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La solita storia va avanti...


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E se non ha concluso il suo percorso di accettazione? Io non voglio perderlo, ecco tutto.

allora al massimo puoi esserglio solo amico senza andare oltre...

cioè quello che ti ha chiesto di fare non lo aiuterà a capire...anzi in realtà è solo una situazione di comodo sua per non affrontare i problemi che poi avrebbe...

Che mi abbia mancato di rispetto è innegabile. Ma credo che sia in un periodo della sua vita in cui il suo egoismo sia talmente idrogenato in questo periodo che non capisce - nemmeno attraverso il suo senso di colpa - la negatività che trasfonde in me. E' come se pensasse che in questo periodo niente può essere più disastroso del suo stato di confusione. Poi però deve fare i conti col fatto che emotivamente, e sessualmente, proprio non riesce a slegarsi da me.

Poi però deve fare i conti col fatto che emotivamente, e sessualmente, proprio non riesce a slegarsi da me.

 

mi sembra che sia lo stesso anche per te. il che rende questo rapporto difficile, complicato e incredibilmente inconcludente. ma te ne accorgerai da solo. non stai trafficando sostanze illegali quindi posso dirti di non farlo fino a un certo punto. se intendi andare fino in fondo approfittane. tanto il forum sarà sempre quiì se lui dovesse avere un rigurgito di eterosessualità e allontanarti di nuovo solo per paura del giudizio degli altri.

Metro, tu sei innamorato, per questo nonostante tutto ci vuoi provare.

Ma lui a 20 anni sta facendo delle cose inconcepibili, le fa per rassicurare sé stesso è vero, ma tu quanto devi soffrire? E' vero che per chi solo da tre mesi scopre desideri omo, ci vuole tempo. Ma conta come ti comporti in quel tempo: buttarti in faccia le conquiste femminili per non ammettere che i suoi desideri siano ben presenti non è un comportamento corretto e non si può scusare a 20 anni (io non lo scuserei nemmeno a 16). Chiederti di fare il finto amico e di poter trombare con tutte quelle che vuole non è un comportamento corretto, tu non mi sembri uno che ha voluto instaurare una relazione aperta, e il finto amico può essere una fase ma comunque non facile da vivere - e deve necessariamente essere a tempo determinato per sopporttarla.

Tu sei innamorato, ma vale la pena di soffrire così tanto per un tipo così?

E se invece lo lasciassi un po' da solo a crescere e riflettere? Se davvero lui prova un affetto così grande per te, come tu dici, non lo perderai. E credo che tu starai meglio a distanza, sapere che sta facendo le sue prove ed errori e valutazioni, piuttosto che infilarti in mezzo e vivere sulla tua pelle tutto quel gran casino che lui si porta dietro, e che ti ha già fatto stare molto male.

Caro metrosecsual,

 

da ventenne da poco alle prese con la consapevolezza di essere omosessuale, forse ti saprò dire molto poco, in quanto la vita non mi ha dato ancora tanti modi per capire e per imparare.

 

Tuttavia penso che nel tuo cuore la risposta sia già scritta, e penso che tu semplicemente voglia continuare questa storia strana, difficile, forse effimera, ma forse ancora - perché così instabile, precaria - con le carte in regola per presentarsi più eccitante di molte altre.

 

Non so se sarà la scelta giusta, ma se tu sei convinto di voler proseguire.. prosegui e basta.

 

[Non riesco a condividere i commenti di chi dice "cercati un gay dichiarato", perché non credo sia giusto e non credo sia quello che fondamentalmente tu vuoi. Io stesso non farei una cosa del genere, perché tutti i gay dichiarati che conosco mi eccitano assai meno delle donne (e le donne non è che mi dicano granché), sono spesso troppo acidi (la loro mi sembra sempre una cerchia ristretta.. per privilegiati...) e troppo effemminati per i miei gusti (a me piacciono gli uomini.. non le mezze donne... a questo punto meglio le donne xD), ma naturalmente queste opinioni sono collegate al mio piccolo e ristretto campione di osservazione, e non sono granché esplicative].

 

Ad ogni modo, secondo me, il problema non è che lui ti presenti come amico... Ma che ti veda come scopamico..

 

Ad una domanda soltanto devi risponderti, Ti vede scopamico mentre tu lo vedi come ragazzo? Se la risposta è no e le tue intenzioni sono quelle di continuare, continua e basta, e non dar retta a nessuno.

