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Nella vostra città ci sono molti pregiudizi sui gay?


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La mia ne è piena , tutti pensano che i froci (come vengono definiti da quasi tutti gli abitanti) siano super effeminati , che ad esempio parlino con una voce in falsetto e che si mettano borsette e magliette da donna. Non vi da fastidio? Secondo voi da dove nascosto tutti questi pregiudizi?

anche nella mia è così (io però vivo in un paese) dove i gay (froci anche qua da me) vengono spesso visti come delle vamp. personalmente non so da dove vengano tutti questi luoghi comuni, però il modello che propina la tv è esattamente quello...

Anche da me. Il Gay è visto come una mezza donna, di solito molto effeminato vestito eccentrico, insomma i classici stereotipi. Paradossalmente è più "accettato" un gay che ha queste caratteristiche che un gay che non le ha, forse perchè i primi li riconosci e li puoi evitare, i secondi invece no. So che è brutto dirlo ma è così :(

Ah, la parola gay non si usa...qui siamo tutti ricchioni, ovviamente.

Personalmente pregiudizi di questo tipo non ne ho mai incontrati nella mia zona, l'ironia basandosi sullo stereotipo si fa, così come per il meridionale, il bresciano, l'agricoltore, ecc..., ma nulla che possa essere considerato discriminazione o chiusura preconcetta. Posso dire invece si osservare ogni tanto la convinzione che i bisex siano all'incirca dei ninfomani che si farebbero anche Pinocchio se non fosse per le schegge.

Da me non tantissimo, ti dirò. Tant'è vero che ormai 'frocio' è ritenuto volgare. Io sono fortunato a trovarmi in un gruppo dove chi discrimina è guardato storto, e non chi viene ingiustamente discriminato. Scusa ma tu di dove sei?

Scusa ma tu di dove sei?

Sono della Sardegna :) , ma dove abito io sono più i vecchi con questi pregiudizi :/ , una volta la mia vicina di casa mi aveva praticamente sgridato perché avevo i capelli biondi .____. , mi aveva detto che visto che ora sono più grande devo sembrare un vero uomo perché se no poi la gente parla male e che quindi tingersi i capelli era roba da donna e da froci

Beh ma allora è bastato molto di meno rispetto ad essere "super effeminato"

non c'è voluta la borsetta da donna o la voce in falsetto...è stato sufficiente

tingersi i capelli.

 

Il meccanismo è il seguente: si prende un giovane gay mediamente femminile

che manifesta comportamenti tipo il tuo e lo si paragona a personaggi negativi

per incoraggiare il ritorno dei ranghi

 

A questo punto tu puoi reagire ( vi faccio vedere io! e radicalizzi il comportamento )

oppure puoi subire ( e tendi a reprimerlo ) oppure puoi diventare Soggetto e parlare

( io sono gay e faccio quel che mi pare e piace ) oltre a fare.

 

Diciamo che in passato la terza cosa era esclusa, si reagiva o si subiva solo sul

piano di atteggiamenti o comportamenti del tutto esteriori, perchè della propria

omosessualità al più si poteva parlare in forma confidenziale con 3-4 persone,

ma non alla comunità nel suo complesso

Da me la situazione non è molto diversa. Figuratevi che ieri sera sono andato ad una festa ed il tema affrontato dalla massa era lo scandalo destato da una coppia gay che amoreggiava per strada ( in una zona appartata). Il tipo che li aveva visti fa" Ma è uno schifo, se avessi potuto li avrei uccisi". E io gli rispondo" Scusa, ma come tu baci tua moglie (questo tizio a 19 anni è padre) per strada non vedo perché un uomo non ne possa baciare un altro". La risposta è stata "Ma loro non sono riconosciuti dalla chiesa". Ho detto tutto...

la mia vicina di casa

Ma scherzi? Per fortuna qui a Bergamo sono tutti freddi e si fanno tutti i cazzi loro. Pensa che il mio vicino non mi ha mai salutato in 10 anni XD Sembriamo più tedeschi che italiani .-.

sisi, vabbe io sono in paese ma da me è sempre stato così. I bergamaschi sono freddi e dediti solo al lavoro. Prova a stringere amicizie con un vero bergamasco, dopo un anno si dimentica di te. Purtroppo ci sono pro e contro.

Nascono dal fatto che la gente ha paura di ciò che è diverso e quindi tende a uniformare in categorie preconfezionate ciò che considera inusuale.

 

Quelli come me (gay che 'non sembrano gay') e come molti altri che hanno commentato prima di me non sono facilmente accettati, secondo me, perchè vengono visti come dei traditori, perchè mettono in crisi la categoria che gli omofobi hanno creato per conoscere ed evitare il problema. Sembriamo etero, ai loro occhi, perchè etero è normale, e normale è maschile, per un uomo.

