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Paola Concia fuori dal Parlamento? Quanti gay nella prossima legislatura?


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Francamente mi sembra che in quell'ammasso di mantenuti  sia stata una delle poche persone a tentare di fare realmente qualcosa ed impegnarsi per quella causa, non dico espressamente quiltbag, ma in generale. Evidentemente parte della sua "specialità" deriva da questo.

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privateuniverse

Sono d'accordo con @Madoka.

 

Bisogna, una buona volta, mettersi d'accordo con sé stessi.

 

Si vuole che, ad occuparti dei diritti dei gay, siano politici "generalisti"? Bene: allora non ha senso preoccuparsi di quanti gay ci siano in parlamento, perché questo non ha alcun significato specifico. Certo però che questa è una posizione alquanto bizzarra, perché tutte le categorie cercano di portare in parlamento propri esponenti, presupponendo che chi appartiene a una determinata categoria possa rappresentarne le esigenze di quella categoria con maggiore competenza e impegno rispetto a un estraneo. La minoranza di lingua tedesca dell'Alto Adige, per tutelarsi, manda propri appartenenti in parlamento che negoziano il loro appoggio ai governi con il coltello tra i denti; mica conta, per farsi valere, sulla benevolenza dei parlamentari di lingua italiana. Perché i gay, nella misura in cui si ritengono una categoria portatrice di propri interessi, dovrebbero comportarsi diversamente?

 

Si ritiene importante, invece, che i gay abbiano una specifica rappresentanza parlamentare, fatta di gay dichiarati, magari con un passato di militanza? In questo caso, non capisco quali critiche si possano muovere alla Concia, che è dichiarata e che si è effettivamente impegnata in parlamento su certe tematiche.

 

Si dice: se non fosse stata lesbica, la Concia non sarebbe mai stata candidata. Ma di quante persone si può dire lo stesso? La Binetti è stata candidata per meriti specifici diversi dal suo essere cattolica? Colaninno o Calearo sono stati candidati per meriti politici specifici o perché, essendo imprenditori e/o finanzieri, la loro candidatura era un segnale inviato a certi ambienti? Di quante altre persone, non gay, si può dire lo stesso?  Quanta gente viene candidata solo perché proviene da un determinato territorio?

 

Oppure alla Concia si rimprovera di aver goduto di una "rendita di posizione"? Può darsi. Ma, in primo luogo, l'impegno, da parte della Concia, c'è stato; in secondo luogo, la stessa cosa si può dire praticamente di tutti i gay candidati a cariche politiche, da Grillini a Benedino (ci sono esempi in tal senso anche all'estero). D'altra parte, quando questo non avviene, quando cioè un politico gay dichiarato, pur prendendo posizione sulle questioni specifiche riguardanti i gay, costruisce la propria personalità politica prevalentemente su altre questioni, si dice che è soltanto "un gay", per usare l'espressione di @Hinzelmann.

 

Altra critica possibile: la Concia si è candidata nel PD, dove non poteva fare niente, ma ha così goduto di una visibilità che altrimenti non avrebbe mai avuto. Ma di quanti altri gay si potrebbero dire le stesse cose? Grillini per anni ha militato, credo, nel PCI, sicuramente poi nel PDS e nei DS, le cui credenziali laiche erano altrettanto discutibili di quelle del PD. D'altra parte, se si sceglie di militare in un partito più coerente da questo punto di vista, ma più piccolo, si può essere altrettanto irrilevanti, forse anche di più. Insomma, sono scelte politiche e, se la Concia ha sbagliato, è in buona compagnia, perché in tanti hanno creduto (e continuano a credere, secondo me a torto) che il PD potrebbe, un giorno, essere un partito di sinistra, e di riuscire a dare un proprio contributo in questa direzione.

Beh non è così semplice...

 

Come questo topic dimostra siamo quasi ad un mese dal voto

in Italia e

 

1) non siamo in grado di mandare in Parlamento nessuno 

2) speriamo che altri scelgano qualcuno di noi

 

Questa è l'amara verità...ed è ovviamente frustrante qualunque

sia l'opinione in merito.

