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Uomni Nudi al Leopold Museum!!


ilsoledazzurro

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ilsoledazzurro

Uomni Nudi al Leopold Museum

 

Ho visto molti articoli in rete che le persone del posto si sono arrabbiate e non hanno gradito!

 

 

Che ne pensate voi in merito?

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Il nudo fa sempre scuola, serve per rompere il concetto del proibito, esso ci viene impartito già a 2-3 anni, quando i bambini iniziano a prendere coscienza del proprio corpo, osservano gli altri e se stessi, si toccano, confrontano, iniziano a controllare le funzioni fisiologiche ecc... spesso ricevono rimproveri da parte dei genitori quando si toccano le parti intime, un bambino non riesce ad accettare l'idea che un braccio e un piede possa toccarseli, mentre il pene no, quando a quell'età entrare a contatto con tutte le parti del corpo è naturale. Si instaura una pericolosa e inutile preoccupazione, uno smisurato senso del pudore, quando ancora non c'è niente di sessuale.

In questo senso vanno interpretate tutte queste "opere" di nudi di massa.

Perché si fanno in un museo e non altrove? Perché con la scusa dell'opera d'arte si trasmette un messaggio ad una massa ancora non pronta, come si è sempre fatto.

Scandalizzarsi per un birillo moscio di fuori è da plagiati, io mi meraviglio perché al giorno d'oggi si debbano fare ancora queste "opere"

Edited by Fantom
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Ma siamo pazzi?

 

Essere contrari ai quadri di nudo maschile citando Michelangelo?

 

Sono legittimi solo i nudi femminili per voi? E lo dite da gay?

 

Ma è una follia!!

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Per quanto mi riguarda non mi riferivo alla nudità in se'; il David di Michelangelo, tanto per fare un esempio, è una scultura nuda, ma è un capolavoro.

 

Fotografare 3 calciatori e spacciare simili stampe per arte imho, ribadisco, è imho, invece, spazzatura.

 

O, per parafrasare il titolo di una controversa "opera", potremmo dire "merda d'artista".

 

 

 

p.s. ultimamente assistiamo a porcherie immonde spacciate per arte.

 

La vera arte ha il ruolo di emozionare, di trasmettere emozioni, di comunicare qualcosa.

 

Se ormai l'intento è solo stupire, o sollevare polveroni, siamo tutti artisti: basta ad esempio fotografare qualcosa di splatter in strada e, con le giuste conoscenze, riuscire ad esporre tale "opera".

 

Mi spiace ma trovo tutto questo ridicolo.

Edited by ben81
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privateuniverse

Guarda che è solo una mostra su com'è stata rappresentata la nudità maschile nel corso del tempo.

 

http://www.leopoldmu.../nackte-maenner

 

Detto questo, chissà se ci andranno molti gay con il "frantic look". :D

 

Forse sì, forse no.

 

 

PS La foto dei calciatori è di Pierre e Gilles.

Edited by privateuniverse
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Mah, non ci vedo niente di speciale: se ne è parlato talmente tanto di nudo nell'arte che

trovo ridondanti e poco fantasiose questo genere di mostre.

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Riguardo cosa sia o non sia arte, soprattutto in ambito contemporaneo, il dibattito sarebbe lungo e dispendioso, ma mi sento di consigliare un libro ben fatto "lo potevo fare anch'io" di bonami.

Riguardo la mostra... Non vedo perché non possa esser arte o debba essere mondezza o merda (e io credo che Manzoni fosse un genio)... Semmai mi chiedo perché al Leopold e non al mumok li accanto, magari accanto agli azionisti viennesi.

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Trovo singolare il fatto che abbia scandalizzato la foto di Pierre e Gilles

quando poi vedo una installazione di un uomo sdraiato nudo e tutta

la gente intorno...e che interagisce con questa nudità ( con tanto di pene

come nell'altra opera ) davanti al museo ( foto due e tre del link di Repubblica )

 

Secondo voi qual è il motivo?

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Che nella foto citata ci stanno calciatori. Il che, nell'immaginario collettivo, colloca il tutto un gradino sotto a novella 2000.

Credo. Sennò non me lo spiego.