Sbattiamo loro in faccia la realtà: l'omosessualità non è una malattia o una devianza. E' solo una sfumatura come tutte le altre varianti sessuali, eterosessualità compresa. Perciò, non si manifesta costantemente come una patologia!

 

E comunque anche nella mia città la cosa non è ben vista. Ci sono stati diversi casi di suicidio di omosessuali da queste parti. E i discorsi che sento su conoscenti omosessuali di miei parenti (discorsi fatti dai miei parenti, si intende) sono disgustosi. Del tipo, che se sai che uno è gay e vedi che riceve visite maschili, allora quel frocio è un gigolò o un libertino.

E non parliamo delle scene che quasi ogni giorno vedo con protagonista un transessuale che abita dalle parti del mio studio. Insulti e fischi ogni volta che cammina per strada.

Edited by Orlok88

Nelle grandi città fortunatamente va molto meglio

 

Si, confermo, lo vedo qui, da Genova all'entroterra la mentalità cambia notevolmente.

 

I bergamaschi sono freddi e dediti solo al lavoro. Prova a stringere amicizie con un vero bergamasco, dopo un anno si dimentica di te. Purtroppo ci sono pro e contro.

 

E' la stessa cosa per i liguri, generalmente freddi, ma con l'aggravante che qui i ca**i loro non se li fanno, anzi lo spettegolamento è sport popolare <_<.

a perugia mi sembra che i gay fossero piuttosto bene integrati. A genova un po' meno.

 

ora vivo in un paese dell'abruzzo dove tutto sommato noi omosessuali e bisessuali siamo integrati ma sotto sotto in realtà ci tollerano. diciamo che la gente non è che è realmente aperta, fa finta di esserlo perchè fa figo essere open mind.

Sì, a Caserta viene scambiato per gay l'effeminato, quello che si trucca, ripete le mosse dei suoi colleghi in televisione, quasi per confermare che è davvero così. Purtroppo il gay viene confuso col pedofilo, perciò dicono ai bambini di starne lontano. Ai bambini viene anche detto che i gay pagherebbero loro per fare sesso, i gay sono disprezzati perché la loro ricchezza la conservano tutta, non avendo moglie e figli da mantenere. I gay cambiano gli amanti giovani a pagamento quando si scocciano di tenerli in casa, e approfittano di ragazzi disoccupati che pagano come prostituti.

Io sono di Bologna e non rilevo particolari problemi, ma credo che ciascuno di noi possa valutare soltanto il suo ambiente, più che la propria città.

Forse se avessi frequentato un'altra scuola o un altro gruppo sociale sarebbe stato del tutto diverso.

Qui in Veneto, come potrete immaginare, di pregiudizi ce ne sono assai e la gente dalle mie parti per offendere usa (più per abitudine che per odio credo) il termine frocio o recchione o altri termini meno fini... mi da davvero fastidio tutto ciò! però tra i giovani le cose sono nettamente migliori, soprattutto le ragazze! Sui maschi invece... molti sembrano primitivi, ma vestiti di marca!

Avrei scritto d'istinto "Si"... a parte per la "città" che vivo in un paese di 3000 anime.

Poi c'ho pensato. E secondo me qui la gente se ne frega. E' un pettegolezzo quanto poteva essere 10 anni fa aver l'amante.

Penso che la gente qui, alla fine, se ne freghi abbastanza.

Ci sono le prese in giro di quelli più"eccentrici", ci sono sicuramente stereotipi (nel mio piccolo, i miei amici si sono stupiti tutti quando l'hanno saputo, perché non rientravo nella loro idea di gay) duri a morire, si dà a volte (ma direi sempre meno) del "recion" a qualcuno come offesa... ma in linea di massima direi che si "tollera". Non sarà molto, ma direi che ci si può accontentare.

Come ho già detto, credo che il giorno che si saprà di me potrò essere la notizia del giorno... ma non credo che la gente verrà sotto casa con torce e forconi...

  • 4 weeks later...

@wesk

Lasciamo perdere che qui l'essere omosessuali è considerato quasi una malattia -.-" ....

@@Glee anche io sono sardo, tu di che zona sei?

scusa ho letto il messaggio solo ora D: , comunque sono in provincia di sassari :) , tu?

