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privateuniverse

Diventare ricchi significa avere tutto

 

Non esattamente.

Significa poter avere quel che il denaro può comprare.

Il problema è che le cose veramente importanti (l'amore, l'amicizia etc.) non si possono comprare con il denaro.

Non è moralismo, ma un mero dato di fatto; e non si tratta di elogiare la povertà nel senso di indigenza, ma di vedere le cose in un'altra prospettiva.

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Una riflessione sui soldi e sulla sanità italiana.

Magari vado un po' in OT ma ho sperimentato su di me quanto sia importante avere soldi se ci si vuole curare bene.

 

Faccio un esempio. Pochi mesi fa avevo bisogno di fare una visita al torace. Sono andato alla ASL a informarmi, i tempi di attesa erano di 3 (TRE) mesi.

Non potevo certo aspettare tre mesi, avevo forti dolori e vivevo in modo abbastanza angoscioso.

Allora ho pagato 90€ e ho fatto una visita specialistica, cinque giorni e via. Contro i tre mesi della sanità pubblica.

Poi l'altro giorno sento una vecchina (probabilmente pensionata) che si lamentava del fatto che per fare un esame doveva aspettare due mesi, e non poteva ovviamente pagarsi l'esame da un privato perché non aveva i soldi.

 

Allora ho pensato che forse è meglio averceli un po' di soldi. E' vero che il cancro non lo curi manco con i soldi se è tosto (vedere Steve Jobs), però sicuramente hai un accesso più immediato alla cura, almeno in Italia.

Edited by Bromuro

Più che altro un accesso immediato alla diagnosi... Che è quello che spesso fa la differenza tra possibilità di cura o meno.

 

Comunque ci sono parecchie cose che i soldi non comprano, è vero, ma ce ne sono molte di più in cui i soldi fanno, davvero, la differenza.

Sicuramente siamo fortunati ad avere un sistema che, bene o male, garantisce le cure a tutti, senza discriminazione.

Se vai al pronto soccorso hai sempre un accesso sicuro alle cure sanitarie. La cosa cambia quando si tratta di fare controlli, esami vari.

Ora ti chiedono la fascia di reddito anche per fare le analisi del sangue.

 

Come dice @@SaintJust l'accesso immediato è fondamentale per la diagnosi di alcune malattie.

Personalmente se pensassi di avere il cancro, preferirei pagarmi l'esame/visita da un privato per farla nel più breve tempo possibile piuttosto che aspettare mesi vivendo con un peso sullo stomaco, no? Domanda retorica per dire che è meglio avere soldi anche solo per avere accesso tempestivo alle cure.

Edited by Bromuro

@@Altair siamo d'accordo XD

Ma i soldi, per le cure, servono pure qui.

Magari non ti lasciano morire senza assistenza, intanto però se non hai i soldi devi aspettare mesi per sperare di poterci arrivare ad averla l'assistenza :P

 

Insomma. I soldi servono a tutti i livelli.

Personalmente, se diventassi ricco, lascerei il lavoro, in modo da avere tempo libero da dedicare ai miei passatempi preferiti ed ai viaggi.

Per il resto, comprerei una villa indipendente sempre qui a Roma, con un enorme giardino ed un enorme garage in cui collezionare alcuni modelli di auto, moderni e d'epoca, tra quelli che ho sempre sognato di possedere.

Investirei inoltre nell'acquisto di svariati appartamenti e locali commerciali da affittare, e manterrei la mia famiglia e il mio boy, in modo che anche lui non debba piu' lavorare.

 

 

Personalmente se pensassi di avere il cancro, preferirei pagarmi l'esame/visita da un privato per farla nel più breve tempo possibile piuttosto che aspettare mesi vivendo con un peso sullo stomaco, no? Domanda retorica per dire che è meglio avere soldi anche solo per avere accesso tempestivo alle cure.

 

Ovvio, se sospetti di avere una malattia e prenoti una visita in un ospedale pubblico tramite il cup, la visita te la fissano dopo mesi...nel caso di una malattia come il cancro quei mesi persi potrebbero essere fatali, ecco che anche in tal senso i soldi aiutano, permettendo di fruire velocemente di centri privati.

