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Islanda, terra di ghiaccio e fuoco.


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Icoldibarin

Come Italia popolo di poeti santi e navigatori...

Forse sono stereotipi e suggestioni ma sto nutrendo una notevole curiosità verso questo paese ultimamente.

 

La cosa che mi affascina di più è probabilmente la profonda diversità dovuta al territorio e alla limitatezza della popolazione rispetto ad ogni altro stato europeo.

Circa 300'000 persone riempiono il perimetro di quest'isola spersa e spesso dimenticata. Eppure l'arte e la creatività sembrano spopolare nella capitale Reykjavík, paesello-metropoli di poco più di centomila persone che in Italia stenterebbe a diventare capoluogo di provincia.

 

Descritta negli stereotipi come fredda e brulla, l'islanda sembra invece offrire nelle zone più abitate un clima relativamente mite per la sua collocazione geografica (solo per un chilometro la parte più a nord non tocca il circolo polare artico).

 

Singolare anche la sua vivacità politica, probabilmente il primo paese che si è riscritto la costituzione utilizzando 50 persone né tecnichepolitiche, secondo l'accezione ora in voga, e le osservazioni che pervenivano direttamente alla commissione liberamente via internet. La pluricitata rivoluzione islandese faceva eco in quasi ogni protesta degli indignati.

La legge sui matrimoni gay passata con 49 voti a favore e 0 (ZERO) contrari. Vabbé il capo del governo è lesbica dichiarata tanto per. La libertà di stampa dovrebbe essere pressoché totale.

 

La lingua dal gusto squisitamente norreno e ancestrale conservata tanto da permettere agli islandesi di leggere le storie scritte dai loro avi otto secoli prima. Parlata e usata con giusta fierezza da tutti gli abitanti benché la stragrande maggior parte sia praticamente bilingue inglese.

 

Infine il paesaggio estremo, variegato, assolutamente affascinante e la sua popolazione che forse si potrebbe dipingere con i medesimi aggettivi.

Gente di ogni età scorsi ad assistere ad un concerto dei Sigur Rós come fossero ad un pic nic con eleganti maglioncini decorati indivisi da un palco che sostanzialmente non c'è.

 

 

Okay torniamo alla realtà. Chi c'è stato o ci vuole andare andare? Chi vuole smentire o confermare questi miei favolosi pregiudizi?

Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/20831-islanda-terra-di-ghiaccio-e-fuoco/
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Mercante di Luce

Io sono rimasto affascinato ormai qualche anno fa dalla parte naturalistica dell'Islanda, il mio sogno sarebbe farne un tour in motocicletta in solitaria o in coppia. Purtroppo è ancora troppo caro per le mie tasche.

Anche la popolazione e la cultura mi incuriosiscono non poco ed anche per questo mi piacerebbe affrontare l'Islanda col minimo indispensabile in modo da viverla il più possibile da viaggiatore e non da turista.

Silverselfer

L?Islanda affascina anche me. Del resto come non rimanere incuriositi da quei volti che si vedono anche nel video? Sembrano persone così accoglienti ... curiose.

 

Poi c'è questa natura "border-line" illuminata da un sole che la carezza di sghimbescio; tenendo sempre alto il contrasto tra luce e ombra. Una caratteristica tipica di quelle latitudini in cui i colori sembrano emergere dal limbo delle notti siderali. La stessa luce pare scaturire dai colori che riflette.

 

Riguardo all'Islanda non bisogna mai sottovalutare l'aspetto geologico. Si tratta di una terra sicuramente affascinante, ma anche impervia e da non prendere sottogamba. Sappiamo bene che si trova sulla parte terminale della dorsale medio atlantica, su una fossa tettonica divaricante, cioè il punto dove le due zolle continentali si stanno allontanando.

 

 

 

Bisogna avere rispetto di questa natura in evoluzione. Per dire, in Islanda le strade spesso sono sterrate e non ci sono ferrovie, si predilige lo spostamento via mare e sono usati moltissimo gli aerei leggeri. Farsela in moto sarebbe sicuramente un'avventura, anche con qualche rischio annesso, specie se non si è accompagnati da una guida del luogo. I viaggi che si organizzano non sono certo passeggiate di salute.