La mia città/paese non è iper bigotta di per se...ma dipende da chi si frequenta ovviamente...io personalmente sono a contatto con persone provenienti da paesetti piuttosto bigotti... però l omofobia è di certo presente ovunque

jokerthewarrior

Qui in Puglia ce ne sono una moltitudine. Credo che in un'altra città potrei essere anche dichiarato ma qui mi sembra difficile, dichiararsi significa anche scegliere di allontanarsi dal "mondo eterosessuale". Forse sul piano lavorativo avrei meno problemi visto che il mio settore è quello sanitario dove se un medico dice che l'omosessualità è una malattia dev'essere necessariamente considerato poco credibile, ma la vita sociale verrebbe stravolta dato che molti miei conoscenti non vedono la cosa di buon occhio.

 

Quegli stessi pregiudizi hanno anche contribuito a rovinare una storia per me importante.

Nella provincia veronese? Bah...più che pregiudizi nel senso stretto del termine, c'è una sorta di curiosità morbosa... E mi manda fuori di testa. Per il resto.. dono il sangue regolarmente, nessuno mi ha mia detto nulla (eccetto un paio di episodi...) e al più i cretini ti danno un'occhiata di troppo.

Se vogliamo parlare del clima politico allora...si salvi chi può!

 

Secondo voi da dove nascosto tutti questi pregiudizi?

 

Beh, nascono dal fatto che i gay non effeminati non si dichiarano :D

 

Bingo!

 

@Glee

 

Oltre al mio essere pienamente d'accordo con Almadel, rispondo alle altre due domande: nel mio paese d'origine, in provincia di Lecce, ci sono i pregiudizi che descrivi, mentre qui a Padova, dove vivo da 5 anni, la situazione è parecchio più complessa.

La probabilità di essere aggrediti per strada perché ci si tiene per mano è radicalmente inferiore alla probabilità che la stessa cosa avvenga giù a Lecce, ma sul pregiudizio riguardo l'effeminatezza degli omosessuali non potrei dire lo stesso.

Molti etero qui conoscono ragazzi gay (Padova trabocca di gay), e sono coscienti dell'infondatezza di quel pregiudizio, mentre per altri risulta sconvolgente che la realtà sia diversa da come la immaginano (mi son stati fatti resoconti di amici dei miei coinquilini che non credevano al fatto che loro vivessero con ben due froci in appartamento e che i froci in questione non girassero in perizoma o non cercassero di violentarli nel sonno, uno di questi soggetti l'ho anche incontrato di persona).

 

Non credo si tratti semplicemente di una questione di provenienza, quanto di mentalità.

Conosco parecchie persone che son nate in città e vivono in città, ma ragionano come se vivessero in un paesino (il LORO paesino, a voler essere precisi), mentre altre nate in paesini sperduti della bassa veronese e venute a Padova a studiare si son trovate perfettamente a loro agio nello scoprire il mondo gay, perché dotate di una mentalità cittadina.

La mentalità di paese ti pone in un'ottica rigida, affatto avvezza al pensiero critico e al dubbio, statica e immutabile, e spesso dotata di sfumature possessive e aggressive, per la serie "come ti permetti a fare queste cose nel mio paese".

La mentalità di città, che nel mio modo di intenderla è quella che s'è sviluppata dal commercio, dall'immigrazione e dalla necessità di convivenza tra persone, gruppi e popoli di ogni genere, porta con sé un'ottica necessariamente più plastica, predisposta ad adattare le nostre convinzioni alla realtà che ci circonda (non posso permettermi di pensare che tutti i meridionali siano dei ladri se ne ho conosciuti 20, magari tutti miei fidati clienti o addirittura amici, e son tutte persone oneste), e spesso più vicina a una visione più pubblica e libera della morale che regola gli ambienti comuni (se oggi dico a uno cosa non fare del proprio corpo, magari poi qualcuno inizierà a dirlo a me, e questo non mi va bene: la tolleranza e l'accettazione del diverso giocano anche a mio favore se a ben vedere non sono poi così "uguale" alla maggioranza).

 

Sul fatto che i pregiudizi sull'effeminatezza degli omosessuali possano darmi fastidio la risposta è no. Non trovo offensivo essere paragonato a un effeminato, né che qualcuno parli degli omosessuali reputandoli "solo super-effeminati", dal momento che l'ignoranza non mi infastidisce particolarmente.

Se a questo però vi associasse l'offesa, come il descrivere tutti gli omosessuali come dei maniaci pronti a palpare il culo al maschio etero, mi incazzerei.

E questione ancora diversa sarebbe se quel qualcuno, dopo aver ricevuto delucidazioni sull'esistenza degli omosessuali non effeminati, continuasse a negare l'evidenza e la realtà: quella sarebbe stupidità, e anche quella mi farebbe incazzare.

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