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[Asd91] Outing con i miei


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Quindi il suo problema e' che la sera non potreste vedervi, giusto? Ma perche' il tuo fidanzato e' cosi' "capuccione" (testardo)? Magari un giono si' e uno no potreste incontrarvi a napoli, a caserta o a meta' strada.e poi d'inverno mica si esce proprio tutte le sere?ci sono poi i weekend...insomma cerca di convincerlo che napoli non potra' rovinare il vostro rapporto.

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Quindi il suo problema e' che la sera non potreste vedervi, giusto? Ma perche' il tuo fidanzato e' cosi' "capuccione" (testardo)? Magari un giono si' e uno no potreste incontrarvi a napoli, a caserta o a meta' strada.e poi d'inverno mica si esce proprio tutte le sere?ci sono poi i weekend...insomma cerca di convincerlo che napoli non potra' rovinare il vostro rapporto.

 

Beh io se vado fuori vorrei tornare a casa il meno possibile (cioe' che senso ha andare fuori casa percolpa dei miei genitori se poi torno ogni finesettimana a casa) e lui e' testardo su sta cosa perche' cmq non potremo vederci tutte le sere (stando qua ci vediamo ogni sera anche se per poco xo' cmq ci vediamo) e a lui non basta vederci 3 giorni a settimana o solo il fine settimana.

Gia' ora essendo imprigionato a casa spesso mi rinfaccia che non sono presente nella sua vita, figuriamoci stando lontani.

sinceramente credo che la cosa più grave qui sia stata che tua madre si sia permessa di spiare nei messaggi senza che tu abbia fatto niente. i genitori a un certo punto vanno educati a farsi gli affari loro e tu ti sei fatto sfuggire quest'occasione. è pessimo, perché si sentiranno in diritto di rifarlo.

 

l'inferno avresti dovuto scatenarlo te come prima cosa, per prendere una posizione ferma con risolutezza. mi ricordo io a 18 anni quando mia madre scoprì che ogni tanto saltavo la scuola e mi minacciò di buttarmi fuori casa: mi incazzai talmente tanto per la sua invasione di privacy di dirle di farsi i CAZZI SUOI visto che l'unica cosa che contava è che superassi gli anni scolastici con profitto. da allora MAI PIU seccature da parte sua. i genitori vanno educati al fatto che stiamo crescendo altrimenti si sentiranno sempre in diritto di mettere becco come fossimo bambini litigiosi al parco giochi.

 

per quanto riguarda la mancata accettazione dell'omosessualità, proponigli tu un altro giro. invece del santone o del prete, portali all'agedo. e riparla con il tuo ragazzo, considerando che 1 ora di macchina credo sia il tempo necessario per andare da un quartiere all'altro di qualsiasi metropoli.

Io ho provato a parlarli sia con calma che con rabbia , ma e' stato tutto inutile, ho provato anche a scappare con la valigia ma mi hanno seguito e mi hanno detto che se prendo il pulman loro mi seguono e non me ne farebbero andare. quindi ormai mi sono scocciato di farmi valere xke ci ho provato per un anno a conquistare la mia liberta' sono andato a Roma l anno scorso e un fine settimana con i miei amici e il mio ragazzo pure non avendo il loro consenso e non vi dico che inferno dopo...quindi evito di dargli modo di parlare non facendo determinate cose che prima facevo (come un fine settimana fuori, o andare a dormire da un amica, o passare la giornata fuori o andare a ballare la sera)

Edited by asd91

A questo punto temo che, purtroppo, il vostro rapporto si sia già incrinato (forse indirettamente a causa dei tuoi genitori), ma nessuno dei due ha la forza di terminarlo definitivamente. Adesso sì che è tutto più chiaro, asd91: il fatto che tu non l'abbia detto fin dall'inizio mi aveva totalmente spiazzato e forse è anche sintomo di quanta paura tu abbia che vi possiate lasciare e ti capisco perfettamente, vista la situazione che hai in famiglia. Il desiderio di cambiare vita andando a studiare fuori città può anche includere la consapevolezza che ormai il vostro rapporto abbia poche speranze di continuare, visto che sai bene quale sarebbe la reazione del tuo ragazzo.