 

 

Non direi.

Gli amori e le amicizie che si comprano con i soldi non sono né amori, né amicizie, ma relazioni simbiotiche.

Ma stiamo divagando.

 

 

Ovviamente i sentimenti non si comprano, ma i soldi aiutano anche l'aspetto logistico che contribuisce alla durata delle relazioni e dei sentimenti.

Esempio: ti innamori di un ragazzo fantastico e lui ricambia, solo che lui vive in America e tu in Italia; il sentimento è forte ma entrambi siete "poveri" o comunque non siete benestanti, per problemi di natura economica nessuno dei due può permettere di spostarsi stabilmente o di viaggiare assiduamente...la storia è destinata a finire, non per mancanza di amore, ma per mancanza della possibilità di stare insieme, che è alla base di una relazione.

Mentre, se almeno uno dei due fosse ricco e campasse di rendita, riuscire a vedersi e a continuare la storia sarebbe possibile.

 

p.s. e parlo in base all'esperienza personale, avendo dovuto tanti anni fa troncare una bella storia per il succitato motivo, non essendo economicamente nè alla mia nè alla sua portata.

Edited by ben81

Non smetterei MAI di lavorare! I soldi provocano questo male istintivo l'impoverimento sociale. Il lavoro ci nobilità ci tiene con i piedi per terra e comprensivi verso gli altri. Ci ricorda il mondo in cui viviamo e come ci viviamo. Se fossi ricco non smetterei comunque di lavorare ma piuttosto alzerei tutti i livelli di benessere senza cambiare il resto.

I soldi fanno la differenza, ma in certi casi non dovrebbero farla. Vedi sanità. Guai a dirlo, però, sennò passi nell'ordine per: moralista, pauperista, comunista, populista e tutta una serie di altri -ista...mi succede anche spesso (non parlo di voi). In questi casi non si dovrebbe neanche parlare di soldi e non si dovrebbe neanche sviluppare l'ambizione di avere i soldi per curarsi, ma tant'è...è una banalità indubbiamente, ma per alcuni a quanto pare no.

 

Comunque concordo sostanzialmente con @quint, anche perchè sono tendenzialmente tirchietto (questa l'ho presa dai miei genitori :s), però non concordo sul finale: se avessi qualche soldino non è che non saprei che farci, qualche idea mi verrebbe certamente... :D

Non smetterei MAI di lavorare! I soldi provocano questo male istintivo l'impoverimento sociale. Il lavoro ci nobilità ci tiene con i piedi per terra e comprensivi verso gli altri. Ci ricorda il mondo in cui viviamo e come ci viviamo. Se fossi ricco non smetterei comunque di lavorare ma piuttosto alzerei tutti i livelli di benessere senza cambiare il resto.

 

 

Stare 8 ore al giorno al lavoro (questo significa lavorare, non fare il padroncino che visita la ditta una volta al mese) non ti permetterebbe di seguire i tuoi hobby, nè di viaggiare, nè di passare il tempo con chi vuoi.

Continuando a lavorare (seriamente ripeto, non un orario verticale da 8 ore al mese) non avresti quindi modo di sfruttare la tua ricchezza.

Tra l'altro si lavora per vivere, non si vive per lavorare; rispetto ad esempio chi prende 400 euro di pensione ed è costretto a lavorare per necessità anche quando non dovrebbe piu' farlo, ma trovo assurdo (esperienza vista con i miei occhi sul mio posto di lavoro) gente con i soldi che gli escono dalle tasche che continua a lavorare per hobby (testuale) perchè nella vita a quanto pare non ha interessi nè passatempi fuorchè il lavoro...che vita grama...avendo tempo libero e di che per campare, piuttosto che rubare il lavoro a chi ne ha bisogno, sarebbe piu' utile andare ad imboccare gli anziani nelle rsa, o fare altre attività di di beneficenza.