 

Direi che dobbiamo avere comprensione per noi stessi, nel senso

che certe reazioni sono giustificate dal quadro politico sconfortante

 

Per quanto riguarda la 2) ovviamente se sceglie il PD o Bersani

inevitabilmente il prescelto farà da parafulmine di ogni incertezza

del PD & C. ( il chè essendo l'unico gay del parlamento è ovvio )

anche per la legislatura futura ed è ovvio che sia il gay del PD,

non il nostro.

 

Secondo me la Concia nel lavoro parlamentare in questa legislatura

ha fatto meglio di altri. Questo Parlamento non avrebbe votato niente

di friendly, ma lei è riuscita quantomeno a smuovere qualcosa sul piano

del dibattito parlamentare e ad instaurare un qualche "dialogo" con la

Carfagna.

 

Si è mossa bene in Parlamento...certo come militante LGBT vale poco

( ma non lo è ) ed i nodi vengono al pettine ora, perchè un discorso è

fare 5 anni di opposizione, altro stare in maggioranza.

 

In questo senso se il PD la scarica, a me dispiace...non che io abbia mai

creduto nel PD come lei ed altri gay piddini, ma che senso avrebbe dire:

"ve l'avevo detto!" Cioè lo posso dire, ma senza soddisfazione alcuna, con

amarezza....

 

Se qualcuno sostituirà la Concia si troverà nella posizione di dover ottenere

qualcosa da una possibile maggioranza con dentro il PD...ma guarda caso il

PD sta faticando a farsi carico delle moderatissime proposte Concia che fecero

comodo quando si stava all'opposizione.

privateuniverse

Concordo su Zan. Politicamente è stato coerente, perché a suo tempo è passato dai DS a SEL; ha un passato di militanza, ma ha assunto posizioni politiche, e si è dato da fare, anche su altre questioni. Secondo me è un ottimo candidato da tutti i punti di vista.

Io con Zan ci ho scazzato politicamente parecchio

in seguito alla campagna "UnaVoltaPerTutti"

in quanto non voglio che l'associazionismo gay avvalli

una proposta di "unioni civili ghetto solo per gli omosessuali".

Avrei preferito rimanessimo compatti sulla richiesta

di matrimoni, coppie di fatto e diritti civili individuali.

tu almadell punti ai matrimoni uguali a quelli etero e lo capisco.

 

ma non tutti gli italiani sono della tua opinione.

 

dovendo scegliere preferiresti la situazione attuale o solo unioni civili ?

La scelta ovviamente non sta a me, ma al Parlamento.

 

La domanda giusta è: "Dovendo scegliere tra un gay che chiede le Unioni Civili

e un gay che in Parlamento chiede il matrimonio, cosa sceglieresti?"

 

Se io volessi le Unioni Civili e basta non voterei un gay:

anche Renzi, la Bindi e Bersani ce le hanno promesse.

anche Renzi, la Bindi e Bersani ce le hanno promesse.

 

 

la bindi forse te le ha promesse ma lei questa promessa non la manterrebbe se fosse lei a decidere. forse continuerebbe a prometterla senza mai realizzare la legge.

 

e non è detto che un gay cattolico voglia anche lui i matrimoni gay o che voglia il diritto di adottare.

 

la domanda che ti feci era: preferisci unioni civili oggi o matrimonio tra 15-20 anni ?

Edited by marco77

Io credo che la Bindi, unica cattolica che pare aver compreso il concetto di laicità in politica, sia sincera e realizzerebbe quel (poco) che ha promesso, se stesse solo a lei decidere

Qui siamo in italia (rigorosamente in minuscolo) e non si pensi che le unioni civili siano dietro l'angolo, certo se si punta al matrimonio in modo esclusivo penso che andremmo all'anno del mai

Appunto, concordo con prefy. Anche a me piacerebbe che approvassero subito i matrimoni gay in Italia, ma siamo realisti è alquanto improbabile. Tra politici retrogradi che giocano a fare i 'moderni', parte della comunità che non sa spingere per i propri diriti né farsi sentire e una società abbastanza omofoba influenzata dalla Chiesa non vedo realistico 'il grande passo'. Mettiamo pure che da domani approvano i matrimoni, in che cavolo di clima vivrebbero i nuovi sposini?Per questo IMHO io mi preoccuperei di ottenere almeno le unioni civili (in modo che servano da 'censimento') e soprattutto comincerei a fare un importante opera di sensibilizzazione e 'modernizzazione' della società, politica e della stessa comunità. Penserei prima a creare un clima e una società favorevole per futuri gay sposi altrimenti c'è il rischio che facciano troppo da cavie(per il clima troppo ostile) o che l'approvazione di un matrimonio senza appoggi sociali/politici possa trasformarsi in un flop. Il rischio è che in una società non del tutto convinta/pronta i matrimoni non decollino e questo potrebbe portare a declassarli.

