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Opera Lirica (ovvero AAA cercasi vociomani)


GreenLamb

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Addie Pray

Se non amate Wagner, e se d'altra parte almeno uno di voi ama Rossini (e Green risponde a questo requisito), dovete leggervi il

resoconto, tradotto e pubblicato in italiano, dell'incontro che avvenne a Parigi tra un Wagner relativamente giovane ma già affermato

e celebre, e il vecchio Rossini

 

Grazie per il consiglio di lettura, deve essere davvero divertente, non sapevo nemmeno che si sono incontrati, troverò questo resoconto.

L'aria di Waltraute da te proposta è potentissima, molto drammatica, dirò la verità - mi ha colpito, però ascoltare Wagner in grandi quantità rimane veramente un duro lavoro per la sottoscritta, da tutti i punti di vista. Ci sono troppe cose messe dentro le sue opere: figuriamoci, comincio ad esaurirmi già in partenza, leggendo il libretto, che non riesco a ricordare nè tutti i personaggi nè la trama... Magari prima o poi viene anche a me la Wagnerite acuta o sale la febbre Wagneriana e riproverò...

@@conrad65 Il preludio di Tristan e Isotta è sicuramente bellissimo, ma anche qui, dopo aver risentito un sacco di volte il tema del desiderio quasi invariato durante 10 minuti di musica mi annoio... Non è che cerco l'ascolto facile, per esempio sono perfettamente capace ad ascoltare con piacere un'opera di Berg dall'inizio alla fine, ma non Wagner, magari sono prevenuta nei suoi confronti:-)

Penso di essere uno dei pochi, ma, secondo me, la perfezione nell'opera sta nel periodo tra Rossini e Verdi

Secondo me se ti piace questo periodo devono anche piacerti i compositori italiani più vecchi, per esempio, Piccinni o addirittura Cavalli, ammesso che ti attira la vocalità plana senza vibrato, da camera. Questa aria di Giasone è una delle mie arie preferite se parliamo del melodramma italiano del 600

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OT:-) Sono andata a vedere le foto di Beverly Sills da giovane, ma era una donna veramente bellissima:-)

Edited by Addie Pray
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Non so voi, ma per me questo topic è già straordinario!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

@@Isher grazieXD Vedo che hai pefettamente compreso la mia follia!

Ho letto in effetti i resoconti cui accennavi... spassosissimiXD Rossini era un mito anche come essere umano... tipo quando fa a Wagner con tono ironico "Quindi con Guglielmo Tell avrei scritto musica dell'avvenire?" lasciandolo contraddetto... divino!!!

Su Wagner forse hai ragione a lamentare il problema di rappresentarlo e amarlo oggidì... io non andrei a vederlo a teatro solo per i cantati scadenti del presente che urlano per ore e ore senza stile e facendomi provare sensazioni di dolore e rabbia!

Attendo la febbre comunqueXD anche se sono apollineo come Mozart e Rossini...

Non per andare OT, ma anch'io credo che essere gay c'entri con amare l'opera... non ne comprendo esattamente il nesso, ma ammetto che ci ho pensato spesso... forse ci vuole una sensibilità molto più spiccata e raffinata che i più non hanno... boh! Attendo di sapere cosa ne pensi...

 

 

Due parole su Rossini

Diciamoci la verità: Rossini è stato il sommo compositore italiano, lui sì che fu davvero geniale... gli altri, pur meritevoli, gli sono nettamente inferiori! Tutti parlano di Wagner oVerdi, ma il vero innovatore è stato Rossini nel melodramma... l'opera buffa dopo di lui decade definitivamente e le opere serie napoletane sono così avanti per i suoi tempi che è naturale che poi si sia ritirato, e ciò indipendentemente dai disturbi causati dalla sifilide. Nell'ultimo periodo francese di nuovo non scrisse praticamente nulla (Viaggio a Reims è una cantata scenica poi diventata Comte Ory con quache aggiunta, Siege de Corinthe e Moise sono adattamenti in francese leggermente variati di Maometto II e Mosè in Egitto del periodo napoletano. Escludo poi i due pastiche Robert Bruce e Ivanhoe che furono realizzati da terzi con musiche precedenti) se non Guglielmo Tell, che non fu compreso (a parte la sinfonia... peccato che non abbia mai rielaborato il finale con il tema della sinfonia!!!).... se avesse proseguito sarebbe andato così oltre che neppure i Romantici dell'epoca (Berlioz, Wagner,...) l'avrebbero compreso! Secondo me fu inevitabile per lui anche se triste per noi!

