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Federazione Europea.. Un'utopia?


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Ci sono due possibilità, in seguito alla crisi: o si disgrega tutto, o ci si unisce di più.

 

Non ha senso una moneta comune e 17 politiche economiche diverse dove ciascuno stato può mettere a rischio tutta l'europa con proprie scelte autonome. D'altra parte è sbagliato che alcuni stati decidano la politica economica di altri: un sistema con la merkel di turno che decide la politica economica dell'italia o della spagna, è profondamente antidemocratico, perchè essa ha ricevuto mandato popolare solo dai cittadini tedeschi.

 

Quindi la soluzione, a meno che si decida per la disgregazione, che a me pare una follia perchè non siamo più negli anni '50 e oggi il mercato è globale e le nuove potenze emergenti (Cina, India, Brasile etc...) ci spazzerebbero via, è la costituzione di una federazione. Credo che la direzione presa sia poi quella, ma il problema vero non sono i cittadini, ma i politici che non vogliono cedere poteri (io credo che oggi si potrebbe dire, al contrario che nel risorgimento, "fatti gli europei, bisogna fare l'europa" che non sia solo l'euro)

 

Però è essenziale che il governo dell'Europa (federazione o confederazione che sia) sia eletto direttamente dai cittadini, presidente compreso. Oggi non è così e la conseguenza è che le istituzioni europee rispondono ai governi nazionali, a partire da quelli più forti. In questo contesto è ovvio che nessuno voglia cedere sovranità, chi vorrebbe consegnare alla Merkel, a Hollande (o a chi per essi) la possibilità di decidere le politiche del proprio paese? giustamente nessuno, anche perchè i soggetti in questione fanno gli interessi dei loro elettori, mica di tutta l'Europa...

D'accordo sul parlamento, che deve poter proporre atti normativi in autonomia e approvarli, mentre oggi il potere legislativo è ancora del consiglio europeo (cioè ancora dei governi nazionali).

 

Ma è così difficile immaginare di scegliere anche un governo? Immaginiamo di andare a votare e di trovare la scheda con stampati i nomi di Tony Blair, Mario Monti, Guido Westerwelle, Josè Manuel Barroso e altri (ho messo nomi quasi a caso). Ciascuno è sostenuto da un partito europeo (Socialisti, liberali, popolari, verdi, etc...). I due migliori vanno al ballottaggio, chi vince forma la commissione con un membro per stato (oppure presiede il consiglio europeo?? boh).

 

A me non pare così impossibile... certo richiederebbe che si creasse un'opinione pubblica europea, e i media dovrebbero necessariamente iniziare a parlare di cosa succede a bruxelles, senza il filtro dei politici nazionali, questa forse è la cosa più difficile.

Più che altro il mio dubbio è: anche nell'ipotesi in cui gli Stati dell'euro desiderassero l'unione politica grazie alle pressioni della crisi economica, cosa ne sarebbe del resto dell'Unione? Ci si può davvero aspettare che Stati come l'UK e la Danimarca, che non hanno mai voluto l'euro e sono sempre stati un po' in disparte, passino dal quasi nulla all'unità politica in un colpo?

 

L'Europa che abbiamo visto molto attiva in questi ultimi mesi mi sembra che alla fine non corrisponda all'UE ma ai soli Stati dell'eurozona.

E per questo che mi sono addentrato nella questione economica.. che io sia populista o meno i fatti restano lllà..

La cessione di una politica interna a favore di una federazione è pura utopia..

Non solo alcuni stati sono apertamente contro l'unione europea e la ostacolano come possono pur facendone parte, ma ci sono anche interessi e competizioni troppo forti tra gli stessi stati.

 

Esempio: La Francia viola i trattati fondamentali di libera circolazione ai Libici col permesso dato dall'Italia. Qual è la presa di posizione francese? "E così è basta. In Francia non entrano".

