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Mi serve un consiglio (un aiuto.. e un miracolo)


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Ciao a tutti, sono un ragazzo di 25 anni e ancora non sono riuscito a fare CO con la mia famiglia..

 

io sono nato nel ponente ligure, ma studio in lombardia, a Pavia (da circa un anno e mezzo che sono li). Sono un ragazzo che ha avuto un infanzia e adolescenza molto difficile, ho subito sempre atti di bullismo fin dalle elementari anche in maniera pesante e credo che abbiano in qualche modo cambiato il mio modo di relazionarmi pian piano. Ho sempre paura di essere deriso per via della mia sessualità e allontanato da tutti.

 

Le mie amicizie sono amicizie che durano si e no 1 massimo 2 anni in quanto non faccio mai CO e dopo 1 anno di bugie non riesco piu a relazionarmi stanco del mio senso di colpa..

 

ormai ho 25 anni e non ho mai avuto un fidanzato, qualche uscita con qualche ragazzo, ma niente di più.. non mi trovo neppure tanto attraente, anzi piu vado avanti e piu cado nella depressione. Ho provato a fare un incontro in Chat ed è stata a dir poco un esperienza traumatica, il tizio incontrato era tutt'altro che nella foto e ha cercato in tutti i modi di approffittarsi di me e aveva anche malattie sessualmente trasmissibili (prima di incontrarci mi aveva detto pure che era sano come un pesce).. insomma dopo quell'esperienza non ho più fatto incontri, li ritengo squallidi e anche pericolosi.

 

Insomma sarò il ragazzo più sfigato del mondo e lo ammetto, ma la mia sessualità io me la sto vivendo proprio male.. (anzi non la sto vivendo proprio) e avrò diritto anche io di essere felice e sereno.. Ho 25 anni e mi sento un vecchio di 80 anni pieno di rimpianti e tutto perchè mi sento terribilmente in colpa per quanto riguarda il mio nucleo familiare, vorrei fare co ma i miei non lo vedrebbero di buon occhio..

 

i miei si aspettano il classico matrimonio in bello stile e tanti figli e io so già che non potrò mai dare questo.. e ci soffro

 

scusate lo sfogo.. grazie

Edited by Fulmine81

Ciao Fulmine, che dire? Le tue paure le hanno avute tantissime altre persone su questo forum quindi non sei solo. La maggior parte di noi ha avuto terrore, ansia, notti insonni prima di fare coming out.

Hai 25 anni, sei ancora molto giovane. Che fare? Prova ad incontrare altri gay (per amicizia intendo) e confrontarti con loro! Non dovresti sicuramente mentire sulla tua sessualità e potresti avere un enorme supporto.

In quanto ai tuoi problemi relazionali, visto che sembrano derivare da traumi passati, hai pensato di rivolgerti ad uno psicologo?

Fulmine81 per prima cosa devi stare tranquillo, perché se sei gay non fai male a nessuno. Seconda cosa: se sei in un'altra città per studiare, devi sfruttare questa opportunità. Se ti laurei presto, riuscirai subito a trovare un buon lavoro ben pagato. Se col tuo lavoro guadagni il necessario per vivere, non devi ringraziare nessuno e non fai il parassita. Se frequenti l'università, avrai certamente contatti con un ambiente culturalmente attivo e vivace. Magari c'è un gruppo teatrale, o il cineforum, se frequenti anche conferenze e biblioteche incontrerai altri ragazzi con interessi comuni, e chissà forse il ragazzo dei tuoi sogni.

Se pensi al passato stai male perché consumi solo energie, perché purtroppo viviamo in Italia, dove non esiste una legge che punisca i bulli omofobi.

Se nella tua città d'origine hai sofferto, devi tornarci solo quando sarai straricco, così gli abitanti avranno paura di te.

Se ti laurei presto, riuscirai subito a trovare un buon lavoro ben pagato. Se frequenti l'università, avrai certamente contatti con un ambiente culturalmente attivo e vivace.

... si vabbè.

rimaniamo con i piedi per terra... fulmine, non basare tutto su quell'unica esperienza negativa che hai avuto. Sicuramente non hai iniziato nel migliore dei modi, ma se peschi nella spazzatura non è puoi aspettarti di tirar su chissà cosa. Dovresti cambiare modalità di ricerca, come qualcuno diceva, sfrutta il fatto che sei in un'altra città per mostrarti come sei veramente... non serve nascondersi "anche" a Pavia (se li non ci sono persone che hanno a che fare con i tuoi genitori).

