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Federazione Europea.. Un'utopia?


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L'UE ha ricevuto il nobel per la pace con la seguente motivazione :"per oltre sei decenni ha contribuito all'avanzamento della pace e della riconciliazione della democrazia e dei diritti umani in europa". ^_^

http://www.corriere.it/esteri/12_ottobre_12/nobel-per-la-pace_19fcd01c-144b-11e2-ba17-f3d153226b97.shtml

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:ok:

 

Mi pare sia un dato di fatto incontestabile, il suolo europeo è stato il teatro delle più sanguinose guerre e si sono susseguite praticamente da quando queste terre sono state popolate, solo con la creazione dell'Unione Europea(e prima ancora con la Comunità Europea) c'è stata la svolta ed oramai è un sessantennio che non vediamo più una guerra in Europa, anche perchè l'Unione Europea ha sostanzialmente reso impossibile una guerra tra i suoi membri, visto che anche nel caso ci fossero attriti tra due paesi questi vengono risolti in sede politica e non con le armi come invece accadeva prima.

Come ha detto Romano Prodi poco fa intervistato da Lilli Gruber, il premio è stato dato per 60 anni di pace in Europa. Ed è innegabile che dopo la 2^ guerra Mondiale, l'Europa abbia saputo mantenere la pace e gestire in modo alternativo i dissidi tra le nazioni.

Per cui, una bella cosa.

@@Ainelif io invece la penso al contrario, manca una volontà politica per arrivare alla federazione europea. I politici dei vari stati sono ributtanti nel delegare i loro poteri a Bruxelles e cercano di far apparire l'europarlamento e la commissione poco importanti ( dimmi quante volte nei vari tg si parla delle loro decisioni). Se fosse per le aziende ci sarebbero già gli Stati Uniti d'Europa perché permetterebbe di standardizzare molti regolamenti e di aumentare il mercato di sbocco.

Io continuo a credere che la struttura stessa dell'Unione Europea nè piloterà il collasso.

Anche in guerra, così come in politica, la concorrenza è tutto. Finita la tensione e l'individualismo tra gli stati l'Unione collasserà. Probabilmente con l'invasione da est/su est verso i paesi membri deboli (Grecia, Italia, Romania Bulgaria ecc.. )e l'uscita per salvezza da parte dei membri forti (Inghilterra, Irlanda, Danimarca, Francia e Germania).

Edited by Aquarivs

@@Aquarivs IRLANDA FORTE????? ma diamo i numeri?!

gli unici stati in europa che contano ancora a livello internazionale sono: la Germania ( per la sua macchina economica) e Inghilterra e Francia ( perché hanno le bombe atomiche) .

poi non ho capito questa frase "Finita la tensione e l'individualismo tra gli stati l'Unione collasserà". semmai è il contrario, se iniziassero tensioni e spinte individualistiche l'ue potrebbe dissolversi ( cosa alquanto improbabile).

cosa intendi poi per "Probabilmente con l'invasione da est/su est verso i paesi membri deboli" ? che c'è una vera guerra o che questi stati vengono espulsi dall'ue o che si viene a creare una europa a 2 velocità??

Anche il presidente di Confindustria in questi giorni proprio per far capire com'è messa male l'Italia ha dichiarato "Peggio dell'Italia solo Irlanda e Grecia":

http://www.ilmessaggero.it/economia/crisi_squinzi_italia_emergenza/notizie/225243.shtml

Il nobel per la pace...secondo voi il merito della pax europea va fatto risalire alla primitiva CECA? O al fatto che noi europei ci siamo dissanguati finchè ne abbiamo avuto la forza e l'interesse e poi distrutti siamo caduti sotto l'influenza altrui?....meglio così per carità. Quanto alla fantomatica futura Federazione...sarebbe un po' un blob, una roba informe e incasinata...come ora l'Unione. In un secolo e mezzo si è fatto di tutto per riordinare il continente su base etnica, creando una miriade di staterelli senza senso accanto a realtà maggiori e decisamente più uniformi, ed ora pretendiamo di dare una qualche unità alla situazione infilando 754 sconosciuti in un europarlamento, con la bella speranza che facciano qualcosa di diverso che sfornare una miriade di leggi destinate a soddisfare gli interessi più disparati incasinando gli ordinamenti nazionali più di quanto già lo siano? Sarà anche una necessità storica, volendo potrei crederci, ma quanto ai vantaggi reali...

@@Aquarivs IRLANDA FORTE????? ma diamo i numeri?!

gli unici stati in europa che contano ancora a livello internazionale sono: la Germania ( per la sua macchina economica) e Inghilterra e Francia ( perché hanno le bombe atomiche) .

poi non ho capito questa frase "Finita la tensione e l'individualismo tra gli stati l'Unione collasserà". semmai è il contrario, se iniziassero tensioni e spinte individualistiche l'ue potrebbe dissolversi ( cosa alquanto improbabile).

cosa intendi poi per "Probabilmente con l'invasione da est/su est verso i paesi membri deboli" ? che c'è una vera guerra o che questi stati vengono espulsi dall'ue o che si viene a creare una europa a 2 velocità??