Un esempio del Rossini serio e del suo anticipare di 50 anni i tempi senza le degenerazioni nate 50 anni dopo: la scena dall'Ermione cantata dalla splendida Cuberli. E' ascoltando pezzi come questi che ogni volta amo sempre più il sommo Gioachino!!!

 

Su Wagner, per una volta, devo dare ragione a Nietzsche!

@@conrad65 forse tu hai ragione nel dire che, in fondo, per noi italiani, Wagner è un pò un feticcio strano, quasi mitico ormai, che si deve amare perchè lo si ama all'estero, ma senza altra spiegazione. Concordo sull'arteficiosità spacciata per magnificenza... trovo meno artificiose le arie per Farinelli che sono un insano e bellissimo gorgheggiare di 10 minuti ciascunaXD

Bello che tu abbia ricordato l'aneddoto di Beethoven e Rossini perchè la dice lunga e mi dà ragioneXD

Il Liebestod mi è piaciuto molto, digeribile e toccante, poi Bernstein è eccezionale... invece il pezzo della Ludwig (cantante strepitosa), idolo @@Isher (suona beneXD), è stato interessante, ma non sopporto che la voce non trovi mai sfoghi e sia costretta a un declamato continuo e poco fantasioso... poi non capisco il tedesco quindi non mi godo nemmeno il senso di questo testo:(

 

@@Addie Pray sì in effetti non mi dispiace per nulla il melodramma del Seicento e del SettecentoXD Amo Haendel e Vivaldi in particolare! Però devo stare attento a non fare indigestione perchè se la ascolto per una settimana di fila dopo per un mese non se ne riparlaXD Però di colorature e virtuosismi non mi stanco mai... è una droga credoXD

Che bella l'aria che mi hai postato!

Mi permetto di ricambiare con una delle arie di Cleopatra dal Giulio Cesare di Haendel cantata dalla mitica Beverly (sempre lei in questi giorni!)... sembra un'aria facilissima cantata da leiXD

http://www.youtube.com/watch?v=KUwLB5rtHEg

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Non per andare OT, ma anch'io credo che essere gay c'entri con amare l'opera... non ne comprendo esattamente il nesso, ma ammetto che ci ho pensato spesso... forse ci vuole una sensibilità molto più spiccata e raffinata che i più non hanno... boh! Attendo di sapere cosa ne pensi...

 

Non ho una spiegazione o una teoria in proposito. Potrei cavarmela dicendo che in fondo l'opera è in buona parte una creazione queer, l'opera italiana in particolare.

C'è chi lo sostiene. Io punterei l'accento su due o tre cose. Una l'ho già detta: l'appassionato di musica o d'opera, gay, si riconosce dall'esaustività, dalla vera e propria

fissa, delle informazioni: conosce tutte le esecuzioni, tutti i cataloghi, c'è un elemento di fissazione maniacale (nel senso positivo delll'espressione) peraltro vissuto

con grande naturalezza. Poi c'è la fascinazione esercitata dall'opera in quanto popolata di Eroine (si torna un po' alle Icone Gay) più ancora che da eroi.

Su questa fascinazione si possono fissare elementi proiettivi, mimetici, identificativi. infine, sullo sfondo, c'è l'elemento della sensibilità, come tu dici, la commozione,

un certo gusto che non è prerogativa dei gay, naturalmente, ma, quando c'è in u gay, è particolarmente potente.

