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L'origine pagana delle feste cristiane


Guest moonlight88

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Dire che le origini del Cristianesimo siano ebraiche è quel genere di cosa che fa perdere le staffe agli ebrei; non mi è chiarissimo perchè, ma si possono avanzare ipotesi.

 

A parte qualcosa che è chiaramente di origine essenica (Esseni = setta di ebrei sfuggiti alla cattività babilonese, fortemente messianici, comunitaristi e pacifisti); a me pare che tutto quello che viene attribuito a Gesù sia farina del sacco dei filosofi ellenistici: lo Stoicismo si vede chiarissimo nel Vangelo di Giovanni, ma si trovano anche Epicuro e Diogene.

 

A dimostrazione che l'origine del Cristianesimo è greca e non ebraica è anche la lingua dei Vangeli: considerato il feticismo ebraico per le Ventidue Lettere, mai avrebbero scritto dei testi sacri in una lingua dei Gentili. Il fatto è che la Palestina dell'epoca era già da secoli un Regno Ellenico, dopo la conquista di Alessandro il Macedone.

 

Il pregio di Gesù fu di diffondere anche fra i ceti più bassi la filosofia greca, usando la religione come scusa affinchè arrivasse anche alle persone più ignoranti (Lui si fa sempre chiamare il Figlio dell'Uomo ed è bellissima la parte in cui chiede agli Apostoli: "Chi credete che io sia?" E Simone gli dice "il Figlio di Dio". E che fa Gesù? Gli cambia nome: da Simone "flessibile" a Pietro "Duro". Come a dire: "non hai capito niente, fonda la Chiesa...")

 

La Kabbalah? Per quella devi aspettare altri millequattrocento anni.

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Guest Anubis
Dire che le origini del Cristianesimo siano ebraiche è quel genere di cosa che fa perdere le staffe agli ebrei; non mi è chiarissimo perchè, ma si possono avanzare ipotesi.

 

Io ho un paio di amici Ebrei e più che perdere le staffe direi che si vantano........va beh non è questo il discorso e non si può generalizzare

 

A parte qualcosa che è chiaramente di origine essenica (Esseni = setta di ebrei sfuggiti alla cattività babilonese, fortemente messianici, comunitaristi e pacifisti); a me pare che tutto quello che viene attribuito a Gesù sia farina del sacco dei filosofi ellenistici: lo Stoicismo si vede chiarissimo nel Vangelo di Giovanni, ma si trovano anche Epicuro e Diogene.

 

Infatti gli Esseni non sono forse una tribuù EBRAICA? Inoltre ALCUNE usanze sono simili a quelle cristiane poichè vi sono le stesse radici Bibliche. Poi vi son prove certe anche nei vangeli dell'incontro tra Esseni e Cristiani poichè i primi luoghi di incotro a Gerusalemme li mantenevano in stretto contatto. Ciò comunque non va contro quello che ho affermato poichè ripeto il Cristianesimo non è nato dal nulla ma è la convergenza di tutta la scienza iniziatica antica. Comunque vi sono profonde differenze tra Esseni e Cristiani, tipo l'ascetismo mentre Gesù ne parla contro, l'Essenismo prescrive l’osservanza minuziosa di doveri e precetti eil Cristo afferma l'esatto contrario, inoltre Il Cristo violava il Sabato e le prescrizioni rituali, il movimento esseno era un movimento politico-religioso che non disdegnava la lotta armata contro l’oppressore e contro i traditori, il Cristianesimo inceve no (magari fosse stato così nella storia) ed infine la differenza fondamentale e più importante, che i Cristiani hanno dimenticato, MAI un esseno avrebbe avuto contatti con donne straniere, Gesù si incontra e parla con la donna samaritana e gli fa la più importante rivelazione, questo la dice lunga.

