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voglio fare coming out


drogatello

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voglio fare coming out con i miei genitori, inizialmente con mia madre e poi con mio padre.... le mie sorelle lo sanno già anche mio fratello...

Consigli su come iniziare il discorso o in che modo dire di essere omosessuali?

ragazzi risposte serie ne battute e ne risposte senza senso grazie

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Ciao drogatello, io non ho fatto CO con i miei e quindi non ti posso essere di aiuto. Sicuramente qui troverai tante persone pronte a darti consigli. Complimenti inoltre per la scelta. Qui sul forum aiutano molto, quindi non preoccuparti che avrai risposte serie.

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Lettera.. discorso.. sms.. ce ne sono di modi.. ed eviterei i preamboli.. ma TUTTO dipende da che tipo di genitori hai.. è su quello che si basa il come.

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Allora, dipende davvero dai tuoi genitori. Io avevo detto a mia mamma "oggi sono uscito con un ragazzo", lei non ci credeva, tuttora crede che io sia etero. Certo poi credo che il comportamento influenzi molto. Io sono maschile nei comportamenti e se non lo dico non si capisce. Poi secondo me faresti bene a sondare il terreno chiedendo cosa ne pensano sull'omosessualità ecc, magari proponendo temi legati all'attualità... In ogni caso sei coraggioso... Di me praticamente sanno tutti tranne i miei familiari :/

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...una cosa pero' posso dirtela : no sms. L'ho fatto l'altro ieri con una mia amica e sinceramente mi ha fatto un effetto strano. Meglio "dal vivo"

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Lettera.. discorso.. sms.. ce ne sono di modi.. ed eviterei i preamboli.. ma TUTTO dipende da che tipo di genitori hai.. è su quello che si basa il come.

 

Concordo.. ma eviterei lo scritto. per cui no a lettere o sms. Quando capisci che è il momento, devi affrontare la cosa di persona. E' un modo per far capire ai tuoi che non ti vergogni.

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Ciao drogatello. Mi chiamo Daniele, ho 17 anni e da 4 giorno ho fatto Co con mia madre. Quelle che hanno detto @@Fra93 e @@Aquarivs sono cose corrette. Erano giorni che stavo un pò giù di morale e li mi chiese cosa mi fosse successo. All'inizio ostentai a driglielo. Volevo sapere prima cosa pensasse deli omosessuali e cercavo di capire come l'avrebbe presa. La sera iniziò di nuovo il discorso allora io le dissi molto semplicemente" io sono attratto dagli uomini ". Non cercare di girarci a torno, di addolcire la pillola. Diglielo e basta. Personalmente mia madre mi disse che non c'è nessun problema e che per amore di un figlio una madre sorvola queste cose , per quanto non possano andargli a genio; una madre deve preoccuparsi per un figlio solo per i problemi gravi come la salute. Spero che ti sia stato ddi aiuto. Se ti serve aiuto no nesitare a contattarmi.

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Magari, per non farlo da solo, puoi dirlo in presenza dei tuoi fratelli, che sanno già tutto e (lo assumo per certo visto che non l'hai specificato) ti supporteranno.

 

Poi per quanto riguarda

in che modo dire di essere omosessuali?

ci sono almeno 1000 modi per farlo :P

Non so, uno dei più carini per me è "Mi piacciono i ragazzi nel modo in cui si presume dovrebbero piacermi le ragazze"

Edited by gardus
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Tutti pensano che il coming out sia semplicemente dire al mondo che si è, dimenticandosi invece che si tralascia invece la parte più importante: chi si è di fronte al mondo. Il vero coming out implica la risposta che noi diamo agli altri una volta che questi reagiscono di fronte al sapere chi siamo in verità. Problema che ho dovuto affrontare con alcune persone che hanno fatto tirare fuori la loro omofobia nascosta e celata benissimo. Allora possiamo: aggredire a sua volta, rintanarci nel nostro cantuccio o esprimere con fermezza i sentimenti che stanno dentro di noi chiedendo all'altro di rispettare il nostro modo di sentire. Spesso (o meglio quasi sempre) l'omofobia nasce perchè l'etero non tollera che qualcun'altro possa provare sentimenti diversi dai suoi. A me fanno tenerezza una coppia etero che si bacia per strada, ma vorrei tanto vederne una gay che si bacia per strada. Il discorso coming out ha aspetti molto vasti di cui, grazie a Dio, si sta occupando una parte della psicologia. Io personalmente non posso parlare a casa, mio padre è al principio di una demenza senile, lui pensa che abbia un bel giro di donne, e questo lo rende contento, felice lui, lo sono anche io.

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NamelessDreamer

sms

 

NO... ti prego! Certe cose non si possono dire via sms... NO :maninlove:

 

Io ti consiglio di iniziare a prepararti psicologicamente un po' di tempo prima, pensando anche alle parole da dire per non rischiare di bloccarti per dei lunghissimi minuti (cosa che a me è successa!). Meglio essere diretti, senza però risultare aggressivi :picknose:

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...mannaggia gabar, come ti capisco. Anch'io ho un padre che non sta bene ( e purtroppo pure mia madre) quindi e' meglio evitare. Magari e' per loro solo sofferenza in piu'. Concordo pienamente quando dici che vorresti vedere una coppia gay che si bacia senza essere picchiata o insultata. Purtroppo siamo in italia e c'e' un'arretratezza culturale spaventosa. La politica e la chiesa hanno dato la loro parte. E a scuola non si parla di queste tematiche, o se ne parla sempre poco, cosi' anche i giovani hanno spesso ancora i pregiudizi dei loro genitori...