 

Sinceramente, allo stato attuale delle informazioni, non mi sento in grado di darti nessun consiglio particolare perché io stesso mi troverei in difficoltà. L'unica cosa su cui insisto è il link che ti ho dato. Il resto devi capirlo e sceglierlo tu.

 

Ti auguro buona fortuna, qualunque decisione prenderai ;)

Edited by gardus

A questo punto temo che, purtroppo, il vostro rapporto si sia già incrinato (forse indirettamente a causa dei tuoi genitori), ma nessuno dei due abbia la forza di terminarlo definitivamente. Adesso sì che è tutto più chiaro, asd91: il fatto che tu non l'abbia detto fin dall'inizio mi aveva totalmente spiazzato e forse è anche sintomo di quanta paura tu abbia che vi possiate lasciare e ti capisco perfettamente, vista la situazione che hai in famiglia. Il desiderio di cambiare vita andando a studiare fuori città può anche includere la consapevolezza che ormai il vostro rapporto abbia poche speranze di continuare, visto che sai bene quale sarebbe la reazione del tuo ragazzo.

 

Sinceramente, allo stato attuale delle informazioni, non mi sento in grado di darti nessun consiglio particolare perché io stesso mi troverei in difficoltà. L'unica cosa su cui insisto è il link che ti ho dato. Il resto devi capirlo e sceglierlo tu. Ti auguro buona fortuna, qualunque decisione prenderai ;)

Beh si hai descritto perfettamente la mia situazione, come neanche io ho saputo fare.

Per quanto riguarda il link purtroppo ho visto che nella mia citta' non c'e' un centro quindi...

...in bocca al lupo per tutto. Anch'io non voglio darti consigli, ma credo che se lui volesse veramente continuare la storia con te, appoggerebbe la tua scelta di andare a Napoli. Che poi avrebbe anche i suoi vantaggi perche' non avresti il controllo asfissiante dei genitori.

Per quanto riguarda il link purtroppo ho visto che nella mia citta' non c'e' un centro quindi...

 

... quindi come prima cosa puoi chiamarli al telefono o mandare una email per chiedere aiuto: non ti sarà negato.

 

Poi, una volta che sarai entrato in contatto con l'associazione, potresti chiedere ai tuoi genitori di andare insieme presso la sede più vicina alla tua città. Tu sei andato dai vari preti, santoni e maghi da cui ti hanno portato ( :azz: ) ora spetta a loro venire con te.

...facci sapere come va. Forza e coraggio. Purtroppo non mi sorprende quello che ti e' successo, perche' conosco cosa vuol dire vivere in queste realta'.Ti sono vicino. Ti rinnovo il mio in bocca al lupo. Sei giovane ed hai una vita davanti... :) . Un abbraccio forte

La tua storia mi pare finita già, anche se state ancora insieme. Se non te ne andrai forse te la trascinerai dietro ancora un po', ma non ci vedo un bel futuro.

Non c'è amore né voglia di avere una relazione se 1 ora di distanza diventa un problema così enorme.

 

Andare a studiare fuori casa per te può essere una grande opportunità di vivere più tranquillo e di non stare in continuazione sotto pressione.

E può essere anche una grande opportunità per la tua coppia. Pensaci: potreste vedervi tutti i fine settimana. Uno a Napoli e uno a Caserta (così tu non dovresti tornare a Caserta ogni fine settimana). A Napoli potreste addirittura stare insieme due o tre giorni interi, senza nessuno che vi controlla e avere un sacco di tempo per voi.

 

Tu saresti sicuramente più sereno e la coppia ne gioverebbe.

 

L'idea che tu a Napoli lo possa tradire o il fatto che "o vi vedete tutte le sere o vi lasciate" mi sembrano solo scuse per troncare un rapporto che non si vuole più.

 

D'altra parte anche tu mi pare dia questa storia sulla via del tramonto. E mi pare tu voglia star con lui non per amore nei suoi confronti ma perché ti garantisce una spalla su cui piangere. Quindi beh, non rinuncerei alla possibilità di un po' d'aria dalla mia famiglia (dato come hai descritto i tuoi) per un rapporto così.

