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Beppe Grillo: Sono favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Ognuno deve poter vivere la propria vita con lui o lei tute


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http://www.beppegrillo.it/2012/07/nozze_gay.html

 

Bene. Sono contento che Grillo abbia preso finalmente questa posizione su questo punto.

 

Voi che ne pensate?

Ora se alle prossime elezioni il movimento a 5 stelle riuscisse a prendere il 20% che gli danno i sondaggi insieme alla sinistra (IDV e SEL) diventa quasi più possibile vedere qualche risultato?

Se fosse vero sarebbe un bel passo avanti, ma come si dice tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare

 

In ogni caso queste affermazioni fanno sempre bene, che la gente venga educata al pensiero che

un domani ci possano essere unioni omosessuali è già un passo avanti.

Mi sembra che nel post Grillo faccia molta confusione fra unioni civili, matrimonio e PACS.

 

Comunque non si era detto che Grillo è una cosa e il M5S un'altra?

Se così è, questa è solo la sua opinione personale.

 

Aggiungo che i commenti al post di Grillo sono per lo più negativi...

Edited by calvin2010

Nel post confonde perfino coming out con outing... Comunque è già un passo avanti dal non sapere assolutamente cosa ne pensa questo partito, dato che sicuramente lo troveremo nel prossimo parlamento.

Non vedo l'ora di vederli in Parlamento. Non vedo l'ora.

Ho grandi aspettative sul M5S e spero non deluda.

Edited by gardus

Oh, alleluja.

 

Per quanto non sia il "capo" del Movimento 5 stelle e non possa dettarne la linea politica, la sua opinione è senz'altro importante per tutti gli aderenti; quindi ben venga, visto anche che fino ad adesso il movimento non si è mai pronunciato ufficialmente sulla questa questione.

 

Peccato che la confusione fra outing ecoming out, ma comunque quello che voleva dire si dovrebbe essere capito.

 

Meno sconfortanti di quanto temessi i commenti al post, prevalentemente positivi, qualcuno proprio entusiasta, e qualche inevitabile omofobo (in mezzo all'immancabile "abbiamo altri problemi a cui pensare").

 

Non che questo basti a farmi votare M5S o addirittura a farmi cambiare il mio pessimo giudizio nei confronti di Grillo, però è meglio del nulla che avevamo finora.

Purtroppo io sul movimento cinque stelle ho forti dubbi, e tema che i loro rappresentanti in parlamento possano essere soggetti "all'effetto scilipoti", quindi preferirei paradossalmente una più forte presenza di SEL, che ha comunque dei cardini per tenere assieme la struttura, a quella del M5S, per paura che nel breve-medio termine il gruppo di sfaldi nullificando il voto di molti italiani.

Ciò detto c'è da dire che il movimento cinque stelle ha raggiunto, un mesetto fa, percentuali del 20% solo in alcuni sondaggi, e che da allora a iniziato a calare, per tutta una serie di motivi(primo fra tutto il non essere più sovraesposti mediaticamente, cosa che in campagna elettorale non succederà per via della regole sulla parcondicio), e a parte questo dubito che nel 2013 possa ambire a risultati così elevati, personalmente credo che varierà tra un 6% e un 10%.

Qualora ottenessero anche una vasta rappresentanza parlamentare, dubito fortemente che sul tema riescano a coagulare una politica unitaria, indipendentemente se il tema specifico fosse richiamato o meno nel programma, ma visti i connotati del M5S e del soprattutto del suo leader, dubito sarebbero capaci di trovare un intesa parlamentare con le altre forze politiche, preferendo una sorta di "intransigenza della purezza".

Quindi, tirando le somme, data la volubilità(per non dire paraculaggine di Grillo) e gli altri motivi sovraesposti, non darei molto peso alla notizia e non farei molto affidamento su di loro, però il mondo è così imprevedibile che non si sai mai.

Concordo con Frollo, ma sopratutto se Grillo fosse davvero così ben intenzionato

mi chiedo quale sarebbe il prezzo da pagare per ottenere il matrimonio...

Anche se non ho molta fiducia nel Movimento 5 Stelle credo che sia utile per rompere le uova nel paniere del PD e spingerlo a qualche passo più coraggioso. La sceneggiata dell'altro giorno sull'ODG delle nozze gay è sintomatico del poco coraggio sui diritti civili.

Fino a poco tempo fa per molti il Movimento5Stelle non avrebbe superato nemmeno lo sbarramento del 4% per cui non lo sottovaluterei, anzi un periodo di crisi e con una classe politica così mal messa secondo me non è irreale pensare il M5S al 20%.

