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Fine dell’era egemone della Praitano - La ormai ex presidente fa un passo indietro e lancia l’anatema “Dopo di me l’apocalisse”.


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Silverselfer

Quello che vi racconto lo faccio da testimone oculare alla riunione dei volontari del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, tenutasi il 2 ottobre dell’anno corrente 2012.

Appena giunto al circolo di via Efeso, si avvertiva nell’aria l’atmosfera greve tipica dei luoghi ove si consuma un evento storico traumatico. L’aula gremita di volontari era insolitamente ammutolita dinanzi al saluto ufficiale che la orami ex presidente stava declamando.

 

C’è da fare una premessa. Solo due settimane prima la stessa Praitano aveva annunciato l’orgoglio di poter guidare il circolo nel ventitreesimo anno di fondazione della serata cult “Muccassassina”. La quale è il principale mezzo di sostentamento economico del circolo Mario Mieli. La presidenza pluriennale della Praitano si è contraddistinta per la particolare attenzione riservata all’aspetto da lei stessa definito - core business. Una scelta fatta a scapito delle finalità associazionistiche del circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, che a lungo andare ha portato il suo direttivo a edulcorare faziosamente il normale corso delle votazioni annuali imposte dallo statuto associativo. Di fatto creando due anime scisse tra quanti frequentano i locali della Muccassassina e che all’associazione mette piede solo il giorno in cui deve esprimere il voto per quel direttivo che, a conti fatti, gli assicura benefici diretti o indiretti nella serata più ricca e ambita della notte capitolina; da quelli che si spendono per accogliere in un ambiente famigliare la popolazione lgbt, dando loro assistenza e coscienza di sé.

 

Una situazione che di anno in anno ha reso sempre più tesi i rapporti con quell’appendice del circolo, la quale si è sempre di più contrapposta allo spirito associazionistico, mettendo avanti ai propri scopi il mero tornaconto commerciale. Un portafoglio senza dubbio ricco, seppure l’amministrazione Praitano, decisamente personalistica, ha sempre reso una contabilità fumosa. Ai conti della serva, il circolo, seppur necessitando di quei fondi, ha sempre ricevuto il minimo indispensabile. Per esempio, si potrà far fronte al pagamento di una multa di 300 000 €, inflitta dall’ufficio del lavoro a causa di una maldestra gestione dei volontari durante la serata Muccassassina, ma da anni il circolo non può avere 60 € per acquistare un nuovo lettore CD per il gruppo cinema.

 

La Praitano negli anni ha tenuto conto solo ed esclusivamente all’aspetto economico del circolo, non solo trascurano totalmente le attività sociali del circolo, ma sentendosene minacciata dal potere decisionale attribuitogli dallo statuto. Ha lavorato costantemente per svuotare il circolo, preferendo ai volontari e agli utenti dei vari gruppi, i più affidabili “dipendenti” della serata Muccassina.

 

Ogni istituzione democratica trova nell’alternanza un essenziale ingranaggio del proprio funzionamento. Questo non è un caso, in quanto la persistenza di una carica elettiva comporta inevitabili affiliazioni e formazione di gruppi, che spesso scivolano nella convinzione di ritenere il proprio modo di lavorare come unico e indispensabile. In virtù del quale si sacrifica il principio d’intercambiabilità democratica con gli altri, cercando di mantenere uno status quo anche a costo di qualche “piccola” correzione del normale corso di quelle istituzioni preposte al ricambio delle cariche elettive. Una conduzione politica sempre più dispotica e arroccata in un assedio che negli anni ha consumato diverse laceranti battaglie, dalle quali è seguito un progressivo allontanamento delle forze innovative. Sclerotizzando una situazione che ha svuotato il circolo delle sue fondamentali finalità associative.