Beh.. i numeri mi piacerebbe darli.. con una parrucca biondo platino.. anelli in ogni dove e lo sguardo che ammicca alla telecamera di una rete televisiva di serie D. xD

Io ci vivo in Irlanda.. da un anno e mezzo e le minkiate sulla crisi economica e sulla debolezza della nazione se le bevono chi non conosce la realtà da vicino. Io ho fatto un elenco di nazioni che sono deboli o forti non soltanto dal punto di vista economico ma anche storico e politico.

E' noto come il binomio Irlanda-Inghilterra sia indissolubile. Entrambe le isole sono state distanti dal resto dell'Europa da sempre e anche in contesti internazionali l'Irlanda è sempre stata fuori da tutto. La struttura politica non ha nulla a che fare con quella del sudeuropa mentre invece si ispira a quella scandinava (smorzando il tono verso quella inglese).

In una visione globale è possibile vedere immediatamente che è la natura stessa delle nazioni partecipanti ad essere il primo male dell'unione.

20 Nazioni che parlano 20 lingue diverse, che hanno milioni e milioni di cittadini con usi e costumi diversi (perfino le feste comandate) che hanno credi diversi, legislazioni diverse e Opt-Out a convenienza che fine possono fare quando una federazione unica le obbliga a rinnegare la propria natura individualista in nome di una collettività di valori non condivisi?

 

Io cerco di essere realista.

Italia,Grecia, Spagna, Portogallo, sono nazioni in difficoltà e messe in ginocchio dalla commistione euro/gestione politica. Sotto questo vento infausto i paesi dell'est stanno facendo scempio della nostra capacità di restare sul mercato e il mondo arabo non è mai stato così vicino ad un'espansione in terre mediterranee. Ormai i due colossi non sono più Russia e America ma Cina e paesi Arabi. E noi, in questo momento così instabile, stiamo indebolendo le nostre risorse per una collettività che sarebbe dovuta essere SOLO militare.

 

Ps. L'Irlanda DOVEVA passare attraverso una fase di crisi. Non si poteva altrimenti dopo una crescita economica così forte e durata vent'anni. Ciononostante la struttura sociale e politica è talmente forte che il cittadino medio continua ad avere sicurezze e certezze che un Italiano medio non si sogna nemmeno nelle notti più magiche.

Edited by Aquarivs

@@Aquarivs , sarà pure vero la faccenda Irlanda-Regno Unito, ma la I dei PIGS sta per Irlanda, non Italia, per cui metterla tra i "paesi forti" non è per niente esatto.

Io ti posso dire quello che vivo io nella realtà di tutti i giorni.. il resto è da capire.. non pretendo mica di fare l'economista mondiale..

@@Aquarivs mah... dire che uno stato controllato dalla troika sia forte politicamente mi sembra abbastanza esagerato...

In una visione globale è possibile vedere immediatamente che è la natura stessa delle nazioni partecipanti ad essere il primo male dell'unione.

20 Nazioni che parlano 20 lingue diverse, che hanno milioni e milioni di cittadini con usi e costumi diversi (perfino le feste comandate) che hanno credi diversi, legislazioni diverse e Opt-Out a convenienza che fine possono fare quando una federazione unica le obbliga a rinnegare la propria natura individualista in nome di una collettività di valori non condivisi?

ebbe, come è noto, l'uomo è in grado di parlare SOLO una lingua e non è in grado di farsi capire con gli altri perché parlano lingue diverse!

scusa il cinismo e il sarcasmo ma questa scusa delle lingue non tiene. culturalmente è vero che ci sono delle differenze da paese in paese ma non si può dire che non esista una cultura europea. Anche l'italia, da regione a regione, da città a città, ha culture e feste diverse ma non mi sembra che ci sia la voglia di tornare agli stati regionali o ai comuni, non credi?

sulla scusa dei credi diversi non mi pronuncio altrimenti divento volgare...

poi perché valori non condivisi? hai mai letto la costituzione europea? a me sembrano valori nobilissimi

Edited by wesker
  • 2 months later...

riaccendo il topic dato che in questi ultimi mesi si è parlato moltissimo di Europa e di integrazione europea.

vi riporto il link dell'analisi di Morya Longo sugli USE

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-12-28/stati-uniti-europa-meglio-063556.shtml?uuid=AbgKndFH

e il discorso di Tony Blair

http://www.formiche.net/2012/12/12/perche-la-gran-bretagna-non-puo-fare-a-meno-delleuropa-parla-blair/

  • 1 year later...

Io credo che se veramente si realizzerà concretamente il progetto di unificazione continentale spero sarà innanzitutto approvato tramite referendum nazionali e che possibili Federazione Europea o Stati Uniti d'Europa saranno federali e non centralizzati. Probabilmente l'Europa per contendersi il predominio economico con i BRICS e gli USA dovrà unificarsi e superare gli Stati nazionali, garantendo però una certa autonomia.

