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Il nuovo spot italiano IKEA è gay friendly


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se erano attenti al progresso, e alle coppie gay mi spiegate perchè negli spot televisivi... la pubblicità risulta censurata, da quello che ho letlo da commenti precedenti, non guardando la tv da 2 anni non saprei... non usciamocene che c'è internet e bla bla bla, se IKEA voleva imporsi a favore dei gay, avrebbe preteso che il messaggio fosse visualizzato per intero o no?

tutti sappiamo che lo scopo è vendere, vendere e vendere, quindi occupare più parti di mercato fa sempre comodo o no?

 

dalle mie parti si dice: "nessuno fa nulla per niente" thò mi sembra azzeccato u.u

Edited by Aizen
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Aizen ha ragione solo in parte...

Esistono blocchi pubblicitari di tempi diversi, che, ovviamente costano diversamente... Si tende a mandare per due settimane il blocco più lungo, poi quello corto che serve da reminder a quello lungo

Normalmente si tagliano gli spot in funzione delle frasi/scritte più importanti che compaiono nelle varie scene.

O chi ha fatto la versione lunga ha messo roba meno importante sui gay (io l'ho vista solo una volta la pubblicità, quindi non ricordo) o quando l'hanno accorciata hanno deciso che quella scena non era visivamente importante quanto le altre.

Come detto non è una pubblicità progresso, probabilmente dovendo tagliare due/tre coppie hanno definito che i gay vendono meno dei vecchini (o di chiunque abbiano salvato).

 

É tutto regolato da ricerche di mercato. Se ci stanno è perché aiutano a vendere, se spariscono dalla versione corta è perché non vendono _così_ tanto...

No, questo che c'entra?

(cioè che sia il mio lavoro)

Rispondevo solo sul fatto che tu parlassi di "censura" della pubblicità. Messa così potrebbe sembrare che Rai1 (ad esempio) non voglia i gay e abbia costretto Ikea a toglierli da un formato della pubblicità...

Invece è proprio l'agenzia che ha fatto la pubblicità che li ha ritenuti sacrificabili (insieme ad altri) nella versione più corta.

 

Aizen, il 12 settembre 2012 - 15:33 , ha scritto:

certo il "favore" ce lo fanno, ma noi ricambiamo con il loro guadagno... la questione sta nel fatto che "identificano" un rapporto felice e naturalè che nella realtà è un illusione...

 

 

Quindi io, e tutte le coppie che conosco e che come me vivono storie felici, fatte di amore, convivenza, e quotidianità, storie che durano da anni, siamo in realtà ologrammi, o magari fantasmi...interessante, un po' come "the others" insomma...

 

 

p.s. il tuo commento mi ricorda tanto quello degli etero sfigati che dicono che le donne son tutte troie, semplicemente perchè nessuna se li caca...

 

:clapping: :clapping: :clapping: Concordo decisamente!

 

 

Comunque, senza offesa nè altri propositi, a me fa un po' rabbrividire che stiate analizzando una pubblicità e "sorprendendovi" di essa perché si intravede a malapena una coppia gay.

In realtà questa mentalità legata ad un desiderio di maggior cultura è arrivata persino da noi al sud, pensa tu!

E da paesanotta casertana, con tante cugine molto paesanotte e casertane, ti dico che le mie amiche/cugine/conoscenti non sono sposate e non vogliono figli prima dei 30/35.

Infatti nel mio post al completo si capiva che mi riferivo proprio a una percentuale molto alta di napoletane salite in romagna e non a quelle rimaste a napoli, che invece, almeno quelle che conosco, sono tutte lì che aspettano di finir di studiare ecc.

quindi non sentirti attaccata, leggi il messaggio per intero.

 

 

Credo esistano esempi meno infarciti di cattivo gusto per esprimere un concetto.

 

 

io adoro fare esempi di cattivo gusto.

trovo sia molto più divertente.

@@Lilith black io non mi sono sentito attaccato dal tuo pensiero anzi.... come esempio è stato istruttivo, il punto è che ogni esempio va a toccare il nostro orgoglio o sentimenti e là che nasce il cattivo gusto xD Constata gli esempi e le supposizioni di ben ti fai due risate LoL :pausa:

 

SaintJust[/color]' timestamp='1348044935' post='606050']

Invece è proprio l'agenzia che ha fatto la pubblicità che li ha ritenuti sacrificabili (insieme ad altri) nella versione più corta.

certamente è cosi, ma non considererei la pubblicità trasmessa dalle reti italiane di proprietà dello stato, tutte libere cosi come vengono realizzate vengono trasmesse (le pubblicità) , anzi più la pubblicità può creare problemi più la si cerca di modificare, e la modifica o censura, tanto può essere voluta dall'agenzia, tanto da "un ordine".