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Quindi la nudità maschile nel primo caso non è

legittimata perchè l'opera è pop-kitsch?

 

Che poi sottintenderebbe "frocia" essendo una

poetica tipica di artisti gay ( warhol-Pierre et gilles )?

 

Può essere...

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Trovo singolare il fatto che abbia scandalizzato la foto di Pierre e Gilles

quando poi vedo una installazione di un uomo sdraiato nudo e tutta

la gente intorno...e che interagisce con questa nudità ( con tanto di pene

come nell'altra opera ) davanti al museo ( foto due e tre del link di Repubblica )

 

Secondo voi qual è il motivo?

 

Secondo me e' perche' in fondo far vedere gli organi genitali (specialmente maschili) rimane un tabu'. Se non ho capito male non e' stata la mostra ad essere censurata ma i manifesti pubblicitari...Immaginate prendere l'autobus e vedere peni da tutte le parti! Senz'altro era un po' forte come immagine.

 

Poi aggiungo io, se uno ha visto tutto "quello che c'era da vedere" dalle pubblicita', a questo punto che ci va a fare alla mostra! :)

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Quindi la nudità maschile nel primo caso non è

legittimata perchè l'opera è pop-kitsch?

 

Che poi sottintenderebbe "frocia" essendo una

poetica tipica di artisti gay ( warhol-Pierre et gilles )?

 

Può essere...

 

In realtà credo sia più facile che non sia legittimata in quanto pubblicità cartellonistica per strada, mentre la seconda è un'installazione esterna al museo, e quindi non te la trovi sotto casa o sull'autobus.

Indipendentemente questo dal valore più o meno pop dell'opera stessa.

(la frociaggine della stessa, se poi c'è davvero, dubito sia una discriminante)

 

Immagino sia sorto un problema con i classici vecchietti/genitori ecc scandalizzati da tre peni visibili ovunque.

(ma non ne posso avere certezza)

A parte questo noi italiani abbiamo fatto, a suo tempo, ricoprire le nudità di santi e martiri nella cappella Sistina... Insomma per dire che da un dato momento in poi la nudità ha cominciato ad esser vista come sconveniente a più livelli, indipendentemente dal valore intrinseco che si vuole dare all'opera.

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privateuniverse

Io sono una specie di versione moderna di un puritano del Seicento e non ho certo la casa tappezzata di sansebastiani trafitti dalle frecce, ma vediamo cosa dice il sito del Leopold Museum sulla foto di Pierre & Gilles.

 

 

"Il duo di artisti francesi Pierre & Gilles è diventato famoso a partire dalal fine degli anni Settanta per i loro lavori fotografici sontuosi e ammiccanti all'omosessualità. L'opera "Vive la France" ("Viva la Francia"), del 2006, affronta il tema della multietnicità della società francese presentando fianco a fianco, come eroi nudi, i tre gruppi etnici più importanti della Francia "Blacks, Blancs, Beurs" ("Negri, Bianchi, Maghrebini"), un'immagine familiare per il grande pubblico innanzitutto grazie al gioco d'insieme e al successo della nazionale francese di calcio a partire dal 1998.

 

Nudità ed eroismo sono, pertanto, un aspetto che si integra molto bene nella concezione della mostra. Del resto, già nell'antichità eroi e atleti erano sempre raffigurati nudi. Nel XVIII secolo illuministico l'eroe nudo è il simbolo dell'uomo liberato dalle costrizioni della civiltà e tenuto a seguire una morale superiore. L'opera di Pierre & Gilles, due artisti che, con i loro lavori, promuovono sempre la tolleranza e l'apertura mentale, si situa in questa tradizione."

 

http://www.leopoldmu.../nackte-maenner

 

Ora: come dicevo, io sono uno che si sente a disagio anche di fronte ai nudi femminili dei quadri. Possiamo discutere se sia proprio necessario rappresentare la multietnicità della società francese con una foto di tre uomini nudi di differenti razze in tenuta da calciatori. Ma, in tutta onestà, cosa c'è di male? Io dall'arte non mi aspetto trattati sociologici ma "strategie oblique", la capacità di rappresentare dei concetti con intuizioni fulminanti, anche provocatorie se del caso. L'opera di Pierre & Gilles è ammiccante, certo. E con ciò? Non è il calendario "Dieux du stade", la funzione non è quella.

