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Uganda: la pena di morte per i gay viene definita "un regalo di Natale" alla popolazione


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«I cittadini vogliono questa legge come un regalo di Natale e noi vogliamo darglielo». È con queste parole che il parlamento ugandese introduce la possibilità che la nuova legge anti-gay possa essere approvata già entro la fine dell'anno.

Se l'attuale legge ugandese già considera il sesso omosessuale come un reato penale, la proposta di legge si prefigge di peggiorare ulteriormente la situazione con l'introduzione di pene più severe (ergastolo o pena di morte a seconda delle circostanze) ed il divieto di quella che viene definita "promozione" dei diritti gay.

La comunità internazionale si è subito mobilitata per cercare di scongiurare il pericolo, ma la presidente del Parlamento ugandese -Rebecca Kadaga- ha già preso posizione, sostenendo una sorta di sovranità nazionale nel poter decidere di perseguire alcuni gruppi di persone.

«Se passa quella norma, l'amore si pagherebbe con la morte o con il carcere a vita e i cittadini condannati a simili crudeltà non riceverebbero esattamente un "regalo di natale"» è stato il commento di Emma Ruby-Sachs di Avaaz.

Paesi che andrebbero del tutto isolati e lasciati al loro destino.

Non sono convinto dell'efficacia di un approccio positivo (ovvero, aiuti internazionali in cambio del rispetto di tutti gli orientamenti sessuali). Anche perché con queste persone non viene certo l'impulso di essere teneri,

Stiamo parlando di una nazione dove il leader è in carica da quasi trent'anni ed è ben conosciuto per le sue politiche ai limiti del fondamentalismo cattolico, senza contare che un terzo della della popolazione è povera, la situazione sanitaria non è delle migliori (oltre ad Ebola, sono frequenti malaria e colera, per non parlare del 10% circa della popolazione che risulta essere malata di AIDS).

Proprio per quanto riguarda quest'ultima parte, non escludo che la forte incidenza dell'HIV e le campagne attuate per contrastarlo - leggasi: là dove altrove si consiglierebbe di utilizzare il preservativo, in Uganda la regola è "astenetevi dal sesso" - abbiano in qualche modo inciso su quella che è la percezione dell'omosessualità stessa.

Non è da escludere la possibilità che si autoisolino da soli se è vero che:

In June, Uganda's Minister for Ethics and Integrity Simon Lokodo said 38

non-governmental organisations which he accused of promoting homosexuality

would be banned"

 

Guarda io della storia dell'Uganda conosco soprattutto la follia del governo di Amin Dada

che - diciamocelo- era un pazzo furioso ed è già arrivato ad isolare il paese

 

Da wikipedia leggo di guerra civile in atto fra il governo e prima una cd. Forza mobile

dello Spirito Santo comandata da una cd. "strega del Nord" e poi un cd. Esercito

della Salvezza del Signore poi Esercito di Resistenza del Signore, comandato da suo cugino

che si proporrebbe di prendere il potere per governare coi dieci comandamenti (?!)

 

Di quest'ultimo si è spesso parlato a causa del rapimento dei bambini, arruolati poi

di forza a combattere.

 

Non so da dove nasca questa vena di "follia religiosa" in teoria gli Ugandesi sono

Anglicani e Cattolici, ma è chiaro che rielaborano in maniera autonoma e purtroppo

peggiorativa le religioni di riferimento

 

Sicuramente l'AIDS avrà un suo peso, anche perchè leggo che la pena di morte

sarebbe prevista in casi di "omosessualità aggravata" fra cui c'è il caso di rapporto con

un sieropositivo ( altre ipotesi: un partner minorenne, un disabile o un "sexual offender"

non si capisce bene a chi venga contestata questa aggravante....)

la proposta ugandese è un atto criminale

 

se passa credo sia lecito chiedere l'immediata interruzione degli aiuti internazionali a questo paese.

 

se vuole una legge del genere, si faccia aiutare dall'Iran

la proposta ugandese è un atto criminale

 

se passa credo sia lecito chiedere l'immediata interruzione degli aiuti internazionali a questo paese.

 

se vuole una legge del genere, si faccia aiutare dall'Iran

Non c'è altro da dire, in effetti. Concordo su tutta la linea.

se passa credo sia lecito chiedere l'immediata interruzione degli aiuti internazionali a questo paese.

 

Legittimo, ma una volta interrotti gli aiuti? Continuerebbero a ricevere aiuti da associazioni o movimenti di matrice cattolica - come già è allo stato attuale - e nuocere alla popolazione stessa.

un attimo: gli aiuti cattolici che vanno alla popolazione vanno benissimo: va detto che spesso i missionari cattolici sono tra i pochi che fanno effettivamente qualcosa di buono per la popolazione.

