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Il primo passo per "curare" l'omosessualità?


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Esistono una miriade di temi di ricerca privi di ogni risvolto pratico immediato o diretti a "risolvere qualcosa di sbagliato", e sopprimere questa ricerca solo perché si ha paura di una possibile cura per l'omosessualità è sbagliato. Primo perché l'omosessualità non è una malattia, e pertanto non è lecito parlare di cura. Secondo perché sarebbe estremamente interessante capire come "nasce" un omosessuale, perché di questo si occupa questa gente. Prima di essere gay siamo uomini, e l'uomo si sa che è curioso per natura. 

Il limite eventualmente lo dovrà solo imporre l'etica, che è altra cosa dalla scienza in sé.

Secondo me avere questa paura o astio incondizionato nei confronti questi studi non ci fa bene, e ha poco senso.

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Essere attratti dai maschi è la cosa più femminile che possa esistere.

E' l'ABC della biologia.

 

Essere maschi vuol dire avere gli organi genitali maschil, essere femmine quelli femmini.

Il resto semmai è psicologia, non biologia.

 

Perché l'omosessualità non la considero una malattia? Perché non uccide.

Semmai è l'ambiente circostante che può uccidere una persona.

 

Non è come la Cardiomiopatia congenita e altre malattie congenite che si studia per allungarne la vita o per prevenirle.. perché portano sofferenza al soggetto (oltre ai genitori). 

L'omosessualità invece porta solo sofferenza ad "alcuni" genitori che sono uniformati come pensiero alla massa e di conseguenza provocano sofferenza al soggetto.. da qui si fa presto a bollare l'omosessualità come malattia (che ovviamente non è).

@yalen86

 

Per la milionesima volta: Non ho mai detto che l'omosessualità è una malattia.

 

Di femminilizzazione si parla nell'articolo basato su uno studio di un professorone 

dell'Università della California...

 

Io ho detto solo che  in base a quello studio l'omosessualità è un effetto collaterale

che certamente molti considerano negativo.

Il fatto che l'omosessualità NON sia una malattia è dato per fatto certo. 

Che venga considerata come malattia o comunque in modo negativo non centra niente con questo studio o con qualunque altro studio scientifico sia già stato o venga pubblicato. E' scorretto anche parlare di prevenzione perché anche in quel modo ci si riferirebbe ad una malattia, e non è questo il caso.

 

L'opinione che la società ha dell'omosessualità in ogni nazione, città o famiglia, è un altro paio di maniche.

Ma non stiamo parlando di questo giusto?

@everlook

 

Per poter dire cosa è l'omosessualità bisogna capire

da dove viene. Tu forse ti intendi di biologia, ma da profano

mi sembra di capire che sia un effetto collaterale che

va a discapito del feto. 

Anche ammesso che si possa fare (e io ho i miei dubbi) direi che sarebbe eugenetica, sarebbe come selezionare persone sulla base del colore dei capelli, degli occhi, della pelle.

 

Per altro proprio la nostra Carta Costituzionale così come la Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea vieta qualsiasi tipo di discriminazione basata sull'orientamento sessuale quindi direi che una pratica del genere sarebbe assolutamente illegale ed anticostituzionale.

 

Per altro sono proprio i cattolici i primi ad essere contrari ad ogni intervento sul feto o sugli embrioni.

Edited by Sbuffo

Scusa.. non mi riferivo certo a te, ma a chi fa studi di questo tipo.

Io mi domandavo più che altro l'utilità di questa ricerca. A cosa serve?
Se riescono a dimostrare che sia dovuto a un calo di testosterone  cosa succede? Imbottiscono di testosterone tutti i feti per scongiurare la possibilità che ne nasca uno omosessuale?

E se dovessero scoprire che imbottendo di testosterone il feto, aumenta l'incidenza di tumori ovarici?