Per quanto riguarda loro, tutti i genitori si aspettano che il proprio figlio/a si sposi in chiesa, con l'abito bianco e i fiori, il lento con la madre/padre e la lacrimuccia, la nuora/genero perfetta/o, e un esercito di nipoti sani, belli ed educati... e allora? la vita è la tua, decidi tu cosa farne.

Se nella tua città d'origine hai sofferto, devi tornarci solo quando sarai straricco, così gli abitanti avranno paura di te.

 

Ognuno la vede e la vive come vuole, ma dubito che avere un patrimonio alle spalle ti faccia diventare miracolosamente una persona in pace con sé stessa, e dubito che l'incutere timore nei propri concittadini sia un obbiettivo che possa aiutare a vivere più serenamente il proprio orientamento sessuale.

 

Piuttosto, mi trovo pienamente d'accordo con Tarrou.

 

La maggioranza delle persone che si possono incontrare via internet è fedele a quanto mostrato in foto, non è più malata di mente della media delle persone che incontri passeggiando per strada, e non ha particolari malattie sessualmente trasmissibili (sebbene sia ottima regola proteggersi a priori usando il preservativo ed evitando pratiche particolarmente a rischio). Di incontri assurdi e inquietanti ne ho fatti anche io, e penso ne abbiano fatti un po' tutti quelli che usano internet come mezzo di ricerca e primo approccio. Le persone disturbate o semplicemente stupide esistono, ma farne un dramma è fuori luogo e inutile ^__^

 

Sarebbe invece una buona cosa partire dal tuo non essere dichiarato con nessuno dei tuoi amici. Dici che le tue amicizie durano 1 o al massimo 2 anni perché vengono strangolate dal senso di colpa per le bugie che racconti: credi davvero che ne valga la pena?

Non preferiresti provare ad avere delle amicizie nelle quali poterti mostrare liberamente per quello che sei, anche correndo il rischio di perdere qualche "amico"?

Se hai un'amica o un amico con la/il quale pensi di poter avere un simile rapporto, prova iniziando ad aprirti con lei o con lui. Può andare male come può andare bene, ma se l'alternativa è perderli comunque dopo un anno a causa dei tuoi sensi di colpa che hai da perdere concretamente? Tanto più che vivi a Pavia, lontano dal tuo paese natale, e salvo usare qualche minima accortezza con le persone che potrebbero conoscere la tua famiglia, il problema di un eventuale outing indesiderato con i tuoi genitori non si pone.

 

Riguardo al fatto che i tuoi "si aspettano il classico matrimonio in bello stile e tanti figli", e che tu soffri per non poterglieli dare, permettimi di esser diretto: probabilmente adesso non te ne rendi conto, o se te ne rendi conto comunque non hai ancora accettato pienamente il concetto, ma il classico matrimonio in bello stile e tanti figli non rientrano fra le cose che un figlio deve dare ai propri genitori.

Ai propri genitori un figli può dare affetto, se lo meritano, rispetto, se se lo meritano, e aiuto, se se lo meritano. E distruggerti la vita per non dargli un dispiacere non rientra tra le dimostrazioni di affetto e rispetto, e nemmeno tra i modi in cui si può aiutare una persona.

Edited by Woland_88

Innanzitutto benvenuto!

Ricalco un po' i consigli degli altri utenti soprattutto per quanto riguarda la ricerca di contatti LGBT a scopo amicale. Puoi iniziare in università dove immagino esista almeno un associazione di cultura omosessuale o simpatizzante oppure qua sul forum puoi unirti ai raduni della tua zona che vengono organizzati abbastanza regolarmente.

Woland ha perfettamente ragione, non farti schiacciare dai sensi di colpa per qualcosa che non puoi e non sei dovuto a dare ai tuoi genitori.

Sicuramente l'indipendenza economica ti può aiutare a sentirti meno vincolato, ma non è tutto. Il lavoro deve partire da te.

Per altro molte università offrono dei servizi gratuiti per chi ha sofferto di bullismo, prova ad informarti anche lì.

 

E tienici al corrente, mi raccomando!

privateuniverse

Fulimine81, molto è già stato detto dagli altri e quindi non mi ripeto.

 

Solo una cosa, visto che credo di avere un passato non dissimile dal tuo: la paura è una brutta bestia e, come dice il titolo di un film di Fassbinder, "mangia l'anima"; quando poi si somma alla vergogna, è anche peggio. Cerca di relativizzare le tue esperienze passate: non è detto che le persone debbano essere sempre orribili come quelle che hai conosciuto. Sei in un'altra città e in un altro ambiente: questo può complicare la ricerca delle amicizie perché devi reinventarle da capo, ma è anche una nuova opportunità. Sei al nord, le grandi città sono vicine: non buttarti giù, non perché "non si deve fare" (i momenti di sconforto capitano), ma perché non è razionale. Sei ancora in tempo per cambiare la tua vita, ma i cambiamenti si costruiscono passo dopo passo e lasciarsi schiacciare dal peso del passato non è il modo migliore per impostare un cambiamento.

