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L'omosessualità nel 2019


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  • calvin2010

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  • akinori

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Bel post, e bel ragionamento, @Hinzelmann, con indicazione dei punti chiave del percorso

storico e psicologico.

 

Grazie! Detto da te...è un grosso complimento :cool:

 

Se devo immaginare un futuro, diciamo meno prossimo, oltre l'emancipazione

legale, una società nuova ma che in qualche modo raccolga ciò che la storia

mi suggerisce a livello di possibilità, direi questo. D'altronde mi pare poco

sensato immaginare una società uguale no? Magari la mia è una ipotesi

poco fantasiosa.

 

Mi sarebbe piaciuto leggere anche interventi fantasiosi su questa fase 2

ma vedo che c'è una scarsa propensione...in giro ( forse un eccesso di

cinismo o pessimismo? )

privateuniverse

Sempre nel 2019 sono ambientati alcuni film che trattano

(o almeno accennano) il tema dell'omosessualità: Blade

Runner e V per Vendetta.

 

"Blade Runner" un film che "accenna il tema dell'omosessualità"??

 

L'omofobo della classe non è mai il figaccione che se le fa tutte:

ma il secchioncello, il pretino, il ragazzetto grasso

 

Ma quando mai...

@@Krad77

@privateuniverse

 

E' solo un breve accenno, ma nella scena in cui Ford fa il test

alla tipa replicante le chiede la sua reazione allo sfogliare una

rivista e trovarci la foro di una donna nuda. E la tipa risponde

qualcosa tipo: "Il test è per vedere se sono una replicante o

una lesbica?"

Mi ha sempre dato fastidio.

Edited by calvin2010

Anch'io, quando ho visto il film a suo tempo, ho associato i replicanti all'omosessualità.

Ma non credo di essermi inventato io tale associazione. Quello che Calvin ricorda è un chiaro indizio della volontà del regista di

lasciar cadere il tema omosessuale, da cui deriverebbe una lettura implicita del film estendibile in questo senso. C'è anche

un altro indizio, il bacio che il replicante biondo dà al padre che l'ha creato prima di ucciderlo. I replicanti debbono conquistarsi la vita,

altrimenti muoiono (=non esistono), proprio come devono fare gli omosessuali; ia lotta contro i replicanti alluderebbe all'omofobia

intesa come volontà della società eterosessuale che gli omosessuali non esistano; gli umani "normali" sono gli

eterosessuali, e infatti l'eterosessualità trionfa nella scena finale del film (che originariamente non c'era). A questo punto ci sarebbe

tutto un discorso da fare sulla ragazza che invece è recuperabile, per dirla brutalmente, e che va nella tradizione classica del film

americano di genere "melodramma" che ha una tradizione ricchissima (Bette Davis è sempre stato un esempio della peccatrice, che

eventualmente si redime). Il tema della redenzione, della salvazione, magari attraverso la morte, è centrale in questa tradizione. Da un lato

ha funzione conservatrice, (la peccatrice muore, o si trasfigura), dall'altro rivela comunque la "coscienza infelice" di un ordine stabilito. E

cosa di più "infelice" del mondo scuro, piovoso e buio in cui vivono i "normali", di fronte ai replicanti che hanno un loro circuito basato

sul nascondersi?

  • 4 weeks later...

Quanta ingenua fiducia nelle "magnifiche sorti e progressive"! Non si tratta di essere cinici, ma realisti. Ci sarà di nuovo la fase medioevo, altro che fase 1, 2, discese e risalite, temo! Le invasioni barbariche sono già cominciate. Loro sono massa e contano solo sul loro numero che ci sopravanza. Sono milioni e milioni. Non hanno nulla da perdere. Hanno fame e sete. Pasolini lo aveva capito decenni fa.

Le urgenze politiche saranno il controllo dell'acqua e dell'energia. I problemi delle minoranze, che si pongono solo nelle società del benessere, non avranno nemmeno uno spazio dove collocarsi. Difficile pensare che le democrazie contemporanee riusciranno a gestire tutto questo. Dopo la globalizzazione si è affermato un potere sovranazionale e astratto, che controlla tutti i flussi immateriali di denaro, trasformato in sequenze binarie che ordinate secondo una precisa strategia possono mandare un paese in default. Con pochi click ti metto la Grecia in ginocchio...

Per il resto:

1) assolutamente "metafantascientifica" (nel senso di fantascienza della fantascienza), la lettura omosessuale di Blade Runner. I "replicanti" o meglio gli androidi non rappresentano gli omosessuali, sono semplicemente esseri viventi non organici ( a differenza dei cyborg sono completamente privi di parti organiche) evolventisi fino al punto di provare emozioni(come dimostra l'androide protagonista nella struggente scena finale diventata cult e poi stra-cult). Un tema squisitamente fantascientifico tratto dal romanzo di Philip K. Dick "Do Androids Dream of Electric Sheep?"

2) non è corretto parlare di bisessualità e di omosessualità in Grecia adoperando termini che si riferiscono a pratiche contemporanee. Perché l'omosessualità greca era pederastia, quindi circosctitta in spazi ben definiti (la palestra, per esempio) e in un'anagrafica spietata (con la prima barba l'adolescente perdeva ogno attrattiva erotica). infine era paidèia (aveva cioè una funzione fondamentalmente educativa). Mi sembra che sia difficile riscontrare questi elementi nell'omosessualità e nella bisessualità contemporanee.