 

 

Come sarebbe il mondo senza omosessualità? Il genere umano non è che si sta estinguendo... anzi ;)

Se si tratta di una correlazione con la femminilizzazione beh.. hanno scoperto l'acqua calda.. si sa che il testosterone influenza i caratteri sessuali secondari.

yalen86 non sempre le ricerche hanno un'utilità, tutta quella che si chiama "ricerca di base" non ha un'utilità per come la si intende comunemente..(non a caso però le più grandi scoperte e applicazioni tecnologiche/mediche/biologiche/chimiche etc che abbiamo oggi derivano proprio dalle basi gettate con la ricerca di base, ma questo non c'entra niente col topic) : )

 

Se dimostrassero la causa dell'omosessualità cosa succederebbe? Beh a mio parere niente di rilevante me tutti noi, se non una consapevolezza in più che non fa mai male. Addirittura potrebbe portare finalmente all'accettazione da parte della società che essere omosessuali non è una "scelta" e per questo non è giudicabile.

 

Pensare però adesso ad uno scenario futuro in cui le cause della gayezza siano comprese a pieno è davvero fantascienza....in questi fenomeni la causa non è mai UNA ma sempre multifattoriale e non è detto che si potrà mai capire tutto il quadro generale per predire che una persona sarà gay o meno. Non ne siamo in grado come non siamo in grado di fare tante altre cose. 

In ogni caso finché non esce l'articolo vero è inutile parlare dell'argomento in termini biologici....quando esce mi divertirò a leggerlo  XD

 

Comunque è vero, l'argomento è spinoso...ognuno avrà i suoi timori e i suoi dubbi, soprattutto perché qui si entra in questioni etiche...e soprattutto in questo forum, personali : )

@calvin2010

 

Se fosse per me sarei felice se fosse "solo" una malattia. Almeno si potrebbe curare. Avrei il supporto dello stato. Al massimo farei compassione alla gente. Ma di sicuro non avrei il timore di essere guardato come un alieno o come un perverso. Probabilmente sto dicendo cose impopolari e mezzo forum mi verrà contro (l'altra metà non mi verrà contro solo perché non avrà letto). A lungo tempo ho considerato la possibilità di essere gay come una maledizione. E ancora oggi ogni tanto penso che in parte lo sia. Se fosse solo una malattia mi sentirei comunque accettato. Prendi un malato di cancro, soffre certo più di noi, non voglio dire che lui sia "fortunato" (non farei mai a cambio), però "almeno" non ha la società contro. Il terrore di dire la verità a chi mi circonda mi divora da dentro anche peggio di un cancro. Ma col tempo mi sono accettato così come sono, perché ho capito che sono così, va bene così, e non posso cambiare. A lungo ho sperato che fosse "solo" una malattia. E ora, dopo tutta la fatica che ho fatto per acceattarmi, mi rendo conto che non è nemmeno una maledizione. Al più la maledizione è la società in cui viviamo. La malattia è l'omofobia. Il male è quello della gente che ci guarda con disprezzo, non dentro di noi. E leggere di gente che se ne esce con teorie così campate alla cazzo "si diventa gay perché c'è poco testosterone"... beh mi fa incazzare perché è come se si "facesse un passo indietro". In questo modo la società non fa un passo avanti verso l'accettazione di un dato di fatto, ma torna indietro nella "limbica speranza" che sia un errore di percorso a cui si può porre rimedio. E se non ci si prova, poiché sarebbe possibile, allora si è colpevoli. Scusate il linguaggio ripetitivo e forse pieno di errore, e senza dubbio pesante, ma questa cosa mi deprime e mi demoralizza molto.

Edited by Marcozzz

Ma perché @Marcozzz? : ( Io non la vedo così, eppure sono gay tanto quanto te e ho passato anch'io (e passo tutt'ora) momenti difficili...

Non lo vedo come un passo indietro, anzi non è un passo indietro. Non possiamo nasconderci dalla realtà, ma capirla e affrontarla al meglio. E questo non solo noi gay, ma tutta la società odierna.....io penso sia venuta l'ora di fare veramente i conti con l'omosessualità e questi studi lo permettono.

Ribadisco che capire le cause (so che viene da storcere il naso alla parola "cause"...ma tutto ha una causa) dell'omosessualità secondo me ci darebbe solo un vantaggio. Malattia non è e non sarà mai più considerata tale (almeno a livello scientifico.......la società va un po' per i ca**i suoi, ma questo sicuramente aiuterebbe).

