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Aggressione omofoba contro due adolescenti a Parma


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Ci vuole più coraggio ad andare in Questura a denunciare

rispetto a quanto non ce ne voglia a "cacciare fuori il ferro".

E dà molta più soddisfazione portare un fascista in tribunale

rispetto al gusto che può dare averglie spezzato uno zigomo.

 

 

Concordo.

E poi hanno già dimostrato un grande coraggio nel tirare dritto

senza reagire, perché in una situazione del genere non è mica facile!

 

Anche io posso dire: "se mi capita li ammazzo", ma se poi di fatto sono

dieci stronzi contro due, ed il mio ragazzo fra l'altro è un nano tedesco

da circo, un po' l'incertezza mi viene, e allora il vero coraggio è scegliere

un'opzione e percorrerla senza ripensarci ma con decisione.

 

Loro sono stati maturi, decisi, e fregandosene anche dei loro genitori

che non sanno della loro relazione hanno fatto denuncia.

 

Sinceramente non so voi, ma io dubito l'avrei fatto.

Io non voglio che passi l'idea che i gay debbano sapersi difendersi

e che se le prendono siano "deboli" e se denunciano siano "piagnoni".

Perché qui sembra la fiera del Supereroe...

Io ho un amico che fa arti marziali e che "non vede l'ora di essere preso di mira dai fascisti"

e poi succede che i Carabinieri lo beccano ubriaco, lui reagisce e lo mandano all'ospedale...

 

Privateuniverse non direbbe mai di una donna stuprata dal branco che

un corso di karate sarebbe un buon inizio. sarebbe, una volta tanto, una reazione non piagnona, non recriminatoria, non vittimistica.

Si ingoierebbe la lingua prima di sparare una cazzata simile,

eppure si sente in diritto di farlo di fronte alla violenza omofoba.

Nel mio piccolo posso solo limitare i danni di questi Batman da tastiera...

Questo topic mi ha fatto venire in mente questo qui:

http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic/13847-bacio-gay-pestaggio-di-branco-a-bolzano/page__hl__bolzano

E mi aspettavo più risposte del tipo "Ma come, non reagiscono? Se ci fossi stato io li avrei fatti scappare!" Perché davanti a uno schermo son tutti leoni.

Nel mondo reale quando un gruppo di persone si accanisce con un uno o due non ci puoi fare niente, anche se sono ragazzini, anche se hai fatto un corso di arti marziali per cui hai speso tempo e soldi con questo scopo.

Poi c'è sempre questa strana idea che se uno è gay deve essere picchiato in quanto gay, succede e lo sappiamo, ma succede anche che molti vengono picchiati per altri motivi, anche futili. Tempo fa si sentiva spesso parlare di coppiette etero rapinate mentre si appartavano...

Che poi scusate da quando uno per passeggiare per strada deve sapersi difendere?

Ok si: ci sono vari pericoli, d'accordo, ma il problema di base non è che tizio non si sappia difendere,

ma che un gruppo di dieci caio se la pensino e lo assalgono!

 

Allora dovremmo tutti vivere nel terrore che qualcuno cominci a sputarci addosso e, quindi,

fare dei corsi di karate per reagire!

privateuniverse

Io non sto giustificando la violenza contro chi non si sa difendere (e io non sono uno che si sa difendere, sia chiaro).

 

Sto dicendo che sarebbe una cosa utile prendere atto che si è esposti alla violenza altri e attrezzarsi per difendersi, in questo come in altri ambiti, invece di limitarsi a lamentarsi.

@@privateuniverse e io ti sto dicendo che è molto peggio

leggere un gay che scrive "invece di limitarsi a lamentarsi"

piuttosto che prendersi un pugno in faccia.

Perché i denti si sistemano e i fascisti si denunciano,

ma l'umiliazione che sto subendo da te è più difficile da superare.

Quando sento queste notizie mi viene in mente che fare figli dovrebbe essere davvero un privilegio e che il problema non sta se darli ai gay, ma nel valutare se i genitori sono in grado di prendersene cura.

