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Roma è la città paradiso per i gay?


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[da Queerblog.it]

http://www.queerblog.it/post/21315/roma-e-la-citta-paradiso-per-i-gay

 

“Come dimostrato dall’Europride 2011, Roma è stata capace di superare le difficoltà evitando le contrapposizioni del World Pride del 2000, dando vita a una manifestazione caratterizzata non solo dall’entusiasmo dei tanti fan di Lady Gaga, madrina d’eccezione dello scorso anno, ma anche da una perfetta organizzazione che ha permesso ai presenti di vivere momenti speciali in una città che non smette di sorprendere per i suoi tanti volti. Infatti la Citta’ Eterna, oltre alle innumerevoli attrazioni artistiche e classiche, offre un’ottima serie di locali indirizzati ai gay”

 

Queste le parole scritte sulla Spartacus International Gay Guide, ritenuta la più importante guida gay al mondo, per il mondo Lgbt. Roma descritta come una città che offre locali, che è stata perfettamente in grado di accogliere il World Pride e ricca di locali adatti e accoglienti per il mondo gay.

 

La promozione a sorpresa arriva proprio dopo la notizia di un’altra guida, la Frommer’s, che ha descritto la Sicilia, come luogo omofobo.

 

È proprio Roma, che insieme ad altre città del nostra Paese è spesso teatro di di cronaca nera e aggressioni, il posto migliore e più adatto per il mondo omosessuale?

 

--------------------------------------------

 

Romani del Forum, vi ci ritrovate? Siete d'accordo o non è tutto rose e fiori come sembra leggendo la guida?

Edited by Loup-garou
Aggiunto link della fonte
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Non la definirei un paradiso, per me un paradiso gay può essere San Francisco

e poche altre città al mondo.

 

Detto ciò, io non ho mai avuto problemi di omofobia a Roma, sono out con il 99%

delle persone che conosco (familiari di sangue e acquisiti compresi) e non posso

negare che la città offra moltissime attrazioni per il mondo LGBT, anche se non

rientrano proprio nei miei gusti.

 

Sulle vicende di cronaca nera già sapete la mia opinione.

sicilian_killer

Non è mia intenzione fare un flame. Mi baso come sempre su una considerazione oggettiva.

Numero bar gay a Roma: 3-4

Numero bar gay a Madrid: almeno 25

 

Numero saune gay a Roma: 3-4

Numero saune gay a Madrid: 10

 

Numero cruising a Roma: 4-5

Numero cruising Madrid: 13

 

Devo continuare?

Ok, pare che devo rispolverare la mia amata Mappa LGBT di Roma Capitale ( http://maps.google.it/maps/ms?hl=it&ie=UTF8&t=h&msa=0&msid=110957959010264349625.00044cb80ae1aedaab59a&ll=41.888221,12.518063&spn=0.0892,0.150375&z=13&iwloc=00044ccdc97dcc81c5bde )

 

Bar e discoteche gay Roma: 34

 

Saune, cruising, sexy shop gay Roma: 29

 

E poi ci sono le palestre, le agenzie di viaggio, i ristoranti e gli alberghi particolarmente friendly...

 

Detto ciò, la classifica è ovviamente su scala nazionale e le cifre che hai scritto sono assolutamente

sbagliate, mi rifiuto di credere che una città gayfriendly come Madrid, sicuramente più di Roma, abbia

solo 25 bar gay.

 

Sicilian killer, facci un favore. Vai a trollare da un'altra parte.

ahah, bhe effettivamente Altair hai ragione.

Cmq credo che bisogna anche capire cosa si intende per "città paradiso dei gay".

Ad esempio, mi hanno detto, che a New York (e credo un po' in tutti gli USA) saune, dark room ecc... non esistono, ma cmq la città offre moltissimo.

sicilian_killer

Bar e discoteche gay Roma: 34

 

 

Ma è FALSO

nella tua mappa ci sono praticamente solo esercizi commerciali che si autodichiarano gay friendly... se poi vai a vederli non hanno niente di gay.

