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L’identikt: effeminato o mascolina significa gay?


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Ragionevolmente sì, sono un sottinsieme, a meno

di non voler privare l'espressione di ogni attitudine

definitoria.

 

Se prendiamo un orso chiaramente riconoscibile per aspetto

fisico e modo di vestire prevalentemente da noi gay, potremmo

chiamare questo insieme di caratteristiche gayezza.

 

Per gli etero questa gayezza non c'è perchè il loro sguardo

è esterno al mondo gay, se questo orso avesse delle movenze

effeminate anche accennate per noi suonerebbero come conferma,

un etero invece aspettandosi che l'effeminatezza descriva un personaggio

a tutto tondo, probabilmente non arriverebbe alla medesima conclusione.

 

Ovviamente i gay e le lesbiche sono molto più complessi di quanto gli

etero non credano, il chè implica anche la possibilità di coniugare aspetti

contraddittori, oltrechè sfumature di vario genere.

 

Le categorie attraverso le quali un etero valuta effeminatezza e mascolinità

cioè la divergenza dagli stereotipi di genere, mutano...e siccome in una società

maschilista la donna deve essere femminile per il maschio, ma non femminile per

sé, c'è da dire che molte donne hanno il timore di apparire poco serie se in

certi contesti non si mascolinizzano. Più si richiede alla donna di essere una

bambolina supersexy, più si depotenzia il significato di ciò che indossa a scuola

o sul lavoro, quando le è richiesto il contrario.

 

Insomma anche questo è un discorso da me fatto tante volte, ma la costruzione

dei ruoli di genere è diversa: il maschio è tale "contro", "in opposizione" a ciò che

è femminile, che va disprezzato in quanto inferiore la femmina è tale "per" il maschio

che dovrà essere ammirato.

In Temi lesbici c’è un thread dedicato agli aneddoti infantili, in cui tutte citano (me compresa) i giochi o gli atteggiamenti maschili che avevamo da bambini.

E’ emerso che le ragazze erano propense a giocare a calcio, a giocare con le macchinine, a impuntarsi sul vestiario maschile snobbando le gonne e i colori “da femmina”… tuttavia un bambino imita, come nel mio caso, il fratello maggiore, o una figura d riferimento, e nella mia via inoltre c’erano solo maschi coetanei per giocare. Per forza di cose mi ritrovavo a muovere macchinine, ad andare in bici simulando il rumore delle moto con la voce, a tirare calci al pallone ecc ecc. Ero un maschiaccio.

Questo definiva già il mio essere attratta anche dalle donne?

Eppure adesso amo mettermi lo smalto, truccarmi, ecc ecc, e il mio colore preferito è il rosa.

(da abbinare col nero è troppo chic!)

 

E’ anche vero che in una squadra di calcio femminile c’è l’ampia possibilità che almeno la metà o forse più sia lesbica, così come nel rugby femminile…

Se pensiamo alle attività, una mia amica etero che si imbarcò in questa avventura ricordo che mi disse che aveva conosciuto un sacco di lesbiche. Che la maggior parte lo erano.

 

Forse, almeno da parte delle ragazze, c’è una tendenza a “imitare”, per vestiario, sport, o atteggiamenti maschili, ciò che in genere fanno, in termini di maggioranza, gli uomini?

Io conosco sia ragazze che, probabilmente, avendo subito condizionamenti e/o censure

durante l'infanzia, dopo l'accettazione han tirato fuori componenti maschili, sia ragazze che essendo

cresciute più libere come te, avendo scoperto la sessualità han tirato fuori

componenti di femminilità.

 

Se ragioniamo in termini di passaggio dalla infanzia alla adolescenza si riscontrano

cambiamenti di vario tipo, per cui probabilmente se c'è connessione è una connessione

mediata in termini psicologici ed aperta ad una serie di varianti diverse.

 

Se io-genitore ti costringo a vestire da bambina e ti faccio pesare ogni sgarro

come se fosse una grave infrazione, dopo la scoperta del tuo lesbismo non mi

meraviglia più di tanto che al senso di liberazione tu possa associare anche il

fatto di liberarti di questi condizionamenti. Se invece sono un genitore saggio

che ti lascia vivere in modo libero è probabile che il tuo comportamento sia

diverso. Non credo sia possibile una risposta univoca.

No nemmeno io lo credo, perchè il modo di essere, di porsi, è dettato certamente da un impulso soggettivo, ma anche plasmato da situazioni incontrate durante il percorso di crescita: io ad esempio dicevo che la gonna non la vlevo perchè A) era scomoda per giocare, :cool: mio fratello non la metteva, C) giocando solo con maschi, perchè nella mia via appunto c'erano solo maschi, perchè dovevo essere diversa da loro? tanto lo sapevano tutti che ero una bambina.

