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Abolizione dei circhi di animali?


  

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  1. 1. Abolizione dei circhi di animali?

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Da qualche anno a questa parte (ma potrei sbagliarmi) mi sembra che siano nati e si siano potenziati movimenti animalisti contro i circhi in tutta Italia che premono per la loro abolizione se con l'uso di animali di qualsiasi provenienza.

Siete favorevoli o contrari all'abolizione dei circhi di animali? Ripeto non circhi che non prevedono l'utilizzo di animali. Personalmente sono favorevole a priori, vidi una volta da piccolo uno spettacolo circense credo della Orfei nella mia città, spettacolare davvero vedere animali africani ed asiatici ammaestrati che si lanciano in cerchi infuocati e "danzano", ma penso sia tremendo, come penso siano tremendi gli zoo (anche se in questo discorso non c'entrano), non penso di essere moralista o perbenista, ma ammaestrare e tenere in cattività esseri viventi senza ragione e incoscienti che devono rendere felice un pubblico urlante no, non mi sta bene. No ai circhi.

Edited by Ainelif
Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/22273-abolizione-dei-circhi-di-animali/
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Detesto le esibizioni degli animali nei circhi con animali, figuriamoci poi se mi metto a pensare a circhi fatti e finiti in cui si esibiscono solo gli animali.

 


ammaestrare e tenere in cattività esseri viventi senza ragione e incoscienti che devono rendere felice un pubblico urlante no, non mi sta bene. No ai circhi.

 

Il motivo lo hai spiegato tu, e lo condivido in pieno.

Per quanto possa strabiliare l'abilità di una tigre nel saltare in un cerchio infuocato - la classica scena eh - , o che ne so, l'elefante che si muove con grazia in un percorso difficoltoso, ogni volta che penso a scene de genere, mi domando come sia stato ammaestrato, con che metodi ecc ecc.

No ai circhi.

Contrario: il circo senza animali non è un vero circo.

 

p.s. fermo restando che gli animali e vanno trattati con cura e rispetto.

Il solo addomesticamento, checchè alcuni animalisti sfegatati ne dicano, non è una violenza, anche perchè tutti gli animali che vivono a contatto con l'uomo vengono addomesticati, non solo quelli da circo.

Fermo restando che per un circo gli animali sono anche una risorsa fondamentale ergo è loro interesse trattarli bene: in tal senso copio e incollo, dal sito del famoso circo di Moira Orfei, il paragrafo che parla degli animali, paragrafo che illustra la situazione degli stessi

 

 

Gli Animali



Fin dagli esordi del nostro
circo, abbiamo sempre
presentato gli animali nei nostri
spettacoli e lo abbiamo sempre
fatto nel loro massimo rispetto.
Gli animali sono e saranno
sempre nostri partner
privilegiati ed amati. Da noi il
benessere dei nostri amici
è una priorità assoluta.
Tutte le installazioni per
ospitarli sono modulabili in
funzione dello spazio che viene
concesso dai comuni per le
nostre strutture, ma in ogni
caso, ogni specie ha a
disposizione un proprio parco
dedicato. I cavalli dispongono
ciascuno di un proprio box
attrezzato nelle scuderie,
i felini di un'area-gioco
appositamente realizzata per
permettergli libertà di
movimento nel massimo
comfort possibile.



Gli elefanti sono lasciali liberi
di muoversi entro vaste zone
recintate, all'aperto e sotto
tendoni. Un'equipe specifica
è incaricata di sorvegliare il
benessere dei nostri amici.
Siamo in oltre in costante
contatto con veterinari
specializzati di tutta Europa,
oltre ad averne uno sempre
presente al circo. I nostri
cavalli e ponies hanno
a loro disposizione un
maniscalco per occuparsi
dei loro piedi e zoccoli.
Ugualmente gli elefanti
dispongono di un "pedicure"
per la cura e il mantenimento
in salute delle loro unghie.



Le nostre cure

Gli animali sono sverminati
tre volte allì'anno e vaccinati
una volta ogni anno:
gli equini contro l'influenza
e il tetano, i felini contro
la leucosi e gli elefanti
contro il tetano.
Esami del sangue vengono
regolarmente effettuati una
volta all'anno.
Ai cavalli vengono rifatti gli
zoccoli ogni tre o quattro
settimane, agli elefanti le
unghie e le zampe curate
una volta a settimana. Ai
camelidi le unghie vengono
ripulite due volte all'anno.

