopo un secondo ascolto proverò a fornire una breve recensione perchè meritano moltissimo queste opere oggi dimenticate!

 

Visto che siamo in tema di Armida, posto la grottescamente difficile "D'amore al dolce impero" cantata dalla più completa Armida che abbia affrontato il ruolo (onde evitare incompresione rimarco subito che la Callas, inumana nel ruolo, e la Deutekom, eccezionale pure lei, la cantarono piena di tagli), cioè June Anderson.

http://www.youtube.com/watch?v=nzRkxC7bmI8

 

Ma sono l'unico che desidererebbe sapere com'era davvero la voce della Colbran?

@@wasabi grazie milleXD

Sono davvero contento che, anche se pochi, possiamo deliziarci con argomenti ritenuti abitualmente ed erroneamente troppo elitari!

Se la gente ascoltasse almeno un'opera in vita sua e non parlasse per sentito dire o per stereotipi infondati... ma qui già rasentiamo l'utopia!

Non so i tuoi gusti... ma ti dedico la divina Marilyn (quasi a fine carriera) come insuperabile Arsace in Semiramide.... come avrai capito sono fissato con RossiniXD

http://www.youtube.com/watch?v=Hu8O6LAtirw&feature=fvwrel

Addie Pray

@@Isher A 60 annni quasi cantare cosi! E' incredibile. Scusami la domanda personale: sei diplomato in canto?

@@GreenLamb Grazie per la recensione della Cenerentola alla Rai, adesso smetto di pentirmi di averla persa:-))

Giusto per nominare qualcuno più giovane:-) Adoro Cecilia Bartoli, ha un timbro particolarissimo. Posto la mia arietta preferita dalla raccolta di Parisotti, la fa diventare veramente un bijoux

@@Addie Pray No, non mi sono diplomato, ho fatto solo 4 anni, e ho anche cominciato tardi.

E' vero, cantare a quasi 60 anni così è un miracolo, anche se le voci gravi "durano" più a lungo. Straordinaria è la musicalità, poi.

 

@@GreenLamb Mi riferivo implicitamente alle cantanti della generazione della Verrett: la Stignani è stata una Eboli celebrata in tutto il mondo,

e la sua voce è stata la più bella del Mezzosoprano del Novecento. Un canto più oggettivo, più classico, il suo. Basta sentirla in Orfeo,

Azucena, Dalila (un clarinetto, in Dalila). La Verrett aveva anche delle imperfezioni: un registro medio debole, la sua voce non era omogenea

(il massimo dell'omogeneità lo ha raggiunto invece proprio la Stignani), eppure fascinosa proprio in queste imperfezioni. E' anche la forza della

personalità che impressionava. Adoro la Bumbry, per temperamento una delle più grandi Amneris.

 

Certo che prediligo il Mezzo e il Contralto! Che domande! :-)

 

In omaggio alla Verrett, posto due spirituals tratti dal suo concerto d'addio a Parigi nel 1995:

 

@@conrad65 Hai postato il numero più bello, sublime, dello Stabat Mater di Pergolesi e il meglio eseguito nella già bellissima

esecuzione della Valentini Terrani e della Marshall, entrambe al massimo di invasamento e identificazione musicale nelle loro parti,

splendidamente dirette da Abbado. Esiste anche una antica incisione, che una voltà L'Unità dette in vendita col giornale,

con Maureen Forrester, la quale canta con la cosiddetta "voce argentea", che solo pochissimi Contralti possono fare, l'ultimo

«Paradisi gloriam». Se qualcuno fosse capace di reperirla! pagherei non so cosa per poter non dirò averla, ma anche solo sentirla.

Che bella affluenza che si sta creando! Sono molto contentoXD

 

@@conrad65 grazie del bellissimo ascolto! E'davvero un gioiello lo Stabat Mater in questione, e le cantanti hanno fatto un ottimo lavoro! Continua a intervenire, mi raccomando ;)

 

@@Addie Pray sì non ti sei perso nulla... io l'ho seguito con molti turbamenti solo perchè era Rossini... o meglio... sarebbe dovuto esserlo!!! La Bartoli era ancora una cantante seria in questa arietta, non bellissima, ma resa deliziosa... subito dopo cerco di esprimermi sulla Bartoli...