Nonostante i miei genitori siano omofobi e piuttosto ipocriti, mi hanno sempre insegnato a rispettare gli altri, nonostante facciano cose che non condivido, l'importante è che non mi facciano del male. Personalmente, anche se vedessi qualcuno che mangia i sassi non mi verrebbe mai in mente di deriderlo e in tutta la mia vita non ho mai denigrato nessuno perchè grazie a Dio i miei genitori, con tutte le loro pecce, sono stati in grado di insegnarmi una cosa chiamata "educazione" ed è sbagliato dire "son' ragazzi", proprio a questa età bisogna agire per evitare che crescano teste di cazzo simili (perdonate il francesismo).

privateuniverse

l'umiliazione che sto subendo da te è più difficile da superare.

 

Non vedo proprio per quale motivo dovresti prendere sul personale una frase che non condanna nessuno, e tanto meno considerarla umiliante.

Concordo pienamente con @Agron, da quando una coppia Gay deve sapersi difendere solo per passeggiare mano nella mano, mi dispiace per i due ragazzi che hanno duvuto subire gravi insulti e adirittura gli sputi! quelliche hanno fatto questo sono degli ignoranti, e delle teste di cazzo( perdonatemi per la maleducazione).

  • 3 weeks later...
Dottor.meow1

Sinceramente mi fanno solo pena. E loro cosa potevano essere? 4 morti di figa che si volevano fare i grandi? Se solo la gente come loro capisse a quest'ora vivremmo in un paese (anzi in un mondo) migliore.

 

Concordo pienamente con @Agron, da quando una coppia Gay deve sapersi difendere solo per passeggiare mano nella mano, mi dispiace per i due ragazzi che hanno duvuto subire gravi insulti e adirittura gli sputi! quelliche hanno fatto questo sono degli ignoranti, e delle teste di cazzo( perdonatemi per la maleducazione).

 

 

Maleducazione? Sei stato anche troppo gentile!

Edited by Loup-garou
Unito post doppio

Sono rimasto scioccato quando ho letto questa notizia sui vari blog non tanto per l'aggressione che purtroppo ce ne sono tante ma per il luogo.

Parma non è una città omofoba, anzi, l'ho sempre trovata abbastanza aperta come mentalità seppur regna un non so che di menefreghismo in questo luogo.

I ragazzi gay a Parma non mancano di certo e nemmeno coloro che vanno mano per la mano in mezzo a tutti.

Vedevo pure tanti altri ragazzi che desiderosi di avere un'identità diversa giravano vestiti da donna, con le loro amiche, parlando e divertendosi e guardarli mi faceva solo che sorridere: fiero di essere nato in un luogo libero (anche se non troppo).

Certo la gente che sparla dietro non mancava ma ti lasciavano vivere la tua vita senza troppi problemi anzi, Parma è una città di curiosi, vogliono sapere tutto, e non poche volte capita gente che non conoscendo il mondo gay o influenzato da teorie patetiche degli omofobi chiedono e domandano puntando sui più disparati argomenti per poi vedere le loro facce sorprese quando capiscono che non siamo tanto diversi.

Per lo meno io la vivo così la vita in questa città e sapere un accadimento del genere non può che ferirmi.

Ma a parte questo inutile introduzione, che è stata gia trattata nel post dalla mitica Valeria durante l'intervista, meglio che inizio a commentare l'argomento trattatro sul post vah XD

 

 

Il lato negativo dell'aggressione è che, con la crisi, ci sarà da aspettarsene di più, perché le difficoltà incattiviscono la gente

 

La crisi c'è da tempo immemore anche se ha un enorme peso su di noi ma non credo che sia colpa di essa. Non può essere la scusa per i loro comportamenti. Molta gente soffre della crisi, tutti la sentiamo, ormai anche i giovani, ma non per questo ci mettiamo a sputarci addosso. Questi erano solo dei ragazzi che hanno trovato divertente maltrattare questi due poveretti che passavano casualmente da li, non ci sono motivazioni nascoste o represse: semplicemente voelvano divertirsi.

 

 

È semplicemente vergognoso che due PERSONE non possano camminare mano nella mano senza essere insultate, picchiate e mandate in ospedale solo perchè sono dello stesso sesso.

 

Non siamo così pessimisti. I cambiamenti ci sono e si notano. Prima era molto peggio. Come gia detto da altri ci sarà un motivo se queste due persone camminavano mano per la mano. Si inizia a sentire aria di libertà. Ora la finestra è socchiusa, diamogli il tempo di aprirsi.