L'alimentazione

Ogni elefante mangia ogni
giorno circa 60kg di fieno,
20 kg di mescola (crusca, orzo,
fiocchi d'avena e mais), mele,
carote, anguria e rami
d'albero, più 200 litri di acqua.
Ogni cavallo è nutrito con
circa 7 o 8 kg di fieno, 3 o 4 kg
di mescola (avena, orzo,
frumento, mais e fave) e
salgemma (composto a base
di minerali e vitamine.
Ogni felino mangia
circa 6 o 7 kg di carne al
giorno (tra bianca e rossa)
e una volta a settimana
unicamente latte e uova.
Gli animali esotici dispongono
di fieno a volontà e salgemma.
I cammelli, fieno a volontà,
2 kg di fiocchi di mais e
4 kg di mescola.



Il trasporto


I mezzi di trasporto per gli
animali sono forniti di pratiche
suddivisioni e dotati di
abbeveratoi. Per poter meglio
gestire il loro equilibrio nei
trailer, ed evitare loro
infortuni, durante il viaggio gli
animali non sono legati.

Essi ricevono cibo e
bevande prima di partire, a
metà del viaggio (per i lunghi
tragitti) e al loro arrivo.

L'aspettativa di vita

L'insieme delle cure prodigate
ai nostri animali al circo dà loro
una speranza di vita maggiore
di quella che avrebbero in
natura. Ad esempio, una tigre o
un leone selvaggi, vivono circa
una decina d'anni. Al circo la
durata della loro vita può
facilmente raggiungere i 20
anni. I cavalli da corsa vivono
mediamente 6 anni. Al circo
l'età media è di 22 e in alcuni
casi può superare anche i 30.
Edited by ben81

esistono già circhi composto di bravissimi artisti che mettono a repentaglio la propria incolumità per dare spettacolo acrobatico, direi che è uno spettacolo sufficiente soprattutto perché almeno queste persone hanno scelto di farlo a differenza degli animali.

Tipo il circque du soleil...andai a vederlo anni fa quando venne a Roma...gli acrobati erano indubbiamente bravissimi, ma si sentiva la mancanza delle attrazioni principali, ovvero gli animali e le loro esibizioni.

 

p.s. sulla "scelta" degli animali: nessun animale ha scelto deliberatamente di stare con l'uomo ed essere da lui addomesticato e costretto a vivere in un ambiente diverso da quello di origine: potremmo citare i cani di grossa taglia in appartamento, i pappagalli sul piedistallo, i serpenti e le iguane nei rettilari, le tartarughe ed i pesci in mini vaschette d'acqua, ecc. ecc. ecc.

Però ci si indigna solo per gli animali che vivono nei circhi, che ricordiamolo sono una realtà marginale, e mai per i milioni di "pet", come quelli descritti poco sopra.

Edited by ben81

A me sin dai 4 anni mi portavano di tanto in tanto al circo, li ricordo come momenti meravigliosi perché i numeri con gli animali mi ammaliavano ed ero estasiato dal poterli vedere così da vicino. I pagliacci li trovavo noiosissimi e gli eccellenti artisti agli occhi di un bambino non erano altro che un noioso intermezzo prima del successivo numero con gli animali. Che senso ha negare queste gioie e momenti di felicità ai più piccoli? Più che abolire i circhi, se davvero stanno a cuore gli animali, bisognerebbe davvero assicurarsi che non subiscano alcun tipo di maltrattamento. Se ben curati, nutriti ed amati per gli animali non c'è nessuna sofferenza nel doversi esibire perché associano lavoro=ricompensa.

 