Voi che avete questo approccio "realista" o "ragionevole"

avete però sempre lo stesso problema.

 

Come si fa ad iniziare il proprio intervento con le parole:

 

" io credo che la Bindi..sia sincera"

 

nello stesso topic in cui si dice che la Bindi stia facendo pressioni su Bersani

per far fuori la Concia ( non è che lo diciamo noi, lo dicono i giornalisti )

 

La Bindi starebbe facendo del suo meglio per fare del suo peggio ( perchè

abile come politico lo è...) e nonostante questo crediamo che sia "sincera"?

A me pare un realismo che fa a pugni con la realtà dei fatti che ci vengono

detti.

 

E se vogliamo essere ragionevoli ne dovremmo dedurre che la Bindi

non voglia neanche le unioni civili di livello europeo, perchè è questo

che chiede la Concia, non altro...si tratterà semmai di vedere se Bersani

cede alla Bindi o meno e se almeno Renzi porta Scalfarotto in Parlamento

 

In caso contrario Renzi e Bersani in quanto a comportamenti politici darebbero

segnali completamente contrastanti con le loro promesse ( non possiamo pretendere

che facciano fuori i cattolici del PD, ma neanche accettare che facciano fuori tutti i gay

dichiarati dal Parlamento...no? )

C'è sempre qualcuno peggiore, c'è sempre qualcuno migliore... 

 

Tuttavia la Bindi  ha ricevuto la delega a tirarci i calci nei denti.

Lo ha fatto in Commissione diritti imponendo una linea ambigua

lo starebbe facendo ora, cercando di eliminare le candidature

sgradite...da lei ritenute "radicali" ( peccato che dal nostro punto

di vista siano moderatissime, come la Concia )

 

Quindi cerchiamo di intenderci:

 

Cosa potrebbe fare di peggio la Bindi rispetto a ciò che già ora

sta facendo?

 

Perchè io faccio fatica ad immaginarmelo...più che annacquare il

programma ed epurare le liste, potrebbe imprecare e dire cose

omofobe. In passato dichiarazioni omofobe in verità ne ha pure

fatte....tuttavia è troppo abile per farle ora in campagna elettorale.

Il Pd non è contro, non esageriamo sempre.

 

Perchè l'ultimo documento ufficiale approvato dall'Assemblea Nazionale del Pd dice:

 

 

 

 

La Carta d'Intenti sottoscritta dal Pd(assieme a Sel e Psi) dice:

 

 

 

 

Per cui il Pd non è contro.

 

Poi come ho già detto altre volte che se uno ha interesse a far valere i temi dei diritti civili per gli omosessuali dovrebbe votare Sel che ha posizioni molto più avanzate sul tema e non il Pd.

Il PD è per le unioni civili ma non per il matrimonio. Se volete sposarvi votate Sel, i radicali, o il M5S (Grillo ha finalmente sciolto la riserva ^_^). Se gli anelli vi creano allergia votate tutti gli altri :-)

Infatti io non ho detto che il Pd è per i matrimoni omosessuali, ho detto che è per le unioni civili.

 

Anche io poi ho sempre detto che è meglio votare Sel perchè da quel punto di vista ha posizioni più avanzate, mentre eviterei Radicali e M5S perchè hanno altre priorità, i Radicali la lista per la prossime politiche vogliono incentrarla sulle questioni inerenti la giustizia e i carcerati per l'amnistia, il M5S non si è mai interessato della questione dei diritti civili e dei matrimoni omosessuali che infatti tolto un intervento di Grillo non è nemmeno menzionata nel loro programma nazionale.

Se poi andiamo a vedere i sondaggi la coalizione di centrosinistra di Pd-Sel è l'unica che ha qualche possibilità di vincere per andare al governo a realizzare quello che ha promesso.


i Radicali la lista per la prossime politiche vogliono incentrarla sulle questioni inerenti la giustizia e i carcerati per l'amnistia

Sì ma sostenevano il matrimonio gay ancora quando gli altri partiti rifuggevano anche le timide proposte dei Dico...

