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[Sardina]


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I miei CO sono stai quasi tutti voluti e solo 2 sono stati involontari, ma non mi pento di nessuno di questi.

In ordine cronologico il primo in assoluto è stato a novembre 2011 ... dalla psicologa. BRRRR! Era un periodo della mia vita che ero molto giù ed ero molto confuso: non solo sull'orientamento sessuale, ma in generale su tutto. Il lavoro, la mia prospettiva di vita, i miei obiettivi, i miei desideri e infine (ma non per ultimo) la famiglia.

Erano diversi anni che provavo confusione sulle attrazioni: cercavo conoscenza, ma allo stesso tempo non cercavo nulla. Le vasche in centro o nei locali con gli amici (in modalità cane da punta) mi spiazzavano, e spesso si finiva col rimanere nello stesso locale per tutto l'inverno senza mai cercare altre soluzioni. Nel 2007 decisi di cambiare amicizie perchè "non uscivano dallo schema del pub" con la convinzione che potevo farmi altri amici, scegliendoli secondi determinate caratteristiche.

Dalla psicologa ci sono andato perchè in quei 4 anni di "allontanamento" non avevo fatto per niente progressi, anzi... Se prima riuscivo ad avvicinare qualunque persona anche solo per una scusa banale, verso la fine dei 4 anni neanche quello. Avevo perso l'autostima, e nel frattempo era salita la consapevolezza che cercavo una donna, ma desideravo un uomo. Stavo indossando una maschera talmente tanto perfetta che ci credevo pure io.

Le poche sedute (sono state 4, ma sono bastate li) mi hanno aiutato comunque a vedere oltre i problemi che pensavo avere e la psicologa mi ha messo a mio agio raccontandomi di storie simili di altre persone, senza però darmi nè nomi, nè dettagli che avrebbero potuto identificare quelle persone (e ci mancherebbe direi).

A gennaio, uscii dall'ultima seduta convinto di dare un colpo di spugna con un sapone bello aggressivo ad alcune parti del mio essere e della mia personalità inclcuso ovviamente l'attrazione sessuale e sentimentale. Cambiai alcuni modi di vedere le cose della vita, alcuni modi di vedermi e sentirmi. Questo mi ha permesso di arrivare al punto chiave.

Cosa voglio veramente dalla vita? Dove voglio arrivare?

Mentre riallacciavo i rapporti con i vecchi amici, che erano ancora li ad aspettarmi a braccia aperte (facendomi sentire ancora più stupido di quanto non mi sentissi già) stavo cercando anche di fare quel viaggio interiore che mi ha portato poi all'accettazione dell'essere gay.

Quel periodo è stato come il 3° minuto di cottura dei pop-corn nel microonde a 750W. Tanta roba stava scoppiettando e ogni volta mi sentivo sempre meglio, sempre più in controllo di me stesso, ma volevo delle conferme.

Le conferme arrivarono col metodo "battona" ovvero, meetic (proposto insistentemente dai miei genitori, e accettato solo per non sentirmelo più ripetere) e le altre chat e community gay che bene o male si conoscono.

Meetic rappresentava la prova dell'eterosessualità e le altre per il lato gay.

Con meetic il metodo battona non è servito, in quanto ho provato a frequentare una ragazza della zona per un mesetto chiamata D., ma era troppo appiccicata, troppo insistente. Ma in realtà sono le stesse cose che stiamo facendo io e il mio attuale moroso, con la differenza che con lei non desideravo che quel rapporto andasse avanti... non mi sentivo realizzato... e lei era un'ottima persona anche se non bellissima.

Con le altre chat e community è arrivata la conferma... le prime esperienze omosessuali mi hanno dato conferma che si, sono gay. E quando me lo sono detto mi sono sentito mooooolto meglio: un pezzo bello grosso di puzzle che è andato a posto. Una nota: sapevo da un bel pezzo di essere gay, ma non lo accettavo, lo vedevo come un problema per me, i miei genitori e la famiglia in genere. Ma quel momento mi ha liberato di tutti i pregiudizi e mi ha permesso d trovare quella pace interiore che da tanto ne avevo bisogno e che mi hanno portato a conoscere un nuovo me stesso.

 

 

Dopo questo periodo intenso (e riscrivendolo è stato un piacere ripercorrere in terza persona il percorso fatto) è seguito quello più tranquillo. Ok sono gay, e ora? E ora amici più stretti, parenti stretti e genitori dovranno sapere chi sono se già non lo pensano.

Il secondo CO è avvenuto proprio nel pub che anni addietro era la sede "ufficiale" del gruppo, verso mio cugino. Con lui ci sono cresciuto, abbiamo 2 anni di differenza e condividiamo quasi tutti gli interessi... a parte patata e banana :P Ad essere sincero è rimasto spiazzato, ma poi non ne abbiamo più parlato, e sinceramente va bene così.

 

Negli anni che sono stato "via" si erano aggiunti 2 ragazzi alla compagnia, che nel frattempo hanno battezzato il gruppo come "ficanever" ovvero uno strano culto (ironizzando) di quelli che si estranano ed evitano conoscenze feminili, sia per volontà propria o per fato.

