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Il nuovo spot italiano IKEA è gay friendly


wasabi

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Uhmmm no. I gay non sono il target di Ikea. Il target di Ikea sono i giovani (30 anni circa) i gay a Ikea servono alla stessa cosa cui i neri sono serviti alla Benetton. Brandizzano sulla marca l'idea di accettazione e sensibilità sociale.

Che a sua volta porta ad associare al marchio sentimenti positivi. Non è un caso che ultimamente non siano gli unici a premere su questo tasto.

È una delle strategie di marketing più funzionali.

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Posto che (lo ripeto ogni volta giusto perché non pensiate sia mandato da ikea) il marketing è quello che muove tutto (ikea è un'azienda che deve VENDERE mobili, non le dame di san vincenzo) trovo che ikea questa "attenzione" la metta in altre cose.

Come dicevo ho lettodel questionario interno sulla percezione della friendliness dell'azienda e dei lavoratori, e ho letto delle agevolazioni aziendali estese alle coppie di fatto quando possibile. Di benetton, spiacente, non sono a conoscenza di politiche aziendali rivolte ai neri...

Ikea fa anche donazioni all'unicef per l'acquisto di certi prodotti, fa campagna di risparmio energetico (entrambe cose che associano sentimenti positivi) eppure non le nota nessuno.

O si notano le politiche friendly perché uniche nel panorama italaino o perché puntano molto su queste (e questo vuol dire andare oltre la pubblicità).

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Io l'ho visto ieri per caso e pur essendo la versione ridotta c'era la scena dei due ragazzi... è molto carino e secondo me è una piccola cosa ma importante (anche se fatta per fini di marketing) perché fa passare un messaggio di quotidianità e "normalità", come a dire: "anche i gay devono arredarsi la casa, non pensano solo al boa rosa da mettersi al pride" (idea che magari molti etero hanno...)

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Anche io non vedo i gay come target di Ikea.

In linea teorica i gay non avendo bambini, hanno più soldi da spendere rispetto a chi ha la prole.

(un esempio è il turismo: i gay spendono molto di più come singoli rispetto agli etero).

 

Se mettessimo quindi a confronto una coppia di 35enni omo e una coppia 35enni etero con bambini ed entrambe le coppie vogliono una casa nuova,

non mi stupirei di vedere molto di più i secondi all'Ikea rispetto ai primi.

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@@scorza a livello di marketing che c'entra che non si sappia se Benetton ha avuto negli anni 90 politiche aziendali a favore dei neri?

A me Ikea piace, come politica e tutto. Ma mi rendo conto che sia solo marketing. E le donazioni a maggior ragione... Quelle diventano anche tasse in meno oltre a bell'aspetto.

Il che non toglie che sia una bellissima cosa che donino soldi, o siano attenti alla questione omosessuale, ovviamente.

Però a me sembra sempre che la comunità gay prenda queste "briciole" come fossero oro... Ed è la dimostrazione che, forse forse, funziona...

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@@SaintJust dico solo che ikea, mi sembra, ha una politica di più ampio respiro verso i gay che non solo usarli in pubblicità (lo united colors of benetton, per citare il tuo esempio, mi sembrava molto più una pubblicità "volemose bene").

Su unicef e quant'altro dicevo che ikea, volendo, potrebbe puntare a pubblicizzare quella o un'altra "politica sociale"...puntare molto sui gay (forse rischiando in un paese come l'italia, forse sperando in pubblicità gratuita da parte del giovanardi di turno) è una scelta comunque "pesante".

Non prendo queste briciole come oro, ma, non essendoci spesso nemmeno queste briciole, non posso che essere soddisfatto di questi (piccoli) passi.

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Si Ziguli ma al gay , anche a quello che ha più soldi, piace, di solito, qualcosa che lo stimoli. L'ikea lo fa. Gadget nuovi che paiono quasi giocattoli, mille attrezzini da cucina che in una famigliamediaeterosessuale mai entreranno, cibi particolari, mobili che te li metti dove ti pare e ti permettono anche di inventare (il sito ikeahackers è molto divertente).

