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Siete favorevoli o contrari all'aborto?


Favorevoli all'aborto?  

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  1. 1. Aborto: contrari o favorevoli?

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Anche io non abortirei mai,

forse nel caso di malattie gravi del feto

(perché la vita è un dono e non una condanna).

 

Io ho aiutato ad abortire un'amica stuprata.

Mi sembrava una cosa giusta sul momento,

ma tornassi indietro la farei pensare di più.

(In realtà aveva ANCHE dei probolemi all'utero

e secondo la ginecologa avrebbe abortito

spontaneamente al quarto mese, ma ora non possiamo saperlo)

 

Noi maschi siamo un genere bellissimo e abbiamo fatto cose mirabili,

ma non possiamo che essere ridicoli quando ci impicciamo di questi fatti.

Beh, con tutte le elucubrazioni possibili non capiremmo mai cosa possa mai significare.. sia l'essere incinta che l'abortire..

In ogni caso, anche se lontano dal capirlo, la libertà di scegliere cosa fare della propria vita e del proprio corpo posso comprenderla.

Per questo se avessi accanto una donna che non volesse nostro figlio, pur contrario quanto possa essere e nonostante sia "mio", la decisione, i rischi, i rimpianti sono cose che solo lei può valutare e comprendere..

Mi va bene così com'è la legge 194 che lascia libertà di decisione alla donna.

 

Allo stesso tempo la integrerei con una maggiore libertà sulla diagnosi preimpianto, perchè non mi sembra sensato non lasciare la possibilità alla donna di fare la diagnosi preimpianto ma permetterle poi di poter abortire.

Io sono favorevole.

 

Trovo però difficile giustificare la mia posizione in modo inattacabile.

Possiamo ammettere l'aborto solo se poniamo che l'embrione sia una non-vita, o una vita con meno valore della nostra.

Come facciamo a giustificarlo? Se lo spieghiamo dicendo che, per esempio, l'embrione non pensa,

non ha contatto col mondo esterno né relazioni con gli altri, finisce che in questa categoria rientreranno

non solo gli embrioni, ma anche chi ha una disabilità psichica gravissima.

 

Ciò aprirebbe il problema: "perché l'embrione si può uccidere, e loro invece no?"

 

Se qualcuno trova una giustificazione filosofica efficace, mi faccia sapere ^^

Da cristiana mi verrebbe da dire contraria, ma sarebbe al dir poco assurdo e crudere costringere una ragazza/ragazzina/donna a portare avanti una gravidanza che non vuole. Insomma, è una decisione su cui nessuno dovrebbe mettere bocca.

E credo che gli uomini non dovrebbero aver opinione in merito.

Assolutamente favorevole, fare un'aborto non è una decisione facile da prendere, spero di non dover farlo mai, ma per me un feto non è un essere umano, nemmeno per la legge è cosi, infatti uccidere una donna in stato di gravidanza non è la stessa cosa che uccidere due persone.

favorevole a che la donna sia libera di scegliere cosa fare. In particolari casi, come malattie gravi del futuro nascituro, la vita sarà un enorme peso. E il problema che si porrà sarà: una volta venuti a mancare i genitori, chi se ne prenderà cura e chi vorrà star loro vicino?

è una brutta domanda, ma purtroppo ne ho dimostrazione nel paese dove vivo..

Io sono favorevole.

 

Trovo però difficile giustificare la mia posizione in modo inattacabile.

Possiamo ammettere l'aborto solo se poniamo che l'embrione sia una non-vita, o una vita con meno valore della nostra.

Come facciamo a giustificarlo? Se lo spieghiamo dicendo che, per esempio, l'embrione non pensa,

non ha contatto col mondo esterno né relazioni con gli altri, finisce che in questa categoria rientreranno

non solo gli embrioni, ma anche chi ha una disabilità psichica gravissima.

 

Ciò aprirebbe il problema: "perché l'embrione si può uccidere, e loro invece no?"

 

Se qualcuno trova una giustificazione filosofica efficace, mi faccia sapere ^^

 

basta rovesciare il principio che utilizziamo per identificare la morte.