Sì ma sostenevano il matrimonio gay ancora quando gli altri partiti rifuggevano anche le timide proposte dei Dico...

 

Sì ma rimane il fatto che i Radicali alle prossime elezioni si presentano con un programma tutto incentrato sulla questione amnistia/carceri.

 

Io per altro sono pure contrario all'amnistia e a qualsiasi forma di condono delle pene per chi ha commesso dei crimini.

 

Anche in ambito economico hanno posizioni troppo liberiste per i miei gusti.

 

Inoltre nella loro storia politica non hanno praticamente mai superato il 4% quindi correndo da soli non hanno alcuna possibilità di entrare in parlamento per realizzare qualcosa, per cui alla fine è un voto buttato.

 

Poi io non dimentico che durante questa legislatura troppe volte hanno salvato Berlusconi.

Non dimentico quando al momento della nomina del nuovo Cda della Rai, in Commissione Vigilanza stavano votando i vari nomi quando uno del Pdl in dissenso dal suo partito ha fatto convergere il suo voto su un candidato diverso da quello che voleva il Pdl e Berlusconi così il Pdl avrebbe perso la maggioranza nel Cda Rai, prontamente il Pdl tira fuori i suoi onorevoli dalla commissione per cercare di far mancare il numero legale e impedire così l'elezione, il buon radicale Beltrandi si unisce agli onorevoli del Pdl e fa mancare il numero legale:

O quando serviva far mancare il numero legale per la fiducia al governo Berlusconi e radicali sono andati invece a votare:
 
Edited by Sbuffo

Se sei contrario all'amnistia è un conto.

Se hanno posizioni troppo liberiste in economia sono d'accordo con te.

Ma per favore non tiriamo in ballo nuovamente la questione del voto utile e del voto buttato, questi partiti non arrivano al 4% (soglia assolutamente anticostituzionale) perché la gente ha paura di "buttare" i voti.

E in quanto alla ritrita storia della fiducia, sei almeno arrivato a leggere la fine dell'articolo che hai postato?

Non si può scartare la questione del "buttare i voti", perchè metti che si va a votare e i Radicali prendono il 2/3% così non entrano in parlamento e allo stesso tempo magari metti che il centrosinistra perde proprio per quel 2/3% oppure vince ma con una maggioranza risicatissima e traballante mentre con il 2/3% di voti in più avrebbe vinto con una maggioranza più solida e metti che per questo poi non si realizzano le unioni civili.

Io mi mangerei le mani.

 

Che poi se a uno interessa il matrimonio omosessuale anche Sel è favorevole, però Sel almeno fa parte di una coalizione che è favorevole alle unioni civili e che ha buone probabilità di vincerle le elezioni e quindi realizzare le cose che propone.

 

Secondo me non si può votare senza tener conto di nient'altro, perchè uno può avere il programma più bello del mondo ma se nessuno lo vota quello rimarrà lettera morta.

 

I Radicali scegliendo di correre da soli non potranno mai realizzare quello che propongono, perchè nella loro storia non hanno praticamente mai raggiunto il 4% e anche ammesso che lo raggiungessero non si governa con il 4%, per governare devi far parte di una coalizione e ottenere il premio di maggioranza.

 

Poi non mi frega che i Radicali non siano stati determinanti al raggiungimento del numero legale per far mancare la fiducia a Berlusconi, perchè se si organizza una strategia e si dice di non entrare in aula per far mancare il numero legale tu perchè devi entrare e far un favore al governo?

Anche perchè prima cosa quando loro sono andati a votare il numero legale ancora non c'era e poi come fa notare l'articolo crei un effetto traino e in ogni caso fai venire meno il vincolo di coalizione che c'era con gli altri partiti d'opposizione.

Poi c'è anche quell'altro fatto del consigliere del cda Rai, anche in quel caso i radicali ancora una volta hanno aiutato Berlusconi.

Io di gente così non mi fido, è una vita che fan da sponda a Berlusconi, dall'alleanza con Berlusconi nel 94 e nel 96 fino ai fatti più recenti di questa legislatura.

Edited by Sbuffo
privateuniverse

Le osservazioni di @Sbuffo, che condivido, meritano tre considerazioni aggiuntive.

