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Stili: roba adolescenziale?


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Stanotte mia sorella m'ha fatto il predicozzo dicendo che dovrei cominciare a vestirmi bene, come un uomo. Per lei sarebbe maglia o camicia con jeans. Molto semplice. Basta felpe larghe, basta baggiez, basta Converse alternative...

Io ho risposto che vesto seguendo lo stile hip hop, a cui faccio riferimento in musica, cultura e mentalità.

Secondo lei questa è roba adolescenziale, parlare di stili e mode.

Voi che ne pensate?

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https://www.gay-forum.it/topic/2160-stili-roba-adolescenziale/
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Io penso che uno si veste come si pare, a seconda dell'umore e di cosa gli piace ;)

 

Io non saprei definire come mi vesto  :roll: :roll: :rotfl::love: Mi vesto normalmente  ;) ;) :look:Almeno per me è normale XD

 

quoto pienamente :P

 

forse è tua sorella che deve maturare e dovrebbe iniziare a pensare che non è il vestito che rende uomo una persona ^^

Guest Lover_Of_Darkness

Potrebbe essere un passaggio da adolescenza...come potrebbe non esserlo....

Se ti senti di essere cosi, ke non rompa i coglioni....

Io se sono quello ke sono lo devo al metal...mi ha dato cosi tanto...ke sto troppo bene cosi come sono...sempre vestito di nero....

io non mi faccio nessun problema..e non dovresti fartene neanke tu...fregatene...

Io sono un sostenitore della ragionevolezza in tutto, anche nel vestire. Mi piace vestirmi bene, ma... ma ci sono dei "ma".

 

1) Primo "ma". La forma non sia più importante della sostanza. Essere troppo trendy io lo trovo ridicolo: si perde personalità nel seguire a tutti i costi la moda, che - si sa - stabilisce per puri interessi commerciali che oggi è "in" una cosa e domani lo è un'altra...

 

2) Secondo "ma". I costi non siano esagerati. Oltre un certo limite preferisco spendere i miei soldi in libri piuttosto che in abbigliamento.

 

3) Terzo"ma". Contrariamente a quanto si crede NON ci si può vestire come pare e piace. Ogni cosa nel suo contesto. Io vesto trendy (ma non troppo) se sono in libera uscita, hiphop se lavoro pesante o dipingo, elgante alle prime e ai ricevimenti. Mi stroncherebbero la carriera se mi presentassi a una serata di gala vestito come Lover Of Darkness (scusa, tesoro... ahahahah!) ... E non avrebbero tutti i torti: io, con le creste, gli orecchini e i tatuaggi sono fin torppo alternativo per l'ambiente in cui lavoro.

Voi assumereste come baby sitter per i vostri figli uno che vi si presenta sporco, pidocchioso e puzzolente? Voi lascereste entrare ad una manifestazione pubblica un tale armato di una scimitarra di un metro di cui non vuole privarsi perché sostiene che è parte dell'abbigliamento impostogli dalla sua religione? Non ridete, è una cosa che a me è capitata. La selezione sulla base del look all'ingresso dei locali o simili, quella la trovo squallida, ma sul lavoro e in generale, occorre mediare.

 

4) Quarto "ma". Il mio povero vecchio padre ebbe un mezzo infarto quando misi gli orecchini. Li tolsi per farlo contento e anche per non dover litigare. Tre volte all'anno vado dalla mia famiglia e - anche se controvoglia - mi rendo appena un po' più presentabile: abbasso i capelli, tolgo gli orecchini, ogni tanto metto qualche camicia, porto pantaloni della mia taglia invece che di quattro taglie più larghi... Ve la sentite di condannarmi per questo atto di pietà? 

Io sono un sostenitore della ragionevolezza in tutto, anche nel vestire. Mi piace vestirmi bene, ma... ma ci sono dei "ma".

 

1) Primo "ma". La forma non sia più importante della sostanza. Essere troppo trendy io lo trovo ridicolo: si perde personalità nel seguire a tutti i costi la moda, che - si sa - stabilisce per puri interessi commerciali che oggi è "in" una cosa e domani lo è un'altra...

 

2) Secondo "ma". I costi non siano esagerati. Oltre un certo limite preferisco spendere i miei soldi in libri piuttosto che in abbigliamento.