Poi per quanto paradossale possa sembrarvi almeno i circhi aiutano in parte alla sopravvivenza di alcune specie di animali. Non per bontà o per spirito di compassione, ma perché a loro un elefante o una giraffa serve per fare spettacolo e preoccupandosi di avere quegli animali si preoccupano della riproduzione di questi animali e di far sì che diventi facile procurarseli. Questo è ancora più evidente e più importanti in certi zoo dove si preoccupano di far riprodurre animali in via d'estinzione e hanno programmi appositi per salvaguardare certe specie. E in questi giorni sentendo le parole di un pastore ho capito che anche la macellazione industriale o sfruttamento di mucche, tori, capre serve a far sì che ce ne siano parecchie. Il pastore era rammaricato dal fatto che un particolare tipo di capra locale è ormai in pericolo d'estinzione, il motivo?La gente preferisce comprare formaggi con latte di mucca o predilige formaggi con latte di pecora o di un altro tipo di capra e per loro risulta poco conveniente e dispendioso allevare quei particolari tipi di capra. Certo, loro lo fanno in funzione di un proprio interesse economico/lavorativo, ma non mi risulta che gli animalisti e/o vegani con le loro politiche "gli animali non si toccano/mangiano" poi si prendano cura di queste capre o hanno la forza e la voglia di pascolare le mucche. Se davvero fossimo tutti vegani, anti-zoo, anti-animali da compagnia, anti-circo che fine farebbero quegli animali?Qualcuno mi può davvero garantire che il mancato contatto, sfruttamento o controllo con l'uomo gli farebbe più bene che male?Posso davvero immaginare che ci sarebbero gruppi di volontari animalisti che farebbero pascolare le mucche, capre o che vadano nella Savana o giungla a prendersi cura di tigri, giraffe ed ippopotami?

Io sono favorevole agi animali nei circhi che rappresentano di sicuro una parte fondamentale del loro fascino. Ovviamente la cosa è subordinata al loro trattamento nel migliore dei modi. Non scordiamoci che ormai gli animale che sono nei circhi vi vivono da diverse generazioni e ormai sarebbero del tutto incapaci a riprendere una vita normale ad un eventuale reinserimento in natura

La legge che regolamenta il settore riconoscendo l'utilità sociale dei circhi è del 1968

va detto che recentemente causa tagli di bilancio la contribuzione statale al settore

credo sia scesa a cifre molto contenute.

 

Un discorso è proibire, altro promuovere e sovvenzionare....attualmente il circo è

o dovrebbe essere promosso dallo stato, per quanto coi tagli credo lo sia ben poco.

Sarei contrario se il settore si mantenesse su contributi statali comunque.

 

Credo che la maggior parte degli animali che si esibiscono siano nati in cattività

quindi proibire l'uso di questi animali nei circhi rischierebbe di essere controproducente

senza aver prima proibito la cattività degli animali in generale ( zoo etc. )

 

Non so esattamente se il rapporto emozionale fra bambini ed animali - negli zoo, nei circhi etc.

-sia un qualcosa da sradicare totalmente, prima di proibire dovrei essere convinto al 100%,

perchè in caso contrario mi affiderei al mercato, cioè al pubblico. D'altronde il cd. Cirque

Noveau potrebbe essere una evoluzione naturale...sul piano occupazionale per acrobati

giocolieri clown etc.

 

So per certo per lo zoo che questo rapporto emozionale c'è, anche nei casi "traumatici"

di bambini che provano compassione per un certo animale in gabbia e gli si affezionano

rompendo le scatole ai genitori...sostituire tutto questo con un documentario TV o un

viaggio-safari ( cmq limitato a famiglie ricche ) non credo sia esattamente lo stesso. 

 

A me l'animale addestrato non ha mai comunicato molto...tuttavia resta il fatto che

la realtà degli animali in cattività va vista nel suo complesso, se ovviamente non ci

sono forme di maltrattamento o crudeltà.

Si usavano le stesse identiche argomentazioni per tenere aperti i circhi dei freaks, compresa la storia dei bambini che non avrebbero avuto in altro modo un contatto con la diversità o sulla questione che fuori da quel business i mostri sarebbero morti di fame. 

 

Dal punto di vista politico, sappiamo bene che tutte le famiglie circensi italiane erano sostenute e sostenevano la Democrazia Cristiana. Il tracollo della "Balena Bianca" ha segnato il tracollo finanziario del "baraccone", il quale non ha mai staccato abbastanza biglietti per essere autosufficiente. Più o meno come per certo teatro e certo cinema, fatta eccezione che in quel caso si sovvenzionano attori cani e autori eccessivamente esotici che votano in genere a sinistra.

 

Ora si cerca di far rientrare i circensi tra gli artieri da preservare come capitale culturale. Mi sta bene solo se non ci fanno rientrare il mestiere del domatore e ... non si facciano esibire i bambini nella veste di acrobati o contorsionisti. 

 

Ci tengo a precisare che non sono un animalista che dice al suo cane "vieni da papà". Sono un liberale talmente liberale che vuole riservare questo diritto anche agli animali che non hanno voce per rivendicarla .. anche se capita delle volte che abbiano denti e zoccoli per farsi intendere e in quel caso, io li capisco. 