 

Il terzo CO è venuto fuori sempre in quel pub, mentre si giocava a "Il Cervellone" quel gioco coi telecomandi che si vede nei locali. Eravamo in 4, nessuno degli altri 3 sapeva di me, ma il fato ha voluto che in quel gioco è apparsa una domanda che chiedeva di dare il numero di uomini che avevano un tatuaggio specifico in una qualunque parte del corpo. Gli uomoni della foto non erano proprio il mio genere, ma mentre ancora gli altri erano partiti con le battutine sul club "ficanever" io avevo già dato la risposta... esatta. -.-'

In quel momento non mi andava di fare il terzo CO, ma poi chel bastardo d'un Fato ci ha messo lo zampino. Eravamo tutti a piedi e avevamo 1 km da fare... e sempre il Fato, ha lasciato me e uno dei miei amici di nome M. (che era già il "prossimo" sulla lista dei CO O.o ) camminare su una strada da soli mentre gli altri 2 facevano la parallela.

In quel km tutto ha inizianto con me che mi faceno una grassa risata. Il suo sguardo "stupefatto" era eloquente: "Che c'hai da ridere?" Vuotai il sacco subito dicendo che mi faceva ridere il club dei ficanever e che molto probabilmente io ero il solo vero ficanever. Da quel giorno io e questo amico siamo scesi spesso nell'intimità reciproca: problemi familiari, salute, rapporti con le persone.... Il nostro legame è diventato molto più ferreo di quanto potessi immaginare.

 

Il quarto è avvenuto il giorno dopo... volevo farlo già da tempo, ma poi per cause di forza maggiore ho dovuto aspettare il momento giusto.

L'obiettivo era mia zia, la sorella di mia mamma. Sapevo che era aperta di mentalità, ma non avevo la certezza. Così un giorno l'ho buttata li chiedendo ai miei genitori e a questi zii di fare una pizzata in una pizzeria vicino a casa mia... e casa degli zii... la strategia era diabolica: i miei erano lontani da quel ristorante (io abito da solo da ormai 3 anni e mezzo) e quindi dovevano tornare a casa prima...

Il piano ha funzionato: sono rimasto da solo al ristorante, con mia zia e i suoi 2 figli che giocavano per i cavoli loro tra i tavoli.

Questo è stato uno dei CO più difficili. Ho vuotato il sacco dopo un po che cercavo di fare uscire le parole. La sua reazione è stata una grassa risata seguita da "E adesso voglio ridere con tua mamma! Adesso capisco perchè con D. nulla di fatto!" effettivamente era così. Parlammo per una mezzoretta, poi i bambini avevano sonno. Lei è tutt'ora quella persona che "in famiglia" mi permette di dialogare con più serenità.

 

 

Il quinto è avvento causalmente nello stesso pub (che ci volete fare, sarà destino) ma non era voluto. Mettete insieme uno che appassionato di spiritualità e cose del genere, insieme alla festa della birra, condita con la possibilità di bere dopo aver fatto service audio in quel locale per una band che suonava li quella sera, e otterrete la lingua che va da sola. Questo mio amico di nome S.G. (una delle new entry mentre ero via) è molto aperto di mentalità e non non mi stavo accorgendo di aprire un capitolo ella mia vita che avrebbe potuto anche rimanere più "privato". Li che parlava con un altro ragazzo c'era un'altro amico mio chiamato C. , che in quel momento era estraneo alla conversazione tra S.G. e la birra che parlava per me. Al momento di pagare e di andare via (molto tempo dopo) C. mi dice che ha sentito tutto di quello che parlavo con S.G.. Con entrambi il rapporto è divenuto più saldo, quasi come con M. .

Due piccioni con molte birre...

 

E ora, nella top ten dei CO più difficili, ecco a voi il numero 6: quello a mamma.

Questo, a differenza degli altri, ho cercato di aspettare veramente il periodo migliore: i miei 4 anni fa hanno avuto un momento di stallo e poco dopo mia mamma le era stata diagnosticata un cancro al seno, poi risolto con le vaarie cure pesanti come chemio e radioterapia.

Quello attuale (si parla di 2 mesi fa) era un periodo di ripresa dei miei, non volevo turbarli subito, ma poi in mezzo a quei 4-5 incontri che ho fatto, ho conosciuto il mio attuale moroso. I primi periodi con lui erano belli, ma lui era già dichiarato con parecchie persone, e stare con lui significava avvicinare il momento in cui i miei avrebbero sentito da altri le notizie.

In tutto questo tempo, quello che precede i CO, che li accompagna e quello prima di quello con mia madre, ho seguito storie e forum (tra cui questo) per sapere cosa aspettarmi. Da anni sapevo ormai che ero gay, ma non mi ero mai mosso per le paure scritte nella nota sopra.

Un giorno, con una scusa di un caffè o di un aperitivo chiamai mia mamma e le chiesi di vederci in un bar dove ha uno stanzino con 2 tavoli molto riservati. La conformazione da sola ti fa capire che quello è un posto per "affari privati".

