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Come reagireste se il vostro partner vi dicesse "credo di essere etero"?


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@@Hinzelmann Mi scuso, ma nel rispondere a tutti non ho più guardato la tua risposta. Come hai notato sono stato più che prolisso nelle (altre) risposte, quindi spero tu mi possa credere che non è stata volontaria.

 

Arrivando alla questione:

 

un precedente tuo intervento dove sostenevi addirittura che io avessi scritto che non eri gay

errata interpretazione del "noi". Spero di non aver commesso un reato.

 


Contestualizzare non significa infatti relativizzare e questo tu lo devi capire BENE.

Non capisco cosa tu intenda dire...

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Siamo uguali a quello che eravamo  1 mese, 6 mesi, un anno fa'? Assolutamente no! Anche ipotizzando che una persona viva da sola, isolata, senza comunicare mai con nessuno (PROVATO CHE CIO' E' IMPOSSIBILE), cambia il suo corpo: muta così la sua identità, la percezione che ha di sè. Cambiamo sempre.

 

 

D'accordo, sarebbe come dire che io, mancino da sempre, che uso la sinistra per fare qualunque cosa fin dall'età di cinque anni, potrei un giorno svegliarmi e scoprire di essere diventato destrimano.

Non sono noti casi di persone per le quali un cambiamento del genere sia avvenuto, però, chi può escluderlo? Cambiamo sempre ...

Edited by wasabi

L'esempio di @@wasabi è piuttosto calzante...

 

Quello che cambia è la nostra percezione di noi stessi,

perché fino a una certa età siamo una continua scoperta.

 

Però scopriamo sempre cose nascoste, non cose palesi.

Posso scoprire che mi piace qualcosa che non ho mai assaggiato;

non posso scoprire che mi piace qualcosa che fin da bambino mi hanno obbligato a mangiare.

 

Perché per noi l'eterosessualità è sempre stata questo:

una cosa naturale, un obbligo sociale, la "retta via" religiosa.

Ci hanno detto: "Come fai a esserne sicuro? Magari sei solo confuso"

Ci hanno detto: "Ma hai mai provato?" E ci hanno detto: "Non hai ancora trovato la donna giusta".

 

Fosse anche solo per non dar loro ragione, dopo anni di sciocchezze e umiliazioni;

nessun gay tornerebbe indietro, Perché sarebbe davvero così: un'involuzione.

Un dare ragione a mammina, ai preti, ai medici nazisti, ai cantanti commerciali.

A malapena ci riescono i gay mammoni cattolici di destra con pessimi gusti musicali

(per quanto spesso si sforzino notevolmente per riuscirci);

la possibilità che capiti al mio fidanzato - uscito di casa a 18 anni, ateo, di sinistra, che ascolta De André -

va totalmente al di là di quello che posso reputare plausibile.

****PREMESSA***

Con quanto rispondo a @@wasabi non intendo fare un parallelismo sul cambiamento dell'identità. I cambiamenti a cui faccio riferimento sono inerenti ai "mancini"

 


potrei un giorno svegliarmi

Suvvia, un giorno? Ma no. Io sono mancino (pensa te, gay e pure mancino: il diavolo mi possiede proprio xD ) : significa che il mio emisfero cerebrale destro è più sviluppato di quello sinistro. Questo processo si forma nell'arco di anni.


Non sono noti casi di persone per le quali un cambiamento del genere sia avvenuto, però, chi può escluderlo? Cambiamo sempre ...

Immagino tu ti riferisca ai mancini (in caso contrario, perdonami e cassa tutto) : sono noti migliaia di casi di persone che sono state costrette a (imparare ad) usare la mano destra. Con gravi danni, ma l'hanno fatto. Si impiegano anni, certamente. E tale cambiamento è possibile anche a 50 anni (seppur l'elasticità del cervello sia minore).

Fattostà che fare un parallelismo tra sviluppo dell'identità e sviluppo del mancinismo non è corretto: stiamo parlando di un processo olistico (il primo), e di un processo (soprattutto) cerebrale (il secondo). Si dovrebbe paragonare processi almeno simili, questi sono troppo differenti..