 

bisogna interrompere il flusso di denaro che attraverso organizzazioni internazionali va ai governanti - spesso gente inqualificabile - e che non produce nessun effetto positivo per la popolazione.

Paesi che andrebbero del tutto isolati e lasciati al loro destino.

Certo, lasciamo al loro destino migliaia di ugandesi, omosessuali e non, che lottano per poter vivere civilmente e non sopravvivere. Proprio una bella idea (fascista)!

 

uganda-5.jpg

Certo, lasciamo al loro destino migliaia di ugandesi, omosessuali e non, che lottano per poter vivere civilmente e non sopravvivere. Proprio una bella idea (fascista)!

 

Credo che tu abbia un'idea un po' distorta di quella che è l'opinione pubblica in Uganda (o in altri Paesi arabi e africani, ma non solo). Forse pensi che la maggior parte di loro vorrebbe vivere secondo i nostri valori (conquistati faticosamente e che vanno difesi a tutti i costi), ma schiava di una minoranza dittatoriale. Sarebbe bello, ma il più delle volte non è neanche lontanamente così ;) da quelle parti il pensiero comune è malato, ignorante e retrogrado. Quindi sì, i Paesi che applicano queste politiche vanno isolati e lasciati al loro destino. Io, come omosessuale, mi sentirei profondamente offeso se il mio Paese aiutasse nazioni che mi ritengono un abominio. Non è fascismo, è dignità ;)

Non sto parlando di percentuali. Sto parlando di persone, e finché ci saranno solo anche quei piccoli gruppi postati più sopra che rischiano quotidianamente la vita non concepisco minimamente che possano essere lasciati al loro destino.

 

Per inciso, la maggior parte della popolazione ugandese non ha i mezzi né tecnologici, né culturali per crearsi un'opinione pubblica degna di questo nome.

 

Io, come omosessuale, mi sentirei profondamente offeso se il mio Paese aiutasse nazioni che mi ritengono un abominio.

Io, come omosessuale, mi sentirei profondamente offeso se il mio Paese non aiutasse altri omosessuali con l'unica colpa di essere nati in un posto meno allegro e sicuro del mio.

Io, come omosessuale, mi sentirei profondamente offeso se il mio Paese aiutasse nazioni che mi ritengono un abominio.

 

In Uganda in passato hanno manifestato anche per i costi esorbitanti raggiunti dai generi di prima necessità (hanno un livello di inflazione abbastanza alto, come buona parte delle nazioni dell'Africa). In altri casi hanno manifestato dando luogo a dei pride e a degli eventi pro-diritti gay, proprio perché la situazione non è semplice.

 

Non so te, ma non mi sembra che in Italia si stia mesi così tanto meglio da poter dare lezioni di civiltà tali da ignorare una popolazione.

Concordo piemanete con Haider e poi, indirettamente, anche con max... anzi, dico di più, secondo me dovrebbe intervenire attivamente l'ONU. Non dico "dichiarare guerra", per carità, però vietare adi paesi dell'ONU ogni aiuto/scambio commerciale verso l'uganda... e, nello stesso tempo, obbligare gli stessi garantire asilo politico ad ogni ugandese (non solo gay, anche etero). In un paese così deve essere impossibile volerci vivere volontariamente. Che poi, nei fatti, l'ONU conta tanto quanto mia nonna, è un altro fatto, però almeno formalmente... diamine c'è una carta che sancisce i diritti inalienabili dell'uomo, qua ne alienano almeno la metà!

 

EDIT:

 

Non so te, ma non mi sembra che in Italia si stia mesi così tanto meglio da poter dare lezioni di civiltà tali da ignorare una popolazione.

Ma ti pare un collegamento da fare?? Un conto è non accettare le nozze gay, un altro è proporre la pena di morte! Noi andiamo verso la "legalizzazione civile" (cmq non ancora matrimonio), loro passano dall'ergastolo alla pena di morte!

Edited by Marcozzz

Non so te, ma non mi sembra che in Italia si stia mesi così tanto meglio da poter dare lezioni di civiltà tali da ignorare una popolazione.