 

Questa è la situazione in cui è maturata la serata del 2 ottobre, in cui la Praitano ha annunciato il suo passo indietro alle prossime elezioni. L’ex presidente, non senza livori personali, ha iniziato a paventare una crisi decisionale dovuta alla presentazione delle canditure al direttivo del circolo, a suo dire “non necessarie”, giacché lo statuto non dichiara esplicitamente la doverosa elezione di cinque cariche. Tale posizione rende chiaro che negli intenti del vecchio direttivo c’era l’intenzionalità di accentrare ulteriormente il potere decisionale nelle mani delle tre cariche storiche dell’era Praitiano – presidenza, responsabile del Muccassassina e tesoreria. Ovvero, il nocciolo duro di ogni dittatura, ma usando il gergo liberista dell’ex presidente bisognerebbe dire core business.

Insomma, la sua retorica verteva su una crisi, una malattia cui non voleva somministrare nessuna aspirina, perché la febbre deve avere il suo corso al fine di uccidere il morbo. A questo scopo, seguendo una controversa metafora salutistica, lei ha annunciato il suo passo indietro insieme ai propri fidi scudieri, aspettando sul greto del fiume tempi migliori, cioè quando il marasma decisionale in cui lasceranno l’associazione, costringerà i nuovi dirigenti a richiamarli a un potere ancora più assolutistico.

 

Ponendo l’accento sul buon governo che spesso chi l’ha compiuto dimentica essere un fatto semplicemente dovuto, l’ex presidente si è lasciata andare in un progressivo livore verso quanti hanno osato metterla in discussione. Sostanzialmente la motivazione del suo ritiro è dovuta al rifiuto di condividere il potere decisionale con un direttivo a suo dire “monocolore”. Ovviamente i colori del Mieli per lei sono due: Muccassassina e Associazione Mario Mieli.

 

La gestione della serata Muccassassina non può sottostare alle lentezze burocratiche di un direttorio, composto di sbarbatelli ignoranti sulle regole del libero mercato. Le finalità commerciali cui si è votata Muccassassina necessità una gestione rapida e repentina, senza la quale andrà tutto a carte quarantotto. Sostanzialmente, a suo dire, esiste solo un modello di gestione degli affari, quindi dopo di lei sarà l’apocalisse.

 

Sorvolo sugli stracci che sono volati insieme al sarcasmo di un’ironia assai grossolana. Invece, mi sta a cuore sottolineare l’intervento di Mele, responsabile della serata Muccassina, il quale ha messo in risalto che non ci si può improvvisare in cariche prettamente tecniche, in quanto lui stesso, prima di ricoprire in modo eccelso la sua carica, dovette passare per una gavetta in cui nulla gli veniva permesso di stabilire. Rimane dunque da chiedersi perché in tutti questi anni di gestione, egli stesso non ha sentito il bisogno d’insegnare il mestiere a un possibile successore, come altri hanno evidentemente fatto con lui. Torniamo dunque a quel principio di alternanza democratica che questo “direttorio” ha sempre osteggiato, e che oggi agita come spauracchio d’inaudite sventure.

 

Sarebbe dunque auspicabile che il nuovo gruppo dirigente per prima cosa mettesse fine a questa confusione di ruoli. Nel senso che una mansione tecnica non può essere ricoperta da una carica elettiva, ma deve essere affidata a un professionista del settore che sarà giudicato esclusivamente per le sue capacità imprenditoriali, evitando che dei meriti economici configgano con le finalità associative del Circolo.

 

A questo scopo sarebbe necessario azzerare la passata gestione con una disanima dei resoconti finanziari, al fine di riequilibrarne la ripartizione degli introiti tra associazione senza scopo di lucro e il core business. La serata stessa della Muccassassina deve necessariamente tornare a essere il coming out di una comunità lgbt che rivendica il suo posto al sole. Perché, bisognerebbe ricordare alla signora Praitano, che i proprietari dei locali dove si celebra ogni venerdì la serata del Muccassassina, non hanno buttato via i soldi nell’Europride perché vittima del fascino imprenditoriale della lady di ferro del Mario Mieli, piuttosto perché da buoni commercianti, sanno che bisogna tener vivo il legame tra la serata e le rivendicazioni lgbt, altrimenti la sempre maggiore vocazione commerciale della serata, intenta solo a fare cassa, finirebbe per non distinguersi più dalle altre offerte.