 

Trovo sia cmq una notizia importante e positiva anche questa presa di posizione favorevole, perchè Grillo anche se non detta direttamente la linea politica del M5S in ogni caso essendo il fondatore e il garante del Movimento il suo parere non è proprio ininfluente.

Ricordiamoci sempre che senza di lui il Movimento probabilmente non sarebbe mai nato ed il simbolo del Movimento è di sua proprietà così come il sito del Movimento viene ospitato sul suo blog personale.

 

Certo probabilmente se uno è interessato ai matrimoni omosessuali trova molte più garanzie in un partito come SEL che non nel M5S.

Edited by Sbuffo

Il Movimento 5 Stelle viene spesso criticato per essere diretto dall'alto da Beppe Grillo (o Casaleggio & Associati) e nello stesso tempo per non essere organizzato centralmente e quindi a rischio sfaldamento.

Sono obiezioni corrette:gli manca una connotazione diciamo "anarchica" in senso buono, ovvero la convinzione che un gruppo di persone possa in qualche modo autorganizzarsi meglio rispetto a struttura centralizzata. D'altronde non mettono in discussione l'utilità dello Stato e cercano di inserirsi nel sistema esistente. Non vedo un futuro per loro come Partito (pardon, Movimento) di maggioranza, ma sicuramente un buon pungolo per la classe politica.

perchè Grillo anche se non detta direttamente la linea politica del M5S

 

Non la detta? Ma se sceglie addirittura gli assessori comunali per cooptazione! :)

 

(vedi Giunta Comunale di Parma).

Non la detta? Ma se sceglie addirittura gli assessori comunali per cooptazione! :)

 

(vedi Giunta Comunale di Parma).

 

Non ha scelto gli assessori a Parma, c'è stata da parte di Grillo l'esclusione di Valentino Tavolazzi(precedentemente espulso dal M5S) alla nomina di direttore generale al comune di Parma che è cosa ben diversa dal dire che Grillo sceglie gli assessori o che detta direttamente il programma del comune al sindaco.

 

Poi certo come ho detto prima la sua influenza sul Movimento rimane molto forte, cosa che per me è sbagliata perchè o Grillo sceglie di far politica e allora si candida sia nel partito con metodo democratico per vedere se la gente lo sceglie come segretario sia alle elezioni per vedere se la gente lo vota e gli da la fiducia per avere la maggioranza e formare un governo o sennò se vuole rimanere fuori dal Movimento allora deve lasciare che siano le persone che si candidano e che ne fanno parte attivamente a prendere le decisioni.

Sapete tutti benissimo che Grillo è il capo assoluto dell'MS5, checchè se ne dica XD

Il che vuol dire che questa sua presa di posizione è altamente significativa.

Non saprei...

Per mesi non ha detto e/o scritto una parola sul tema dei diritti.

Non una riga sull’omofobia, non una riga sulle coppie di fatto ne’ sulle unioni civili. Non una riga sull’esponente sardo che pochi mesi fa disse che c'erano le nozze gay Allora si poteva anche con gli animali....

E ora? Mi sembra che stia semplicemente approfittando del casino del PD... Di sicuro è furbo...

E' evidente che lo ha fatto solo per irritare la Bindi,

ma - di preciso - a noi cosa interessa?

Lo fa per opportunismo? Magari!

L'idea che qualcuno pensi che basti dirsi favorevoli ai matrimoni gay

per prendere più voti è una novità fantastica in un Paese

dove fino a ieri per opportunismo si diceva il contrario.

bellissime parole peccato che da anni non creda a nulla di quel che dice il sig. Grillo.

che metta nel programma cosa realmente vuole fare il M5S e poi ne riparliamo

Abbiamo già avuto esperienze di "patto con gli italiani" e si è visto come è andata.

Ben venga che se ne parli, ma da qui a metterli in atto come è stato fatto in Francia... Ce ne passa.

Ragazzi, non so se vi rendete conto di quanto sia difficile e lungo questo processo. Ammettere i matrimoni gay con una semplice legge è impossibile perchè anti-costituzionale. Citando l' articolo 29 della nostra costituzione

1- La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.

 

2- Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.

 

(Oh, che carini! °° Hanno messo " 1- " accanto al primo comma e " 2- " davanti al secondo comma quelli del sito dalla quale ho copia/incollato!!)