 

 

Bisogna imparare a difendersi, io mi difendo abbastanza bene, ma ho deciso che è meglio essere preparati a qualsiasi tipo di violenza e non c'è altra strada che quello di seguire una disciplina che ti aiuti a difenderti in modo serio

 

mai sentito la frase violenza porta altra violenza? Certo che se si tratta di autodifesa perché uno ti sta puntando un coltello alla gola allora ci può stare che tenta di difendersi, ma per uno sputo!

Cosa sarebbe accaduto se uno di questi due avesse risposto con un cazzotto per uno sputo? Credi che la stampa si sarebbe fermata nel dire "quei due poveretti sono stati maltrattati da dei ragazzi" oppure avrebbero appesantito la notizia facendo passare i gay come esseri violenti? Il non rispondere a una loro violenza psicologica e fisica, allontanandosi semplicemente, è stata la cosa più furba e intelligente che potessero fare.

 

Con questo credo di aver detto tutto e criticato abbastanza (poveri voi :S)

SALUTI E BACI

IMAGINATION

Credi che la stampa si sarebbe fermata nel dire "quei due poveretti sono stati maltrattati da dei ragazzi" oppure avrebbero appesantito la notizia facendo passare i gay come esseri violenti?

 

La stampa non presenterà MAI i gay come "esseri violenti"

perché sarebbe in contraddizione con lo stereotipo.

se anche spacchi le gambe a un omofobo, questo non ti denuncerà

Perché non vorrà che si dica "Si è preso sprangate da una checca".

 

Io non picchio nessuno perché sono non-violento.

Se dovessi cambiare idea, i fascisti che mi hanno preso a pugni tre anni fa

non sarebbero neppure i primi della mia lista nera.

Se io fossi violento avrei una lista ben più lunga.

 

Se rispondi con un pugno per uno sputo; a Ratzinger che gli fai?

Lo impicchi con le sue stesse budella?

"Imparare a difendersi", certo.

Ora siccome so d'esser frocio e di poter essere vittima di un'aggressione omofoba, non è sufficiente evitare il più possibile lo scontro e denunciare l'avvenuto alle autorità ed eventualmente alla stampa, no, questo è "limitarsi a lamentarsi", invece dovrei "imparare a difendermi".

Infatti quando di notte devo passare per zone malfamate, o quando devo fare un viaggio da solo in treno, o magari passare una notte da solo in una stazione deserta, e più in generale quando mi trovo in situazioni nelle quali potrei essere aggredito per un qualsiasi motivo che non sia la mia omosessualità, non mi limito mai a cercare di evitare aggressioni e scontri, no, mi premunisco sempre con un bel corso di karate, o magari con un coltello a mollettone, o un arma da fuoco, giusto?

Del resto tutti i cittadini delle società civili vanno in giro pronti a menar le mani o a sparare a qualcuno, perché questo è "sapersi difendere", mentre cercare di scappare di fronte a un aggressore, evitare la violenza, denunciarlo alle autorità e alla stampa è "limitarsi a lamentarsi".

Edited by Woland_88
La stampa non presenterà MAI i gay come "esseri violenti"

perché sarebbe in contraddizione con lo stereotipo.

se anche spacchi le gambe a un omofobo, questo non ti denuncerà

Perché non vorrà che si dica "Si è preso sprangate da una checca".

 

Eppure esistono ancora in talune parti stereotipi come gay= pedofilo o stupratore e come personaggio non mi sembra tra i più docili che esistano XD

Dipende in che contesto un omosessuale può diventare qualsiasi cosa :)

Fortunatamente accade sempre meno ma ancora succede^^

Eppure esistono ancora in talune parti stereotipi come gay= pedofilo o stupratore e come personaggio non mi sembra tra i più docili che esistano XD

 

In realtà l'idea che la società ha dei pedofili e degli stupratori di bambini non è quella di "esseri violenti", almeno non nel senso in cui credo Almadel intendesse la definizione virgolettata.

 

La nostra cultura (quella italiana) non punisce il violento, anzi, lo elogia: il maschio che mena le mani, storicamente, non è considerato un "violento", ma un "uomo vero", uno al quale prima di guardare la ragazza pensi due volte, e che non ha bisogno di ricorrere all'aiuto dell'ordine costituito per sbrigarsi le sue questioni da uomo.

