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E i genitori?


misk

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è da un pò che ci penso ma non so nulla sull'argomento,

come vivono i genitori/parenti l'omosessualità del figlio?

 

premetto che i miei non sanno e non sospettano nulla

riguardo la mia sessualità,ma nel lontano futuro in cui

lo scopriranno vorrei provare a comprendere i loro

 

possibili stati d'animo e capire come un genitore(o un parente)

vive nella vita di tutti i giorni(intendo dopo un pò di tempo dal coming out)

l'omosessualità del figlio.

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i genitori o si rassegnano o soffriranno più del figlio gay stesso per una questione di sentimento genitoriale... chi vorrebbe il figlio isolato, solo, deriso e umiliato e i nipotini li dobbiamo considerare? e i rapporti familiari con altri parenti? :o

Edited by Aizen
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proprio per questo è importante che i ragazzi omo siano quanto più è possibile normali

 

non dico conformisti, dico "normali"

 

 

cioè lontani anni luce dai fenomeni da baraccone televisivo

 

 

per la serie? avete visto i due "maschi" tristissimi del video di malika ayane? checche isteriche...

 

uno può essere gay o bisex e nello stesso tempo

 

parlare con tono maschile normale

vestire sobriamente

fare sport e giocare a pallone

vedere formula uno e calcio in tv...

 

 

in questa circostanza penso che ai genitori basti il primo cenone di natale per tornare a considerare il figlio come un bravo ragazzo da amare.

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io penso che dipende dal genitore.

 

se un genitore conosce e ha amici gay non avrà molti problemi.

 

se un genitore non conosce altri gay, è omofobo o religioso avrà molti problemi.

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Non esiste un unico tipo di gay, non esiste un unico tipo di

genitori

 

Una cosa però è certa e rende del tutto illogica la discussione

fin qui tenuta: i genitori vi conoscono già ed hanno già una loro

visione di voi, prima di sapere se siete gay.

 

E d'altronde non è che Freakyfred poteva farsi piacere il pallone a 9 anni

presumendo di dover sembrare "normale" nel momento in cui avrebbe fatto

CO a 16 anni...tutto ciò è impossibile.

 

In più - se io da 9 anni in poi inizio a fingere, arrivato ai 16 sarà pressochè

impossibile, o comunque estremamente difficile rivelarmi ( fingere e dire

la verità sono due pratiche in aperto contrasto )

 

Grazie al cielo tutti noi abbiamo sviluppato una personalità prima e a

prescindere dalla preoccupazione del CO e quindi siamo in un certo

modo, piuttosto che in un altro, perchè ci è congeniale.

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uno può essere gay o bisex e nello stesso tempo

 

parlare con tono maschile normale

vestire sobriamente

fare sport e giocare a pallone

vedere formula uno e calcio in tv...

 

 

in questa circostanza penso che ai genitori basti il primo cenone di natale per tornare a considerare il figlio come un bravo ragazzo da amare.

 

si vabbè... e uno che invece queste cose non le fa si deve impiccare, solita storia del gay "normale".

 

Credo anche io che generalizzare non serve a nulla, ci sono contesti diversi in cui anche facendo il "normale" non ti porterà il bene dei tuoi genitori come casi in cui il bene del genitore non si basa sul livello di effeminatezza del figlio.

 

Io non sono effeminato, ma sti discorsi sul fare il "normale" mi fanno proprio cadere le braccia, specie letti qui sul forum.

Non si cambia la situazione attuale in questo modo, in generale quanto nel piccolo, a livello famigliare...

Fate passare il messaggio (sbagliato) che se sei gay ma continui a reprimerti e a fare il "normale" magari i tuoi genitori (e la società) ti accettano.

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Dato che ogni situazione è a sè, perchè i genitori non sono tutti uguali, così come non lo sono i figli, io parlo della mia esperienza.

I miei genitori sono cattolici praticanti e questo, oggettivamente, poteva rappresentare un problema.

Beh ... non lo è stato affatto ...

Mai una volta mi hanno fatto sentire "sbagliato" o in colpa per i miei gusti e per i miei sentimenti.

La difficoltà maggiore per loro è stata l'ansia e la paura per il mio futuro, temevano che avrei potuto avere più difficoltà degli altri, che avrei avuto più problemi a condurre una vita serena e appagante.