 

Esempio: L'Inghilterra mantiene ancora i regimi di sottomissione nei confronti di nazioni che chiedono un proprio parlamento autonomo. Scozia e Galles contnuano a lottare per una totale l'Indipendenza. (per non parlare poi di Irlanda Nord e Sud).

 

La Svizzera continua per i fatti suoi

 

La penisola Scandinava nella sua cameretta all'attico non ha certo interesse a spartire i Nostri problemi con i propri..

 

Per non parlare poi di tutti i veti imposti dalle Nazioni Forti.

 

L'Italia che veti è riuscita ad imporre? O la Grecia?

Edited by Aquarivs

@@Aquarivs anche l'Italia ha violato i trattati sulla libera circolazione

sulla questione inglese fanno peggio francia paesi bassi e danimarca

i paese scandinavi senza le materie prime e i mercati europei morirebbero

l'italia e la grecia hanno imposto molti veti, alcuni anche stipidi come quello greco contro l'ingresso della turchia

Per me è una cavolata... ci vedo solando romanticismo in questa proposta che per carità avrà anche il suo fascino ma secondo me non è attuabile, anzi se realizzata potrebbe rivelarsi un vero incubo...

 

Il troppo potere dà alla testa...

Edited by Haunted

Le organizzazione federali o intergovernative tese ad unire gli stati tramite la cessione di poteri a parer mio sono sempre un elemento favorevole.

Lo stesso Kant nel suo testo "Per la pace perpetua" auspicava la formazione di una federazione mondiale perchè le federazioni hanno l'effetto di mettere le guerre fuorilegge tra i paesi aderenti, infatti l'Europa ha una storia costellata di guerre mentre da quando esiste la Comunità Europea(divenuta poi Unione Europea) non abbiamo più avuto guerre in Europa per il semplice fatto che non sarebbero nemmeno più possibili visto che facciamo tutti parte di un'unica entità sovranazionale e quando si verificano screzi tra 2 paesi è in quella sede che si risolvono(per via politica) invece di fare una guerra.

Questo è un grande successo dell'Unione Europea.

 

Il fatto di costituire una federazione di stati per altro non vuol dire azzerare o cancellare i paesi che ne fanno parte appunto perchè si parla di federazione e non di stato centralista.

Poi se andiamo a vedere anche in Italia è stato creato uno stato unitario e centralista quando invece tolto l'impero Romano l'unità in Italia non c'è mai stata ma anzi abbiamo sempre avuto tanti stati indipendenti, per cui a maggior ragione sarebbe possibile realizzare in europa uno stato federale che non ha questi intenti centralisti ma lascia invece ampia libertà agli stati federati.

 

Forse un giorno arriveremo ad avere un'europa veramente federale ma sarà sicuramente un processo lento fatto di piccoli passi com'è stato fino ad ora.

 

Come avete però fatto notare non credo nemmeno io si arriverà a un presidente europeo eletto dai cittadini, mi pare difficilmente fattibile, il modello di federalismo statunitense mi pare di difficile attuazione da noi, però il federalismo non deve per forza di cose legarsi al presidenzialismo, basti pensare che la Germania o la Svizzera sono stati federali e non hanno il presidenzialismo, lì si vota solo il parlamento per elezione diretta così come in Italia.

Dunque, la risposta alla prima questione (cosa faranno i paesi che non hanno l'euro e non vogliono unirsi?) la mia risposta è: se non ci stanno, stanno fuori. Si potrebbe istituire un accordo speciale per gli scambi economici, la libera circolazione, i fondi allo sviluppo...

 

Sull'elezione del presidente... si può anche non eleggerlo, certo. Si tratta di scegliere poi la forma di governo con una costituzione... Certo è che il presidente deve essere una figura forte, non come adesso che l'80 % dei cittadini europei non sa manco come si chiama...