Non voglio essere fazioso, non ho scritto questo per asserire che così funziona anche per la questione del post. Capisco i dubbi, e ne sono sereno! Ho solo precisato la questione inerente al mancinismo. Ho capito cosa intendevi dire.

 

 


fino a una certa età siamo una continua scoperta

SIAMO SEMPRE UNA SCOPERTA PER NOI STESSI. Sempre. Quale uomo si conosce completamente? A che età smettiamo di scoprirci?

 


non posso scoprire che mi piace qualcosa che fin da bambino mi hanno obbligato a mangiare
.

Il paragone non è corretto. I gusti culinari si modificano con l'età. Qui e qui due articoli (non ti so garantire purtroppo riguardo la serietà di Alessandra Graziottin, ma scrive anche per Repubblica Salute, quindi una completa svitata non lo dovrebbe essere...)

 


un'involuzione

Contesto il concetto di "involuzione". Non è che noi gay "evolviamo" diventando da etero (quello che gli altri vorrebbero che fossimo, quello che noi crediamo di essere) a gay: ci "scopriamo" gay, ma proprio il fatto di esserlo sempre stato non rappresenta un evoluzione, nel senso stretto del termine. Quindi non vi è motivo di parlare di un involuzione.

 

Capiamoci: se abbiamo discusso fino adesso è perché nemmeno i ricercatori sanno fino a che punto l'identità può mutare. E dubito seriamente che riusciremo a districare la questione noi, qui. (Almeno io no di sicuro, dopo non posso sapere chi fa cosa nella sua vita al di fuori da qst forum...)

sono noti migliaia di casi di persone che sono state costrette a (imparare ad) usare la mano destra. Con gravi danni, ma l'hanno fatto. Si impiegano anni, certamente. E tale cambiamento è possibile anche a 50 anni (seppur l'elasticità del cervello sia minore).

 

 

Sì, certo, sono noti anche migliaia di casi di gay che sono stati costretti a sposarsi e a fare figli.

Con gravi danni per se stessi e per gli altri, con grandi sofferenze, ma ce l'hanno fatta.

 

Diciamo che questa è più una similitudine tra i due casi che non una differenza.

 

Comunque, se mi dici che hai capito cosa intendevo, ok ...

Edited by wasabi

Se mi dicesse di sentirsi diventato etero mi sentirei profondamente deluso

sia da lui, che poteva avrebbe potuto sprecarsi di dirmelo prima, sia da me, 

perché lo sentirei come un fallimento personale.


SIAMO SEMPRE UNA SCOPERTA PER NOI STESSI. Sempre. Quale uomo si conosce completamente? A che età smettiamo di scoprirci?

 

Direi intorno ai 25 anni anni. Tutto il resto del tempo lo passiamo a reprimerci.

Sappiamo benissimo quello che ci piace, ma fingiamo di poter andare avanti ugualmente.

Di poter stare con una donna e tutto quello che ne consegue.

Non fingiamo mai di poter stare con un uomo: sarebbe una idiozia, visto quello che ci costa.

 


Il paragone non è corretto. I gusti culinari si modificano con l'età. Qui e qui due articoli (non ti so garantire purtroppo riguardo la serietà di Alessandra Graziottin, ma scrive anche per Repubblica Salute, quindi una completa svitata non lo dovrebbe essere...)

 

E' inutile smentire un paragone poco convincente.

E' possibile che i gusti culinari si cambino con l'età,

non troverai alcuno studio che parli di gay che sono diventati etero.

Mi spiace, non ce ne sono: ti ho anche già detto perché non succede.

 


Contesto il concetto di "involuzione". Non è che noi gay "evolviamo" diventando da etero (quello che gli altri vorrebbero che fossimo, quello che noi crediamo di essere) a gay: ci "scopriamo" gay, ma proprio il fatto di esserlo sempre stato non rappresenta un evoluzione, nel senso stretto del termine. Quindi non vi è motivo di parlare di un involuzione.

