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Genesi virtuale di rapporti e amicizie


Isher

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Beh, certo Isher, la paragonabilità io la intendevo relativa.

 

E' normale che per i gay ci sia in qualche modo una forte dipendenza da strumenti che ci permettono una pre-selezione del campione tra gay e etero e che quindi non ci mettano nella prima e più profonda difficoltà in ambito relazionale, quello di dichiararsi ad un etero e di essere per questo "puniti" da una reazione più o meno forte.

 

Facciamo l'esempio di Grindr. In ambito etero non avrebbe senso: qualunque uomo o donna che incontriamo per strada è potenzialmente una persona abbordabile, nessuna donna si metterebbe un cartello "disponibile" sia virtuale che reale, a meno che non sia una "professionista del sesso", così come non lo farebbe nessun uomo, targettandosi per "sfigato". Non hanno bisogno di un radar segreto per identificarci in mancanza di altri segnali "safe". A un etero basta chiedere e si riceve un assenso o un rifiuto per un atto "normale" nella società, cosa che invece per un gay è ancora socialmente un evento estremamente raro e molto difficilmente affrontabile.

 

Quindi, chiaramente l'uso degli strumenti è differente, perchè differenti sono le condizioni di base dell'utilizzo.

 

Relativizzato questo aspetto, l'uso di internet per il tentativo di reperimento di nuove conoscenze da trasformare in amicizie e relazioni è da parte degli etero è molto elevato, su percentuali secondo me molto vicini a un 70% per persone non allergiche alla tecnologia, principalmente mediante forum e facebook.

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da quando in qua facebook è un mezzo per rimorchiare? Sono solo io che lo uso per tenermi in contatto con persone che già conosco dal vivo?

 

Su questo concordo, tra l'altro se chiedi amicizie a cazzo ti bloccano addirittura l'account, proprio perchè, da regolamento, fb è nato per tenersi in contatto con chi già siu conosce, e non come sostitutivo di siti come badoo o portali di incontri gay.

 

 

Uso internet per trovare "amici": sto uso io lo abolisco e lo ritengo una stupidaggine assurda... L'amicizia nasce con ancora più casualità dell'amore, mi viene anche un pò da ridere a leggere l'affermazione di @@ben81 quando dice che i gay dopo un pò preferiscono cercare amicizie gay.... anche no eh. Non ne vedo proprio il motivo, a meno di non avere un tremendo bisogno di parlare di tematiche di un certo tipo che magari un etero difficilmente capirebbe.

 

La casualità, se fai una vita di routine come quella di tutto coloro lavorano, non esiste quasi; certo, può capitarti di conoscere un vicino o un collega particolarmente affine, ma sono le classiche eccezioni che confermano la regola.

Come per i fidanzati, nessuno ti viene a suonare a casa chiedendoti di essere tuo amico, quindi, a parte rare eccezioni come quelle sopra accennate, chi non cerca non trova.

Sul cercare amici gay: quasi tutti noi abbiamo già degli amici etero, la cui conoscenza risale spesso ai tempi della scuola e della gioventu'.

Quindi, volendo ampliare il proprio giro con amicizie ex novo, se permetti cerco amici che abbiano qualcosa in piu' in comune con me, e l'orientamento sessuale, anche se da solo non basta, non è dettaglio marginale tra quelli che sono alla base di un'amicizia.

I miei amici etero sanno di me e non sono assolutamente razzisti, anzi, ma di certi argomenti si parla molto meglio con chi è gay come noi.

 

 

 

Facciamo l'esempio di Grindr. In ambito etero non avrebbe senso: qualunque uomo o donna che incontriamo per strada è potenzialmente una persona abbordabile, nessuna donna si metterebbe un cartello "disponibile" sia virtuale che reale, a meno che non sia una "professionista del sesso", così come non lo farebbe nessun uomo, targettandosi per "sfigato". Non hanno bisogno di un radar segreto per identificarci in mancanza di altri segnali "safe". A un etero basta chiedere e si riceve un assenso o un rifiuto per un atto "normale" nella società, cosa che invece per un gay è ancora socialmente un evento estremamente raro e molto difficilmente affrontabile.

 

 

 

Esatto.