 

Primo: a partire dal 1976 a oggi, non ricordo un solo esempio in cui i radicali (o forse dovrei dire Pannella, tanto la linea politica dei radicali l'ha sempre decisa soltanto lui, tanto è vero che chi, nel corso degli anni, ha dissentito se n'è andato dal PR) abbiano terminato la legislatura dalla stessa parte da cui l'avevano cominciata. Chi vota radicale oggi non ha alcuna garanzia che, domani, le alleanze di Pannella siano coerenti con gli obiettivi politici formalmente dichiarati. L'esperienza di questa legislatura, in cui i pannelliani si sono comportati spesso in maniera equivoca nei confronti di Berlusconi nelle due importanti vicende ricordate da @Sbuffo, dovrebbero far pensare.

 

Secondo: io non dimentico le elezioni del 1994, quando Pannella fu alleato di Berlusconi, della Lega Nord, del CCD e, indirettamente, dell'AN. Quelle elezioni si giocarono, almeno al Senato, sul filo dei voti. Il contributo di Pannella fu determinante per far vincere Berlusconi e la sua coalizione, la peggiore possibile per chiunque volesse provvedimenti come il riconoscimento delle coppie dello stesso sesso . Bisognerebbe chiedersi come staremmo adesso se, a quelle elezioni, Pannella avesse fatto una scelta diversa e se Berlusconi avesse perso quelle elezioni.

 

Terzo: io non dimentico neanche gli avvenimenti successivi alle elezioni del 2006 quando Pannella di fatto sabotò e, in definitva, contri buiì in misura determinante a far fallire i tentativi di strutturare in partito l'alleanza con gli SDI, quella Rosa nel Pugno che ora, tardivamente, Pannella ha tirato fuori dal cassetto, rispolverandola. Era un progetto politico che, perseguito con coerenza, come la Bonino in campagna elettorale affermava che si sarebbe fatto, avrebbe costituito un punto di riferimento importante per tutti coloro che volevano un'Italia più laica e più civile. Purtroppo Pannella decise scientemente di affossare quel progetto di dare vita a un vero e proprio partito perché non volle rinunciare al suo giocattolo politico personale, del quale decidere arbitrariamente la linea politica; e la Bonino, all'epoca, non disse una parola. Alle elezioni successive, nel 2008, Pannella scelse poi di appoggiare il PD (il PD veltroniano, con tutto quello che Veltroni ha significato in termini di gestione consociativa con la chiesa cattolica, e persino con la Compagnia delle Opere, del comune di Roma negli anni in cui Veltroni stesso è stato sindaco, e, non dimentichiamolo, quel PD quello nelle cui liste c'erano la Binetti e Calearo).
Gli esiti di quella vicenda li ha ricordati @Sbuffo.

 

Poi, ovviamente, ognuno fa le sue valutazioni; ma, se certe questioni (tipo la laicità dello stato) per me fossero veramente importanti, con tutti mi alleerei tranne che con Berlusconi, la Lega Nord e il CCD.
Se lo faccio, forse la verità è che quelle questioni non sono poi così importanti come cerco di far credere.

Edited by privateuniverse

I radicali hanno per altro presentato il simbolo di quella che dovrebbe essere la lista con cui si presenteranno alle prossime politiche
(sempre che riescano a trovare le firme necessarie) sarà una lista di scopo incentrata sul tema dell'amnistia, delle carceri, della giustizia:

http://www.radicali.it/liste-amnistia-giustizia-liberta

 

4rvq4j_th.jpg

 

Quindi fin dal simbolo si vede come siano cambiate le loro priorità visto che ora la loro battaglia sarà incentrata sul tema dell'amnistia.

 

Faccio infatti notare che tra i candidati che elencano sul loro sito per la loro lista c'è quel relitto umano del ciellino Luigi Amicone direttore del giornale di Comunione e Liberazione Tempi.

Edited by Sbuffo

I Radicali proprio no. Hanno fatto la storia dei diritti in Italia nei decenni scorsi, ma adesso è un voto sprecato.

 

Comunuque, tornando in tema, pare che solo Sergio Lo Giudice abbia ottenuto un buon risultato alle primarie.

Da quello che ho capito per il PD sembrerebbe avercela fatta solo Lo Giudice...

