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Una nuova consapevolezza della mia sessualità grazie allo psicologo


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Infatti Kraad, ciò che alcuni dimenticano è che se l'omosessualità è un orientamento sessuale, allora risponde agli stessi canoni di tutti gli altri orientamenti sessuali. Non si scappa. Se lo sviluppo psicosessuale, l'identità di genere, l'orientamento, le preferenze e le connessioni celebrali stimolo-risposta hanno delle spiegazioni, queste valgono per ciascuna variante.

 

L'omosessuale non è omosessuale perchè è nato con lo stampino.

L'omosessuale non è omosessuale perchè lo vestivano da femminuccia.

L'omosessuale non è omosessuale perchè ha provato il sesso omo e gli è piaciuto.

 

L'omosessuale, così come l'eterosessuale etc ha intrapreso un percorso naturale di formazione psicofisica fatto di stimoli-risposte. Gli stimoli provengono dall'ambiente, le risposte dall'individuo.

 

E innaturale credere che la costituzione dell'uomo adulto, sia essa nella sfera sessuale o quant'altro, abbia una e soltanto una radice e causa.

Questo va contro ogni evidenza non solo contro i dati scientifici.

La sessualità è innata ma non l'orientamento. Così come il linguaggio, è innato ma non l'esercizio dello stesso.

E' fondamentale comprendere come la struttura della psiche umana sia predisposta ma non scritta.

E' una scatola di colori con i quali si potrà dipingere. Quali colori lo decide la natura, ma cosa farci con è l'ambiente a deciderlo.

 

Se così non fosse non ci sarebbero fenomeni in grado di intaccare predisposizioni genetiche di ogni sorta.

I traumi non inibirebbero il linguaggio, il sesso, le relazioni di coppia, i sentimenti, le percezioni, l'uso dei muscoli volontari e non ecc..

 

Gli stadi dello sviluppo genetico di Piaget sono interessanti per comprendere come tutti i bambini procedano per i medesimi step. Questo ha portato alla luce il fatto che il nostro percorso evolutivo è scritto nel nostro codice genetico.

Poi però si è iniziato a comprendere come certe regole venivano compromesse da alcuni precisi avvenimenti e che queste valessero solo in determinati ambienti (il bimbo europeo). Come mai?

E qui che il grande Vygotskij interviene (da russo appunto) con una presa di coscienza ancora fin troppo trascurata: l'ambiente interviene pesantemente nello sviluppo spesso condizionandone il percorso.

Quando il cognitivismo è giunto da noi è stato possibile mettere insieme tutte le teorie e le ricerche scientifiche per comprendere meglio il quadro generale:

 

L'uomo procede secondo una via stabilita dal proprio patrimonio genetico.

Il patrimonio genetico è frutto di una selezione ambientale.

L'ambiente continua a produrre selezioni.

L'ambiente può rallentare, inibire o far manifestare step del percorso evolutivo.

L'uomo risponde con i mezzi acquisiti e/o in suo possesso.

 

Ergo, ogni aspetto della psiche umana, ivi compresa la sessualità è frutto di questo continuo dualismo.

E non è una ricerca a dirlo. E' l'intera storia della psicologia. Perchè la vastità di questo assunto è talmente ampia e derivata che solo uno sciocco può pretendere di trovarla in un volumetto o in un'opera di una sola ricercatrice. Ci vogliono 10anni di studi accademici per comprendere la sola struttura umana (per non parlare poi degli interventi) figurarsi se si può asserire di saperne qualcosa googolando o leggendo wikipedia..

Edited by Aquarivs
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Si indaga la sessualità nelle sue radici in una seduta da uno psicologo solo se questa non è accettata o se questa è fonte di grande dolore. E non tutti trovano le stesse risposte nella dinamica psicologica che possa aver in parte aver contribuito alla formazione della propria sessualità. Anche perché gli psicologi stessi non lo sanno, è presuntuoso dire a una persona "sei omosessuale perché tua madre quando eri bambino era troppo presente e tuo padre assente" è piuttosto un combinarsi di fenomeni.

Se vuoi indagarli è una scelta per conoscersi, che se vuoi esplorare quel lato di te, beh, perché non farlo.

Edited by HeLoves

Coeranos.. se non esci di casa dubito che troverai qualcosa.. google lascialo perdere e va in una VERA biblioteca..

 

Per quanto riguarda la malafede ce l'hai eccome giacchè hai insinuato vista la mia impossibilità geografica che io non avessi testi da suggerire in toto. E inutile che ora fai piagnistei dopo non solo avere offeso una professione e un intero albo di medici ma perfino messo in dubbio le mie di intenzioni.