Dimentichi che potresti vederci anche Platone, Pitagora, Marx, Nietzsche, Sartre etc vuol dire che erano tutti Cristiani? Non ho mai letto in Giovanni che l'anima muore col corpo, anzi è uno di quelli in cui si rimarca la reicarnazione e la resurrezione dell'anima. Inoltre quello che puoi vedere delle altre filosofie nel Cristianesimo dipende anche dal fatto che il Cristianesimo fu un tentativo di prendere tutta la scienza iniziatica antica e unirla in un'unica verità universale, ovvio che molte filosofie avevano pronunciato la stessa tesi, si prende la verità alla base del tuto che è sempre buona e la si cerca di comprendere. Alla fine se interpreti i vangeli in chiave iniziatica scopri che ci sono dentro anche Protagora e Gorgia (anche loro Cristiani dunque?)

 

A dimostrazione che l'origine del Cristianesimo è greca e non ebraica è anche la lingua dei Vangeli: considerato il feticismo ebraico per le Ventidue Lettere, mai avrebbero scritto dei testi sacri in una lingua dei Gentili. Il fatto è che la Palestina dell'epoca era già da secoli un Regno Ellenico, dopo la conquista di Alessandro il Macedone.

 

Matteo 28

Marco 16

Luca 24

Il più ecclatante Giovanni 21

 

Tutti numeri cari alla tradizione Ebraica-Kabbalica, comunque l'Apocalisse, testo che senza la Quabbalah non ha senso, è composta da 22 come le lettere, non a caso vi è il concetto da Alpha e Omega, anche se di sicuro avrà detto Alef e Taw. Secondo gli esperti della scuola di Madrid il testo greco conosciuto sarebbe la traduzione di un testo precedente in aramaico, la lingua parlata da Gesù e dagli apostoli. Inoltre Gesù era Ebrei e si sa che hanno la tendenza a chiudersi in un gruppo per mantenere le loro tradizioni, poteva anche conoscere il Greco, ma è assai improbabile che lo parlasse.

 

Il pregio di Gesù fu di diffondere anche fra i ceti più bassi la filosofia greca, usando la religione come scusa affinchè arrivasse anche alle persone più ignoranti (Lui si fa sempre chiamare il Figlio dell'Uomo ed è bellissima la parte in cui chiede agli Apostoli: "Chi credete che io sia?" E Simone gli dice "il Figlio di Dio". E che fa Gesù? Gli cambia nome: da Simone "flessibile" a Pietro "Duro". Come a dire: "non hai capito niente, fonda la Chiesa...")

 

Se ritieni che Gesù diffondesse solo la filosofia greca fai pure, non voglio convincere nessuno del contrario, per me diffondeva la scienza Iniziatica Orientale ed Ebraica. Ti posso ricordare che in NESSUN brano del vangelo si dice mai che Gesù ha una natura onotlogica diversa da quella di un uomo? Al contrario vi è una sua genealogia (Matteo 1, 1/17). il Cristo dice solo "Io e il padre siamo una cosa sola" che ha ben altro significato, inoltre dice "Siate perfetti come è perfetto il vostro padre celeste" e "Voi siete Dei" riprendendo semplicemente la vecchie leggi di Mosè, è sbagliato dire che Gesù era umano, poichè la nostra concezione di umano è nagativa, è più corretto dire che Gesù era umano poichè l'Uomo è Divino. Il brano che hai citato potresti dirmi che passo e di che vangelo è mi sfugge, poichè non penso proprio che sia Marco 8,27 che è l'unico che mi viene in mente.

 

La Kabbalah? Per quella devi aspettare altri millequattrocento anni.

 

No. La cabala è antica quanto lo Zoroastro e la Bibbia. Le prime redazioni scritte sono del XV secolo, ma neanche poichè già nell'VIII secolo ci sono testi che ne parlano. Purtroppo il primo insegnamento era orale, ma era lo stesso per tutti, Scribi e Farisei e anche il Cristo. Poichè quasi tutte le parabole, l'Apocalisse e molti passi (tra cui la preghiera più ripetuta meccanicamente che è il padre nostro) senza un'ottica Kabbalica sono totalmente incomprensibili.

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Ci sono profonde differenze tra Esseni e Cristiani?

Il tuo elenco di differenze tra Cristiani ed Esseni è interessante; sai percè che quello tra Farisei e Cristiani è più lungo.