In realtà il momento culmine del CO è scattato fuori quel bar: scesi dalla macchina e mentre ci avvicinavamo all'ingresso mia mamma volle sapere qualche dettaglio in più... io avevo usato al telefono una frase del tipo "vorrei parlarli delle mie relazioni sentimentali" o qualcosa del genere, e penso che qualche dubbio gli era giunto in quel momento. Quando mi ha chiesto dettagli mi ha spiazzato arrivando al dunque in un attimo di mia esitazione: "Ecco, io volevo dirti perchè con D. non è andata bene.. c'è una cosa in più..." . Passarono dei secondi in silenzio.... "Sei gay? Si."

La mezzora dopo l'abbiamo passata a parlare piuttosto trasparentemente dei miei ultimi anni escludendo i momenti sotto le coperte :P

Alla fine è scattato un lungo abbraccio reciproco, e la paura del CO con mio babbo invece era fondata...anche lei aveva forti dubbi di come l'avesse presa. Io mi facevo le pippe per mia mamma, che invece è stata da subito comprensiva, anche se poi mi ha detto che per digerire la cosa ci ha messo effettivamente qualche giorno... (che paragonato a chi non la digerisce o ci mette anni direi che è buono).

 

Il settimo è stato sponsorizzato da mamma: quello con obiettivo "babbo".

Non so come glielo abbia detto, so solo che il sabato subito successivo sono andato a mangiare da loro (come tutti i sabati) e in un momento che mio fratello non c'era sono usciti con le fatidiche parole "ti dobbiamo parlare".

Riassumendo, perchè la cosa è lunga, ho l'appoggio di tutti e due, esattamente come prima. L'unica nota negativa è che oltre che la domanda "sei sicuro", cercavano di convincermi a riprovare con meetic e vedere se era solo la D. che non mi andava bene.

Piccola nota: mia mamma mi aveva consigliato caldamente di non dire nulla delle mie relazioni a mio babbo: non conosco nessuno, nessuno sa di me, e mai stato con nessuno. Insomma, con lui dovevo fare quello che dice che è gay solo davanti alle foto porno -.-' Mi aveva messo in difficoltà così, ma ho seguito il consiglio.

Dopo 1 settimana ci siamo rivisti e gli ho detto che meetic non s'ha da fà.

L'argomento non è stato più tocccato per 2 mesi, e la voglia di abitare insieme col moroso aumenta, e la sua fretta pure. Io non ero pronto per rivelare tutto a babbino, volevo tempo. A sorpresa (mia e sua) ho vuotato il sacco sulla mia relazione attuale anche con babbo. Non l'ha presa bene...

seppure ha continuato ad essere presente in caso di necessità, per i giorni a seguire non mi salutava quando entravo, non mi guardava e non mi prestava attenzione quando parlavo.

Da quella volta con lui non ho più affrontato l'argomento, credo sia quello che "se non vedo la ferita, essa non sanguinerà".

Adesso con l'aiuto di mamma voglio scoprire se semplicemente non ci pensa o non ne vuole sapere proprio. In ogni caso rispetterò la sua volontà.

 

L'ottavo è venuto poco fa, mentre scrivevo... una mia vecchia amica abita al piano sotto al mio. Siccome suo babbo anni e anni fa lavorava proprio nell'ufficio dedicato alle residenze, convivenze, permessi etc etc ho chiesto a lei... quello che mi ha stupito che ne ho parlato talmente tanto naturale che sembrava stessi parlando di andare a fare la spesa.

Anche da parte sua ho avuto un ottimo riscontro... anzi, mi ha persino detto che il suo moroso (di cui non mi fidavo a parlare di questi argomenti) è totalmente a favore delle convivenze omosessuali (da noi non è ancora possibile fare il permesso di soggiorno per motivazioni sentimentali tra richiedenti del medesimo sesso, anche se la proposta di modifica della legge è passata ma ancora deve essere attuata).

 

 

Si chiude qui la carrellata dei miei CO. Tirando una somma direi che è tutto molto positivo.

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Cioè sei diventato peggio delle ziedde di paese che sparlano di tutto e di tutti, (le ziedde sono le vecchiette), hai fatto 9 CO se non sbaglio, e con le persone più "pericolose"; se si può dire, tuo padre, tua madre, poi tutto insieme....

Complimenti......

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E' come diceva qualcuno di voi... fatto il primo poi è tutto in discesa...

beh, quasi tutto, ma mi reputo molto, molto fortunato ad avere avuto quasi tutti così aperti... Anzi, ho approfittato di quello di oggi per chiarire anche col moroso di questa vicina da che parte sto.

In questo caso era quasi obbligato, dato che ogni tanto vedono entrare il mio moroso la sera tardi e uscire il giorno dopo.. insomma, basta un 2 + 2 a volte.

Però mi hanno confessato che se lo immaginavano, ma per rispetto della privacy non hanno mai detto nulla, e anche il fratello di questa ragazza è gay.

 

In questi mesi mi sono reso conto che anche nella mia piccola terra l'omosessualità è diffusa in proporzioni importanti e questo mi fa quasi piacere: l'unione fa la forza.

 

A Dicembre / Gennaio dovrebbe essere approvata la modifica alla legge sulle convivenze, vescovo permettendo...

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