Fortunatamente, hanno anche capito che la scelta che si presentava loro era: ostacolarmi e quindi rendermi tutto davvero più complicato, oppure sostenermi e aiutarmi ad essere orgoglioso e sicuro di me. Hanno scelto la seconda strada ... e non potrò mai ringraziarli abbastanza per questo.

 

A priori, giocava a mio sfavore sia il credo religioso dei miei, sia il fatto che loro non conoscessero dal vivo esempi "positivi" di gay. L'unico gay che loro avevano conosciuto bene, un caro amico di mio padre, è morto suicida quando io ero piccolissimo, dopo aver scoperto di essere positivo all'HIV.

Eppure hanno messo da parte ogni tipo di pregiudizio e hanno deciso di puntare tutto sull'amore incondizionato nei miei confronti e mi hanno sempre fatto capire di desiderare la mia realizzazione piena in ogni campo.

Edited by wasabi
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Non è possibile stabilire a priori come un genitore si comporterò dopo il CO del figlio.. ci sono moltissime casistiche, e ognuna fa storia a sè.

 

La preoccupazione più grande, a mio parere, è quella di cui parla @wasabi..chiaramente in un mondo come il nostro si sa che la vita, per un figlio omosessuale, sarà per certi versi più ardua, rispetto ad un figlio etero.

 

Un genitore può sostenere il figlio, rifiutarlo, auto accusarsi dell'omosessualità del figlio, ecc.. sono atteggiamenti in parte dovuti all'ignoranza ( intesa come scarsa conoscenza del genitore riguardo l'argomento), prorpio perchè i gay che si conoscono, ricalcano quello che viene inteso come lo stereotipo del gay.

 

A questo punto, a mio parere, bisogna dopo un CO iniziare ad "educare" i genitori sull'argomento, spiegando loro pasi passi, tutta la realtà che circonda l'ambiente gay, e far loro vedere che non si riduce tutto a ciò che loro conoscono sull'argomento.

 

Ma assolutamente mai reprimere quello che si è; in questo sono d'accordo con @Tarrou; è inconcepibile che un ragazzo si autoimponga di parlare con tono maschile, seguire il calcio,ecc.. per rappresentare il gay "normale"..ognuno deve comportarsi secondo la sua natura...i genitori sicuramente non amano di più o di meno un figlio a seconda di quanto più o meno è effemminato.

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Ma assolutamente mai reprimere quello che si è; in questo sono d'accordo con @Tarrou; è inconcepibile che un ragazzo si autoimponga di parlare con tono maschile, seguire il calcio,ecc.. per rappresentare il gay "normale"..ognuno deve comportarsi secondo la sua natura...i genitori sicuramente non amano di più o di meno un figlio a seconda di quanto più o meno è effemminato.

 

Sono assolutamente d'accordo.

Sforzarsi di non essere naturali è il primo passo verso l'infelicità ...

Senza contare che, se i genitori percepiscono che è il figlio stesso il primo a reprimersi e a non accettarsi, non possono che essere ancora più in ansia e preoccupati che abbia "qualcosa che non va".

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Beh dipende dai genitori, sicuramente magari all'inizio ci resteranno un po' male, ma poi essendo sempre i nostri genitori alla fine ci accetteranno perchè ci vogliono bene. Certo, all'inizio sarà dura, specie se non sospettano niente, però poi col tempo tutto torna normale...almeno, questa è stata la mia esperienza.

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Beh dipende dai genitori, sicuramente magari all'inizio ci resteranno un po' male, ma poi essendo sempre i nostri genitori alla fine ci accetteranno perchè ci vogliono bene. Certo, all'inizio sarà dura, specie se non sospettano niente, però poi col tempo tutto torna normale...almeno, questa è stata la mia esperienza.

 

in effetti si può cominciare col disseminare indizi così da preparare i parenti gradualmente...