 

Noi diciamo che lo stato di morte si ha con la morte cerebrale cioè quando c'è un encefalogramma piatto e non c'è più alcuna attività cerebrale.

 

Se noi ribaltiamo questo principio allora possiamo dire che finchè non c'è alcuna attività cerebrale la vita ancora non è iniziata, infatti la possibilità di abortire si ha nei primi mesi di gravidanza quando ancora non c'è alcuna attività cerebrale.

 

Per altro chi ha una disabilità psichica ha cmq un'attività cerebrale, qui si sta parlando della completa assenza di un'attività cerebrale.

Il discorso di Penna è errato in partenza: l'essere vivente i cui diritti devono valere dev'essere la donna, prima di tutto, perché già è nata, quindi che l'embrione sia una persona o meno è del tutto secondario.

 

Costringere qualcuno a portare avanti una gravidanza indesiderata è a tutti gli effetti come costringere qualcuno a donare un organo, solo che è molto peggio, perché non dura solo un pomeriggio ma dura nove mesi.

 

Ognuno decide per sè, comunque, l'importante è non decidere del corpo altrui.

Sono favorevole al fatto che una donna possa decidere di abortire ed è giusto che ci sia una legge in merito che permette di farlo. La scelta, ovviamente, dipende dalla persona e dalla sue idee in merito. L'importante però è che sia data la possibilità di scegliere da parte dello Stato. Spetta poi al singolo individuo scegliere se fare una scelta nell'una o nell'altra direzione. Ed auspicherei questa possibilità di scelta anche in altri ambiti, come ad esempio l'eutanasia. Sarà poi la persona a decidere secondo la propria coscienza se "usufruire", scusate il brutto termine, o meno di questa possibilità.

Sono favorevole alla libertà di scelta, anche se credo che abortirei solo in casi estremi (tipo: mi dicono che mio figlio è acefalo o con un'altra lesione gravissima).

 

 

Io in realtà il discorso di penna lo vedo in maniera molto più cinica e materialista.

Per me l'uomo è come ogni altro essere vivente. Se io essere umano mi sento in diritto di far vivere delle bestie in condizioni atroci per poi macellarle quando magari sono ancora vive (mi riferisco ad alcuni fatti di cronaca, anche se non credo siano molti gli allevamenti rispettosi degli animali; oltrettutto i mammiferi sono molto simili a noi) perchè non dovrei sentirmi in diritto di sopprimere una cosa che forse non è ancora neanche un essere vivente?

(Riguardo alle persone già nate c'è il discorso etico relativo alla conservazione della specie, dato che siamo una specie sociale u.u)

 

 

Seriamente... l'aborto non è una passeggiata per chi sceglie di abortire. Penso che se mi capitasse di dover fare quella scelta mi ritroverei distrutta psicologicamente. :-/

Naturalmente sono favorevole. E non è vero che l'uomo non c'entra per niente; dal fatto che la libertà della scelta

spetti alla donna, non segue affatto che l'uomo non c'entri: solo, deve sopportare che la potestà di agire in un certo modo

o in un altro non spetti a lui.

 

Gli errori di valutazione che si commettono riguardo a questo tema, (e i cattolici, o parte dei cattolici, lo manifestano chiaramente),

sorgono dal fatto che non si sa distinguere tra sfera delle scelte e dei diritti, e preoccupazioni pedagogiche, morali, di atteggiamento

verso la vita. Usare l'aborto come un (tardivo) preservativo, non va bene. Ma questo non deve e non può indurre a sottrarre o mettere

in dubbio un diritto.

 

A @penna vorrei dire: non sei tenuta in alcun modo a dare argomentazioni «inattaccabili». Il tuo orientamento o la tua scelta non devono

diventare una certezza inconcussa, o inattaccabile, che fatalmente trasformerebbe l'opzione altrui in «errore»: questo è esattamente il contrario di

quanto significa la posizione laica. Se una persona desidera abortire, nessuno deve poterglielo impedire perché la pensa altrimenti; anzi, il laico dà

per scontato che ci siano posizioni diverse dalla sua. Anche il dubbio, la possibilità di dubitare, sono costitutive dello spirito laico. Come la scelta

personale, che non è mai garantita, a priori, da alcun valore oggettivo in sé, ma risulta dalla deliberazione, dal ragionamento e da quanto emerge

dalla sfera intima della propria coscienza personale.