 

Non so se hai interrotto i rapporti che avevi cominciato a costruire perché sentivi che le persone con cui avevi a che fare ti davano motivo di pensare che non ti avrebbero accettato per quel che sei. Forse è così: ma è possibile? Non siamo più negli anni Cinquanta, magari alcune delle persone che hai conosciuto sarebbero state a loro agio con la verità su di te se tu avessi dato loro una possibilità. E' possibile che sia stata la paura a paralizzarti, a farti vedere la realtà sotto una luce distorta?

@@Woland_88 ho scritto quel paragrafo perché vedo che i gay ricchi sono rispettati, sicuramente non hanno paura a girare per strada. Devo citare i soliti noti? Stilisti, calciatori, cantanti, attori e ballerini; poiché sono ricchi, hanno un portavoce, guardie del corpo, vivono in ville con allarme e tante altre cose che differenziano dai comuni mortali.

Tutti sono bravi a fare i progressisti nei salotti televisivi e nei sondaggi, a meno che un gay non si innamori del loro figlio.

Se la vita del nostro amico Fulmine 81 è stata un inferno nel suo luogo di origine, è accaduto perché gli abitanti sono provinciali, omofobi e lui si è nascosto per proteggere la sua incolumità. Però non penso che fosse l'unico gay del suo paesino.

@@Tarrou e @Woland88, a proposito dei genitori, quale dovrebbe essere la paura? I genitori vogliono bene ai figli, e vogliono il loro bene, di che dovrebbero vergognarsi? Che non potranno vantarsi con i vicini che il loro figlio è sposato con i nipotini?

Ma perché invece non biasimano le coppie etero che usano i bambini come merce di scambio nelle cause dei divorzi, i figli che fumano le canne e gli spinelli per allontanarsi dalle famiglie disastrate? Di quello non si parla mai.

Una delle cose positive dell'essere gay è che nessuna donna può ricattarti dicendo di essere rimasta incinta per farsi sposare.

Gli etero convivono perché il matrimonio è un contratto e hanno paura di sprecare i soldi in cause di divorzio. Alla prima litigata si separano. I gay sono danneggiati dalla cattiva pubblicità che ci attribuisce queste cose, che ha portato alla diffusione dell'AIDS.

Il bene non fa notizia, se i giornali parlassero di gay conviventi felici, nessuno comprerebbe il giornale. Questo accade solo in Italia, il Paese dei paradossi.

Quando qualcuno mi consiglia di evitare un altro perché "ricchione" rispondo che quello che accade nella camera da letto non mi interessa. Viene emarginato il ricchione onesto, non il mafioso etero.

@Woland_88 ho scritto quel paragrafo perché vedo che i gay ricchi sono rispettati, sicuramente non hanno paura a girare per strada.

 

I ricchi sono invidiati e talvolta temuti, non rispettati. Dolce&Gabbana vanno bene quando fanno i soldi vendendo vestiti, ma se parli con un omofobo nel merito del loro orientamento sessuale restano comunque dei "ricchioni", e lo stesso ti dirà di Valentino, ammesso che lo conosca, e di soggetti non dichiaratamente gay, ma pur sempre ricchi e famosi, come Renato Zero.

Camminare per strada senza avere paura è una cosa che si impara a fare sviluppando la fiducia in sé stessi. Che poi possa capitare l'idiota che ti insulta o ti aggredisce è un problema di legislazione e sicurezza pubblica, che va risolto a monte, non certo imponendosi di diventare ricchi per permettersi una scorta armata

 

@Tarrou e @Woland88, a proposito dei genitori, quale dovrebbe essere la paura? I genitori vogliono bene ai figli, e vogliono il loro bene, di che dovrebbero vergognarsi? Che non potranno vantarsi con i vicini che il loro figlio è sposato con i nipotini?

 

Credo tu abbia frainteso il senso del mio intervento sui genitori, altrimenti sono io a non aver capito la ragione di queste domande.

Credo tu abbia frainteso il senso del mio intervento sui genitori

@@GG2873 hai frainteso anche il mio o_O

dicevo solo che è normale che i genitori si aspettino determinate cose dai figli... non che per questo sia un dovere accontentarli. infatti ho detto che la vita è la sua ed è lui che deve viverla come vuole, indipendentemente dal desiderio dei genitori. poi hai ragione, i genitori dovrebbero volergli bene incondizionatamente ed è per questo che alla fine accetteranno la sua omosessualità. succede così nella maggior parte dei casi.