 

vi metto un link dove potrete trovare delle foto di viaggio

 

 

http://www.dimensioneavventura.org/sito/0_galleria_foto_4x4_islanda.htm

 

 

Tuttavia esiste anche un turismo più "urbano". Un mio conoscente questa estate mi ha detto che va in un campo di lavoro a raccogliere pomidoro in serra! XD Non sto scherzando! Magari qualcuno se lo ricorda perché è stato una meteora in questo forum ... vi ricordate Eustachio? Postava un botto di video eccetera ... ma non è questo l'importante. Insomma, tutto qua.

:love:

 

Questo topic capita a fagiolo!!! Dopo aver puntato (e accantonato) una capitale dei paesi del Baltico per le vacanze estive, a inizio agosto parto per fare il tour dell'Islanda.

E' partito tutto da una innocua foto postata su Facebook da un altro forumino e mi son detto... vediamo un po' se...

L'organizzazione non è agevolissima, ma nemmeno impossibile. Certo, una settimana a Ibiza costa mooolto meno e presenta meno problemi!

 

Verso fine agosto magari posterò qualche foto ^_^

Mercante di Luce

@Silverselfer, ciò che dici è indubbiamente vero, ma "Se fai le vacanze in motocicletta le cose assumono un aspetto completamente diverso. In macchina sei sempre in un abitacolo; ci sei abituato e non ti rendi conto che tutto quello che vedi da quel finestrino non è che una dose supplementare di TV. Sei un osservatore passivo e il paesaggio ti scorre accanto noiosissimo dentro una cornice. In moto la cornice non c'è più. Hai un contatto completo con ogni cosa. Non sei uno spettatore, sei nella scena, e la sensazione di presenza è travolgente. È incredibile quel cemento che sibila a dieci centimetri dal tuo piede, lo stesso su cui cammini, ed è proprio lì, così sfuocato eppure così vicino che col piede puoi toccarlo quando vuoi – un'esperienza che non si allontana mai dalla coscienza immediata." R. Pirsig.

Ovviamente parlando di un viaggio come l'Islanda, con dei fuoristrada non è corretto definire in quel modo il viaggiare in auto, ma la motocicletta ha proprio un'altra dimensione, propria, del viaggiare. Soprattutto per chi si sposta da solo la semplicità meccanica e la possibilità di intervento d'emergenza senza tanti impedimenti la rendono il mezzo prediletto.

Ma non voglio andare fuori tema:

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Io sono stato sia in Islanda che nel Baltico

diciamo che per il giro dell'isola sulla Circolare non ci sono

problemi, mentre per una escursione nell'altopiano

centrale motocross-fuoristrada etc.

 

Esistono sentieri tracciati da pietre e relative cartine, non c'è bisogno

di una guida...a meno che uno non intenda fare escursioni a piedi

su Vulcani e ghiacciai o fare rafting nei canyon etc. ma per il resto

si gira benissimo da soli.

 

In realtà per il clima è la parte artica dell'isola ad essere migliore in

termini turistici perchè più secca, mentre il versante atlantico, umido,

risente del problema pioggia intermittente. Dovete mettere nel conto

un clima variabile con possibilità continue di pioggia, soprattutto per la

moto ( l'altopiano centrale poi essendo una distesa lavica è ventoso )

 

Tenete conto che il loro Ferragosto è il primo week end d'Agosto e ci

sono festival musicali escursioni in campeggio etc. insomma ci si diverte

molto e vale la pena informarsi anche perchè sarà l'unica possibilità

mondana

 

Non so come stiano le cose ora, dopo la crisi finanziaria islandese

ma in precedenza l'unico rischio dell'isola era costituito da un costo

della vita astronomico.

 

Io ho terminato il mio viaggio bevendo schnapps e nutrendomi

di strisce di merluzzo essiccato

E' una delle zone obbligatorie da visitare almeno una volta nella vita... Mi dà l'idea di terra aspra, selvaggia, incontaminata..

Unico inconveniente: il prezzo dei mezzi da noleggiare..

Il volo è quasi sempre accessibile (sulle 600 euro con Icelandair.. un po' meno Iceland Express che se non sbaglio parte anche da Bologna).. mentre per le vetture c'è proprio da chiedere un mutuo (da una Economy a una 4x4).