E città come Milano o Bologna, e molte altre città d'Italia comprese quelle a sud di Roma, in proporzione al numero di abitanti, battono Roma senza se e senza ma.

Edited by sicilian_killer

R.Post se e' per questo anche a Oristano, rispetto a Roma o a Milano, si registrano meno aggressioni ai gay. Vogliamo quindi dire che un gay vive meglio a Oristano piuttosto che a Roma?

O forse, ma forse eh, avvengono meno aggressioni semplicemente perche' i gay si nascondono?

Roma non avra' i locali presenti in altre metropoli europee e americane (che peraltro sono molto piu' popolpse) ma, rispetto alle misere realta' di provincia italiane, e' un posto che ai gay offre tanto, poi basta interpellare i tanti gay emigrati a Roma e che mai tornerebbero al paesello per avere conferma di cio'.

Diciamo che forse quello che conta, al di là del n° di locali, feste, "attrazioni" o altro...è la qualità della vita quotidiana per un gay in una città.

 

Ora Roma la conosco bene ma non abbastanza da poter giudicare in merito alla vita di un omosessuale, a Milano anche ci sono locali ma allo stesso tempo fuori dai circuiti gay l'omosessualità è quasi inesistente, diciamo invisibile, cammuffata.

 

A Madrid, dove sono stato settimana scorsa, la cosa assolutamente naturale era vedere, come mi è capitato, diverse coppie di gay o lesbiche passeggiare mano nella mano nell'indifferenza generale. E ben inteso non ero a Chueca, ma in altri quartieri.

 

Ecco forse quello che servirebbe sarebbe meno ghetizzazione in zone/club, più libertà di vivere la propria natura senza sentirsi addosso gli sguardi della gente o peggio sentirsi minacciati.

 

E' pur vero che in Spagna hanno leggi che ammettono matrimoni e adozioni per i gay, quindi ormai sono figure tutelate e 'normalizzate' agli occhi dei più.

Qui in Italia siamo ancora qui a sentire quotidianamente offese da parte del politico di turno, di qualunque colore sia (PDL, UDC, PD, Lega ...).

Edited by Akcent

allo stesso tempo fuori dai circuiti gay l'omosessualità è quasi inesistente, diciamo invisibile, cammuffata.

 

Ma in che senso lo dici? Da cosa nasce questa tua percezione....e che senso gli dai

 

Ragionando da fiorentino, nè milanese nè romano

quindi da esterno, che passeggia a porta ticinese

piuttosto che altrove la mia impressione era diversa.

 

Più visibilità a Milano, più understatement a Roma

 

Ovviamente sempre nel paragone Roma-Milano, Madrid

o Londra sono un'altra storia...

Boh io per Milano fuori da locali gay, o feste a tema etc vedo ben poca vita omosessuale...salvo qualche macchietta qua e là.

 

Quello che non riscontro è vedere 2 ragazzi semplicemente passeggiare mano per la mano che ne so in parco sempione o parco trenno o altri posti.

Quello che invece ho visto a Madrid al Parque del Retiro, a Casa de Campo o anche nelle adiacenze della Gran Via.

 

E la cosa che mi stupì più di tutte era che i ragazzi che vedevo non erano identificabili come le 'checche' vistose, che voglio dire non hanno bisogno di presentazioni dato che sono già ampiamente visibili......ma erano ragazzi che tranquillamente erano non riconoscibili presi singolarmente, che però tenevano in qualche modo a vivere apertamente la loro omosessualità....senza confinarla alle 4 mura domestiche come spesso fanno in Italia i gay non riconoscibili.

 

Io a Milano non ho mai visto in giro per la strada due uomini, che non fossero appunto estremamente effeminati o comunque fashion victim et similia, che cammninassero per mano come a Madrid....ma non per ostentare nulla, ma semplicemente per viverla come meglio aggrada loro e in libertà.

Che Milano sia città più Fashion e Roma più Easy mi torna, ok.

Mi torna anche che uno per questo preferisca Roma.