Il pedofilo e lo stupratore di bambini, come pure lo stupratore di donne, non rientrano nella stessa categoria di percezione positiva della violenza: non vengono intesi come "esseri violenti", ma come esseri deboli e inferiori, e allo stesso modo è percepito l'omosessuale, anche quello che si approfitta di te se ti chini per raccogliere la saponetta, anche quello è percepito come un uomo a metà, uno scherzo della natura che non è in grado di farselo venire duro stando con una donna, non come un essere violento.

 

Intenderlo, definirlo o dipingerlo come violento lo parificherebbe, per merito, a un "uomo vero", cosa che lui non è.

Edited by Woland_88
privateuniverse

"Imparare a difendersi", certo.

Ora siccome so d'esser frocio e di poter essere vittima di un'aggressione omofoba, non è sufficiente evitare il più possibile lo scontro e denunciare l'avvenuto alle autorità ed eventualmente alla stampa, no, questo è "limitarsi a lamentarsi", invece dovrei "imparare a difendermi".

Infatti quando di notte devo passare per zone malfamate, o quando devo fare un viaggio da solo in treno, o magari passare una notte da solo in una stazione deserta, e più in generale quando mi trovo in situazioni nelle quali potrei essere aggredito per un qualsiasi motivo che non sia la mia omosessualità, non mi limito mai a cercare di evitare aggressioni e scontri, no, mi premunisco sempre con un bel corso di karate, o magari con un coltello a mollettone, o un arma da fuoco, giusto?

Del resto tutti i cittadini delle società civili vanno in giro pronti a menar le mani o a sparare a qualcuno, perché questo è "sapersi difendere", mentre cercare di scappare di fronte a un aggressore, evitare la violenza, denunciarlo alle autorità e alla stampa è "limitarsi a lamentarsi".

 

E' un paragone che non regge.

 

Chiunque sarebbe a rischio nelle situazioni che hai descritto tu. Chiunque può essere aggredito da un balordo mentre gira per una grande città di notte.

 

Non chiunque può essere aggredito in quanto omosessuale.

 

Si tratta di prendere atto che essere omosessuali espone a rischi aggiuntivi, allo stesso modo in cui un personaggio pubblico che sa, per questo motivo, di essere a rischio di essere aggredito, assume, per esempio, delle guardie del corpo.

 

Sapersi difendere è cosa diversa dall'essere violenti e dal voler aggredire (lo dice uno che non si sa difendere).

Sapersi difendere è cosa diversa dall'essere violenti e dal voler aggredire

 

Sapersi difendere implica la possibilità di dover rispondere alla violenza con la violenza. Sei tu che hai consigliato un corso di karate, mi pare.

Precisamente che cosa pensi che sia il karate? Una disciplina che non utilizza la violenza?

Te lo dico da ex praticante di judo, disciplina che a differenza del karate non utilizza colpi da impatto, ma solo leve, prese e proiezioni, che metà delle mosse di judo che conosce una cintura gialla (che è appena il secondo livello di apprendimento) se utilizzate al di fuori del tatami (il materassino imbottito d'ordinanza) possono spezzare il collo a un uomo adulto che non ha mai praticato judo e che non sa gestire l'impatto col terreno.

Aggiungo che la prima regola che viene insegnata nei corsi di arti marziali è proprio non usare le arti marziali fuori dal dojo.

Il karate, come il judo, non è un corso di autodifesa che ti insegna a neutralizzare un aggressore spezzandogli un polso, ma una disciplina tanto del corpo quanto della mente, e sarebbe opportuno considerarla solo questo.

 

Ad ogni modo, quel che mi preme capire è in che modo cercare di fuggire da un aggressione, cercare di evitare lo scontro fisico, denunciare alle autorità e alla stampa sia "limitarsi a lamentarsi".

privateuniverse

Sì, alla violenza si risponde, se necessario, anche con la violenza; si chiama legittima difesa. Non a caso, la legge, ammettendo la legittima difesa, non mette sullo stesso piano aggressore e aggredito e opera quelle distinzioni che tu ti rifiuti di fare. La fuga non sempre è un'opzione, e un'aggressione può anche concludersi con la morte dell'aggredito.

 

Quando si discute, si deve imparare a capire quel che scrive un interlocutore, e non limitarsi a ripetere continuamente le proprie tesi. Non ho mai detto che chi, aggredito, scappa o denuncia alle autorità "si limiti a lamentarsi". Non è la prima volta che ripeto questo concetto in questa discussione e sono abbastanza stanco di doverlo fare in continuazione. Cosa vogliamo fare: apriamo una sezione del forum dedicata all'elenco degli episodi di aggressione ai danni degli omosessuali, deploriamo, condanniamo, reclamiamo? Cos'altro?