 

In tutta onestà: dov'è lo scandalo? E' una mostra dedicata al nudo maschile, che è anch'esso un aspetto dell'arte.

 

Vogliamo negare quest'evidenza?

 

 

PS Poi magari io sarei il primo a non andarci, ma almeno concettualmente cerchiamo di non essere l'equivalente moderno di quel pittore del quale si disse che "mise le braghe a Michelangelo".

Edited by privateuniverse
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Son d'accordo con private, eccezion fatta per il fatto che io, se fossi a Vienna, andrei ben volentieri a guardare la mostra.

 

Però da quello che ho capito le critiche non sono alla mostra in se, ma al cartellone pubblicitario in quanto cartellone pubblicitario appunto, e non opera d'arte.

 

Poi vabbe', io non capisco perché foto di uomini nudi non possano essere arte, così come non riesco a capire perché per alcuni non possa esserlo un vasetto di merda, o un pisciatoio al contrario (con tutto che Duchamp non mi è mai piaciuto un granché) o le opere dell'azionismo viennese.

Poi possono piacere o meno (il che vale per tutta l'arte e tutti gli artisti di ogni periodo storico) ma quelli son gusti.

 

(oh Daniele da Volterra lo trovi più facile come "il braghettone"... Secondo me l'andare a scalpellare la cappella Sistina per ridipingerci sopra è l'unico motivo per cui lo citano in ogni corso di studi artistico XD)

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Ho capito e sono d'accordo sul fatto che se quell'opera non fosse stata messa sul cartellone

pubblicitario non ci sarebbe stato scandalo, è certamente vero.

 

Però credo anche che se ci avessero messo una statua di marmo il pubblico non avrebbe avuto reazioni

negative

 

Se prendiamo la foto dell'installazione davanti alla mostra, la novità consiste nel fatto che il pubblico

interagisce con l'opera ( è una foto-installazione ) ma come immagine è un bianco e nero abbastanza

classico, mentre nella foto di pierre et gilles l'artista interviene dipingendo intorno ad una foto a colori

 

A dire il vero a me la foto non pare realistica, nel senso che mi sembra evidente l'intenzione dell'artista

di fare un "santino" stilizzando faccia e fisico di questi tre modelli, ma forse questo fa risaltare ancora di

più per contrasto il realismo del pene.

 

Il mio quesito era appunto su come diversi modi di rappresentare la nudità possano dare una diversa

reazione o impressione ( partendo dal presupposto che in sè, un pene è un pene...)

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E qui forse torniamo all'idea che l'arte antica, rinascimentale e fino ad alcune avanguardie del 900 sia arte, la contemporanea, nell'immaginario collettivo no (principalmente proprio per l'idea che chiunque potrebbe scattare una foto o cagare in una scatola o ribaltare un orinatoio).

Per cui mentre il david o la Maya desnuda sono universalmente riconosciuti come arte (perlopiù perché a scuola dicono che lo sono, mentre l'arte moderna e contemporanea non se la fila nessuno) queste opere nella mente dei più non sono arte, ma mondezza senza senso.

 

Almeno a vedere i commenti delle persone con cui sono andata prima al Leopold (a vedere la permanente) e poi al mumok li di fronte credo che la discriminante sia quella.

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Comunque qui nessuno ha gridato allo scandalo, se non soltanto chi lo ha citato, a sproposito, lamentando di lamentele che, in tal senso, non ci sono state.

 

Per quanto mi riguarda ho fatto notare che ormai, qualunque obbrobrio o insulsaggine, con le conoscenze e gli spazi espositivi giusti,può essere spacciata per arte.

A tal proposito, cosi' non avrete piu' da obiettare sulla nudità, la quale, ripeto, non era il fulcro delle mie perplessità, voglio portare come esempio una mostra a cui ho assistito recentemente a Roma, le cui "opere", imho, non erano altro che degli accrocchi di un cattivo gusto inaudito: la mostra Body Worlds, dell' artista (chiamiamolo cosi') Gunther Von Hagens.