Edited by Loup-garou
Eliminato quote integrale del post precedente

Posso raccontarti quanto successo ad una bambina ad Udine di 6-7 anni

qualche mese fa per come mi è stato riferito

 

Questa bambina in età prescolare ha convissuto a casa con un fratellino più grande

e - lasciamo sospeso quanto questo possa aver influito o non influito su di lei - è

diventata un "maschiaccio"

 

Il problema è nato quando in prima elementare la maestra ha proposto un gioco diviso

per generi - maschi contro femmine - e qui è successo il dramma la bambina è andata

nel gruppo dei maschi e non c'è stato verso di convincerla a giocare con le bambine.

 

Risultato : la maestra ha convocato i genitori, i genitori ne hanno parlato in famiglia,

la bambina in prima elementare è stata mandata dallo psicologo e dopo una serie di

colloqui psicologo-bambina e psicologo-genitori è stato deciso di lasciarla libera di fare

come preferisce. Il tutto è stato riferito alla maestra a cui è stato detto di conformarsi a

questa decisione

 

Non è una storia di crudele coercizione...ma per decidere come comportarsi c'è stata

questa trafila. Chi diventerà questa bambina non lo sappiamo, bisogna aspettare un po'

di anni...tuttavia mi chiedo anche quanto questo clima possa aver pesato su di lei

Verissimo. Ho conosciuto moltissimi ragazzi etero ma molto femminili. Aggiungo che moltissimi Napoletani zona Vomero, quindi di famiglie danarose, hanno questo modo di fare molto elegante che spesso si confonde con una falsa gayezza.

Io ho già detto spesso che non riesco

a far coincidere effeminatezza con riconoscibilità:

un orso mi sembrerà sempre più riconoscibile di un nerd.

 

L'orso è riconoscibile non in quanto tale, ma solo se vuole farsi riconoscere, leggasi sguardi interessati.

L'effemminato è riconoscibile sempre, anche se ha uno sguardo normale.

basti pensare che esistono inconsapevoli orsi etero che, pur rientrando perfettamente nell'estetica bear gay, non sono tali.

Edited by ben81

@Shadia

 

è molto semplice, una donna è liberissima di fare il maschiaccio. nessuno penserà che è lesbica almeno finchè non si rapa a zero fino ai 30 anni, non si depili e si vesta come un maschio appena uscito dall'allenamento di pallone. (anche se poi lesbica non è)

 

addirittura può essere che qualcuno lo ritenga legittimo finchè non la vedono incastrare la sua lingua nella bocca di un'altra femmina. e anche allora qualche uomo si illuderà che in realtà non sia affatto lesbica, ma solo una gran maiala che lo fa per arrapare gli uomini.

 

se un maschietto in tenera età, invece, osa anche solo prendere in mano una barbie, perchè magari è curioso di vedere cos'ha sotto i vestiti sperando di trovarci chissà quale verità anatomica perchè è un porcello precoce, allora tutti gli diranno che è gay.

lo allontaneranno con forza dalle bambole perchè OMMIODDIO!!!!

se poi gli piace il colore rosa è proprio nella merda. bollato a vita.

 

se sei uomo sappi che il rosa come colore ti può piacere solo dopo il 2000, e solo se sei un discotecaro fighetto.

ma devi anche esserti fatto le lampade e piastrarti il ciuffo per essere socialmente accettato.

 

 

ok, come al solito scherzo anche se in tutto questo c'è più di un fondo di verità.

 

è che coi ragazzini sono crudeli e iniziano a stressarli con che sessualità possono o non possono avere fin dai primi passi. con le ragazze invece di solito nessuno è così morboso.

può piacerti quello che ti piace davvero.

anzi, di solito le ragazze che si interessano di roba da maschio sono quelle più ambite anche dai ragazzi.

 

non credo che da questo dipende se diventerai lesbica o meno. in alcun modo.

 

io e le mie amiche eravamo tutte dei maschiacci e fierissime di esserlo. e nessuna era lesbica.

 

tra le ragazze lesbiche che ho conosciuto qualcuna era molto femminile e qualcuna meno. ma in percentuale non ho notato differenze col genere femminile in generale.

Edited by Loup-garou
Eliminato quote integrale

Il tema riguarda entrambi - maschi e femmine - ma è vero che, come

nel caso da me riportato, per la femmina ci si è preoccupati nel momento

in cui ha fatto quella scelta e non prima, quando giocava col fratellino.

Probabilmente un maschio sarebbe stato censurato prima e nonostante

le sue preferenze avrebbe saputo già che doveva stare coi maschi, anche

perchè in effetti è vero anche questo:

 

di solito le ragazze che si interessano di roba da maschio sono quelle più ambite anche dai ragazzi.

 

Fra bambini coetanei non c'è un atteggiamento ostile verso la bambina che vuole fare giochi da maschio etc.

è una compagna di giochi che viene accolta dai maschi, ma non viene disprezzata per questo dalle femmine.

