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Sensibilità, mondo esterno, sconforto.


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Ciao a tutti,

 

mi chiamo Andrea, e sono iscritto a questo sito da quest'estate più o meno. Non ho avuto molto tempo per scrivere di me, causa impegni per l'università (test in giro per l'Italia) e motivazioni personali.

 

Fatto sta che da ottobre da Reggio Emilia mi sono trasferito a Bologna per studiare matematica.

 

Sono molto contento di come le cose mi siano andate a livello scolastico, qui ho trovato subito un buonissimo ambiente, davvero.

Tuttavia non posso dire la stessa cosa per quanto riguarda la mia parte sentimentale.

Io sono una persona molto riflessiva, a cui piace ragionare e cogliere nuovi spunti di riflessione dalla vita quotidiana.

In questi giorni tuttavia ho avuto poco tempo da dedicare a me stesso, mentre in generale passo sempre qualche ora per me (e solo per me).

La vita qua a Bologna è frenetica, ogni giorno sono impegnato, non ho mai un momento di tregua.

Ho iniziato a conoscere a pieno la mia sessualità da un anno e mezzo a questa parte, e devo dire di essere in una sorta di convivenza con me stesso.

A gennaio di quest'anno pensavo di aver finalmente accettato il mio io, il fatto che non sia sbagliato essere omosessuali e anzi che sia un bene aver finalmente scoperto come stanno veramente le cose.

Perché di fatto io credo che noi non possiamo sapere cosa venga dopo la nostra vita, per cui questa è l'unica vita possibile per ora, ed essa va vissuta al meglio delle nostre potenzialità.

 

In questi giorni tuttavia, specialmente da luglio, ho iniziato ad avere dei forti dubbi. La notte mi svegliavo senza un motivo, ogni tanto mi capitava di piangere senza un motivo, sentendo una forte stretta al cuore, come un senso di malore interno che però non riuscivo a comprendere.

 

Poi da quando è iniziata l'università la cosa è un po' peggiorata.

A luglio ho avuto una bella batosta da un ragazzo che frequentavo da gennaio, perché mi ha esplicitamente detto che non voleva null'altro da me che una sola amicizia. Questa cosa mi tormenta tutt'oggi, Non mi è mai andata giù questa storia e non so francamente quando mi passerà.

Verso maggio ho conosciuto la persona che sarebbe diventata da lì a un mese il mio migliore amico. Già lo conoscevo prima, ma è avvenuta come una rinascita della nostra amicizia e ora siamo davvero inseparabili. o quasi. Lui ora è a Modena, io a Bologna, e l'altro mio più grande amico si trova a Torino. Non male, no?

 

Fatto sta che (e doveva capitare anche a me) mi ero un po' invaghito del mio migliore amico. Purtroppo oltre a essere molto simpatico e socievole è anche molto carino , dolce e sensibile. Mi ha praticamente sciolto. Ora non dico di essermi innamorato, perché già in partenza mi ero imposto che ciò non potesse funzionare.

 

Tuttavia da persona riflessiva che sono (e arriviamo finalmente alla domanda) ho spontaneamente fatto un confronto:

come potrei mai trovare nel mondo gay una persona come lui?

 

Già, perché conosco davvero poca gente gay di persona, sarà perché fare conoscenze forzate non mi piace molto. Non conosco locali, non ho amici di amici gay. gli unici miei amici e conoscenti importanti sono etero.

Cercando in giro, mi sono "abbassato" ad utilizzare siti di incontri etc. Pur sapendo come funzionassero, ho voluto tentare (non nuoce quasi mai).

Per concludere, i ragazzi della mia età cercavano solo avventure (io non potrei mai farlo), quelli un pochino più grandi (anche solo di 3 anni) già mi considerano un ragazzino.

 

Questo mi ha portato ad avere poca fiducia nel mondo là fuori, e di conseguenza, poca fiducia in me stesso.

Perché se questa è l'unica vita che vale la pena vivere, perché mi sento talmente frustrato nei miei confronti? Perché non riesco ad accettarmi pienamente e avere un atteggiamento costruttivo nei miei confronti e in quello degli altri?