Preciso che non sono religioso, quindi non ho trovato blasfema o oltraggioso l'uso di cadaveri per la costruzione di tali "opere", il punto è che si tratta dell'ennesima operazione commerciale, spacciata per arte, che punta non sulla bellezza delle "opere" stesse (che imho, e non solo imho, sono obbrobri senza capo nè coda) ,ma quanto, appunto, sul cercare di creare sensazione e di alzare, costi quel che costi, un polverone mediatico...dalla serie "nel bene e nel male, purchè se ne parli"... che poi è la stessa tattica attuata, seppur tramite altri metodi, da personaggi in cerca di notorietà alla Sara Tommasi...

 

 

p.s. a paragone di certi scempi, anche le opere di una Novella Parigini o di un Eliano Fantuzzi sono da considerarsi il non plus ultra dell'arte...

Edited by ben81
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Ben non ho intenzione di iniziare una difesa sull'arte contemporanea, in parte perché non stiamo parlando di quello, visto che ci stiamo focalizzando sui motivi che, a nostro avviso, hanno portato gente a lamentarsi.

Secondariamente sarebbe inutile e controproducente. Io un libro ben fatto e alla portata di tutti l'ho segnalato, chi è interessato può leggerlo e capire molte cose (e coglierne altre).

 

Tra l'altro nessuno parlava di te o delle tue idee esposte prima, che sono del tutto legittime. S me non piace per nulla Leonardo pittore ad esempio... Son gusti XD

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Infatti non mi riferivo a te, ma ad altri, che hanno parlato di commenti altrui, a loro dire, scandalizzati a causa del nudo, quando commenti del genere io non ne ho visti.

Comunque la mia non era una critica all'arte moderna in generale, ma solo a quell'arte moderna che, come detto, va avanti solo grazie agli espedienti sopra citati.

 

p.s. i gusti son gusti, ma, per rendere al meglio la differenza di cui parlo, è sufficiente pensare ad un Burri, il quale, da vero artista, ha sfornato belle opere di arte contemporanea senza dover ricorrere al kitsch.

Edited by ben81
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E, restando OT, son d'accordo con te, burri, Manzoni e altri sono comunque una spanna sopra ad alcuni degli artisti contemporanei viventi. Anche se alcuni sono allo stesso livello (e, alcuni, stiano tornando al figurativo).

 

Ma non conosco abbastanza i viventi per poter dire qualcosa di davvero sensato. Perché per Burri, come per Manzoni o Duchamp, bisogna avere ben chiaro il contesto storico, sociale e la motivazione scatenante della singola opera (merda d'artista come esempio su tutti).

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Ben venga quindi il riferimento a Gunther Von Hagens, anche per parlarne malissimo

perchè è un artista che tratta il corpo, anche se è un corpo anatomico.

 

Veniamo a Pierre et Gilles

 

In realtà dal punto di vista ideologico la loro opera è convenzionale

 

Quando il nudo maschile viene legittimato nella storia dell'arte?

 

Quando si rappresenta un eroe....e loro rappresentano delle "icone" cioè gli eroi

della nostra società ( nel senso proprio della pop art ) e già qui si potrebbe discutere

sul fatto che un eroe sia per definizione nudo ( e noi lo accettiamo quasi senza far piega )

 

Il nudo diventerà nel '900 altro....un modo per evidenziare la dimensione privata

del soggetto ritratto, la sua interiorità ( è stata scoperta la psicologia moderna )

oppure la sua sessualità ( rivoluzione sessuale, arte gay etc. )

 

Tuttavia nonostante che l'idea sia convenzionale pare che esteticamente

abbia scandalizzato ed io ipotizzo che la loro opera così stilizzata ( non mi pare

una foto realistica ma ampiamente ritoccata quasi a fare dei bambolotti )

finisca per esaltare un pene che è l'unico elemento del corpo realistico

( e qui ci potrebbe stare il fatto che sono dei gay malandrini...)

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mi sembra che l'analisi di @@Hinzelmann sia perfetta...