Io lavoro 8/10 ore al giorno e quando sono al Centro lavoro anche 12ore al giorno.

Certo è stancante.. ma sai come ci si sente in quelle giornate in cui non hai proprio nulla da fare?

Sai come ci si impoverisce dentro senza le giornate impegnate sul lavoro?

 

In ogni caso, io i miei hobby li seguo comunque.

Lavoro dalle 8alle 16 in una multinazionale e dalle 17alle 19 tre volte a settimana sono al Centro per la salvaguardia contro gli abusi all'infanzia.

Ciononostante suono, canto, vado a due corsi di lingue (uno pressochè inutile xD) provo a non far morire i gerani in giardino, faccio tutto quello che serve a casa visto che vivo solo, giro l'Irlanda appena ho due giorni di fila liberi, non ho la macchina eppure riesco ad andare a letto alle 11 e l'indomani sono bello sereno e sveglio alle 7 del mattino.

 

Non sono un supereroe, tre quarti di noi fa lo stesso. Quindi pur lavorando come semplice operaio il tempo, essendo ricchi, di far quello che si vuole lo si trova comunque (e io non sono ricco.)

Una domanda soltanto: come coniugheresti, con i tuoiimpegni attuali da persona normale, il viaggiare in lungo ed in largo nel Mondo, attività che quasi chiunque abbia a disposizione una grande ricchezza sarebbe interessato a praticare? Non so tu, io ho 22 giorni di ferie l'anno, e spesso è anche un problema prenderli tutti attaccati, e non posso prenderli nel periodo invernale. Quindi di fatto, continuando a lavorare, pur se disponessi di qualche milione di euro sul conto, non potrei dedicarmi a viaggi e a passatempi che richiedono tempo, giorni o mesi. La stessa situazione è vissuta da tutti i lavoratori dipendenti.

Certo, hai ragione. Ci sono momenti in cui SICURAMENTE le cose cozzeranno contro.

Per questo dicevo che la ricchezza corrompe.

Io POSSO andarmene in vacaza dove e quando voglio quindi pali non ne voglio. Un lavoratore dipendente che diventa milionario potrebbe essere tentato di pensare così. Però è anche vero che quel lavoro che fai ti disciplina, ti riempie le giornate e ti fa apprezzare quei 22 giorni di ferie.

Non so come spiegarlo è un po' complicato, ma spero che tu abbia colto comunque xD

Ma davvero non sapete come spendere un'ipotetica ricchezza?

 

Se io fossi miliardario non avrei 1 secondo libero, ci sono talmente

tante cose da fare, vedere e provare nella vita... la noia è un sentimento

che proprio non concepisco.

Ma si che so come spenderei un'ipotetica ricchezza.

Solo che la mia idea mi sommergerebbe di più lavoro di quello che faccio già -.-

Dipende un po' dal lavoro che si fa.

E' ovvio che se faccio un lavoro che mi appaga, che è una mia passione e che mi riempie da un punto di vista interiore (non per il fatto che mi riempie le ore di una giornata) allora non lo lascerei se diventassi ricca da un giorno all'altro.

Al massimo i soldi mi aiuterebbero per mettermi in proprio e poter gestire al meglio il lavoro che amo, senza dover prendere ordini da nessuno.

 

Ma se facessi un lavoro che mi dà poche soddisfazioni lo lascerei subito se diventassi ricca. E magari con quei soldi cercherei di buttarmi in nuove attività che mi diano più soddisfazioni.

 

Diventare ricca se i soldi mi provenissero da qualche rendita non mi dispiacerebbe affatto. Ma non ho alcun desiderio di far carriera per fare i soldi.

Non smetterei MAI di lavorare! I soldi provocano questo male istintivo l'impoverimento sociale. Il lavoro ci nobilità ci tiene con i piedi per terra e comprensivi verso gli altri. Ci ricorda il mondo in cui viviamo e come ci viviamo. Se fossi ricco non smetterei comunque di lavorare ma piuttosto alzerei tutti i livelli di benessere senza cambiare il resto.