 

invece il pezzo della Ludwig (cantante strepitosa), idolo @@Isher (suona beneXD), è stato interessante, ma non sopporto che la voce non trovi mai sfoghi e sia costretta a un declamato continuo e poco fantasioso... poi non capisco il tedesco quindi non mi godo nemmeno il senso di questo testo:(

 

Attivista GreenLamb :-) che cosa mi dici! Vuoi che ti mangio? XD Il declamato continuo (quello che Rossini, in quel famoso colloquio, diceva a Wagner essere «l'oraison funèbre de la mélodie») è appunto l'invenzione di Wagner, coltivata peraltro già da Verdi con esiti sublimi (pensiamo ad Azucena in «Condotta ell'era in ceppi«). Posso capire che a un Tenore di grazia rossiniano quale tu sarai non piaccia, ma non puoi dirmi che è privo di fantasia. Comunque mi guardo dal contestare il tuo giudizio: tu hai già un tuo gusto molto formato, molto preciso, che riflette il tuo essere, per il momento per Wagner non c'è posto :sorriso:

 

Totalmente d'accordo con te su Rossini e sulla sua grandezza, ovviamente.

Edited by Isher
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Chiederei a Conrad che è un esperto discografo di mettere qualcosa della Petite Messe solennelle, opera avveniristica, preziosa, con alcuni straordinari momenti di straniamento, ma il cui finale Agnus Dei restituisce la terra ferma eternamente rossiniana in forma altissima. Anche io mi sono domandato per anni perché Rossini smise di scrivere: lui insisteva su una malattia nevrastenica, ma chissà se non era una estrema forma di dissimulazione.

 

in realtà della Petite Messe conosco solo una versione, che ho sempre in vinile, diretta da Sawallisch

posto un'interpretazione "romana" del Domine Deus molto più recente, sempre di Sawallisch che dirige al piano: sulla qualità del cantato non mi sbilancio (sono i solisti e il coro di Santa Cecilia)

 

http://www.youtube.com/watch?v=XmTmydJwGho

 

tornando sul discorso di Wagner, capisco perfettamente tutto quello che è stato detto: ascoltare un'opera intera di Wagner, soprattutto a casa senza il supporto visivo dello spettacolo teatrale, risulta impegnativo e ci sono riuscito poche volte, sia per mancanza di tempo (per ascoltare un'intera opera del nostro ci vuole tutto un pomeriggio) sia per una difficoltà di altra natura, legata appunto allo stato d'animo del tutto particolare che viene richiesto

le opere di Wagner vanno ascoltate in uno stato quasi di trance, di immersione completa, di "abbandono ipnotico" sotto certi punti di vista

è un'esperienza che nasce come esperienza totalizzante e che non ammette mezze misure: non si può ascoltare distrattamente un'opera di Wagner, ma non la si può neanche ascoltare in uno stato troppo "vigile"

Wagner era cosciente di fare qualcosa che andava oltre il puro contenuto musicale: è teatro, dramma, musica, epica, filosofia, estetica e addirittura acustica (Wagner progettò Bayreuth che è il teatro per il quale scrisse le sue opere e in cui mise in atto una serie di accorgimenti molto particolari, come il golfo mistico che diventa una sorta di unico strumento musicale, una specie di ventre di dinosauro mugghiante in cui viene rinchiusa l'orchestra)

vuole essere un'esperienza totale e come tale molto lontana dalla nostra frammentaria contemporaneità, dove il tempo musicale si consuma nella canzone, forma che io considerao geniale ma derivante da una super semplificazione della forma sonata, una specie di minuscola sinfonia in 3 minuti

Wagner è agli antipodi di tutto questo

dal punto di vista dell'orchestrazione Wagner tratta i fiati in modo davvero magistrale, e introduce anche molte novità negli archi

come "genealogia" Wagner lo vedo in un certo senso come un discendente di Beethoven e ha avuto come successori Mahler, Bruckner (che non amo particolarmente) e nell'opera Richard Strauss

forse potremmo aggiungere a questo elenco anche gli "scandinavi" Sibelius e Grieg

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Addie Pray

@@GreenLamb Beverly come sempre è superba, anche se ho i miei dubbi che tale tipo di vocalità è veramente adatta per cantare Haendel, suona troppo ottocentesco...

Consapevole di cambiare il discorso:-) vi propongo un pò di Čajkovskij:-), la famosa scena di Tatiana che scrive la lettera ad Onegin, cantata dalla stella di Bolshoi degli anni 50 Tamara Milashkina

Edited by Addie Pray
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@@Isher anche tu vuoi mangiarmi? è desiderio ricorrente su questo forumXD

Hai ragione!!! è fissazione maniacale quasiXD e, in effetti, io mi identifico sempre con le eroine nei melodrammi... il mio sogno sarebbe cantare proprio quei ruoli, ma mi è impossibile fisicamente (anche se potrei anche fare il controtenore se volessi... ma non mi piace per nulla!)