 

 

Aquarius, non hai minimamente argomentato, inutile che mi dici esci di casa o stupidaggini del genere, se non sei capace di argomentare informati o lascia a chi ne sa più di te. La tua è solo eristica.

Come se poi uno studio scientifico diventasse serio a seconda del supporto su cui è riportato. :D

Io ho riportato studi seri che possono essere verificati da tutti, non hai nemmeno discusso nel merito, tu hai solo fatto dei nomi di persone che non hanno nemmeno fatto studi sull'eziologia dell'omosessualità, quindi inutile che continui a riferirti a questi.

Ripeto che non esiste alcun studio serio che affermi che si può essere gay a causa dell'ambiente familiare, se esiste siete pregati di mostrarlo, esattamente come ho fatto io, ma non lo farete semplicemente perché esistono solo nei vostri mondi immaginari.

 

 

sostenere che l'omosessualità abbia causa al 100% genetica è culturalmente pericoloso.

 

Nessuno lo sta dicendo. Tanto meno io. E in ogni caso se fosse così sarebbe solo da accettare, ma non è così.

 

Più che altro può essere pericoloso che un analista truffatore ci trovi cause non sono. Se un represso va dallo psicologo questo deve aiutarlo a superare la repressione per farlo vivere bene, non a trovare una colpa forzata e irreale.

Edited by coeranos
Aquarius, non hai minimamente argomentato, inutile che mi dici esci di casa o stupidaggini del genere, se non sei capace di argomentare informati o lascia a chi ne sa più di te. La tua è solo eristica.

Veramente, prima che giungessi tu in questo 3D a gamba tesa e con toni propagandistici stavamo discutendone decentemente.. probabilmente la cosa non ti riesce..

 

 

Come se poi uno studio scientifico diventasse serio a seconda del supporto su cui è riportato. :D

Io non ho parlato infatti di UNO studio scientifico ma della posizione della psicologia moderna in genere.. ma vedo che neanche leggere ti riesce..

 

 

Io ho riportato studi seri che possono essere verificati da tutti, non hai nemmeno discusso nel merito, tu hai solo fatto dei nomi di persone che non hanno nemmeno fatto studi sull'eziologia dell'omosessualità, quindi inutile che continui a riferirti a questi.

No tu hai fatto copia e incolla dopo una veloce googolata. Scusami ma non è materiale nè metodo che mi interessi. Non ho sgobbato sui libri per 12anni per leggere dati estratti dal web. Forse non ne sei adeguatamente al corrente, ma in ambito accademico si fanno nomi e non si tirano pezzi di scritti da wikipedia. Si parla di autorevoli medici e scienziati che hanno lavorato sul settore tutto e non solo su quello dell'omosessualità.

 

 

Ripeto che non esiste alcun studio serio che affermi che si può essere gay a causa dell'ambiente familiare, se esiste siete pregati di mostrarlo, esattamente come ho fatto io, ma non lo farete semplicemente perché esistono solo nei vostri mondi immaginari.

Esistono decine e decine di studi e trattati già solo sulle strutture cognitive che portano allo sviluppo sessuale.

Ancora prima che tu, dal basso della tua ignoranza in materia, ti fermi al concetto di omosessualità, ci sono molte cose che devi imparare a conoscere che riguardano l'apprendimento, la memoria, il trauma, le emozioni, i sentimenti, ormoni e antagonisti, la struttura del sistema neuronale, i meccanismi celebrali, i processi cognitivi e l'interazione di tutte queste cose.

 

Solo uno che non sa un bel niente sull'argomento pretenderebbe uno studio diretto sull'omosessualità. Non hai alcuna preparazione in materia e pretendi perfino di sentenziare su cose che nemmeno conosci. Prima approfondisci gli studi e i lavori sulla co-relazione tra ambiente ed emozioni, tra ambiente e ormoni, tra ambiente e apprendimento amigdalare e ippocampale, tra ambiente e meccanismi di difesa e rimozione, tra ambiante e morte delle connessioni neuronali, tra ambiente e processi cognitivi e INFINE tra AMBIENTE E ATTACCAMENTO E AFFETTIVITA'.

 

Quando e dico QUANDO sarai adeguatamente preparato su come e SE l'ambiente abbia una co-relazione diretta con tutto ciò ALLORA comincia ad indagare il legame tra ambiente e sessualità. All'omosessualità arrivaci quando avrai passato tutto questo. Fatti questo bel favore.