 

3) Terzo"ma". Contrariamente a quanto si crede NON ci si può vestire come pare e piace. Ogni cosa nel suo contesto. Io vesto trendy (ma non troppo) se sono in libera uscita, hiphop se lavoro pesante o dipingo, elgante alle prime e ai ricevimenti. Mi stroncherebbero la carriera se mi presentassi a una serata di gala vestito come Lover Of Darkness (scusa, tesoro... ahahahah!) ... E non avrebbero tutti i torti: io, con le creste, gli orecchini e i tatuaggi sono fin torppo alternativo per l'ambiente in cui lavoro.

Voi assumereste come baby sitter per i vostri figli uno che vi si presenta sporco, pidocchioso e puzzolente? Voi lascereste entrare ad una manifestazione pubblica un tale armato di una scimitarra di un metro di cui non vuole privarsi perché sostiene che è parte dell'abbigliamento impostogli dalla sua religione? Non ridete, è una cosa che a me è capitata. La selezione sulla base del look all'ingresso dei locali o simili, quella la trovo squallida, ma sul lavoro e in generale, occorre mediare.

 

4) Quarto "ma". Il mio povero vecchio padre ebbe un mezzo infarto quando misi gli orecchini. Li tolsi per farlo contento e anche per non dover litigare. Tre volte all'anno vado dalla mia famiglia e - anche se controvoglia - mi rendo appena un po' più presentabile: abbasso i capelli, tolgo gli orecchini, ogni tanto metto qualche camicia, porto pantaloni della mia taglia invece che di quattro taglie più larghi... Ve la sentite di condannarmi per questo atto di pietà? 

 

 

 

 

il tuo terzo ma è troppo esagerato..è ovvio che nonostante la libertà individuale ci sono dei limiti..ma solo se disturbano seriamente qualcun altro altrimenti non c è nessun obbligo..

Guest Lover_Of_Darkness

Beh...io forse non andrò mai ad una serata di gala..quindi la cosa non mi tokka...Seconda cosa... non avrebbe senso ke tu ti vesta come me...(apparte ke non mi sembra di esagerare come mi dici ogni volta...)...anke perchè di metal non sai un accidenti :rotfl:

Uno quando va a lavorare è logico ke deve limitarsi...è il lavoro...e un certo tipo di abbigliamento può dare fastidio...

non per niente..quando io lavoro...mi tolgo tutti i piercing...ma perchè il lavoro me lo impone...

Al di fuori dal mondo lavorativo...io sono me stesso...io al lavoro non sarò mai Lover_Of_Darkness :roll:

Devo dedurre dalle vostre risposte che Alecto e LOD sono come me "ragionevoli" (a parte le varie precisazioni) e che Happyboy e Bluangel invece sono oltranzisti? Devo dedurre che: sì, Happyboy affiderebbe i propri figli mettiamo a un punkabbestia... Eppure Alecto e LOD sono a occhio molto più appariscenti di Happyboy e Bluangel... Dove sarà mai la differenza? Forse nel fatto che i primi due hanno qualche anno di più e si sono già confrontati col mondo degli adulti e del lavoro? Ebbene, se devo trarre delle conclusioni da questo minuscolo campione, tornerò in topic rispondendo alla domanda iniziale che secondo me effettivamente gli stili sono roba da adolescenti; o, meglio, non gli "stili" bensì una certa "idea" di cosa siano e rappresentino gli "stili".

a parer mio ...se tutti ci conformiamo al mondo del lavoro e di come lo vorrebbero certe persone ci vestiremmo tutti giacca e cravatta.....forse hai ragione tu saro'ancora piccolo...pero' nn ce centra nulla il discorso di chi affidero' i miei figli..cosi' fai intendere che fai dei pregiudizi dal modo in cui la gente va vestita in giro....boooh

Non andrei da un dentista che ha unghie lunghe e sporche, non affiderei i miei figli a una persona il cui aspetto non mi piace, pretenderei che l'impresario che cura il funerale di un mio caro vesta di scuro, non mi fidanzerei mai con uno il cui guardaroba comprende solo giacca e cravatta. Sono pregiudizi questi?

 

Il mondo del lavoro non esige per forza che tutti si uniformino, esige invece che tutti si comportino coerentemente col ruolo che ricoprono. Giacca e cravatta non c'entrano. Un operaio stilosissimo che non mette l'elmetto per non rovinarsi la capigliatura non può fare l'operaio.

 

Sono il primo ad accusare la nostra società di ipocrisia, ma - diamine - non commettiamo l'eccesso opposto.