Beì, se loro si fanno intendere a morsi e zoccoli, perché biasimare chi si fa intendere con la frusta? La libertà non è un regalo, si acquista a caro prezzo.

L'analogia coi circhi dei freaks, come la maggior parte della analogie, lascia il tempo che trova. Non si può pretendere di accostare acriticamente casi completamente diversi, se non come puro spunto di analisi o come frase a effetto priva di significato. 

Onestamente non ho mai compreso il concetto di libertà come libertà dei buoni. La libertà non ha direzione o etica, anzi,è potere; la libertà va radicalmente contro l'etica, che invece limita. Quando mi chiedete se è libertà quella di opprimere, sottomettere, discriminare eccetera, io rispondo nettamente di sì, è libertà il potere del più forte sul più debole. E se questo volto tenebroso della libertà non piace, meglio schierarvisi contro che cercare di travisarla fino a trasformarle in qualcosa di del tutto altro. A me non interessa particolarmente la tradizione circense, ma ne faccio appunto un questione di coerenza liberale. Posso spingermi a chiedere che sia il mercato a decidere se restino aperti o meno, senza incentivi statali, forse. Non mi spingerò mai a vietarne l'attività.

E' vero che il mondo del circo ha avuto un rapporto privilegiato

con la Democrazia Cristiana, la legge del 1968 porta la firma di

Moro Andreotti e Leone, non saprei dire a quale titolo sia potuto

rientrare fra le "tradizioni da conservare" ( perchè certamente il

circo in Italia pur producendo una fascinazione su certe generazioni,

penso a Fellini....non è mai stato qualcosa di assimilabile alla Corrida

spagnola, cioè una tradizione nazionale )

 

So che esiste una Italia provinciale dove ancora oggi l'evento

dell'anno può essere l'arrivo dei "baracconi" cioè il luna park

per la fiera x, piuttosto che y. Anche il circo può magari svolgere

una funzione simile, essendo itinerante...mi pare però tenda

a concentrarsi nelle grandi città per sopravvivere.

 

Nei confronti di quest'Italia "profonda" il mio atteggiamento è

in ogni caso ambivalente, tuttavia si andrebbe troppo oltre...

mi piace però immaginare delle Persone, oltreché dei principi.

 

Ho invocato il mercato, come regolatore astratto e universale

e quindi nessun liberale può trovar niente da opporre. In caso

contrario bisognerebbe essere non liberali, ma Conservatori.

 

Suppongo che siamo almeno d'accordo sul fatto che la libertà

debba convivere, oltreché con un regolatore astratto, quantomeno

con il principio di coesistenza fra gli uomini.

 

Se siamo d'accordo su questo....abbiamo fondato lo stato moderno

liberale, in caso contrario Freaky inizio a mettermi paura, perchè mi

inizi ad assomigliare a Brandon Shaw il gay assassino di Nodo alla

Gola...con questa virata "tenebrosa".   :paura:

 

Tuttavia non possiamo neanche dire - sul piano del diritto - che il Potere

sia illimitato, perchè la realtà ci dice il contrario, noi continuamente ci diamo

regole di esercizio del potere e trasformiamo una libertà originaria in diritti

(facultas agendi ) che sia perchè vogliamo essere "buoni" che sia perchè

vogliamo il "benessere" o essere "sicuri" etc

@Hinzelmann: La libertà può doversi autolimitare per ottenere i propri obbiettivi, ma è una rinuncia da parte dell'individuo. Fosse per me, fosse per le mie aspirazioni a libertà (e potere), io non limiterei mai la mia libertà in modo tale che impedisca in qualche modo il mio piacere e la mia soddisfazione. A volte devo fare un trade off proprio perché non sono libero, ma la realtà è che la mia libertà a priori non necessita affatto della vostra. Né tanto meno di quella degli elefanti. Almeno la vostra mi fa comodo a posteriori. Quella degli elefanti no. 

Non capisco chi continua a difendere i circhi con gli animali. Possono anche fargli l'idromassaggio alla zebra o al leone di turno ma il loro posto è in Africa al calduccio e non da noi a zero gradi.