 

 

:-)

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@FreakyFred

Non fingerei di amare il calcio neanche se mi minacciassero di avvelenarmi col polonio.

qst è bellissima e la condivido un botto xD ... I miei farebbero ( faranno delle tragedie greche) ho già scelto il modo di dirglielo ..ovviamnete più in là per ora nn ha senso tirare fuori l'argomento. Comunque credo che la reazione sia inversamente proporziale ai loro sospetti xD. Credo si alternino stati di rabbia a stati di tristezza assoluta.. Poi chissà .. spero che fra una decina d'anni possa raccontarvelo xD
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Mha dipende da tante cose, dal momento in cui lo dici, da cosa si aspettano loro da te, dalla mentalità più o meno aperta... Non si può mai dire come andrà... quando l'ho detto a mia madre stavo così male che lei pur di vedermi felice avrebbe accettato anche che andassi a rubare!!! Tutto sta a comportarsi naturalmente e a far capire loro che non c'è nulla di così strano in quello che si è... Per quanto riguarda mio padre non ho ancora avuto il coraggio di dirglielo, perchè penso che ci rimarrebbe molto male, ma per come è lui mi vorrà bene come e più di prima <3

 

I parenti invece sono un discorso a parte, sinceramente non sento il bisogno di dirglielo e nemmeno voglio che lo sappiano, perchè metterebbero in giro voci e pettegolezzi che avrebbero l'unico risultato di far star male non me perchè non me ne fregherebbe nulla, ma farebbero star male i miei familiari che non sono responsabili della mia vita, e quasto non lo tollero!!!

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Meravigliosoamoremio

Ma fregatene di quello che potrebbero pensare. Siamo un pochino troppo esasperanti (almeno in Italia) su questo argomento. La sessualità dei figli non deve interessare i genitori....e viceversa. E poi una Madre riesce quasi sempre a capirlo prima....e in più si mandano tanti messaggi (anche involontari) sulla nostra sessualità a chi ci sta attorno.

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Ma fregatene di quello che potrebbero pensare. Siamo un pochino troppo esasperanti (almeno in Italia) su questo argomento. La sessualità dei figli non deve interessare i genitori....e viceversa. E poi una Madre riesce quasi sempre a capirlo prima....e in più si mandano tanti messaggi (anche involontari) sulla nostra sessualità a chi ci sta attorno.

 

Però non è solo questione di sessualità, se con chi vado a letto è un fatto mio e non deve importare nè a genitori nè a parenti nè a società, quando si tratta però di riconoscere magari il compagno del figlio o la compagna della figlia e di condividere e sostenere il loro percorso e i loro progetti futuri, bè non puoi continuare a dire "fregatene", a meno che tu non voglia tagliarli fuori dalla tua vita o accettare il fatto che loro continuino ad ignorarla.
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Esiste un video davvero toccante, girato da Agedo un po' di anni fa "Due volte genitori" se non mi sbaglio è un docu-film che racconta diversi spaccati di realtà seguendo le storie di alcune famiglie.

 

Comunque, in generale, penso che a parte pochi casi, l'amore per un figlio prevalga sempre sulle preoccupazioni. Il mio CO ne è un esempio. Mia madre continua a fare finta di nulla, ma non per questo mi ama di meno.

 

 

OT: E basta con questa storia di gay effemminati contro gay "normali". Davvero io mi sto domandando quanto una persona, appartenente ad una minoranza già ampiamente discriminata, sia in grado di discriminare altre condizioni.

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I miei genitori ad oggi (circa 3 anni dalla dichiarazione) penso proprio la vivano bene...ma devo dire che l'avevano comunque presa bene fin dall'inizio.

Ovviamente per i primi mesi ci sono state molte domande, dialoghi e interesse (anche pressante qualche volta) sull'argomento e alla fine mi ha solo fatto piacere (meglio senz'altro dell'indifferenza). Ora finisco sempre per dire loro i problemi che potrei avere, si parla un po' di tutto quando si tratta di cose di una certa importanza.

Per esempio un mesetto fa ho detto loro che avevo lasciato il mio ex e ne abbiamo parlato tranquillamente..come farebbe qualunque genitore nei confronti del figlio e viceversa e a me ha fatto piacere. Averli sempre dalla mia parte dà una sicurezza in più.

Sono abbastanza fortunato lo so..insomma li lovvo hahaha :pausa:

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Sono molto contento per te.. leggendo quanto scrivi mi rendo conto quanto sia opinabile la normalità: io non parlerei mai del mio ex o la mia ex con i miei... ma per cosa mia personale: conoscendo i miei polli avrebbero sempre più domande di quante risposte io vorrei dare o potrei dare xD

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