 

Non so se è mancanza di amore, ma da come descrivi la vostra relazione, mi sembrate entrambi estremamente immaturi e non particolarmente presi per mettervi in gioco di fronte a nuove possibilità.

 

Per quanto riguarda gli amici: non si perdono certo trasferendosi ad un'ora da casa. Sono abbastanza allibita a leggere cose del genere.

@@Madoka hai perfettamente ragione sulla nostra storia e io sono stato il primo a dire con lui che potevamo stare piu' tempo assieme andando a vivere da solo, ma lui la metteva sul piano giornaliero (se stiamo a 10 minuti di distanza e ci possiamo vedere solo la sera figuriamoci se vado a stare fuori sede) e ho ammesso anche io di essere egoista xke perdo una spalla sicura su cui piangere.

 

Per quanto riguarda gli amici ho paura di rimanere solo la a Napoli, mi chiedo se mi faro' amici la. ma so gia' che non li perderei in toto anche se stiamo lontani

Gli amici attuali (se autentici) non li perderai, vai tranquillo.

 

mi chiedo se mi faro' amici la

 

ah beh, questo dipende solo da te e dal tuo carattere!

Secondo me non c'è nulla di più semplice che conoscere nuove persone nel mondo universitario...

Edited by gardus

Ciao ragazzi voglio raccontargli la mia esperienza... ho sempre avuto genitori iperprotettivi e tra di noi non c'e' Mai stato un rapporto di confidenza, non parliamo mai per esempio di come e' andata la giornata o parliamo dei miei amici o di qualsiasi cosa in generale... era l'estate scorsa e io mi sono fidanzato con il mio ragazzo da 3 mesi, ma sembrava che stavamo insieme da sempre...

Naturalmente sono sempre stato riservato sia con i miei che con gli amici pero' fidanzandomi la mia sessualita' e' uscita fuori ma fin qui tutto ok, avendo un giro di amicizie molto gay-frendly.

 

Poi da quel giorno di luglio la mia vita e' completamente cambiata, la sera ho lasciato per sfortuna il telefono acceso (avevo un telefono senza password perche' non ne faceva mettere e di solito lo spegnevo e lo tenevo sempre dietro) cmq mia mamma, la solita impicciona legge i miei messaggio con questo ragazzo.

e da li e' iniziato il mio inferno.

 

Premetto che sono un tipo molto calmo e spesso non mi faccio valere, ma morale della favola, abbiamo girato 3 Piscologhi, una marea di Preti, Santoni e maghi e nonostante con loro ho parlato della mia sessualita' tranquillamente e loro mi hanno dato ragione al 100% e provando a parlarne ai miei genitori loro non hanno voluto sentire spiegazioni, sono ancora convinti che sia una fase passeggera e sperano che un giorno potro' tornare normale.

 

In questo anno hanno avuto varie teorie sulla mia omosessualita': Il mio ragazzo mi ha plagiato o mi sono 'venduto' per regali , stando con i gay sono diventato gay anche io, ho avuto una delusione d'amore con una ragazza e cosi ho cambiato sponda, non ho avuto un padre presente, addirittura hanno detto che andavo con gli uomini e me lo facevo mettere da dietro perche' ho problemi di erezione.

 

Non posso imporgli la mia sessualita' pero' non posso vivere cosi, ho provato anche a parlargli chiaramente, ma loro mi continuavano a dire: hai 20 anni sei insicuro che ne vuoi capire della vita, TU NON SEI COSI, NON LO SEI MAI STATO, TI HANNO FATTO DIVENTARE.

Quindi dopo un anno che mi invento 1000 scuse per uscire, quando voglio fare qualcosa di piu' (come passare il ferragosto fuori o andare una giornata intera a mare) mi fanno 1000 domande e mi chiamano in continuazione. sento OGNI giorno mia mamma che prega ad alta voce e dice: AH Madonna fammi la grazia, Che dolore, che Delusione.