 

Unica cosa soltanto ti raccomando: aiutalo nel suo percorso di accettazione e di sensibilizzazione, nella vostra complicità guardalo come una persona che necessità di chiarezza nella sua confusione (così come tu necessiti di altre cose, in pieno scambio).. e vedrai che se c'è terreno buono smetterà anche di pensare o dire certe cose, e di fare certi gesti...

 

L'importante è sapere a cosa si va incontro. L'importante è sapere a cosa si va incontro e non avere rimorsi. E se saranno errori, diventeranno insegnamenti per una vita.

 

Auguri!

Edited by Fe92

 

[Non riesco a condividere i commenti di chi dice "cercati un gay dichiarato", perché non credo sia giusto e non credo sia quello che fondamentalmente tu vuoi. Io stesso non farei una cosa del genere, perché tutti i gay dichiarati che conosco mi eccitano assai meno delle donne (e le donne non è che mi dicano granché), sono spesso troppo acidi (la loro mi sembra sempre una cerchia ristretta.. per privilegiati...) e troppo effemminati per i miei gusti (a me piacciono gli uomini.. non le mezze donne... a questo punto meglio le donne xD), ma naturalmente queste opinioni sono collegate al mio piccolo e ristretto campione di osservazione, e non sono granché esplicative].

 

 

Non necessariamente tutti quelli dichiarati sono le checche o sono gli acidi. Essere dichiarati spesso non vuol dire che lo sanno tutti, m piuttosto che non si fanno problemi a rispondere "si" se qualcuno vi chiede "Siete gay?", "State insieme?" ecc.

Se uno vuole vivere nascosto tutta la vita.. beh.. la vita è una sola.. ne vale la pena? ;)

Con questo non voglio certo incentivare il coming out con addirittura la gente che conosci stringendo la mano.. ma non deve essere nemmeno da auto-castrazione se certe cose le avresti volute dire ed hai paura dei giudizi altrui o semplicemente quello che consideri il tuo ragazzo ti tiene coperto da un burqa.

@Fe92

 

« Non c'è neanche bisogno che finora ci sia piaciuto più di altri, e neppure altrettanto; bisogna solo che il nostro gusto per lui sia diventato esclusivo. E la condizione si è verificata quando - nel momento in cui ci è mancato - alla ricerca dei piaceri che ci dava il suo fascino si è sostituito improvvisamente in noi un bisogno ansioso, che ha per oggetto quel medesimo essere, un bisogno assurdo, che le leggi di questo mondo rendono impossibile soddisfare e difficile da guarire, il bisogno insensato e doloroso di possederlo. »

Marcel Proust, "Un amore di Swann"

 

Il punto che mi chiedo è - dopo aver letto questa citazione ieri - quando arriverà alla chiarezza. A me poco importa l'autodefinizione sessuale, perché è la vita che ci definisce, e definirsi in un certo modo non fa sì necessariamente che io sia quello, e quello soltanto. Allora qualcuno mi potrebbe chiedere: "Ma tu cosa sei?" Mi piace rispondere: una persona, per di più libera dagli schemi che mi potrebbero costringere a una autodefinizione puramente sessuale. Mi piace pensare che - ed è davvero così, secondo me - che il sesso e il sentimento siano cose totalmente diverse. Lui non mi vede come uno scopamico, è qualcosa di più, da come dice, da come capisco. Gli piace pensarmi ora come un amico, che non è un semplice amico, ma un amico col quale condividere un amore platonico. Bene, l'amore platonico in amicizia esiste, ma esiste soltanto quando non si tocca con mano quell'amore. Lui ha bisogno di me, come persona, e istintivamente è portato a volermi, basta che mi tocca, basta che mi bacia, e mi bacia con quella passione che non si trasfonde in persone delle quali abbiamo soltanto un trasporto sessuale. Non vuole perdermi perché perdermi sarebbe troppo. Ma deve difendersi da questo.