 

Noi gay ci evolviamo accettando di essere gay.

Ritornando a essere quello che la società - dapprincipio - ci aveva imposto, involviamo.

Quale punto non ti è chiaro?

 


Capiamoci: se abbiamo discusso fino adesso è perché nemmeno i ricercatori sanno fino a che punto l'identità può mutare. E dubito seriamente che riusciremo a districare la questione noi, qui. (Almeno io no di sicuro, dopo non posso sapere chi fa cosa nella sua vita al di fuori da qst forum...)

 

No, ne abbiamo discusso fino adesso

nonostante i ricercatori sappiano che l'identità gay non evolve.

Hai tantissima vita davanti e scoprirai da solo che chi si accetta come gay

non tradirà mai il suo compagno con una donna, figuriamoci cambiare orientamento.

 

Vuoi che un ricercatore ti dica esplicitamente che il 100% dei gay intervistato

non lo ha mai fatto? O che il 100% degli etero intervistati non si è mai definito "gay" prima?

Forse verrebbe considerata una ricerca troppo inutile da fare, ma pare che tu ci tenga...

 

Perlomeno leggendo in questo forum ti sarai accorto

che il "cambio di orientamento" del partner non è mai capitato a nessuno.

Al massimo è stato un "bisex" a mollarli per una donna.

 

Sei libero di non crederci e di continuare a pensare per tutta la vita

che un simile "cambio" sia - almeno teoricamente - possibile;

ma non conoscerai mai nessuno a cui è capitato

e nemmeno qualcuno che conosca qualcuno a cui è capitato.

Direi intorno ai 25 anni anni.

 

Nella maggior parte dei casi è così: ci si struttura intorno a quell'età, ma il processo è individuale, i 25 anni è un dato statistico (in quanto nella cultura occidentale è a quell'età che la maggior parte delle persone tene a stabilizzare la propria identità, senza mai fissarla - e non mi riferisco all'orientamento, ma in generale).

 

 

nonostante i ricercatori sappiano che l'identità gay non evolve

 

Questo è il nocciolo della questione su cui siamo in disaccordo. Quindi fino a quando io non dissiperò i miei dubbi (dato che tu hai già una tua posizione) non riusciremo a "trovarci d'accordo" ;)

Edited by enricoLH

@@enricoLH tu dimostrami aldilà delle tue personali convinzioni che la gente cambi sessualità come si sveglia la mattina, o magari come sostengono i preti a causa di traumi di qualsiasi genere, urca ti do un pugno e diventi gay? Te ne do un altro e ritorni ad essere etero?

Penso inoltre che chiunque conosce la propria sessualità, come ogni essere umano posso dire di essere confuso ed indeciso su molte cose ma NON sulla mia sessualità, che fa parte del mio io e della mia natura di essere umano e la conosco da quando ho capacità di parlare, camminare e relazionarmi con altri esseri umani intorno a me, indi per cui non sono mai andato con donne, perché come naturalmente si è non ne ho mai nutrito attrazione in quanto sono Omosessuale, se ci fossi andato e mi fosse piaciuto non potrei definirmi Omosessuale :) chi sostiene di esserci andato e poi ha "cambiato" è una menzogna che racconta ad altri e a se stesso, le donne se gli sono piaciute è perché gay non è, poi ha accettato la sua parte omo (in quanto è Bisessuale) e non avendola mai "messa in pratica" ha poi avuto solo esperienze con maschi senza più guardare le femmine. L'etero curioso, il gay curioso, non esistono, sono bisessuali. Come non esiste che gli uomini diventino ed acquisiscano la propria sessualità tramite esperienze, le esperienze servono solo a darci conferma di ciò che sappiamo già di essere, non a plasmarci come invece molti allocchi ignoranti credono senza battere ciglio, non c'è alcun bisogno di fare sesso con una donna per sapere se le donne ci piacciono. Mi chiedo ancora e mi chiederò sempre come una persona possa non sapere di essere gay o bisessuale, come? Io già all'asilo sapevo di essere attratto dai maschietti, non sapevo cosa significasse e non ci pensavo, ma ne ero attratto, invece con le femmine ZERO. E non è vero che gli uomini sono tutti diversi, siamo tutti esseri umani e naturalmente siamo tutti fatti allo stesso modo, quindi basta con le teorie fancazziste pansessuali fasciste.