 

Quindi finalmente ho deciso di andare via dalla mia citta' andare a stuiare a Napoli, sperando che mi facciano Andare a studiare fuori rinunciando anche a le amicizie e al mio ragazzo, perche' non sapete come sto male quando vedo gli altri ragazzi che fanno questo vanno in giro e io sono costretto a stare a casa perche' altrimenti mia madre di fa i problemi.

 

SEMPLICEMENTE: FANCULIZZALI! Genitori così è meglio perderli che trovarli...

Io ti direi di andare via dal tuo paese. Devi considerare se vale la pena vivere sotto l'oppressione dei genitori tutto il giorno per poter vedere il proprio ragazzo che non è disposto a sopportare un'ora di macchina dopo il tuo trasferimento (che ti renderebbe la vita migliore e ti renderebbe felice) o se continuare a stargli vicino. Se le sue scuse sono vere, mi spiace dire che è una persona alquanto egoista (ti vuole vicino sapendo che vivi una situazione simile?). Gli amici rimangono anche se tu dovessi andare dall'altra parte del mondo e all'università sicuramente avresti mille opportunità di fartene nuovi. Devi assicurarti che i tuoi genitori non si intromettano nella tua vita quando sarai lontano. Intanto anche io ti consiglierei l'agedo, ne ho sentito parlare molto bene! Puoi iniziare da lì, contattali!! E' sempre un aiuto in più.

Forza!! Vedrai che si sistemerà tutto!!!!

Io preferirei rischiare di rimanere da solo la che 'imprigionato' qua...quindi al diavolo tutto e cerchero' di convincerli a farmene andare.

A costo di dirgli che sono guarito o che vado la per levarmi di torno questa gente cattiva.

 

Secondo le vostre esperienze, stare lontano dai propri genitori li aiuta a capire? magari la lontananza fara' bene alle loro teorie?

A costo di dirgli che sono guarito o che vado la per levarmi di torno questa gente cattiva.

 

No ecco, io se fossi in te questo non lo farei proprio.

Rischi di dover poi ricominciare tutto da capo, santoni e maghi compresi...

 

 

Secondo le vostre esperienze, stare lontano dai propri genitori li aiuta a capire?

 

Sì, a volte succede.

Però se prima di partire gli dici di essere "guarito" c'è il rischio che non capiscano mai...

Edited by gardus

Appunto. Ora che lo sanno e glielo hai confermato, la cosa più stupida da fare è rimangiarsi quello che si è detto. Ormai la cosa è fatta e negandola faresti solo un grandissimo passo indietro. Poi scusa un attimo. Ma fossi in te se i miei non mi lasciassero andare a studiare fuori, mi trasferirei il prima possibile cercando un lavoro che in qualche modo mi permetta di mantenermi.

Volevo aggiornarvi sugli ultimi minuti.

ho provato a buttarla la zeppata su mia mamma per NAPOLI e mi ha risposto cosi: se vuoi andare fai avanti e indietro perche' la sera devi dormire a casa e i tu hai dei problemi e devi stare con noi che ti controlliamo.

 

Io ora mi sento crollare il mondo addosso se penso che dovro' passare altri 2-3 anni con loro inprigionato alle loro credenziali.

Penso sempre, ogni giorno di farla finita con questa mia vita, perche' in questa situazione non vivo serenamente. tutti mi dicono che non sono il ragazzo felice e spensierato che ero prima, per la depressione mi stanno cadendo pure tutti i capelli, non riesco a studiare. e sono sempre triste perche' mi ritrovo sempre a casa da solo come un cretino se penso che potrei vivere la mia gioventu' tranquillamente e in modo spensierato. insomma i 20 anni non torneranno mai piu nella mia vita e sento che li sto buttando completamente per colpa loro.

 

Forse mi prenderete per malato se penso che potrei suicidarmi o di volerli uccidere ad entrambi, ma per fortuna non ci riesco perche' sono una persona debole, che non sa farsi valere neanche con i propri genitori figuriamoci nella vita.