Allora, vedo che ancora non è stato riportato studio che dimostri che l'ambiente familiare può far diventare gay, è inutile dire che

 

Esistono decine e decine di studi e trattati già solo sulle strutture cognitive che portano allo sviluppo sessuale.

 

se poi non si è in grado di fornirne nemmeno uno che dica ciò che si vuole dimostrare.

Io avevo precedentemente linkato due articoli reali, concreti e verificabili, e le frasi sono riportate dagli studi.

 

Secondo lo studio di Långström N, Rahman Q, Carlström E, Lichtenstein P (February 2010). "Genetic and environmental effects on same-sex sexual behavior: a population study of twins in Sweden". The environment shared by twins (including familial and societal attitudes) explained 0–17% of the choice of sexual partner.

Secondo Bailey JM, Dunne MP, Martin NG (March 2000). "Genetic and environmental influences on sexual orientation and its correlates in an Australian twin sample" For both men and women, the shared environmental parameter was estimated as .00

 

e mi fa ridere venire accusato di questo:

 

No tu hai fatto copia e incolla dopo una veloce googolata. Scusami ma non è materiale nè metodo che mi interessi. Non ho sgobbato sui libri per 12anni per leggere dati estratti dal web. Forse non ne sei adeguatamente al corrente, ma in ambito accademico si fanno nomi e non si tirano pezzi di scritti da wikipedia. Si parla di autorevoli medici e scienziati che hanno lavorato sul settore tutto e non solo su quello dell'omosessualità.

 

Appunto, io ho preso studi tratti da PubMed, quindi verificati da peer review e pubblicati nel proprio ambito di ricerca, quello di dire di aver copiato da Google e Wikipedia è un argomento da troll adolescenziali.

Il fatto è che gli studi nel campo smentiscono queste favolette dell'ambiente familiare.

Se fosse davvero un dogma di tutta la psicanalisi allora avremmo ragione di pensare che si basa sul nulla, tuttavia basta vedere qual è il mestiere svolto da quei signori per capire che non è così.

Non me ne importa nulla si studia per 12 anni, se vengono riportate cose false si è in errore a prescindere.

 

Non hai alcuna preparazione in materia e pretendi perfino di sentenziare su cose che nemmeno conosci.

 

Premesso che ho competenze scientifiche che tu non hai e non puoi sapere perché non mi conosci, ma qui non si tratta della mia, ma di quella degli studiosi che ho linkato ieri. E tu non sei in grado di dimostrare che sono incompetenti.

Puoi anche dirmi che le signore filosofe e sessuologhe che hai citato la pensano come te ma, a parte che non hai fornito nulla, anche se fosse vero non hanno sicuramente fatto studi del genere (altrimenti sei tenuto a riportarli) e quindi non c'è nulla di concreto. Per il resto della lezioncina ripetuta a memoria non mi interessa, voglio cose concrete e tu non sei in grado di fornirne.

 

Ed è inutile che dire che

 

ci sono molte cose che devi imparare a conoscere che riguardano l'apprendimento, la memoria, il trauma, le emozioni, i sentimenti, ormoni e antagonisti, la struttura del sistema neuronale, i meccanismi celebrali

 

se non si sa nemmeno come si scrive "cerebrali" non si può pretendere di dare a me dell'ignorante. Inutile specificare che uno psicologo non è un neurologo e non ha competenze in materia.

 

Poi non so perché avete questa mentalità da accanirvi su cose prive di riscontro reale.

Se qualcuno mi riporta fatti concreti, coerenti e verificabili io sono disposto a cambiare idea, non so perché invece voi no e vi scaldate tanto.

Edited by coeranos

Nessuno si scalda tanto.. sei tu che ti poni in modo perentorio e poi ti lamenti delle conseguenze.

 

Prima di tutto io non ho mai scritto che si diventi gay a causa dell'ambiente. Se hai difficoltà a comprendere gli scritti, essendo tali, puoi sempre rileggerli da capo.

Ho anche scritto che dove sono adesso non ho assolutamente modo di documentarmi e i dati che ho dato, tra l'altro non a te, li ho dati andando a memoria e non potendo fare altro ho rivolto l'invito più saggio che si potesse dare: VA E INDAGA. al contrario di quanto fatto da te che hai iniziato a denigrare a destra e a manca.

