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Cosa rimane...


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QuintoEmendamento

"Ma cosa è stato di quel tempo che sfidava il vento, che faceva fremere, gridare contro il cielo..."

 

Chissà quante volte ce lo siamo chiesti.

Ogni volta che una storia finisce, indipendentemente dal tempo che ci ha legati ad un'altra persona, e superato il primo periodo di distacco, capita di inciampare in quel pensiero agrodolce, di inciampare o solo di pensare, o magari di interagire in qualche modo, o di credere possibile un avvicinamento anche solo amicale.

 

Capita di fermarsi a chiederlo a noi stessi: "ma cosa è rimasto?..."

 

E a voi ...cosa è rimasto?

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Si mi è capitato spesso di chiedermelo. Che mi è rimasto? Sinceramente dovrei mettermi seduto tranquillo (cosa che faccio sempre meno spesso) e rifletterci.

La maturità che solo un rapporto duraturo può donarti, non sei più così infantile.

La consapevolezza che il mondo non ti guarda in faccia, non lo fa con nessuno. O ti svegli o ti mangia.

La forza di ricominciare, sempre, comunque. Non sei più fragile, sei diverso.

 

La speranza di un rapporto più completo, se questo non ha funzionato ce ne sarà uno che lo farà :)

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QuintoEmendamento

La forza di ricominciare, sempre, comunque. Non sei più fragile, sei diverso.

 

Ritengo sia un pensiero importante.

la valutazione di un aspetto che spesso ci sfugge: noi, la nostra potenzialità.

 

@@Shadia può accadere, certo.

Può anche accadere di non accorgerci del mutamento che è avvenuto in noi.

Anche questo è un'eredità. Anche le cicatrici lo sono.

Ed il tuo "niente" così amaro fa parte, forse, di quei passaggi obbligati o di quei disegni imperscrutabili il cui significato ci appare chiaro solo dopo un tempo che non possiamo quantificare.

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in realtà tutte le persone che ho amato, compresi gli amici, mi hanno lasciato qualcosa: a volte un nuovo interesse, a volte un nuovo sguardo sulle cose e le persone

oserei dire che io non esisto se non come collezione di cose, pensieri, intuizioni e sentimenti che mi hanno fatto amare coloro che ho amato e mi hanno amato, ma ecco anche questa sarebbe una pretesa eccessiva: però come ipotesi paradossale ci sta tutta

 

e visto che il thread parte con una citazione di Baglioni, rispondo con una citazione di Battisti/Panella:

Son le cose

che pensano

ed hanno di te

sentimento

esse t'amano e non io

come assente rimpiangono te

Edited by conrad65
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QuintoEmendamento

c'è una frase che ho scritto, quand'era il tempo giusto perchè la si leggesse.

Forse anche questo è il tempo, forse anche questo è il luogo:

 

Je n’ais rien oublier des moments

Je n’ais rien oublier des mots...

Rien.

 

Non ho dimenticato nessun momento

non ho dimenticato neanche una parola...

Niente.

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Sono rimaste parole, sensazioni, profumi e immagini di quella persona, che si trovano in un angolo dell'animo, che non andranno più via. Anche se quello che è rimasto può essere amaro o dolce (spesso sono tutt'e due).

In generale restano a farci sorridere o piangere al solo pensiero.

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questo topic, visto il suo sviluppo, mi ricorda una vignetta in cui Charlie Brown è a letto e pensa :asd:

 

”A volte la notte resto sveglio a pensare alla ragazzina coi capelli rossi.

Non voglio dimenticare mai la sua faccia ma se non la dimentico impazzirò.

Come posso ricordare il volto che non so dimenticare?

...Eccomi trasformato di colpo in un cantautore!”

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C'è un solo modo per sapere cosa rimane.

 

Innamorarsi di un'altra persona e farsi la stessa domanda

dopo un paio d'anni di felice relazione.

Di norma la risposta sarà: "Più o meno niente".

 

 

Esattamente tesoro. E i ricordi, i bei momenti, ecc ecc sono tutte una marea di idiozie atte solo a farti sanguinare ancora di più, o incazzare ancora di più.

Tu quelle persona non l'hai più. Non la avrai mai più. Il capitolo è chiuso.

Non rimane niente. Un bel niente. Questo è quello che penso.

Se poi si tramuta in amicizia... bè che botta di culo! Ma io sto culo non l'ho mai avuto, con nessuno/a.

Ergo: aria fritta.

Edited by Shadia
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Io della mia prima storia conservo tanti bei ricordi e risentire quel ragazzo, quando capita, mi fa molto piacere.

Non si trattava di una storia particolarmente importante (è durata circa un annetto) ed eravamo proprio giovanissimi, ma a me è servita per fare esperienza, per imparare un po' certe dinamiche, per iniziare a relazionarmi con qualcuno che mi chiamava per la prima volta "il mio ragazzo". Per questo la ricordo con molto affetto ...