 

http://www.giornalettismo.com/archives/683653/primarie-pd-tutti-i-risultati-regione-per-regione/

 

 

Per i Radicali ci vorrebbe l'eutanasia. E' uno strazio vederli soffrire così. Ci vorrebbe un atto di pietà

per farli smettere di soffrire.

Edited by calvin2010

Per il Pd sì sembra che solo Lo Giudice ce l'abbia fatta.

 

Però è difficile dire esattamente perchè dipende da tante variabili, in ogni circoscrizione bisogna vedere quanti voti prenderà il Pd, quanti voti prenderanno gli alleati del Pd, in quanti partiti supereranno lo sbarramento, ecc...

 

Poi questi candidati dovranno essere messi alla Camera ma anche al Senato e non ho ben capito con che criterio visto che alle primarie c'era una sola scheda e non una per la Camera e una per il Senato, però se teniamo conto anche del Senato allora i posti sono di più.

 

Cmq di posto sicuro per ora c'è solo quello di Lo Giudice.

 

Poi bisognerà anche aspettare di sapere chi ci sarà nel listino di Bersani visto che nei giorni scorsi si vociferava di Scalfarotto in quota Renzi e Concia in quota Bersani.

Edited by Sbuffo
privateuniverse

@calvin2010

 

E' sufficiente non votare per loro, e fare in modo che le scelte di Pannella abbiano l'esito che dovrebbe essere inevitabile: condannarli all'irrilevanza.

La politica non può essere fatta di slogan e parole d'ordine estemporanee: oggi l'amnistia, ieri "Vaticano talebano", prima ancora il liberismo, l'"antiproibizionismo", la fame nel mondo, e così via, senza che ci sia mai il sostegno di un progetto politico di lungo termine, di un partito strutturato, nel quale leadership e linea politica siano oggetto di discussione e non solo emanazione dal vertice, e di alleanze coerenti con gli obiettivi dichiarati

 

 

Tornando ai risultati delle primarie, qui nelle Marche, alle primarie di SEL, Francesco Rocchetti ha avuto un buon risultato: terzo tra gli uomini (si votava su schede separate per liste uniche tra Camera e Senato) su dodici candidati, ma molto distanziato rispetto ai primi due. Da notare che i candidati complessivamente erano 23 per...23 posti in lista, per cui suppongo che le primarie servissero soltanto a determinare l'ordine in lista.

Non si può scartare la questione del "buttare i voti", perchè metti che si va a votare e i Radicali prendono il 2/3% così non entrano in parlamento e allo stesso tempo magari metti che il centrosinistra perde proprio per quel 2/3% oppure vince ma con una maggioranza risicatissima e traballante mentre con il 2/3% di voti in più avrebbe vinto con una maggioranza più solida e metti che per questo poi non si realizzano le unioni civili.

 

 

Punto 1: Col 3% ritengo anticostituzionale non fare entrare un partito in parlamento e questa è già una buona ragione per favore chi si oppone a questo sistema.

Punto 2: La linea guida di Bersani, che è uscito vincitore delle primarie grazie al vostro cosiddetto "voto utile", è quella di corteggiare Casini e tutta l'area più omofoba di centro. Se devo aspettarmi due anni di centro(la sinistra si vede assai poco per altro) seguito da una crisi di governo e da altri 10 anni di destra omofoba, preferisco 2 anni di destra alle prossime elezioni e dieci anni di sinistra dopo.

punto 3: Il partito radicale è sempre stato una scheggia pericolosa, nei modi di agire un po' "prostituta" nel senso che ha appoggiato chiunque li promettesse di sostenere le loro battaglie.

Punto 4: Molte cose del movimento radicale non mi piacciono, alcune le avete citate anche voi, ma è un partito che non ha mai accettato forti compromessi per visibilità e opportunità politiche, cosa che il PD continua a fare in modo ridicolo.

Punto 5: La lista ha quel nome perché evidentemente quelle sono le priorità attuali del movimento radicale (e condivido) ma di certo immagino che qualsiasi parlamentare radicale sostenga senza indugio matrimonio e adozioni gay, nonché una legge contro l'omotransfobia. Peraltro nella galassia radicale esiste un'apposita associazione per le tematiche quiltbag, Certi Diritti.

 

P.S. Ma non si stava parlando della Concia?

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