 

Per "società naturale" si intende il matrimonio tra uomo e donna ed essendo questa anche l' unica unione ammessa dalla Chiesa, ente i cui patti con l' Italia sono regolati da un articolo fondamentale della stessa; è normale quindi arrivare alla semplice conclusione che, anche con le ideologie di Grillo al parlamento, il cammino è decisamente tortuoso.

 

Saluti,

Pedrous

Edited by Pedrous

No, Pedrous, non è così. Ormai mi sto esasperando a furia di sentirlo dire.

 

"Società naturale" non vuol dire matrimonio etero e la Costituzione non vieta il matrimonio gay.

Abbiamo avuto una sentenza della Corte costituzionale in materia, perché tutti continuano a parlare di aria fritta?

 

Quanto poi ai rapporti con la Chiesa cattolica (è la prima volta che mi capita di leggere quest'argomentazione), Stato e Chiesa sono indipendenti e sovrani, ciascuno nel proprio ordine. Lo dice proprio la Costituzione. Il modo in cui il diritto canonico disciplina il matrimonio canonico ha rilevanza zero per quanto riguarda il matrimonio civile.

E infatti già adesso matrimonio civile e matrimonio canonico sono lontani anni luce l'uno dall'altro.

Be... penso che il silenzio di M5S su tale argomento in questi ultimi mesi sia nato dal fatto che era in corso una discussione... qualche mese fa era tutto parecchio incerto... Sul forum di M5S se ne è discusso parecchio.

 

Personalmente ritengo più gratificante che si sia giunti a tali risultanti consultando le persone e che questa sia quindi una proposta largamente, anche se non totalmente, condivisa dalla gente... e non una delle solite proposte calate dall'alto...

 

@@Pedrous per me società naturale è anche quella tra uomo e uomo... quindi non ci vedo nulla di anticostituzionale. E non sono io a dirlo ma gli studi della scienza odierna...

C'è chi dice che le coppie come quelle omosessuali non hanno alcun senso perché non possono procreare e quindi non possono mandare avanti la specie... ma io non ne sono convinto. Mandare avanti la specie significa anche essere utili alla comunità, e cosa c'è di più utile nell'adottare un bambino e consentirgli di vivere una vita dignitosa? Prendersi cura di un'altro essere non è altrettanto naturale? Tra l'altro in natura capita che gli animali con comportamenti omosessuali svolgano il compito di "zii", ossia si prendono cura di figli non propri...

Edited by Haunted

Senza dubbio una mossa molto furba da parte sua, ma che lo faccia per furbizia o perché ci crede veramente per me conta solo che una volta ottenuta la poltrona faccia qualcosa a riguardo. Sicuramente il mio voto non andrà a lui, ma sarò più entusiasta nel vedere M5S con un alta percentuale di voto.

@@Loup-garou Per favore spiega tu una volta per tutte cosa si intende con "Società naturale"

perchè io non sono in grado di spiegarlo, e questo continuo erroneo riferimento mi fa impazzire.

Specialmente dai politici in Tv.

La Corte costituzionale, nella sentenza che ricordavo, ha così definito la questione:

La norma, che ha dato luogo ad un vivace confronto dottrinale tuttora aperto, pone il matrimonio a fondamento della famiglia legittima, definita “società naturale” (con tale espressione, come si desume dai lavori preparatori dell’Assemblea costituente, si volle sottolineare che la famiglia contemplata dalla norma aveva dei diritti originari e preesistenti allo Stato, che questo doveva riconoscere).

 

Il fine dell'articolo non è imporre un fantomatico modello di famiglia obbligatorio (anche perché, come ribadisce anche la Corte, la questione omosessuale non passò nemmeno per la testa a nessuno), ma impedire ingerenze indebite dello Stato nella società famigliare. Non dimentichiamo che l'Italia usciva dalla dittatura fascista, caratterizzata dall'indottrinamento obbligatorio dei figli e da limitazioni pesanti alla possibilità di contrarre matrimonio.

D'altronde noi continuiamo a focalizzarci sull'espressione "società naturale", ma se allargassimo un attimo lo sguardo al resto dell'articolo noteremmo: La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.

Il cuore della norma è quindi lo Stato che riconosce dei diritti, che limita il suo potere di intervento nei confronti della famiglia.

 

Tentativi di dare alla famiglia fondata sul matrimonio una definizione restrittiva ci sono stati, ma sono stati respinti.

Il testo dell'articolo proposto dalla Commissione all'Assemblea per la votazione era originariamente: La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio indissolubile.