3) sul rapporto fra Achille e Patroclo ci furono varie interpretazioni già nell'antichità. Oggi, dopo tanti secoli di esercizi intellettuali su quelli che sono, non dimentichiamolo, due personaggi mitici, quindi non reali, ma immaginari (e diventati simbolici per l'intellettualità omosessuale), dovremmo almeno evitare di mistificare il loro rapporto inscrivendolo nel registro dell'omosessualità greca classica, ovvero quella pederastica. Il loro eros più correttamente dovrebbe essere considerato di tipo "dorico", ovvero di tipo militaresco e non paideutico. Si fa grande confusione confusione quando si vogliono applicare ad Achille e Patroclo i ruoli di "erastes" o di "eromenos".

4) Freud non codificò l'eteronormatività con la psicoanalisi: l'eteronormatività esisteva già da molto prima, e non aveva bisogno di essere codificata perché è sempre stata scontata in quasi tutte le società civili. Anzi, Freud fu il primo a parlare della "perversità polimorfa" del bambino non ancora eteronormativizzato, quindi piuttosto decostruì le credenze eteronormative sulla naturalità dell'orientamento sessuale. Freud codificò semplicemente l'Edipo, il complesso dell'Occidente par excellence, e la scena del bacio al padre in Blade Runner, giusto per mantenere un filo, è una tipica scena edipica.

Fabio Castorino

Quanta ingenua fiducia nelle "magnifiche sorti e progressive"! Non si tratta di essere cinici, ma realisti. Ci sarà di nuovo la fase medioevo, altro che fase 1, 2, discese e risalite, temo! Le invasioni barbariche sono già cominciate. Loro sono massa e contano solo sul loro numero che ci sopravanza. Sono milioni e milioni. Non hanno nulla da perdere. Hanno fame e sete. Pasolini lo aveva capito decenni fa.

Le urgenze politiche saranno il controllo dell'acqua e dell'energia. I problemi delle minoranze, che si pongono solo nelle società del benessere, non avranno nemmeno uno spazio dove collocarsi. Difficile pensare che le democrazie contemporanee riusciranno a gestire tutto questo.

 

Se quello che dici è vero l'unico continente gay-friendly rimarrà l'America, perché l'Europa verrà invasa da milioni di persone provenienti da "continenti omofobi" (Asia e Africa), mentre in America si verifica una migrazione interna al continente (dal centro-sud latino al nord anglosassone). Per quanto in America Latina esista il "machismo", non lo si può certo paragonare al fanatismo omofobo africano o islamico, anzi ci sono paesi latinoamericani che hanno già legalizzato le unioni o addirittura i matrimoni gay e altri ne stanno discutendo. Quindi non credo che le migrazioni porteranno ad un peggioramento delle condizioni dei gay in Nordamerica, anzi già oggi negli USA i latinos, votando in maggioranza per i democratici, contribuiscono all'avanzamento dei diritti GLBT. D'altra parte si può sostenere che, almeno in una fase iniziale, anche in Europa gli immigrati, seppur di cultura patriarcale, tendono a votare più per i partiti di sinistra in quanto più antirazzisti e favorevoli ai migranti , facendo anche qui indirettamente avanzare i diritti dei gay.

Edited by Fabio Castorino

Dal 2000 ad oggi in molti paesi di entrambi i continenti si approvano leggi

quantomeno di decriminalizzazione dell'omosessualità, la tendenza in atto

non è verso il peggioramento ma verso il miglioramento, perchè la questione

omosessuale è inscritta nell'agenda della civilizzazione, dei diritti umani etc.

ovviamente è un cambiamento avversato e occorre quindi una pressione

di segno contrario che possa invece favorirlo.

 

E noi possiamo fare molto, ad esempio, grazie ad Obama:

 

 

Dopo la “minaccia” degli Stati Uniti di revocare gli aiuti finanziari, lo stato africano Malawi rivedrà il corpus di leggi contro l’omosessualità.

La Presidente Joyce Banda ha deciso infatti di abrogare le leggi contro gli omosessuali, suscitando tuttavia sia rabbia che soddisfazione all’interno

della popolazione africana. Il 'ravvedimento' è una conseguenza del monito del Presidente Usa Barack Obama in seguito ad uno spiacevole

caso pregresso che ha interessato proprio il Malawi: una coppia gay, Tiwonge Chimbalanga e Steven Monjeza, è stata condannata a 14 anni

di carcere per sodomia dopo aver tenuto una cerimonia di fidanzamento tradizionale.

In teoria ciò che dice @@akinori sarebbe possibile, ma in realtà i flussi migratori sono così relativamente bassi che al momento non vi sono fortunamente 'invasioni barbariche'.

 

Finché il flusso migratorio si mantiene entro dei margini relativamente bassi non credo ci sia pericolo, anzi l'immigrato potrebbe fungere persino da 'ambasciatore' per far conoscere realtà più civili e moderne alla sua comunità ad esempio quando torna nel suo paese d'origine durante le vacanze. Inoltre forse essendo forzato a vivere in una certa società dopo un po' di tempo viene obbligato a farsi andare bene certe regole per lui "assurde".