 

Ora che mi ci fate pensare ho un dubbio (stupido aggiungerei), perchè Ikea da sempre a favore dei gay bla bla bla ha deciso ora di dedicarsi a pubblicità progresso in ottica italiana? Con un risultato direi poco soddisfacente... quando in altri stati già aveva attuato una politica del genere? Non vorrei pensare che prima dell'avvento della multinazionale svedese in Italia non ci fossero gay? forse c'erano ma in quantità tale da non costituire una quota tale da favorire un surplus dei guadagni, constatando che l'evoluzione, il progresso e via dicendo, continuano a svilupparsi, è chiaro come una strategia commerciale, di tale genere, mette in risalto in primis la figura della società (aperta ) e in secondo copre una quota di mercato che non aveva considerato.

Il far leva sul sentimento dei gay che vogliono essere considerati una famiglia, considerando l'ambiente circostante, la vicinanza (dominanza) della chiesa, la politica italiana che pensa ad altri cavoli, è stato fruttifero anche con uno slogan, un video di 2 minuti, conquistarsi la simpatia dei consumatori, tanto loro a noi danno una speranza di accettazione noi a loro diamo in cambio semplicemente carta verde *-* scambio equo no?

 

lo slogan di ikea è "siamo aperti a tutte le famiglie" io avrei detto "siamo aperti a tutti i portafogli" :pausa:

Uhmmm difficilmenti ordini qualcosa a qualcuno che ti da qualche milione sull'unghia per far passare il suo spot.

Le reti sono liberissime di rifiutare gli spot e di non essere pagate per mandarle. Se accettano di mandarle non chiedono di "censurarle" fanno prima a non mandarle proprio. Tant'è che tutte le reti l'hanno mandata anche intera la pubblicità... quindi de che stiamo a parlà?

SaintJust[/color]' timestamp='1348071769' post='606217']

Tant'è che tutte le reti l'hanno mandata anche intera la pubblicità...

non avendo visionato in prima persona lo spot alla tv, mi affidavo ai commenti di chi ha visualizzato la pubblicità censurata, non pensavo fosse stata manda anche integralmente.

Mi ricordo tempo fa di uno spot televisivo di un cellulare, che fu mandato integralmente e poi fu tolto perchè mandava un messaggio errato, ma va be questo è un altro discorso.

 

Errore mio nel basarmi su gli altri :pausa:

@@Lilith black io non mi sono sentito attaccato dal tuo pensiero anzi.... come esempio è stato istruttivo, il punto è che ogni esempio va a toccare il nostro orgoglio o sentimenti e là che nasce il cattivo gusto xD Constata gli esempi e le supposizioni di ben ti fai due risate LoL :pausa:

 

non avrei mai dubitato della tua capacità di comprendere i miei commenti "ignoranti"

 

(per il resto concordo)

  • 2 weeks later...
cucciolo90.1

davvero carina come pubblicità^^ i gay non sposandosi non ricevono in genere gli arredi per la casa dai genitori e quei vecchi volponi dell'ikea ci hanno montato 'sto spot; con questo non voglio togliere nulla all'autenticità dell'ideologia gay friendly dell'azienda, ma sicuramente hanno saputo unire l'utile al dilettevole ;)

Edited by cucciolo90.1

Se vi limitate a dire che lo scopo è vendere dite una banalità

 

I gay hanno sempre speso, senza che ci si rivolgesse a loro come categoria

di persone

 

Il fatto che ora ci si rivolga anche a loro costituisce un oggettivo passo avanti

in collegamento allo slogan "siamo aperti a tutte le famiglie" cioè alla coppia

gay, un messaggio inclusivo ( l'unico commercialmente valido attraverso cui

veicolare l'omosessualità altrimenti significativa solo per una minoranza ) è oggi

in Italia anche politicamente rilevante, perchè non abbiamo un riconoscimento

pubblico ( se spostate lo stesso spot in Svezia non ha nessun rilievo politico perchè

la coppia gay è una realtà, ma qui al di là delle intenzioni pubblicitarie il rilievo c'è )

I gay hanno sempre speso, senza che ci si rivolgesse a loro come categoria

di persone

 

Il fatto che ora ci si rivolga anche a loro costituisce un oggettivo passo avanti

in collegamento allo slogan "siamo aperti a tutte le famiglie" cioè alla coppia

gay, un messaggio inclusivo ( l'unico commercialmente valido attraverso cui

veicolare l'omosessualità altrimenti significativa solo per una minoranza ) è oggi

in Italia anche politicamente rilevante, perchè non abbiamo un riconoscimento

pubblico ( se spostate lo stesso spot in Svezia non ha nessun rilievo politico perchè

la coppia gay è una realtà, ma qui al di là delle intenzioni pubblicitarie il rilievo c'è )

 

Concordo. Il messaggio che passa è importante, come è importante che la pubblicità (che io ho visto trasmessa per intero, non ricordo se su Mediaset o sulla Rai, o entrambe, perché ero di passaggio) venga vista, potenzialmente, da milioni di persone, di ogni fascia di età e ideologia.

Invece è molto triste che su questi temi siano più all'avanguardia le multinazionali dei nostri politici. Ma non mi sono mai aspettato nulla di meglio, del resto.

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