 

Ma scusami... Hai presente all'inizio di Giovanni il prologo sul Logos? Se non è Stoicismo questo, non so cosa lo sia; e non ho la più vaga idea da dove un Ebreo potrebbe altrimenti averlo tirato fuori.

Il rapporto tra Cristiani e stato Romano nelle parole di Gesù ricalca il "lathe biòsas" di Epicuro; il rifiuto del lavoro e dei vestiti è tale e quale a quello di Diogene Cinico e sono tutte cose assenti dall'Ebraismo, che le avranno trovate alquanto buffe...

 

L'Apocalisse non è un Vangelo. Non dubito che in essa vi siano richiami numerologici non estranei alla tradizione orale della Kabbalah... ma la numerologia è un settore troppo aleatorio per prestarsi a considerazioni storiografiche. Gesù non mi pare certo un dotto della Kabbalah, nè mi sembrano tali coloro che hanno scritto i Vangeli. Mi sbaglierò; ma ti ripeto: citarmi la Scuola di Madrid, sembra dare più ragione a me che a te.

 

Matteo 16,18

(per capire quanto l'approccio essoterico di Pietro fosse inferiore a quello di Giovanni, leggiti il finale dell'omonimo Vangelo).

 

Io diffido di chi dice "senza un'ottica kabbalica sono completamente incomprensibili". Eppure conosco bene il Sepher Yetzirah...

 

(Ah, qualcuno mi chiede se sei carino... Questi gay, così legati a Malkut...)

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Legandomi al discorso Esseni...

Consultate il sito di Luigi Cascioli, autore di "La favola di Cristo" (letto due volte ;)), e troverete ogni prova della non esistenza di quell'uomo chiamato Gesù. C'è una sezione dedicata agli Esseni...

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Guest Anubis

La favola di Cristo è un'interessante libro ma la questione che più mi preme è quella trattata da Almadel.

 

Ci sono profonde differenze tra Esseni e Cristiani?

Il tuo elenco di differenze tra Cristiani ed Esseni è interessante; sai percè che quello tra Farisei e Cristiani è più lungo.

 

Se ho usato l'aggettivo "Profondo" mi scuso dovevo scirverlo in fretta può essere che vi siano alcuni termini che non ho ponderato, mi scuso profondamente di questa mia mancanza di riflessione, comunque volevo dire che ci sono differenze che non rendono il Cristo Esseno come non lo rendono Fariseo o altro.

 

Ma scusami... Hai presente all'inizio di Giovanni il prologo sul Logos? Se non è Stoicismo questo, non so cosa lo sia; e non ho la più vaga idea da dove un Ebreo potrebbe altrimenti averlo tirato fuori.

Il rapporto tra Cristiani e stato Romano nelle parole di Gesù ricalca il "lathe biòsas" di Epicuro; il rifiuto del lavoro e dei vestiti è tale e quale a quello di Diogene Cinico e sono tutte cose assenti dall'Ebraismo, che le avranno trovate alquanto buffe

 

Comunque potremmo anche chiederci come mai la mitologia di alcune tribù indiane è quasi identica a quella biblica, verità basilari e universali staordinarie poichè assolutamente relative.

Mai negato un'accostamento a queste due filosofie, al contrario vi è anche un forte accostamento tra Emmanuel e il Gotama (entrambi si tramanda guarissero i malati e avessero un'imponente aura) e con Socrate e con Platone e con Pitagora e con Eraclito (infatti per esempio la Croce è l'unione degli opposti che si attraggono: il fuoco che sale in verticale e l'acqua che scorre in orizzontale). Per l'epicureismo infatti sono molti gli aspetti che vanno a coincidere col cristianesimo, ma penso sia logico, quando comunque vi è sempre una certa analogia di fondo tra tutte le religioni e le filosofie, anche quelle che differiscono di più sono comunque legate all'avversario.

L'unico filosofo citato che mi lascia perplesso è Diogene, non vedo questo ascetismo nel Cristianesimo forse più in alcuni padri della chiesa.