 

Questo ovviamente va bene in uno scenario ottimista e sicuramente per una certa percentuale, che non saprei calcolare, di immigrati. Tuttavia col tempo e per colpa di sgradevoli esperienze sono abbastanza contrario all'argomento dell'immigrazione. Penso che se un paese è pronto ad accoglierti tu dovresti quanto meno essergli riconoscenti e rispettare le sue regole ed invece vedo molto immigrati che sembrano non integrarsi. E quando parlo di immigrati mi riferisco indistintamente a qualsiasi immigrato che sia italiano, senegalese o americano. Ovviamente per qualità di civilizzazione e per esiguità di numeri l'immigrazione italiana non porta gli stessi effetti collaterali di un'immigrazione di massa senegalese. Un italiano non immigrato magari starà li a uscire solo con altri italiani della città, a prendere in giro i costumi locali, a mangiare pasta e pizza, ad avere quel suo fare così cafone e rumoroso e cercare di fare il furbetto ad ogni occasione[ Nessuna offesa per i presenti, ma questo è lo stereotipo medio che ho dell'italiano medio che vive all'estero (fortunamente non sono tutti così ;) ]. Logicamente questi effetti collaterali sono abbastanza irrisori e 'stupidi' e le differenze culturali e di civilizzazione sono molto sottili, ma per quel che riguarda le immigrazioni di popoli africani la differenza di cultura e civiltà e il numero dell'immigrazione può rendere le cose abbastanza problematiche. Ed è così che alcune zone diventano decadenti perché popolate da immigrati africani che spacciano, vendono cose contraffatte o riducono le case in catapecchie ed abitate da un sacco di persone. Per non parlare dei cinesi che distruggono i piccoli commerci di una volta senza integrarsi per nulla nella società, ma creandosene una parallela (con le loro banche, i propri avvocati e i loro cartelloni in cinese...boh!!) o delle zone latine dove non è raro che ogni settimana ci scappi di notte una coltellata o che dei fanatici di Cristo (MOLTO fanatici) urlino a squarciagola e cerchino di convertire a Cristo qualsiasi povero malcapitato vicino la piazza!

 

Il tema dell'immigrazione è un discorso abbastanza complesso, e a volte tristemente ingiusto, che è veramente difficile anche solo accenarlo qui su questo topic ed è per questo che credo sia meglio limitarmi a un paio di considerazioni concrete. Non ho mai subito episodi reali di omofobia in anni (giusto un paio di 'maricones', ma erano persino rivolti a dei nostri amici -.-!), ma l'unico tentativo di offesa reale che ho subito è stata da parte di un africano. A un certo punto cammino per la strada e questo qui grida "C'è un maricón!!!!!!!!!!!!AHAHAHHAH!Ma vi rendete conto??? un MARICón!!!!", io a denti strettissimi decidono di ignorarlo e fargli fare la figura del pazzo, ma la cosa mi colpí non poco. Non mi colpí l'insulto, ma il fattodi gridarlo cosí forte e con un tale ironia malvagia, ma soprattutto il fatto è che io non sono per nulla 'riconoscible' e camminavo da solo in quel momento e senza mio marito, quindi la cosa agghiacciante è che questo tizio mi avrà visto passeggiare mano nella mano o baciare mio marito ed in un certo senso mi aveva 'schedato' come la peggiore delle comari di paese! E' questo che trovai insultante e meschino, non certo il tentativo di insulto in sè, ma questo atteggiamento da "comare lapidatrice" da paesello non lo si riscontra nemmeno nei paeselli reali! Non è per l'omofobia in sè, ma per questo lato da comare che non appartiene per nulla alla cultura spagnola. Avrei potuto infierire facilmente, ma a denti stretti non l'ho fatto non ne valeva la pena (almeno questa volta), ma mi intristí molto notare che il divario culturare e civile esiste e i problemi che ne possono derivare sono reali.

Vorrei poi ricordare che il debito pubblico americano è nelle mani dei Cinesi e dei Giapponesi. Gli Stati Uniti d'America da tempo hanno dovuto rinunciare al ruolo di promotori e cani da guardia della globalizzazione. Il fenomeno è sfuggito loro di mano. I loro barbari sono i Messicani, che non mi sembrano molto gay friendly, avendo tipici problemi da terzo mondo (massa da sfamare e incivilire, ma non troppo - se no si ribella - ) sfruttata da una cricca oligarchica che si gode gli effetti positivi della globalizzazione. Andate a parlare dei diritti gay alla torma messicana che preme contro la frontiera e agli Americani che vivono lungo il confine geopolitico, ad esempio i Texani...

La struttura della società cinese e giapponese, di stampo confuciano, è fondamentalmente patriarcale. Da qualche millennio vengono educati al concetto che il vero uomo è l'etero che fa famiglia, ingravidando e generando prole. La loro posizione nei confronti dei diritti gay è l'indifferenza, (se se ne stanno buoni). Non sono omofobi, ma omoscettici. Eteronormativizzati. Il loro interesse è promuovere i diritti gay nei paesi occidentali, al limite, per avere dei vantaggi. Non certo nella loro etnia, che dal loro territorio si sta globalizzando...sapete, per esempio, che in Africa oggi non sono più gli Occidentali, ma i Cinesi a creare le infrastrutture, e quindi a colonizzare democraticamente?