 

@@Macsi conoscevo questo video... secondo me la Bartoli è un caso strano! Da una parte mi piace perchè ha carisma e fa cose fuori di testa, era partita anche bene (fino al 2000) , ma poi è diventata leggermente grottesca. Tecnicamente ha molti problemi perchè infatti a teatro canta 1 sola opera l'anno (e spesso con amplificazione elettronica).. poi vabbè l'estensione, ma nei gravi soffoca o parla e negli acuti grida o cala, le agilità poi sono martellate e secche, le può fare solo veloci e spezza il legato perchè di pura gola o glottide... peccato perchè non era male quando era partita! Comunque mi sta simpatica e, nonostante tutto ho diversi suoi cd e opereXD

 

@@Isher io e te abbiamo gusti pressochè coincidenti mi saXD ho amato il video della Verret! L'anima che ci ha messo in quegli spirituals... unica!

 

Nota a margine: acquistate Maria Padilla di Donizetti perchè è fantastica come opera!

 

Oggi vi posso dedicare un ascolto di coloratura per rallegrare la serata! Come ci giocava Bubbles con la voce nessuno pù!!!

@@Aquarivs non per fare il guastafeste (un pò lo sonoXD) .....ammetto che abbia una voce molto carina, gradevolee agile, ma è microbica pure questa! Però resta nel suo repertorio e non fa disastri! La apprezzo come Fiorilla nel Turco in Italia di cui ho la registrazione, e nel cd di coloratura con la Horne e la Sutherland dove penso sempre a quanto sia simpatica e bravina... ma rispetto alle altre due non c'è davvero storia! (La Sutherland credo avesse una voce 15 volte più grande in effetti... non che le dimensioni siano tutto nel canto... ma essere uditi in teatro dovrebbe essere l'obiettivo privato sennò si fanno solo cd come la Bartoli!)

 

@@Isher cosa pensi della Bartoli?

@@GreenLamb Abbiamo gusti, e giudizi, quasi identici, Attivista GreenLamb :-) Non avevo voglia di parlar male della Bartoli, perché si entra in un discorso troppo tecnico, ma quello che hai detto è del tutto esatto. Ha già dato il meglio di sé, la fama l'ha resa troppo sicura di sé ed eccentrica nel grottesco. La voce mostra difetti e l'intonazione nella coloratura talora è approssimativa. Ha puntato troppo sul personaggio, forse le sta venendo meno il rigore.

 

Mi fa piacere che tu abbia colto l'anima pazzesca che la Verrett mette in quei due spiritual, eseguiti in quel concerto d'addio.

 

Qui esegue la prima aria di Eboli, la cosiddetta Canzone del velo, di fronte a un pubblico francese troppo trattenuto, nell'applauso finale, con una grazia e un fascino assoluti, deliziosa quando accenna un passo di danza, magnifica tanto nelle note gravi quanto nelle note acute, straordinaria soprattutto nel secondo vocalizzo (molto sensuale). Forse il La finale avrebbe dovuto essere tenuto mezzo secondo di più, ma chi se ne importa XD

 

[media=]

[/media] Edited by Isher

Ma infatti non voglio entrare in polemiche assurde... diciamo che è un fenomeno nel bene o nel male @@Isher ! (e tutto sommato è simpatica, ma col canto c'entra poco!)

 

La Verrett è da inchino... se fossi stato tra il pubblico io sarei balzato in piedi e mi sarei spellato le mai!!! Io amo gli acuti lunghi, ma in questo caso l'ho trovato di lunghezza perfetta! Che grazia, che eleganza, che aplomb nell'affrontare un brano pazzesco per difficoltà! Qui gli esordi belcantisti si sentono e fanno la differenza! Dopo attento meditare penso che questo ascolto potrebbe piacerti... un'aria straordinaria per tenore, made by Rossini nella mia amata Zelmira. Rocky è un mito!!!