 

edit:

Io vorrei tanto studiare perche' non voglio buttare il mio futuro, potro' fare il commesso a 20 - 30 anni, ma dopo cosa faro'?

Edited by asd91

Quello che hai scritto è molto grave.

Hai chiaramente bisogno di aiuto.

 

Io ti posso solo dire una cosa:

per quanto la vita sembri andare a puttane,

per quanto non si riesca a trovare speranza nel futuro,

ti prego, rimangiati quello che hai detto e realizza che uscire di scena non risolve nulla.

La cosa giusta da fare è solo una: dai alla vita una possibilità.

Non puoi sapere cosa ti porterà il futuro, ma se eviti di viverlo non lo saprai mai.

 

Ti prego, chiama AGEDO o mandagli una mail. Ora.

Edited by gardus

Più che chiamare AGEDO (se i genitori non sono interessati a collaborare non può fare nulla) io penserei a una via di uscita. Una via di fuga. So che è drastico, ma approfittando delle vacanze hai pensato di allontanarti per un po' dai tuoi? Qualche amico che ti può ospitare, qualcuno che può aiutarti. Magari vedendo che fai le cose sul serio e rischiano veramente di perderti, potrebbero quanto meno mollare la presa su qualcosa....

Più che chiamare AGEDO

 

Forse volevi dire OLTRE a chiamare AGEDO.. ??

Scusa, ma pensi davvero che non possano sostenerlo in questo momento, indipendentemente dal fatto che i suoi genitori siano disposti a collaborare? Certo che ora non lo sono, ma lo possono guidare nel modo giusto affinché la situazione in famiglia possa migliorare. Non credi?

 

Secondo me invece scappare cercando una via di fuga è molto pericoloso, sia perché potrebbe non esserci, sia perché, da quanto ci ha raccontato, non è mica sicuro che i suoi genitori mollino la presa... anzi, in questo modo, secondo me, c'è il fortissimo rischio che la stringano ancora di più.

Edited by gardus

Asd91, certe cose non le devi neanche pensare..no, tu sei giovane ad hai diritto ad essere felice. Anche quando la vita fa schifo e tutto sembra andare di traverso non bisogna mai e dico mai perdere la speranza. quando avevo 22 anni avevo questi brutti pensieri e quindi posso capire il tuo dolore. Ne sono uscito, per fortuna, dopo un anno con l'aiuto degli amici che mi sono stati vicini che mi consigliarono di andare ad un consultorio dove c'era un bravo psicologo (i miei erano all'oscuro di questo).Ero ingrassato di 20 kg, ora fortunatamente persi e vivere mi faceva male. Ma sono andato avanti e lo devi fare anche tu.Ricorda che c'e' sempre la luce in fondo al tunnel, anche se ti sembra di vivere nell'oscurita'. Hai parlato con il tuo ragazzo e con i tuoi amici di questo? Loro ti potranno stare vicino e dare una mano. Ottimo il consiglio di gardus. Prova a parlare con degli esperti che sapranno darti le indicazioni giuste. Ti prego non mollare! Ti siamo tutti vicino. E via quei brutti pensieri...sei giovane ed hai una vita da VIVERE. Coraggio!

Secondo me invece scappare cercando una via di fuga è molto pericoloso, sia perché potrebbe non esserci, sia perché, da quanto ci ha raccontato, non è mica sicuro che i suoi genitori mollino la presa... anzi, in questo modo, secondo me, c'è il fortissimo rischio che la stringano ancora di più.

Non scappare... ALLONTANARSI, una vacanza diciamo.

Se non si danno messaggi forti nessuno lo prenderà mai sul serio.

Sì, su questo sono d'accordo con te @@Fabiofax, la vedo solo molto dura nella sua situazione.

Il livello di oppressione da parte dei suoi genitori è insostenibile: ci ha già detto che non lo lasciano nemmeno fare un capodanno da solo o una vacanza con i suoi amici. Ok per il messaggio forte, ma avrà l'effetto desiderato? Purtroppo temo che allontanarsi cercando una via di fuga temporanea possa, in questo caso, ottenere l'effetto contrario, cioè un conseguente livello di controllo ai limiti della sopportazione umana. Ammesso anche che si allontani per un certo periodo, prima o poi dovrà tornare a casa: che atmosfera troverà?