Detto questo l'ottimismo della volontà è sempre utile. Se non altro perché consola dal pessimismo della ragione :-)

@akinori

 

I messicani barbari?

 

Lo sai vero che a Città del Messico il matrimonio gay è legge?

 

Gli immigrati messicani appena arrivati negli USA saranno anche più omofobi

della media degli americani ma i loro figli sono americani a tutti gli effetti e i

sondaggi sulle loro attitudini verso i gay variano da leggermente più conservatori

a leggermente più liberali della media.

Quindi niente invasioni barbariche dal Messico.

Beh ma akinori è un "apocalittico", fosse stato wasp

chissà cosa avrebbe pensato degli immigrati italiani

ai tempi di Al Capone XD

 

C'è un problema Africa, soprattutto se l'Africa viene

abbandonata agli Imam wahabiti pagati dall'Arabia

Saudita o alle missioni cattoliche o evangeliche.

 

Cioè ad agenzie culturali omofobiche, che certo niente

fanno per sradicare l'omofobia e molto per vellicarla

 

Per carità gli Africani ci mettono del loro, nessun anglicano

inglese direbbe le cose che dice un anglicano in Uganda.

E già cogli anglicani si può sperare in una pressione confessionale

che certo neoevangelici, cattolici ed islamici non faranno mai.

 

Ma come l'esempio di Obama dimostra è un problema di

canalizzazione dei fondi economici ( che poi vogliono dire

scuole, ospedali etc. non solo chiese e moschee )

Io non ne farei un discorso prevalente sulla potenza economica. La cina è potente, ma non ha 'carisma' ed ha una scarsissima influenza culturale. Per quanto possano "comprarci" guarderanno sempre con invidia il fatto di non essere 'occidentali', di non avere i nostri costumi, il nostro umorismo, la nostra cultura e tutti quegli elementi che rendono il mondo occidentale abbastanza invidiabile. Per rendersene conto basta ipotizzare un giochino, provate a pensare quanti occidentali vorebbero imparare il cinese e sognare di vivere in Cina e quanti cinesi invece vorrebbero parlare inglese e vivere in USA o in Europa. Io sono appassionato delle culture orientali, ma riconosco che sono un po' retrograde,"fuori dal Mondo" e poco "accoglienti" verso gli stranieri e la mia passione verso questo culture è rimasta superficiale.

 

L'immigrazione cinese è bestiale, ma credo che rompa le scatole solo a livello economico e non a livello sociale. A farne le spese dei negozietti cinesi alla fine sono i piccoli poveri commercianti locali colpevoli di non essersi adeguati alle crudeli leggi di mercato, ma per il resto gli immigrati cinesi sembrano vivere in un loro micro-Mondo e a livello sociale sono praticamente invisibili. Si fanno abbastanza i cavoli loro insomma!

 

Nulla a che vedere con il marocchino che ti chiama "Hola amigo!!" o che prova a fare il simpatico in tutti modi in modo invadente, capisco che è la cultura del suo paese e lo fa (forse) in buona fede, ma questa confidenza 'primitiva' mi dà ai nervi e la trovo fuoriluogo. Oppure nulla a che vedere con le latine velociraptor che ti fregano il posto in metro o i latini che mettono la musica a palla o chiacchierano e scherzano in modo selvaggio senza alcun rispetto per i passeggeri. Sono ancora una volta esempi "stupidissimi", ma che danno l'idea che qualche comportamento fastidioso a volte certi immigrati lo portano con sé.

 

 

I messicani barbari?Possibile. La cultura messicana è fatta di contrasti molto netti, da un lato gente molto aperta e buonissima, ma dall'altro lato gente molto primitiva e barbara. Tuttavia è inutile farne di tutta un'erba un fascio, sarebbe ingiusto e stupido, ma posso solo sbilanciarmi sul fatto che il Messico è un paese abbastanza pericoloso e con grandi problemi al suo interno. Il matrimonio gay in México DF è una goccia nel deserto, ma dimostra ben poco considerando che l'altra parte del Messico è in genere MOLTO omofoba e soprattutto molto machista.

Fabio Castorino

Alla Convention democratica di Charlotte ha parlato il sindaco di non mi ricordo quale città del Texas, che è di origine messicana ed è considerato uno dei politici latini emergenti della politica americana, ed ha parlato anche a favore dei matrimoni gay, ponendosi quindi su posizioni molto più progressiste rispetto alla maggioranza dei politici texani "anglosassoni".

@akinori

 

I messicani barbari?

 

Lo sai vero che a Città del Messico il matrimonio gay è legge?

 

Gli immigrati messicani appena arrivati negli USA saranno anche più omofobi

della media degli americani ma i loro figli sono americani a tutti gli effetti e i

sondaggi sulle loro attitudini verso i gay variano da leggermente più conservatori

a leggermente più liberali della media.

Quindi niente invasioni barbariche dal Messico.

 

A Città del Messico i matrimoni omosessuali sono stati approvati, sì. Ma suscitando la reazione risentita della maggioranza della popolazione messicana, che resta machista e di cultura cattolica. Città del Messico è solo un distretto federale degli Stati Uniti del Messico, che sono composti da altri trentuno stati nei quali due gay se lo sognano di sposarsi.

