festina_lente Posted June 12, 2012 Share Posted June 12, 2012 Salve a tutti, Perdonate una confusione del post insita già dal titolo. Vi illustro il mio cruccio, qualora abbiate tempo, e curiosità, di vederlo dispiegato. Da nove mesi sto con un ragazzo più grande di me di dieci anni (io ho 24 anni) ; per me è la prima storia della mia vita, per lui l'ultima, dopo alcune esperienze lunghe anni. Io sono innamorato - da quello che credo di sentire, e da quello che dicono i miei amici. Lui lo è di me, così dicono i suoi; ed è quel che percepisco anch'io, nonostante delle volte, da romanticone radicale e testardamente idealista, non riesca a essere travolto dalle sue manifestazioni d'affetto, che sento meno 'travolgenti' di quelle che mi sembra di dare. Tuttavia, a detta sua l'affetto che porta verso di me, nonostante le mie sensazioni, è forte e sincero. Siamo attratti l'uno dall'altro e, nonostante per me sia dura per il confronto tra la sua esperienza e la mia, pressoché nulla, continuo a negoziare tra alcune mie ipersensibilità, suscitate da certe sue mancanze di attenzioni, e la necessità a capire il suo punto di vista rispetto a vivere una relazione in generale e, più specificamente, a viverla con me. Ora, il mio cruccio fondamentale è il seguente. Avendo lui avuto storie con ragazze, e facendo frequenti commenti, in situazioni pubbliche, esclusivamente in riferimento a ragazze - in parte per prendermi, e prendersi, in giro; avendo scoperto l'attrazione per persone dello stesso sesso dopo i vent'anni; e sentendo, certe volte, delle mancanze d'intensità e di trasporto nel nostro rapporto, mi chiedo: non gli piaccio abbastanza, o forse non gli piacciono 'abbastanza' gli uomini? (o forse, più in generale, le persone con cui intrattiene una relazione?). Resto ancora in attesa di una conferma che forse non arriverà mai, domandandomi se l'unica spiegazione a ciò che vivo è di non essere ricambiato a uno stesso ipotetico livello d'affetto. Eppure sono pazzo di lui, e mi dico che forse è solo questione di tempo perché io possa sentire quel 'livello' che mi manca. Ma il tempo passa, e il mio trasporto, quando sento di non essere ricambiato, è incostante. Forse desideroso proprio di tempo per capire la tenuta della mia emotività e del mio affetto verso di lui; e forse per comprendere una 'freddezza' altrui che solo l'esperienza attribuisce al carattere per autodifesa, ma che proprio l'esperienza può alleviare; sempre, e solo, se l'affetto è forte e reciproco, o, meglio, raro. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
hara Posted June 12, 2012 Share Posted June 12, 2012 Da quello che scrivi mi pare di intuire che, a parte i dubbi per il livello di affetto che il tuo amico ha per te, nutri prima ancora qualche riserva sul tuo stesso sentimento per questa persona. Tu stesso dici "e il mio trasporto, quando sento di non essere ricambiato, è incostante". E poi, sei innamorato perché gli altri dicono che lo sei? Ma che vuol dire? L'Amore è un sentimento che si nutre di se stesso, che prescinde dalle attenzioni dell'oggetto amato e che, anzi, a volte è inversamente proporzionale alle contro-dimostrazioni di affetto. Pensi a lui quando non c'è, pensi che ogni momento passato lontano da lui sembra tempo sprecato, quando lo vedi senti il cuore che vuole staccarsi dal tuo petto per congiungersi al suo, credi di aver trovato una persona che ti integra disintegrandoti e ricomponendoti, in sua presenza ti senti immerso in un tempo fuori dal tempo e vorresti restare così per sempre? Se è così, sei innamorato davvero. Altrimenti si tratta solo di infatuzione. Nel qual caso, perché preoccuparti del grado di amore che lui riesce a darti? Perché non vivere tranquillamente questo momento d'invaghimento e di passione per quello che è, senza lasciarsi andare alle paranoie che ti portano solo ad avere sussulti d'orgoglio ("mi amerà abbastanza?" non gli piaccio tanto?")? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freud_sucks Posted June 12, 2012 Share Posted June 12, 2012 perché preoccuparti del grado di amore che lui riesce a darti? Perché non vivere tranquillamente questo momento d'invaghimento e di passione per quello che è, senza lasciarsi andare alle paranoie che ti portano solo ad avere sussulti d'orgoglio ("mi amerà abbastanza?" non gli piaccio tanto?")? perché c'è anche chi non si accontenta di un momento d'invaghimento e di passione ma vuole amare per costruire qualcosa con colui che ama e per far ciò servono certezze. in parte arrivano col tempo e in parte vanno ancorate subito (sempre che ci sia l'intenzione) se quest'uomo sta usando il nostro amico solo come diversivo e trasgressione dal sesso/amore etero io gli consiglierei di andarci con i piedi di piombo e prima di mettere in chiaro sessualità, intenzioni, fiducia e impegno del partner. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