 

Quanto a me, le lagne, tutte le lagne, comunque motivate, in maniera giusta o ingiusta, mi hanno stufato. Di fronte a una situazione insoddisfacente, in tutti i campi, si studia come farvi fronte.

 

Denunciare, reclamare una protezione, è giusto. Nel frattempo, è buona cosa sapersi difendere, e incoraggiare le persone a imparare a difendersi da chi attacca motivato dall'odio.

 

Io non so difendermi ma mi piacerebbe saperlo fare: non per andare in giro a menare le mani, ma per essere consapevole che, se qualcuno mi attacca immotivatamente, sono in grado di tenergli testa.

 

E voglio proprio vedere cosa faresti tu, che hai fatto judo, se qualcuno cercasse di dartele di santa ragione, che fine farebbero i tuoi discorsi sulla non violenza. A giudicare da come intervieni nelle discussioni io non direi affatto che sei un tipo pacifico.

Karate per i giovani gay contro i fascistelli

e pistole in mani alle vecchiette contro i borseggiatori :D

 

"Subisci bullismo? Perché denunciare! Comprati un Uzi e massacra la scuola!"

http://www.examiner....e-myths-exposed

Oppure possiamo sempre convincere i forumisti a iscriversi a Pink Pistols

http://en.wikipedia....ki/Pink_Pistols

 

Ok, fate come volete. Non io.

Ci vuole più coraggio ad andare in Questura a denunciare

rispetto a quanto non ce ne voglia a "cacciare fuori il ferro".

E dà molta più soddisfazione portare un fascista in tribunale

rispetto al gusto che può dare averglie spezzato uno zigomo.

 

Anche secondo me alla fine la via giudiziaria è la miglior risposta, perchè se avessero risposto fisicamente allo sputo in tribunale alla fine ci sarebbero dovuti ancora andare loro, per cui un doppio danno.

 

Senza contare poi l'opinione pubblica, fa molta più presa una coppia di giovani innocenti a cui hanno sputato e che risponde civilmente denunciandoli piuttosto che una coppia di giovani omosessuali che risponde allo sputo rompendogli un arto, li identificherebbero cmq come dei violenti.

 

Poi secondo me violenza tende a generare sempre violenza, potrebbe risvegliare l'animo di violenti con spedizioni punitive o chissà cos'altro, creando un'escalation di violenza.

AndrejMolov89

Io pratico judo da anni. Mi ritengo rabbioso, e poco conciliante. Ma ti assicuro che fare un arte marziale non comporta necessariamente la capacità di difendersi e mai e poi mai bisogna far passare questo concetto in un dojo. Perchè? Le risse non hanno regole, sono caotiche e imprevedibili. Se non fai un arte marziale a livello agonistico non hai la sufficiente esperienza e malizia per saperti difendere, perché pratichi in contesti controllati e famigliari. Certi kata di judo per essere operativi devono essere affinati e decontestualizzati. Basti pensare che a me mette in crisi una persona a maniche corte. Non deve passare l idea che studiando un arte marziale tu sia in automatico capace di difenderti

Bisogna fare pratica, distruggersi e fare incontri sempre diversi o avere a che fare con un demente. La maggio parte dei violenti inoltre praticano qualche arte marziale, e facendo risse a destrae A manca potrebbero non essere deficienti e potrebbero saper contrattacare. Io sinceramente non sostengo allenamenti duri, vorrei essere in grado di saper pestare, ma semplicemente lo farei se e solo se non sono in grado di scappare e se la situazione potrebbe comportarmi la morte. Sono casi limite in cui non.avrei nulla da perdere. Private con tutto il rispetto possibile, il tuo pensiero non è corretto ed è valido in casi limite. Te lo dico da marzialista. Sapersi difendere é molto utile, ma per sentirti meglio con te stesso, non nel concreto, perché peggiori la situazione

privateuniverse

Queste cose sulla pericolosità del judo le dice Woland, non io.

Mettetevi d'accordo fra voi due se è pericoloso oppure no.