L'importante è che siamo d'accordo su RossiniXD

 

@@conrad65 grazie dell'ascolto! sembra interessante Wagner dal modo allegorico con cui ne parli, ma l'ascolto lo è molto meno! Ammiro i suoi sforzi, ma nell'opera deve prevalere la voce secondo me... e lui non ha scritto musica che esalti la vocalità o che dimostri conoscenza profonda dello strumento vocale.

 

@@Addie Pray sono completamente d'accordoXD Non credo Haendel avrebbe scritto tali variazioni, ma sono straordinarie e esaltano il magistero della Sills... poi erano altri tempi e la filologia non era così avanzata come ora... certo che tra versioni filologiche e cantanti di un tempo, preferisco i secondi!

Grazie per l'ascolto! Non conosco bene i russi, ma jo apprezzato moltissimoXD

Io propongo oggi un altro ascolto russo: la Mirellona nazionale nella Dama di Picche (da domani però torno al belcanto!)

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@@Addie Pray ma io non conosco mica il russoXD quindi per me ha una pronuncia straordinariaXD

(non sembra la Sutherland quando cantava in italiano???? :P::D )

 

Oggi propongo un ascolto raro: l'aria di sorbetto di Clorinda nella Cenerentola di Rossini cantata dalla bravissima e divertentissima in questo casoXD

http://www.youtube.com/watch?v=A0dxxJswjig

 

Buona domenica a tuttiXD

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Grazie @@Addie Pray XD era proprio quello l'obiettivo e sono soddisfatto di averlo raggiunto :jester:

Ora mi dedico all'ennesimo ascolto rossiniano... periodicamente con andamento ciclico riascolto tutte le opere rossiniane che ho (e sono tante!)XD

Meglio Elisabetta Regina d'Inghilterra o Otello? Perchè sono sempre assalito da dilemmi tanto laceranti??? :cool::D

 

Nel dubbio lascio l'aria finale di Elisabetta cantata da una Caballe ancora dignitosa (non come nell'inqualificabile Ermione dell'87!!!!) e rispettosa della linea rossiniana.... chissà che qualcuno si senta attratto a riscoprire queste opere straordinarie dagli ascolti che propongo!

 

Credo che opterò per Elisabetta!

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Oggi ho voglia di postare 1000 arie diverse... ma devo scegliere purtroppo!

 

Augurando una buona giornata a tutti scelgo la voce acutissima e la vocalità personalissima di William Matteuzzi nella seconda aria di Idreno dalla Semiramide di Rossini.

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Ottima l'esecuzione della Caballé della bellissima aria di Elisabetta.

Ma tu che ne sai, Attivista GreenLamb, di come cantò la Caballé nell'87, quando tu non eri ancora nato? XD

L'87 fu un anno sfortunato per lei. :-)

 

Una delle più belle, per me la più bella, incisione dell'aria di Semiramide, cantata proprio con la pasta di suono che Rossini aveva previsto per

Isabella Colbran. Da notare che la Horne sfoggia qui un Mi grave, alquanto eccezionale:

 

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[/media] Edited by Isher
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@@Addie Pray come darti torto! Mi piace la tua risposta, davveroXD un duello rossinianoXD Florez è bravissimo se non straordinario finchè resta in questi ruoli adatti a lui e non si cimenta in Rigoletti o Rossini napoletano!

 

@@Isher ti adoro! Io amo quest'aria della Horne e il cd lo ascolto sempreXD anche secondo me è la versione più aderente a Rossini in assoluto come tipologia vocale! Ai soprani manca sempre qualcosa... persino alla Stupenda, anche se è spanne sopra tutte le altre che si sono cimentate (nonostante le variazioni liberty)!