E' un problema più degli adulti, che dei bambini. Nel caso inverso il bambino deve sfidare anche la riprovazione

degli altri maschi coetanei.

Se penso all'ambito artistico, quando un bambino maschio decide che vuole suonare strumenti come l'arpa o che vuole fare danza si sente dire: "ma non sono attività da femmina?"

Credo che come dite se una bambina fa il maschiccio è ok, ma se un bambino maschio si mette a giocare con le bambole, un genitore "si allarma" o quantomeno.

Tuttavia, mio fratello, da bambino, quando in casa indosssava le scarpe coi tacchi di mia madre succedevano le seguenti cose: 1) lei urlava perchè "m rovini le scarpe e gli correva appresso" 2) mio fratello se le metteva e faceva il cretino, a sfottò.

angoloinstanza

L'orso è riconoscibile non in quanto tale, ma solo se vuole farsi riconoscere, leggasi sguardi interessati.

L'effemminato è riconoscibile sempre, anche se ha uno sguardo normale.

basti pensare che esistono inconsapevoli orsi etero che, pur rientrando perfettamente nell'estetica bear gay, non sono tali.

 

esistono anche orsi effeminati.

--------

 

in ogni caso credo sia non troppo sbagliato dire che "quasi tutti gli effeminati sono gay, non tutti i gay sono effeminati".

Certamente la subcultura bear ha un significato solo in ambito

gay e non è neanche una estetica riconoscibile da un etero

medio.

 

Tendenzialmente il significato culturale è oppositivo rispetto

all'effeminatezza ( un orso gay cioè tende ad apprezzare

e volere cose nettamente diverse rispetto ad un effeminato )

ma questo in effetti non esclude affatto la sua compresenza

 

Una cosa è sicura qualunque etero veda l'effeminatezza in

qualunque gay, tende a vedere di quel gay solo quella caratteristica.

 

Per un etero Costantino della Gherardesca è effeminato

e basta. Noi, come gay, dovremmo vedere una combinazione

singolare di tratti di gayezza ursina ed effeminatezza.

Verissimo. Ho conosciuto moltissimi ragazzi etero ma molto femminili. Aggiungo che moltissimi Napoletani zona Vomero, quindi di famiglie danarose, hanno questo modo di fare molto elegante che spesso si confonde con una falsa gayezza.

 

Si lo stesso l'ho visto anche qui sempre da ragazzi di zone "danarose". Spesso un modo di fare molto educato e composto viene scambiato in modo equivoco.

Quella che dite voi sarebbe "l'affettazione borghese" credo

sia un fenomeno sociale del tutto recessivo, ma può servire

a dimostrare un peso culturale che prescinde dalla dicotomia

maschio-femmina ( o cmq. l'ingloba in una scala di valori diversa )

 

In pratica il galateo, l'affettazione e la ricercatezza sono il modo

in cui il borghese prende le distanze dal "rozzo-villano"

 

Il borghese stimato e riconosciuto per tale, che "esagerava"

( il chè in sé non era ben accetto ed implicava un eccesso

rispetto alla percezione media ) diventava "eccentrico"

 

Ovviamente nel prendere le distanze dal rozzo-villano vi era

anche un implicito concetto "aristocratico" del concetto di borghesia

che poi era ciò che distingueva la borghesia europea da quella americana

( detta spregiativamente borghesia del denaro in quanto rozza o poco

acculturata ) Però nel corso del XX° la borghesia europea direi si sia

largamente americanizzata

Se vi capita di trovarlo, su questo numero dell'Internazionale c'è un articolo dedicato ai bambini femminili. Mentre le bambine maschili sono socialmente più accettate, l'essere femminile per un uomo è ancora oggetto di disprezzo.

 

 

p.s. sono l'unica che ritiene che effeminato e femminile siano due concetti diversi?

p.p.s. magari quando sono un po' meno stanca e ho un po' di tempo formulo anche qualche altro concetto a riguardo...

@@Frattaglia no. Non sei l'unica. Solo che penso che non ci siano due persone con la stessa idea di effemminato, femminile, mascolino, virile ecc.

Io non riuscirei a definire questi termini in mondo chiaro. Non credo nemmeno di poter definire una persona in uno di questi modi (a parte eccessi).

esistono anche orsi effeminati.

 

 

Certo, perchè possono essere effemminati nei modi di fare o di parlare.

Ma non lo sono di aspetto.

Mentre ci sono personaggi che, anche se stanno muti e fermi, essendo effemminati anche di aspetto, li sgami subito.

Edited by ben81

Questo probabilmente per il fatto che l'aspetto ed il modo di fare e parlare

sono due cose diverse, l'aspetto è riferibile a stereotipi di ruolo di genere e

ad una serie di scelte di gusto ( mi piace essere-vestirmi fare A o B ) mentre

il modo di fare e parlare non consegue ad una scelta o viene prima di questa

ipotetica scelta conservando quindi una sua autonomia.

  • 2 weeks later...

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