 

Anche se per me resta un elemento spregiativo un po' eccessivo

nel senso che se non devi essere visibile perchè effeminato, se non

devi essere visibile perchè fashion victim, se manco lo puoi in quanto

"similia" ( e qui ci va a finire tutto...se vogliamo l'orso vestito uniform

piuttosto quel che volete )

 

L'unico modo per essere visibili è avere un fidanzato e camminarci

mano nella mano...il ché a me pare il contrario della libertà.

Che poi c'e' anche un altro fattore da considerare, quando parliamo di locali in generale, quindi anche di discoteche etero: a Roma, complice anche il clima favorevole , non c'e' proprio la concezione del locale-capannone in periferia con tante sale e che contiene migliaia di persone, la gente anche in inverno preferisce passeggiare in centro o fare il tour di piccoli locali, quindi non e' un problema di gay o meno: una mia amica etero di Perugia, che vive a Roma, si lamentava sempre del fatto che le discoteche etero di Pg (nello specifico il Gradisca ed il Red Zone) erano piu' grandi di quelle di Roma. Ci credo, a parte che in inverno li fa un freddo cane, ma soprattutto sono grandi anche perche' ci sono molti meno luoghi di aggregazione sparsi, quindi i grandi locali hanno successo: dopo la passeggiata sul corso vai a ballare, fine.

L'unico modo per essere visibili è avere un fidanzato e camminarci

mano nella mano...il ché a me pare il contrario della libertà.

 

Il senso del mio intervento era proprio il contrario.

Ovvero che in Spagna ho visto persone che si tenevano per mano (quindi evidentemente gay) ma che non erano riconoscibili altrimenti.

Evidentemente la società spagnola, almeno in alcune realtà, consente anche ai gay 'invisibili' di poter liberamente DECIDERE se uscire allo scoperto o meno senza paranoie. Poi non è mica detto che anche lì non ce ne siano di persone 'clandestine', ma almeno hanno la facoltà di scegliere con maggior serenità come comportarsi in pubblico.

E' quello che nella stragrande maggioranza non succede in Italia, perchè chi passeggia per strada mano nelle mano in pieno centro o in un parco affollato è quando va bene comunque identificabile come omosessuale (checca, orsetto con certe connotazioni precise, vestito in maniera stravagante, etc).

Io non ho mai visto 2 muratori/idraulici/poliziotti/militari.....(e ne conosco di omosessuali rientranti in queste categorie) che si mostrano in pubblico con il compagno. Questi invece rimangono nell'anonimato e nella clandestinità per questioni a volte di comodità, a volte di ostilità della società/posto di lavoro o a volte anche perchè pensano che forse forse è una vergogna nella loro posizione avere un compagno dello stesso sesso.

Edited by Akcent

Per come la vedo io è giusto eventualmente invidiare

ciò che non abbiamo, ma non al punto di disprezzare

ciò che abbiamo.

 

Quindi se a Roma e a Milano si vedono meno coppie

è giusto farlo constatare, salvo il fatto che ad un turista

interessa altro ( la bellezza di Roma, il divertimento notturno )

e esiste anche altro in assoluto.

 

Meno giusto è, partendo da questo rilievo arrivare a dire

che esiste una naturalezza per la quale si deve essere visibili

solo in quanto coppia che si tiene la mano

 

Perchè la coppia di orsetti riconoscibile non deve contare niente?

 

Io a Londra vedo coppie di tutti i tipi alcune più natural, altre molto

alternative, altre ancora fashion etc. Non è vero che esiste un solo

tipo di coppia è che voi volete vederne solo un tipo.

Non mi sembra di aver mai detto che devono essere discriminati gli orsetti o altre categorie.........la mia riflessione è che in una società che norma le unioni gay probabilmente col tempo queste diventano più quotidiane e familiari agli occhi di tutti tanto da non destare più scalpore, curiosità o peggio odio.

 

Io vedo quello che si vede, e in Italia si vede quasi sempre solo alcuni tipi per varie motivazioni........la società e forse anche un pò di ipocrisia di comodo di alcuni gay.

Questa è una idea molto diffusa su questo forum, quindi

non sei certo il solo a pensarlo.