Anch'io amo quel mi profondissimoXD

 

Comunque, Idolo Isher, purtroppo esistono i video delle suddette recite e lei fu scandalosa e falsa(perchè disse che aveva rispettato quello che Rossini scrisse!), e rovinò la serata (complice il direttore, credo Khun, pessimo peraltro!) a Merritt, Blake, Horne, Morino!

 

Un ascolto che mi ha lasciato basito per lo splendore dell'esecuzione... pari alla Horne ed è tutto dire... il caso me l'ha fatta trovareXD Martine Dupuy in Bianca e Falliero, opera splendida di Rossini, tanto per cambiareXD

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@@GreenLamb Hai ragione in tutto: ai soprani manca sempre qualcosa, persino alla Stupenda, che pure si lascia tutte le altre di varie yarde dietro. E' proprio che l'aria richiede “i tuoni medi e bassi" e la pasta di suono di Isabella Colbran, e in generale delle voci anche di soprano di quel periodo. Nino Pirrotta definiva il ruolo di Semiramide (con una semplicità e radicalità di denominazione felicissime) di Contralto-Soprano, così, senz'altra stucchevole precisazione. La Caballé ha dato tanto, è simpaticissima, è anche musicalissima, ma l'87 fu per lei un anno sfortunato XD Non si preoccupava di eliminare la sillabazione delle parole, se poteva disturbarle la fonazione, e eseguiva, al momento opportuno, un continuo "aaa", che la critica italiana, implacabile verso il suo declino, le rimproverava, irosa. Fu scoperta dalla Horne, in un certo senso, fu lei a proporla, credo addirittura al Met, per una parte che inizialmente le era stata affidata, un ruolo donizettiano che Marilyn aveva poi dovuto declinare. Dopo la recita, la Horne la chiamò nel cuore della notte in albergo, per farle i complimenti, parlando in un fluente inglese di cui la Caballé non capiva una parola. Vedendola del tutto a disagio, la Horne passò all'italiano...:-)

Edited by Isher
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Dopo la recita, la Horne la chiamò nel cuore della notte in albergo, per farle i complimenti, parlando in un fluente inglese di cui la Caballé non capiva una parola. Vedendola del tutto a disagio, la Horne passò all'italiano...:-)

Che storia divertente:-) dove l'hai trovato?:-)

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C'è un video divertente, su You Tube, in cui è la stessa Caballé che raccomta la storia: merita di essere visto :-) La Caballé si esprime in un francese non fluentissimo, ogni tanto non trova la parola giusta per esprimersi e allora ripiega su un'espressione del volto o un termine generico, come si fa quando non si conosce pefettamente una lingua: ma è tanto più simpatica. Riesce a farti sentire la decisa personalità della Horne, "americana", che la chiama di notte in albergo, le dice tante e tante cose sulla sua (= di Montserrat) interpretazione, poi passa all'italiano perché la Caballé non capisce niente...Hanno cantato insieme, dopo, in mille occasioni, sia sulla scena, che in concerto, e si capisce da mille particolari che, pur essendo la Caballé una star internazionale, è la Horne che la guida e la sostiene nei duetti, regge i tempi, eccetera.

Edited by Isher
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@@Isher anch'io conoscevo questo aneddoto, ma non ricordo nemmeno io il ruolo.... se dici Donizetti non è facile da individuare oltretutto... la Horne è un mito! La Horne era un mostro di bravura nei duetti e ho letto che sapeva adeguarsi subito se la collega stonava per evitare che sfigurasse... un angelo col cimieroXD

Sulla Caballè sorvoliamo... non la amo molto pur riconoscendone pregi e difetti... quell'Ermione fu indegna davvero però! La ricordo come grande Mathilde nel Tell coll'eroico GeddaXD

 

La Colbran doveva essere fantastica! Io vorrei udire le sue agilità e vedere la somma attrice che era!!! se dovesi scegliere vorrei assistere alla prima di Armida.... che emozione sarebbe... e poi aplaudire il genioXD scusate, ma l'ora mi fa delirareXD

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Non ero a conoscenza di quanto mi dici, ma anche come ascoltatore e osservatore capisco perfettamente che la Horne è anche un'ottima musicista, capace di reggere e "dirigere" le colleghe: è una cosa palpabile, se almeno si ha intuito musicale. In Semiramide, ma non solo, e in una serie molto ampia di concerti, le sono state compagne sia la Caballé che la Sutherland: Horne e Sutherland in Semiramide sono il top. Un angelo col cimiero, mi piace la tua espressione :-)

 

Isabella Colbran, Maria Malibran, Giuditta Pasta, le sorelle Marchisio... Quale melomane non vorrebbe averle sentite?

