gardus Posted November 14, 2012 Author Share Posted November 14, 2012 (edited) @@Wizzis ho letto solo ora il tuo messaggio ma la tentazione è talmente forte che non riesco a non rispondere. Spero che l'esame sia andato bene! :) Allora, ci sarebbero tantissime cose da dire relativamente ad autovettori, autovalori e matrici diagonalizzabili, ora introduco il discorso poi nel caso chiedi qualunque approfondimento. Dato uno spazio vettoriale V sopra un campo e data un'applicazione lineare f di V in sè stesso (spesso chiamata endomorfismo), un vettore non nullo dello spazio V viene detto autovettore della trasformazione f se la sua immagine mediante f risulta essere un suo multiplo scalare. Più precisamente, un autovettore per l'endomorfismo f è un vettore v non nullo tale che: f(v)=kv con k scalare del campo sopra il quale è definito lo spazio vettoriale. In questo caso, k viene chiamato autovalore relativo all'autovettore v. Si definisce inoltre spettro dell'endomorfismo f l'insieme di tutti i suoi possibili autovalori. Un primo risultato importante che coinvolge autovettori ed autovalori è il seguente: l'insieme degli autovettori aventi lo stesso autovalore k, assieme al vettore nullo, forma un sottospazio vettoriale di V, detto autospazio relativo all'autovalore k (per dimostrare questo fatto è cruciale la linearità di f). Ora, immagino che tu abbia visto esempi solo in casi di spazi vettoriali finitamente generati (cioè che ammettono una base finita). In questo caso, l'endomorfismo f viene rappresentato attraverso una matrice quadrata relativamente ad una data base di V e quindi, identificando i vettori dello spazio con le n-uple delle loro componenti rispetto alla base scelta, si può parlare di autovettori ed autovalori associati alla matrice che rappresenta l'applicazione f (ovviamente ciò ha senso in quanto si dimostra che gli autovalori della matrice che rappresenta f non dipendono dalla base che si sceglie per individuare tale matrice). Data una matrice quadrata A, il suo polinomio caratteristico è dato dal determinante della matrice A - kI dove I è la matrice identica con lo stesso numero di righe di A. Si dimostra che le radici del polinomio caratteristico sono proprio tutti i possibili autovalori dell'endomorfismo rappresentato dalla matrice A (occhio che la matrice che rappresenta un endomorfismo è sempre quadrata). Infine, dato un endomorfismo f : V --> V, si dice che f è diagonalizzabile se esiste una particolare base di V rispetto alla quale la matrice che rappresenta f è diagonale (una matrice diagonale è una matrice quadrata in cui tutti gli elementi non appartenenti alla diagonale principale sono nulli). Bon, ti ho fatto un super-riassunto: adesso dimmi tu cosa devo precisare meglio :) Edited November 14, 2012 by gardus Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Marcolino2 Posted December 21, 2012 Share Posted December 21, 2012 Riporto in alto questo topic per i "bisognosi" di aiuto :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted December 21, 2012 Share Posted December 21, 2012 dimmi marcolino2: 2 + 2 fa sempre 4 o in certe condizioni il risultato è diverso ? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Marcolino2 Posted December 22, 2012 Share Posted December 22, 2012 Dipende d'all'insieme numerico. Nell'insieme dei numeri reali 2+2=4 ma in altri insiemi come Z[3] 2+2=1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
gardus Posted May 29, 2013 Author Share Posted May 29, 2013 @@Marcolino2 dopo la tua risposta il topic è stato abbandonato, penso si siano spaventati tutti leggendo 2+2=1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Marcolino2 Posted May 29, 2013 Share Posted May 29, 2013 @@gardus spero di no :P Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
faby91 Posted May 29, 2013 Share Posted May 29, 2013 Quel 2+2=1 mi ricorda vagamente 1984.... O.o Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
katy91 Posted May 31, 2013 Share Posted May 31, 2013 2+2=1 ? C'è qualcosa che non va oppure oggi ho scoperto di non saper fare neanche le addizioni?? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
gardus Posted May 31, 2013 Author Share Posted May 31, 2013 2+2=1 ? C'è qualcosa che non va oppure oggi ho scoperto di non saper fare neanche le addizioni?? Tranquillo, l'uguaglianza scritta è giusta ma va contestualizzata :) Scrivere 2+2=1 riferendosi ai numeri naturali è chiaramente sbagliato, il risultato corretto è 4. Tuttavia, non esistono solo i classici insiemi numerici (naturali, interi, razionali, reali e complessi) su cui poter definire delle operazioni, ma ne esistono molti altri tra cui le cosiddette "classi di resto". Nell'esempio che aveva portato Marcolino, l'insieme su cui si operava è Z3 (insieme delle classi di resto modulo 3) ed in tale insieme l'uguaglianza scritta sopra è corretta. In realtà andrebbe scritto: [2]3 + [2]3 = [1]3 (che si legge "classe di 2 modulo 3 più classe di due modulo 3 uguale a classe di 1 modulo 3) ma spesso, per semplificare la notazione e qualora sia chiaro l'insieme su cui si opera, le parentesi quadre ed i pedici non si mettono. Ovviamente questo genera tanta confusione in chiunque legga 2+2=1 pensando si calcoli con numeri naturali Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