 

La mia specialistica non riguarda nè la sessualità nè l'adolescenza e la formazione sessuale per cui, anche volendo, non posso ricordare a memoria nessuno studio specifico. Il mio indirizzo è psicologia delle devianze e disordini del comportamento e ciò che so e che può servire è la base della psicologia tutta, alla quale ti ho detto di attenerti ma che tu, prudentemente, eviti di avvicinarti (perchè poi su quali basi misureresti le tue convinzioni?)

 

Ricorda, infine, che siamo su un forum. Io non vengo pagato per esercitare la mia professione nè per fornire materiale nè per aprire un corso di studi. Ho invitato alla sperimentazione individuale. Se la cosa ti irrita così tanto mi chiedo come mai..

 

Nessuno lo sta dicendo. Tanto meno io. E in ogni caso se fosse così sarebbe solo da accettare, ma non è così.

Qualcuno lo sta dicendo altrove, non tu però, meglio così. Effettivamente avevo pensato che sostenere la non-influenza dell'ambiente volesse far supporre una influenza esclusiva della genetica. Ma prendo atto che non la pensi così e mi fa piacere.

 

Più che altro può essere pericoloso che un analista truffatore ci trovi cause non sono. Se un represso va dallo psicologo questo deve aiutarlo a superare la repressione per farlo vivere bene, non a trovare una colpa forzata e irreale.

Ho già scritto che trovo difficile giudicare una terapia da poche righe scritte dal paziente (su un forum virtuale). Ma ad ogni modo l'idea che mi sono fatto della storia di Kobol è lontanissima dalla tua.

Ti rispondo brevemente perché altrimenti si finisce abbondantemente OT

Possiamo dire che la genetica non determina al 100% perché altrimenti i gemelli che condividono lo stesso patrimonio genetico dovrebbero concordare l'orientamento, non è sempre così, tant'è che conosco un ragazzo gay che ha un gemello etero.

 

Sì, è vero che è difficile avere un'opinione su quel poco che è stato scritto all'inizio del topic, il mio era più un discorso generale.

Edited by coeranos

Non esiste una prova scientifica nel senso autentico del termine che l'approccio psicanalitico abbia in sé alcunché di corretto. Che mi si accusi di ignoranza perché lo affermo mi scivola del tutto addosso, un'accusa piccata non è una prova e non cambia nulla.

 

(PS: giusto per la cronaca, perché non ritengo che i titoli di studio siano patenti per calare verità dal cielo, ma mi occupo di neurobiologia del comportamento e ho una discreta conoscenza di come funziona il cervello. E col tempo ho imparato a conoscere anche Freud, e mi causa sempre una ripulsione notevole)

Edited by FreakyFred

Allora, vedo che ancora non è stato riportato studio che dimostri che l'ambiente familiare può far diventare gay

 

Io avevo precedentemente linkato due articoli reali, concreti e verificabili, e le frasi sono riportate dagli studi.

 

Non me ne importa nulla si studia per 12 anni, se vengono riportate cose false si è in errore a prescindere.

 

Premesso che ho competenze scientifiche che tu non hai e non puoi sapere perché non mi conosci...

 

Per il resto della lezioncina ripetuta a memoria non mi interessa, voglio cose concrete e tu non sei in grado di fornirne.

 

se non si sa nemmeno come si scrive "cerebrali" non si può pretendere di dare a me dell'ignorante.

 

@Aquarivs, dopo questa immensa lezione di psicologia spero che tu abbia visto finalmente la luce della conoscenza vera, che evidentemente 12 anni di studi non sono bastati ad accendere in te, mentre pare che fosse sufficiente leggere due articoli :sisi:

Qui qualcuno o è in palese malafede o non sono stato io in grado di farmi capire, io dallo psicologo ci sono andato per altri motivi e da lì parlando della mia storia è venuto fuori la mia omosessualità, nessuno ha cercato di cambiarmi, nessuno mi ha detto cosa o non cosa sono; la famiglia è il primo nucleo con cui veniamo in contatto è ovvio che ci può influenzare in modo significativo.

Tra l'altro liquidare la psicologia come fosse una cazzata qualunque è segno di profonda ignoranza e/o paura di scoprire qualcosa che non ci piace.

@@conrad65 @Aquarivsle

le teorie di Freud e di Melanie Klein (&co.) non sono mai state verificate nel caso dell'omosessualità.

E' proprio inutile definire l'omosessualità come un orientamento dovuto solo all'ambiente familiare.

Un bravo psicologo non vi dirà mai che siete omosessuali perché i vostri genitori erano troppo attaccati a voi o emotivamente distaccati. Se lo fa, non è un bravo psicologo.