Edited by Ainelif

@enricoLH tu dimostrami aldilà delle tue personali convinzioni che la gente cambi sessualità come si sveglia la mattina, o magari come sostengono i preti a causa di traumi di qualsiasi genere, urca ti do un pugno e diventi gay? Te ne do un altro e ritorni ad essere etero?

Setaccia ogni mia singola risposta e copia-incolla la parte del discorso dove io sostengo ciò. Ho sempre scritto e ricordato che l'identità sessuale non si modifica svegliandosi la mattina, nè tanto meno nel modo che sostengono "i preti" (come se esistesse una posizione nella comunità clericale del tipo "la maggioranza dei sacerdoti è concorde nel ritenere che la sessualità..."). Ma ti prego di mostrarmi dove ho scritto il contrario.

 


Penso inoltre che chiunque conosce la propria sessualità, come ogni essere umano posso dire di essere confuso ed indeciso su molte cose ma NON sulla mia sessualità, che fa parte del mio io e della mia natura di essere umano e la conosco da quando ho capacità di parlare, camminare e relazionarmi con altri esseri umani intorno a me

Basta una semplice osservazione: come la metti con l'inconscio? Ritieni forse che tutti i processi che concorrono alla formazione della propria identità sessuale siano tutti consci? So bene che tu parti dal dogma che la sessualità ha le proprie fondamenta esclusivamente nella genetica. E che, per te, "La letteratura può sostenere quello che vuole". Però, al di là di Quark (che ha solo riportato un esperimento), dove è dimostrato che la sessualità ha origini esclusivamente genetiche?

dove è dimostrato che la sessualità ha origini esclusivamente genetiche?

 

se io ho gli occhi azzurri è perché ci sono nato, e per motivi genetici li ho di tale colore.

i miei genitori si possono separare, posso avere un rapporto di merda con mio padre, posso provare i trucchi delle mie 4 sorelle maggiori, 

posso essere stato vittima di bullismo alle elementari.. ma i miei occhi restano azzurri, così come la mia sessualità resta gay.

la società occidentale è marcia di dottrine filo-psicologiche e per ogni cosa devono andare a scavare anche dove non c'è niente per cui farlo,

forse perché alla base stà proprio il fatto che l'idea che si è froci dalla nascita non è una cosa facile da accettare nemmeno per le grandi "open mind".

personalmente non lo so perché non studio roba a riguardo, ma qualsiasi gay che sia 100% gay sa bene che lo è tale dalla nascita. 

sicuramente a essere gay totalmente siamo decisamente in pochi, la maggior parte dei "gay" ha comunque chi più chi meno, chi pochissimo, reazioni anche verso il sesso femminile. è qui che entra in gioco tutto il discorso sul "come, quando e perché". ma chi ha avuto pulsioni verso le ragazze, continuerà ad averne sempre, a seconda dei periodi, a seconda delle situazioni, ma le avrà comunque. 

la sessualità non è fluida e non cambia. è solo che il 90% dei non-etero non è gay, è bisessuale (con i relativi gradi di preferenza)


personalmente non lo so perché non studio roba a riguardo

MA MA MA.... :azz: :azz: :azz:

 

*5 minuti di pausa*

 

Perché sostieni questa tesi, se non sai spiegarla e non ne sai nulla al riguardo? Come fai a difendere la tua posizione?

perché sono gay anche io e posso parlare per me e per chi è gay come me.

se poi, ripeto, la maggior parte della gente sostiene di avere una sessualità fluida e si scontra con le incognite scientifiche è perché è bisessuale, e allora lì inizia la fluidità. 

Edited by freud_sucks

No no no: la tua risposta non spiega nulla. Tu pensi che gay ( o etero) si nasca: però definisci marce le teorie - peraltro scientificamente provate e oggigiorno corrette -  che asseriscono il contrario.