 

Per me l'unica cosa da fare in questo momento, anche se estremamente complicata, è cercare di "guarire" i suoi genitori e far loro capire tutto ciò che ignorano e non conoscono. Certo, sembra un'impresa titanica, ma con l'aiuto di AGEDO forse potrà riuscirci, ecco perché ho insistito così tanto affinché li contattasse.

 

@@asd91 facci sapere...

Edited by gardus

Penso sempre, ogni giorno di farla finita con questa mia vita, perche' in questa situazione non vivo serenamente. tutti mi dicono che non sono il ragazzo felice e spensierato che ero prima, per la depressione mi stanno cadendo pure tutti i capelli, non riesco a studiare. e sono sempre triste perche' mi ritrovo sempre a casa da solo come un cretino se penso che potrei vivere la mia gioventu' tranquillamente e in modo spensierato

 

Scusami ma hai 20 anni. E non puoi farti trattare in questo modo dai tuoi.

Se la vita con loro fa così schifo vattene da casa.

Vai magari in una città dove hai qualche amico che ti possa aiutare i primi tempi e trovati un lavoretto.

Ci sono gli studenti lavoratori, magari ci mettono un po' di più a laurearsi, ma meglio metterci di più che vivere ancora con i tuoi.

 

Anche perché con la crisi che c'è non ti credere che appena ti laurei te ne potrai andare da casa. Non ti cedere che il lavoro lo troverai così facilmente.

 

Devi uscire dalla tua famiglia. E se farlo ti costerà dei sacrifici (trovarti un lavoro, pagarti gli studi, magari metterci di più a laurearti) credo che ne sarà valsa la pena.

Volevo aggiornarvi sugli ultimi minuti.

ho provato a buttarla la zeppata su mia mamma per NAPOLI e mi ha risposto cosi: se vuoi andare fai avanti e indietro perche' la sera devi dormire a casa e i tu hai dei problemi e devi stare con noi che ti controlliamo.

 

Io ora mi sento crollare il mondo addosso se penso che dovro' passare altri 2-3 anni con loro inprigionato alle loro credenziali.

Penso sempre, ogni giorno di farla finita con questa mia vita, perche' in questa situazione non vivo serenamente. tutti mi dicono che non sono il ragazzo felice e spensierato che ero prima, per la depressione mi stanno cadendo pure tutti i capelli, non riesco a studiare. e sono sempre triste perche' mi ritrovo sempre a casa da solo come un cretino se penso che potrei vivere la mia gioventu' tranquillamente e in modo spensierato. insomma i 20 anni non torneranno mai piu nella mia vita e sento che li sto buttando completamente per colpa loro.

 

Forse mi prenderete per malato se penso che potrei suicidarmi o di volerli uccidere ad entrambi, ma per fortuna non ci riesco perche' sono una persona debole, che non sa farsi valere neanche con i propri genitori figuriamoci nella vita.

 

edit:

Io vorrei tanto studiare perche' non voglio buttare il mio futuro, potro' fare il commesso a 20 - 30 anni, ma dopo cosa faro'?

 

Queste parole mi hanno fulminato. Non devi buttare la tua vita al cesso, una via d'uscita c'è! Bisogna giocare il tutto per tutto. Innanzitutto chiedi aiuto, è la prima cosa che devi fare!

Io sono stato uno studente lavoratore, ti assicuro che si può fare. Non avrai tutto lo svago che la vita universitaria ti comporta, ma avresti la cosa più preziosa che è la libertà. Questi pensieri dovrebbero averli i tuoi genitori, non tu.

Rivolgiti a qualcuno, fallo subito... Non ho esperienze di questo tipo, ma se provassi a mandare una mail all'arcigay o a qualche associazione simile? Magari possono aiutarti anche concretamente per un lavoro o qualcosa simile.

Fai tutto quello che puoi fare, ma abbandona i tuoi pensieri....E no, non ti prendo per pazzo. Pazzi sono i tuoi genitori.