Gli stessi messicani che crescono negli Stati Uniti non è detto che ipso facto diventino non omofobi, perché anche negli Stati Uniti alcuni stati sono favorevoli agli omosessuali, altri sono alquanto omofobi.

 

 

 

I messicani barbari?Possibile. La cultura messicana è fatta di contrasti molto netti, da un lato gente molto aperta e buonissima, ma dall'altro lato gente molto primitiva e barbara. Tuttavia è inutile farne di tutta un'erba un fascio, sarebbe ingiusto e stupido, ma posso solo sbilanciarmi sul fatto che il Messico è un paese abbastanza pericoloso e con grandi problemi al suo interno. Il matrimonio gay in México DF è una goccia nel deserto, ma dimostra ben poco considerando che l'altra parte del Messico è in genere MOLTO omofoba e soprattutto molto machista.

 

Esatto. E poi l'esempio della California dovrebbe far riflettere sul fatto che i matrimoni gay possono essere approvati in un primo momento, ma poi la legislazione può tornare anche indietro sui suoi passi. Figuriamoci in un paese cattolico come il Messico, dove già aveva suscitato parecchie perplessità la legge sull'aborto, prima di quella sull'approvazione dei matrimoni gay!

Beh ma akinori è un "apocalittico", fosse stato wasp

chissà cosa avrebbe pensato degli immigrati italiani

ai tempi di Al Capone XD

 

 

Il fenomeno dell'immigrazione italiana non è minimamente paragonabile alle invasioni globali attiali. Il contesto economico è completamente diverso rispetto a quello del secolo scorso, dopo la globalizzazione. Lo scenario geopolitico sta subendo profonde trasformazioni, soprattutto a causa del risveglio asiatico. Siamo tanti, con sempre meno risorse e nessuno stato ha più la possibilità di fare da guardiano del mondo. Il problema non è la multiculturalità, il problema è la sopravvivenza.

Alla Convention democratica di Charlotte ha parlato il sindaco di non mi ricordo quale città del Texas, che è di origine messicana ed è considerato uno dei politici latini emergenti della politica americana, ed ha parlato anche a favore dei matrimoni gay, ponendosi quindi su posizioni molto più progressiste rispetto alla maggioranza dei politici texani "anglosassoni".

 

Questa osservazione è del tutto corretta, si pone il problema inverso semmai

quello dei repubblicani che, per pregiudizio xenofobo, rischiano di farsi sfuggire

un bacino potenziale di voti che potrebbero essere anche conservatori ( come

han già fatto con italoamericani, ebrei e irlandesi: democratici e poi adesivi

rispetto alla svolta sui diritti civili e persi dai repubblicani in partenza )

 

Può essere che la situazione cambi, ovviamente, con lo sfumare della campagna

"terroristica" sull'invasione barbarica ( per ragioni opposte cioè a quanto erroneamente

prospetta akinori ) se i Repubblicani con spirito pragmatico si ravvedono.

 

In effetti se fra il 1995 ed il 2000 sono immigrati negli States 3.000.000 di Messicani

fra il 2005 ed il 2010 il flusso si è ridotto ad 1,4 milioni ed attualmente è pari al flusso in

uscita dagli USA verso il Messico.

 

Attualmente fra legali ed illegali i Messicani negli USA sono stimati in 12.000.000 ( 4% )

meno dei 18.000.000 di italo americani pari al 6% della popolazione totale. E' possibile

che in prospettiva i Messicani tornino ad aumentare e superino gli italiani, ma considerato

il crollo del tasso di natalità in Messico, ragionevolmente il fenomeno sarà molto graduale

Fabio Castorino

Può essere che la situazione cambi, ovviamente, con lo sfumare della campagna

"terroristica" sull'invasione barbarica ( per ragioni opposte cioè a quanto erroneamente

prospetta akinori ) se i Repubblicani con spirito pragmatico si ravvedono.

 

Se i Repubblicani adottassero uno "spirito pragmatico" probabilmente cambierebbe la loro posizione anche sui diritti dei gay.

Non condivido le posizioni di Almadel per il semplice fatto che la mia esperienza di vita vissuta mi ha testimoniato altro negli anni.

Tutti quelli che al liceo erano apertamente omofobi col passare del tempo si sono rivelati omosessuali piu' o meno irrisolti. L'omofobia nasce dal rifiuto della propria componente omosessuale. Si interiorizza l'omofobia per le pressioni familiari e sociali che spesso si appellano pretestuosamente alla religione o al sistema sociale dei valori condivisi.

 

Un ragazzino eterosessuale non ha alcuna ragione di essere omofobo, che abbia la fidanzatina o meno.

Sarà il corso della storia, al limite, a stabilire se sia erronea la mia prospettiva, o quella di Hinzelmann, la palla di cristallo qui non ce l'ha nessuno :-)

 

Un dato di fatto è questo: nell'agenda politica occidentale le priorità sono la crisi economica mondiale, l'accaparramento e la gestione delle risorse (fra non molto l'acqua diventerà più importante del petrolio, e all'acqua non può rinunciare nessun essere vivente, a prescindere o meno dallo sviluppo economico), il problema ambientale.