 

 

CVD...se la mettiamo così il posto per i pesci è nel fiume/mare, il posto per i cani/gatti è in un ampio parco o in campagna, il posto per le tartarughe è nel bosco, e via, fino all'infinito... peccato che in Italia ci siano circa 45 milioni di animali domestici, su una popolazione di circa 60 milioni, e la stragrande maggioranza della popolazione non vive di certo in ville/tenute, ma in appartamenti...


Fosse per me, fosse per le mie aspirazioni a libertà (e potere)

 

Tralasciamo questa notazione autobiografica...XD

 

Nella vita quotidiana non è che tu però sia chiamato a limitare la tua

libertà-potere per essere buono nei cfr. di altri

 

Anzi normalmente avviene nel nome di esigenze del tutto astratte

 

Tu sei libero di scegliere fra più caldaie a norma ( normative sulla

sicurezza-economicità-ecologia ) che potrai accendere quando lo dice

il tuo Comune, installare dove loro dicono, far revisionare ogni anno ; ogni

due anni dovrai controllare le emissioni dell'impianto che dovranno

mantenersi in certi limiti etc.

 

Nessuno di questi limiti e sono tanti potrebbe sussistere se non in nome

di un vero o presunto interesse pubblico, perchè si limita l'autonomia del

privato. Il fatto che siano pubblici però non significa che siano collettivi o

solidaristici ( tanto è vero che tutti i privati vi sono ugualmente soggetti )

è la mera Potestà dello Stato, a cui ti piaccia o meno sei integralmente soggetto.

Non esistono interessi pubblici, esistono interessi di molti privati. E di tutti, eccetto per quello che deriva dalla mia bontà, non mi interessa minimamente. E' semplicemente uno scambio, rispetto regole solo perché è l'unico modo per ottenere a mia volta del rispetto. Ma se avessi l'anello di Gige non credo che sarei altrettanto rispettoso. perché dovrei?

Mi sembra una visione molto semplificata della vastissima congerie

di regolamentazioni normative che uno stato contemporaneo produce

oramai in ogni settore e ambito di vita.

 

La Sovranità dello Stato  si manifesta altrettanto - se non più chiaramente- proprio

laddove mi qualifica il circo come attività di "utilità sociale", mentre altre forme di spettacolo

tali non sono considerate. Se poi magari lo stesso stato ritenesse di utilità sociale l'ENPA

ed altre organizzazioni esponenziali dei diritti degli animali, noi avremmo - come suppongo nella

cronaca già sia: un Ente Circhi VS  l'ENPA & C. Gli amanti del circo ed i lavoratori del circo VS

gli amanti degli animali ed i lavoratori della protezione animali...

 

Quindi, a parte la logica liberale che io ho anticipato: mi dichiaro neutrale, decida il mercato

non finanzio, né probisco, non comprendo come la tua impostazione possa produrre una risposta

valida al quesito.

Non capisco chi continua a difendere i circhi con gli animali. Possono anche fargli l'idromassaggio alla zebra o al leone di turno ma il loro posto è in Africa al calduccio e non da noi a zero gradi.

Quindi per te circo o zoo sono la stessa cosa?

 

Non credo all'equazione animali nei circhi=disagio e sofferenza delle bestie. Ovvio che spesso ci sia sfruttamento o violenza sugli animali, costretti a una serie di comportamenti molto "umani" e quindi difficilmente comprensibili per loro, che quindi possono anche rimanerne segnati. Però - e guarda a tutti gli animali nati e cresciuti in cattività - molte di queste "attrazioni" sono state addestrate a quello e se vivessero nel loro habitat naturale morirebbero ben presto.

 

Moreover, quindi "voi"(generico) sareste favorevoli a vietare anche la domesticazione di tutti gli animali? o solo di quelli che fin'ora non lo sono stati? perché, come fa notare @@ben81 , molti animali che oggi vivono con l'uomo non lo hanno sempre fatto.

 

E infine. Se il circo di animali fosse economicamente vantaggioso, e destasse grande interesse generale, in base a quale norma lo si dovrebbe vietare? ha senso parlare di "umanità" per gli animali? d'accordo che ci sono alcuni limiti di violenza fisica e psicologica estendibili anche a loro, ma non sono così convinto che la tutela degli animali debba essere equiparata in toto a quella degli esseri umani.

 

Comunque ho sempre trovato molto noiosa qualsiasi forma di circo, favorevole quindi.