 

Mi sembra di sentire quegli omofobi che sostengono che l'omosessualità sia una malattia, senza prove nè teorie: però certi che chi sostiene il contrario sbagli.

No no no: la tua risposta non spiega nulla. Tu pensi che gay ( o etero) si nasca: però definisci marce le teorie - peraltro scientificamente provate e oggigiorno corrette -  che asseriscono il contrario.

 

Mi sembra di sentire quegli omofobi che sostengono che l'omosessualità sia una malattia, senza prove nè teorie: però certi che chi sostiene il contrario sbagli.

Secondo me pretendi che ti diciamo che non esistono prove scientifiche che gay ed etero si nasca e vuoi che ti diciamo che tutti diventiamo col tempo. NO, io sono gay come lui e concordo, lo so dalla nascita, da sempre, perciò concordo con le teorie scientifiche che dovrai cercarti da solo che sostengono che l'omosessualità e le altre sessualità siano genetiche e si acquisiscano prima di nascere coi geni.

Ora si arriva a dire che la teoria esatta e corretta è come l'omofobia, siete fatti così voi pansessuali malati, vi sentite perseguitati perché credete che qualcuno voglia "etichettarvi", io mi etichetto quello che sono perciò sono coerente, GAY e lo sono dalla nascita e lo sarò fino alla morte.

Le teorie freudiane che sostengono che siamo tutti bisessuali alla nascita e c'è chi poi "sceglie" o rimane bisessuale sono state smentite e ritenute sorpassate da tempo.

 

 

vai al minuto 2:54 questo folle psicopatico sostiene le tue stesse teorie omofobiche

Edited by Ainelif

@@enricoLH Tu hai un approccio un po' saputello, basi ciò che dici sulle teorie che hai studiato e ti sembra di avere in mano la "verità".

 

Ricorda, però, che quando una teoria non è basata su fatti concreti o, addirittura, è in contraddizione con l'esperienza, qualche dubbio bisogna porselo.

 

Se sei gay e non bisessuale, quando avrai vissuto una relazione vera e significativa con un uomo, quando sarai, non solo totalmente accettato, ma anche conscio di che cosa significa amare un uomo, ti renderai conto che ti apparirà totalmente inconcepibile l'idea di poter cambiare orientamento sessuale. Se non ti basta l'esperienza degli altri, saranno le tue stesse sensazioni e le consapevolezze maturate a convincerti che non è possibile.

Illudersi di poter considerare il proprio orientamento sessuale come il gusto

per una pietanza, è ridicolo.

 

Significherebbe negarne ogni rilievo intrapsichico sulla base di un paragone

che è risibile: può essere un partner come un pezzo di pollo o di manzo?

 

No perchè il pezzo di manzo è un oggetto, un partner è un altro soggetto come me.

Il primo lo mangio  lo consumo e lo memorizzo, col secondo ci parlo

 

Ed anche se la relazione corrente fra questi due soggetti fosse di tipo

"oggettuale" lo sarebbe su un piano "simbolico" ( che è quello proprio

del linguaggio umano e non dell'azione del mangiare )

 

Nel momento in cui si instaura una relazione erotica puramente oggettuale

MA simbolica, il mio orientamento sessuale NON è già più un mero gusto,

E' diventato un fatto che ha un suo rilievo intrapsichico ( non viene recepito

dalla lingua, dalle papille gustative...ma coinvolge altri centri più profondi del

pensiero quelli che presiedono alla capacità di parola )

 

Da qui la necessità di rielaborare il fatto in senso identitario.

Nasce quindi un identità sessuale.

 

Noi troviamo regole o dispositivi di potere in ogni società

anche in quelle che non conoscono i termini omosessuale-eterosessuale

ma Attivo-Passivo o altri costrutti identitari

 

Chiaramente non può esistere omosessuale senza eterosessuale, nè può

esistere eterosessuale senza omosessuale, ma questo non significa affatto

che i due termini possano essere equivalenti o interscambiabili.