 

Ci sarà probabilmente un'oligarchia sovranazionale che si occuperà di risolvere il tutto (secondo i suoi interessi, naturalmente). Del tipo di quella che ha imposto all'Italia la cura di cavallo Monti - ma ancora "più internazionale" - con la scusa che la politica ha fallito e occorrono dei supertecnici (e non cisarà nessun modo di opporsi perchè la politica ha fallito davvero). Nessun complotto, semplicemente la legge del più forte. La seconda fase sarà quella della centralizzazione della globalizzazione.

 

In tutto questo, al di là dell'omofobia che non sarà mai possibile estirpare completamente (su questo concordo con almadell), i diritti gay passeranno semplicemente in secondo piano. Ovviamente se ne continuerà a parlare sempre, ma solo perchè sotto le elzioni qualche furbo demagogo, politico o "tecnico" che sia, cercherà di strumentalizzarli in questi ultimi sussulti di parvenza democratica delle nazioni.

 

Del resto, quello dell'Italia è un caso da manuale: decenni di promesse, senza mai ottenere nulla di concreto. C'è stata più considerazione del passato, è vero, soprattutto sui media, perchè i gay sono diventati un target commerciale importante (come fra poco lo saranno gli immigrati, che per questo avranno possibilità più civili di esistenza sempre in maggior numero). Ma temo che siamo alla fine dell' epoca dei grandi consumi voluttuari, e il target gay aveva occupato un posto di rilievo proprio in questo settore. Adesso sarà di nuovo il necessario ad essere importante, non più il superfluo. E questo necessario dovremmo spartirlo con tantissima gente che vorrà diventare italiana, europea, americana, solo per sopravvivere.

Invece i diritti dei gay saranno sempre di primaria importanza, perche' fanno parte dell'idea economica e sociale che si ha della societa' nel suo complesso.

 

Senza dimenticare che il voto dei gay sara' sempre determinante nei paesi piu' evoluti.

 

Scopro che in questo forum ci sono molti dalemiani...

Probabilmente nella sfera di cristallo akinori

vede una invasione marziana della luna nel

2060 XD

 

Comunque l'invasione messicana - oggi- nei

fatti non c'è neanche nei numeri, il resto potrebbe

essere anche discutibile, ma i fatti no.

Dopo aver letto i post di @@akinori ci ho ripensato ed ora credo

che nel 2059 i gay dovranno andare a vivere sulla Luna.

Meglio se cominciamo ad attrezzarci!

 

Magari potessimo andare sulla luna: :-) ormai non ci sono nemmeno più i soldi per esplorazioni spaziali,

figurati se ci sono per colonizzare aree extraterrestri, come negli ambiziosi programmi americani di qualche lustro fa!

Saremo costretti a contenderci un tozzo di pane e un po' d'acqua con milioni di persone

già abituate a vivere sotto la soglia della sopravvivenza, mentre noi proveniamo dalla società del benessere (che stiamo perdendo).

Facile capire chi soccomberà.

,

 

Probabilmente nella sfera di cristallo akinori

vede una invasione marziana della luna nel

2060 XD

 

Comunque l'invasione messicana - oggi- nei

fatti non c'è neanche nei numeri, il resto potrebbe

essere anche discutibile, ma i fatti no.

 

Altro che marziani che invadono la luna, gli "extraterrestri" sono già qua, sono fra di noi e fanno parte della nostra comunità :-)

Un'onda calma che lentamente ci sommergerà. Ci sarà l'uguaglianza, ma il livello di vita sarà uniforme per tutti, verso il basso.

Ci sarà una neosovietizzazione, ma senza rivoluzione proletaria: vivremo più o meno come vivevano nell'ex Unione Sovietica qualche decennio fa.

solo che saremo multiculturali: nella stessa favela slavi, africani, cinesi, rom a litigare per gli allacciamenti abusivi e a dividerci quel tozzo di pane che il sistema cercherà sempre di garantirci per evitare la rivolta sociale. Il costo della democrazia lo stanno facendo pagare alla classe media

I pochi ricchi vivranno nelle loro torri dorate, e li vedremo solo dentro i loro elicotteri, con i quali si sposteranno per non passare attraverso le pericolose barccopoli dove sarà confinata la gente comune. E nei loro salotti si vanteranno con quelli del proprio censo di aver realizzato la democrazia mondiale e la globalizzazione culturale. Magari metteranno un africano a fare il presidentte del consiglio, mentre i tecnici dietro le quinte troveranno il modo di salvare i grandi capitali.

Un contesto socioeconomico del genere non mi sembra molto gay-friendly.

La sottovalutazione del problema dell'immigrazione, l'incapacità di affrontarlo in modo adeguato, ennesimo fallimento della politica, specialmente europea, comincia a mostrare il suo esito disastroso. Naturalmente se ne rende conto chiunque viva in un contesto sociale reale,

Se ragioniamo con la mentalità del "gruppo", la visione appare notevolmente distorta. E' innegabile che in Italia, per esempio, Il costo della vita sia aumentato che il nostro tenore di vita diminuisca sempre di più, che il tessuto sociale si sia disgregato. Chiunque lavori e con il suo lavoro deve pagare affitto, acqua, luce, gas, se ne rende conto. Se poi uno non ha di queste "esigenze" , be', fortunato lui! Temo però che non abbia gli strumenti e la possibilità di mostrare quello che realmente sta accadendo. E i più tacciono, con l'appoggio dei media, per non creare panico nella massa, che potrebbe essere ancora più pericoloso.