 

Secondo me dobbiamo oltrepassare un attimo le nostre esperienze personali per valutare meglio la cosa..

Ma in fondo perchè spaventa tanto l'idea che non nascano più bambini omosessuali?

 

In parte forse è dovuto al fatto che è una scelta che gli eterosessuali fanno contro i gay.

Una scelta che noi non abbiamo nessun modo di contrastare.

Ma non è forse sempre così? Non è questo che significa essere una minoranza? Essere

costantemente in balia della maggioranza?

 

Che cosa cambia a noi se dopo la nostra non ci fosse più un'altra generazione di gay?

Ecco, questa è la domanda fondamentale. 


Che cosa cambia a noi se dopo la nostra non ci fosse più un'altra generazione di gay?
Ecco, questa è la domanda fondamentale. 

 

Io prego tutti i giorni che non nascano più bambini gay, affinché non debbano passare ciò che stiamo passando noi. E s emi dicessero che posso scegliere che mio figlio sia gay o etero non avrei dubbi a volere che sia etero. e concordo pure con everlook quando dice

 

 

Non possiamo nasconderci dalla realtà, ma capirla e affrontarla al meglio. E questo non solo noi gay, ma tutta la società odierna.....io penso sia venuta l'ora di fare veramente i conti con l'omosessualità e questi studi lo permettono.
Ribadisco che capire le cause (so che viene da storcere il naso alla parola "cause"...ma tutto ha una causa) dell'omosessualità secondo me ci darebbe solo un vantaggio.
 Secondo me dobbiamo oltrepassare un attimo le nostre esperienze personali per valutare meglio la cosa..

 

 

Il problema è che questo tipo di ricerche non sono quasi mai veramente neutrali, solo allo scopo di "conoscere"... spesso sono allo scopo di trovare "l'elemento patologico" per cui si è così... e se esiste n "elemento patologico", una "variante" che ci fa essere diversi dalla maggioranza... beh i più lo vedrebbero come la prova che l'omosessualità è una malattia, un qualcosa che si puà modificare e correggere. Ma quando io guardo il mio ragazzo che amo, quello che provo non è biologia. quando lo vedo triste e voglio renderlo felice non me ne frega niente del resto. Io non amo il mio ragazzo perché ha un cazzo anzi che la figa (e scusate la volgarità ma a volte bisogna usare paroel forti per farsi capire). Se il mio ragazzo fosse vittima di un incidente e "perdesse" tutto quell'insieme di elementi che lo rendono distinguibile da una donna io non smetterei di amarlo per questo. Se si vuole vedere l'attrazione in sè si può fare un certo tipo di discorso, ma quando poi si passa nei fatti il soggetto è l'uomo (inteso come uomo/donna), è una persona. il soggetto in quanto tale non è soggetto alle mere leggi della fisica e della biologia. Una persona può dare la vita per un altro essere umano, e questo non è razionalmente logico. Una persona può suicidarsi se perde una persona che ama. Non è biologicamente logico. "c'è di più" oltre alla fisicità. Il testosterone può spiegarmi perché non mi piaccia una figa, ma non può spiegarmi perché mi piaccia il cazzo, ma soprattutto non perché ami la persona che amo. Spesso si parla di omosessualità prendendo in considerazione solo l'aspetto sessuale. Un gay  non scopa semplicemente con un altro uomo, AMA un altro uomo.

O si negano i sentimenti e l'amore (che è più che una mera "emozione"), riducendoli alla fisicità, oppure è chiaro che la scienza indaga in un ambito che non le è proprio. Il problema è "ammesso che si possa studiare l'attrazione fisica", il resto del'indagine a chi tocca?? Alla filosofia di cui ci sono migliaia di esponenti di migliaia di teorie? alla religione che vede la cosa come innaturale e peccaminosa? (e per innaturale non intendo solo "contro-natura" in un senso scientifico, altrimenti il discorso si ridurrebbe ancora alla scienza, ma "contro-la-natura/essenza-delle-cose")

Edited by Marcozzz

Perché chi pretende di "curare" i gay sta ben lontano dalla scienza e afferma che i gay sono dei malati mentali con problemi di origine psicologica, l'esatto contrario di chi afferma un'origine biologica di qualunque tipo.