 

E probabilmente non lo saranno mai, forse saranno sostituiti

sul piano del linguaggio da qualcosa di diverso che svolge

la stessa funzione e scompariranno insieme, ma finché esisteranno

esisterà un chiaro costrutto su di essi


Secondo me pretendi che ti diciamo che non esistono prove scientifiche che gay ed etero si nasca e vuoi che ti diciamo che tutti diventiamo col tempo.

 Adesso esplodo io. Vi ho chiesto: porca la pupazza, MI DITE DOVE SI TROVA IL GENE DELL'OMOSESSUALITÀ'? CHE ORIGINE HA? COME FUNZIONA? CHI L'HA SCOPERTO?

 

Santo iddio e l'intero paradiso, ho fatto un liceo socio-psico-pedagogico, mica un agrario! So di cosa stiamo parlando, e non ho mai preteso di insegnarvi delle cose o di "diffondere il Verbo"! Le ricerche che conosco io dicono il contrario. Voi però siete a conoscenza di teorie genetiche che provano che la letteratura contemporanea sbaglia a considerare l'orientamento sessuale (etero/omo/bsx) un processo socioculturale e psicologico. Vi chiedo di spiegarmele, e non me le spiegate. Rinnovo l'invito: abbiate pietà di me e spiegatemi.

 


Le teorie freudiane che sostengono che siamo tutti bisessuali alla nascita e c'è chi poi "sceglie" o rimane bisessuale sono state smentite e ritenute sorpassate da tempo.

Ancora una volta noto che chi non sa nulla di Psicologia cita Freud come se fosse un Dio in terra. Nessuno ha citato Freud: eppure tu lo butti dentro, come se riconoscere che molte delle teorie freudiane sono sbagliate equivale ad abbattere l'intera disciplina. Santo cielo, certo che la teoria della sessualità freudiana fa acqua un po' da tutte le parti, e allora? Chi ha mai citato Freud? Cos'hai dimostrato ricordando che Freud si è sbagliato?

 


vai al minuto 2:54 questo folle psicopatico sostiene le tue stesse teorie omofobiche

Ripeto: e allora? Se un attore dice queste cose in uno sceneggiato dovrebbe farmi preoccupare? Allora a chi si riconosce nel centrodestra mostrerò un video di Berlusconi in cui " questo folle psicopatico sostiene le tue stesse teorie liberiste"? (Se vuoi rispondere a questa domanda sarcastica, fallo, ma non perdere di vista la vera domanda: e allora?)

 

@@wasabi se mi ritenessi saputello avrei chiuso con un "ma che ne sai tu? Taci che fai meglio, io ho studiato per 5 anni" :azz: Invece ho chiesto di spiegarmi le loro posizione. Cosa che non è stata fatta.

Non ho mai scritto "questa è la verità". MAI. Le teorie scientifiche non sono dogmi (per quanto Kuhn abbia dimostrato la reticenza della Scienza a modificare i propri paradigmi, ma credo che tu questo lo sappia già..).

 


quando una teoria non è basata su fatti concreti

Tutte le teorie, se scientificamente validi, passano per la fase della sperimentazione. Anzi, talvolta le si accetta sulla base di simulazioni e calcoli matematici (vedi Fisica & co.)

 


Se sei gay e non bisessuale, quando avrai vissuto una relazione vera e significativa con un uomo, quando sarai, non solo totalmente accettato, ma anche conscio di che cosa significa amare un uomo, ti renderai conto che ti apparirà totalmente inconcepibile l'idea di poter cambiare orientamento sessuale. Se non ti basta l'esperienza degli altri, saranno le tue stesse sensazioni e le consapevolezze maturate a convincerti che non è possibile.

Ti farò sapere! ;)

 


Illudersi di poter considerare il proprio orientamento sessuale come il gusto
per una pietanza, è ridicolo.