Non ho degli studi in questo momento ma appena avrò tempo farò qualche ricerca

si ritiene che probabilmente il trauma intra-familiare possa avere un ruolo nella dinamica dell'orientamento sessuale femminile, non è comunque confermato.

Innanzitutto esiste una costruzione del sistema nervoso che interagisce con l'esterno: perché se tutti si trovano all'interno di uno stesso ambiente sociale non diventano omosessuali? A questo la psicologia non può rispondere.

Le neuroscienze dimostrano una grande variabilità in alcuni nuclei del sistema nervoso centrale del maschio e della femmine. E ricordiamo anche che a seguito di interazioni, persino traumatiche, il cervello può rispondere con cambiamenti persino sul controllo ormonale.

Per cui, è un tentativo limitativo dire che l'omosessualità è dovuta all'ambiente esterno. Secondo me può giocare un ruolo importante, perché siamo esseri umani, il nostro cervello si modifica quando veniamo in contatto con l'esterno.

Non mi stupirebbe una cosa di questo tipo.

Anche molti tratti caratteriali e personali sono appresi nell'ambiente familiare, per cui, non sarebbe strano.

 

Ovviamente uno studio in cui si parla esclusivamente della famiglia ce l'ho tra le mie cartelle ed è improponibile ed è vergognoso scientificamente parlando.

Coreanos e conrad,siete medici?

 

io no

 

@@conrad65 @@Aquarivsle

le teorie di Freud e di Melanie Klein (&co.) non sono mai state verificate nel caso dell'omosessualità.

E' proprio inutile definire l'omosessualità come un orientamento dovuto solo all'ambiente familiare.

Un bravo psicologo non vi dirà mai che siete omosessuali perché i vostri genitori erano troppo attaccati a voi o emotivamente distaccati. Se lo fa, non è un bravo psicologo.

 

il mio intervento "impertinente" non voleva in realtà entrare nel merito: ma non mi è sembrato che @@Aquarivs intedesse asserire che l'omosessualità è dovuta solo all'ambiente familiare, e anch'io mi guarderei bene dal fare una simile affermazione

 

volevo solo stigmatizzare un modo di "fare forum" che mi sembra poco rispettoso dell'interlocutore come persona, arrivando a metterne in dubbio la professionalità

Edited by conrad65

@@conrad65 ma io mi riferisco piuttosto sul fatto che ok, è vero che non è solo la famiglia potrà mai spiegare l'omosessualità (così come non puoi spiegare tante cose solo basandoti sulla famiglia), ma è probabile che in parte la famiglia ci sia nella dinamica di formazione della sua sessualità.

Non perché sia la famiglia in sé, ma perché è un nucleo sociale importante, dove si struttura parte della personalità e del carattere.

Riferendomi al topic, personalmente ripercorrerei la mia infanzia con un professionista per valutare quali sono gli aspetti correlati alla sessualità che mi fanno soffrire o che mi sono poco chiari. Non cercherei le radici della mia omosessualità, piuttosto il perché adesso sono questo tipo di omosessuale. Reputo che un intervento psicoterapeutico andrebbe fatto solo se c'é necessità.

piuttosto il perché adesso sono questo tipo di omosessuale.

 

Questo è un approccio certamente saggio. Ovviamente noi non possiamo impedire

il fatto che esistano persone che abbiano un diverso approccio e non piacendosi

vadano in analisi e poi scoprano che in questo "non piacersi" c'entri anche il fatto

che alla propria omosessualità ci si è rassegnati, più che averla abbracciata.

 

Essere diventati o essere nati, non cambia molto ai fini del fatto che poi

bisogna scegliere di essere gay

hai ragione @Hinzelmann, mi trovo molto d'accordo con te. Risolvere le questioni in sospeso è essenziale per una crescita matura.

In merito alla tua ultima affermazione, è proprio quello il punto: il non essersi (volutamente una forzatura)

il non volersi omosessuali, che tipicamente è cosa che nasce nell'adolescenza e si protrae poi nel tempo, per non deludere il genitore, perché c'é la società, il giro di amici e via dicendo,

perché ci sono tanti motivi. Il non piacersi, tutte le auto-negazioni, quelle che poi si fanno con se stessi.

E' tutto l'ambaradam di sofferenze auto-costruite, di difese messe su anche per necessità. Sono quelle che andrei a indagare.

Più sul percorso che sul motivo di essere omosessuale.

mentre pare che fosse sufficiente leggere due articoli :sisi:

 

Eccone un altro che, in mancanza di argomenti, la butta sul personale.