 

Lo stesso problema può essere benissimo visto da una prospettiva psicologica e biologica. Al pari di ogni altro disordine mentale, l'omosessualità potrebbe teoricamente essere curata con un approccio psicoterapeutico adatto (se ne esistesse uno) o con uno psicofarmaco altamente specifico (se ne esistesse uno).
Il problema alla base non è il tipo di approccio, è la considerazione di base che l'omosessualità, al contrario di uno spiccato gusto per le caramelle gommose o per gli autori russi, sia un problema e in quanto tale da risolvere.

Vabbè, quando inventeranno la pillola 'anti-gay' ingeritene in grosse quantità così potrete guarire da questa "malattia". Almeno un utente una cosa sensata l'ha detta, la scienza non potrà mai spiegare perché a qualcuno piacciono i tipi alti e biondi o un determinato tipo di carattere. SI può (forse) arrivare a prevedere i ragazzi con una sessualità "border-line", che hanno forti tratti femminili o che sono più pendenti proprio a cambiare sesso, ma ci sono una miriade di gay che sono più virili di certi etero ed il "testotesterone" non credo gli manchi. In quel caso l'elemento "gay" è la mera attrazione verso lo stesso sesso o verso un certo tipo di persone maschili, questo non può essere scritto in nessun gene perchè nei geni non c'è scritto mica che a me piace Caio o Caia.

 

Per il resto davvero non capisco come alcuni possano cadere in certe trappole di propaganda anti-gay e soprattutto ad essere così influenzabili. Come si può un giorno gridare l'orgoglio gay( e non pensare minimamente che essere gay sia una malattia) e poi il giorno dopo rimettere tutto in discussione per un articoletto? Ma davvero è così difficile capire che queste ricerche sono finanziate con uno scopo (che no, non è quello della nobile curiosità scientifica) e notizie del genere servono per screditare duramente la comunità gay??

Una considerazione a margine.

Stiamo facendo queste supposizioni adesso, nel 2012/13, perché ora è stata fatta questa ricerca - tutta da verificare - e non 60 anni fa.
Noi adesso ci stiamo ponendo problemi etici: è giusto "prevenire" l'omosessualità l'omosessualità del nascituro sapendo come farlo? Noi lo sappiamo che è un'idea folle, dal nostro punto di vista, ma una madre eterosessuale, circondata da eterosessuali in una società eteronormativa può realisticamente porsi il dubbio; ed è quindi in questo frangente che entrerebbe in gioco la discussione, e dovremmo convincerla che il figlio o la figlia cresceranno sereni anche se omosessuali.

Ma gli esperimenti di "conversione" degli omosessuali tramite testosterone si facevano già durante il Nazismo. E se una correlazione fra gli ormoni in gravidanza e l'orientamento sessuale fosse stata scoperta allora? Cosa sarebbe successo?

Qualcuno, forse, si sarebbe posto un problema etico? Il movimento omosessuale era nato da quanto? 50 anni? e di certo non aveva peso alcuno. Qualche artista, qualche intellettuale, magari qualche nobile decaduto senza niente da perdere, avrebbero scritto saggi e pamphlet per dire la loro, ma, ammettiamolo, cosa avrebbero potuto fare? La diagnosi prenatale di omosessualità sarebbe diventata uno dei test obbligatori che prescrivono i medici alle donne appena scoprono di essere in attesa e questo forum non esisterebbe.

 

Cosa voglio dire con questo? Che le domande che ci stiamo ponendo in questo topic sono figlie dell'epoca stessa in cui viviamo. Quando fra cento anni saremmo finalmente considerati da chiunque uguali agli eterosessuali, una scoperta del genere non susciterebbe scalpore alcuno. "Ah, dunque è così che accade". E fine. Purtroppo viviamo ancora in un mondo dove è perfettamente realistico che una madre possa decidere di non tenere un figlio se sapesse che sarà omosessuale, o quantomeno tentare di "eterizzarlo" in utero.