Bhè concordo con te Aquarivs. Sinceramente non concepisco le persone che non lavorano.. a prescindere se hanno o non hanno soldi.

Io continuerei a lavorare come te, sicuramente però cambierei lavoro. Potendo vivere di rendita farei sicuramente il lavoro che con la vita attuale non mi potrei permettere (perché sicuramente finirei in mezzo a una strada se lo facessi adesso).

Prima pure io credevo che i soldi mi davano la felicita', ma vedendo la mia famiglia ho capito che non servono a niente

Provenendo da una famiglia che sta abbastanza bene (o meglio stava con la crisi che' c'e' e dura per tutti) ho notato che i soldi ci hanno rovinato (certo non avevamo i soldi di Berlusconi, ma non ci potevamo lamentare).

I miei parenti si sono scannati a vicenda per quei pochi soldi che avevamo e tutt ora stiamo litigati con loro solo per i soldi.

Quindi preferirei avere qualcosa in meno ma stare in una famiglia serena che si appoggia l un l altra.

 

Ho esempi di alcuni miei amici che non hanno neanche un soldo, ma nella loro famiglia si vogliono bene come noi non ce ne siamo mai voluto.

Infatti credo che nella maggior parte dei casi i soldi ti rendano cattivo e ti fanno perdere il vero valore della famiglia e dell affetto, e cmq i soldi vanno e vengono ma l affetto dei tuoi cari non te lo levera' nessuno.

 

Certo tutte le situazioni cambiano da persona a persona, conosco un sacco di persone ricche che si fanno la guerra per i soldi, e tante ricche che hanno i piedi per terra e che credono che la prima cosa nella vita sia la serenita' familiare.

 

Ma cmq sono il primo a dire che ora come ora senza i soldi non si va da nessuna parte, al giorno d'oggi bisogna avere i soldi pure per studiare o farti curare decentemente, e che avere una situazione economica stabile sia un buon vantaggio perche' cmq non avere neanche i soldi per mangiare o fare benzina sia cmq un problema che si perquote nella famiglia.

 

I miei parenti si sono scannati a vicenda per quei pochi soldi che avevamo e tutt ora stiamo litigati con loro solo per i soldi.

 

 

Succede molto spesso questo, indipendentemente dal tenore di vita delle varie famiglie.

Per quanto riguarda il lavoro dipende, trovo assurdo quelli che tornano a lavorare al McDonald (ogni tanto si sente qualche storia del genere)

mentre se è un lavoro piacevole è un discorso diverso.

Bhè si se è un lavoro piacevole è molto diverso.

 

Comunque per tornare al discorso: "chi vive di rendita è meglio se non lavora, perché toglie un posto di lavoro ad un'altra persona più bisognosa"... lo trovo sbagliato.

Una persona che con tutti i soldi che ha si apre un ristorante (o piu in generale una attività) darà nuova forza lavoro a tantissime altre persone: camerieri, cuochi, e via dicendo..

C'e' un errore di fondo: un conto e' lavorare nel senso stretto del termine (fare l'operaio,l'impiegato, il commesso, ecc.), un altro conto e' investire in un'attivita' (es. comprando un ristorante o un hotel). Io conosco personalmente un signore molto ricco che per investimento ha comprato un hotel in centro a Roma: va li, parla col direttore, con il personale, controlla che tutto vada bene, sta un po' nel suo ufficio e poi ciao, ora tra l'altro sta passando lo scettro alla figlia che svolge le sue medesime attivita', ovvero fa il giretto da padroncina e ciao. Qanto sopra non lo possiamo chiamare lavoro, ma casomai controllare il proprio investimento, attivita' che comunque lascia molto tempo libero da dedicare ai propri hobbies e ai viaggi.

Io ho una collega ricchissima che (sue parole) lavora per hobby perche' a casa si annoia. Si fa 8 ore al giorno in ufficio quando potrebbe passare il suo tempo in mille modi, rubando un posto a chi ne avrebbe bisogno per vivere.

Edited by ben81

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