Trovo molto più grave il fatto che quasi tutti i giovani oggi vestano allo stesso modo senza personalità e che escludano a priori chi non è trendy.

Questo è il vero uniformarsi, questo è il vero pregiudizio.

LadyVanHelden

sono d'accordo con yrian... per certe occasioni e anche per il lavoro è giusto moderarsi anche per dare una sensazione di affidabilità alle persone per cui lavori.

Poi cosa c'è da lamentarsi?? c'è tutto il tempo libero per vestirsi come ci pare e piace, durante le ore lavorative posso indossare un completo...ma alla sera chi mi vieta di mettere megafelpe o mutande con i lustrini?? ovvio poi una volta che si impara a conoscere qualcuno l'aspetto passa sempre in secondo piano

I miei hanno preteso di poter decidere come mi vesto fino al 16 compleanno.... :rotfl:

Adesso che ho la possibilità economica compro ciò che mi piace.

Alcune cose mi tocca nasconderle perchè spariscono (Come una vecchia maglietta degli Iron Maiden.. :roll: ) oppure perchè preferisco evitare di doverne discutere coi miei.

Per dirvi , ho litigato con i miei per una maglietta della Zero con un teschio rosso.... meno male allora che non mi hanno visto quando esco di sera senò mi diseredano....

Guest Lover_Of_Darkness

Quoto con yrian!!! ti do completamente ragione...

Purtroppo è cosi, se si vuole lavorare...e guadagnare la pagnotta...bisogna comportarsi in un certo modo...

per adesso io ho la possibilità di fare come cavolo ho voglia...tipo tenere le unghie lunghe...o mettere un collare con le borchie...

Ma quando dovrò lavorare seriamente..non potrò tenere le unghie lughe...e non potrò tenere troppi piercing...

Non andrei da un dentista che ha unghie lunghe e sporche, non affiderei i miei figli a una persona il cui aspetto non mi piace, pretenderei che l'impresario che cura il funerale di un mio caro vesta di scuro, non mi fidanzerei mai con uno il cui guardaroba comprende solo giacca e cravatta. Sono pregiudizi questi?

 

 

 

 

Non affideresti i tuoi figli a persone il cui aspetto non ti piace?..e non penseresti a ciò che penserebbe tuo figlio?sarebbe solo egoismo e rovinerebbe il rapporto tra genitore e figlio..qualsiasi genitore di sicuro non ha avuto a genio l amichetto o la ragazzina del proprio figlio ma non per questo tutti quanti i genitori vietano i figli di frequentarli..

non ti fidanzeresti mai con uno che si vesta solo ocn giacca e cravatta?..io preferisco non fidanzarmi con un pedofilo trendy che con un bravo ragazzo in giacca e cravatta modestamente..

ma ognuno la pensa liberamente come vuole dopotutto^^

nella nostra società esistono delle "convenzioni"...

 

fino a che si è giovincelli si possono ignorare tranquillamente....

 

però poi tocca a tutti....

 

anche seci sono 35 gradi non posso venire a lavorare in braghe corte e infradito....

come non potrei venire con magliette strappate e logore... certo, non sono in giacca e cravatta, ma almeno cerco di mettermi i jeans meno rotti che ho e delle magliettine carine...

 

purtroppo è così...

 

per quanto riguarda il topic:

si, ritengo che seguire sempre e comunque un certo stile o trend sia abbastanza adolescenziale, ma non con accezione negativa....

a un certo punto bisogna arrivare ad un grado di maturità che permetta di capire le situazioni in cui ci si può affidare al trend e quando invece serve altro.... ;)

Non affideresti i tuoi figli a persone il cui aspetto non ti piace?..e non penseresti a ciò che penserebbe tuo figlio?sarebbe solo egoismo e rovinerebbe il rapporto tra genitore e figlio..qualsiasi genitore di sicuro non ha avuto a genio l amichetto o la ragazzina del proprio figlio ma non per questo tutti quanti i genitori vietano i figli di frequentarli.. non ti fidanzeresti mai con uno che si vesta solo ocn giacca e cravatta?..io preferisco non fidanzarmi con un pedofilo trendy che con un bravo ragazzo in giacca e cravatta modestamente..

 

Ma perché volete fare gli alternativi a tutti i costi? Non vi accorgete che così finite per dire delle cose paradossali?