 

Quello che non hanno detto questi signori e signore è che la serata Muccassassina è un brand commerciale che si vende solo se collegato al Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli. Svuotato di questo 51% di contenuti, non ne rimarrebbe che una serata di musica come tante altre. Sono la storia e le finalità dell’associazione che si vendono in giro per l’Italia e non la gestione tecnica della stessa, che si può trovare ovunque con equa divisione di quota percentuale sull’incasso. Sono gli anni d’impegno civile e l’abnegazione di gay e lesbiche che vi donano tempo e professionalità che confezionano la bandiera della Muccassassina, ed è quella che i professionisti delle notti danzanti comprano per far sventolare sopra i loro locali. Sono quei colori che attirano le persone e le inducono a pagare un esoso biglietto d’ingresso. Anche perché, senza di quelli, già oggi la serata si è ampiamente svuotata del suo senso primigenio.

 

In finale, questo passo indietro della troica Praitano altro non è che una ritirata strategica. Lo scopo è indurre quella crisi paventata al fine di costringere nuovamente il Circolo a richiamarli in servizio. Proprio per impedirlo bisogna andare a votare il 13 di questo mese. Quindi invito tutto i tesserati al Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli di andare a esprimere il proprio diritto al voto. Questa volta si può, bisogna crederci per ristabilire il normale corso democratico.

 

NB: Posto un contributo video, anche se l'audio è praticamente inesistente, ma del resto era difficile ascoltare anche stando sul posto ...

 

http://www.youtube.com/watch?v=R1YPLbjpFpI&feature=youtu.be

Con non poche difficoltà ho letto tutto :D

 

Per ora dei forumisti siamo in pochi a votare. Ma oggi mi hanno detto che prevedono più di un centinaio di votanti.

Da quel che ho compreso ci daranno due tessere di colore differente e si esprimeranno le proprie preferenze.

Correggetemi se sbaglio, ma si danno due voti per il consiglio direttivo e uno per il comitato di controllo.

 

 

Per il dopo votazione stiamo pensando di andare a mangiare una pizza.

Visto che non tutti hanno facebook aggiorno qui l'elenco:

 

@@rohs

@@Silverselfer

@@purospirito

@@toraepantote

@@Bea

@@Nau

io

Magari, brutto cafone, potresti approfittare del tuo post per invitare quanti volessero essere dei nostri!

Ecco, l'ho appena fatto.

Passo e chiudo. :ciga:

Silverselfer

... in effetti, rileggendomi ho avuto anch'io difficoltà a capire (!!!) XD

 

In ogni modo, il risultato delle elezioni sarà da primarie del PD, nel senso che gli eletti provengono comunque tutti dall'associazione e c'è unità d'intenti. Sicuramente non si assisterà alla sfilata degli utenti tesserati all'ultimo minuto al Mucca per votare la Praitano, il che ci priverà del bel vedere di ballerini in succinti jeans e magliettine bianche ... non si può avere tutto nella vita!

 

A parte gli scherzi, è importante che i locali dell'associazione siano affollati. Bisogna dare un segno di discontinuità. Far vedere che la gente del Mieli apprezza il cambiamento ... questo darà forza a chi si troverà a smantellare un sistema di potere consolidato.

 

Quindi anche chi non ha la tessera può comunque venire a far festa!

Emu il mio post e quello di Silver (il secondo) dovrebbero far capire.

 

Ieri al circolo si sono presentati i candidati che possono essere votati per il rinnovo del Consiglio direttivo e del Comitato di controllo

E' un passaggio importante perché segna un profondo cambiamento nella gestione del Mieli in quanto negli anni passati è sempre stata votata la Praitano.