Aborro totalmente le persone che mi dicano: "Lascialo perdere, è un confuso, ha problemi, trovatene un altro, sei un masochista.", o che altro. Non ho scelto di amarlo, né lui ha scelto di amarmi. Son tre mesi che va avanti, e andrà ancora avanti più che per una nostra comune volontà, ma per una questione di istinto. Abbiamo bisogno dell'altro. Io sono una persona risolta, non ho problemi di identità, né tanto meno ho prigioni mentali come il bigottismo o una taratura errata di quel che davvero è il mondo. Lui mi definisce diverso, non dal lato sessuale, ma perché mi vede libero di esprimere totalemente me stesso, e alcune volte mi invidia, perché in tre mesi ha sempre desiderato condividermi nel suo mondo, prendermi per mano in giro, darmi i baci che avrebbe voluto darmi sotto la luce del sole. Ma è più forte il suo senso di negazione. Ora sta accadendo ciò che non è mai successo prima. Ossia sta entrando nella mia vita. Crede di aver risolto il suo dilemma di condividermi nel suo mondo facendomi mascherare da amico. Il punto è che non saremmo mai amici. Siamo - volenti o nolenti - amanti. E qualcuno può dirmi che è la storia rivisitata di Rimbaud e Verlaine in versione Mondo di Patty. Ci sta. Però non mi piace che tutto ciò venga banalizzato in una esortazione alla rinuncia come se fosse l'unica soluzione. Posso star bene da solo, senza di lui, ma non mi disinnamorerò, né tanto meno lui, perché non c'è motivo per farlo. Però continuare sarebbe per me un peso non indifferente. Per lui uno stress altrettanto perché dovrà convivere ancora con i suoi dubbi. Farà male a entrambi. Però se non corro il rischio non saprò mai se ne varrà davvero la pena. So cosa proviamo, so cosa c'è, rinunciare ora mi sembra non avere senso.

Edited by metrosecsual

@metrosecsual

 

Quello che scrivi sembra estratto da un libro cult! E prendilo come un complimento, perché quello è!!!

 

 

Scrivi di passione, di incontro, di amore platonico, di comunione dei sensi, di intrigo, di coinvolgimento in ogni senso...

 

E allora perché farti tutti questi problemi?

 

Ti ricapiterà mai più nella vita una cosa del genere, se mollerai?

 

Sono queste cose a tenerci vivi, a renderci umani, a farci uomini. Non i film che ci facciamo in testa, non - ancor peggio - le scopicchiate senza passione e senza sentimento.

 

Ci parli di un coinvolgimento interno, quasi spirituale, e su questo non ci vedi dubbi. E allora perché mai lasciar perdere? Perché mai ascoltare chi ti dice di mollare?

 

Proprio perché non è scopare il senso ultimo del vostro legame, che è qualcosa di più... allora continua, persevera, fatti sentire nei suoi difetti, in un certo senso raddrizzalo facendo lo stro..zo quando servirà, fagliela pagare quando serve.. E se lui sarà innamorato di te, soffrirà come tu soffri per lui.. per un fine più grande... L'unione.

 

Dove ti porterà la cosa? Se andrà avanti e andrà avanti bene, ad una grande storia d'amore per la vita. Se andrà male, all'inizio ti sembrerà distruzione, ma si rivelerà ad ogni modo e forse ancor più per l'esito, crescita. Promettiti solo di non mollare anche quando starai male, e che se starai male comprenderai che una fine alle cose brutte c'è sempre, anche al dolore. Se riesci a farti questa promessa, persevera.

 

Siamo giovani, e certe cose forse solo da giovani. Smettere di viverle, specie perché c'è un coinvolgimento spirituale (te lo dico anche in un'ottica "cristiana") e non solo "corporale", potrebbe significare condannarsi troppo presto alla vecchiaia. Costruite qualcosa insieme. In complicità, e in un rispetto sempre crescente dell'uno verso l'altro. Si tratta forse soltanto di aggiustare il tiro su qualche cosa. Ripeto, però, promettiti quanto detto (e non avere paura della vita). Un abbraccio grande!

 

@yalen86

 

Concordo molto con la tua visione. Tuttavia finora non ho potuto incontrare persone del genere.. con questa visione che sarebbe poi anche la mia.. ;). Ciauz!

Edited by Fe92

@Fe92

 