Come diritti siamo messi peggio rispetto a molti Paesi europei, ma come percezione dell'omosessualità da parte della società siamo messi molto, molto meglio di tutti i Paesi slavi, in pratica, siamo non troppo distanti alla Spagna (anche se noi siamo meno abituati a percepire l'omosessualità come parte integrante della società). Alcuni Paesi europei non ci vedono neanche lontano e i gay di queste zone pagherebbero per vivere in una società paragonabile a quella italiana (dal punto di vista dell'omosessualità). Poi vabbè, rispetto ai Paesi arabi e africani siamo non su un altro pianeta, proprio in un'altra galassia ;) Stiamo anche infinitamente meglio di Stati che riconoscono il matrimonio omosessuale (come il Sudafrica), ripeto, sempre parlando di percezione sociale, non di situazione legale. In Uganda, la società sarebbe felice di vedere i gay a morte. Le persone comuni, non solo i politici senza scrupoli. Sinceramente non capisco come sia possibile effettuare un paragone. La loro società è malata, ignorante, retrograda, omofoba. La nostra, tutto sommato no. Noi fra dieci anni avremo i diritti (che saranno accettati dalla grande maggioranza della popolazione). Loro avranno messo a morte molti omosessuali, per la gioia sincera e autentica del popolo, dell'uomo medio. Quindi sì, in Italia stiamo messi non tanto, ma infinitamente meglio ;)

La nostra, tutto sommato no.

Quel "tutto sommato" è dovuto al fatto che è la società in cui vivi tu e le persone che ti stanno care?

Permettimi la polemicità, ma faccio davvero fatica a trovarmi davanti ad un discorso così egoista.

 

Trasponi uno spezzone della popolazione italiana in Uganda e sono convinto che, laddove permesso, molti italiani si comporteranno in modo non troppo dissimile dall'ugandese medio. Altri no, fortunatamente. Ed per questi ultimi che il tuo discorso è sbagliato.

Ma ti pare un collegamento da fare?? Un conto è non accettare le nozze gay, un altro è proporre la pena di morte! Noi andiamo verso la "legalizzazione civile" (cmq non ancora matrimonio), loro passano dall'ergastolo alla pena di morte!

 

Riformulo, così vediamo se diventa maggiormente chiaro: non mi sembra che in Italia la situazione sia così rosea da poterci concedere il lusso di stabilire se una popolazione va lasciata o meno in balia di determinati governi/dittature.

Qui non si sta parlando di imporre dei valori, come invece ha supposto Max Dorian:

 

Forse pensi che la maggior parte di loro vorrebbe vivere secondo i nostri valori (conquistati faticosamente e che vanno difesi a tutti i costi), ma schiava di una minoranza dittatoriale. Sarebbe bello, ma il più delle volte non è neanche lontanamente così da quelle parti il pensiero comune è malato, ignorante e retrogrado

 

Bensì, si sta parlando dell'evitare che delle persone vengano uccise o isolate; la popolazione potrà anche essere ignorante e retrograda, ma non è possibile fare di tutta l'erba un fascio perché ci stanno anche coloro che manifestano e non tollerano alcune problematiche.

Come avete (giustamente) rilevato, la differenza tra l'Italia e l'Uganda è che abbiamo una civiltà da "primo mondo" e meno probabilità che qualcuno ci voglia morti o all'ergastolo, ma i principi di fondo non mi sembra che differiscano in maniera tale doversi dimenticare di chi invece sta lottando contro la sua stessa società e chi la governa.

Il problema sono le percentuali. Ho difficoltà a credere che la maggioranza della popolazione italiana sia favorevole alla pena di morte per gli omosessuali, dal momento che la maggioranza della popolazione è favorevole alle unioni omosessuali e la stragrande maggioranza è a suo agio con l'omosessualità. Guardando un documentario proprio su questa proposta di legge, era venuto fuori che quasi tutti gli intervistati si trovavano d'accordo con la legge. Chi non lo era, proponeva la più umana prigione, pensando magari di essere fin troppo tollerante. Gli stessi omosessuali disprezzavano fino in fondo la società in cui vivevano, e avevano ben poche speranza di avere una lunga vita. Non si può fare di tutta l'erba un fascio, ma è esattamente quello che si fa quando si parla di grandi numeri, di Paesi insomma, si è sempre fatto così e guardate che non si è fatto così perché l'umanità è sempre stata brutta e cattiva, ma solo perché è logisticamente impossibile fare diversamente, e lo sarà sempre. E quando si tratta di intrattenere rapporti tra Stati (e l'ideale sarebbe intrattenerli solo con chi condivide i nostri valori fondamentali) si guarda a come si comporta la nazione nel complesso, quindi, tendenzialmente, qual è l'opinione maggioritaria. E in Uganda non si parla di 51% favorevole alla pena di morte per omosessualità contro il 49%, si parla di numeri che superano agevolmente il 90, 95%. E questo è grave, molto grave. Quindi sì, sarebbe giusto isolarli, perché quattro gatti non fanno la differenza, e io mi sentirei profondamente offeso se il mio Paese aiutasse, in qualsiasi modo, una massa di ignoranti che avrebbero piacere a vedermi morto per il mio orientamento sessuale. Non è semplicemente inopportuno, è profondamente sbagliato farlo, per quanto mi riguarda.