L'intenzione era chiaramente quella di imporre il matrimonio cattolico come principio costituzionale. Intenzione non riuscita, perché un emendamento votato a scritinio segreto ha epurato quella parola dal testo.

 

 

 

 

La Corte costituzionale dice poi:

Ciò posto, è vero che i concetti di famiglia e di matrimonio non si possono ritenere “cristallizzati” con riferimento all’epoca in cui la Costituzione entrò in vigore, perché sono dotati della duttilità propria dei princìpi costituzionali e, quindi, vanno interpretati tenendo conto non soltanto delle trasformazioni dell’ordinamento, ma anche dell’evoluzione della società e dei costumi. Detta interpretazione, però, non può spingersi fino al punto d’incidere sul nucleo della norma, modificandola in modo tale da includere in essa fenomeni e problematiche non considerati in alcun modo quando fu emanata.

 

Infatti, come risulta dai citati lavori preparatori, la questione delle unioni omosessuali rimase del tutto estranea al dibattito svoltosi in sede di Assemblea, benché la condizione omosessuale non fosse certo sconosciuta. I costituenti, elaborando l’art. 29 Cost., discussero di un istituto che aveva una precisa conformazione ed un’articolata disciplina nell’ordinamento civile. Pertanto, in assenza di diversi riferimenti, è inevitabile concludere che essi tennero presente la nozione di matrimonio definita dal codice civile entrato in vigore nel 1942, che, come sopra si è visto, stabiliva (e tuttora stabilisce) che i coniugi dovessero essere persone di sesso diverso. In tal senso orienta anche il secondo comma della disposizione che, affermando il principio dell’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, ebbe riguardo proprio alla posizione della donna cui intendeva attribuire pari dignità e diritti nel rapporto coniugale.

 

Questo significato del precetto costituzionale non può essere superato per via ermeneutica, perché non si tratterebbe di una semplice rilettura del sistema o di abbandonare una mera prassi interpretativa, bensì di procedere ad un’interpretazione creativa.

 

Si deve ribadire, dunque, che la norma non prese in considerazione le unioni omosessuali, bensì intese riferirsi al matrimonio nel significato tradizionale di detto istituto.

La questione su cui si è giocato il controllo di incostituzionalità, almeno per quanto riguarda l'art. 29, non riguarda per nulla la locuzione "società naturale", ma riguarda la parola "matrimonio". La questione non è cosa intesero i Costituenti con "società naturale", ma cosa intesero con "matrimonio".

La Corte costituzionale dà questa risposta. Con matrimonio essi intesero il matrimonio del codice civile, in cui la diversità di sesso dei coniugi è parte del "nucleo della norma".

 

Questo non significa che il matrimonio gay sia vietato dall'art. 29, perché non c'è nessun divieto nella norma, che anzi ha proprio l'obiettivo di limitare il potere dello Stato e non la famiglia.

Al contrario, la Corte costituzionale ha ribadito due cose. La prima è che il matrimonio gay non è costituzionalmente necessario perché spetta alla discrezionalità Parlamento venire incontro alle richieste di diritti delle coppie gay nel modo più opportuno, che può essere anche un istituto diverso dal matrimonio. Questo implica che il Parlamento ha ovviamente anche il potere di estendere il matrimonio anche alle coppie gay, qualora lo ritenesse il mezzo più opportuno.

La seconda è che le coppie gay possono essere titolari di diritti equivalenti a quelli delle coppie spostate, da determinare caso per caso.

Si deve escludere, tuttavia, che l’aspirazione a tale riconoscimento – che necessariamente postula una disciplina di carattere generale, finalizzata a regolare diritti e doveri dei componenti della coppia – possa essere realizzata soltanto attraverso una equiparazione delle unioni omosessuali al matrimonio. È sufficiente l’esame, anche non esaustivo, delle legislazioni dei Paesi che finora hanno riconosciuto le unioni suddette per verificare la diversità delle scelte operate.

 

Ne deriva, dunque, che, nell’ambito applicativo dell’art. 2 Cost., spetta al Parlamento, nell’esercizio della sua piena discrezionalità, individuare le forme di garanzia e di riconoscimento per le unioni suddette, restando riservata alla Corte costituzionale la possibilità d’intervenire a tutela di specifiche situazioni (come è avvenuto per le convivenze more uxorio: sentenze n. 559 del 1989 e n. 404 del 1988). Può accadere, infatti, che, in relazione ad ipotesi particolari, sia riscontrabile la necessità di un trattamento omogeneo tra la condizione della coppia coniugata e quella della coppia omosessuale, trattamento che questa Corte può garantire con il controllo di ragionevolezza.