Sinceramente ho capito in questi giorni che la paura di perderlo mi abbia soltanto illuso che non avrei perso me stesso dentro questa storia. Ma non ce la faccio più. Troppe energie, troppi problemi che non fanno parte del mio emisfero eppure li sento miei. I suoi limiti sono divenuti le mie prigioni. E non è giusto. Deve porre rimedio alla sua confusione e ai suoi problemi, e io voglio esserne fuori altrimenti non sarò mai partecipante di una storia, ma vittima del suo percorso. In una relazione bisogna essere sereni, e io sono insoddisfatto. Non può mancare la componente essenziale che è il rispetto reciproco. Senza questa base non c'è margine di miglioramento, pertanto sarà sempre così. Ho provato a fargli capire dove ha sbagliato, e dove sbaglia, ma sembra non capire o non voglia capire, come se affrontare me fosse affrontare ciò che nega a se stesso. Difatti anche stavolta non ha avuto le palle di venire a parlarmi ed è sparito con le solite frasi "Son fatto così e non cambio per nessuno; addio" e altre cazzate da ragazzino del Mondo di Patty. Ho 23 anni, non sarò maturo, ma non merito di sopportare queste scenate da amore adolescenziale. La vita continua. Sì, ne sono innamorato, forse una parte di me lo aspetterà, ma la maggior parte di me vuole riappriopriarsi di tutto quel che ho perso con lui in tre mesi. Se ritornerà, dovrà ritornare risolto e risoluto, altrimenti non sarà mai ciò di cui ho bisogno.

@Fe92

 

Sinceramente ho capito in questi giorni che la paura di perderlo mi abbia soltanto illuso che non avrei perso me stesso dentro questa storia. Ma non ce la faccio più. Troppe energie, troppi problemi che non fanno parte del mio emisfero eppure li sento miei. I suoi limiti sono divenuti le mie prigioni. E non è giusto. Deve porre rimedio alla sua confusione e ai suoi problemi, e io voglio esserne fuori altrimenti non sarò mai partecipante di una storia, ma vittima del suo percorso. In una relazione bisogna essere sereni, e io sono insoddisfatto. Non può mancare la componente essenziale che è il rispetto reciproco. Senza questa base non c'è margine di miglioramento, pertanto sarà sempre così. Ho provato a fargli capire dove ha sbagliato, e dove sbaglia, ma sembra non capire o non voglia capire, come se affrontare me fosse affrontare ciò che nega a se stesso. Difatti anche stavolta non ha avuto le palle di venire a parlarmi ed è sparito con le solite frasi "Son fatto così e non cambio per nessuno; addio" e altre cazzate da ragazzino del Mondo di Patty. Ho 23 anni, non sarò maturo, ma non merito di sopportare queste scenate da amore adolescenziale. La vita continua. Sì, ne sono innamorato, forse una parte di me lo aspetterà, ma la maggior parte di me vuole riappriopriarsi di tutto quel che ho perso con lui in tre mesi. Se ritornerà, dovrà ritornare risolto e risoluto, altrimenti non sarà mai ciò di cui ho bisogno.

 

Mi dispiace che la storia non sia andata bene, ma nello stesso tempo, è stata la cosa migliore per te. Come hai detto tu stesso (e come ti dissi qualche giorno fa), non era accettabile una situazione di questo tipo, una relazione deve dare forza, piacere, non deve essere una prigione che l'altro ci ha messo addosso.

Sembri un ragazzo con un certo contenuto interiore, troverai certamente qualcuno che si adatti meglio a te.

Aborro totalmente le persone che mi dicano: "Lascialo perdere, è un confuso, ha problemi, trovatene un altro, sei un masochista.", o che altro. Non ho scelto di amarlo, né lui ha scelto di amarmi
L'amore è sempre una scelta. Colui il quale preferisce credere che l'amore come sentimento travolgente e inarrestabile sia un mare irrequieto impossibile da combattere, condurre, contrastare è solo un individuo vittima delle proprie emozioni e della visione patetica di un mondo che nasce e muore dentro il proprio cervello. Si può amare.. si può amare intensamente e vivere per l'amore, ma perdere la coscienza di sè in nome di qualcosa che è frutto di noi stessi e non origine è non solo da deboli ma da inetti. Edited by Aquarivs

@metrosecsual

 

La tua mi sembra una scelta quantomeno sostenuta da riflessioni profonde e intime, e solo tu puoi sapere.

 

Ad ogni modo questo tuo lasciarlo perdere potrebbe suscitare in lui proprio una riflessione grande entro la quale, se ne sarà capace, capire.. Quindi - se vista in questo modo - oltre ad essere una scelta operata per salvaguardarti (cosa buona e giusta, eh..), potrebbe essere uno stimolo anche per lui. Forse il più importante, se lui è veramente preso da te. Mai dire mai. Specie nella nostra gioventù di incertezze e di controsensi...

 

Tu intanto vivi la tua vita. Vedrai che questo momento di distacco ti farà comprendere quantomeno che (o se) potrai fare a meno di lui, e che il mondo è pieno di persone al quale donare tutte le proprie qualità ed i propri affetti.

 

Tengo te e la tua storia presenti nel mio pensiero :).

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