 

Sulle sorelle Marchisio conosco un aneddoto a suo modo molto bello, ma lo racconterò un'altra volta :-)

Edited by Isher
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@@Isher curiosità morbosaXD è quello che una delle due una volta stava male e l'altra ha cantato entrambe le parti?

Edited by GreenLamb
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Fu Barbara, il Contralto, a cantare la parte della sorella Carlotta, il Soprano: la sua sbalorditiva estensione le consentì, nascosta tra le quinte, di eseguire la parte della sorella, indisposta.

 

La storia che conosco io riguarda l'esecuzione della Missa solemnis di Beethoven, che Barbara e Carlotta Marchisio furono una volta chiamate a cantare. Bisogna sapere che entrambe erano dotate di eccezionali capacità tecniche, forse soprattutto Barbara, ma insomma erano due mostri della coloratura. Ebbene, entrambe trovarono difficilissime le loro parti nella Missa solemnis, ebbero a dichiararlo. Ho sempre pensato che questo episodio - che ha qualcosa di commovente - si spiega come un cozzo tra due mondi musicali diversissimi. Le sorelle Marchisio, abituate a difficoltà tecniche che oggi ben poche voci saprebbero affrontare come loro, mi sono in controluce apparse come due meteoriti piombate in un'altra regione del cielo, una regione scabra e straniata per le loro melodiosissime voci: di qui la loro impressione di un'estrema difficoltà delle parti.

Edited by Isher
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@@Isher ti adoro!!!! Anch'io conoscevo questo aneddotoXD Ricordiamo che successivamente Barbara Marchisio fu anche grandissima insegnante, ed ebbe tra le allieve la Raisa e la Dal Monte... che scuola!!!

 

Oggi propongo un ascolto interessantissimo e piacevolissimo: una delle ultime belcantiste sopravvissute, Mariella Devia, nella terza e quasi sempre omessa aria di Rosina nel Barbiere di Siviglia.

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Ma questa aria non c'è nell'edizione critica del Barbiere!

Poi è un'aria per soprano! Mentre Rosina è un Contralto.

E' certamente un'interpolazione, Attivista GreenLamb! :sorriso:

 

Hai ragione, Green, Barbara ebbe in dono una vita molto lunga, e tenne la cattedra di Canto del Conservatorio S. Pietro a Majella,

in quella Napoli che un secolo prima era stata la capitale europea indiscussa del belcantismo.

 

Chissà che Maestra sarà stata, con quella voce, quella maestria e quella esperienza.

 

Ricordiamo anche che la Petite messe solennelle Rossini la pensò per le voci sua e della sorella Ca rlotta (che invece ebbe, purtroppo una vita breve)

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@@Isher se non erro fu composta da Rossini stesso per la soprano Josephine Fodor Manville che desiderava tanto una terza aria situata dopo l'aria di sorbetto di Berta prima del temporale. Credo sia in appendice nell'edizione critica.

Davvero non la conoscevi? Mi sento onorato di avertela fatta scoprireXD Sono poche ad averla cantata in effetti... tra queste direi la Sills, la Serra, la Welting, la Bayo poi boh... diciamo che è pesante perchè dopo "contro un cor" e prima del finale, quindi è comprensibile il taglio da parte dei soprani.

 

Visto che ci sono ti posto l'aria alternativa a "Regnava nel silenzio" nella lucia di Lammermoor (eseguita di consueto fino agli anni 50 al posto dell'originale) e tratta dalla Rosmonda d'Inghilterra di Donizetti (consiglio l'edizione Opera Rara davvero bellissimaXD), cioè Perchè non ho del vento con cabaletta Torna o caro oggetto.

http://www.youtube.com/watch?v=2u44HF3steU

 

Visto che ci siamo pensavo di aprire un contest... chi preferite tra la Sills e la Sutherland in questa scena?