Capisco le difficoltà con i tuoi, ma come mai non riesci nemmeno a parlarne con un amico?

Pavia è una città universitaria e presumo e spero che la maggior parte delle persone della tua età non abbiano problemi con l'omosessualità.

 

E per il resto, pure io son del Ponente ligure, mi aspettavo di avere amiche un po' di mentalità chiusa ma mi sono aperta lo stesso con loro e mi son davvero stupita delle reazioni super positive.

E ora qui direi che lo sanno anche i sassi di me e non ho avuto problemi di nessun genere. So di essere fortunata io da questo punto di vista, ma possibile che non conosci nemmeno una persona con cui parlarne?

grazie a tutti per le risposte e per i consigli, devo dire che ora mi sento molto piu sollevato, mi ci voleva quel post di sfogo..

 

sicuramente ora sono piu motivato.. sicuramente non mi arrenderò così, a fine mese tornerò su a Pavia e mi darò da fare, magari cominciando a fare CO con alcuni miei compagni universitari con cui mi trovo bene.. e andrò all'associazione LGBT e vedremo cosa succederà :D

 

grazie a tutti siete stati molto gentili e disponibili.

 

 

p.s. per quanto riguarda quanto ho scritto sugli incontro in chat che sono pericolosi, non volevo fare il ragazzo con pregiudizi che critica subito.. sono sicuro che non tutte le persone sono come quella che ho incontrato, non faccio dell'erba un fascio, ma dopo quella esperienza preferisco altri modi per conoscere gente, senza scopi sessuali (nascosti)

Ciao Fulmine, ottima reazione.

Anche io ti consiglio di provare in qualche associazione LGTB, sono generalmente molto molto cordiali, soprattutto se sei ancora in fase di apertura e accettazione di te stesso. Ricordati sempre che questo mix di pensieri negativi, paure e frustrazioni sono quasi completamente un prodotto della tua mente, una percezione distorta di te e della tua vita. Probabilmente continueranno ad esserci momenti in cui ti sentirai vecchio dentro e senza speranza: allora dì a te stesso che si tratta di uno stato d'animo momentaneo, perchè tanto lo sai che poi in altri momenti la tua visione è diversa e ti senti decisamente meglio. Se poi ti senti particolarmente a terra, scrivi qui senza pensarci due volte, ti sentirai meglio e verrai sicuramente incoraggiato e supportato. La conquista delle cose che ti fanno stare bene non è solo il frutto della fortuna, ma come una battaglia frutto di una tua strategia per ottenerle. Pensa alle cose che vuoi, isolale nella mente e poi pensa al modo per ottenerle, una dopo l'altra, con una priorità equivalente al bisogno che ne hai e alla facilità di ottenerla.

Soprattutto cerca di conoscere gente, gli amici che durano si trovano cosi, fatti forza a volte serve pazienza e perseveranza, ma credici, perchè tutti riescono a circondarsi di amici. Ricordati di tenere a bada i sistematici pensieri nefasti e catastrofici, sono solo fantasmi ok? :)

un abbraccio!

Dottor.meow1

Ti dirò. Dovresti trovare persone di cui puoi fidarti davvero:esci e fai amicizie cercando di capire di chi puoi fidarti e di chi no. Se parti dal presupposto che sei sfigato e poco attraente non andrai mai avanti. Fatti coraggio,conosci nuova gente magari tra tanti uno ce ne sarà che ti accetta per come sei senza che tu debba nasconderti. Se devi fondare relazioni sulla menzogna è meglio che stai da solo fidati. Il CO non è una cosa da prendere alla leggera,prenditi il tempo che ti serve,fallo con chi senti di farlo. Hai 25 anni e parli come se fossi sul letto di morte! Si va avanti nella vita,solo alla morte non c'è riparo. Iscriviti come ti hanno già detto ad associazioni,frequenta tanta gente e prima o poi troverai qualcuno!

Ho letto molte risposte e mi scuso se non sono stato molto chiaro, però dipende dalla delusione che mi viene ogni volta che leggo i problemi che dobbiamo affrontare per la nostra condizione.

Ma perché in Italia il gay fa ridere, viene maltrattato, deve andare dallo psicologo, dallo psichiatra, viene confuso col pedofilo, deve nascondersi per evitare l'emarginazione e tante altre cattiverie gratuite?

In Italia nessuno protegge i nostri diritti, nemmeno certi politici che fanno finta di essere dalla nostra parte e dopo essere stati eletti dimenticano le loro promesse. Eppure i gay non pagano meno tasse perché vengono emarginati.

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