Quello che dovrebbe insegnarci questa discussione è che finché uno studio del genere farà paura, vuol dire che ne abbiamo ancora di passi da fare...

[Da una breve ricerca ho scoperto che nel romanzo "Cristo marziano" di Philip Farmer l'umanità umana-marziana ha trovato la causa dell'omosessualità e l'ha "debellata"; nel racconto "Fuori dal bozzolo" di Greg Egan, la cura dell'omosessualità è proprio il centro della narrazione giallo-poliziesca. Devo procurarmi questi testi. *_* ]

Riportato anche da Repubblica

 

http://www.repubblica.it/scienze/2012/12/13/news/epigenetica_fattore_critico_per_omosessualit-48602494/

 

Comunque non capisco lo scandalo che crea quest'articolo.

E' normale cercare le cause di un qualcosa che non si riesce a spiegare, è nella natura dell'uomo.

 

E il fatto che ci sia la possibilità che l'omosessualità sia genetica, è un' OTTIMA notizia.

A me pare che la maggioranza di queste ricerche sia guidata

dalla curiosità di spiegare l'omosessualità in senso evoluzionistico

in questo caso la nostra omosessualità sarebbe l'effetto di una

protezione della salute dei nostri genitori.

 

In linea puramente teorica-fantascientifica si potrebbe arrivare

alla cancellazione dell'omosessualità anche senza volerlo, per

il mero fatto che un eventuale farmaco che sostituisse questo

meccanismo biologico compensativo potrebbe essere adottato

ignorando che così facendo si cancella l'omosessualità.

 

Se invece questo studio fosse confermato - sempre fantascienza-

noi sapremmo che la cancellazione dell'omosessualità si verificherebbe

come effetto collaterale di un farmaco che sostituisse questo meccanismo

biologico.

 

Per questo la conoscenza è sempre un vantaggio rispetto alla ignoranza

 

Ovviamente questo non impedisce affatto che la conoscenza scientifica sia

usata fregandosene dell'omosessualità, o peggio col fine premeditato di

cancellarla ( pensiamo ad AHMADINEJAD che c'è oggi in Iran e sicuramente

adotterebbe un farmaco del genere...a prescindere da ciò che penserebbe

la comunità scientifica o giuridica occidentale non per assistere i genitori, ma

per sopprimere l'omosessualità dall'Iran al 100% )

 

Detto questo cosa si fa?

 

Si pretende di non essere l'ultima generazione di gay? Si lotta perchè

questo effetto collaterale -omosessualità - sia conservato nonostante

il fatto che diventerebbe inutile, potendosi tutelare la salute del genitore

altrimenti, o no?

 

Non sarebbe eugenetica, in senso stretto, per come la intendiamo

noi oggi, se si trattasse di regolare dei picchi ormonali chimicamente


Comunque non capisco lo scandalo che crea quest'articolo.
E' normale cercare le cause di un qualcosa che non si riesce a spiegare, è nella natura dell'uomo.

 

Certo che sì, ed è anche una cosa molto interessante.

 

La preoccupazione riguarda l'approccio alla questione in termini di prevenzione, di diagnosi precoce, di qualche forma di eugenetica ... 

questo è un risvolto potenzialmente molto triste, ma non per colpa della scoperta scientifica in sè, ma per colpa della visione che si ha dell'omosessualità come "problema".

Abbiamo un po' raccolto e colto tutto gli aspetti di questo argomento mi sembra...il che è positivo.

Io concordo in pieno con @@quint e con @Mina, e mi ritrovo molto anche nella logica di @Hinzelmann.

Il problema non è la ricerca in sé, ma sempre come questa può essere strumentalizzata in senso "omofobo", cosa che peraltro non credo possa avvenire in qualunque paese democratico e occidentalizzato. Per contro ribadisco che semmai capire LE cause dell'omosessualità aiuterebbe la popolazione gay mondiale a rendersi più credibile e con il tempo permetterebbe DAVVERO di estirpare i pregiudizi che girano ancora oggi sulla "scelta di vita" o roba simile.