So che si risolve prendendo un 4x4 in 4 persone.. dico 4x4 perché le strade al di fuori della 1 (circolare) sono tutte sterrate e impegnative.

Non conosco esperienze riguardo con la moto.. ma di sicuro devono essere molto "attrezzate" ;)

Per il costo della vita mi hanno detto che è affrontabile non cenando in ristorante ogni sera, ma facendo la spesa nei vari supermercati e pernottando negli ostelli, anziché nelle case di pescatori riarredate.

Mercante di Luce

Il vero problema dell'affrontare l'Islanda in moto è che non vengono noleggiate la. Personalmente non la vedo una cosa negativa partire dall'Italia per imbarcarsi in Danimarca, sarebbe IL viaggio verso la meta, cosa che io amo.

Per il resto un qualsiasi enduro va bene per affrontare quei percorsi, leggero se si vuole essere più liberi e non rischiare troppo nelle cadute o pesante (bicilindriche tipo Transalp) se si vuole maggiore comodità e capacità di carico. L'unica cosa a cui stare davvero attenti credo sia l'attrezzarsi per avere abbastanza carburante e non rimanere a secco.

 

 

Queste fanno parte della categoria "pesanti" :D

 

Comunque non voglio deviare il topic sull'argomento "Islanda in Moto", meglio tornare sull'Islanda in generale :D

Icoldibarin

Perché non in bici allora? :-)

P.S. Complimenti alla voglia del ragazzo, io al terzo giorno sarei già distrutto probabilmente.

 

Comunque tutto dipende dal tipo di viaggio che si vuole fare (e soprattutto dal tempo e i soldi a disposizione). Ho scoperto che il servizio di volontariato europeo copre anche l'Islanda, avendo la possibilità di stare fuori dall'Italia per qualche mese (facile vero?) ma potrebbe essere un occasione meno banale di fare un viaggio studio per imparare l'inglese (and a bit of icelandic!).

Oppure l'opzione campo di lavoro proposta da @@Silverselfer sembra molto interessante.

Silverselfer

Comunque non voglio deviare il topic sull'argomento "Islanda in Moto", meglio tornare sull'Islanda in generale

 

Mon coeur è l'idea di vederti cavalcare la moto per quelle distese laviche che ci sta appassionando, non certo la prospettiva di sbocconcellare merluzzo essiccato in tipiche trattorie islandesi :pilot: a parte @@Casper che sono certo saprà scovare persino in Islanda un'ottima gelateria artigianale :nyam: (fotine eh!)

 

Forse in bicicletta quello che dici è ancora più vero. Sicuramente la lentezza e lo sforzo fisico, nonché il silenzio che offre un motore biologico (tranne qualche scoppiettio dato dal merluzzo usato come carburante XD); ti fa permeare meglio dall'ambiente circostante.

 

Comunque la descrizione che fai dell'emozione della moto è molto arrapante ... ehm, volevo dire - entusiasmante. Devi però tener conto che dipende molto dalle sensazioni da centauro che ti sono chiaramente congeniali. Sono emozioni forti, passionali e certo non paragonabili a un viaggio seduti in una scatola di ferraglia. Ci sono però persone che hanno bisogno di metabolizzare ciò che vedono digerendolo attraverso il pensiero, e il pensiero al contrario delle emozioni dirette che stanno comode sul un sellino, ha bisogno di tranquillità. Per questo che io, al limite, preferirei la bicicletta ... diciamoci la verità però ... ci verrebbe proprio male in bici cantare - it's lonerway .. it's on top of rock&roll :guitar:

@@Mercante di Luce: Per la traversata con la Norrona... auguri!!! :D

 

Lavorare in Islanda potrebbe essere una buona idea per compensare con le spese di viaggio.

Ma non mi sembra così impossibile come budget, cioè per essere una meta europea è fra le più care ma basta sapersi organizzare per tempo e avere un gruppo "collaudato" di persone che condividono il viaggio :)

 

Complimenti al ragazzo in bici... immagino poi il freddo :fie:

Silverselfer

Perché non in bici allora? :-)

 

Ho appena finito di guardare tutti e 50 i minuti del docu ... ma è bellissimo, cazzo! @@Mercante di Luce guardalo è fantastico! Mi chiedo perché tanta professionalità debba andare dispersa nella rete. Ci dovrebbe essere un filtro, una roba tipo questo forum che ne qualifichi il dispendio di energie, affinché tutto non vada disperso tra le amenità di un social forum.