 

L'Apocalisse non è un Vangelo. Non dubito che in essa vi siano richiami numerologici non estranei alla tradizione orale della Kabbalah... ma la numerologia è un settore troppo aleatorio per prestarsi a considerazioni storiografiche. Gesù non mi pare certo un dotto della Kabbalah, nè mi sembrano tali coloro che hanno scritto i Vangeli. Mi sbaglierò; ma ti ripeto: citarmi la Scuola di Madrid, sembra dare più ragione a me che a te.

 

Io diffido di chi dice "senza un'ottica kabbalica sono completamente incomprensibili". Eppure conosco bene il Sepher Yetzirah

 

Prima mi preme farti le mie più profonde scuse per la scelta dell'avverbio "completamente" mi spiace, mi facevano pressioni per andare. Sono mortificato e spero di non aver fatto l parte dell'integralista. Se non ti spiace sostituirò il "completamente" con "Alquanto". Pensa a Matteo 19, 6 rimanda all'Adamo Kadmon. Matteo 24, 15/30 anlizza le figure e i numeri. Giovanni 17, 1/3 in relazione al sacro tetragramma. Potremmo continuare, ma sinceramente non ho voglia di farlo via forum, se vuoi altri esempi prendi pure il mio contatto di messanger. Purtroppo dai vangeli canonici tutte le prove dirette della conoscenza (conoscenza non implica che ne fosse esperto) della Kabbala, l'unico passaggio che si può usare per argomentare una tesi simile è quello della donna che i farisei volevano lapidare.

 

Matteo 16,18

(per capire quanto l'approccio essoterico di Pietro fosse inferiore a quello di Giovanni, leggiti il finale dell'omonimo Vangelo).

 

Ok ora ho capito a che punto ti riferisci. Ma non a caso esiste un culto esoterico di San Giovanni no?

 

Ps: Se posso preferisco dedicarmi a Hokmah e poi preferisco Urano alla Terra.

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Litigheremo su Cascioli su un altro post, ok?

A me della non esistenza di gesù interessa quanto della reale esistenza di Edipo....

 

Il desiderio di discutere, caro Anubis, ci fa prendere delle posizioni in genere un po' troppo intransigenti, forzando a bella posta le nostre (almeno le mie) opinioni per avere qualche punto di dissenso.

 

E così, volutamente, non ti ho dato ragione su una cosa e ora mi preme farlo.

 

Se non sbaglio, tu sostieni una derivazione non puramente filologica delle dottine cristiane.

In parole semplici sostieni che alcune concezioni sono tanto chiaramente connaturate alla cultura umana, da non abbisognare che ne vengano rintracciati i percorsi. E io sono d'accordo con te.

 

(Sto scrivendo un libro con il dichiarato intento di spiegare l'Alchimia ai matematici contemporanei; al quale, se avrò fama, a esso sarà legata).

 

L'approccio filologico è però necessario proprio per separare e poter meglio analizzare tutte quelle "dottrine primordiali" dal semplice "copia e incolla" della cultura religiosa.

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Guest Anubis

ok comprendo e mi dispiaccio di non aver mantenuto, non solo per causa di forza maggiore un comportamento più decente e consono.

 

Alchimia? Hai mai letto i vangeli in chiave alchemica?

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  • 4 months later...

Piccola Premessa: Non è un post scritto per offendere e nemmeno scritto per coloro a cui nulla importa del natale, ho semplicemente scritto ciò per coloro che credono nel valore del Natale e spero possa una delle tante letture esoterico/simboliche di ciò che si festeggia possa risvegliare o alimentare il senso di fratellanza ed amore in coloro la cui fede è riposta.

 

Ora mentre essi si trovavano in quel luogo, venne per lei il momento del parto e diede alla luce il suo figliuolo primogenito, Lo avvolse in fasce e Lo pose in una mangiatoia, perché non vi era posto per loro nell'albergo.

(Luca 2, 6-7)

 

Allora Erode, chiamati di nascosto i magi, s'informò esattamente da loro del tempo in cui la stella era apparsa; e, mandandoli a Betlemme, disse loro: <<Andate e chiedete informazioni precise sul bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, affinché anch'io vada ad adorarlo>>. Essi dunque, udito il re, partirono; e la stella, che avevano vista in Oriente, andava davanti a loro finché, giunta al luogo dov'era il bambino, vi si fermò sopra. Quando videro la stella, si rallegrarono di grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria, sua madre; prostratisi, lo adorarono; e, aperti i loro tesori, gli offrirono dei doni: oro, incenso e mirra.