Scontro tra dee... io le amo entrambe, ma mi esprimerò dopoXD

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No, @GreenLamb, non c'è nell'Appendice. Ed è giusto che sia così: non si può falsificare l'opera, perché Rossini stesso una volta cedette ai desideri di una Rosina-soprano, la quale esiste come tradizione (sciagurata), ma non esiste nel Barbiere. In altri termini, un'aria come questa appartiene alla storia della fortuna del Barbiere, alle vicende delle sue rappresentazioni teatrali, ma non appartiene all'opera Barbiere.

 

Preferisco la Sutherland.

Edited by Isher
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HahaXD @@Isher capisco che ami i mezzosoprani alla follia (consiglio la medesima cantata dalla Horne a questo puntoXD)... ma quest'aria è molto bella e perdipiù rossiniana quindi sarebbe bello sentirla sempre quando è un valido soprano ad affrontare il ruolo.

Non sapevo se fosse in appendice o meno, era un'ipotesi in effetti... ma non ritengo che le interpolazioni di arie o le sostituzioni con altre (approvate o meno dagli autori) rovinino o falsifichino necessariamente l'opera.... erano pratiche diffuse all'epoca e spesso avvalorate dagli autori stessi che non condannerei a priori.

Si può discutere se siano più o meno belle, se siano drammaturgicamente adatte o meno... ma l'opera è principalmente canto almeno fino a Verdi, quindi un pò di divismo non guasta mai... anziXD

Inoltre molte di queste "falsificazioni" sono diventate parte della tradizione o hanno sostituito definitivamente i pezzi pensati per la prima dall'autore, ma non credo rovinino l'opera.

Ad esempio: la scena della lezione del Barbiere... ci sono due arie di pugno di Rossini e poi ogni cantante improvvisava un'aria cavallo di battaglia (la stessa Horne interpolò le cavatine di Tancredi, Semiramide e il rondò finale dalla Donna del lagoXD MItica!!!) ma ciò è divertente perchè la cantante può dare il meglio di sè.

Oppure la cavatina di sortita di Tancredi che udiamo di consueto non è l'originale (la Horne nel disco di arie alternative Rossiniane canta l'originale che è bella anch'essa), o le arie alternative di Isabella nell'Italiana o quelle di Fiorilla nel Turco in Italia, o il finale parigino di Zelmira, la cadenza nella scena della pazzia di Lucia e così si potrebbe proseguire a lungo.... davvero non consideri degne queste interpolazioni o varianti?

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E' un discorso complesso. All'aria che hai linkato tu, non corrisponde niente nell'opera. E' una mera interpolazione, e ovviamente la rifiuto.

 

Le trasposizioni all'acuto delle arie di Rosina sono una cosa diversa, e sono presenti nell'edizione critica, perché sono appunto varianti: ad esse corrispondono, nell'opera, altrettante arie di Rosina. Dal punto di vista musicale, sono di pessimo gusto, perché implicano uno snaturamento e quindi una falsificazione del personaggio-Rosina, della sua voce, del suo carattere, etc. Questo non impedisce che per secoli o decenni sono state eseguite. Credo che ora sia stato compiuto un passo irreversibile, per cui nessuno, credo, metterebbe in scena un Barbiere con una Rosina soprano leggero (ma non si può mai dire).

 

L'aria della lezione è un caso ancora diverso: essa è diventata un luogo dell'opera dove la cantante, nella tradizione posteriore, ne eseguiva anche tre, e Marilyn Horne, con magnifica intuizione filologica (non belcantistica), ci ha cantato anche la canzone americana Jeanie with the Light Brown Hair. Ma anche questa non sta nell'edizione critica, proprio perché appartiene a una pura tradizione orale, virtualmente infinita. Se si vuole rifare la storia di quelle tradizioni, richiamare-richiamarsi ad esse, se si compie cioè un'operazione meta-melodrammatica, le si possono eseguire, ed è con questa acuta coscienza storico-filologica che la Horne le ha eseguite; e che si trattasse di un'operazione consapevole, meta-melodrammatica, lo prova in modo appunto lampante l'inserimento di un pezzo caro alla cantante e al suo tempo, appunto Jeanie with the Light Brown Hair.