 

Io lo so, buona parte di quanto si racconta lo conosco ... alla fine ho scelto le comodità di una casa con il ventilatore e tanto tempo per pensare. Tuttavia lo rifarei, non da solo però ... di quello ne ho avuto abbastanza.

 

Chissà, perché no? Magari una mission targata gay-forum ( @@lux ) ... magari qualcosa di più semplice ... tipo portare una bandiera arcobaleno con il logo a capo nord .. sarebbe figo no?

 

Ok, grazie Ico per il sogno, ora me ne torno alla vita reale. Uffa .. ma perché vi voglio così bene!

Mercante di Luce

L'ho visto giusto prima di andare a pranzo, difficilmente riesco a dedicare tanto tempo continuato ad un video, soprattutto quando ho da fare mille cose. Ma quello me lo sono scolato tutto d'un fiato. Bello, molto ben fatto e, soprattutto, genuino.

 

Perché non in bici? Bella domanda @@Icoldibarin , io porto dentro di me la passione per auto e moto mentre alle biciclette come mezzo di svago mi sto avvicinando solo negli ultimi tempi. Sicuramente però è un'alternativa molto molto affascinante!

Icoldibarin

Magari una mission targata gay-forum... magari qualcosa di più semplice ... tipo portare una bandiera arcobaleno con il logo a capo nord .. sarebbe figo no?

Questa sembra una sfida! Potrebbe essere una bella iniziativa per risvegliare il problema sulla situazione omosessuale italiana o quantomeno per divertirsi parecchio. Chi sa poi che qualche nordico poi non ci sostenga con il suo caloroso supporto :wub:

Icoldibarin

Esiste tuttavia anche un parte di Islanda più antropizzata

Reykjavik

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Akureyri

 

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Selfoss

 

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Ma è indubbio che è la natura a dominare.

Questo è il singolare fenomeno del Kirkjugólf ovvero "il pavimento della chiesa" a Kirkjubæjarklaustur e guardando l'immagine se ne intuisce il perché del nome. È un lastricato basaltico naturale, costituito di colonne di basalto nella terra, delle quali emergono solo le estremità superiori.

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Il tipico cavallo islandese

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Strada verso l'Oxi pass

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Le celebri Gullfoss, le cascate dorate

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e il parco nazionale del Þingvellir

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Mercante di Luce
E il canyon di Fjaðrárgljúfur

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Questa foto...

Difficile anche da dirlo, il contrasto tra cielo e terra, i colori, la prospettiva che fugge, la piccolezza dell'uomo.

Ti spinge a prendere il biglietto aereo seduta stante.

  • 3 weeks later...

Allora... sì, siamo tornati!!! Abbiamo fatto il tour dell'isola, in senso orario, con circa 2800 km percorsi. E con cosa l'abbiamo fatto???

 

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Mi pare ovvio che il nostro mezzo non fosse quello di sinistra :D ma abbiamo puntato alla massima e..fficienza!

E qui veniamo alle prime nozioni base: non è impossibile usare una normale vettura MA considerando che si devono percorrere centinaia di km su piste bianche, ossia terra e ghiaia (se va bene) o sassi (quando va male), un fuoristrada anche piccolo è FORTEMENTE consigliabile. Nemmeno la strada 1 è completamente asfaltata, ci sono dei tratti, seppur brevi, sterrati. In aggiunta, preparatevi a guidare con il cambio automatico: praticamente è lo standard e non è un dramma.

Le tappe, anche apparentemente corte, in genere richiedono molto tempo perché le distanze sono comunque elevate o si devono percorrere strade a dir poco ostili.

Dal Ring (la strada 1) occorre obblgatoriamente uscire per andare a scovare i luoghi più suggestivi e affascinanti... e quando ci si infila nei fiordi è un attimo impiegare 3 ore fra andare e tornare al punto da cui si è deviato, per proseguire.