Ripeto che non si tratta della mia competenza ma di quella degli studiosi che ci hanno lavorato e che ne sanno più di noi messi assieme.

Se pensate che quegli studi siano falsi criticateli nel merito, non mandate frecciatine a me.

Per il resto rimando a quello che ha scritto Heloves.

 

Mi pare chiaro che il problema, come ho già scritto, è che uno rischia di infangarsi in falsi problemi sul perché si è gay, rischiando di vivere male.

Ci sono persone che in tarda età ancora non si sono accettate, spesso vivendo con sensi di colpa. E la storia della madre come causa non aiuta, fosse almeno vera.

Pardon.. torno sul forum soltanto oggi..

Dunque, come sottolinea Conrad, io non ho mai detto che l'omosessualità sia da ricercarsi nelle influenze ambientali e, per dirla tutta, non ho parlato affatto di omosessualità ma di orientamenti e sessualità in genere.

 

Il fatto che possiate destestare Freud o che le di lui teorie non siano dimostrabili mi importa davvero poco giacchè il mio orientamento NON E' psicanalitico.

Io ho sottolineato più volte l'interazione tra genetica e ambiente in una co-relazione continua fra agenti esterni ed interni volti a condizionare ed essere condizionati, così come gli studi sul concetto di sè nei bambini porta alla luce.

 

Io non ricerco nè ho mai ricercato le cause dell'omosessualità perchè la trovo una perdita di tempo. Ho, a suo tempo, trovato interessante comprendere lo sviluppo della sessualità in toto in relazione non solo a ricerche sulla sessualità in senso stretto ma sulla struttura cognitiva degli esseri umani.

 

 

Innanzitutto esiste una costruzione del sistema nervoso che interagisce con l'esterno: perché se tutti si trovano all'interno di uno stesso ambiente sociale non diventano omosessuali? A questo la psicologia non può rispondere.

Perchè non esiste modo per il quale un determinato avvenimento sia identico per due persone diverse.

Perchè i soggetti sperimentanti possiedono un patrimonio genetico diverso.

Perchè i soggetti sperimentanti non sono uguali, hanno età diverse, sono nati in contesti diversi, hanno concezioni del sè diverse, perfino un leggerissimo deficit percettivo (ad esempio la miopia) possono far approdare davanti alla medesima esperienza a conclusioni differenti: E QUESTO LA PSICOLOGIA LO HA GIA SPIEGATO DA ANNI.

 

 

Le neuroscienze dimostrano una grande variabilità in alcuni nuclei del sistema nervoso centrale del maschio e della femmine. E ricordiamo anche che a seguito di interazioni, persino traumatiche, il cervello può rispondere con cambiamenti persino sul controllo ormonale.

Per cui, è un tentativo limitativo dire che l'omosessualità è dovuta all'ambiente esterno. Secondo me può giocare un ruolo importante, perché siamo esseri umani, il nostro cervello si modifica quando veniamo in contatto con l'esterno.

Non mi stupirebbe una cosa di questo tipo.

Anche molti tratti caratteriali e personali sono appresi nell'ambiente familiare, per cui, non sarebbe strano.

Fammi capire, se questo lo sostiene uno psicologo (io) tutto ciò è intollerabile (come successo fin ora) ma detto da te, guarda.. effettivamente suona proprio in maniera diversa!

Senti io non so @@Aquarivs se sei psicologo né se sei un terapeuta e eventualmente che orientamento hai né che studi hai fatto. Poco mi importa ai fini di questa discussione.

L'individuo va incontro a situazioni di adattamento che non sono solo psicologiche. Inutile dire che la psicologia può affacciarsi nello studio dei fenomeni psichici, ma non sviscerare un sapere neuroscientifico a mio avviso molto più solido. La psicologia non ha una visione di insieme di psiche e corpo. Non si tratta del condizionamento pavloviano. E dunque non è il ruolo della psicologia spiegare l'omosessualità, che è un fenomeno complesso.

Non sono affatto d'accordo @ .

Le neuroscienze non spiegano affatto i fenomeni complessi della mente, individuano solamente i meccanismi di attivazione chimica di segnali e di aree del cervello.

 

Se in una stanza si accende all'improvviso una lampadina, si può certo intuire il legame fra il circuito elettrico che connette il meccanismo di illuminazione della lampadina con l'interruttore che è stato attivato sulla parete, ma niente si può dire sul "perchè" l'interruttore è stato premuto.