Questi studi poi non hanno proprio nessuna finalità tesa a sviluppare una "cura" o una "prevenzione" anti-omosessualità....pensare a questo genere di cospirazioni è proprio ridicolo...chi finanzierebbe ricerche di questo tipo e lo sviluppo di questi trattamenti a partire da sperimentazioni in vitro, fasi precliniche e poi trial clinici per come si fanno per qualunque altro farmaco o trattamento??? Ragazzi si tratterebbe di sperimentazioni che alla fine verrebbero applicate a madri in gravidanza! Un trattamento simile non verrebbe mai approvato, né dal punto di vista etico né dal punto di vista clinico..

 

Queste ricerche sono mosse, come ha suggerito Hinzelmann per spiegare il ruolo dell'omosessualità dal punto di vista evoluzionistico, visto che si tratta di una condizione molto diffusa anche in natura e di cui si sa ben poco..

Ho letto tante teorie più omeno strampalate, più o meno convincenti ma dentro di me ho sempre avuto la profonda convinzone che l' orientamento sessuale sia innato

trovo l'interesse per le "cause" dell'omosessualità tendenzioso: nessuno ha mai cercato le cause dell' eterosessualità o degli occhi azzurri...

Giustamente ognuno può essere convinto della natura dell'orientamento sessuale per come meglio crede, ma non si può recriminare a nessuno di voler studiare le cause dell'omosessualità.

 


trovo l'interesse per le "cause" dell'omosessualità tendenzioso: nessuno ha mai cercato le cause dell' eterosessualità o degli occhi azzurri...

Questo non è vero. Cercare le cause dell'eterosessualità è già stato fatto secoli fa ormai ed è ben spiegabile da ogni punto di vista, primo fra tutti quello biologico.

Pensa poi che c'è gente che si è interessata a scoprire il funzionamento dell'ereditarietà del colore degli occhi nelle diverse popolazioni (se vuoi ti linko anche qualcuno della marea si articoli a riguardo). Questo per dire che c'è una marea di ricerche in atto che di "pratico" o di "tendenzioso" non hanno proprio nulla, e tra queste c'è anche la ricerca delle cause dell'omosessualità (che tra l'altro trovo ben più interessante, per tutti e noi e non solo, del colore degli occhi).

 

Poi ognuno di noi può essere contrario o meno a questo tipo di ricerche, ma cerchiamo di evitare di fare sempre le vittime di presunti complotti omofobi...perché oggi di problemi reali ce ne stanno anche troppi per noi, non c'è bisogno di vederli anche dove non ci sono.

Sarò sincera, preferisco sapere che ci sia una questione genetica dietro la mia natura, pur di non dover più sentire frottole come: è una mia scelta, sono una persona perversa, sono una malattia vivente, ho subito per forza qualche trauma, deve essere per forza colpa dei miei genitori, sono una persona *inserisci qui la terminologia più omofobica che può venirti in mente*.

 

Se diventasse un tratto distintivo come essere biondi o avere gli occhi azzurri, non sarebbe un modo per mettere definitivamente un PUNTO alla questione, arrivando a legittimare la nostra esistenza senza più pare mentali di alcun tipo?

Questo non significa definire la categoria come "malata", al massimo con tratti diversi.

I daltonici non vengono soppressi alla nascita, così come gli albini, così come non si ritiene più chi è mancino una persona che sceglie la mano del demonio.

 

Certo, ovviamente il rischio è quello di finire in mano a gruppi di studiosi che farebbero carte false (ma tanto le han sempre fatte XD) per tentare di fare l'opposto e dire che siamo dei "malati".

Ma in passato son persino riusciti a dare una definizione di "anima negra" per poter legittimizzare la discriminazione sulla gente di colore.

 

Mi accodo a tutti coloro che si son fatti fautori di commenti più inclini ad essere ottimisti sull'argomento

Edited by nowhere

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