 

In conclusione, è una sentenza quella della Corte costituzionale che ovviamente mi ha tutt'altro che soddisfatto, ma non capisco perché in molti si ostinino a rendere la situazione più nera di quella che è non portando a casa quel poco che abbiamo ottenuto con questa sentenza e continuando a parlare di incostituzionalità del matrimonio gay.

L'idea che qualcuno pensi che basti dirsi favorevoli ai matrimoni gay

per prendere più voti è una novità fantastica in un Paese

dove fino a ieri per opportunismo si diceva il contrario.

Strano, ma ti quoto!

E' la stessa e prima cosa che ho pensato anche io. Non male, no?

Gay: Smascherato il PD! La vera antipolitica

 

Nel Municipio Roma XVI, grazie all'azione del consigliere Marco Giustini del MoVimento 5 Stelle, è stato finalmente smascherato l'opportunismo del PD sul tema delle unioni civili e dei diritti civili dei cittadini omosessuali. Al voto sull'istituzione del registro delle unioni civili da noi proposta, il PD in nemmeno ventiquattr'ore ha cambiato idea! Ieri, quando dall'aula erano usciti i consiglieri di UDC e PDL - facendo cadere il numero legale - si sono astenuti prendendo una posizione vicina a quella di SEL ed IDV. Oggi sullo stesso atto, con il consigliere dell'UDC presente in aula che ha votato contro, hanno votato contro appiattendosi sulla posizione dell'UDC.

Il PD del Municipio XVI è un partito allo sbando, in cui la formale diversità di posizioni al suo interno è solo uno specchietto per le allodole per prendere voti e questo caso lo dimostra. Non hanno idee ma solo posizioni imposte dall'alto. Prima erano alleati con SEL ed IDV ed avevano una posizione a loro vicina, ora che si prefigura l'alleanza con l'UDC cambiano posizione per avvicinarsi al nuovo alleato. Sono loro la vera antipolica!

Prima del voto, sapendo che avrebbero fatto una figura tremenda di fronte ai propri elettori, il consigliere PD Maltese ha tentato una mossa disperata. Ha annunciato che presenteranno una loro proposta per l'istituzione del registro delle unioni civili. Pensate voi, è bastato un solo consigliere del M5S che ha fatto vera opposizione per costringere questo partito a fare nostra la proposta che abbiamo presentato e che ci hanno bocciato.

Forse i cittadini omossessuali avranno quindi anche in questo Municipio un Registro per le Unioni Civili. Sempre che il PD non ci ripensi tra ventiquattr'ore! Se siete stati o siete elettori del PD scrivete ai vostri consiglieri per chiedere che, per una volta, mantengano la parola.

 

http://www.beppegril...tipolitica.html

 

 

 

 

Grillo: "Per le unioni gay l'unica vergogna

è la mancanza di leggi e di diritti"

 

 

Il leader del Movimento Cinque Stelle interviene nella polemica sui matrimoni omosessuali

 

18:03 - Dopo le polemiche scoppiate all'Assemblea del Pd, Beppe Grillo interviene sul suo blog nel dibattito sui matrimoni gay. "All'assemblea del pdmenoelle - scrive Grillo - si è discusso principalmente di un fatto che dovrebbe essere scontato, pacifico: le nozze gay e i diritti delle coppie omosessuali. Io sono favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso. L'Italia non ha una legislazione per le unioni di fatto. E' una vergogna".

"Ognuno deve poter amare chi crede e vivere la propria vita con lui o con lei tutelato dalla legge" afferma poi rendendo ancora più chiara la sua posizione

 

Per poi partire all'attacco del Partito democratico. "La Bindi, che problemi di convivenza con il vero amore non ne ha probabilmente mai avuti, ha negato persino la presentazione di un documento sull'unione civile tra gay. Vade retro Satana. Niente sesso, siamo pidimenoellini - ha continuato Grillo -. La Binetti sotto il palco gridava "Devianza, devianza!", mentre indossava un cilicio osè sulla coscia e si flagellava con un frustino di corda" ironizza il comico sull'assemblea nazionale di ieri a Roma dove il tema gay-coppie di fatto ha bloccato i lavori. "Nessuno deve dimenticarsi che durante il governo Prodi non venne approvata la legge sui Pacs che avrebbe parificato le coppie di fatto a quelle sposate - aggiunge Grillo - la coppia di fatto, etero o omo, anche se convive per decenni, anche se ha dei figli, non è riconosciuta giuridicamente".