Assolutamente d'accordo! Non fraintendere: il mio "i gusti si possono modificare (e relativi 2 link)" era per dimostrare ad Almadel che il paragone coi gusti è improprio. Ho preferito tagliare così che scrivere un lungo intervento come il tuo! :D

@wasabi se mi ritenessi saputello avrei chiuso con un "ma che ne sai tu? Taci che fai meglio, io ho studiato per 5 anni" Invece ho chiesto di spiegarmi le loro posizione. Cosa che non è stata fatta.

 

 

No caro, in questo caso saresti stato uno sciocco presuntuoso, invece sei solo saputello  :D

 

Ma poi, scusa, cinque anni di che? Di liceo? Mi sa che ne hai ancora di strada da fare per ritenerti un esperto ...

 

 

Tutte le teorie, se scientificamente validi, passano per la fase della sperimentazione. Anzi, talvolta le si accetta sulla base di simulazioni e calcoli matematici (vedi Fisica & co.)

 

 

Ma dai?? Mi mancava che tu mi spiegassi questa cosa, non la sapevo ...

 

Peccato che non esiste e non esisterà mai nessuna sperimentazione fata su un campione di gay che sono diventati etero, perchè non se ne trovano ...

Edited by wasabi

In teoria funziona così: abbiamo un dato empirico "Nessun gay diventa etero"

e intorno a questo fenomeno si fa un modello psicologico per spiegarlo.

Qualora si possano esaminare casi in contraddizione col modello,

il modello si espande e si arricchisce.

 

All'affermazione "Ogni fuoco brucia se ci metti la mano sopra"

non si può rispondere: "Tu che ne sai? Solo perché tu non conosci un fuoco freddo

o una persona con le mani ignifughe, questo non significa che non ne esistano!"

Ci sono almeno due ottimi argomenti filosofici (Occam e Russell)

che spiegano perché dobbiamo rigettare una simile affermazione.

 

Se non abbiamo bisogno di un'ipotesi per spiegare qualcosa,

dobbiamo rifiutare tale ipotesi: come è avvenuto per l'etere nella Fisica.

Quando abbiamo spiegato come la luce si propaga nel vuoto

non abbiamo più avuto bisogno di credere che l'etere esistesse;

non è servito "dimostrare che non ci fosse",

è bastato dire "non serve ipotizzarlo" per eliminarlo.

 

Inoltre dobbia rifiutare tutte le ipotesi che non possano essere falsificate.

L'affermazione: "Ogni volta che nessuno mi guarda, mi filma o mi fotografa; io divento di colore blu"

non può essere falsificata in alcun modo (è impossibile cioè provare sia falsa);

ma ogni argomentazione costruita in questo modo va considerata falsa a prescindere.

@@enricoLH ma ragiona per favore, non ti pare assurdo e allucinante una teoria sballata che gay, bsx e etero si diventa grazie a fattori psicologici e socio-culturali? Ma è assurda e le prove tangibili a noi vicine (NOI STESSI) dicono tutto il contrario, non so dove tu abbia letto in letteratura che viene dimostrato il contrario, la letteratura è fantasia, come quegli idioti che sostenevano che eravamo tutti bisex perché avevano letto gli Yaoi giapponesi, siamo seri, viviamo nella realtà ed è diversa per fortuna.

allora, abbiamo la conferma di chi, me compreso, è 100% gay. chi lo è dice, dico, che si è gay dalla nascita

all'asilo avevo il fidanzatino, alle elementari giocavo con i miei compagnetti in maniera interessata, alle medie la prima cotta e così via.

 

poi c'è la maggior parte di coloro che dice di essere gay ma che ha un passato etero, che si eccita coi porno lesbo, che è gay perché ama gli uomini ma riuscirebbe a farselo alzare con una donna comunque. beh, qui non si tratta di gay, si tratta di bisessuali, di chi nella scala Kinsey NON è un 6 insomma.

non sono individui gay, e la loro sessualità è realmente fluida, nel senso che varia, col tempo si è evoluta piu su maschi o piu su femmine, ma questo non è un cambiamento, sono nati bisessuali, poi c'è chi dopo una delusione con una ragazza si è dato ai ragazzi e viceversa, ma se una cosa ti piace a 4 anni o a 14 anni ti piacerà anche a 50.