 

Come ha detto Silver, il voto o la semplice presenza al circolo sabato sono molto importanti.

 

 

SaintJust non ho mai letto del tuo non interesse al Mieli. Quindi pardon.

auguri a cambiare la guida dell'assocazione. l'arcigay roma se non sbaglio ci ha provato e guardate che fine ha fatto. magari cercate di non arrivare così in basso (se possibile)

Io ho letto le prime 8 righe e ho rinunciato, SilverSElfer immagina di parlare con un contadino appena venuto da un paese lontano,

quello sono io XD

Comunque detto ciò, ho saputo della cena tramite vie traverse : ) e sicuramente con una probabilità del 99% ci sarò ; ) bene auguro

al mieli & company una soluzione che possa mettere tutti d'accordo visto che non ci capisco nulla.

Dici a me @Zigulì? no non sono tesserato, o meglio avevo l'abbonamento mensile che mi conveniva visto che

quello annuale era più costoso, poi cercavano di convincermi a farmi quello annuale, ma non per questo l'ho fatto.

privateuniverse

auguri a cambiare la guida dell'assocazione. l'arcigay roma se non sbaglio ci ha provato e guardate che fine ha fatto. magari cercate di non arrivare così in basso (se possibile)

 

Perché, cos'è successo?

che dopo aver tagliato fuori un candidato presidente con ogni trucco possibile, il direttivo nazionale è intervenuto a falciare quello attuale, che pur di non andarsene (altro che due mandati) si è intestato la sede dell'associazione che quindi non poteva essere gestita da un'altra persona ed è ricorso al tribunale per il "reintegro" e ad oggi non credo nemmeno ci sia più arcigay roma se non sulla carta ecc ecc... ps è solo un riassunto

Riassuntino finale:

18:20 La sala del Circolo era abbastanza gremita di gente. Mi aspettavo qualche viso conosciuto in questo primo anno di Mieli, ma non so perché ci sono state delle assenze....

18:30 La Praitano ha fatto il suo discorsetto di uscita.

19:10 Iniziano le votazioni.

19:45 I presidenti di seggio hanno sbagliato nel consegnare le schede timbrate ma non firmate :awk: , niente problema, la matematica ha risolto il problema.

20:30 Fine votazioni. Ultimo a votare @@Silverselfer per il rotto della cuffia.

20:45 Spoglio

21:30 Sorpresa! Ma anche no, visto il risultato scontato, ma bene così.

22:30 Tutti in pizzeria... ma in pizzerie diverse -.-'

 

Sono curioso di sapere come sarà questo anno. Non penso sarà il migliore, ma neanche il peggiore. D'altronde i "nuovi" arrivati dovranno crescere.

Spero di essere più partecipe.

 

Mi è dispiaciuto non poter fare questa benedetta cena con gli attivisti del circolo, sembra una congiura,

ma sono stato contento di rivedere un po' tutti del forum (ci siamo rifatti, visto l'ultimo raduno andato a rotoli).

Piacevole sorpresa è stato conoscere @@Gulp!58 e aver individuato (ma loro non lo sanno :db:) ex forumisti come oldboy (me lo immaginavo più alto) e sugar85 (me lo immaginavo più basso).

la matematica ha risolto il problema.

La matematica ha risolto un problema che lei stessa aveva creato XD

 

Comunque, concordo con tutto, passo e chiudo e; daje che ricomincia il cineforum! E andiamo! XD

... Ultimo. Sono stato proprio l'ultimo, ma tenendo conto che ho attraversato Roma in 35 minuti netti, con ultima volata di corsa dal parcheggio al Mieli, me lo sono proprio meritato quel voto, cazzo!