Edited by ben81
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privateuniverse

se ci fosse davvero, questa crescita potrebbe essere dovuta a un desiderio più diffuso di sfuggire al peso di una realtà sociale avvertita come insufficiente, e all'identificazione di criteri di scelta funzionali a tale obbiettivo: sarebbe quindi una reazione attiva, sia rispetto all'uso parassitario-stanziale del mondo virtuale, sia rispetto a un assuefarsi di comodo al mondo sociale circostante (oppure a un isolarsene).

 

Io sono molto più pessimista di te.

Forse sono influenzato dal fatto che, secondo me, passati i quarant'anni molte persone che conoscono sembrano diventare sempre meno interessate a coltivare rapporti umani in senso lato; ma la mia impressione è che le persone siano sempre più isolate, atomizzate e sole, e che stiano gradualmente perdendo la capacità di stare insieme nella vita reale.

Per cui, ho l'impressione che un ipotetico maggior uso di internet sia, in realtà, un sintomo di una maggiore difficoltà a stabilire rapporti reali, più che di un desiderio di essere meno passivi nello stabilire dei rapporti.

 

La casualità, se fai una vita di routine come quella di tutto coloro lavorano, non esiste quasi; certo, può capitarti di conoscere un vicino o un collega particolarmente affine, ma sono le classiche eccezioni che confermano la regola.

Come per i fidanzati, nessuno ti viene a suonare a casa chiedendoti di essere tuo amico, quindi, a parte rare eccezioni come quelle sopra accennate, chi non cerca non trova.

 

Non sono molto d'accordo sul modo in cui intendi la "casualità".

 

Per me, non consiste nel conoscere persone "ex abrupto", ma nel fatto che, sfruttando le normali occasioni di conoscenza, è più facile, per uomini o donne etero, conoscere potenziali partner. Per come la vedo io la casualità consiste nella possibilità di sviluppare relazioni (affettive, ma anche semplicemente amicali) in contesti che non abbiano specificamente questa finalità.

 

A parte che, per gli etero adulti che cercano, c'è un modo molto facile per conoscere potenziali partner, e sono i corsi di ballo (non scherzo: credo che in parecchi li frequentino proprio a questo scopo, e non è detto che lì si conoscano soltanto etero); ma ti faccio un esempio basato sulla mia esperienza personale.

 

Ho sempre avuto molti interessi, e ho sempre avuto una vita associativa, di vario tipo, piuttosto intensa, oltre a frequentare diversi corsi su varie tematiche (sono incerto se iscrivermi a un corso di botanica, tanto per fare un esempio). Se sono etero e m'iscrivo a un corso di nuoto o di spagnolo è quasi certo che le persone del sesso opposto che frequentano lo stesso corso saranno etero anche loro. Fra l'altro, tra coloro che prendonoparte a queste attività i single sono sovrarappresentati per ovvii motivi (non ultimo, il fatto che chi è single ha più tempo libero, che deve occupare). Non è difficile conoscere qualcuno con cui si potrebbe sviluppare una conoscenza.

 

La casualità, nel senso in cui la intendi tu, in effetti non esiste; i miei conoscenti etero sopra i quarant'anni che abbiamo sperimentato una separazione incontrano, sotto quest'aspetto, difficoltà paragonabili a quelle dei gay nel conoscere potenziali partner. Ma, nel senso in cui la intendo io, per gli etero esiste eccome, nel senso che, mentre chiunque di noi può cercare di crearsi giri di conoscenze aggiuntivi svolgendo una serie di attività, le possibilità di conoscere in questo modo gente compatibile per orientamento sessuale, e di cogliere le eventuali opportunità, per gli etero sono enormemente superiori che per i gay.

Edited by privateuniverse
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Io sono molto più pessimista di te.

Forse sono influenzato dal fatto che, secondo me, passati i quarant'anni molte persone che conoscono sembrano diventare sempre meno interessate a coltivare rapporti umani in senso lato; ma la mia impressione è che le persone siano sempre più isolate, atomizzate e sole, e che stiano gradualmente perdendo la capacità di stare insieme nella vita reale.

Per cui, ho l'impressione che un ipotetico maggior uso di internet sia, in realtà, un sintomo di una maggiore difficoltà a stabilire rapporti reali, più che di un desiderio di essere meno passivi nello stabilire dei rapporti.