 

Il problema è che serve anche una maggior comunicazione tra i cittadini e le istituzioni europee, mentre oggi i governi nazionali si pongono sempre da filtro, per raccontare le cose modificate a proprio piacimento. Ad esempio, quando si vota per le elezioni europee, nessuno si pone il problema di votare un partito in base a come si comporterà al parlamento europeo, ma il tutto viene usato come un referendum sul governo nazionale. La cosa è grottesca, a pensarci, se consideriamo che ormai buona parte delle scelte che influiscono sulla nostra vita non vengono prese a Roma, mentre noi siamo qui ad appassionarci delle solite beghe dei politici nostrani, che ormai contano sempre meno. Servirebbe invece portare la democrazia al livello dove realmente vengono prese le decisioni.

io credo che il funzionamento dell'unione europea, ora come ora, va anche abbastanza bene. L'unico problema è che la maggior parte delle decisioni le prende il consiglio europeo o la commissione europea invece del parlamento, e che la tv e i giornali non parlino molto del lavoro svolto dall'europarlamento.

Altro che federazione, qui non vedo per nulla improbabile che tempo un paio d'anni in molti paesi con la crisi dilagante, di cui non se ne vede uscita, accadano colpi di stato o vadano su con libere elezioni governi di stampo fascistoide che piano piano eliminano la democrazia.

L'esperienza del 1929 rischia di ripetersi, specie nella parte d'Europa più fragile, i successi di partiti estremisti come in Grecia, Polonia, Bulgaria, Austria, Ungheria, ecc... non mi fa sperare nulla di buono.

No, io credo ad una probabile dissoluzione dell'Unione Europea, con il possibile riaccendersi di tensioni fra stati confinanti (ce ne sono già alcune, di cui non se ne parla ma ci sono, tipo i rapporti tra Slovacchia e Ungheria).

sicilian_killer

Pensare a una dissoluzione dell'Unione Europea e al ritorno della guerra in Europa è solo un dispendio inutile di energie... non accadrà mai, almeno non finché saremo noi in vita: l'integrazione europea ha già superato da un pezzo la linea di non ritorno e gli interessi in ballo sono troppi per tornare indietro di 60 anni...

Edited by sicilian_killer

No, io credo ad una probabile dissoluzione dell'Unione Europea, con il possibile riaccendersi di tensioni fra stati confinanti (ce ne sono già alcune, di cui non se ne parla ma ci sono, tipo i rapporti tra Slovacchia e Ungheria).

 

Mi sembra poco probabile ormai, come poco probabile il ritorno alla moneta individuale per gli stati.

Ci sono troppi interessi in ballo per ritornare indietro.

 

Piuttosto il parlamento europeo dovrebbe assumere maggior autorevolezza e non limitarsi legiferare sulle dimensioni "consentite" di fagiolini e piselli

Edited by Fabiofax

cioè?

Che non esiste niente di impossibile per il genere umano..

Le sicurezze in questo campo lasciano il tempo che trovano. Soprattutto considerando che l'EU si è stabilizzata su troppe eccezioni. Chi c'è, chi non c'è, chi ha la moneta chi non ce l'ha chi accetta le regole solo in parte chi le accetta tutte.. ecc.. Questa non è un'unione. E' collaborazione. E le collaborazioni sotto pressione e sotto la crisi crollano come fette biscottate..

 

Poi se penso all'11 Settembre mi rendo conto che se un uomo può uccidere migliaia di connazionali premeditandolo solo per avere la scusa di entrare in guerra, non c'è più niente che possa sorprendermi.

va beh ma le guerre mica bisogna per forza combatterle sul proprio suolo nazionale!

 

Gli USA lo hanno capito da tempo e dopo la guerra di secessione hanno smesso... Noi europei lo abbiamo fatto ancora per un po' e ci siamo quasi autodistrutti.

 

Ma già negli anni più recenti si sono combattute guerre in altri paesi, dove in campo c'erano interessi occidentali contrapposti. Vedi la guerra in Iraq, per i contratti sul petrolio, o vedi la guerra in Libia, dove indirettamente combattevano gli interessi contrapposti di Francia e Italia, sempre per i combustibili fossili (per la cronaca, noi come succede OGNI VOLTA, abbiamo cominciato alleati di uno, poi abbiamo cambiato a metà per correre dal vincitore... XD)

 

Questo per dire che non è mica scontato che siccome c'è l'unione europea allora non ci saranno più guerre tra paesi europei: per questo bisogna mettere in comune la politica estera, in modo da agire realmente uniti. E possibilmente con un ministro degli esteri decente...