Edited by Chris

Hinzelmann, chi ti dice che la mia risposta sia sostanzialmente diversa? Mi sembra praticamente la stessa. Ciò nonostante, la mia impostazione sembrerebbe esserlo in certi aspetti, e la difendo. Quello che scrivevo non era un'indicazione sul da farsi, ma voleva semplicemente mettere un freno alla retorica libertaria. Io sono libertario, ma cerco di non aderire mai all'equazione piuttosto infantile "libertà=bene", o "libertà=eguaglianza". Se la libertà, che è libertà della volontà singolare, cresce, la regolamentazione diminuisce, ed è più facile che il debole soccomba. 

I cosiddetti deboli, però, di solito riescono a farsi forti nel numero e dunque a non soccombere. Ma se non riesci ad esser forte nel numero, non riesci ad esser forte nell'intelletto, e non riesci nemmeno a suscitare un sentimento compassionevole o di rispetto o di un qualche altro genere che possa guadagnarti delle tutele, io non vado certo contro una nozione di libertà REALE nell'operare un'oppressione. Vado solo contro a ideologie astratte ed antireali che vivono nella testa delle persone e nelle belle (?) parole delle carte costituzionali, non sul pianeta Terra.

 

Chris, condivido il tuo intervento ma... la chiusa? Cioè, tu vieteresti qualsiasi cosa che ti annoia o non ti piace? Non ti preoccupa l'idea che se adotti una modalità di questo genere non difficilmente altri la useranno nei confronti delle cose che piacciono a te? 

A me hanno quasi vietato (in realtà, me lo hanno solo reso assai più difficile, ma è un esempio) di allevare aracnidi, una cosa che io amo tantissimo, e questo sostanzialmente perché Berlusconi è aracnofobico (sul serio!!!). Onestamente ragionamenti come questo mi fanno rabbrividire... Cioè, ci sarà qualche appassionato del circo, no? Non vedo che diritto dovremmo avere di vietargli di servirsene. 

Edited by FreakyFred

Il passaggio che io intendevo sottolineare è che dal momento che lo stato legittima due interessi

collettivi contrastanti, quello del circo e quello degli animalisti, il conflitto politico fra questi due gruppi

sociali, può determinare la vittoria dell'uno sull'altro.

 

Questo avverrebbe nel momento in cui lo stato decidesse politicamente che l'interesse pubblico

collettivo ma fatto proprio dallo stato e quindi unico-prevalente sull'altro ) è quello di uno dei

due gruppi.

 

A quel punto scatterebbe la proibizione o vista nell'ottica degli animalisti, una regolamentazione

diversa della stessa attività ( senza animali ). 

 

La Costituzione, piuttosto che l'ideologia astratta avrebbe potuto, nel caso specifico, stabilire una

gerarchia di valori fra gli uni o gli altri. Nella fattispecie però questa gerarchia non c'è, verrà

determinata da chi è più forte in questo conflitto politico, da chi dimostrerà di avere più potere di

influenza.

 

Non è questione di bontà, ma di Potere. Ecco, non so se mi sono spiegato, forse ci eravamo già capiti...

ma è questa lotta di potere che produce la regolamentazione: i produttori di caldaie a marchio UE, i
caldaisti aderenti al CNA per le revisioni etc.( per tornare all'esempio di prima ) 
 
Che poi chi vince pretenda di farlo in nome del bene e non del male, mi pare abbastanza ovvio,
rientra suppongo fra le tecniche di conquista del consenso in un ordinamento in cui non sarebbe
legittimo passare alle vie di fatto o all'uso della violenza in senso lato.

@ben81

I pesci che stanno nell'acquario vivono in un ambiente che riproduce le condizioni del loro habitat naturale quindi non soffrono. Lo stesso discorso lo si applica a tutti gli altri animali che puoi elencare. Spesso nei circhi vengono usati animali esotici perchè attirano di più la gente che non ha la possibilità di vederli dal vivo. Non hanno lo spazio adeguato, sono costretti a viaggi continui, sono  animali selvatici e quindi non sono stati selezionati, come ad esempio il cane dal lupo, per vivere con gli umani.

@Chris

Anche gli zoo non dovrebbero ospitare animali non compatibili con la zona climatica in cui si trovano, però si sa business is business.


ha senso parlare di "umanità" per gli animali? d'accordo che ci sono alcuni limiti di violenza fisica e psicologica estendibili anche a loro, ma non sono così convinto che la tutela degli animali debba essere equiparata in toto a quella degli esseri umani.


ha senso parlare di umanità per noi essere umani, non credo tu abbia un animale domestico altrimenti ti renderesti conto di quello che hai scritto.