 

E' cosa buona e giusta "non giudicare" gli altri solo dal loro aspetto, ma nemmeno bisogna finire all'estremo opposto. Io non mi riferivo - e mi sembrava chiaro - agli "amichetti" di miei eventuali figli già cresciuti, ma alla scelta di un baby-sitter. Io un candidato baby-sitter che non mi si presenta pulito, curato e educato lo sbatto fuori di casa senza troppi complimenti: poi mi dite che giudico dalle apparenze? Mi dispiace per gli eventuali figli di BlueAngel se lui intende affidarli a uno alla Marilyn Manson...

 

E poi mi ha stancato sentire della gente che fa passare l'essere trendy come segno di anticonformismo. Sarà vero che gli "adulti" sono tutti uniformi e anonimi, ma a me sembrano uniformi e anonimi anche tutti i ragazzini immancabilmente all'ultima moda. I quali, spesso, emarginano chi non ha il look giusto come il loro. A me anche questo sembra conformismo... anche peggio dell'altro, perché si atteggia ad apertura mentale e invece è solo povertà.

 

E' questo il motivo per cui rivendico il diritto di non innamorarmi di un ragazzo il cui guardaroba includa solo abiti troppo seri o troppo alternativi. Io credo che il buon senso insegni ad adattarsi al contesto e che - pur adattandosi - si possa mantenere la propria personalità (sì, caro Lover Of Darkness, credo si possa). Io sono così. Il mio ragazzo è così... e, se così non fosse, non sarebbe il mio ragazzo.

 

Contrariamente a quello che si dice oggi per eccesso di buonismo, siamo ANCHE ciò che indossiamo.

concordo un po' con tutti...è irrazionale dire che ci si veste come va o come ci si sente di vestirci..perchè siamo un po' (e lo siamo per certo)condizionati dalla società..dalla pubblicità e dai modelli da seguire...e ciò ci permette di relazionarci con gli altri per poi apparire sempre diversi e potersi distinguere dalla massa!!!io prima facevo di tutto per essere il più stravagante possibile(scarpe di colore diverso...pantaloni strettissimi o larghissimi...tutto e niente..)e mi piaceva...ma adesso mi sono reso conto che alla fine non ha senso vestirsi per attirare l'attenzione..ma almeno io...mi vesto come capita..a meno che non ci sia da farsi veramente NOTARE!!! :asd:

Scusa, Ale. Mi spiego meglio.

 

Qualche post fa tu avevi detto che, purtroppo, se uno vuole trovare lavoro deve adattare il look alle convenzioni e che tu stesso sul lavoro non sei il vero te stesso.

Io intendevo dire che sono d'accordo con te, ma che non vedo la realtà così brutta. Credo che si possa conciliare la propria autenticità con la sobrietà richiesta su eventuali posti di lavoro.

 

Esempio. Io per le serate di gala metto sì la giacca per conformarmi all'etichetta, ma - per fortuna - la moda attuale mi concede di cassare l'aborrita cravatta sostituendola con una camicia aperta sul collo o altre alternative. In più posso tenermi i piercing e abbinare delle scarpe non proprio classiche... Nel mio ambiente di lavoro sono considerato sì uno con un look un po' stravagante, ma - poiché sono molto giovane, poiché sono molto autorevole e poiché il mio look non risulta comunque "offensivo" per l'etichetta ma solo bizzarro - riesco a sentirmi me stesso anche in quelle circostanze. E' chiaro che se io fossi un punkabbestia la mia carriera sarebbe stroncata immediatamente.

 

Voglio credere che anche agli altri sia possibile tutto questo. Magari sarà un po' più difficile, in quanto per esempio tu hai di certo uno stile molto più appariscente rispetto al mio. In caso contrario, comunque, sono sicuro che tu sappia ricordare a te stesso che il tuo vero io si ESPRIME nel tuo look ma non CONSISTE nel tuo look... Quindi, se ogni tanto siamo costretti ad adattarci per quieto vivere, non dobbiamo viverla come un tradimento di noi stessi.

 

Il mio parere? La nostra società è purtroppo gravemente marcia, sono d'accordo. Ma un minimo di etichetta non èmarciume, è solo buon senso. Certi eccessi della moda, quelli sì che sono marci. Perché ti illudono di essere una persona e invece sei solo un consumatore.

Guest Lover_Of_Darkness

no aspetta...quello ke intendevo...non era solo per quanto riguarda per il mio look...

Io al lavoro devo anke cambiare totalmente di carattere...

io normalmente sono sfacciato...maleducato, e dico quello ke penso in faccia...al lavoro questo non lo posso fare... è questo quello ke intendevo...

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