 

Io sono meno pessimista di te. Tutto è sempre in movimento, anche in una società disperantemente immobile come quella italiana, e si tratta di cogliere piccoli cenni di cambiamento.

 

In ogni caso, il tuo punto d'arrivo potrebbe essere formulato in una maniera diversa, che lascia più spazio, appunto, alla speranza. Ammettiamo, infatti, che le due tendenze esistano entrambe, e che l'una lotti, per così dire, contro l'altra, con l'inevitabile prevalenza della linea di tendenza negativa (incapacità a intrattenere relazioni umane). Il risultato è sempre lo stesso, però rifletterà una realtà più complessa, più dinamica. E se esiste una piccola percentuale di persone che usano Fb, per esempio, (Ben, ognuno è libero di usare Fb per quello che vuole, e di fatto lo fa), per un fine significativo, io vorrò entrare in contatto con rappresentanti di questa tendenza.

 

Una notazione più personale: tu sei un quarantenne, che sperimenta il fatto che a quell'età le strade si divaricano, chi sta in coppia sta in coppia, chi è solo sta solo, ma guarda che anche questa è una fase, e l'uomo intelligente è colui che assorbe il dato di fatto presente senza prospettarselo come finale o definitivo. La gente si cerca sempre, dipende solo da QI e dal grado di cultura, per un verso, e dalla mera vitalità dall'altro. Come c'è gente che sta sempre da sola, legge libri, frequenta concerti e musei, e sta bene così (ma c'è anche chi non sta bene, così).

 

Però io credo che prevale il «pour ne pas vivre seul» eternizzato da Dalida. Questa è la mia opzione di 'ottimismo' - ottimismo che non esclude, in sé, un altro 'pessimismo', (ma non è il termine esatto), se conosci il testo della canzone di Dalida.

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OT

 

Vi posto uno stralcio dal regolamento di fb, poi fate come vi pare, ma quanto detto non me lo invento io, ma fa parte delle regole che accettate quando vi iscrivete a facebook

 

 

 

 

 

Come funzionano le richieste di amicizia su Facebook

 

 

 

La prima pagina che viene proposta contiene un messaggio che spiega il funzionamento delle amicizie su Facebook:

"Per assicurarti che le tue richieste di amicizia vengano accettate, inviale a persone che conosci, come compagni di classe, amici, familiari e colleghi. Se usi Facebook per comunicare con sconosciuti o con persone con cui non hai connessioni nel mondo reale, questi potranno non accettare la tua amicizia o contrassegnare il tuo contatto come spam. Se si verifica più volte una situazione del genere, le tue azioni potrebbero essere considerate come violazioni della Dichiarazione dei diritti e delle responsabilità".

Se si clicca su "Continua" si andrà alla schermata successiva, dove verrà inflitta la condanna all'utente.

 

Richieste di amicizia e messaggi bloccati per 2 giorni

 

 

"Per impedirti di contattare persone che non conosci, abbiamo bloccato temporaneamente l'invio di richieste di amicizia e messaggi a sconosciuti da parte tua. Se, in futuro, altre richieste di amicizia da te inviate vengono contrassegnate come spam o inviate a persone che non conosci o con cui non hai relazioni nel mondo reale, il blocco verrà esteso. Per evitare una situazione del genere, puoi annullare le tue richieste in sospeso."

Non potrete dunque nemmeno inviare messaggi. Potete scegliere la rimozione delle vostre richieste d'amicizia in sospeso, lasciando il segno di spunta. A breve potrete ricominciare ad aggiungere amici. Il consiglio è quello di lasciare il segno di spunta, perchè dopo aver espletato i giorni di "punizione" avrete ancora amicizie in sospeso e ne chiederete delle altre, il blocco si prolungherà ulteriormente, come vedete da figura sottostante.

 

Passaggi seguenti

 

 

"Al termine di questo blocco di n. giorni, ti preghiamo di inviare richieste di amicizia solo alle persone che pensi accetteranno le tue richieste."