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NO... ti prego! Certe cose non si possono dire via sms... NO :maninlove:

 

Io ti consiglio di iniziare a prepararti psicologicamente un po' di tempo prima, pensando anche alle parole da dire per non rischiare di bloccarti per dei lunghissimi minuti (cosa che a me è successa!). Meglio essere diretti, senza però risultare aggressivi :picknose:

Mica gli ho detto di scrivere un sms xD

Ho elencato una sfilza di modi per farlo.. tocca a lui capire qual è quello adatto

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Anch'io ti consiglio di farlo in presenza delle tue sorelle e di tuo fratello: se loro ti appoggiano, per te potrebbe essere più facile. Sii diretto e pensa alle parole da dire: ti consiglierei di mostrarti felice e soprattutto sicuro, sereno. Magari inizialmente sorvola su eventuali periodi difficili che puoi aver avuto nello scoprire la tua omosessualità; punta tutto sulla serenità e la tranquillità che hai rispetto alla tua omosessualità. Se hai altri dubbi chiedi pure!

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Beh comunque alla fine io non rifiuto l'idea di dirlo per messaggio, a priori. Vi ricordo che alla fine esistono infiniti tipi di persone, specialmente i più timidi, che non troverebbero il coraggio da nessuna parte di dire tutto a voce. Un messaggio potrebbe rassicurarli. Infine, dopo, parlare è d'obbligo, ma come approccio iniziale non abbandonerei l'idea del messaggio. Poi ognuno fa quello che crede, ovviamente. :)

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Sicuramente avere altri familiari che ti appoggiano e possono quindi farti forza e poi parlare anche loro ai tuoi in separata sede, successivamente, è un gran punto di forza.

Io paradossalmente ho più difficoltà a dirlo a mia sorella che a mia mamma....

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Non so.. non abbiamo mai avuto un grosso rapporto, poi io mi sono fatto la mia vita a Milano, lei a Genova con figlio.. e ora mi sembra di "aver perso il treno"... non so. Ma cmq mi sono imposto che il 2012 sarà l'anno della chiarezza.

Mica voglio che i Maya mi facciano finire il mondo prima di avermi fatto completare il mio ciclo di CO familiari :)

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Non c'è un modo predefinito. C'è chi trova più facile buttare giù un paio di righe, chi affrontare un discorso. Io se dovessi fare CO con i miei mi prenderei un po' di tempo di preparazione psicologica e forse glielo direi faccia a faccia. Ancora non ci penso dato che non mi sento pronto. Sei un ragazzo timido? Hai mai sondato il terreno coi tuoi? Già che i tuoi fratelli sappiano di te è una cosa molto importante, hai sicuramente una marcia in più.

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Ci sono molte variabili in ogni CO: il nostro carattere, il carattere di chi riceve il CO, la loro mentalità, religiosità, cultura (e, anche se sono i nostri genitori, possiamo solo ipotizzare la loro reazione).

Però, direi due cose: parlare in positivo (non parlare di problemi, solitudine, ecc..) ed essere breve (ma pronto a rispondere alle domande).

Non so se possa valere in famiglia quello che ho detto ad un amico: "sai, mi faceva piacere dirti una cosa di me..."

Auguri.

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Chissà perchè ma ho questo malsano concetto che l'essere venuti al mondo ci dia il diritto matematico di vivere, in questo mondo, così come siamo nati senza passare anni e anni a chiederci se andiamo bene così come siamo. Perchè dovrebbe alla fine portarci simili traumi? Certo mica so scemo, mi rendo conto che le circostanze ci rendano le cose difficili ma il fatto che la repressione sessuale sia meno evidente di una repressione fisica, di una prigionia o di qualunque privazione delle normali esigenze umane non dovrebbe significare che a questa non bisogna ribellarsi..

 

Perchè ad una violenza carnale ci ribelleremmo e ad una psicologica come il rinnegare giorno dopo giorno quello che siamo non lo faremmo? Solo perchè avviene lentamente e spesso in silenzio?

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forse perché la violenza carnale ce la fa qualcun altro e il rinnegarci ce lo facciamo da soli?

A chi ci ribelliamo se siamo noi vittima e carnefice?

 

OT Hallelujah è di Leonard Cohen :)

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Motivo in più per cambiare le cose..

 

OT Hallelujah è diventata celebre solo in mano a Jeff.. prima è come se non esistesse v.v

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Magari uno non dovesse crescere convinto fino al giorno x di essere sbagliato... finché non cambieranno le cose, però, è meglio puntare su una serena accettazione e su tutto quello che comporta il coming out. Ormai noi ci siamo, chi più chi meno, repressi. Vediamo intanto di aiutare @@drogatello a vivere la *sua* situazione.

 

OT be', ma Cohen è Cohen :)

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