@nottelimpida:   certo certo, perchè un acquario a bolla per un pesce (l'acquario piu' diffuso),  una vaschetta di plastica per le tartarughe d'acqua, o un appartamento senza giardino per un cane di media o grossa taglia, sono ambienti fedeli a quelli originari...proprio il loro habitat, si si, a Roma si dice "basta che ce credi"...

 

 

p.s. certo che siete incredibili, volete mettere in discussione addirittura l'ovvio...a quando arriverà il prossimo fenomeno a dire che anche le iguane stanno una favola in teche 40x70x50, con una foto di sfondo che fa ricordare il loro ambiente originario?

Edited by ben81

un acquario a bolla per un pesce (l'acquario piu' diffuso), una vaschetta di plastica per le tartarughe d'acqua

Se uno ama gli animali sa che questo non è il modo per tenerli (muoiono in pochi mesi)


un appartamento senza giardino per un cane di media o grossa taglia, sono ambienti fedeli a quelli originari...proprio il loro habitat, si si, a Roma si dice "basta che ce credi"...


Un minimo di cervello permette alle persone di scegliere un cane di taglia medio piccola se abitano in un appartamento (ma che discorsi fai? Mah....) Un cane di taglia medio piccola in appartamento se viene portato fuori a fare le passeggiate e coccolato in casa sta meglio di noi credimi.


quando arriverà il prossimo fenomeno a dire che anche le iguane stanno una favola in teche 40x70x50, con una foto di sfondo che fa ricordare il loro ambiente originario?

Ma dai!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Chris, condivido il tuo intervento ma... la chiusa? Cioè, tu vieteresti qualsiasi cosa che ti annoia o non ti piace? Non ti preoccupa l'idea che se adotti una modalità di questo genere non difficilmente altri la useranno nei confronti delle cose che piacciono a te? 
A me hanno quasi vietato (in realtà, me lo hanno solo reso assai più difficile, ma è un esempio) di allevare aracnidi, una cosa che io amo tantissimo, e questo sostanzialmente perché Berlusconi è aracnofobico (sul serio!!!). Onestamente ragionamenti come questo mi fanno rabbrividire... Cioè, ci sarà qualche appassionato del circo, no? Non vedo che diritto dovremmo avere di vietargli di servirsene. 

 

Nono hai ragione ho sbagliato, intendevo che sono solo favorevole che i circhi di animali spariscano! Infatti ho dei dubbi sul vietarli per legge, anche perché rilevavo la sostanziale mancanza di interesse impellente di regolamentazione!

Rilevavo altresì, che se fossero vietati per legge non interverrei a spada tratta contro l'eventuale legge liberticida, in quanto non vedo questo vulnus insanabile...è tutto un bilanciamento di interessi, e comunque il legislatore avrebbe alcune ragioni dalla sua per un eventuale divieto...allo stesso modo vedo razionale vietare di allevare ragni, ad esempio velenosi, perché il pubblico interesse direi che prevale sul bisogno del singolo...trovo meno sensato vietare i ragni in toto ma vabbè:/

Non mi fa modificare, solo ora vedo l'osservazione, tutto sommato giusta, di @@nottelimpida , che però ha frainteso il mio ragionamento.

 


non credo tu abbia un animale domestico altrimenti ti renderesti conto di quello che hai scritto.

 

Ho avuto un cane in passato, ma c'entra poco o nulla.

 

Io intendo che troppo spesso ragioniamo equiparando gli animali agli uomini, e dandogli pensieri umani e caratteristiche umane che spessissimo non hanno, e quindi gli attribuiamo sentimenti inesistenti.

E ancora, credendo di violare questi sentimenti rovinandogli la vita, ci si inventa diritti inesistenti...chessò ad esempio mica hanno il nostro senso estetico, o bisogno di vivere in un luogo armonico come noi...solo per dirne una.

Quindi spingevo all'applicazione di un criterio di uguaglianza sostanziale, trattare situazioni diverse in modo diverso, tutto qui. Lungi da me incitare a violenze e maltrattamenti sugli animali, oltre che crudeli, insensati(proprio perché l'animale non capisce alcune cose che gli umani capiscono, e a volte anche viceversa).

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