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Ipotesi referendaria e movimento gaio.


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Facciamo un'ipotesi.

Nella prossima legislatura si riesce a formare una maggioranza trasversale favorevole ad una legge sulle unioni civili (mettiamo per un momento da parte il matrimonio gay). La camera approva, il senato approva. La Binetti/Buttiglione/il PDL/La Chiesa/Il Moige/Il movimento per la vita/etc. insomma, i nostri nemici, decidono di raccogliere le firme per un referendum abrogativo. La Corte Costituzionale dichiara legittimi i quesiti referendari, viene fissata una data.

Il movimento glbtq come dovrebbe porsi? Quale strategia adottare? Puntare sull'astuzia e quindi propendere per un bell'astensionismo tattico o decidere di prendere di petto la battaglia referendaria e dare indicazione per il "NO"? Inutile dire che la seconda, in caso di nostra vittoria, sarebbe senz'altro molto più goduriosa (provate ad immaginarvi la faccia della Binetti in diretta da Vespa mentre arrivano i risultati definitivi) e quanto meno toglierebbe un argomento fondamentale alle destre e alla Chiesa, ovvero che "la maggioranza silenziosa degli italiani è contraria a leggi contro la famiglia". D'altra parte, si tratta di una scelta più rischiosa, anche considerando i problemi relativi alla mobilitazione elettorale.

So benissimo inoltre che ci potrebbero essere una miriade di variabili da considerare, prima fra tutte, un eventuale Election Day, cioè un accorpamento con le elezioni amministrative, e quindi con un numero maggiore di "Sì" da fronteggiare...

 

Chiaramente, rebus sic stantibus, sto parlando dell'Ippogrifo, ma amo passare il tempo libero a farmi film mentali, chiedo venia.

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https://www.gay-forum.it/topic/20973-ipotesi-referendaria-e-movimento-gaio/
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Beh è più o meno quello che è successo in California.. fecero la legge.. e poi dopo la tolsero.

E' un rischio, ma già il fatto che approvino una legge è una vittoria.

 

Se dovesse succedere una cosa del genere, credo che la controbattuta sia: rifare una politica più "solida" riguardo i diritti civili.

Edited by yalen86
Boicotterei il referendum.

E chiederei un referendum anche per abrigare i matrimoni gay:

se la Cassazione non facesse passare il mio dopo aver fatto passare il loro

 

chiederei all'Europa di esprimersi al riguardo.

CIoè? non ti seguo

Edited by Orfeo87
Icoldibarin

Interessante l'ipotesi di Almadel ;)

Ad ogni modo a meno che non venga accorpato ad altri referendum od a un (molto) cospicuo numero di amministrative sarebbe un ipotesi politicamente suicida, non credo che i voti per l'abrogazione superino il 5%

 

Non ho mai sopportato il voto tattico, per cui andrei a votare in ogni caso.

Icoldibarin

Pardon, in un referendum è vero. Nelle amministrative recarsi alle urne è un dovere.

 

N.B. ho usato "recarsi alle urne" perché poi "votare" sta al cittadino. Francamente mi rammarica che molte persone non investano nemmeno 15 min della loro vita per farsi fare un timbro.

Icoldibarin

Mi farò trovare pronto ;)

Ma sono particolarmente convinto che il 26% di cittadini con la qualità di essere (omofobi AND politicamente attivi a sufficienza) non si raggiungerà con facilità.

Alle persone così piace farselo mettere nel di dietro e poi lamentarsi.

Facciamo un'ipotesi.

Nella prossima legislatura si riesce a formare una maggioranza trasversale favorevole ad una legge sulle unioni civili (mettiamo per un momento da parte il matrimonio gay). La camera approva, il senato approva.

 

tanto tuonò che piovve

 

La Binetti/Buttiglione/il PDL/La Chiesa/Il Moige/Il movimento per la vita/etc. insomma, i nostri nemici, decidono di raccogliere le firme per un referendum abrogativo. La Corte Costituzionale dichiara legittimi i quesiti referendari, viene fissata una data.

Il movimento glbtq come dovrebbe porsi? Quale strategia adottare? Puntare sull'astuzia e quindi propendere per un bell'astensionismo tattico o decidere di prendere di petto la battaglia referendaria e dare indicazione per il "NO"?

 

tutto è perduto fuorchè l'onore

 

tradotto: dato che avranno approvato una ciofeca di legge, conviene sfruttare l'occasione per una bella battaglia a viso aperto per il no

 

ma siamo poi così sicuri del referendum? se si appovasse una legge minimale io credo che converrà tenersela stretta soprattutto ai cattolici

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