Ti auguro di non essere mai fra quei "quattro gatti che fanno il 5% del paese". Le tue parole mi fanno male, a maggior ragione perché vieni da una minoranza e vivi in una società che ti permette di emanciparti dall'ignoranza.

Penso che si sia un po' frainteso quello che voleva dire Max... secondo me lui intende dire semplicemente "non aiutiamo un governo del genere inviando soldi/aiuti", anche se così facendo ci perde la popolazione che tutto sommato è "scusabile" visto il modo in cui il governo comanda. Facendo così, probabilmente, il governo deciderebbe di non promulgare questa legge, pur di non ritrovarsi tutto il mondo occidentale contro. A mio avviso questo potrebbe essere un sistema per tutelare la minoranza gay dell'Uganda, non per danneggiarla...

 

PS: Faber <3

Edited by Marcozzz

Il messaggio di Marcozzz si avvicina a quello che volevo dire, anche se ci sarebbero da esplorare le ragioni profonde. Comunque nessun rancore, eh, che mi sembra che qualcuno l'abbia presa nel modo sbagliato...

in pratica, siamo non troppo distanti alla Spagna (anche se noi siamo meno abituati a percepire l'omosessualità come parte integrante della società)

 

HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH (risata di incredulità mista a stupore!). L'importante è crederci!O_O

 

L'Italia sta cominciando il suo processo di integrazione dell'omosessualità nella sua società, ma a mio parere è ancora ad uno stadio abbastanza primitivo. Forse ti riferivi al fatto che la gente tutto sommato non è violenta e lascia vivere gli omosessuali (tralasciando i brutti casi di violenza gay), ma da qui all'integrazione... quello sí per quanto indietro nei diritti e nel rispetto dei gay e dei loro diritti in Italia non siamo mica degli zulù e ce la passiamo meglio (o meglio ve la passate...) dei paesi che hai citato. Solo che per l'Italia, in nome del grande Paese che era, questa situazione mi sembra un insulto. L'Italia merita di meglio, io ci spero.

 

Per il resto concordo abbastanza con te. Io mi sentirei ferito se i paesi occidentali se ne stessero con le mani in mani di fronte a una violazione cosí grave dei diritti civili! E uno dei pochi strumenti che abbiamo è quello di ricattare gli aiuti...

un attimo: gli aiuti cattolici che vanno alla popolazione vanno benissimo: va detto che spesso i missionari cattolici sono tra i pochi che fanno effettivamente qualcosa di buono per la popolazione.

 

Il problema secondo me sta qui, però premetto di non sapere esattamente come stanno le cose...

 

Non credo onestamente che un missionario cattolico o anglicano possa incitare all'odio

per quanto possa essere omofobo, però è possibile che resti neutrale, tenga un profilo

basso stia zitto...o non si opponga. Laddove le organizzazioni che ho citato, schierandosi

rischiano l'espulsione dal paese e si parla di 38 associazioni non governative, non di una

organizzazione gay specifica!

 

Il messaggio è chiaro: state zitti e fate solo i missionari altrimenti fuori!

 

C'è poi una grave responsabilità -specifica-dei missionari cattolici circa l'AIDS

( si dice che le statistiche ufficiali siano al ribasso....in realtà non il 10 bensì il 17% )

e della Curia Romana che blocca la moratoria sulla pena di morte per omosessualità

all'ONU

 

Esistono le missioni, ma esiste anche la chiesa cattolica ugandese e la chiesa anglicana

ugandese ed immagino che in entrambi i casi dobbiamo immaginarci sia composta di Ugandesi

cattolici e Ugandesi anglicani. Il problema cioè è come l'ugandese cattolico reinterpreta la

omofobia cattolica, tenendo nella giusta considerazione il fatto che lo stesso fenomeno si verifica

per l'ugandese anglicano, nonostante gli anglicani non siano omofobi come i cattolici

 

Mentre però le organizzazioni laiche o ostili vengono espulse le chiese garantiscono

un flusso di denaro a prescindere dalla violazione dei diritti umani ad maiorem dei gloriam

si tratta di vedere quanto questo flusso possa tenere in piedi il governo dittatoriale, nonostante

il danno certo del taglio di altri finanziamenti

Fabio Castorino

L'idea di presentare una legge che porterà alla morte e alla persecuzione di tante persone come un "regalo di Natale" è di una malvagità e perversione incredibile. E' spaventoso come la mente umana possa essere così completamente obnubilata dall'odio e dal fanatismo religioso. Purtroppo in paesi dove l'ignoranza e l'analfabetismo sono così diffusi è impossibile parlare di diritti dell'uomo, di laicità dello Stato ecc. , la gente capisce solo l'odio.

  • 1 year later...

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