Sconsiglio CALDAMENTE di tentare la missione in moto (nonostante abbiamo incontrato due ragazzi di Torino e alcuni tedeschi) per i seguenti motivi:

  • problema rifornimenti: in certe zone i distributori sono lontanissimi l'uno dall'altro (parliamo di centinaia di km)
  • problema polvere (già evidenziato da @Silverselfer): sugli sterrati già in macchina ci si ritrova coperti di polvere, figurarsi in moto
  • problema vento: ci sono zone con forti venti laterali, che danno non pochi problemi a tenere pure un'auto nella corsia per le folate improvvise (e quando dico forti intendo che puoi sbilanciarti in avanti con il corpo senza cadere perché tanto il vento ti tiene su)

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La copertura della rete mobile è pressoché ottima quasi ovunque (3G) ma... dove non c'è, non c'è per decine di km. E vi assicuro che in certe zone questo vuol dire essere anche a decine di km dall'abitazione più vicina e su strade dove, se va bene, si incrocia una vettura all'ora, specialmente nelle ore serali.

Quanto a sistemazioni, cibo, ecc ecc direi che non ci sono grandissimi problemi. Noi siamo partiti con tutte le tappe stabilite e tutti gli hotel prenotati, ma abbiamo incontrato un gruppetto di alcuni ragazzi torinesi e aostani che stavano prenotando di volta in volta (a ferragosto!). Mediamente la camera doppia costa dagli 80 ai 100 Euro a notte, con servizi condivisi (che erano un po' il nostro terrore ma si sono sempre rivelati molto puliti e ordinati, a parte una tappa in un posto un po' più tecnico - e caro - che abbiamo raggiunto con un autobus 4x4 che ha addirittura dovuto guadare dei piccoli fiumi!).

Ci si può sfamare con cibo a buon mercato (diciamo così...), ma dubito sia sano andare avanti a fish & chips o hamburger per giorni e giorni, quindi personalmente consiglio di adeguarsi alla cucina locale.

Le zuppe, che praticamente trovate quasi ovunque, sono fra i piatti più economici (circa 900 Corone, ossia 6 Euro) e sono molto buone. I piatti unici a base di carne (manzo o agnello principalmente) o pesce (merluzzo, halibut, balena, aragosta, fate voi...), con patate e verdure di accompagnamento, costano mediamente cari (dalle 3000 alle 4500 Corone, quindi sui 20-30 €).

Ma volete mettere con l'opportunità di mangiare... la zuppa d'aragosta???

 

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o la carne di balena alla griglia???

 

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Le colazioni sono mediamente decenti: dappertutto si trovano cereali, latte, yogurt (molto sovente di pecora, decisamente strong come gusto), biscotti, frutta, marmellate, pane, formaggi, salumi vari (tra cui l'agnello affumicato)... insomma un mix di continental e english breakfast.

Ci sono stati posti che si sono distinti, tipo la fattoria appartenente al circuito Farm Holiday, dove abbiamo fatto colazione nella casa della proprietaria che ci ha coccolati con torte e marmellate fatte in casa, ma in ogni caso le colazioni peggiori ce le siamo ritrovate... tra i denti... a Londra (ma questa è un'altra storia!).

 

Vi lascio con uno spunto di riflessione...

 

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anzi due...

 

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E concludo con una riflessione, per me, significativa: per la prima volta penso che tornerei in un posto già visitato, perché davvero ci sono così tante emozioni in un solo Paese che non riuscirò mai a descriverle appieno. Mi piacerebbe tornarci per la stagione sciistica a snowboardare un po' con vista sui fiordi... un sogno...

Ma io ti adoro! Non solo vai in Islanda ma ci vai anche con una Trevis, fantastica Daihatsu tre cilindri molto più erede della mini di quella "ufficiale" targata BMW...

 

Purtroppo mi rattrista il fatto che sia arduo andarci in moto e soprattutto mi rattristano i prezzi che confermano la già nota scarsa economicità Islandese.

Molti consigliano di far visita ai supermercati per tener sotto controllo le spese e pare che funzioni. Ho letto anche che portando il sacco a pelo molte scuole nel periodo estivo offrono la possibilità di pernottarvi e usufruire della cucina a modiche cifre.

 

265 km per trovare un benzinaio in effetti non sono pochini, converrà portarsi dietro anche qualche tanica per fare scorte.

