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Per i ragazzi che vivono nel meridione... Come vivete la vostra omosessualità?


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Le persone che di solito parlano di privacy non sono persone che si comportano con naturalezza.

In genere non sono persone che fanno quello che gli va.

Spesso sono persone che ti presentano il ragazzo chiamandolo mio caro amico o persone che sul lavoro, quando gli altri parlano dei loro compagni/fidanzati/sposi fanno finta di non avere una vita sentimentale anche se ce l'hanno.

Ovviamente non sempre è così, ma spesso lo è. Se non vogliono rivelarsi sono fatti loro e fanno bene così, dicevo solo che questa non è privacy, è paura.

 

Non capisco perché se qualcuno afferma le cose che ho scritto nel mio precedente topic bisogna subito pensare che io abbia detto che bisogna andare anche dal panettiere e dirgli: "ehi lo sai che sono lesbica?" o andare a dirlo a cani e porci. Io non ho detto questo e non ho manco detto che uno deve fare CO per un dovere sociale. Il CO secondo me bisogna farlo solo ed esclusivamente per se stessi.

 

Io non faccio CO con chiunque per dovere sociale. Ho fatto i miei CO all'inizio con amici e parenti.

Ora mi limito a vivere la mia affettività con la mia ragazza senza nascondere che lei è la mia ragazza. Se nell'ultimo anno ho conosciuto qualcuno queste persone sono venute a sapere che io sono lesbica perché se capita il discorso parlo della mia ragazza, oppure gliel'ho presentata.

Non sono andata a fare rivelazioni bibliche a nessuno.

 

Per esempio io non sopportavo i miei ex coinquilini e con loro non avevo nessun rapporto. Non gli ho mai detto di esser lesbica, ma alla terza volta che la mia ragazza è venuta da me l'hanno ben capito che io e lei stiamo insieme. Non era mio interesse dirglielo perché sono persone che disprezzo, ma non ho fatto nulla per nasconderlo.

 

Ma io non sento di avere niente di speciale rispetto a persone meno out di me. Io penso di avere una propensione a vivere la mia affettività nello stesso modo in cui la vivrei se fossi etero e a questo si aggiunge la fortuna di avere amici e genitori totalmente tranquilli rispetto alla mia sessualità.

Quindi l'ambiente mi ha favorito in maniera positiva.

 

Chi non è così fortunato deve andare incontro a mille difficoltà a cui io non sono mai andata.

 

Vorrei ribadire per l'ennesima volta che nessuno è obbligato a fare CO. Dico solo che chi non lo fa, non lo fa per privacy, ma per mille altri motivi. E per CO non intendo certo andare a fare rivelazioni a chiunque, intendo solo vivere la propria affettività senza nasconderla a tutti i costi.


Quando ho dato la mano al mio ragazzo, l'ho fatto davanti a tante persone perchè "sentivo di farlo". Se in una stazione, ho deciso di abbracciare la persona a cui volevo bene, l'ho fatto....perchè "sentivo di farlo". Se ho dato un bacio, fregandomene di tutto ciò che c'era intorno...l'ho fatto perchè "sentivo di farlo"!!!...e non perchè era giusto o ingiusto farlo....non perchè c'era una regola o l'obbligo morale e sociale!!!!
ci si nasconde dietro al dito della "privacy"?....non so....ma perchè in fondo dovrei rendere partecipe di una cosa "personale"...(in teoria è un aspetto intimo e privato) una persona qualunque???.......s

 

Ognuno di noi credo, bacia-abbraccia e fa certe cose perchè gli va...a meno che non sia

in corso un flash mob in cui è previsto di baciarsi in pubblico

 

Il discorso cambia se mi dici che hai bisogno di un forte coinvolgimento emotivo per poterti

dimenticare di avere addosso gli occhi di tante persone ( non saprei immaginare persone

più "qualunque" di quelle di una stazione ferroviaria ) mentre ordinariamente sei composto

e trattenuto come un etero non sarebbe. 

 

Contano a parità di carattere e di comportamenti medi, se ci spostiamo dal personale al

collettivo, le differenze fra gay ed etero, diciamo...

Quotone per Madoka. Alla fine il discorso è sempre lo stesso, dov'è che finisce la "privacy" e inizia la paura?

Per me privacy è parlare magari delle posizioni preferite o delle nostre fantasie sessuali, non certo se si sta con qualcuno. 

Anche io mi associo al discorso di @@Madoka che sto vivendo sempre più sulla mia pelle.

Ho fatto CO in famiglia e anche con i colleghi di lavoro.... ma non è che ora quando arriva un neo assunto nel mio team la mia presentazione è "sono Fabio, sono il tuo capo, sono gay".

Se il discorso esce se ne parla, ma non è un cartello da appendere.

Soprattutto sul lavoro "tecnicamente" io non so se altri colleghi sono gay, etero, fidanzati o single.. proprio perchè non è importante.

 

Con gli amici ovviamente è diverso, e ognuno trova il tempo e i modi per farlo.

 

(Grazie @@Casper per aver bloccato in tempo la solita degenerazione di ainelif)

@@Madoka Naturalmente credo di aver capito il tuo discorso e non volevo ovviamente travisare quanto hai detto. Rispetto la tua posizione e anzi la trovo giusta. Ciò che voglio ribadire è solamente il concetto della libertà personale. Lasciamo alle persone la libertà e la scelta di vivere ciò che si è, secondo quanto crede senza pregiudizio da ogni parte accusando di nascondersi o all'opposto di essere esibizionista. Alla fine ogni modo di affrontare la propria sessualità può essere , a mio giudizio, ritenuto valido fino a quando il tutto viene fatto rispettando la verità e l'essenza della propria sensibilità rispetto alle cose.


ahime ho avuto la fortuna-sfortuna di "frequentare per poco" un ragazzo che non è tanto distante dalle mie zone, sarebbe stato meglio non conoscerlo :sisi: e il bello è che non l'ho conosciuto ne su internet ne avendo amicizie in comune, cosi, dal nulla... non è stata una travolgente storia d'amore ( troppo ridicola per esserlo)

Sembra la mia storia! XD

Anche io in Provincia di Napoli e devo dire che l'ambiente è molto vario. Sono dichiarato ma non frequento locali e sto bene così. Non andrei in giro mano nella mano ma credo che un omosessuale possa vivere meglio di molte altre parti, da nord a sud. :)

Io penso che molto dipendi ovviamente anche dalla persona, al di là di quanto aperto e accogliente possa essere il luogo. Anche io sono della provincia di Napoli, non frequento molto il mio paese, ma non c'è una grandissima apertura mentale. Però quando sono a Napoli per università o altro, sì, l'ambiente è molto vario ed è possibile incontrare molti gay dichiarati. Io non lo sono perché non voglio che la mia famiglia lo sappia, ma tra i miei compagni e le persone che frequento sono/sarei accettato senza nessunissimo problema.
Ovviamente non c'è l'apertura e la libertà che si possono incontrare in altre città d'Italia e d'Europa, ma la situazione non è così degradata come ci si può aspettare.
 

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