 

"L'Italia non ha una legislazione per le unioni di fatto. E' una vergogna che va attribuita in ugual misura al pdmenoelle, al pdl e a Santa Madre Chiesa, la convitata di pietra. Chi convive, in caso di morte, non lascia al suo compagno o compagna, la pensione o la casa in cui vive. Non è prevista alcuna eredità. Nulla di nulla. Questi farisei, sepolcri imbiancati spruzzati di un rosso antico ormai stinto, pretendono di dettare le regole della morale. Una Bindi, un Bersani, un Rutelli. Quanti sono gay nel pdmenoelle e non lo dichiarano? Fate outing, vi farà bene. I vostri nomi sono già conosciuti. Non c'è nulla di male a essere gay. Fa invece schifo negare diritti sacrosanti per un pugno di voti" conclude Grillo.

 

http://www.tgcom24.m...i-diritti.shtml

 

 

 

 

 

Pd, il maschilismo che fa comodo

 

di Nadia Somma e Mario De Maglie | 17 luglio 2012

 

L’impressione che, ad indicare la luna con il dito, l’attenzione sia tutta rivolta al dito e non alla luna c’è ed è forte. Mi riferisco alla polemica nata dopo quello che Beppe Grillo ha scritto sul suo blog in merito alla legittimità delle coppie omosessuali di potere essere una coppia garantita e tutelata dalla legge al pari delle coppie eterosessuali.

Grillo, oltre ad esplicitare il suo pensiero, che inevitabilmente diventa anche espressione politica del Movimento 5 Stelle, ha, come suo solito, utilizzato un linguaggio forte e ha ironizzato sulla vita sentimentale di Rosy Bindi: “La Bindi, che problemi di convivenza con il vero amore non ne ha probabilmente mai avuti, ha negato persino la presentazione di un documento sull’unione civile tra gay”. Bersani si è affrettato a rispondere: Le parole di Grillo nei confronti di Rosy Bindi sono indecenti: sono il segno di un maschilismo e di una volgarità di cui pensavamo avesse dato miglior prova Berlusconi, ma evidentemente al peggio non c’è limite”

Sul linguaggio di Beppe Grillo ognuno può avere la sua opinione, ma questa non deve andare a scapito del contenuto di quello che dice e comunque bisogna operare una distinzione tra le due cose. Non credo che se al posto della Bindi ci fosse stato un suo collega uomo qualcosa nel linguaggio del comico genovese sarebbe cambiato. Non mi risulta che egli abbia un modo diverso di esprimere le sue opinioni a seconda del sesso del suo “bersaglio”.

L’intento di Grillo non penso sia stato assolutamente quello di offendere il femminile, ma semplicemente quello di colpire una classe politica che, ancora una volta, si dimostra poco efficace nel garantire a tutti uomini e donne, etero e non, pari dignità e pari diritti.

Grillo nel suo post non esprime alcun atteggiamento culturale e sociale che lo porta ad avanzare una pretesa superiorità dell’uomo sulla donna (atteggiamento appunto maschilista). Ironizza in modo evidente sulla vita sentimentale della Bindi, ma non lo fa perché vuole attaccare la donna Bindi, vuole attaccare il politico Bindi. E il politico, o chi per lui, non deve utilizzare la questione femminile come facile fortino se la problematica non è questa, il politico deve rispondere con le armi della politica e quindi con le sue idee e l’operato che da esse deriva.

Parlare di volgarità nelle affermazioni del comico può anche essere possibile a seconda delle sensibilità di ognuno, ma parlare di maschilismo è fuorviante perché si innesca una polemica su un astio verso le donne in quanto categoria che nel post non vedo, mettendo invece da parte un’indisponibilità del nostro Parlamento a definire e approvare una legislazione per le unioni di fatto che invece è sotto gli occhi di gli occhi li vuole usare.

Non c’è maschilismo nell’ essere a favore delle unioni di fatto e se polemica deve essere che almeno sia sui contenuti (dichiararsi pro o contro e spiegarne le motivazioni) e non su forzature facili che rimandano di comodo alle questioni di genere perché si sa che si accendono facilmente gli animi.

Non abbiamo bisogno di polemiche create su misura, abbiamo bisogno di una legislazione che garantisca tutti indipendentemente dal genere e dall’orientamento sessuale.

Mario De Maglie

 

http://www.ilfattoqu...-comodo/296030/

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