Edited by wasabi
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Io ho avuto una storia importante con una ragazza, prima di rendermi conto di essere gay.

Che cosa mi è rimasto? L' affetto, perché quell' amore è diventato amicizia: mi è rimasta una persona su cui saprò di poter contare, sempre.

Mi sono rimasti i ricordi: fotografie piene di sorrisi e occhi pieni di sogni, poesie, frasi, ritagli di carta, quaderni di pensieri, disegni, oggetti, promesse.

Mi sono rimasti i tramonti e le notti condivise, i nostri posti, il nostro muretto, le nostre scale.

Mi sono rimasti i baci e gli abbracci, le nottate in discoteca, le risate, le cazzate, le passeggiate sulla spiaggia, le nuotate di mezzanotte.

Mi è rimasto il ricordo dello stupore di chi scopre l' amore per la prima volta.

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QuintoEmendamento

Io ho avuto una storia importante con una ragazza, prima di rendermi conto di essere gay.

Che cosa mi è rimasto? L' affetto, perché quell' amore è diventato amicizia: mi è rimasta una persona su cui saprò di poter contare, sempre.

 

quanto il fatto che la tua ex storia sia una storia etero credi abbia influito sulla conseguente mutazione in affetto e amicizia?

Mi spiego meglio: affermi che la tua storia è precedente ad una presa di coscienza piuttosto importante e imprescindibile. Ritieni che diversamente avresti potuto considerarla un'amica?

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QuintoEmendamento

Esattamente tesoro. E i ricordi, i bei momenti, ecc ecc sono tutte una marea di idiozie atte solo a farti sanguinare ancora di più, o incazzare ancora di più.

 

...le idiozie lasciano indifferenti o fanno sorridere.

E' l'Amore, quando è perduto per sempre, che fa male in ogni suo ricordo, in ogni sua trasparenza.

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Cosa rimane?

 

La mia prima ed ultima storia è finita da un anno, durata 3 anni 1\2.

 

La consapevolezza di aver amato anche se in modo sbagliato

La felicità di essere stato parte di un progetto di valore

Il rimpianto perchè penso a cosa sarebbe successo se mi fossi impegnato di più

La sicurezza di sapere cosa voglio ora.

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Indubbiamente, credo che ogni storia rappresenti un caso a se stante.

 

Per quanto riguardi me, a conclusione di quella che è stata la storia più importante, durata quasi 2 anni e finita in modo a dir poco deplorevole e squallidissimo, l'unica cosa che mi è rimasta è disgusto. Nessun bel ricordo riesce a reggere in piedi quando si butta merda e si infanga tutto senza il minimo rimpianto o rimorso. Ci si rende conto che il contenuto di tali ricordi è solo menzogna. Quindi, perché ricordare in tali casi? Meglio dimenticare.

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...nel mio caso non è rimasto nulla... nessun rapporto con questa persona... resta attualmente il ricordo per i bei momenti passati, spesso nostalgia, mancanza del contatto fisico, di un bacio, abbraccio di un ragazzo che mi piaceva moltissimo, che ho voluto con tutto me stesso ma che non sono riuscito a tenere legato a me perchè non mi amava ma teneva troppo alla propria libertà... spero che il suo ricordo svanisca presto, perchè avrò al mio fianco un' altra persona che renderà la precedente assolutamente lo zero assoluto, e di questo, se la troverò, ne sono certo.

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  • 3 weeks later...
ilsoledazzurro

Capita di fermarsi a chiederlo a noi stessi: "ma cosa è rimasto?..."

 

Ogni storia, ci porta e ci toglie qualche cosa, anche se vanno via, qualcosa in noi resta sempre.. e tutti quei pezzettini di storie, anche di poco tempo... insieme vanno a formare un po della nostra personalità..

 

il ricordo, è invece, qualcosa che andrebbe cancellato... semplicmente perchè una storia passata deve entrare nel nostro "metabolismo psichico" assumendo le "proteine" essenziali di quella storia, come gli insegnamenti che si è potuto ricevere..

 

e poi da questa nuova forza cominciare ad amare ancora, finche la nostra anima ne avrà voglia....finche il nostro corpo potrà farlo.

Edited by andrear
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Fior.di.Campo

A me è rimasto un bel macello in testa e un cumolo di macerie.

Ma ho capito che posso fidarmi di me e di ciò che vedo anche a primo impatto.. mettendondi meno in discussione e rispettando le mie sensazioni, senza aver più paura di sbagliare o di fare la figura dell'arrogante ed antipatico e specialmente che non devo piacere per forza.

In poche parole... a camminare da solo ed a confidare nel tempo e nelle sue risposte.

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