Sarebbe impossibile non ammirarlo. Vero Tenore rossiniano, con note acutissime tersissime, pre-ottocentesco, o meglio primo-ottocentesco, anzi primissimo-ottocentesco,

un tipo di vocalità che si è poi perduta del tutto (mentre, in un certo senso, il Contralto rossiniano rivive in qualche modo nel Soprano drammatico d'agilità).

 

Sì, il La acuto della Verrett è perfetto, mi hai convinto!

 

Cambiando assolutamente genere, e voci, ecco il grande duetto dei due Bassi nel Don Carlo, Il grande inquisitore e Filippo, pezzo straordinario, politico e musicale!

 

http://www.youtube.com/watch?v=yVNg6S3Rmzk

Concordo su tutto... strano eh ;)

Se vuoi acuti tenuti allo spasimo sul versante femminile, la prima a cui penso è la Gruberova... ti piace? Io adoro la EditaXD (anche se non è proprio per lei Anna Bolena io la amo comunque...)

 

Bello l'ascolto... però, non pensare male di me @Isher... ma io non digerisco molto il tardo Verdi, a parte Aida... Don Carlo mi piace a tratti (Tu che le vanità è il paradiso, e anche le arie di Eboli), Otello e Falstaff li trovo pesantucci... credo che li apprezzerò appieno da più grande...

Ah, non parliamo di Wagner... anche se ho deciso che ci riproverò con Tannhauser...

Addie Pray

@@conrad65 Amo questa registrazione di Stabat Mater, questo cd sta sempre nella mia macchina:-)

 

Anch'io ho una predilezione per Cecilia Bartol

 

Almeno siamo in due su questo forum:-)

 

Tecnicamente ha molti problemi

 

E' vero questo e li ha sempre avuti anche nei suoi anni migliori, però è fantastica perché i suoi limiti tecnici li maschera in un modo che i difetti sembrano pregi, per esempio lei ha un'evidente difficoltà quando cambia il registro, però questa difficoltà appare quasi come una particolarità timbrica, anzi, questo suo suono un pò "sporco" ha qualcosa di attraente:-) Riguardo l'intonazione approssimativa, posso dire che secondo me è un risultato della scelta del repertorio che non le si addice molto. E' diventata popolare e può permettersi di di fare scelte non molto felici e cantare il repertorio che la attira.

 

 

Cambiando assolutamente genere, e voci, ecco il grande duetto dei due Bassi nel Don Carlo, Il grande inquisitore e Filippo, pezzo straordinario, politico e musicale!

 

Mamma mia, bellissimo, al di là del fatto che Don Carlos è una delle mie opere preferite, Cristoff e Neri sono perfetti, la cosa che mi colpisce di più è la dizione chiara e limpida.

@@GreenLamb Shhh, è un segreto ma anche io non vado pazza per Wagner:-),le uniche due opere che sono riuscita a vedere dall'inizio alla fine senza sbadigliare erano Lohengrin e Das Rheingold, non mi potrebbe passare nemmeno per l'anticamera del cervello ad andare a vedere Il crepuscolo degli dei - 5 ore, ma stiamo scherzando! Secondo me era un egocentrico malato di "gigantismo":-)

@@Addie Pray che belloXD Non sono l'unico allora!!! Io ho in dvd Oro del Reno e Vachiria... le ho ascoltate di seguito senza pause oltretutto... ho una grande resistenza, ma sono davvero impossibili da digerire con quei numeri dilatati all'infinito e le tessiture che portano i cantanti a gridare... Concordo sulle manie di grandezze del personaggio: doveva fare il letterato, ma non il compositore d'opera... si vede che non aveva la più pallida idea di come trattare le voci... sarò troppo abituato al belcanto dove la voce è la base di tutto!