 

Credo però che il problema vero sia il fatto che l'opera in questione sia una foto, e non una scultura (magari moderna, ma che richiamerebbe inevitabilmente l'arte classica)... insomma, quelli sono peni veri, fotografati, e la società attuale li reputa perlopiù sconvenienti e di cattivo gusto.

mentre i nudi di egon schiele (per citarne uno che nel leopold museum c'è in abbondanza), alcuni peraltro parecchio erotici secondo i canoni attuali, vanno più che bene... il disegno o il dipinto fanno subito "arte", e quindi anche il nudo provocatorio si eleva ad un livello superiore a tutto il resto.

(o le inquietanti tele di jenny saville, per restare sul contemporaneo vivente, di cui nessuno s'è mai lamentato che io sappia, almeno non qui a roma in cui ci sono state almeno due personali, e che, come locandina pubblicitaria, presentavano una delle opere più disturbanti che mi venga in mente tra le sue... che è anche il motivo che mi ha spinto ad andare alla mostra XD)

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Che bigotti! per chi cita Michelangelo, sappiate che al suo tempo per i nudi del giudizio universale e della volta della Sistina fu considerato blasfemo e osceno. Bigotti di allora... bigotti di oggi. Non c'è differenza.

Non mi sembra sia corretto dire che tutti gli artisti che oggi utilizzano la nudità siano dei ciarlatani. Siamo capaci tutti a dire "questo so farlo anche io".

Trovo ridicolo censurare il manifesto della mostra per poi sbatterci in faccia tette e culi 24ore su 24 tra giornali, manifesti, tv ecc... dove nel 99% dei casi non c'è nulla di artistico, ma si tratta di utilizzo volgare e superfluo della nudità della donna.

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Siamo capaci tutti a dire "questo so farlo anche io".

 

Verissimo, il punto è riuscire a farlo. Probabilmente con le nuove tecniche saremmo tutti in grado di rifare "Guernica" e i graffiti di Keith Haring che sembrano scarabocchi di un bimbetto eppure solo lui è riuscito ad emozionarci con quelle semplici linee e cerchi. Così come Pierre et Gilles, alla fine sono solo fotografi e tutti sono in grado di fare belle fotografie ma nessuno è così "camp" come loro, neppure LaChapelle che al lavoro del duo francese ha attinto non poco. Comunque un pene di non ridicole dimensioni sarà dempre destinato a creare scandalo. Perché bene o male nessuno riesce a distoglierne lo sguardo.

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Evidentemente il senso comune del pudore non è neutrale rispetto al genere

 

D'altronde potremmo chiederci - arrovesciando il discorso - cosa potrei

fotografare di un corpo femminile che possa determinare una reazione

uguale o simile?

 

Il corpo della donna è un corpo che deve essere esibito, quindi forse come

artista dovrei immaginare un corpo che non dovrebbe essere mostrato in

pubblico ( mi viene in mente il corpo della modella anoressica ma si può

pensare anche ad altro ) per ottenere una reazione di tipo censorio che

possa essere in qualche modo paragonabile

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@@Tarrou quello che dici sulla cappella Sistina è inesatto però. Il giudizio universale è stato ricoperto 25 anni dopo che Michelangelo aveva finito di dipingerlo perché la nudità nell'arte religiosa è diventata blasfema solo col concilio di Trento. E Daniele da Volterra iniziò ricoprire i nudi nel 1565. La cappella Sistina, nella parte decorata da Michelangelo, fu completata nel 1940 (anno più anno meno).

In pú le uniche vere critiche che ricevè in vita furono si santa Caterina/san Biagio. Ma non ci furono mai ripercussioni per lui.

Tra l'altro ricordiamoci pure che quelli che noi ora chiamiamo artisti all'epoca erano artigiani e imbianchini. Non erano l'artista come lo intendiamo oggi. Dovevano fare quello che il committente voleva, esattamente come lo chiedeva.

 

A parte questo son d'accordo sul fatto che la frase: "lo possono fare tutti" ha poco senso, e dimostra, a vari livelli, che la non comprensione di alcune espressioni dell'arte moderna e contemporanea, porta al rifiuto e alla svalutazione della stessa.

 

Riguardo il cartellone pubblicitario, invece, non mi sento di dare così veementemente dei bigotti ai viennesi. La reazione si poteva prevedere, e probabilmente è anche stata usata a vantaggio della mostra... Fa parte dell'arte, in fondo, l'idea di puntare proprio su ciò che fa scalpore. E questo da sempre XD

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