 

E' una evidenza dei fatti che i segnali e le percezioni sensoriali che noi riceviamo, che possono andare dall'odore della pioggia o alla reazione di eccitazione di fronte a un essere maschile e/o femminile, vanno ad attivare in maniera peculiare per ognuno di noi aree del cervello, ma è evidenza dei fatti che l'interpretazione e la "coscienza" e la reazione all'evento compiuto dipendono molto dalla storia dell'individuo e dal suo bagaglio di "ricordi" e di "credenze" che derivano dalla sua esperienza.

 

Se un ragazzo viene malmenato e violentato ripetutamente da piccolo, avrà una sessualità compromessa indipendentemente da quello che vogliono dire le neuroscienze.

 

In questo caso particolare, se nella storia di @@Kobol è venuta fuori una correlazione fra orientamento sessuale e comportamento della madre, in mancanza dei nastri delle conversazioni tra psicologo e paziente dobbiamo accettare la conoscenza e la professionalità del suo psicologo, soprattutto quando lo stesso Kobol ci conferma che il suo psicologo non ha fatto nessuna guerra contro la sua omosessualità (e Kobol, lo ricorda anche lui, ci è andato per altre cose), ne nessuna forma di "percorso di cura verso l'eterodinamica sessuale". Semplicemente, curando altro, è venuto fuori questo aspetto, e la reazione di Kobol, con un temporaneo slittamento della sua sessualità lontano dal desiderio verso gli uomini, ci fa capire che la situazione non è così scontata.

 

Insomma, non è un caso di "luca era gay" qui. E comunque proprio perchè l'orientamento sessuale è fluido e, che voi lo accettiate o meno, variabile generalmente nel tempo, non credo sia da escludere l'impatto in generale l'impatto dell'ambiente familiare in qualche (non tutti) caso di omosessualità, senza per questo sostenere, ma mi sembra che NESSUNO lo sostenga, che la questione sessuale sia ESCLUSIVAMENTE di natura psicologica.

Non sono affatto d'accordo @ .

Le neuroscienze non spiegano affatto i fenomeni complessi della mente, individuano solamente i meccanismi di attivazione chimica di segnali e di aree del cervello.

 

Se in una stanza si accende all'improvviso una lampadina, si può certo intuire il legame fra il circuito elettrico che connette il meccanismo di illuminazione della lampadina con l'interruttore che è stato attivato sulla parete, ma niente si può dire sul "perchè" l'interruttore è stato premuto.

 

E' una evidenza dei fatti che i segnali e le percezioni sensoriali che noi riceviamo, che possono andare dall'odore della pioggia o alla reazione di eccitazione di fronte a un essere maschile e/o femminile, vanno ad attivare in maniera peculiare per ognuno di noi aree del cervello, ma è evidenza dei fatti che l'interpretazione e la "coscienza" e la reazione all'evento compiuto dipendono molto dalla storia dell'individuo e dal suo bagaglio di "ricordi" e di "credenze" che derivano dalla sua esperienza.

 

Se un ragazzo viene malmenato e violentato ripetutamente da piccolo, avrà una sessualità compromessa indipendentemente da quello che vogliono dire le neuroscienze.

 

In questo caso particolare, se nella storia di @@Kobol è venuta fuori una correlazione fra orientamento sessuale e comportamento della madre, in mancanza dei nastri delle conversazioni tra psicologo e paziente dobbiamo accettare la conoscenza e la professionalità del suo psicologo, soprattutto quando lo stesso Kobol ci conferma che il suo psicologo non ha fatto nessuna guerra contro la sua omosessualità (e Kobol, lo ricorda anche lui, ci è andato per altre cose), ne nessuna forma di "percorso di cura verso l'eterodinamica sessuale". Semplicemente, curando altro, è venuto fuori questo aspetto, e la reazione di Kobol, con un temporaneo slittamento della sua sessualità lontano dal desiderio verso gli uomini, ci fa capire che la situazione non è così scontata.

 

Insomma, non è un caso di "luca era gay" qui. E comunque proprio perchè l'orientamento sessuale è fluido e, che voi lo accettiate o meno, variabile generalmente nel tempo, non credo sia da escludere l'impatto in generale l'impatto dell'ambiente familiare in qualche (non tutti) caso di omosessualità, senza per questo sostenere, ma mi sembra che NESSUNO lo sostenga, che la questione sessuale sia ESCLUSIVAMENTE di natura psicologica.

 

Ooohhhhh qualcuno che sembra aver capito le cose, assieme a Aquarivs.