Comunque pian piano me lo farò piacere... entro i 60 anni ce la potrei fare... intanto partirò da Tannhauser, che mi è stata consigliata da Conrad come l'opera meno wagneriana di WagnerXD

Comunque la Bartoli è simpatica alla fine (le sue facce mentre canta sono grottescamente divertentiXD)... apprezzo che tu, pur ammirandola, ne riconosca i difetti perchè è segno di onestà intellettuale, dote fondamentale che apprezzo oltremodoXD

 

Penso di essere uno dei pochi, ma, secondo me, la perfezione nell'opera sta nel periodo tra Rossini e Verdi fintantochè i numeri chiusi sono rimasti la base del melodramma, pur con ampliamenti e variazioni... l'idea della musica continua è per me fastidiosa e i raccordi tra le parti mi sembrano spesso sgradevoli o raffazzonati (meglio un sano recitativo o le soluzioni di recitativo accompagnato o declamato del Rossini serio o di Bellini e Donizetti).... ma credo sia un mio limite...lo supererò maturando suppongo!

Dopo di ciò credo che @@Isher ci bacchetterà entrambi!XD

 

Oggi ho scelto un ascolto divino e toccante: la mitica Beverly nella scena della confessione della Maria Stuarda di cui è stata la somma interprete vocalmente e interpretativamente, pergiunta senza tagli! (non me ne vogliano la Gencer, la Sutherland, la Cuberli, la Gruberova e la Devia... voglio tanto bene anche a ognuna di loroXD)

@@GreenLamb @@Addie Pray Perché vi/ti dovrei bacchettare? Vi trovo entrambi adorabili, e rispetto i vostri gusti. E tu, Attivista Green,

hai una preparazione operistica ottima, tipicamente gay: quando un gay si mette sull'opera, e la ama, sa tutto su di essa, scatta la

fissazione esaustiva.

 

Se non amate Wagner, e se d'altra parte almeno uno di voi ama Rossini (e Green risponde a questo requisito), dovete leggervi il

resoconto, tradotto e pubblicato in italiano, dell'incontro che avvenne a Parigi tra un Wagner relativamente giovane ma già affermato

e celebre, e il vecchio Rossini, che viveva a Parigi dove era considerato da tutta la Francia Il Nume tutelare della musica e dell'opera.

Leggerlo fu per me, a 25 anni credo, un godimento pazzesco. Con la sua blanda ironia, il suo elegante autosminuirsi, la sua grande

intelligenza musicale, Rossini fece colpo su Wagner, forse lo mise anche in difficoltà, e Wagner, che usci dal colloquio col gran vecchio molto impressionato da lui, ebbe a dichiarare che di tutti i grandi musicisti che aveva conosciuto a Parigi, Rossini era il più grande, l'unico vero grande.

 

Lo stesso Nietzsche ha parole molto critiche su Wagner, cui, in sostanza, rimprovera la mancanza di una vera musicalità sorgiva,

cui sopperirebbe l'enorme peso esercitato da tutto il resto che lui porta nel melodramma: il mito, l'importanza delle parole, il teatrale. Gli

rimprovera d non saper sviluppare i temi e la musica, e osserva maliziosamente che i famosi temi-guida, che ritornano sempre eguali, ne sono

una chiara dimostrazione.

 

Comunque vi propongo di ascoltare questa splendida esecuzione dell'aria di Waltraute, da parte di Christa Ludwig. L'aria e la narrazione è stupenda, il

momento ricco di pathos: si avvicina la distruzione del Walhalla! Andrebbe sentita a volume stentoreo, viceversa è registrata a volume bassino.

 

[media=]http://www.youtube.com/watch?v=Sz4ykZA6qw4[/media]

Edited by Isher

@Isher@Addie Pray@GreenLamb

mi fa piacere che abbiate apprezzato quell'interpretazione dello Stabat Mater perchè è davvero meravigliosa, è anche di una tristezza senza rimedio

 

 

Se non amate Wagner, e se d'altra parte almeno uno di voi ama Rossini (e Green risponde a questo requisito), dovete leggervi il

resoconto, tradotto e pubblicato in italiano, dell'incontro che avvenne a Parigi tra un Wagner relativamente giovane ma già affermato

e celebre, e il vecchio Rossini, che viveva a Parigi dove era considerato da tutta la Francia Il Nume tutelare della musica e dell'opera.