 

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credo, metterebbe in scena un Barbiere con una Rosina soprano leggero (ma non si può mai dire).

 

Su questo ti sbagli! Oggi spesso si formano due cast, l'uno con mezzo e l'altro con soprano, basta vedere il Met.

Che Rosina renda meglio come personaggio da mezzosoprano non c'è dubbio... però a me piace anche se interpretata da soprani leggeri che giocano altre carte e creano un personaggio più spumeggiante e funambolico... alla fine il personaggio emerge comunque, Rossini stesso ne era conscio (tanto che scrisse arie alternative per soprano nel Barbiere) e io, da vociomane (di voce femminile) godo tantissimo nell'ascoltare le prodezze vocali delle diverse corde... cioè: io pagherei per sentire una Rosina così:

e per diverse ragioni: la Edita è cantante straordinaria, i sovracuti (io pagherei il biglietto anche solo per il fa sopracuto alla fine che è pazzesco, uno dei suoni più splendidi che abbia uditoXD), l'interpretazione divertente e spigliata... ciò anche se è soprano leggero, usa variazioni liberty di fine 800 e non in stile rossiniano. Mi inchino al magistero della cantante innanzi tutto! (sono molto primo Ottocento come gusto... credo si fosse capitoXD)

 

Secondo me la filologia è fondamentale, ma il canto viene prima di tutto! Ho ascoltato a Trieste Anna Bolena a febbraio... ho odiato i tagli, specie alle cabalette, abituato com'ero all'integralità della versione della Sills, ma ho ringraziato il cielo che ci fossero perchè l'unica che ha svolto un lavoro egregio e non stava per morire nel corso della recita era una certa Mariella Devia, soprano leggero ultrasessantenne, che si prendeva pure lo sfizio di tutte le puntature!!!

Quindi che si eseguano opere in versioni inetegrali, ma senza cast adeguati è inutile e danneggia la resa complessiva tanto da farmi pensare che forse i tagli si possono pure lasciare, pur sapendo che non dovrebbero esserci!

Filologicamente sarebbero da censurare persino la Sutherland che spesso abbassava di tono intere scene per chiudere col sovracuto (Semiramide, Lucia, Anna Bolena, Lucrezia Borgia e così via), o la Horne stessa che nella grande scena di Falliero (quella cantata dalla Dupuy in tono postata l'altro giorno) abbassa tutto di un tono!!! Eppure sono straordinarie in ogni caso e non rigetto le loro interpretazioni solo perchè, non filologicamente, si abbassano arie per renderle più comode o per motivi loro. Tu davvero le condanneresti poverine?

Allo stesso modo, se una cantante vuole interpolare per suo vezzo un'aria a sua scelta in alcune opere (almeno quelle fino a Verdi non compreso... ovvio che reputerei assurdo interpolare nel bel mezzo di Macbeth la scena finale di Sonnambula al posto di quella della Lady!!! Però sarebbe divertente :P: Ok, sto diventando una minaccia filologica mondiale temoXD) secondo me lo può fare tranquillamente se ne ha le capacità e se ha abbastanza tecnica e fiato per arrivare fresca a fine opera rendendo bene anche il personaggio... copre di gloria se stessa, rende felice il pubblico e non compromette poi tanto opere che, diciamoci la verità, hanno trame spesso insulse o libretti scandalosi e insensati!

 

Il problema è che oggi non ci sono cantanti così abili da potersi permettere queste libertà perchè tecnicamente pessime o per concezioni filologiche troppo rigide! Se fossimo nell'800 ti assicuro che anche tu saresti al settimo cielo nell'udire la Malibran che inserisce Mura Felici dalla Donna del Lago come cavatina di Desdemona nell'Otello o alla fine dell'opera il duetto dell Armida Amor possente nome cantato da Otello e Desdemona per un assurdo lieto fineXD

Seduti l'uno fianco a fianco da spettatori, ci spelleremmo entrambi le maniXD

 

Aspetto la replicaXD

(C'era altro che avrei avuto da dire, ma me ne sono dimenticato...XD)

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Mi dispiace: avevo risposto a @GreenLamb, poi per fare una modifica, ho cancellato per errore tutto!

Edited by Isher
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