(Matteo 2, 7-11)

 

Quando Maria e Giuseppe cercarono rifugio nella locanda, comoda e calda, non vi era posto per loro. La situazione di allora si ripete ancor oggi, nessuno o ben pochi, di coloro che pensano solo a mangiare, bere e divertirsi, sono disposti a ospitare Gesù nei loro cuori. Chi non "gli apre la porta",non accetta neppure di vivere secondo alti ideali. Ma ecco una stalla. Quella stalla, con la mangiatoia, è un simbolo; è il simbolo della povertà, delle difficoltà delle condizioni esteriori. Sì, per l'uomo nel quale dimora lo Spirito sarà sempre così: gli uomini comuni difficilmente lo apprezzeranno e lo accetteranno. Ma grazie alla luce che il Bambino proietta al di sopra della mangiatoia, altri lo vedranno da lontano e verranno a rendergli omaggio.

 

L'intelletto, cioè Giuseppe, anziché essere geloso e ripudiare Maria, come farebbe un uomo rozzo che griderebbe: "Il figlio che hai messo al mondo non è mio, vattene!", deve inchinarsi e dire: "E' Dio che ha sfiorato il cuore e l'anima di Maria. Io non potevo farlo". L'intelletto non deve dunque ribellarsi e adirarsi, ma comprendere correttamente dicendo: "Qui vi è qualcosa che mi supera", e proteggere Maria. Ripudiare Maria sarebbe come ripudiare la metà del suo essere e diventare come coloro che, puramente intellettuali e razionalisti, hanno eliminato tutto il lato affettivo, ricettivo, tutte le qualità come la dolcezza, l'umiltà e la bontà.

 

I tre Re Magi portarono oro, incenso e mirra, e ognuno di questi doni era simbolico. L'oro significava che Gesù era re: il colore giallo è il colore della saggezza, il cui splendore brilla sopra il capo degli Iniziati come una corona di luce. L'incenso significava che era un sacerdote: l'incenso rappresenta il campo religioso, ma anche del cuore e dell'amore. E la mirra è il simbolo dell'immortalità: ci si serviva della mirra per imbalsamare i corpi e per preservarli dalla decomposizione. I Re Magi hanno dunque portato dei doni che hanno un legame con i tre mondi del pensiero, del sentimento e del corpo fisico.

 

Occupiamoci ora della stalla. In quella stalla non vi erano né pastori, né greggi, ma soltanto un bue e un asinello. Perché? Da secoli si ripete questa storia senza capirla, perché il simbolismo universale è andato perso per l'umanità. La stalla rappresenta il corpo fisico. E il bue? Sapete che anticamente il bue, il toro, è sempre stato considerato come il principio generativo? In Egitto, ad esempio, il bue Apis era il simbolo della fertilità e della fecondità. Il bue è sotto l'influsso di Venere e rappresenta la forza sessuale. L'asino, invece, è sotto l'influsso di Saturno e rappresenta la personalità, vale a dire la natura inferiore dell'uomo, quella che chiamiamo il vecchio Adamo, testardo, ostinato, ma buon servitore. Infatti quei due animali erano là per servire Gesù. Ma servirlo come? Quando l'uomo comincia a compiere su di sé un lavoro per la sua evoluzione, entra in conflitto con la sua personalità e con la sua sensualità.

 

L'Iniziato è appunto colui che è riuscito a dominare queste due energie e a metterle al suo servizio. Egli non le reprime. Infatti non è stato detto che quei due animali siano stati cacciati o soppressi; erano là, presenti, ma che cosa facevano? Soffiando sul Bambino Gesù lo scaldavano con il loro fiato. Quindi, quando l'Iniziato è riuscito a trasformare in lui l'asino e il bue e a metterli al suo servizio, essi riscaldano e alimentano lo Spirito del Cristo con il loro soffio vitale. Queste energie non sono più presenti per tormentarlo e per farlo soffrire, ma diventano energie vivificanti.

