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Intervista sul treno sull'omosessualità - 50 anni di distanza


Ainelif

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che il mondo è diventato più ipocrita e più contraddittorio.

Una volta la fobia verso le """devianze""" per quanto sbagliata era coerente.
Adesso un omosessuale repelle a metà, io non capisco cosa significa "mi dà fastidio perché non sono abituato". Io non sono abituato a vedere un sacco di cose ma il fastidio lo provo raramente nella mia vita.
Ho avuto l'impressione che ci fosse una specie di politically correct di fondo in alcuni interventi.
Questo è segno di una società dubbiosa, che ancora non solo non si è abituata (perché dell'abitudine te ne fai poco), ma che ancora non ha accettato e capito dove collocare nella propria testa l'omosessualità. 

Mi sembra che il passo in avanti ci sia stato, e mi sembra che siamo nella fase "posso accettarla?"

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DoctorNievski

E' interessante notare come buona parte di queste idee e pregiudizi sull'omosessualità, siano stati mediati dalla generazione degli intervistati,a quella successiva (dei nostri genitori,all'incirca)..

La generazione successiva, quella che ha risentito delle rivoluzioni culturali degli anni '70 in poi, è stata quella che via via si è sempre più confrontata con il tema dell'omosessualità, che si è abituata ad essa e che pian piano l'ha "accettata"..

Il fatto è che queste generazione ancora esistono, per cui siamo in un momento in cui via via le cose sono vissute con più normalità, ma non in maniera completa: i miei genitori e gli zii hanno ancora dei pregiudizi duri a morire circa l'argomento; i miei cugini sono già più tranquilli (con punte d'apertura sull'argomento a volte sorprendenti..); i miei coetanei, hanno ancora un certo pudore, ma di certo non si shockano più di tanto.

Ovviamente poi il vissuto di ciascuno ha delle pesanti ripercurssioni sul tema: l'amico catanese è probabilmente più ben disposto rispetto all'amico di canicattì (dico per esempio, non me ne vogliano i lettori di canicattì.. XD)..

Ps: "Ma non sa che proprio la repressione è la colpa delle cose che non devono essere?"..

Immenso Pasolini.

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Interessante notare come il passeggero intervistato da Pasolini ad un certo punto volti la faccia, quasi tentando di scappare, di allontanarsi, come in effetti raccontava parlando.

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