Comunque, modifico il suggerimento: allenamenti intensivi di corsa veloce. :D

Edited by privateuniverse

E voglio proprio vedere cosa faresti tu, che hai fatto judo, se qualcuno cercasse di dartele di santa ragione, che fine farebbero i tuoi discorsi sulla non violenza. A giudicare da come intervieni nelle discussioni io non direi affatto che sei un tipo pacifico.

 

Ti sbagli di grosso. Non risponderei mai ad un'aggressione a meno che non ne andasse della mia vita o della vita di qualcuno a me molto caro, e quindi solo se l'aggressore mirasse a uccidere e non avessi alcuna via di fuga

Per tre semplici ragioni:

1) rispondere ad un'aggressione comporta nella maggioranza dei casi solo un'intensificarsi della violenza, dell'accanimento e della rabbia dell'aggressore;

2) rispondere ad un'aggressione piuttosto che fuggire può costarmi la vita, e io non difendo Gotham City e alla mia vita ci tengo;

3) rispondere ad un'aggressione piuttosto che fuggire può costare la vita ad uno degli aggressori. Legittima difesa? Certo, forse, dipende da come va il processo.

 

Queste cose sulla pericolosità del judo le dice Woland, non io.

 

Lui ha parlato della difficoltà dell'applicare il judo in un contesto di aggressione reale, io ho parlato della sua pericolosità al di fuori del dojo: sono robe diverse.

Il fatto che possa essere difficile usare una tecnica di judo su di un aggressore che agisce in maniera caotica o che ha le maniche corte è diverso dal fatto che se riesco ad afferrargli un braccio e a proiettarlo in aria, o anche solo se riesco a sbatterlo a terra, lui possa ferirsi gravemente nell'impatto della testa e della schiena con il suolo, restare paralitico o rimanerci secco.

Chiusa parentesi tecnica.

 

Quando si discute, si deve imparare a capire quel che scrive un interlocutore, e non limitarsi a ripetere continuamente le proprie tesi. Non ho mai detto che chi, aggredito, scappa o denuncia alle autorità "si limiti a lamentarsi".

Non è la prima volta che ripeto questo concetto in questa discussione e sono abbastanza stanco di doverlo fare in continuazione.

Cosa vogliamo fare: apriamo una sezione del forum dedicata all'elenco degli episodi di aggressione ai danni degli omosessuali, deploriamo, condanniamo, reclamiamo? Cos'altro?

 

Mi dispiace che tu ti sia stancato di ripeterlo, ma da quel che avevo letto fino ad ora evidentemente non mi era chiaro, altrimenti non avrei commentato.

Ora mi è chiaro che con "limitarsi a lamentarsi" ti riferissi a terzi, non ai soggetti aggrediti, ma a quelli che si lamentano delle aggressioni nel leggere una notizia a riguardo.

Prima non mi era chiaro, ora sì.

 

Grazie per la preziosa delucidazione sul dover imparare a capire quello che scrive un interlocutore durante una discussione.

Edited by Woland_88

Un piccolo appunto, preso da un Twitter di Morgan Freeman(anche se probabilmente sarà un fake ma sinceramente non mi interessa), che mi sento di condividere in casi come questo. :asd:

 

bd037c9fe657a740585a455d4dac4383.jpg

Edited by Sbuffo
Fabio Castorino

Ad un mese da questo fatto increscioso risulta esserci stata qualche azione di solidarietà alle vittime e di lotta contro l'omofobia da parte delle istituzioni cittadine? Oppure si è lasciato che ancora una volta prevalesse quel clima di peloso giustificazionismo verso gli aggressori e di infastidita indifferenza per le vittime?

AndrejMolov89

Private la discriminazione che ha fatto Woland88 è corretta. La difficile applicazione non indica necessariamente la poca pericolosità di una tecnica di judo. Certe prese se fatte male possono effettivamente spezzare l'osso del collo. Se non sai cadere il Tomoinage è mortale, se tu non sai fare l'ippon, potresti disarticolare la spalla del tuo avversario; la difficoltà di applicazione comporta un aumento sensibile di questo tipo di incidenti. Non bisogna andarci alla leggera anche in quello. La difficoltà di applicazione non lo rende meno pericoloso. Ho specificato, comunque, che se tu fai judo agonistico sei competitivo in scontri del genere perché si acquisisce una certa malizia nel combattimento. Sto dicendo che non bisogna automaticamente considerarsi un arma o abbastanza esperti da non combinare guai. :D I nostri discorsi non si escludono.

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