E' una evidenza dei fatti che i segnali e le percezioni sensoriali che noi riceviamo, che possono andare dall'odore della pioggia o alla reazione di eccitazione di fronte a un essere maschile e/o femminile, vanno ad attivare in maniera peculiare per ognuno di noi aree del cervello, ma è evidenza dei fatti che l'interpretazione e la "coscienza" e la reazione all'evento compiuto dipendono molto dalla storia dell'individuo e dal suo bagaglio di "ricordi" e di "credenze" che derivano dalla sua esperienza.

Se un ragazzo viene malmenato e violentato ripetutamente da piccolo, avrà una sessualità compromessa indipendentemente da quello che vogliono dire le neuroscienze.

Forse c'é un fraintendimento.

Non ho capito "indipendentemente da ciò che dicono le neuroscienze". Non mi sembra di aver contraddetto il contenuto delle affermazioni di qualcuno o di aver detto che i traumi non siano importanti. Io dico solo che bisogna guardare a un'integrità. La sessualità è un'integrità, non è un fenomeno solo psicologico. Alterazioni neuroendocrine a seguito di traumi non le nego. E neanche alterazioni psicologiche. Dico solo che non sono oggetto esclusivo di studio della psicologia come fenomeno.

Poi il terapeuta può essere uno psicologo perché ha studiato la diagnostica e la terapia e il necessario da sapersi per trattare queste persone, ma non è la psicologia che "ha già descritto perché due individui cresciuti nelle stesse condizioni non diventano entrambi omosessuali".

jokerthewarrior

In tutti questi commenti sembra che, alla fine, tutti vadano a convergere quindi non capisco perché se ne continui a discutere in maniera tanto animata.

Le neuroscienze sono una cosa e la psicologia è un'altra ma non c'è nessun contrasto tra l'una e l'altra visto che gli stessi psicologi, ora come ora, studiano le neuroscienze nel loro percorso universitario (lo psicologo clinico con una laurea di Medicina alle spalle).

Io ho criticato Freud ma non per un suo modo di ragionare errato, piuttosto perché il suo ragionamento si è sviluppato in un'epoca diversa dalla nostra e, da allora, la psicologia si è evoluta così come l'ha fatto la neurofisiologia.

 

@@Kobol : la precisazione che hai fatto sulla necessità di motivare non tanto le origini della tua omosessualità ma il tuo modo di vivere la condizione di omosessuale era doverosa ed ha chiarito molti aspetti che prima non mi erano chiari (e per cui sono stato piuttosto critico

 

Se un ragazzo viene malmenato e violentato ripetutamente da piccolo, avrà una sessualità compromessa indipendentemente da quello che vogliono dire le neuroscienze.

 

Forse sarebbe più corretto dire che le neuroscienze non si sono ancora evolute a tal punto da spiegare le basi di fenomeni tanto complessi.

Edited by jokerthewarrior

@@jokerthewarrior scusa se faccio una pedante correzione e non me ne volere, ma no. Le neuroscienze non si occupano e non si occuperanno di come il pensiero di un individuo costruisce idee concetti e tutto il resto, alla stessa maniera per cui l'elettrico non si occupa del valore o contenuto di una qualunque base di dati.

 

Sono differenti livelli e differenti approcci, senza scendere su questioni più concettuali.

jokerthewarrior

@@korio , hai totalmente frainteso il senso di quanto ho detto. Voglio dire che servono entrambe, che uno psicologo moderno dovrebbe avere basi di neuroscienze, che sono branche che non possono escludersi a vicenda. Possiamo discutere tanto sullo sviluppo emotivo di un individuo ma le neuroscienze ti diranno che sicuramente il sistema limbico ne viene coinvolto, che le aree cerebrali che si attivano in presenza di uno stimolo positivo e di uno negativo sono diverse e che il riconoscimento di uno stimolo come positivo o negativo dipende dalla formazione e rimodellamento di sinapsi, che l'apprendimento di un ballo dipende da una attivazione sempre più precisa delle aree motorie e che le aree limbiche hanno un loro ruolo in questo facilitando l'apprendimento.

 

Tutto questo mette in discussione la psicologia? Assolutamente no, le due discipline convergono e, insieme, permettono di spiegare gli stessi fenomeni e di comprenderli appieno. Capire cosa accade a livello di sistema nervoso in corrispondenza di un evento traumatico sicuramente sarebbe un grande passo avanti per capire come la mente adatta se stessa in queste condizioni. E la psicologia non potrebbe farne tesoro per un'ulteriore progressione?

 

(il paragone dello psicologo al programmatore e dello scienziato all'elettricista non l'ho apprezzato tanto xD)

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