 

E poi, secondo aspetto: la guerra, come si è dimostrato, si può fare anche... con lo spread! o più genericamente con la finanza. Prima non ci credeva nessuno, perchè succedeva solo nei paesi del III mondo, ma si è visto che la finanza può mietere vittime in un intero paese... insomma scenario delicato.

Sì ma la guerra con lo spread non fa centinaia di miglia se non milioni di morti come le guerre combattute in europa e poi si può discutere e scontarsi politicamente per trovare un modo per risolvere la questione come fa Monti e gli altri capi di stato negli incontri europei con l'ultimo accordo sull'Esm.

 

Ma che uno dei meriti dell'Europa sia stato la fine delle guerre tra gli stati europei che aveva lacerato l'europa per centinaia di anni è un dato di fatto.

Così come l'eliminazione della pena di morte come prerequisito per entrare a far parte dell'Unione Europea(tanto per dire la Turchia solo per avviare i negoziati ha dovuto abolirla e questo è un merito dell'Unione Europea).

 

Pina piano si spera che ci possano arrivare anche altri continenti e alla ad una federazione mondiale con poteri veri che possa porre fine alle guerre e trasferire lo scontro da scontro militare e scontro politico nelle sedi opportune come ad esempio un parlamento mondiale così come un consiglio dei ministri mondiale, ecc..

beh alcuni dicono sia in atto una vera e propria guerra finanziaria tra usa e ue ( un po' io ci credo perché la crisi è arrivata dal loro sistema finanziario e sono le loro agenzie di rating che ci stanno mandando al collasso senza ragioni reali)

 

cmq, per non uscire fuori tema, penso che realmente l'ue possa svilupparsi seguendo l'esempio della svizzera. Anche li parlano 3 lingue diverse ma comunque hanno un sistema altamente democratico.

Secondo me le tappe per arrivare a una "Unione europea più stretta" sono:

1) far diventare la BCE una vera banca centrale seguendo il modello della Federal Reserve americana e attivare l'ESM. Non è possibile che gli speculatori abbiano più potere di uno stato! io questo non lo accetto. L'esm deve avere a disposizione almeno 1000 miliardi ( che la bce può aumentare quando vuole, quindi l'esm deve essere controllato direttamente dalla bce) di euro in modo da far capire agli speculatori che,se continuassero a giocare, alla fine perderebbero.

2) capire quale stato realmente vuole condividere il proprio destino con gli altri o è dentro l'ue solo per utilità (qualcuno ha detto Inghilterra ? )

3) approvazione da parte di tutti gli stati della Costituzione Europea

4) creare un sistema di rappresentanza democratica simile alla Svizzera

 

Pina piano si spera che ci possano arrivare anche altri continenti e alla ad una federazione mondiale con poteri veri che possa porre fine alle guerre e trasferire lo scontro da scontro militare e scontro politico nelle sedi opportune come ad esempio un parlamento mondiale così come un consiglio dei ministri mondiale, ecc..

 

sembra di rileggere Kant :) tuttavia penso che una federazione mondiale, al momento, sia realmente un utopia. Tuttavia spero che entro qualche secolo avvenga =)

sembra di rileggere Kant :) tuttavia penso che una federazione mondiale, al momento, sia realmente un utopia. Tuttavia spero che entro qualche secolo avvenga =)

 

Sì ma nemmeno io mi aspetto che la cosa si concretizzi a breve, probabilmente non ci si arriverà mai oppure tra chissà quanto ma la mia era solo una speranza sul lungo periodo.

Rimango convinto che sia quella però l'unica strada da percorrere se si vogliono bandire definitivamente le guerre militari, sulla scia appunto di cosa diceva Kant nel suo testo "Per la pace perpetua".