 

Per me è un po' una illusione...un po' il sintomo di un

complesso di inferiorità dei gay italiani

 

Certo ciò che catalizza l'odio è la diversità, ma per superare

l'odio non bisogna superare la diversità quanto imporre il

rispetto per le diversità. E l'uguaglianza non deve servire

a renderci uniformi o omologati ad una naturalezza etero

bensì renderci liberi di essere come vogliamo essere

Se tenersi per mano vuol dire uniformarsi a un comportamento etero, credo abbiamo due visioni del tutto differenti.

 

Lungi da me nemmeno dire che dobbiamo essere stampini tutti uguali e tutti in certi atteggiamenti riconoscibili, anzi la varietà ,di qualunque genere sia, è l'essenza della vita.

 

Quello che rivendico è la libertà di POTER scegliere se vivere omologati o fuori dagli standard.........non il doverci vivere perchè la società, le abitudini, ti impongono un certo modus vivendi.

E aggiungo come già detto che in alcuni casi c'è un'ipocrita convenienza di taluni gay a non esternare in pubblico.

 

Non è nemmeno vero che tutte le coppie etero si tengono per mano, alcune non lo fanno praticamente mai......ma se lo facessero non si sentirebbero comunque dei pesci fuor d'acqua.

 

Questo non si può dire sempre per i gay.

Non ho inenzione di parlare con dati alla mano o ragionare in astratto, ma basandomi sulla mia recente esperienza.

Io posso dire che nel mio delizioso soggiorno romano ho potuto toccare con mano che Roma offre oppurtunità impensabili per l'area in cui vivo io.

Ho visto locali, ho partecipato al pride, ho visto una libertà che mi ha fatto invidiare voi ragazzi romani! Questo anche solo per il numero e perchè, se voleste, potreste incontrarvi quasi tutti i giorni! A me tutto ciò è parso bellissimo e straordinario... e credo fosse facilmente deducibile da parte di coloro che mi hanno sentito parlare o hanno semplicemente visto la mia espressione.

Poi comprendo che rispetto all'estero siamo anni luce indietro e che l'uomo, per natura, desidera sempre più di ciò che ha, però mi sembra che Roma sia davvero una città dove si può vivere con serenità la propria omosessualità potendo usufruire di una gamma soddisfacente di servizi.

 

Io ignoro se Roma sia migliore di Roma o viceversa e non mi importa davvero... mi rammarico di non vivere in luoghi che possono offrirmi così tante opportunità da quel punto di vista o di non essere nato tra 50 anni quando forse la situazione sarà migliore su questo fronte (anche se magari ci saranno guerre, o l'ozono, o l'anidride carbonica, o l'energia, a prostrare la terra).

 

Dunque, dalla mia breve, pur se intensa, esperienza, io do pienamente ragione alla guida!

Se tenersi per mano vuol dire uniformarsi a un comportamento etero, credo abbiamo due visioni del tutto differenti.

 

Non vorrei andare OT...ma per mano si tiene anche la coppia di orsetti

riconoscibile o la coppia un po' fashion che in piazza del Duomo a Milano

porta a spasso il cane col pedigree, quindi ovviamente il punto non è

tenersi per mano quanto essere identificabili solo per quello ( ed io non

sono contrario, salvo il fatto che trovo sia sintomo di libertà essere come si

vuole, in tutti i modi e non solo in uno )

@@Loup-garou se non vuoi che gli utenti si improvvisino moderatori allora comportati tu come tale.

 

Mi risulta che le diverse segnalazioni che ho fatto nelle tue board siano state puntualmente disattese,

e per tua stessa ammissione.

 

Tornando IT, sono d'accordo in linea di massima con Akcent.

 

Per quanto riguarda la mia esperienza personale io a Roma di tanto in tanto sto nella mano

col mio ragazzo, ma sempre in zone o situazioni in cui mi sento sicuro, non posso dire di

farlo sempre o dovunque, come magari potrebbe essere a Madrid o Londra.