 

a me piacciono le caramelle dure, se un giorno mangiandone una mi spezzo un dente è ovvio che per un po' dirò che non voglio piu vederne, ma il sapore mi continuerà a piacere, e se un giorno dopo molto mi capita l'occasione di trovarne una mentre sono alla ricerca di qualcosa di dolce la mangerò, se X stava con una ragazza, lo fa soffrire e ne entra in depressione, per un po' non vorrà saperne di ragazze e preferirà i ragazzi, ma poi appena troverà quella ragazza che gli ispira fiducia, come per me la caramella, riavrà piacere a starci.

e questo è il discorso che si può collegare al fatidico pensiero della "mutazione di sessualità", che non è una mutazione, è un'alternanza.. dovuta, questa si, a vari fattori ambientali e personali. ma stiamo parlando dei bisessuali, che a mio parere sono la maggior parte della scena GLBT.

 

ma chi è gay, chi vede le ragazze sessualmente allo stesso modo di come vedrebbe un soldo bucato, NASCE tale e non ha mutazioni di nessun genere, e nessun fattore esterno o psicologico potrà interferire mai. come chi nasce etero rimarrà etero, anche se i genitori si separano o se il padre non sarà presente in famiglia.

per averne conferma non servono le teorie occidentali della psicologia, bastano le esperienze di chi è in codesto modo. la mia e quella di tutti i gay del mondo. 

 

chi dice che ora è gay ma prima era etero o bisex non è gay, perché in un modo o nell'altro, virtualmente o realmente, una donna glielo farebbe comunque alzare. 

Edited by freud_sucks

Qualora si possano esaminare casi in contraddizione col modello,
il modello si espande e si arricchisce

Direi che la questione si blocchi tutta qui. Ovviamente ad oggi hai perfettamente ragione tu.

Ti chiedo una cosa: che ne pensi delle ipotesi genetiste ed innatiste dell'orientamento sessuale?

 


Il punto è @enricoLH che pensare che fattori psicologici e socio-culturali cambino la sessualità è da pazzi completi, veramente da pazzi, curati.

Io non mi incazzo se qualcuno che senza argomentare nulla, mi (e ad altri utenti) dice ripetutamente "curati". E mi sorprendo di me stesso. Sarà che ormai ho fatto il callo alla politica, e di sparate ne sento quotidianamente. Però sappi che è da maleducati, oltre che da ignoranti. In ogni senso.

 


non ti pare assurdo e allucinante una teoria sballata che gay, bsx e etero si diventa grazie a fattori psicologici e socio-culturali?

No. Hic et nunc non ricordo perfettamente, e aggiungo quindi un principalmente dovuta a fattori psicologici e socioculturali.

 


non so dove tu abbia letto in letteratura che viene dimostrato il contrario

Aprirò un bel mega-topic dove potrai confutare gli ultimi aggiornamenti della Psicologia (e co.) e scrivere una nuova pagina delle suddette discipline.

 


la letteratura è fantasia

:suicide::aiuto::bored::azz::ph34r::hm::shok: :shok: :shok: :shok: Non sto parlando ne de Le cronache di Narnia né di Harry Potter: per letteratura si intende, contestualmente, la raccolta di risultati scientifici, l'insieme dei contributi di una disciplina (rispetto ad un determinato argomento), la "storia delle teorie" [sulla Treccani non ho trovato una voce diretta, e Wikipedia riporta "La letteratura scientifica comprende le pubblicazioni scientifiche che trattano lavori originali teorici o sperimentali sul campo, delle scienze naturali e sociali. L'editoria accademica si occupa di inserire i risultati di ricerche originali nell'ambito della letteratura.]

Ergo, anche la teoria genetista di cui tu parli, fa parte della letteratura.

 

@@freud_sucks e @@Ainelif non mi avete dato una descrizione (spiegazione è una parolona) della teoria genetica/innatista a cui fate riferimento. E' la stessa? Da chi è stata formulata? Quando? Dove l'avete letta?

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