  • 2 weeks later...
Silverselfer

C'è poco da discettare sull'eventualità di realizzare nei fatti l'Unione Europea. Faccio notare che la scelta è già stata fatta in tal senso e l'Euro doveva essere la pietra quadrangolare su cui costruire i famigerati stati uniti d'Europa. Ci siamo infilati in questa crisi economica senza via d'uscita, proprio perché quel processo si è inceppato. Il processo si è inceppato a causa di quella costituzione europea che è stata affossata dai referendum nazionali, volutamente antieuropeisti e non per ragioni "sentimentali", ma meramente economiche. Di sentimentale qui c'è solo il populismo esasperato che fa leva su antichi rancori maturati da secoli di guerre grandi e piccole.

 

Oggi la situazione è gravissima perché ci troviamo a metà del guado. L'euro così com'è ha bisogno di un governo politico che prenda decisioni e soprattutto le faccia recepire a tutti gli stati membri. Gli Usa stanno economicamente messi come noi, la Florida neanche un paio di anni fa era nelle condizioni della Grecia, i conti federali non tornano più da un pezzo eppure il dollaro non è messo in dubbio.

 

Guardiamo invece l'Europa con una Germania che fa cassa sugli spread che affossano gli altri stati membri, eppure le banche tedesche hanno chiesto gli aiuti della BCE come tutte le altre. La banca rotta greca poteva essere ripianata con meno dei soldi che sono serviti a salvare la banca Dexia, quella che aveva in pancia i titoli tossici greci, in quanto ne fu la principale complice. Ma quella banca è franco tedesca e si è scelto di preferire

gli interessi propri a quelli europei. Questo non è sentimento nazionalistico ma becera finanza di lobby che fa crescere l'odio tra i popoli europei.

 

Che si fa? Beh, ce lo hanno spiegato proprio oggi i nostri tecnici di governo. Se chiediamo gli aiuti "europei" la Germania c'imporra una sorta di commissariamento, in altre parole si tratta di una cessione di diritto nazionale.

Uscire dall'Euro? Si può fare, nel nostro caso poi lo affosseremmo per sempre se tornassimo alla lira nazionale. Ma questo tecnicamente significa che

faremo banca rotta e la mattina dopo ci sveglieremo senza un servizio sanitario nazionale, senza scuola pubblica, statali senza uno stipendio e non ci sarebbero più i soldi per pagare le pensioni. Parimenti i nostri conti in banca si svaluterebbero intorno al 70% . Probabile che un pieno di benzina arrivi a costare quanto uno stipendio. Inflazione che schizza a livelli insostenibili eccetera. Del resto basti guardare cosa accadde all'Argentina. Sì, oggi, a dieci anni dalla bancarotta, l'Argentina è uno dei pochi paesi al mondo che cresce a ritmi cinesi, ma è anche vero che se non avessero avuto i maiali cinesi che si sono mangiati tutta la soia che produceva, non avrebbero avuto i soldi per rimettere in piedi un'economia sana, priva di ogni speculazione finanziaria. Noi però la soia non la produciamo.

 

Sono dunque favorevole all'Europa? Non vedo alternative e a quanto ne so, persino i tedeschi non vogliono perdere l'Euro. Un' Europa unita non vuol dire assolutamente perdere identità nazionali, al contrario, permetterebbe di preservare tante piccole realtà regionali che oggi sono incluse in nazioni in cui non si riconoscono per lingua, cultura e religione. Da soli nessun singolo stato europeo potrà mai competere con un mondo globalizzato. Con giganti come il Brasile o l'India e la Cina. Pensate al black out Indiano di questi giorni ... sono paesi che hanno una fame di energia tale che a breve faranno schizzare talmente in alto il costo delle materie prime, che solo un Europa continentale unita politicamente, potrà contrastare con la sua influenza sia economica, sia ... militare.