katy91 Posted May 31, 2013 Share Posted May 31, 2013 @@gardus grazie per avermi fatto conoscere queste classi di resto,non sapevo neanche che esistessero anche se non ho ancora capito perché il risultato é,ma lascia stare,non lo capiró mai Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
faby91 Posted May 31, 2013 Share Posted May 31, 2013 Sommi 2 + 2 in classe 3 Risulta 3/3 quindi pieno e 1/3 elimini il 3 perchè è pieno e resta 1.. Almeno credo sia così.. Ma non ne ho mai sentito parlare quindi è una vaga ipotesi.. Ci ho preso @@gardus ?? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
gardus Posted May 31, 2013 Author Share Posted May 31, 2013 non lo capiró mai Non dire così, non hai capito perchè l'uguaglianza è vera semplicemente perchè io non l'ho spiegato! ;-) Ho solo detto in quale contesto l'uguaglianza è vera, ma non l'ho motivato! Oddio @faby91, sinceramente non mi è molto chiaro il tuo ragionamento :P Spiegarvi rigorosamente in cosa consiste l'aritmetica modulare richiederebbe alcune ore di algebra, però voglio comunque darvi l'idea del perchè l'uguaglianza sia vera. Indichiamo con il simbolo Z3 l'insieme: Z3 = { 0, 1, 2 } (notate che i suoi elementi sono i possibili resti della divisione per 3) Quando "sommate" due elementi di tale insieme dovete considerare come risultato il resto della divisione per 3 della loro somma algebrica. Ora, se provate a fare i calcoli, dovreste capire perché in tale insieme 2+2=1 ed a questo punto non vi dovreste nemmeno sorprendere nel leggere 2+1=0 ;-) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
katy91 Posted May 31, 2013 Share Posted May 31, 2013 @@gardus continuo a non capire sono totalmente ignorante in matematica...se non ti scocci potresti spiegarlo meglio prendendo in considerazione quell'esempio? Grazie :P Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
gardus Posted June 1, 2013 Author Share Posted June 1, 2013 @@katy91 quando calcoli una somma tra due elementi di Z3 consideri prima di tutto la loro somma algebrica "naturale" ma poi come risultato dell'operazione consideri il resto modulo 3, ovvero il resto della divisione euclidea per 3. Quindi: 2 + 2 farebbe 4 ma visto che operiamo in Z3 devi considerare il resto della divisione di 4 per 3, ovvero 1 infatti 4 = 3 x 1 + 1 --> 2+2=1 in Z3 @@faby91 era questo quello che intendevi? :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
katy91 Posted June 1, 2013 Share Posted June 1, 2013 (edited) @@gardus Ah,ok ora ho capito,grazie per la pazienza una curiosità,si può operare anche in Z4,Z5 eccetera..? Edited June 1, 2013 by katy91 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
faby91 Posted June 1, 2013 Share Posted June 1, 2013 @@gardus esatto si intendevo proprio quello!!! :-) Domanda: quindi non potrá mai esistere una cosa tipo z[3]4 in quanto 4>3 giusto??? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
gardus Posted June 2, 2013 Author Share Posted June 2, 2013 una curiosità,si può operare anche in Z4,Z5 eccetera..? Certo e valgono le medesime regole di calcolo ;-) In Z5 per esempio 4+3=2 e 2+3=0 Ogni intero positivo maggiore o uguale a due può essere preso come modulo per considerare una corrispondente classe di resto. @@faby91 non ho capito la domanda! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
faby91 Posted June 2, 2013 Share Posted June 2, 2013 @@gardus dajeee!!! :-) Z3 ha solo numeri 0 1 2 Quindi i numeri 3+ non sono considerati? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
gardus Posted June 2, 2013 Author Share Posted June 2, 2013 @@faby91 aaaooo son gnucco nun capisco :P Diciamo di "sì", però in realtà la questione sarebbe più complessa perché gli elementi di Z3 non sono propriamente numeri, ma classi di equivalenza rappresentate da numeri :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
faby91 Posted June 3, 2013 Share Posted June 3, 2013 Ok capito!! ;-) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Matty Posted June 18, 2013 Share Posted June 18, 2013 Ahahah ma dai, adesso 2+2=1? L'ho sempre pensato che la Matematica fosse roba per pazzi xD Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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