Magari tra voi c'è qualcuno che ha provato sensazioni simili, che potrebbe darmi consigli o pareri personali.

Io ormai non so più che fare.

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https://www.gay-forum.it/topic/21867-sensibilit%C3%A0-mondo-esterno-sconforto/
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Ciao, se ti può consolare, il periodo dell'accettazione io l'ho vissuto come te: in poche parole, ansie, dubbi, tristezza ecc. Poi dopo una volta che ci si è accettati completamente si è a cavallo. Beh i siti di incontri a mio parere sono un porcaio, perchè la maggior parte della gente ha un solo chiodo fisso e beccare qualcuno con un minio di cervello è come cercare il classico ago nel pagliaio..

Guarda che il mondo "là fuori" non è composto solo da persone simili a quelle che hai conosciuto... Però forse prima di tutto dovresti risolvere ciò che ancora ti turba, come per esempio il fatto che non ti sei ancora completamente accettato. La fiducia in sè stessi è fondamentale per vivere bene e devi riuscire a renderla indipendente dalle delusioni che affrontiamo nella vita :)

Dici di essere una persona molto riflessiva, quindi tendi a rimuginarci troppo

sopra alla tua omosessualità.

 

Essere in armonia con la propria omosessualità, significa essere in intimità

con te stesso, far andare d'accordo testa, cuore e pancia.

 

Fra Gennaio e Luglio sei incappato in un problema di cuore e ci sta pure

 

Il punto è che la tua dimensione autorealizzativa in quanto gay non può

passare solo attraverso relazioni duali sentimentali e sessuali, rischi di metterci

troppo tempo per quadrare fra loro i vari elementi. Devi passare ad una dimensione

autorealizzativa sociale, se esisti come gay in un gruppo non muori in quanto gay per

una mera disavventura sentimentale ( che peraltro ci sta dovendo tu partire da zero

sia per quanto riguarda i sentimenti sia per quanto riguarda il sesso )

Ti capisco benissimo credimi, il carattere in certe cose aiuta tantissimo. E sei una persona rflessiva, e molto sensibile, ci vuole parecchio prima di riuscire ad accettare serenamente quello che sei. Però è un processo gradulae e tu hai già iniziato ad accettarti, per cui devi solo darti il tempo di metabolizzare questa cosa. Inoltre credimi sei fortunato, sei in una grande città, puoi conoscere ragazzi dal vivo, non per forza nei locali, ma anche in associazioni varie ecc.. Per cui non "abbassarti" ai siti di incontri, quelli sono siti per chi si nasconde, non agli altri ma a se stessi...

Visto che sei a Bologna ti consiglierei di fare un giro al Cassero, c'è un bel gruppo di ragazzi (e ragazze) della tua età che si ritrova insieme per fare amicizia, fare attività insieme e conoscersi. Se ti serve qualche contatto fammi sapere ^_^

 

Oppure puoi cercare il gruppo Cassero Giovani su facebook e iscriviti, lì puoi chiedere meglio quando si trovano. Secondo me sarebbe più facile per te accettarti in un ambiente amichevole e non di "adescamento".

Grazie ragazzi dei consigli,

in particolare volevo un attimo approfondire alcuni aspetti:

@@Hinzelmann @@Kiwi : per ora infatti era proprio quella la mia intenzione, riuscire a trovare la "compagnia" giusta, che sia il gruppo del Cassero o no.

Tuttavia per ora (e in generale molto spesso) mi manca il tempo da dedicare a me stesso e quindi a queste attività, vuoi perché faccio il collegio superiore, vuoi per altri motivi.

La cosa non migliora se pensate che da Gennaio saremo trasferiti a Borgo Panigale, che è abbastanza fuori da Bologna. Per ora non ci posso fare niente, spero soltanto di poter conciliare le diverse cose.

caro Dreamer

ti vorrei dare un parere personale su ciò che hai raccontato.