L'etero medio va in palla di fronte ad un mobilificio in cui mangi anche -non per nulla è il classico terreno di battute- mentre questa è una cosa che attrae chi è in cerca di stimoli diversi.

Anzi, è più frequente trovare eterosessuali nei mobilifici classici con le cucine a 20mila euro, perchè è "nella tradizione" farsi i debiti per il mobilio perchè "il mobile, si sa, costa". Ikea è più economica ma anche più fast, se ti si rompe un mobiletto o te ne stufi lo ricicli in fretta senza troppi sensi di colpa.

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@@scorza avevo capito, e, ovviamente, non mi riferivo a te (visto che mi pare tu abbia fatto un discorso logico e ben ragionato per arrivare alle conclusioni che hai esposto) parlando delle briciole.

Tra l'altro sfondi una porta aperta, io apprezzo Ikea e le sue politiche sociali.

 

Faccio solo un distinguo tra il puro marketing e ciò che non lo è. Questa pubblicità è puro marketing...

 

(in realtà, in linea teorica, sono le marche più costose e di tendenza che puntano più sul gay, perché pare abbiano più forza d'acquisto in effetti. Ikea punta sul gay per valore aggiunto sociale e morale e perché, come dice ghost, punta tutto sul design.)

 

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Ghost ma lo stesso discorso io lo vedo invertito. Molti miei amici (etero) comprano tutto ikea perché piace.

Io sinceramente riconosco la fantasia che hanno nel studiare molti utensili e modi per recuperare spazi, ma riconosco anche che non hanno la migliore qualità.

 

Credo sempre che dipenda dal baget dell'individuo/della coppia e non tanto dall'orientamento.

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Ghost ma lo stesso discorso io lo vedo invertito. Molti miei amici (etero) comprano tutto ikea perché piace.

Io sinceramente riconosco la fantasia che hanno nel studiare molti utensili e modi per recuperare spazi, ma riconosco anche che non hanno la migliore qualità.

 

Se non hanno la migliore qualità hanno sicuramente uno dei migliori rapporti qualità prezzo. Bisogna sapersi orientare, anche all'Ikea. Io ad esempio ho preso un paio d'anni fa un mobiletto in legno massello con ante scorrevoli a vetro (molto ben fatto), certo non lo ho pagato 60€ ma se lo avessi cercato in un diverso posto molto probabilmente lo avrei pagato quattro volte tanto (Oltre al fatto che probabilmente non lo avrei trovato come volevo io).

 

Francamente non capisco dove vogliano arrivare la buona parte dei mobilifici italiani. Io vivo in vicinanza della città del mobile lombarda, Lissone, e quando entri in un mobilificio trovi soluzioni non sfruttabili in situazioni di vita quotidiana, proporzionate per case sopra i 200mq e, manco a dirlo, eccessivamente care per come sono fatte.

 

25 anni fa i miei genitori si fecero fare tutti i mobili su misura e spesero meno che comprarli già fatti (Il tempo dice che fu un buono acquisto) oggi poche ditte offfrono questa possibilità e quando c'è è fuori portata economica.

 

Andando invece nella grande distribuzione mobiliare (non Ikea) si trovano generalmente prodotti scadenti a prezzi comunque non certo regalati, con le eccezioni dovute.

 

Questa divagazione per dire che, nolente o volente, il target dell'Ikea è anche l'etero medio, perché l'etero medio non ha una casa di 200mq e non può permettersi di spendere 6000€ per un mobile da bagno che nel suo bagno non entra.

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Beh, più che l'etero medio, io credo siano i giovani (max 40 anni), di reddito medio. Che siano gay o etero non importa, infatti se da un lato c'è attenzione per gli omosessuali, dall'altro ci sono tutte le agevolazioni per le famiglie.

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Interessante, stiamo migliorando!