Edited by Rotwang

Credo che L'UE abbia già raggiunto il livello massimo di integrazione. Considerato quanto già oggi le politiche europee generano tensioni fra e all'interno degli stati una UE che dovesse varare una legge di stabilità per tutta l'europa scatenerebbe una guerra.

 

Il problema dei referendum è che sono un'arma a doppio taglio. Se si unifica l'EU con un referendum dal giorno successivo in avanti tutti continueranno a chiedere nuovi referendum per uscirne.

A me interessa solo la conservazione delle lingue nazionali, anche se è appunto un elemento di conservazione.

In termini spicci, se non ci uniamo non potremo reggere sul piano dell'indipendenza economica ed energetica...finiremmo completamente al traino di qualcun altro...che ne so, l'immensa Cina

 

Per il resto L'UE, con i suoi immensi difetti, è uno straordinario laboratorio, dove le legislazioni più avanzate del pianeta, con le loro diverse tradizioni, si stanno progressivamente integrando....indubbiamente in futuro, se avrà successo, se non diventerà una prigione asfittica, sarà un faro di civiltà per il mondo intero...che almeno ci garantisce una funzione storica oltre ogni previsione

 

E poi, che senso hanno ormai i nostri staterelli? A guardare da fuori risulta evidente quanto siano fragili e velleitari

L'Europa è un'utopia, razionalmente potremo sempre trovare milioni di motivi per stare insieme ma millenni di storie nazionali non possono cancellarsi, puoi mettere sotto la stessa bandiera il North Carolina con il Colorado ma non la Spagna con la Francia.

E lo stiamo vedendo, i popoli europei bramano la sopraffazione l'uno sull'altro è la storia moderna che ce lo dice, pensare che dagli anni 50 sia tutto cambiato mi sembra assurdo.

Magari la prossima generazione educata a pane ed Europa potrà fare diversamente ma quale Europa forgerà la sua nuova generazione quella che ha mandato alla fame un paese come Grecia privandolo di economia e democrazia?

 

Forse non ci rendiamo conto della gravità di quello che è accaduto dall'altra parte dell'Adriatico.

Io non mi rivedo in questa associazione di stati

Una svolta europea in senso federale puro è fantapolitica. I paragoni con l'impero romano e gli USA non reggono: l'impero romano era tnuto insieme dalla forza, tant'è che allentata la forza centrale si è giunti a rapida disgregazione (lo stesso discorso si potrebbe fare anche per il successivo impero carolingio); negli USA gli stati federati non sono mai stati degli stati-nazione, ed hanno sempre avuto più cose in comune (la natura coloniale e un certo senso di "estraneità" e lontanaza rispetto alla madrepatria) che differenze sostanziali.

 

L'europa al contrario è la patria degli stati che riflettono nazioni e popoli relativamente omogenei, e relativamente distinti dai vicini. Una unione politica sarebbe impensabile: già faticano a reggere gli stati nazionali sotto le più svariate spinte indipendentiste (recente il caso Scozia, ma anche Spagna e Germania), figuriamoci un mega-stato che unisce popoli scandinavi, mitteleuropei e mediterranei.

 

L'unione commerciale/economica non è sempre il preludio di una unione politica: USA, Canada e Messico sono riuniti in una zona di libero scambio (il NAFTA) ma sarebbe impensabile vederli uniti politicamente.

 

Unica cosa che mi auguro è una politica estera comune. Non ha senso porsi come unica entità sullo scenario economico globale e poi avere mille politiche diverese (e spesso confliggenti) nei rapporti con gli stati extra-UE: politica economica e relazioni diplomatiche vanno a braccetto.

Voi sopravvalutate la forza dell'etnicità nazionale, semmai ora l'ostacolo all'europa unita è costituito dalle disparità economiche tra stati membri e, all'interno degli stati membri, dall'impoverimento delle popolazioni, con le relative ricadute politiche. Certo è che la crisi ha considerevolmente aumentato il peso percepito delle istituzioni europee.

 

Per il resto, in un futuro multietnico e social, che spazio possono avere i nazionalismi a lungo termine?

Non si tratta di nazionalismo, è una questione identitaria: anche l'appartenenza ad un certo popolo, ad una certa cultura, l'avere una certa storia, fanno parte dei fattori su cui un soggetto può costruire parte della propria identità.

 

Il senso della globalizzazione è appunto quello di "ridurre le distanze": questo può promuovere una minore diffidenza verso ciò che è diverso e quindi favorire lo scambio culturale. Non significa che tutto il mondo vada verso un appiattimento su cultura e valori comuni, nè verso una sorta di amalgama indistinta su modello del melting pot americano. 

 

Anche perchè gli USA non sono l'unico esempio di integrazione fra popoli diversi: anche il Canada è uno stato federale in cui convivono "popoli" ben diversi, ciascuno sentendosi canadese ma ciascuno con la propria identità specifica.

Edited by NewComer

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