 

In finale è stato un successo e possiamo anche appuntarci al petto il merito di essere stati, se non decisivi, almeno fondamentali per una conferma netta del nostro candidato di riferimento. Insomma, il gay forum, nella sua espressione romana, era presente ed ha votato in modo univoco. Se l'era Imma Battaglia/ Praitano può dichiararsi conclusa, lo si deve anche a questo forum capace di far incontrare le persone e realizzare gruppi sul territorio, capaci di esprimersi anche in situazioni come questa.

 

Purtroppo molti dei presenti non erano ancora tesserati e non hanno potuto votare, ma spero che ora abbiano un motivo in più per farlo.

 

Menzione speciale per Zigulì che si è adoperato moltissimo per mettere insieme la curva di tifoseria targata gay forum.

 

Purtroppo la cena dei vittoriosi l'abbiamo mancata ... devo dire che questo non ci ha fatto guadagnare punti rispetto agli altri del Mieli. Ci considerano ancora una realtà aliena che non capiscono molto. In fondo ci hanno visti arrivare quasi in massa senza capire perché e il nostro affiatamento, se da un lato ci rende forti, dall'altro esclude gli altri. Possiamo confidare comunque in Andrea che ci ha accolti capendo subito la potenzialità che portavamo con noi e lo stesso Maccarrone si è dimostrato fin da subito aperto alle nostre proposte. C'è poi Puro che con la sua insaziabile voglia di socializzazione si spende molto per costruire ponti (più o meno interessati). In ogni modo io e lui siamo entrati ufficialmente nel gruppo dei volontari e lavoreremo in tal senso.

 

Insomma, mi sembra che in finale possiamo essere orgogliosi di noi stessi ...

privateuniverse

Certo però che constatare che in Italia la sindrome del capetto è pervasiva, e affligge anche le organizzazioni che, proprio in un contesto come quello italiano, avrebbero, al contrario, dimostrare una spiccata capacità di organizzazione e di assistenza, è alquanto avvilente.

Grazie caro, ma non ho fatto niente di che.

Ora che ci penso ho trattato male Eustachio xD

ma darò colpa alla fame :D

Gay.it rilancia la "questione" degli etero a capo di associazioni glbt

http://www.gay.it/channel/attualita/34392/Metti-un-etero-a-dirigere-un-associazione-lgbt.html

Io non conosco questa Alessandra Perillo, nuova presidentessa del Mieli.

 

Ma credo che sia importantissimo avere gli etero a combattere con noi le nostre battaglie. In effetti quando succede, mi sale quasi un senso di commozione, lo trovo bellissimo.

Trovo assurdo il discorso: se uno non ha vissuto certe cose, come le difficoltà del CO o il bullismo omofobo, non potrà mai capirci al 100%. Non c'è bisogno di aver vissuto l'apartheid o l'olocausto per capire quanto sono state sbagliate, basta dedicare un po' di tempo a studiarle e capire cosa è successo. Credo che se un etero rimane in ascolto delle mille esperienze, ogni giorno diverse, che fanno le persone glbt, possa senza problemi difendere le nostre cause e combattere le nostre battaglie. E c'è il valore aggiunto di combattere per motivi che sono intrinsecamente umani, quindi riguardano tutti, andando così a sminuire chi può sostenere che siamo un piccolo gruppo di strani e perversi.

A me risulta sia presidente Andrea Maccarone 100% frocio

in effetti nell'articolo si parla di direttivo, ma non viene detto

niente su di lei ( perchè è stata eletta? che funzioni direttive

ricoprirà? rappresenta solo se stessa o un gruppo di etero? )

 

Insomma...

Certo però che constatare che in Italia la sindrome del capetto è pervasiva, e affligge anche le organizzazioni che, proprio in un contesto come quello italiano, avrebbero, al contrario, dimostrare una spiccata capacità di organizzazione e di assistenza, è alquanto avvilente.

 

Sono completamente d'accordo, le associazioni dovrebbero smetterla prima con le guerre intestine e poi con le guerre tra di loro (=tra poveri)....

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