 

Poi vi era la Luce. L stella che brillava sopra la stalla, significa che da ogni Iniziato, che possiede in sé il Cristo vivente, esce sempre una luce, una luce che rasserena, una luce che nutre, conforta, guarisce, purifica e vivifica. Un giorno quella luce verrà notata da lontano, da coloro che percepiscono che qualcosa si manifesta tramite quell'essere. Ciò che si manifesta è appunto il Cristo, e i potenti in tutti i campi verranno a lui. Anche i grandi capi religiosi che credevano di essere giunti al vertice, sentiranno che manca loro qualcosa, che non sono ancora giunti a quel grado di spiritualità che credevano, per cui vanno ad apprendere, a inchinarsi e a portare dei doni.

 

Questo è il vero significato del natale! La luce che buca le tenebre, il Solstizio d'Inverno. I Cristiani sanno perfettamente che Gesù non è nato il 25 dicembre, ma è ciò che il giorno simboleggia: la vittoria della luce sulle tenebre, da li in avanti la luce comincerà a prendere il sopravvento. Questo non si deve ripetere solo all'esterno, ma anche dentro di Noi. Tutti sappiamo che la prima cosa che Dio limita da se stesso attraverso il Logos è il Cristo, non Gesù Cristo, ma il principio Cristico di Luce. Esso noi dobbiamo far rinascere dentro di noi ogni Natale, un principio di luce che illumini gli altri e li scaldi.

 

Detto ciò spero a tutti voi di passare un felice Natale (o un felice Hanukkah se siete Ebrei) non solo facendo regali materiali, ma ricordando che essi devono essere una materializzazione del principio Cristico di Luce che tutti dobbiamo far nascere dentro di Noi.

 

BUON NATALE E BUON SOLSTIZIO D'INVERNO E PACE A TUTTI VOI!!!

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Un piccolo appunto e un chiarimento, Anubis.

 

L'appunto riguarda la figura del bue. Hai dimenticato che il Cristo si sovrappone a Mitra - uccisore del toro cosmico - entrambi incarnazioni del "sol invictus". (Mi piacerebbe tirare in ballo anche Shiva sul suo Nandi e il bimbo-toro Zagreo, ma se ci mettiamo a giocare con gli archetipi non ne usciamo più...)

 

Il chiarimento. Sicuramente è solo una diversità di interpretazioni, ma il significato della mirra per me non sta nella "immortalità", bensì nella "mortalità", cioè nell'essere uomo. Così oro, incenso e mirra significherebbero che Gesù è re, dio e UOMO. A me sembra più significativa e affascinante questa propsettiva. Che ne pensi?

 

Auguri a tutti, comunque. Anche ai miscredenti come me.

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L'appunto riguarda la figura del bue. Hai dimenticato che il Cristo si sovrappone a Mitra - uccisore del toro cosmico - entrambi incarnazioni del "sol invictus". (Mi piacerebbe tirare in ballo anche Shiva sul suo Nandi e il bimbo-toro Zagreo, ma se ci mettiamo a giocare con gli archetipi non ne usciamo più...)

 

Assolutamente vero, un appunto che avevo dimenticato, spero tu mi conceda questo errore, se ci mettessi a trovare il riferimento più antico non finiremmo di certo! Sebbene in effetti quella di Mitra è una grave dimenticanza.

 

Il chiarimento. Sicuramente è solo una diversità di interpretazioni, ma il significato della mirra per me non sta nella "immortalità", bensì nella "mortalità", cioè nell'essere uomo. Così oro, incenso e mirra significherebbero che Gesù è re, dio e UOMO. A me sembra più significativa e affascinante questa propsettiva. Che ne pensi?

 

Assolutamente giusto, l'imbalsamazione è sia sinonimo di immortalità, ma anche del polo opposto la mortalità. Ho scelto di indicare l'Immortalità DELL'ANIMA e del suo Corpo di Gloria per non stonare con tutto il post che ho deciso di improntare più spiritualmente che materialmente. Di sicuro Cristo era uomo, solo però alla condizione di ricordare Giovanni 10, 34 (Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dèi? ) in quanto l'uomo è si abitante di corpo mortale e deperibile, ma con anima immortale (lascio ovviamente questo a chi ci crede).