 

Ovviamente dipende molto dall'attitudine della persona che abbiamo a fianco. Il mio attuale

ragazzo non è un fan delle "effusioni" in pubblico. Mentre ad esempio uno dei miei primi

ragazzi mi baciò al primo appuntamento in un parco pubblico al centro di Roma, e devo

dire che nessuno batté ciglio.

sicilian_killer

La qualità della vita a Roma è bassa anche per gli etero in effetti. Per i gay ci sono ulteriori aggravanti. La mentalità provinciale dei suoi cittadini, o comunque della maggior parte di essi, per prima cosa; il che fa di Roma una città meridionale anche se molti dei suoi cittadini credono di vivere a Stoccolma.

Sono attivi a Roma gruppi di estrema destra, nella città patria del Fascismo, non dimentichiamoci di questo primato mondiale.

La presenza della Chiesa ha un peso indubbio nella vita quotidiana della città con influenze innegabili anche in politica e in tutte le articolazioni della società.

Ah a proposito, forse il vero paradiso per i gay non è Roma, ma il Vaticano :)

Edited by sicilian_killer

Non ho inenzione di parlare con dati alla mano o ragionare in astratto, ma basandomi sulla mia recente esperienza.

Io posso dire che nel mio delizioso soggiorno romano ho potuto toccare con mano che Roma offre oppurtunità impensabili per l'area in cui vivo io.

Ho visto locali, ho partecipato al pride, ho visto una libertà che mi ha fatto invidiare voi ragazzi romani! Questo anche solo per il numero e perchè, se voleste, potreste incontrarvi quasi tutti i giorni! A me tutto ciò è parso bellissimo e straordinario... e credo fosse facilmente deducibile da parte di coloro che mi hanno sentito parlare o hanno semplicemente visto la mia espressione.

Poi comprendo che rispetto all'estero siamo anni luce indietro e che l'uomo, per natura, desidera sempre più di ciò che ha, però mi sembra che Roma sia davvero una città dove si può vivere con serenità la propria omosessualità potendo usufruire di una gamma soddisfacente di servizi.

 

Io ignoro se Roma sia migliore di Roma o viceversa e non mi importa davvero... mi rammarico di non vivere in luoghi che possono offrirmi così tante opportunità da quel punto di vista o di non essere nato tra 50 anni quando forse la situazione sarà migliore su questo fronte (anche se magari ci saranno guerre, o l'ozono, o l'anidride carbonica, o l'energia, a prostrare la terra).

 

Dunque, dalla mia breve, pur se intensa, esperienza, io do pienamente ragione alla guida!

 

 

Finalmente un post onesto, la tua impressione è condivisa da tutti i gay che conosco (anche alcuni etero, stranieri inclusi) che si sono trasferiti qui, prevalentemente dal sud: si sono trovati tutti benissimo, e nessuno tornerebbe indietro.

 

 

 

La qualità della vita a Roma è bassa anche per gli etero in effetti. Per i gay ci sono ulteriori aggravanti. La mentalità provinciale dei suoi cittadini, o comunque della maggior parte di essi, per prima cosa; il che fa di Roma una città meridionale anche se molti dei suoi cittadini credono di vivere a Stoccolma.

 

Bassissima guarda, infatti, nonostante la natalità praticamente azzerata, e le morti che superano i nuovi nati, l'immigrazione italiana e non che confluisce su Roma porta a far crescere il numero di abitanti, la città si sta espandendo a macchia d'olio, cosa che non possiamo dire per squallide cittadine di provincia dimenticate da Dio, e ormai tornate a essere terra d'emigrazione perchè non offrono niente, e non parlo solo di discoteche , ma di opportunità di vita, di amore, e soprattutto di lavoro.

 

Sono attivi a Roma gruppi di estrema destra, nella città patria del Fascismo, non dimentichiamoci di questo primato mondiale.

 

I gruppi di estrema destra sono presenti ovunque, perchè purtroppo il reato di apologia del fascismo non viene di fatto perseguito a livello nazionale. E, sempre a livello nazionale, Roma non è affatto una città "nera", ma molto eterogenea dal punto di vista del voto.

 

p.s. lo sai il partito di Silvio dove ha preso la maggior parte dei voti? Nella tua regione. E sai grazie a chi/a cosa? Non serve che io infierisca nel ricordartelo ;-)

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