festina_lente Posted June 12, 2012 Author Share Posted June 12, 2012 Grazie, ragazzi, per la risposte misurate e assennate. E poi, sei innamorato perché gli altri dicono che lo sei? Sono conscio del fatto che l'autoconsapevolezza è la più importante 'consapevolezza' del proprio stato emotivo. Ciononostante gli altri sono un altro metro di paragone; sempre dopo il proprio, ché non ci possiamo conoscere meglio di quanto ci conosca il prossimo. Ma il non conoscersi abbastanza forse implica una fiducia (eccessiva) nel punto di vista esterno; un'immaturità che spero di estinguere con l'età. c'è anche chi non si accontenta di un momento d'invaghimento e di passione ma vuole amare per costruire qualcosa con colui che ama e per far ciò servono certezze. in parte arrivano col tempo e in parte vanno ancorate subito (sempre che ci sia l'intenzione). Forse è questo il punto; sto provando a farmi conoscere e a capire (e a far capire) ciò che voglio, e qualche conquista dall'altra parte l'ho ottenuta. Insomma, è una storia difficile perché non siamo innamorati l'uno dell'altro allo stesso livello; questa è la spiegazione più 'razionale' - e intutitiva - che riesca a darmi. A riguardo vi chiederei: avete vissuto (o vivete) delle storie in cui 'vi sentivate' (vi sentite) più innamorati della/del vostra/o partner? E secondo voi il sentimento di chi è 'meno' innamorato è capace di mutare, nonostante 'la prima impressione' [sia] sempre quella che conta?'. Grazie a tutti, un caro saluto Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted June 12, 2012 Share Posted June 12, 2012 Sì, mi è capitato di sentirmi più innamorato del mio partner; lui è più grande di me di 6 anni, aveva avuto più relazioni e più esperienze di me... la storia è finita nel giro di qualche mese. Naturalmente non ti voglio imparanoiare Nel mio caso posso dire che, nonostante l'intensità del mio sentimento, facevo molto poco per costruire la relazione... il fatto di non sentirmi molto amato mi bloccava un po' Mi pare di capire però che tu, benché ti descriva "incostante" a volte nel tuo trasporto, voglia comunque capire se ci sono delle basi per "rinforzare" la relazione, e far dei passi avanti...tu stesso dici di "aver ottenuto qualche conquista". Non credo si possa "misurare" il sentimento... ecco perché non dovresti chiederti se il suo livello d'affetto nei tuoi confronti è più o meno basso rispetto al tuo nei suoi. Quel che si evince è che siete caratteri diversi, da cui deduco che esprimete in modo differente ciò che provate. Continua a farti conoscere, e continua a conoscerlo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
festina_lente Posted June 12, 2012 Author Share Posted June 12, 2012 Grazie, cari, per le repliche assennate e misurate. [...] nutri prima ancora qualche riserva sul tuo stesso sentimento per questa persona. Forse sono innamorato davvero, e nonostante non mi senta ricambiato come io ami lui, vorrei non amarlo come faccio - per amor proprio, o piuttosto per orgoglio. sei innamorato perché gli altri dicono che lo sei? Forse un punto un vista esterno è la prova che ciò che provi lo si trasmette col comportamento; che spesso è differente da ciò che si intende fare e trasmettere. Comunque sì, non possiamo che conoscerci più di quanto sia in grado il prossimo. perché c'è anche chi non si accontenta di un momento d'invaghimento e di passione ma vuole amare per costruire qualcosa con colui che ama e per far ciò servono certezze. Infine il punto cruciale è questo; cercare certezze mi sembra che corrisponda a cercare dimostrazioni d'amore. Sono felice quando ho un feedback positivo da lui; e quando non mi sento considerato, per non stare male, vorrei non essere così coinvolto come effettivamente sono. In ogni caso cerco di viverla nel modo più leggero possibile, dato che le persone non cambiano facilmente, l'affetto neanche, ma spero possa crescere, col tempo - il prima possibile! Vorrei porvi, a questo punto, un quesito. Vi è mai capitato di non sentirvi ricambiati in una relazione anche dopo mesi di frequentazione? E una volta esservi sentiti. finalmente, riamati, vi siete sentiti appagati? E il vostro trasporto/affetto è rimasto invariato? Vi ringrazio ancora. Spero di continuare a confrontarmi con voi. Un caro saluto Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
festina_lente Posted June 13, 2012 Author Share Posted June 13, 2012 Grazie, Schopy, per il conforto :) Le tue deduzioni non fanno una piega; siamo molto diversi. Per questo, ma anche per il fatto che sento che ci somigliamo, non smette di attrarmi. In ogni caso devo mettere su la corazza che non ho, e delle volte il fatto di non essere abbastanza 'coccolato' mi butta giù senza preavviso. Spero di rinforzarmi con l'esperienza, dato che dobbiamo bastare a noi stessi. Intanto continuo a confidare nel tempo e nelle mie sole forze, complicandomi la vita il meno possibile ascoltando il cuore; incostante e quieto, senza che ce lo faccia sapere troppo bene. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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