Edited by Isher

non sono favorevole perche ovviamente non si può essere favorevoli nell'interrompere una gravidanza, semmai sono favorevole al diritto di scelta per chi ci si dovesse trovare, che sia vittima di uno stupro o si sia semplicemente resa conto che non è in grado di essere madre.

Sono contrario , ma ognuno fa le proprie scelte che non devono essere criticate o messe in discussione da nessuno.

esattamente questo. Nel senso che mi trovo eticamente in disaccordo con l'aborto ma le scelte non le trovo opinabili

non mi schiero contro l'aborto, penso che ognuno sia in diritto di poter scegliere liberamente, com'é giusto che sia.

Le scelte morali prescindono dalla libertà di ognuno, specie in questi ambiti così delicati.

A @penna vorrei dire: non sei tenuta in alcun modo a dare argomentazioni «inattaccabili». Il tuo orientamento o la tua scelta non devono

diventare una certezza inconcussa, o inattaccabile, che fatalmente trasformerebbe l'opzione altrui in «errore»: questo è esattamente il contrario di

quanto significa la posizione laica. Se una persona desidera abortire, nessuno deve poterglielo impedire perché la pensa altrimenti; anzi, il laico dà

per scontato che ci siano posizioni diverse dalla sua. Anche il dubbio, la possibilità di dubitare, sono costitutive dello spirito laico. Come la scelta

personale, che non è mai garantita, a priori, da alcun valore oggettivo in sé, ma risulta dalla deliberazione, dal ragionamento e da quanto emerge

dalla sfera intima della propria coscienza personale.

 

Di solito applico questo discorso a tutte le questioni etiche, salvo l'aborto.

Infatti, nel caso in cui considerassimo l'embrione una persona, andrebbe difeso il suo diritto alla vita,

indipendentemente dalle scelte della madre.

 

Quindi, per capire se vada applicata la libertà di scelta della gestante,

o invece la difesa del diritto alla vita del bambino, va innanzitutto stabilito univocamente

se quello sia un bambino o meno, o meglio se sia un soggetto di diritti.

 

Questo non può deciderlo la madre, ovviamente.

io non ho votato per un semplice motivo:

se la donna fa sesso con il suo ragazzo senza precauzioni affari suoi, il bambino se lo tiene, mentre se un ragazzo melesta una ragazza secondo me la donna è liberissima di abortire....

questo è quello che penso io... per cui non ho votato perchè non c'è il mio parere...

jokerthewarrior

io non ho votato per un semplice motivo:

se la donna fa sesso con il suo ragazzo senza precauzioni affari suoi, il bambino se lo tiene, mentre se un ragazzo melesta una ragazza secondo me la donna è liberissima di abortire....

questo è quello che penso io... per cui non ho votato perchè non c'è il mio parere...

 

Se una ragazza di 15 anni fa sesso con il suo ragazzo senza precauzioni e resta incinta se lo tiene? Io non me la sentirei di obbligarla a tanto ma so che c'è chi risponderebbe "si, e deve anche sposarsi".

WalkingContradiction

sono favorevole, naturalmente.

 

se la donna fa sesso con il suo ragazzo senza precauzioni affari suoi, il bambino se lo tiene

che brutto detto così. si dovrebbe pensare al futuro bambino, e tenerlo solo perché ormai "quel che fatto è fatto" è proprio squallido

Edited by WalkingContradiction

Se una ragazza di 15 anni fa sesso con il suo ragazzo senza precauzioni e resta incinta se lo tiene? Io non me la sentirei di obbligarla a tanto ma so che c'è chi risponderebbe "si, e deve anche sposarsi".

 

affari suoi che fa sesso senza precauzioni, lo sa a cosa va incontro, peggio per lei se lo tiene... sono due cervelli funzionanti (spero), riusciranno a capire che devo usare le precauzioni...

riguardo al matrimonio quella è un'altra storia...

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