Ora aspetto di vederlo su Rai 1, prima del telegiornale delle 20:00 :P

 

Non ci crederai ma stasera è passato proprio su Rai 1 tra la fine dell'eredità e il TG delle 20.00 :mail:

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Vero, l'ho vista anche io in quella occasione, poi su rai3 e canale 5. E io vedo la tv solo quell'oretta serale della cena! A parte i cartoni animati :D

 

E non mi venite a dire che è solo marketing, non è certo un genere conveniente di marketing in Italia questo. Lo spot mi piace, veloce, narratore che spiega, ha l'aria di genuinità alla mulino bianco ma non la stucchevolezza

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Io invece non sono ancora riuscito a vederlo in versione integrale su nessun canale.

La parte con la coppia gay l'ho vista solo una volta (ma era ridotta) su rai tre mi pare.

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E non mi venite a dire che è solo marketing, non è certo un genere conveniente di marketing in Italia questo.

 

No, è vero... Ogni azienda commerciale pagherebbe milioni di euro per i soli passaggi televisivi solo per fare un favore ai gay... E rimettendoci pure più soldi perché la pubblicità è sconveniente e gli farebbe anche perdere clienti.

Deve essere decisamente così.

 

Consiglio: se alla fine non c'è scritto "pubblicità progresso" è una pubblicità creata e ideata per far fare più soldi all'azienda. Davvero.

(per quanto sarebbe bello se fosse diversa la situazione)

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Ma anche se fosse possibile, dovremmo farci dare da Ikea una nuova scala mondiale sul numero di omosessuali perchè, a livello di marketing, sarei un idiota a puntare sul 4% della popolazione..

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Lo trovo molto ben riuscito come spot.

 

 

 

certo il "favore" ce lo fanno, ma noi ricambiamo con il loro guadagno... la questione sta nel fatto che "identificano" un rapporto felice e naturalè che nella realtà è un illusione...

 

 

Quindi io, e tutte le coppie che conosco e che come me vivono storie felici, fatte di amore, convivenza, e quotidianità, storie che durano da anni, siamo in realtà ologrammi, o magari fantasmi...interessante, un po' come "the others" insomma...

 

 

p.s. il tuo commento mi ricorda tanto quello degli etero sfigati che dicono che le donne son tutte troie, semplicemente perchè nessuna se li caca...

Edited by ben81
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Quindi io, e tutte le coppie che conosco e che come me vivono storie felici, fatte di amore, convivenza, e quotidianità, storie che durano da anni, siamo in realtà ologrammi, o magari fantasmi...interessante, un po' come "the others" insomma...

 

Fortuna che ci sono persone come te *-* siete il motore dell'economia ;)

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Basta semplicemente cercare, per trovare...sempre che, chiaramente, si abbia qualcosa da offrire.

Di certo dire che certe situazioni non esistono, solo perchè magari si è stati sfortunati (voglio essere diplomatico) sa tanto di rosicamento.

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@@ben81 ti cito una delle tante perle di saggezza che il mio caro docente di marketing decantava durante il corso, sperando che ti sia chiaro il messaggio senza condurti in supposizioni, sbagliare è umano e mi sa che sbagli spesso...

 

"Ogni pubblicità non è altro che il tentativo di separare l'uomo dal proprio denaro." di J.P

 

se la pubblicità non è inganno siamo tutti "consumatori" felici ;)

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La pubblicità propone oggetti che sono in vendita, quindi il tuo esempio non è pertinente: l'amore non si vende nè si compra, e per amore intendo il sentimento, non una scopata, che si può comprare da qualunque mercenario.

Certo è che a chi non lo cerca, o a chi si rassegna alla prima sconfitta, nessuno gli va a portare l'amore a domicilio.

Edited by ben81
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Credo che nel mondo del marketing, così come nel mondo della pubblicità non si possano coniare certe regole universali e per un ben noto motivo: il mondo è soggetto a cambiamenti e oggi, in parentesi come la nostra, non sempre restano in piedi le medesime regole.