 

Se ci dividiamo dobbiamo prepararci al peggio. La pancia vuota ha sempre fatto saltare la pace sociale. Non si sa cosa il "sentimentalismo" in quel caso suggerirà alle masse di persone senza lavoro e che non riescono a mettere assieme il pranzo con la cena. Ho idea che molti di voi dia per scontato che tutto questo non li riguarderà, eppure .. non so come spiegarvelo perché bisogna trovarcisi. Ti svegli una mattina e non hai più niente, trovi i negozi vuoti, gli autobus non passano, le banche non ti danno i tuoi soldi ... gli occhi della persone che incontri paiono essersi risvegliati in un incubo surreale.

 

Facciamo l'Europa e costruiamola bene, se poi vogliamo essere sentimentali, pensiamo alle nostre differenze come una ricchezza che non ci dividerà più, ma ci arricchirà perché "il popolo europeo" ha partorito gran parte delle civiltà del mondo, gettando le basi di quel modello di vita occidentale che, con tutti i suoi difetti, è ancora un baluardo di tutte le libertà civili.

  • 2 weeks later...

http://www.repubblica.it/economia/2012/08/14/news/germania_nessun_rinvio_sul_salva_stati_i_giudici_decideranno_a_settembre-40924093/?ref=HREA-1

fiuu... per un attimo pensavo si bloccasse l'avanzata dell'esm.

Spero che il 12 settembre i giudici tedeschi non facciano stupidaggini. Se l'esm non passasse ci sarebbe prima la fine dell'euro ( con la caduta di italia prima , francia poi e dopo la grande germania) e poi la probabile dissoluzione dell'unione europea...

Alla fine l'ESM lo faranno, il gioco è tirare la corda fino al massimo possibile per far soldi e poi lasciarla di poco prima che si rompa.

 

Perchè appunto è chiaro a tutti che lo stato che sta più guadagnando grazie all'euro è la germania, quindi è loro interesse mantenerlo, ma probabilmente attenderebbero fino al giorno prima del crash, prima di salvarlo. In questo modo possono continuare a lucrare sugli spread alti degli altri. Oggi la Germania si finanzia a tassi negativi, e questa è una cosa che non si è mai vista: le banche pagano per prestarle i soldi (cioè oggi versano 100 e l'anno prossimo riavranno 95), e questa credo sia una scommessa sulla caduta dell'euro.

 

D'altra parte se l'euro non ci fosse, la Germania avrebbe, oltre a tassi sul debito più alti, un marco molto rivalutato, mentre noi avremmo una moneta più svalutata e colmeremmo tutto il deficit della bilancia commerciale (in sostanza cresceremmo più di loro). Chiaramente per noi sarebbe comunque dannoso perchè con l'inflazione il potere d'acquisto degli italiani continuerebbe a calare.

 

Credo che l'unica soluzione sia una maggiore unità. Gli stati uniti hanno un debito maggiore del nostro (dell'europa) e non subiscono speculazioni, proprio perchè sono grandi (e quindi ciascuna singola banca non risesce a influire sui tassi vendendo i titoli in proprio possesso) e i singoli stati vengono protetti dal governo federale. Il giappone ha un debito che è il doppio del nostro (ma ha una banca centrale che può acquistare i titoli di stato)! e ha dichiarato che è pronto a versare fondi al FMI per salvare l'europa... è un paradosso.

 

Comunque se il problema sono le identità nazionali, si pensi ad esempio che lo sport potrebbe tranquillamente rimanere diviso, le lingue anche, e così tanti altri aspetti che riguardano l'identità degli stati e delle regioni.

si però è un gioco abbastanza pericoloso. Se sbagliassero una mossa cadrebbe tutto il castello ( l'eurozona) e andrebbero in default molti paesi.

Il ritorno alle monete nazionali, come hai già detto tu, è stupido perché polverizzerebbe il potere d'acquisto anche se aumenterebbero le esportazioni.

L'unico modo per salvarci è la creazione di uno stato europeo a modello svizzero...

Edited by wesker

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