Leggerlo fu per me, a 25 anni credo, un godimento pazzesco. Con la sua blanda ironia, il suo elegante autosminuirsi, la sua grande

intelligenza musicale, Rossini fece colpo su Wagner, forse lo mise anche in difficoltà, e Wagner, che usci dal colloquio col gran vecchio molto impressionato da lui, ebbe a dichiarare che di tutti i grandi musicisti che aveva conosciuto a Parigi, Rossini era il più grande, l'unico vero grande.

 

 

c'è un altro incontro rimasto leggendario nella storia della musica, tra il giovane Rossini andato a Vienna a trovare il vecchio Beethoven

pare che quando dissero a Beethoven, che era il Dio della musica, che questo giovane musicista italiano di opere buffe voleva andarlo a trovare, temettero di scatenare la sua ira, invece con grande sorpresa di tutti narrano le cronache che non solo egli lo ricevette, ma gli mostrò una sincera ammirazione (assolutamente inusuale e che ben difficilmente Beethoven elargì ad altri contemporanei) tanto da mettere in imbarazzo il giovane Rossini

ma Beethoven non si sbagliava, siamo davanti a un genio, e io mi rammarico sempre quando ascolto la Petite Messe, che è un pezzo incredibile, classico ma proiettato verso un futuro ancora lontano, di come abbia smesso di scrivere musica per tanti anni

 

tornando a Wagner, in Italia nessuno ama davvero Wagner, diciamo la verità

forse non lo amo davvero neanche io che pure ho tutta l'opera su vinile, comprata credo per disperazione di non averlo mai capito davvero fino in fondo :asd:

Wagner è prolisso, un poco artefatto, non è un genio naturale (cominciò a comporre tardissimo e fu sempre pesantemente influenzato dalle sue teorie letterarie e filosofiche)

eppure ha scritto alcune cose in stato di grazia, ad esempio il Tristano

 

con quell'accordo iniziale che dischiude le porte a un nuovo universo e ci fa fare un balzo nel futuro

 

 

l'inizio e la fine...

 

 

raccontava Glenn Gould che se decise di diventare pianista fu per l'ascolto del Liebestod alla radio, quand'era molto piccolo

@@conrad65 @@GreenLamb @@Addie Pray @@wasabi @privateuniverse

 

Vorrei dire la mia su Wagner: è molto difficile amarlo a 18 o a 23 anni, e amarlo oggi, soprattutto. Sottolineo questa seconda proposizione, che sarebbe troppo lungo argomentare: ma per dirla in breve mi sembra che manchino o siano molto meno sviluppate oggi certe condizioni culturali d'ordine generale che sono necessarie per amare Wagner ed entrare nel suo mondo. Niente felicità musicale, inoltre, niente felicità Apollinea, intendo (è l'esatto contrario di Mozart, per rimanere in terra tedesca). Le sue teorie letterarie e filosofiche, la sua poetica, sono parte integrante del contenuto che trasmette il suo pensiero musicale (anche se la musica è fatta in modo tale, per sua natura, che permette sempre di prescinderne). Se si ama Mahler, sarebbe grottesco non amare Wagner che gli è molto superiore per bellezza d'inventio musicale. Certo Wagner richiede delle febbri wagneriane, che non possono essere che rare: non è possibile ascoltarlo giornalmente, o settimanalmente, o comunque di frequente: consuma. Insomma Wagner richiede un ascoltatore particolare: colto, dionisiaco, estremistico, mittel-europeo, dominato dalla dialettica amore-morte.

 

Chiederei a Conrad che è un esperto discografo di mettere qualcosa della Petite Messe solennelle, opera avveniristica, preziosa, con alcuni straordinari momenti di straniamento, ma il cui finale Agnus Dei restituisce la terra ferma eternamente rossiniana in forma altissima. Anche io mi sono domandato per anni perché Rossini smise di scrivere: lui insisteva su una malattia nevrastenica, ma chissà se non era una estrema forma di dissimulazione.

Edited by Isher

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