Cominciamo intanto con questo spot per tornare ot.

Io non ci vedo nessun inno all'omosessualità. Ikea mostra tutte le coppie che per lei sono naturalmente esistenti e che mettono su casa. Casa da arredare con i mobili ikea. Il punto quindi non è di certo mettere in moto una campagna progay in questo caso.

In secondo luogo, anche se così potesse essere, diversi spot televisivi non sono stati coniati al semplice scopo di vendere. Ci sono stati, in tanti anni, spot pubblicitari fini al messaggio stesso piuttosto che al committente, tanto che la gente pensava più alla pubblicità che a chi l'avesse commissionata.

Oggi, che l'Italia attraversa un duro periodo di crisi sociale è proprio il sociale che viene promosso come messaggio shock.

Si può benissimo proporre uno spot convincente senza bisogno di toccare tasti dolenti.

 

Hai casa che ti cade a pezzi?

C'è la crisi e non sai che mobili comprare visto che non c'hai un soldo?

Ti sei potuto permettere solo un buco di culo come appartamento e non ti ci entrano manco i comodini?

Vieni da Ikea.

 

Questo è il messaggio ai puri fini economici.

Eppure Ikea continua a spingere su una politica prosociale piuttosto che proeconomica.

 

Come mai?

 

Ps. Sono stato da Ikea a Dublino Domenica scorsa.. me so scialacquato 250euri come fossero caramelle xD

Edited by Aquarivs
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perchè sei napoletano e tua cugina è napoletana. e te lo dico io dalla romagna, le napoletane sono quelle che stanno pagando le rette degli asili a ravenna. perchè da noi le donne fanno tutte figli oltre i 30, salvo rarissimi casi.

per questione di mentalità si studia quasi sempre fino all'università, poi vari master, poi lavori.

 

In realtà questa mentalità legata ad un desiderio di maggior cultura è arrivata persino da noi al sud, pensa tu!

E da paesanotta casertana, con tante cugine molto paesanotte e casertane, ti dico che le mie amiche/cugine/conoscenti non sono sposate e non vogliono figli prima dei 30/35.

 

se domani salisse un nuovo hitler al governo e tornasse una dittatura nazista, nello spot farebbero vedere che le cucine ikea sono buone nel momento in cui devi cambiarle, i vecchi mobili li bruci dentro i forni crematori, perchè grazie alle copali che piazzano sul legno creano dei fumi con potentissime tossine che possono uccidere per soffocamento qualsiasi ebreo.

 

 

Credo esistano esempi meno infarciti di cattivo gusto per esprimere un concetto.

 

 

Detto questo, trovo molto carino il nuovo spot Ikea, anche se faccio fatica a pensare che tutti colgano il riferimento alla coppia omo solo attraverso un abbraccio tra due ragazzi.

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IMHO fa figo e fa vendere essere attenti al sociale.

ikea a deciso di puntare su un tema ancora "scottante".

Era più semplice essere pro-cuccioli di foca.

Se ha scelto di appoggiare i gay mettendoli nella sua pubblicità o a) ci crede o B) sfrutta un area non occupata dalle altre marche.

io sono ottimista.

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Come vendevano mobili ai cuccioli di foca?

Fa figo essere attenti al sociale, sì, ma come si diceva, non è una pubblicità progresso. E' solo che il gay giovane, magari in coppia (perché di questi tempi se non si lavora in due è difficile mettere su casa) fa parte del target Ikea.

Se volevano fare una pubblicità progresso ci infilavano anche una coppia mista o di colore, per esempio.

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Ovvio che non sono una onlus e che non si tratta di ua pubblicità progresso fine a se' stessa; ma intanto mostrano di una realtà (gay in coppia) che la quasi totalità delle aziende presenti in Italia non si sognerebbe mai di menzionare nei propri spot. Quindi tanto di cappello.

Edited by ben81
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