Quando ciò accadrà, ricordate di inviare richieste di amicizia e messaggi solo alle persone che conoscete già di persona. In caso contrario, potrebbero essere intraprese altre misure restrittive sul vostro account. Per problemi inerenti le richieste d'amicizia, potete consultare la pagina Aggiunta di amici e richieste di amicizia del Centro assistenza di Facebook e se non trovate le risposte adeguate, potete inviare la vostra segnalazione compilando questo form.

 

 

FINE OT

Edited by ben81
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privateuniverse

Però io credo che prevale il «pour ne pas vivre seul» eternizzato da Dalida. Questa è la mia opzione di 'ottimismo' - ottimismo che non esclude, in sé, un altro 'pessimismo', (ma non è il termine esatto), se conosci il testo della canzone di Dalida.

 

Dovrei andare a rivedermelo. ;)

 

Io resto perplesso sulle tue considerazioni, ma chi mi conosce sa che sono un apocalittico. :D

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A parte grindr, che sarebbe l'evoluzione di gayromeo

mi pare che inizino ad affacciarsi applicazioni specifiche

per organizzare cene, meeting serali, incontri, cioè si

starebbe creando un mercato per applicazioni più specifiche

rispetto a facebook, ma non targate gay e quindi direi

etero, o no?

 

Se questa notizia, perchè per me è solo una vaga notizia, non

so se è vero e non so se ha ( già ) attecchito, esprimesse una

tendenza si potrebbero verificare quali esigenze specifiche

un etero medio cerca di soddisfare

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Hinzelmann l'esigenza è quella di tutti, trovare un partner con la maggiore efficienza possibile.

 

E' il modello "agenzia di incontri", in tutte le sue forme, dall'annuncio sul giornale all'agenzia matrimoniale, al dating dinner, a meetic passando per tutte le abbondanti declinazioni esistenti.

 

In molti cercano di "non sprecare tempo" dietro persone che non sono desiderose di avere anche loro un partner. In molti cercano anche di andare "sul sicuro" con ragazze/i che hanno aspetti in comune.

 

Ho un amico, bello, intraprendente e messo discretamente bene nel lavoro, che usa sistematicamente Meetic, e ha trovato li le ultime sue partners negli ultimi anni. Lui ha esigenze precise: carina, con una intelligenza molto superiore alla norma, di carattere forte, che parla più lingue e abituata a girare anche all'estero.

D'altro canto lui non va per locali e non ha tempo da perdere ed è convinto che l'incontro occasionale per strada non può certo essere efficace per il tipo di persona che vuole; inoltre è convinto che la ragazza tipo per lui ha le stesse sue idee e quindi aprirà un profilo Meetic.

Se ne deduce che la sua ragazza ideale ha un account su meetic ed è interessata ad incontrare un profilo come il suo. Quindi cerca direttamente su meetic.

 

Fatto sta che finora ha avuto ragione, ha avuto belle storie discretamente lunghe.

Edited by korio
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per i più diversi schopy (quesa freddura è un omaggio a DebussyXD)

 

Casomai è un omaggio (anche se siamo a settembre) a schopy, non facciamo passare il messaggio che io faccia battute dementi :asd:

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Non sono un'uomo gay e quindi non posso confrontare il volume dell'attività virtuale dei gay e degli etero, però mi sembra che le donne lesbiche sono molto meno attive in questo campo delle donne etero. Sono arrivata a questa conclusione dopo aver notato che la maggioranza delle mie amiche etero hanno conosciuto il proprio partner per vie telematiche, invece la maggioranza delle mie amiche lesbiche hanno conosciuto l'attuale compagna perché le è stata presentata da un amica in comune. Un'altro dato molto curioso: le comunità virtuali più grandi che avessi mai visto sono quelle indirizzate alle neo mamme, la maggioranza delle quali è etero, oggi come oggi una donna italiana o russa, la prima cosa che fa, successivamente all'aver scoperto di essere in gravidanza, si iscrive ai uno dei tanti forum tematici, ancor prima di prendere l'appuntamento con il ginecologo :-). Per esempio un forum russo che si chiama Eva, che frequentavo qualche hanno fa, ha 2 500 000 visitatori al mese! E la faccenda non rimane esclusivamente virtuale, si formano dei gruppi per l'area geografica e per l'età del pargolo e si organizzano i raduni. Personalmente il forum sopracitato non lo frequento più, ma mi sono rimaste in eredità bellissime amicizie.

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