Fabio Castorino

Non puoi rimanere sotto questo controllo soffocante per altri 3 o 5 anni, rischi di impazzire.

D'altronde alla tua età diventare completamente indipendente dal punto di vista lavorativo ed economico, con in più lo studio, è una cosa molto difficile

Tu vedi come una cosa possibile il riuscire a far cambiare idea ai tuoi sull'omosessualità? Quello che hai scritto sui santoni mi fa pensare che siano persone superstiziose, poco informate sui fatti reali e che questa disinformazione li renda molto suggestionabili dalle fole religiose o pseudo-religiose. Certo l'AGEDO sarebbe loro molto utile, ma è necessario un passo da parte loro per mettersi in contatto con l'associazione. Potresti proporgli dei libri, dei film o degli articoli che trattino il tema dell'omosessualità o dell'omofobia, per presentargli un altro punto di vista. Certo, anche qui c'è il rischio che loro rifiutino di leggerli o guardarli, ma almeno potresti tentare.

Io non voglio essere disfattista, ma davvero secondo voi, dopo il quadro che ci è stato fatto, i genitori di @@asd91 si metterebbero a leggere un libro sull'omosessualità?

Dopo che lo hanno portato da un santone?

Scusatemi ma non ci credo.

 

Io vedo solo un'opzione: chiamare CHIUNQUE possa dargli un supporto (AGEDO, un consultorio, un'associazione).. e poi trovare un posto dove stare per allontanarsi un po' e capire se è possibile ragionare a distanza.

 

E' un ricatto? Forse... ma non vedo altre scelte!

 

Fossimo vicini ti darei ospitalità io da quanto mi ha messo ansia la tua storia! Non mollare!!!!

Comunque ragazzi tenete conto che l'AGEDO è un'associazione abbastanza piccola. Ad asd91 probabilmente potrebbero dare un supporto telefonico. Come potete pensare che possano aiutarlo a trovare un lavoro (come ho letto in qualche commento).

 

L'agedo offre un ottimo servizio di consultorio ai genitori di figli omosessuali. Ma nessun genitore che crede il figlio malato leggerà mai un libro che spieghi l'omosessualità o andrà a parlare con i genitori dell'AGEDO.

 

E' vero che all'AGEDO stessa ci sono molti genitori che hanno sofferto o fanno fatica ad accettare i figli, ma in questi genitori c'è comunque la voglia di migliorarsi, di capire i figli, di fare un passo verso di loro.

 

Tutto questo ancora non c'è nei genitori di asd. E non è per fare i disfattisti. E sono convinta che anche loro potranno con il tempo migliorare le loro posizioni, ma non mi sembra questo il momento.

 

Asd ora dovrebbe cercare un aiuto per sé stesso e una forte motivazione, una spinta di "orgoglio" che gli dia la forza per allontanarsi da casa e darsi un'indipendenza il prima possibile.

Gli farebbe molto bene si mettersi in contatto telefonicamente con Agedo o con Arcigay. Ora il primo passo è che lui ritrovi una certa serenità. E ai genitori ci si penserà dopo perché il lavoro da farci mi sembra tanto e ci vuole una certa forza d'animo da parte sua.

 

Dovresti rivolgerti a qualche associazione e poi a qualche amico. Hai detto di avere amici a Napoli. Potresti trasferirti lì per qualche tempo.

Fabio Castorino

Proprio oggi ho visto questo articolo su un manuale su come affrontare il coming out in famiglia, rivolto sia ai figli che fanno CO che ai genitori che lo ricevono: Mamma, papà: devo dirvi una cosa.Come vivere serenamente l’omosessualità. Scritto da una madre e da suo figlio. di Giovanni e Paola Dall’Orto.

La prima parte è stata scritta dal figlio gay, la seconda dalla madre, e contiene tutta una serie di consigli per i genitori.

Già se riuscissi a convincerli a leggerlo potrebbe essere un primo passo in avanti....

 

http://www.queerblog.it/post/20755/coming-out-in-famiglia-come-vivere-serenamente-lomosessualita

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