Io penso che per quanto possa esserci l'accettazione più o meno profonda, più o meno vera, bisognerebbe un attimo fermarsi e dire "non sono solo omosessuale" intendendo questa affermazione come un'affermazione

di cui essere orgoglioso al pari dell'omosessualità (non so se mi spiego). E bisogna anche chiedersi che tipo di omosessuali si é nella misura in cui ci si chiede che tipo persona sono.

Nel senso che, tu hai delle caratteristiche personali di sensibilità e via dicendo che sono comunque preziose e pensare che esista un solo mondo gay, fatto di siti di incontri e sesso occasionale

è un luogo comune che forse non hai approfondito, non hai "distrutto" per i motivi che hai raccontato, relativi all'università etc.

Tu hai detto una parola giusta: "frustrato", forse il bisogno che corrisponde a questa frustrazione è quello di smantellare queste immagini che ti sei creato relative all'omosessualità e al mondo

gay e permetterti di capire che c'é gente che può soddisfare dei bisogni di amicizia e di scambio umano.

L'altra cosa che ti volevo dire è che non è un rapporto che può forse soddisfare i tuoi bisogni. Nel senso che probabilmente, il tuo bisogno di condivisione del tuo lato più intimo, del tuo mondo interno

con persone che sono più simili a te, è più importante dell'instaurare una relazione.

Secondo me, coltivando anche un lato sociale di questo tipo, tempo permettendo, potresti poi sentirti anche più sereno e sentirti meno perso anche nelle relazioni sentimentali.

 

A presto

Sono d'accordo con @ .

Mi sembra che da bravo massimalista vuoi tutto e subito. Guarda, che trovare una persona con la quale stai bene sessualmente, intellettualmente e emotivamente, con la quale vuoi stare 24/7 e che condivide questo tuo desiderio è difficile per chiunque, omosessuale o no...E poi non dovresti dimenticare che potrai stare bene con un altro quando stai bene da solo, quando te la spassi e ti diverti. Per vivere bene non devi essere per forza "accoppiato". Mi dai impressione di essere una persona che rovina il piacere delle piccole cose che la vita ha da offrire perché le carica con troppe aspettative. Sei giovanissimo, hai un sacco di tempo per realizzare i tuoi sogni, per adesso invece cerca di apprezzare di più quello che hai: un compagno di studi con il quale esci a prendere una birra la sera non deve necessariamente diventare il tuo amico per sempre ed un ragazzo che hai conosciuto sul sito d'incontri non deve per forza essere un amante perfetto. Goditi le cose per quello che sono: una birra in un compania di uno sconosciuto ed un leggero flirt con un ragazzo carino che non hai voglia di rivedere il giorno dopo sono comunque cose piacevoli. E' bello essere un pò superficiali di tanto in tanto, se ogni volta investi tutto te stesso nelle relazioni che magari non sbocceranno mai rischi di farti male seriamente. Sono sicura che sei una persona meravigliosa e prima o poi troverai tutto quello che cerchi, ma fino a quel momento rilassati e vivi giorno per giorno, non mettere per forza i paletti e i traguardi da raggiungere entro tot, anche perché lungo il tragitto potresti scoprire che tutto ciò che hai desiderato finora non è quello che ti serve realmente...

@@Addie Pray sai hai perfettamente ragione.

Di fatto mi capita spesso di accorgermi di essere forse troppo fiscale con me stesso, troppo duro.

Perché questa è stata la mentalità con cui sono cresciuto, per cui ora sto tentando piano piano di "smollarci" un attimo e concedermi una tregua di tanto in tanto, ma ti assicuro che non è facile.

Io con me stesso sono molto rigido, intransigente quasi, e questo mi accade in generale. Sono molto morale, molto impostato. Per ora però faccio del mio meglio per farmi piacere ciò che mi accade in questi giorni, senza troppe paure, troppe preoccupazioni,troppi "se" e "ma".

Sto tra l'altro raggiungendo la conclusione che per ora avere qualcuno al mio fianco sia bandito assolutamente. (e in realtà è sbagliato ragionare anche in questo modo, ossia il negare ogni cosa).

 

Per fortuna so a memoria il "Tu ne quaesieris, scire nefas..."(carpe diem). Dovrebbe aiutarmi ogni tanto ;)

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