Secondo me non sei abbastanza aggiornato su cosa stia succedendo negli USA..

Secondo me invece è aggiornato. Se Obama vincesse le elezioni vincerebbe anche il matrimonio gay. E spero che vinca Obama perché credo che manterrà le promesse.

 

Comunque nel 2019 credo che la situazione non sarà cambiata tanto. Sicuramente in tema di diritti si saranno fatti diversi passi avanti, a partire dalla Francia (dove Holland ora sta per istituire i matrimoni gay) fino all'Italia dove probabilmente avremo le civil partnership e non i matrimoni (a causa dei politici bigotti). Però se dovesse vincere Vendola avremmo sicuramente anche i matrimoni.

Comunque anche se nel 2040 ci fossero i matrimoni gay in tutti gli stati del mondo credo che ci sarebbe comunque l'omofobia (anche se forse un po' meno). E' una cosa storica. L'unica cosa che dovrebbe diminuire drasticamente il problema dell'omofobia sarebbe un educazione diversa dei figli da parte dei genitori. Se i genitori non crescessero i figli indirizzandoli verso l'eterosessualità e presentandogli essa come una cosa positiva e più normale dell'omosessualità l'omofobia ci sarebbe molto meno. Se un bambino cresce sin da piccolo sapendo che in futuro potrebbe essere gay e che non fa differenza non credo che arrivato a 14 anni se sarà etero giudicherà chi ha una diversa sessualità

Edited by Lor24

Nel 2040 la situazione non sarà così tragica. In 10 anni il quadro dell'omosessualità spagnola si è rovesciato nettamente, dubito altamente che in 30 anni non possa che migliorare a livelli a me immaginabili. Una tipica frase del mio matrimonio tra gli invitati era "chi l'avrebbe detto 10 anni fa...". Il troppo pessimismo deriva forse da un quadro sociale italiano terribilmente omofobo ed è questo magari che spinge alcuni a non farsi troppe aspettative sul futuro, ma pensateci bene l'Italia in 10 non sarà avanzata tantissimo come altri paesi, ma parlare di matrimoni o unioni civili in una campagna elettorale era pura fantascienza. I cambiamenti sociali sono inevitabili.

 

Gli omosessuali sono sempre esistiti, ma ciò che ha cambiato a mio parere le sorti dell'accettazione dell'omosessualità è stato Internet. Solo i gay "super-evidenti" erano praticamente costretti a vivere allo scoperto, mentre i piu o meno "insospettabili" potevano e praticamente dovevano vivere una vita da repressi. Quei "repressi" costituivano comunque la maggior parte (a mio modo di vedere le cose) della realtà gay, realtà che è potuta uscire allo scoperto i primi tempi grazie alla forza di Internet. Lì si è visto che c'erano più gay di quanto si immaginasse e a poco poco la gente avrà detto "Ma a chi me lo fa fare di non godermi la vita?". Dal godersi la vita a lottare per una piena dignità e diritti il passo è stato breve. Internet a mio parere è stata la scintilla fondamentale e decisiva per la lotta gay. Fortunatamente oggi la cosa si sta normalizzando così tanto che non c'è bisogno nemmeno di Internet per far accettare a un gay la sua omosessualità, basti pensare ai giovani che a 14 o 15 anni hanno già le idee abbastanza decise :)

Non mi fiderei troppo di internet come strumento di nuova democrazia. Basta aumentare i costi di accesso per trasformare internet in una oligarchia e distinguere tra chi può permettersela e chi no. Una universal tax solo per accedere alla rete, al netto dei costi del consumo energetico...

 

Il petrolio insegna: chi controlla le fonti di energia e l'accesso ad essa, controlla il mondo. Sembra che qui nessuno abbia visto "Thrive", il documentario del rampollo della Procter & Gamble. Ci sono poche grandi famiglie americane che controllanoda più di un secolo il mondo grazie alla dipendenza indotta dal petrolio. Scommettiamo che sarnno le stesse famiglie a gestire la fase 2 della globalizzazione?

 

Il problema: è possibile uscire dalla dipendenza dal petrolio? Perché solo così il mondo sarà libero, e ci sarà spazio per i diritti di tutti.

Che fantasia! :blink:

 

Personalmente lascerei perdere questi scenari apocalittici o complottistici, il futuro dell'umanità è stato, da sempre, abbastanza imprevedibile quindi figurati se credo che tra 50 anni il petrolio e internet saranno così importanti. Ci sarà sicuramente un nuovo modo di usufruire di Internet e il petrolio non è detto che continuerà ad essere così importante.

 

Immaginando pure che si avveri il tuo scenario ormai l'omosessualità è stata sdoganata e se vogliamo dirlo in chiave LGBT è "uscita dall'armadio". Ad alcune società costerà più fatica e tempo per sconfiggere l'omofobia ed ottenere pieni diritti civili per i gay, ma è un cambio ed un'evoluzione che non si può più fermare.