Poi certo è ovvio che potremmo anche discutere sulla paternità di Yeshua, qualcuno un corpo materiale doveva pur fornirlo e l'attributo "Vergine" a Maria è un attributo spirituale, alcuni esoteristi danno per padre il Simeone di cui si parla successivamente (altrimenti non si spiega il perché egli venga citato). Poi potremmo anche dire che con la mirra viene messa in ballo la dualità del sistema Cristiano di Anima-Corpo, a voi la scelta!

 

Comunque concordo pienamente sulla rappresentazione di Cristo-Uomo, o ancora meglio: un Vero Figlio di Dio (come furono Buddha, Maometto, Mosè etc etc)

 

Scusate dimenticavo: BUON NATALE!!!

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Molto carina come interpretazione, peccato che a pochi importi qualcosa.

 

Grazei Aleister :kiss: (Aleister come Aleister Crowley?)

 

Vero a pochi importa, ma se anche fosse uno solo colui a cui importa il significato Esoterico del natale invece che questo continuo bombardamento di consumismo...

 

L'unica cosa che forse non ho precisato molto è che questo post è di natura ESOterica e non ESSOterica, per questo a tratti sono anche impreciso nelle descrizioni, la questione importante è che ognungo ritrovi dentro di Sé il significato di Natale, che poi importi ad uno su mille.....beh il Cristo era uno su mille no? 

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Guest Aleister

Già uno su mille sarebbe confortante.

Un grosso problema sono le istituzioni (come la Chiesa Cattolica) che ripudiando tutto ciò che è esoterico limitano, incatenano i loro "fedeli".

Dall'altra parte in questo modo permane una sorta di sapere elitario, riservato solo a chi, per ragioni sconosciute o forse no, guarda al di là di ciò che gli viene propinato.

E' un bene o un male?

 

Sul mio nick ti rispondo in mp non appena giungo a 10 post :kiss:

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Già uno su mille sarebbe confortante.

Un grosso problema sono le istituzioni (come la Chiesa Cattolica) che ripudiando tutto ciò che è esoterico limitano, incatenano i loro "fedeli".

Dall'altra parte in questo modo permane una sorta di sapere elitario, riservato solo a chi, per ragioni sconosciute o forse no, guarda al di là di ciò che gli viene propinato.

E' un bene o un male?

 

Più che le chiese siamo seri la colpa è che le Chiese Essoteriche (la chiesa di Pietro-Paolo) prevalgono distruggendo le Chiese Esoteriche come quella di San Giovanni...

 

Mettiamola così: La Luce Venne ad Illuminare le Tenebre, Ma le Tenebre non l'hanno Ricevuta (Giovanni 1, 5) quel sapere elitario in verità è a disposizione di tutti, semplicemente nessuno vuole o capisce perché prenderne atto. Poi tieni conto che mentre le chiese Essoteriche, come il caro vaticano, vanno bene a tutti che siano saggi o stolti, le chiese Esoteriche non possono essere per tutti, ci vuole una volontà propria e non una semplice aggregazione (come sta sera alla messa di natale in cui la chiesa per la seconda volta all'anno si riempie al massimo....)....del resto di vangeli Essoterici ce ne sono tre (marco, matteo, luca) di Esoterici uno solo (Giovanni). Comunque:

 

Buon Santo Natale a Tutti Oppure Buon Solstizio d'Inverno o Buona fine di Hannukkah

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Buon *tutte queste cose* anche a te  :kiss:

 

Non credi che il "sapere esoterico" per sua stessa definizione sia previsto che _non possa_ essere di tutti?

 

Infatti è quello che sostengo! A chi è pronto il sapere sia Essoterico che Esoterico se non esclusivamente esoterico, ma per la maggioranza delle persone meglio il sapere essoterico...per farmi capire in senso evangelico: qualunque beone può capire e praticare "il discorso sulla montagna" (Matteo 5-7 e Luca 6 17-45), ma pochissimi possono capire e praticare il dibattito con Nicodemo! (Giovanni 3, 1-21).

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  • 3 months later...

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