 

A proposito quanto è durato il tuo viaggio e quanto consigli debba durare una visita in terra islandese per gustare almeno i posti più interessanti?

Io tramite amici che ci sono stati: 15 giorni se ti limiti alla Ring Road.. altrimenti anche 3 settimane o più per i fiordi e l'entroterra (Askja, Landmannalaugar)..

Non è certo economico ma è in linea con i paesi nord-europei.

Edited by yalen86

Allora... c'è un catena che si chiamma Edda che, appunto, reimpiega degli istituti scolastici (che sono delle specie di colonie, a tutti gli effetti) nei mesi estivi per offrire un servizio di hotel.

I prezzi non sono comunque affatto economici: 80 Euro circa a notte, in camera doppia con servizi condivisi (di colonie si tratta...) con colazione inclusa.

In alcuni posti, chiamate guesthouse, si spende un po' meno, ma i miracoli non si riescono proprio a fare. Più che altro le guesthouse hanno sempre una cucina di servizio a disposizione degli ospiti che permette di cucinare da sè i pasti facendo la spesa. Questo può andare bene per la cena, ma a pranzo... non ci sono tante storie, se si è in viaggio.

 

Con l'auto non hai problemi di rifornimento: 1 pieno di benzina al giorno e hai autonomia a sufficienza in ogni caso, calcolando con un po' di attenzione i rifornimenti se si sta per entrare in zone remote.

 

Noi abbiamo fatto tutto in 7 giorni effettivi, vedendo una montagna di cose ma senza toccare i fiordi nord-occidentali quelli dove non c'è quasi nessun insediamento umano, ma è un tour de force che richiede di svegliarsi presto, avere preparato la sera prima il percorso, viaggiare almeno 400 km al giorno e arrivare la sera in hotel alle 20-21. Per fortuna il sole tramonta tardi e fino alle 23 c'è luce.

Le mappe sono abbastanza precise, ma non sono infrequenti cambi di percorso delle strade, per frane, nuovi percorsi, o cose simili. In ogni caso bisogna fare un po' di attenzione perché sbagliare può portare parecchio fuori strada.

 

Se si vuol fare una cosa come si deve, 10-15 giorni credo siano davvero il minimo da mettere in conto per vedere le cose principali.

 

Ma soggiornare qui:

 

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con questa vista:

 

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facendo il bagno in questa piscinetta riscaldata dalla fonte geotermica:

 

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con questa atmosfera (mezzanotte, circa 10°C, il vento che faceva correre le nuvole sopra le nostre teste e noi immersi al calduccio... surreale) :

 

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è qualcosa che non si spiega.

 

Uff... vediamo se il mio compagno di viaggio mi aiuta ad integrare un po'... mica posso scrivervi tutto io! @@Wolf !!!

Certo! E' un auto, ha un motore, ti porta (quasi) dove vuoi, tranne in questi casi (dove nemmeno un fuoristrada ti salva, con 1 metro e mezzo d'acqua - non fatevi ingannare, questi autobus sono molto rialzati e il punto più critico del guado è sfuggito causa incasinamento con la fotocamera):

 

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Abbiamo presto questo bus a trazione integrale per arrivare nella zona del vulcano che eruttò qualche anno fa, attraversando una zona alluvionale piena di torrentelli (guadabili da fuoristrada) e corsi con portate più elevate (come quello visibile nella foto) che non si possono guadare con i fuoristrada.

 

Ma a parte questo, tornando all'auto che abbiamo scelto noi, prestazioni a parte si è rivelata essere una buonissima soluzione. Mi spiego.

Eravamo in due, quindi fra bagagliaio e sedile posteriore avevamo tutto lo spazio necessario ai bagagli, nonostante l'auto fosse piccola.

Il motore di piccola cilindrata non la fa correre, ma nemmeno beve tanta benzina.

Altezza da terra discreta e passo molto corto aiutano a non cozzare di continuo di sotto con le pietre e, soprattuto, le gobbe del terreno.

Le ruote piccole sono l'unico svantaggio: il confort, sulle strade di ghiaia e sassose non è decisamente il top.

 

Sulla base della nostra esperienza la soluzione top è di essere in 4 persone e noleggiare un fuoristrada medio-grande.

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