@Ilromantico, sarà anche così ma ne ho viste troppe e non me la sento di essere ottimista. La storia è fatta di corsi e di ricorsi, si va avnti e si va indietro, i diritti si possono concedere e anche levare (vedi quello che è successo in California, io non me lo sarei mai aspettato che in America dove non c'è nemmeno il papa prima concedevano i matrimoni gay e poi non li concedevano più. fra un'elezione e l'altra....ma è successo!)

Credo che l'omofobia ci sarà sempre, ma per altri motivi rispetto a chi ha già esptresso questa opinione: Girard ha dimostrato che la società si fonda sulla violenza e che il capro espiatorio ha sempre funzionato bene per dare sfogo a questa violenza connaturata all'essere umano. I gay, come tutti i "diversi" dalla norma etero wasp (extracomunitari, sint, rom, diversamente abili eccetera) sono le vittime ideali perchè semplicemente sono delle minoranze.

La maggioranza è però eterodiretta da un'oligarchia che la strumentalizza per dominarla, offrendole il capro espiatorio come specchio per le allodole di tutti i problemi che affliggono la società . problemi che questa stessa oligarchia ha provocato.

 

Nessun complotto, solo la realtà. fai una ricerca su internet e vedi a quali famiglie fanno capo le multinazionali del petrolio o dei farmaci.

La tecnologia per liberarci dalla dipendenza dal petrolio esiste, ma questi "signori" al petrolio non ci rinuceranno mai, perché guadagnano cifre astronomiche che non sono disposti a perdere, grazie ai loro monopoli.E soprattutto perchè grazie al petrolio, possono condizionare la politica mondiale. Il razzismo, l'omofobia, le esportazioni di democrazia, le guerre fra poveri sono tutti mezzi che sapientemente adoperano questi oligarchi, con la vecchia logica del divide et impera.

 

Internet è semplicemente un mass media, come gli altri. Non è difficile imbavagliarla, volendo (vedi la censura in Cina). Tutto dipende dai governi.

Edited by akinori

Io non ci credo proprio a questi pochi eletti che controllano il Mondo. Su Internet è pieno di gente ossessionata coi complotti e che il Mondo sia davvero un film colossal sci-fi di un Mondo dominato dalla case farmaceutiche, dai potenti e dal petrolio. Se davvero ci fossero dei cattivoni omofobi che controllano tutto nella società mi domando come nonostante ciò la società riesca ad evolversi :)

 

Gli USA a mio personale giudizio non sono simbolo di nulla e lì la questione è più complicata e difficile di quanto possa apparire. C'è lo scoglio della Costituzione, una popolazione divisa tra super liberali e super bigotti (un problema non da poco!) ed il fatto che per quanto uno Stato possa farsi i cavoli propri ed approvare i matrimoni ci sarà sempre il rischio di ritornare indietro se gli altri Stati la pensano diversamente. In soldoni non bastano 4-5 Stati paradiso degli USA per vincere la battaglia dei diritti gay in USA, devono mettersi TUTTI d'accordo (o almeno la maggior parte) per far evolvere anche quegli Stati che sono abbastanza retrogradi e finiscono per essere una spina nel fianco per gli Stati più liberali. Prova a immaginarti una macro-nazione federale costituita dall'attuale Spagna e dall'attuale Italia. Lo stato federale italiano finirebbe per mettere i bastoni nelle ruote alle sudate evoluzioni sociali della Spagna in quanto di fatto sarebbero comunque un unico Stato (fortunatamente non è così :D).

 

In realtà penso che sia più utile osservare quello che succederà in Europa per capire se effettivamente si può tornare indietro o no. La prova del 9 mi riguarderà da vicino e sarà costituita dalla sentenza del tribunale costituzionale spagnolo sul matrimonio igualitario, sentenza che dovrebbe uscire tra pochi giorni. Non voglio portarmi sfiga, ma sono passati 7 anni dall'approvazione del matrimonio igualitario e pure se volessero sarebbe abbastanza complicato tornare indietro, difatti pare che il PP (partito al comando di destra) dopo tanti anni si sia "pentito" del ricorso al tribunale e si augura che dichiari la legge costituzionale. Qualcuno del partito col tempo ha cambiato idea in questi anni, ma il "pentimento" deriva da una scelta di comodità visto che modificare la legge del matrimonio igualitario potrebbe essere un vero e proprio inferno. Se per loro sarebbe facilissimo modificare il contratto matrimoniale delle coppie gay che non hanno figli (e anche qui ho i miei dubbi..immaginati i ricorsi!), sarebbe un inferno per chi ha figli adottati, acquisiti da un precedente matrimonio o avuti tramite un vente in affitto (è illegale in Spagna, ma se lo fai in altri paesi poi farti riconoscere come genitore e siete di fatto entrambi i genitori). C'è da dire che le coppie con figli sono davvero pochissime, ma ormai ci sono e sarebbe un crimine sciogliere queste famiglie. La felicità dei bambini che hanno 2 padri o 2 madri difficilmente potranno toccarla, ormai per quei bambini quella è la loro famiglia.

 

Inoltre in UK e Francia si stanno evolvendo a favore dei matrimoni gay quindi direi che ci si sta evoluzionando e non andando indietro.

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